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Fisco, previdenza
e aspetti giuridici della professione
di Barbara Rizzato
2.1. Premessa
PREFAZIONE 2.2. Regime semplificato (regime naturale)
2.3. Regime ordinario (regime adottabile per opzione)
2.4. Regime agevolato per i contribuenti minimi
CAPITOLO PRIMO 2.5. Regime agevolato per le nuove iniziative produttive - “forfettino”
La libera professione nel comparto sanitario
3. Vidimazione e stampa dei registri contabili
1. Panorama normativo di riferimento
4. Termini di legge per la registrazione contabile dei documenti
2. I diversi modi di esercizio della libera professione: cenni
3. Casi in cui lo svolgimento della libera professione non richiede CAPITOLO QUARTO
l’apertura di una posizione IVA: la collaborazione coordinata e Determinazione del reddito di lavoro autonomo (articolo 54 DPR
continuativa, il lavoro occasionale e l’attività intramoenia 917/1986)
4. Vincoli all’esercizio della libera professione per i dipendenti pubblici 1. Premessa: il principio di cassa
1. Premessa
CAPITOLO NONO
2. Il c/c “professionale” e gli obblighi in materia di incassi e pagamenti Le dichiarazioni fiscali, in particolare il modello Unico
3. La riscossione accentrata dei compensi per chi opera in strutture 1. Obblighi connessi
sanitarie private
2. L’elenco clienti-fornitori
3. Rilevanza ai fini IVA delle prestazioni professionali rese dallo psicologo: CAPITOLO DECIMO
casi pratici Gli Studi di Settore
4. Indetraibilità soggettiva dell’IVA: il pro-rata di detraibilità 3. Cosa comportano la non congruità, la non coerenza e/o la non
normalità economica?
5. Indetraibilità oggettiva dell’IVA
4. Effetti dell’adesione al condono di cui alla legge 289/2002
sull’accertamento da Studi di Settore
CAPITOLO OTTAVO
2. Diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali (art. 12 1. Quando scatta l’obbligo di iscrizione all’ENPAP?
della legge 212/2000, cosiddetto Statuto del Contribuente)
2. Contribuzione dovuta
3. Quando è possibile opporre il segreto professionale
3. Tempi e modi della contribuzione
4. Le verifiche bancarie e l’anagrafe dei rapporti finanziari
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
5. Acquisizione di informazioni presso terzi. I questionari
Ricerca e selezione del personale
6. L’esito del controllo: le diverse fattispecie di accertamento
1. Panorama normativo di riferimento
6.1. Premessa
6.2. L’accertamento in rettifica e l’accertamento d’ufficio 2. Le attuali prospettive professionali dello psicologo per lo svolgimento
6.3. Metodo analitico dell’attività di ricerca e selezione del personale
6.4. Metodo sintetico
6.5. Metodo induttivo
6.6. Metodo analitico induttivo CAPITOLO QUINDICESIMO
Le associazioni senza scopo di lucro
6L’eventuale fase contenziosa dinanzi alle Commissioni Tributarie
1. Premessa
8. Gli strumenti deflativi del contenzioso tributario: accertamento con
adesione, definizione agevolata, conciliazione giudiziale, autotutela, il 2. La costituzione di un’associazione no profit
nuovo istituto dell’adesione ai PVC
3. I diversi tipi di associazione
CAPITOLO SEDICESIMO
La tutela della privacy (d.lgs 196/2003)
1. Normativa di riferimento
2. Glossario
CAPITOLO DICIASETTESIMO
La normativa regionale in materia di autorizzazioni sanitarie
1. Fonti normative
Padova, dicembre 2008 L’esercizio della professione può essere svolto sia individualmente, sia
in forma associata (mediante costituzione di un’associazione tra
professionisti), sia in forma societaria.
Il DL 223/2006 (cosiddetto decreto Bersani-Visco convertito nella legge
248/2006) ha, tra l’altro, abrogato per tutte le categorie professionali il
Partecipazione a giornata di corso di formazione in qualità di relatore, tenutasi presso ……………….. il giorno
Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa, pur essendo ………………..
assimilato fiscalmente al contratto di lavoro dipendente, rappresenta per
Compenso 1.000,00 €
lo psicologo – dal punto di vista giuridico – una delle possibili forme di
ENPAP 2% 20,00 €
esercizio della libera professione.
Si ricorda innanzitutto che lo psicologo che svolge l’attività professionale A dedurre ritenuta d’acconto del 20% su 1.000,00 € - 200,00 €
tipica della propria categoria sotto forma di collaborazione coordinata e Totale da pagare 820,00 €
continuativa è tenuto al versamento della contribuzione previdenziale (non soggetto ad IVA art. 5 DPR 633/72)
all’ENPAP e non già all’INPS.
Trattandosi di redditi assimilati al lavoro dipendente, il collaboratore
NB: Sulla ricevuta va apposta una marca da bollo da 1,81 € se il compenso supera i 77,47 €
coordinato e continuativo riceverà dal committente una vera e propria
cedolino paga analogo a quella dei lavoratori dipendenti.
Va detto che le co.co.co. hanno subito un profondo mutamento per effetto Con l’introduzione della Riforma Biagi, sono stati delineati con maggior
della Riforma Biagi (d.lgs 276/2003, di attuazione della legge 30/2003) chiarezza, rispetto alla disciplina previgente, i confini di applicazione del
soprattutto per quel che concerne la forma e il contenuto obbligatorio del lavoro autonomo occasionale, prima lasciati alla discrezionale valutazione
contratto; la stessa Riforma Biagi ha però escluso da detti mutamenti, tra delle parti interessate dal contratto. Il lavoro di tipo “occasionale” sarà
gli altri, anche i professionisti intellettuali per i quali è richiesta l’iscrizione infatti possibile per un numero indefinito di rapporti di lavoro alla duplice
in appositi albi. Pertanto gli psicologi iscritti all’albo che esercitano condizione che:
l’attività sotto forma di co.co.co. non saranno tenuti all’individuazione di - la durata di ciascuna collaborazione non superi 30 giorni in un anno;
un progetto ed errate saranno le formule contrattuali ricondotte alla forma - il reddito annuo (derivante da prestazioni di lavoro autonomo
del “lavoro a progetto” se l’attività svolta dal professionista rientra occasionale) non superi i 5.000 €; il requisito economico va riferito non
nell’ambito della professione di psicologo. al singolo committente, bensì al compenso complessivamente percepito
Articolo 23
Lo psicologo pattuisce nella fase iniziale del rapporto quanto attiene al compenso
professionale in ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata
all’importanza dell’opera e al decoro della professione.
In ambito clinico tale compenso non può essere condizionato all’esito o ai risultati
dell’intervento professionale; in tutti gli ambiti lo psicologo è tenuto a non superare
le tariffe ordinistiche massime, prefissate in via generale a tutela degli utenti.
Il testo unico della tariffa professionale degli psicologi, allegato sub lettera A al
presente codice, è costituito quale parametro per la valutazione della misura del
N° cespite Descrizione Valore Variazion % amm.to Quota Fondo Ammesso Residuo da anno Requisiti necessari per poter adottare tale regime contabile:
bene i +/- Amm.to Amm.to fiscalmente ammortizzare
1 Personal 1.200,00 - 20% 240 240 240 960 2002 L’accesso a tale regime è riservato alle persone fisiche residenti nel
Computer
territorio italiano che hanno conseguito nell’anno precedente compensi in
* tabella ministeriale
misura non superiore a € 30.000 (ragguagliati ad anno nel caso in cui
•BENI STRUMENTALI ALIQUOTE AMMORTAMENTO (DM 31.12.1988) l’attività sia iniziata nel corso dell’anno precedente). Nel computo dei
Macchinari apparecchi e attrezzature varie 15% 30.000 € non rilevano i compensi derivanti dall’eventuale adeguamento
Arredamento 15%
Impianti di allarme, di ripresa fotografica, cinematografica e televisiva
agli Studi di Settore.
30% Coloro che iniziano l’attività nel 2008 o in anni successivi potranno godere
Impianti interni speciali di comunicazione e telecomunicazione 25%
Quanto invece ai potenziali vantaggi, quello che potremmo considerare TAVOLA SINOTTICA
primario è che il reddito professionale non si cumula con eventuali altri “LE CARATTERISTICHE DEI DIVERSI REGIMI CONTABILI”
redditi diversi da quello di lavoro autonomo (es: lavoro dipendente,
pensione, fabbricati, ecc…), con consistenti vantaggi sotto il profilo REGIME REGIME REGIME REGIME
SEMPLIFICATO ORDINARIO CONTRIBUENTI AGEVOLATO PER
dell’applicazione di un’aliquota marginale IRPEF più contenuta su detti
MINIMI LE NUOVE
altri redditi. INIZIATIVE
TENUTA SCRITTURETENUTA SCRITTURENO SCRITTURE CONTABILI NO SCRITTURE CONTABLI
CONTABILI CONTABILI
Le semplificazioni contabili previste per questo regime consistono TENUTA MOVIMENTAZIONI
FINANZIARIE DI CASSA E
essenzialmente nell’esclusione dall’obbligo di tenuta dei registri contabili, BANCA
dovendo il professionista solo conservare parcelle emesse e documenti di REDDITO PROFESSIONALEREDDITO PROFESSIONALEREDDITO PROFESSIONALEREDDITO PROFESSIONALE
DETERMINATO SECONDE LEDETERMINATO SECONDE LEDETERMINATO COMEDETERMINATO SECONDE LE
spesa (fatture e ricevute) in ordine cronologico. REGOLE DEL TUIR REGOLE DEL TUIR DIFFERENZA TRAREGOLE DEL TUIR
COMPENSI INCASSATI E
SPESE SOSTENUTE, SENZA
L’IVA è determinata secondo le procedure ordinarie, ma essendo FAR RIFERIMENTO ALLE
REGOLE DEL TUIR
prevista l’esclusione dall’effettuazione delle liquidazioni periodiche, il SOGGETTO AD IVA (SE LASOGGETTO AD IVA (SE LAESCLUSO DA IVA SOGGETTO AD IVA (SE LA
PRESTAZIONE NON E’ DIPRESTAZIONE NON E’ DI PRESTAZIONE NON E’ DI
versamento dell’eventuale IVA a debito è posticipato alla scadenza PER SE’ ESENTE) PER SE’ ESENTE) PER SE’ ESENTE)
prevista per il versamento derivante dalla dichiarazione IVA annuale. SOGGETTO AD IRAP SOGGETTO AD IRAP ESLUSO DA IRAP SOGGETTO AD IRAP
SOGGETTO AD IRPEFSOGGETTO AD IRPEFSOGGETTO AD IMPOSTASOGGETTO AD IMPOSTA
Permangono gli obblighi previsti in qualità di sostituto d’imposta nonché (PROPORZIONALE E(PROPORZIONALE ESOSTITUIVA DEL 20% SOSTITUTIVA DEL 10%
PROGRESSIVA) +PROGRESSIVA) +
quelli previdenziali e assicurativi. ADDIZIONALI ADDIZIONALI
I sostituti d’imposta che erogano compensi al professionista soggetto al SOGGETTO A STUDI DISOGGETTO A STUDI DIESCLUSI DA STUDI DISOGGETTO A STUDI DI
SETTORE SETTORE SETTORE SETTORE
regime de quo sono esonerati dall’obbligo di operare la ritenuta
d’acconto. Sulle parcelle emesse dovrà quindi essere annotato in calce
alla parcella la dicitura “non soggetto a ritenuta d’acconto ex art. 13 della
legge 388/2000”.
1Vidimazione e stampa dei registri contabili
Per effetto di quanto previsto dall’art. 1, comma 161, della legge 244/07, Il criterio generale della determinazione del reddito professionale
la scadenza del termine per la stampa dei registri contabili meccanografici nell’imputazione dei compensi percepiti e delle spese sostenute è quello
è fissata nel termine massimo di tre mesi dalla data ultima per la di CASSA, tale criterio fa sì che un compenso e una spesa diventino,
presentazione delle dichiarazioni fiscali. rispettivamente, componente positivo e negativo di reddito in un
determinato periodo, solo se il compenso è stato effettivamente incassato
e la spesa realmente sostenuta in tale periodo.
Quindi, ad esempio, se un compenso fatturato nel dicembre 2007 viene
4. Termini di legge per la registrazione contabile dei documenti ad essere effettivamente incassato nel gennaio 2008, diverrà componente
positivo di reddito nell’anno 2008.
Nei casi in cui il professionista è obbligato a tenere le scritture contabili, Esistono beninteso alcune eccezioni a questo principio rappresentate, ad
lo stesso dovrà rispettare i termini stabiliti dalla normativa per la esempio, dalla deducibilità tramite quote di ammortamento dei beni
registrazione dei documenti contabili nei registri de quibus. ammortizzabili, dal riconoscimento dei canoni di leasing per la sola parte
Le parcelle emesse andranno registrate ai fini IVA entro 15 giorni maturata nel periodo d’imposta, dall’accantonamento del TFR dei
dall’emissione, ai fini imposte dirette entro 60 giorni dall’effettuazione dipendenti, dalla deducibilità della rendita catastale dell’immobile sede
dell’operazione. Nel caso in cui il professionista tenga egli stesso o per per l’esercizio dell’attività.
mezzo della collaborazione di terzi registri contabili meccanografici, i Il reddito di lavoro autonomo è costituito dalla differenza fra l’ammontare
termini per la registrazione delle parcelle sono fissati in 60 giorni dalla dei compensi percepiti nel periodo di imposta al netto di IVA e di
data di effettuazione delle operazioni. contributi previdenziali e assistenziali, e le spese sostenute con le
Le fatture di acquisto andranno registrate ai fini IVA anteriormente alla limitazioni riportate nel prosieguo.
liquidazione periodica (o alla dichiarazione annuale) nella quale è
esercitato il diritto alla detrazione dell’imposta; il professionista decade Il reddito di lavoro autonomo concorre a formare il reddito complessivo
dal diritto alla detrazione se questa non è effettuata entro il termine per del professionista (salvo l’adozione dei regimi agevolati delle nuove
la presentazione della seconda dichiarazione IVA annuale rispetto alla iniziative produttive e dei contribuenti minimi per i quali si rinvia agli
data di effettuazione dell’acquisto. Ai fini imposte dirette, le medesime specifici paragrafi); eventuali perdite andranno quindi a ridurre il reddito
fatture vanno registrate entro 60 giorni dall’effettuazione dell’operazione. complessivo del professionista, potendo pertanto essere compensate
anche con redditi di natura diversa realizzati nello stesso periodo
d’imposta. Le perdite eccedenti il reddito complessivo del contribuente
non potranno essere riportate in diminuzione dai redditi degli anni
successivi.
Detto regime di utilizzo delle perdite è stato vigente fino all’anno
d’imposta 2005, ed è tornato vigente a decorrere dall’anno d’imposta
2008 per effetto della legge 244/2007.
Per gli anni 2006 e 2007, è stato invece vigente un diverso regime di
3.2. Utenze
3. I componenti negativi di reddito Nel caso in cui le utenze si riferiscano a locali utilizzati esclusivamente per
l’esercizio dell’attività sono tutte interamente deducibili. Se le stesse
3.1. Premessa utenze sono invece relative a locali adibiti anche ad abitazione, le spese
relative sono deducibili nella misura del 50%.
Tutti i componenti negativi di reddito devono essere inerenti all’esercizio Fanno eccezione le spese telefoniche che, a decorrere dal 1° gennaio
della professione, effettivamente sostenuti ed adeguatamente 2007, sono deducibili nel limite dell’80% della spesa sostenuta tanto per
documentati. la telefonia fissa, quanto per la telefonia mobile. Conseguentemente le
Pertanto il professionista deve richiedere l’emissione della fattura o della spese telefoniche sostenute per l’immobile adibito promiscuamente ad
ricevuta fiscale integrata con i propri dati (compresa la propria partita abitazione e a studio professionale saranno deducibili nella misura del
IVA). A tale scopo può essere utilizzato anche lo scontrino fiscale che 40% (50% dell’80%).
deve contenere gli elementi attinenti la natura, la qualità, la quantità
dell’operazione e l’indicazione della partita IVA dell’acquirente (cosiddetto
“scontrino parlante”). 3.3. Beni immobili
Come le plusvalenze sono diventate componenti positivi di reddito dal 4 Si possono verificare diverse situazioni:
luglio 2006, così le minusvalenze derivanti dalla cessione di beni destinati
all’esercizio dell’arte o professione sono diventate dalla medesima data abitazione in proprietà utilizzata anche per l’esercizio dell’attività
costi deducibili dal reddito professionale. E’ deducibile dal reddito di lavoro autonomo il 50% della rendita catastale
dell’immobile di proprietà o posseduto a titolo di usufrutto o altro diritto
Si riportano alcuni esempi di componenti negativi che si possono reale, utilizzato sia come abitazione, sia per l’esercizio dell’attività
considerare inerenti all’esercizio della professione: professionale, purché non si possieda un altro immobile adibito
•interessi passivi per finanziamenti relativi all’attività professionale; esclusivamente all’esercizio della professione nello stesso Comune.
•interessi passivi per dilazioni di pagamento di beni strumentali;
•premi di assicurazione per rischi specificamente inerenti l’attività abitazione in leasing utilizzata anche per l’esercizio dell’attività
professionale; Per l’immobile adibito promiscuamente all’esercizio dell’attività e ad
•spese inerenti la gestione dello studio professionale (affitto, costi per abitazione, acquisito in leasing, è deducibile – a decorrere dal 2007 – lo
l’erogazione dell’energia elettrica, del riscaldamento, del telefono, ecc.); stesso costo dedotto per l’immobile strumentale acquisito in leasing,
•costi relativi al personale dipendente (stipendi, contributi previdenziali ridotto del 50% (per il metodo di determinazione di detto costo, si veda
ed assistenziali, TFR); oltre), purché non si possieda un altro immobile adibito esclusivamente
•compensi corrisposti a terzi per servizi resi e inerenti l’esercizio della all’esercizio della professione nello stesso Comune.
propria attività;
immobile strumentale in leasing Capita di frequente che più professionisti, pur esercitando l’attività in
L’immobile strumentale acquisito in leasing gode, sempre dal 2007, dello forma individuale, condividano locali e servizi utilizzando per esempio uno
stesso regime di deducibilità (e delle stesse limitazioni) previsti per studio in comune. Generalmente accade che uno di loro sia intestatario
l’immobile acquisito in proprietà. La deducibilità è però calcolata sulla delle forniture di servizi (utenze, spese di pulizia locali, contratto di
base della durata del contratto di leasing che dovrà necessariamente locazione) e dovrà pertanto poi ripartire tali spese pro-quota tra gli altri
essere di 18 anni. Gli interessi passivi corrisposti alla società di leasing professionisti.
saranno interamente deducibili sempre in 18 anni. In tal caso il riaddebito di spese dovrà avvenire attraverso l’emissione di
Parallelamente risulteranno tassabili le future plusvalenze realizzate a una fattura da assoggettare ad IVA che non costituirà per il professionista
seguito della vendita di detti immobili. compenso tassabile, ma dovrà invece essere contabilizzata in diminuzione
Quanto alla durata del contratto di leasing (ai fini della deducibilità del costo relativo in capo al professionista che emetterà la fattura.
fiscale), la stessa è stata più volte modificata dal legislatore. La legge La correttezza di un siffatto modus operandi è stata d’altro canto
Finanziaria per il 2008 ha attualmente fissato la durata del contratto in 18 confermata dall’Amministrazione Finanziaria con Circolare 58/E del
anni; fino al 31.12.2007 la durata era fissata in 15 anni; prima ancora, 18.06.2001. La stessa Amministrazione Finanziaria è poi tornata più
fino al 31.12.2005 la durata era fissata in 8 anni. recentemente sull’argomento con la Risoluzione 346/E del 05.11.2002
nella quale è stato ulteriormente precisato che anche il “prestito di
immobile strumentale in locazione personale” va assoggettato ad IVA, atteso che questo si inquadra
Il canone di locazione corrisposto per l’immobile utilizzato esclusivamente nell’ambito di una prestazione complessa, essendo strettamente collegato
per l’esercizio della professione è deducibile interamente dal reddito di all’utilizzo di locali e attrezzature che lo rendono una prestazione unica
lavoro autonomo. non scindibile. Unica eccezione pertanto ipotizzabile è quella del “prestito
di personale distaccato”, ovvero l’ipotesi in cui il personale dipendente di
Per completezza di trattazione, pare opportuno in questa sede precisare 3.13. Spese di viaggio
che, con riferimento alla detraibilità dell’IVA assolta sulle spese relative ai
telefoni cellulari, la stessa è oggi ammessa in funzione dell’effettivo Si deducono senza limiti le spese di viaggio inerenti l’esercizio dell’attività
utilizzo professionale. professionale, se adeguatamente documentate.
Fino al 31.12.2007 il DPR 633/1972 prevedeva una generale indetraibilità
dell’imposta per una quota pari al 50%.
3.14. Spese di albergo e ristorante
3.10. Spese per prestazioni di lavoro dipendente e assimilato Le spese per prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e
bevande sono deducibili per un importo complessivamente non superiore
È consentito dedurre le somme pagate per i lavoratori dipendenti al 2% dei compensi percepiti nell’esercizio.
(stipendi, contributi previdenziali e assistenziali), per i collaboratori Dal 1° gennaio 2009 la deducibilità di dette spese sarà ridotta al 75%
coordinati e continuativi (compensi, contributi previdenziali e dell’ammontare sostenuto, sempre per un importo complessivamente non
assistenziali). Tali spese vengono detratte secondo il criterio di cassa, superiore al 2% dei compensi percepiti nell’esercizio.
mentre la quota maturata nell’anno relativa all’accantonamento TFR o
3° esempio
3. Parcellazione: esempi pratici e indicazioni tecniche
si ripropone l’esempio sub 2, ipotizzando che la parcella sia emessa da un
professionista che ha optato per il regime agevolato dei “contribuenti
A questo punto può essere utile fare alcuni esempi pratici di come si
minimi”:
predispone una parcella per l’incasso di compensi derivanti dall’attività
libero professionale. dott. Pinco Palla
Via 25 Aprile, 1
35100 Padova
1° esempio P.IVA: ………………………………..
si ipotizzi di dover emettere una parcella nei confronti di un paziente: CF: ……………………………………..
Spett.le
Poliambulatorio ………..
dott. Pinco Palla Via 8 settembre, 20
Via 25 Aprile, 1 35100 Padova
35100 Padova P.IVA: ……………………………………..
P.IVA: ……………………………….. CF: …………………………………………..
CF: ……………………………………..
Egr. Sig. Padova, li ………………………..
Mario Rossi
Via 1° maggio, 10 Parcella n. …..
35100 Padova
CF: …………………………………….. Colloqui psicoterapici svolti su Vs pazienti nel periodo …………. 1.000,00 €
2% contributo integrativo ENPAP 20,00 €
Padova, li ……………………….. Marca da bollo 1,81 €
A dedurre ritenuta d’acconto su 1.000,00 € -200,00 €
Parcella n. ….. Totale da pagare 821,81 €
4° esempio
2° esempio si ripropone l’esempio sub 2, ipotizzando che la parcella sia emessa da un
si ipotizzi di dover emettere una parcella nei confronti di un professionista che ha optato per il regime agevolato “delle nuove
poliambulatorio per attività di collaborazione svolta presso lo stesso su iniziative produttive” (cosiddetto “forfettino”):
pazienti del poliambulatorio:
Consulenza tecnica prestata a Vs favore nella causa promossa avanti il Tribunale di Padova n. …… tra le parti
……….…………. e ……………………..
Competenze 1.000,00 €
2% contributo integrativo ENPAP 20,00 €
IVA 20% su imponibile 1.020,00 € 204,00 €
A dedurre ritenuta d’acconto su 1.000,00 € -200,00 €
Totale da pagare 1.024,00 €
Quanto invece agli obblighi introdotti nell’estate del 2006 in ordine agli
2. Il c/c “professionale” e gli obblighi in materia di incassi e incassi e ai pagamenti professionali, la normativa introduceva l’obbligo di
pagamenti far transitare necessariamente sul c/c “professionale” tutti gli incassi
professionali, ivi compresi quelli effettuati in contanti, con la conseguente
E’ in tale contesto che viene introdotto l’obbligo per i professionisti di impossibilità di “trattenere” denaro ricevuto dai clienti neppure per il
dotarsi di un c/c (bancario o postale) dedicato all’attività professionale, ed pagamento di spese professionali, se prima detto denaro non fosse
è sempre in tale contesto che vengono introdotte pregnanti novità in transitato sul c/c del professionista.
materia di incassi e pagamenti relativi alla libera professione. La medesima normativa introduceva poi anche l’obbligo di incassare
Nonostante tali obblighi siano stati successivamente abrogati con la necessariamente a mezzo strumenti bancari (bonifici, pos, assegni non
conversione in legge del DL 112/2008, vale la pena affrontare trasferibili, ecc…) compensi di importo superiore a determinate soglie.
brevemente tali questioni e muovere sulle stesse qualche considerazione. Analogamente, per i pagamenti relativi alla professione, gli stessi
dovevano essere effettuati necessariamente o con somme prelevate dal
L’introduzione dell’obbligo a carico dei professionisti di avere un c/c c/c “professionale”, o con addebito sul c/c stesso. La stessa legge
dedicato all’attività professionale (e ciò a prescindere dal tipo di 248/2006 ammetteva infine il prelievo di somme dal c/c “professionale”
contabilità adottato) non comportava, invero, l’impossibilità di utilizzare senza che il professionista dovesse darne giustificazione in sede di
quel c/c anche per le movimentazioni finanziarie extra-professionali. controllo, solo limitatamente ai prelievi effettuati “per le normali esigenze
Ciononostante poteva essere opportuno valutare (e può esserlo tuttora) la personali e familiari”. Questa circostanza, unitamente all’esistenza di una
scelta di avere un c/c solo per la professione, nel quale non far confluire presunzione legale relativa prevista dall’art. 32 del DPR 600/1973, che
le movimentazioni di carattere personale, e ciò in funzione assimila a proventi non contabilizzati i prelevamenti dal c/c che non
dell’organizzazione dello studio professionale. Appare infatti evidente che trovino giustificazione in contabilità e per i quali il professionista non sia
gli studi professionali strutturati caratterizzati dalla presenza di in grado di indicarne l’effettivo beneficiario, induceva a ritenere comunque
dipendenti, collaboratori, fornitori da pagare pressoché ogni giorno, più prudente (sotto il profilo probatorio) ricorrere il meno possibile all’uso
hanno la necessità di porre in essere quotidianamente numerose di denaro contante per effettuare qualunque pagamento personale o
movimentazioni finanziarie di banca (entrate e uscite). Per queste realtà professionale (rinvio al capitolo undicesimo paragrafo 4).
professionali – indipendentemente dal tipo di contabilità adottato –
sarebbe tuttora senz’altro opportuno l’utilizzo di un c/c esclusivo proprio La recente abrogazione di tutto questo comparto di norme sulla
La legge Finanziaria per il 2007 (commi da 38 a 42) ha previsto in capo Sul concetto di struttura sanitaria privata va detto che il legislatore nulla
alle strutture sanitarie private, con decorrenza 1° marzo 2007, l’obbligo di ha precisato in occasione della previsione di detto obbligo, l’Agenzia delle
riscossione accentrata dei compensi dovuti agli esercenti le professioni Entrate pertanto ha fornito una definizione del concetto a mezzo della
sanitarie soggette a vigilanza, procedendo alla stessa in nome e per conto Circolare 13/2007 sopra citata. Nella Circolare si legge: “Per strutture
dei professionisti esercenti l’attività all’interno della struttura. sanitarie private si in tendono le società, gli istituti, le associazioni, i centri
medici e diagnostici e ogni altro ente o soggetto privato, in qualsiasi
La norma citata muove dall’intento di favorire la tracciabilità e la forma organizzati, che operano nel settore dei servizi sanitari e
trasparenza dei pagamenti correlati alle prestazioni di natura sanitaria. veterinari”.
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate 13 del 15.03.2007 ha fornito i Successivamente, con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle
chiarimenti necessari a porre in essere detto obbligo. In particolare è Entrate del 13 dicembre 2007 volto all’approvazione del modello per la
stato chiarito che l’obbligo investe qualunque struttura sanitaria privata comunicazione telematica dei compensi de quibus, l’Agenzia ha proposto
che ospita, gratuitamente o a fronte del pagamento di un corrispettivo, un una definizione di struttura sanitaria privata non coincidente con quella
professionista sanitario le cui prestazioni siano rese in esecuzione di un precedente. Nel provvedimento infatti si legge: “per strutture sanitarie
rapporto contrattuale intrattenuto direttamente con il paziente. private si intendono le società, gli istituti, le associazioni, i centri medici
Restano invece escluse le strutture sanitarie che sono esse stesse diagnostici e ogni altro ente o soggetto privato, con o senza scopo di
controparte nel rapporto contrattuale con il paziente e che si avvalgono, lucro, che operano nel settore dei servizi sanitari e veterinari, nonché ogni
per la gestione di detto rapporto, della collaborazione di professionisti a altra struttura in qualsiasi forma organizzata che metta a disposizione, a
cui corrispondono poi un compenso. Restano parimenti esclusi coloro che qualunque titolo, locali ad uso sanitario, forniti delle attrezzature
operano in regime di intramoenia. necessarie per l’esercizio della professione medica o paramendica”.
L’obbligo consiste nella riscossione della parcella in nome e per conto del Appare da subito evidente che il concetto delineato dall’Agenzia delle
professionista a cura della struttura sanitaria ospitante. Gli importi Entrate rischia di creare delle incertezze in ordine alla corretta
Telefoni cellulari
A decorrere dall’anno d’imposta 2008 l’IVA relativa all’acquisto, noleggio,
leasing e alle spese di gestione dei telefoni cellulari è detraibile in
funzione dell’effettivo utilizzo professionale (fino al 31.12.2007 la norma
prevedeva una generale indetraibilità al 50% dell’imposta assolta su tutte
Il reddito complessivo è dato dalla somma di: La legge 248/2006 ha reintrodotto l’obbligo della trasmissione
redditi di terreni, (telematica) all’Anagrafe Tributaria dell’elenco annuale clienti-fornitori.
redditi di fabbricati, A regime l’elenco doveva essere trasmesso entro il 28 aprile di ogni anno
redditi da lavoro dipendente, e doveva contenere codice fiscale e partita IVA dei clienti e dei fornitori,
redditi da lavoro autonomo, oltre che ammontare complessivo delle operazioni attive o passive
redditi d’impresa, effettuate per ogni cliente e per ogni fornitore.
redditi di capitale,
redditi da partecipazione in società di persone, Con la conversione in legge del DL 112/2008 viene definitivamente
redditi diversi. soppresso l’obbligo annuale di trasmissione dell’elenco clienti-fornitori. E’
importante sapere che in ragione del principio del cosiddetto favor rei non
Sulla base imponibile così determinata, si calcolano IRPEF e relative saranno comunque sanzionabili eventuali inadempienze risalenti all’epoca
addizionali secondo le aliquote previste dall’art. 13 del TUIR. di vigenza della vecchia normativa.
Per i redditi prodotti a decorrere dal 2007, le aliquote sono le seguenti:
• Fino a € 15.000 => 23% Per i professionisti l’obbligo ha quindi interessato il solo anno d’imposta
• Oltre € 15.000 e fino a € 28.000 => 27% 2007 con l’esclusione dei professionisti che avessero optato, per
• Oltre € 28.000 e fino a € 55.000 => 38% quell’anno, per il regime delle nuove iniziative produttive di cui all’art. 13
• Oltre € 55.000 e fino a € 75.000 => 41% della legge 388/2000. Alcune operazioni sono state, tra l’altro, escluse
• Oltre € 75.000 => 43% dall’elenco; in particolare, non andavano indicate le operazioni relative a
fatture di vendita o di acquisto di importo inferiore a € 154,94 registrate
Una volta determinata l’imposta lorda a debito, sarà necessario cumulativamente e le operazioni relative a fatture di vendita o di acquisto
scomputare (oltre alle detrazioni per lavoro autonomo/dipendente e per per le quali non è prevista la registrazione ai fini IVA. Infine i clienti da
carichi di famiglia sopra menzionate) anche le detrazioni d’imposta indicare erano solo i soggetti passivi d’imposta e potevano essere
derivanti dalla sussistenza di oneri detraibili al fine di giungere alla individuati anche solo con la partiva IVA al posto del codice fiscale, così
determinazione dell’imposta netta. come i fornitori.
Se i soggetti tenuti alla compilazione degli Studi rilevano che i compensi Ma il software GERICO calcola anche un “compenso minimo ammissibile”
contabilizzati sono inferiori a quelli determinati con GERICO (sono cioè il cui scostamento rispetto al “ricavo puntuale di riferimento” è detto
“non congrui”) possono eventualmente “adeguarsi” in dichiarazione. “intervallo di confidenza”.
“Adeguarsi” significa decidere di dichiarare quale reddito dell’anno non La Circolare 110/E del 21.05.1999 precisava che i contribuenti i quali si
quello che prende a base i compensi effettivamente contabilizzati, ma avvalgono della possibilità di adeguare i propri ricavi o compensi alle
piuttosto il “compenso puntuale di riferimento” determinato da GERICO, risultanze della applicazione degli Studi di Settore, in sede di
conseguentemente pagando le imposte su tale maggior reddito. dichiarazione dei redditi devono effettuare l’adeguamento tenendo conto
Per gli psicologi, per i periodi d’imposta dal 2000 al 2002, l’adeguamento del valore che nell’applicativo GERICO viene indicato quale “valore
NON COERENZA
4. Effetti dell’adesione al condono di cui alla legge 289/2002
Per quanto riguarda l’indice di “non coerenza”, tale anomalia potrà essere sull’accertamento da Studi di Settore
utilizzata per la selezione delle posizioni da sottoporre a controllo
ordinario e ciò a prescindere dalla congruità o meno del soggetto non I contribuenti che hanno aderito al concordato di cui all’art. 7 della legge
coerente. In questo caso i controlli saranno basati su metodi diversi e 289/2002, o al condono tombale di cui all’art. 9 della stessa legge non
dovranno verificare se la mancata coerenza derivi da comportamenti possono essere soggetti ad accertamento analitico-induttivo dei redditi
fiscalmente irregolari o da insufficienze o “iperefficienze” produttive o da (ovvero accertamento da Studi di Settore) limitatamente agli anni e al
inefficienza o “iperefficienza” organizzativa dell’attività professionale. settore impositivo (IVA e/o imposte dirette) per i quali hanno aderito ad
Le eventuali anomalie riscontrate negli indici di coerenza non possono dar una delle sanatorie ora menzionate. Ciò significa che, in tal caso, gli Uffici
luogo a adeguamento da parte del contribuente. non possono procedere alla notifica dell’invito al contraddittorio anche
qualora il contribuente non sia stato congruo agli Studi di Settore.
NON NORMALITA’ ECONOMICA Va però segnalato che gli effetti dell’adesione alle sopra citate sanatorie
produce effetti diversi sul calcolo del triennio di congruità a seconda che
Gli indici di normalità economica sono andati ad aggiungersi agli altri due si sia aderito al concordato o al condono tombale.
indici di congruità e di coerenza per effetto di quanto previsto dalla L’adesione al concordato comporta interruzione nel calcolo del triennio di
Finanziaria per il 2007 (legge 296/2006). Lo scostamento da tali nuovi congruità, per cui verranno annullati gli anni nei quali il contribuente non
indici incide direttamente sul livello di congruità richiesto dallo Studio di era congruo, con la conseguenza che con riferimento a tali anni lo stesso
Settore; ciò significa che un’eventuale anomalia negli indici calcolati da sarà evidentemente escluso dall’attività di accertamento
GERICO determina un compenso puntuale di riferimento (e cioè un dell’Amministrazione Finanziaria, ed inoltre l’eventuale non congruità in
compenso richiesto per essere congrui) più elevato. uno o più anni non sarà considerata più tale ai fini della determinazione
Gli indici di normalità economica vengano calcolati con riferimento alla del cosiddetto “triennio”.
resa oraria per addetto, alla resa oraria del professionista, alla resa del L’adesione al condono tombale non comporta invece interruzione nel
capitale. calcolo del triennio di congruità, per cui non verranno annullati gli anni
Sulla valenza probatoria degli stessi molto aveva investito nei quali il contribuente non era congruo, con la conseguenza che con
l’Amministrazione finanziaria, sostenendo – in sede di loro prima riferimento a tali anni lo stesso non potrà essere soggetto ad
approvazione – che gli stessi integravano i requisiti necessari ai fini accertamento, ma l’eventuale non congruità in uno o più anni continuerà
Con riferimento alla sanatoria di cui all’art. 8 della legge 289/2002 Le conseguenze della previsione di un periodo di sperimentazione degli
(integrazione degli imponibili), tale forma di sanatoria impedirà Studi di Settore per le categorie professionali sono fondamentalmente tre.
l’accertamento da Studi di Settore solo qualora il soggetto non congruo Innanzitutto, con riferimento al triennio di sperimentazione, gli Uffici
abbia integrato l’imponibile almeno fino a concorrenza del compenso Finanziari potranno utilizzare un eventuale risultato di non congruità (su
“puntuale di riferimento” derivante dall’applicazione degli Studi di due anni) e/o di non coerenza (anche su un solo anno) esclusivamente
Settore; in tal caso, tra l'altro, l’integrazione del reddito fino a tale quale criterio selettivo delle posizioni da sottoporre a controllo (e non
maggior valore comporterà che l’anno in questione potrà esser quindi quale metodo di accertamento automatico). In pratica, con
considerato congruo anche ai fini della determinazione del “triennio”. Si riferimento al reddito conseguito in detto periodo di sperimentazione,
tratta però di un’ipotesi assolutamente remota, trattandosi di una scelta avranno più possibilità di essere sottoposti a controllo ordinario i soggetti
(quella di usufruire della sanatoria di cui all’art. 8) che parrebbe che presentano delle anomalie con riferimento agli indici di congruità o di
assolutamente irragionevole per un contribuente non congruo agli Studi di coerenza economica.
Settore, comportando pressoché a parità di costi del concordato vantaggi In secondo luogo, per i soggetti non congrui agli Studi di Settore che
assolutamente minori. durante la fase sperimentale non si siano adeguati al reddito risultante
dallo Studio di Settore, i compensi derivanti dall’applicazione dello Studio
di Settore definitivo potranno essere utilizzati retroattivamente per
effettuare accertamenti in relazione anche a tutti i periodi d’imposta
5. Gli Studi di Settore dello psicologo e dello psicoterapeuta tra sperimentali non congrui e non adeguati.
“sperimentazione”, “monitoraggio” e “definitività” Infine, i soggetti che durante la fase sperimentale risultavano congrui agli
Studi di Settore o che si sono adeguati al reddito risultante dagli Studi di
5.1. Lo Studio sperimentale Settore stessi, non potranno subire in futuro un accertamento automatico
da Studi di Settore anche laddove lo Studio di Settore definitivo facesse
Come per tutte le altre attività professionali, anche per gli psicologi, lo emergere un reddito puntuale di riferimento (retroattivamente) più
Studio di Settore ha assunto carattere sperimentale per il primo periodo elevato rispetto a quello determinato dalla versione sperimentale di
di applicazione (2000–2001–2002-2003). La sperimentazione doveva GERICO.
inizialmente riguardare solo il triennio dal 2000 al 2002, ma è stata poi
estesa anche all’anno d’imposta 2003.
Ma vediamo ora cosa si debba intendere per triennio di sperimentazione.
L’esigenza di prevedere per tutte le categorie professionali un periodo 5.2. Lo Studio monitorato
iniziale di sperimentazione dello Studio di Settore è stata sentita per far
fronte alla diversa determinazione del reddito tassabile per i lavori Il periodo d’imposta 2004 doveva vedere l’esordio dello Studio di Settore
autonomi, rispetto alle imprese: parliamo della determinazione del definitivo, il 2004 vede invece l’esordio dello Studio di Settore monitorato.
reddito mediante il principio di “cassa”, piuttosto che mediante il principio Per gli psicologi si tratta di uno Studio di Settore revisionato rispetto al
di “competenza”. Si tratta di una differenza cruciale che comporta una precedente (il modello SK20U lascia lo spazio al modello TK20U, diverso
prima macroscopica distorsione data dal fatto che un professionista ben sarà perciò il criterio di determinazione degli indici di “congruità” e
I poteri conoscitivi finora trattati sono poteri esercitabili nei confronti del 6.2. L’accertamento in rettifica e l’accertamento d’ufficio
contribuente oggetto stesso del controllo; il ricorso, infatti, all’esercizio di
poteri conoscitivi autoritativi nei riguardi di soggetti terzi rispetto al L’accertamento in rettifica può coinvolgere sia le dichiarazioni delle
contribuente verificato, si dovrebbe presentare come uno strumento persone fisiche (art. 38), sia quelle di soggetti diversi (art. 40). Esso
eccezionale. Tale sembra essere stato l’intento del legislatore, il quale ha viene utilizzato in tutti i casi di incompletezza, inesattezza o infedeltà
disciplinato in termini specifici, all’art. 32 del DPR 600/1973, il potere di della dichiarazione, presupponendo, dunque, che una dichiarazione sia
acquisire autoritativamente conoscenze presso terzi, sembrando, in tal comunque stata presentata.
modo, voler escludere la configurabilità di un generale potere L’accertamento d’ufficio (art. 41), al contrario, interviene nei casi di
dell’Amministrazione in tal senso. dichiarazione omessa (intendendosi per omessa, una dichiarazione non
Ciò premesso, apparirebbe pacifica la possibilità di contestare presentata o presentata con un ritardo superiore a trenta giorni), o nei
comportamenti dell’Amministrazione finanziaria atti a sottoporre a casi di presentazione di dichiarazione nulla (intendendosi per nulla, una
“interrogatorio” dipendenti, collaboratori e/o pazienti del professionista dichiarazione non sottoscritta o redatta su stampati non conformi al
sottoposto a controllo. Va invece segnalato che il tema, spesso dibattuto modello ministeriale). Anche questo tipo di accertamento, come il
in sede di contenzioso tributario, ha dato esito a pronunce dei giudici precedente, può essere rivolto sia alle persone fisiche che ad altri
consuntivo, e cioè solo quando è possibile verificare il reale apporto di Art. 6. – Al fine di realizzare lo scopo associativo le parti si obbligano a conferire nell’associazione tutta la loro
ciascun associato nel corso dell’anno – appare evidente che il fatto di attività professionale e tutti gli incarichi e mandati che abbiano ricevuto dai clienti in ordine a prestazioni
professionali aventi ad oggetto la diagnosi e la cura di pazienti affetti da ………………………………….. Ciascuno
poter provvedere alla distribuzione degli utili dello studio (o al conguaglio associato si obbliga anche a non svolgere, né in proprio né per conto di altri, attività concorrenziali con quelle
dell’associazione, salvo che ciò, caso per caso ed in via del tutto eccezionale, sia stato previamente autorizzato
degli stessi) solo una volta che la verifica circa il reale apporto di ciascun dalla totalità degli altri associati, ovvero sia espressamente obbligato dalla legge.
associato sia stata per l’appunto effettuata, consente maggior trasparenza E’ data facoltà ai soci di continuare a svolgere l’attività professionale anche in forma autonoma, al di fuori
dell’associazione con esclusivo riferimento agli incarichi professionali aventi ad oggetto
nei rapporti tra gli associati, oltre a consentire la tassazione degli utili ………………………………………….
dello studio nel rispetto delle quote effettivamente distribuite ai suoi Art. 7. – I contratti verso terzi sono intestati alla associazione.
componenti.
Art. 8. – Tutte le somme di denaro a qualunque titolo riscosse sono di pertinenza dell’associazione affluendo ad
un unico fondo comune da utilizzare per i pagamenti per le spese di studio e le erogazioni degli associati.
Art. 9. – Le quote di partecipazione di ciascun associato al reddito netto della associazione sono attualmente
Fac-simile di atto costitutivo di studio associato: fissate al ….% per il dott. ……………………, al ….% per il dott. ……………………, al ….% per il dott. ……………………, al
….% per la dott.ssa ……………………, con facoltà di concordemente modificarle a consuntivo, alla chiusura di ogni
esercizio, in ragione dell’attività di lavoro effettivamente prestata da ciascun associato e dell’entità dei mandati
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO apportati.
DI ASSOCIAZIONE CIVILE PROFESSIONALE
Art. 10. – Per quanto riguarda l’amministrazione, i rapporti con i terzi, lo scioglimento dell’associazione, si
Costituzione di associazione professionale applicano, ove nulla sia qui espressamente pattuito, le norme previste dal codice civile per le associazioni non
riconosciute.
Oggi ……………………, i sottoscritti
Art. 11. – L’amministrazione dell’associazione e la rappresentanza esterna spetta a tutti gli associati
- ………………, nato a ………………… il …………….. e residente a ………………. in via ………… n. … codice fiscale: disgiuntamente.
…………………….., di professione …………………;
- ………………, nato a ………………… il …………….. e residente a ………………. in via ………… n. … codice fiscale: Art. 12. – Possono essere ammessi in qualità di associati le persone fisiche aventi i seguenti requisiti:
…………………….., di professione …………………;
- ………………, nato a ………………… il …………….. e residente a ………………. in via ………… n. … codice fiscale: a) l’iscrizione all’Ordine degli psicologi;
…………………….., di professione …………………; b) il gradimento da parte di tutti gli associati.
- ………………, nato a ………………… il …………….. e residente a ………………. in via ………… n. … codice fiscale:
…………………….., di professione …………………; Art. 13. – La qualità di associato si perde:
avendo concordemente optato per l’esercizio della professione di psicologo in forma associata, redigono la a) per lo scioglimento dell’associazione;
seguente scrittura privata: b) per violazione da parte dell’associato degli obblighi statutari;
c) per inosservanza dell’etica e della deontologia professionale;
Art. 1. – I comparenti dichiarano di costituire un’associazione professionale denominata d) per cancellazione dall’Ordine professionale;
“………………………………………..” con sede legale a ………………………….. e) per dimissioni dell’associato da comunicarsi almeno … mesi prima con lettera raccomandata (vedi
art. 5) e con decorrenza dalla data di ricevimento;
Art. 2. – L’associazione, per quanto riguarda lo scopo, il patrimonio, le norme sull’ordinamento e f) per morte dell’associato, escluso ogni diritto di subentro da parte degli eredi;
sull’amministrazione, i diritti e gli obblighi degli associati e le condizioni della loro ammissione, nonché per g) per sanzioni disciplinari inflitte dai Consigli professionali e divenute definitive, diverse
quelle relative all’estinzione dell’ente ed alla devoluzione del patrimonio, è regolata dalle norme che qui dall’avvertimento e dalla censura.
s’intendono letteralmente ripetute e trascritte contenute nello statuto, che previa lettura si allega sotto la lettera
“A”. Art. 14. – Le pratiche in corso al momento del recesso o dell’esclusione dell’associato restano affidate
all’associazione, salva sempre al cliente la facoltà di revocare il mandato, e la facoltà di rinunziare a tale
Art. 3. – Le spese del presente atto e conseguenti sono a carico della associazione salvo diversa inderogabile incarico, da parte degli altri associati.
disposizione di legge. L’associato uscente o i suoi eredi hanno diritto soltanto ad una somma di denaro che rappresenti la quota
conferita e il reddito netto maturato ed accertato relativamente alle attività svolte fino al momento dello
scioglimento del rapporto.
Allegato “A” dell’Atto costitutivo L’accertamento ed il pagamento di tale somma deve essere eseguito entro un anno dalla scioglimento del
rapporto, salva restando la percezione di quella quota di reddito, dovuta alla attività dell’associato uscente, che
Statuto dovesse essere realizzata in proseguo di tempo.
Per le responsabilità dell’associato uscente, si applica la norma dell’art.2290 del codice civile.
Art. 1. – E’ costituita fra gli aderenti un’associazione professionale che sarà retta dalle disposizioni di legge e da
quelle contenute nel presente statuto. Art. 15. – Le eventuali controversie tra le parti, nascenti dall’applicazione o dall’interpretazione del presente
statuto, saranno decise da un arbitro, amichevole compositore, scelto di comune accordo.
Art. 2. – L’oggetto dell’associazione è l’esercizio in forma associata delle professioni di psicologo e di In caso di disaccordo l’arbitro sarà nominato ad istanza della parte più diligente dal Presidente del Tribunale di
psicoterapeuta ……………………………….
Il medesimo deciderà inappellabilmente regolando lo svolgimento del giudizio a norma degli artt. 816 e segg.
Art. 3. – La denominazione dell’associazione è “…………………………………………”. del codice di procedura civile.
Art. 4. – La sede dell’associazione è stabilita a ……………………………………. L’eventuale trasferimento degli uffici Art. 16. – Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto valgono le vigenti norme di legge anche
nell’ambito del Comune di ……………………… non richiederà atto formale di modifica del presente atto. Con in materia di Ordinamento della professione di psicologo.
delibera unanime degli associati potranno essere istituite ovunque, ove opportuno, sedi secondarie e recapiti.
- …………………….. -
2. Contribuzione dovuta
Il contributo soggettivo è deducibile dal reddito complessivo del Per chi è iscritto all’ENPAP per periodi inferiori a 12 mesi (ipotesi di
contribuente (per i soli “contribuenti minimi di cui alla legge 244/2008” è iscrizione o di cancellazione in corso d’anno), i contributi minimi
deducibile direttamente dal reddito professionale). soggettivo ed integrativo sono frazionabili in tanti dodicesimi quanti sono
i mesi di iscrizione all’Ente nel corso dell’anno. La frazionabilità non è
applicabile qualora i contributi dovuti siano comunque superiori al minimo
o qualora l’iscritto si sia già avvalso di una delle riduzioni del contributo
Il contributo integrativo è calcolato sui compensi professionali ed è pari soggettivo minimo sopra menzionate.
al 2% degli stessi. Il contributo integrativo deve essere obbligatoriamente
esposto su ogni parcella emessa dal professionista ed è posto a carico del
cliente.
Il contributo integrativo minimo annuo è pari a 60,00 €, lo stesso è 3. Tempi e modi della contribuzione
ridotto ad 1/2 (quindi a 30,00 €) per gli iscritti che abbiano compiuto 65
anni di età. I contributi vanno versati in due diversi momenti dell’anno: in acconto
entro il 30 novembre dell’anno di riferimento, a saldo entro il 31 luglio
La maggiorazione a titolo di contributo integrativo è dovuta (e deve dell’anno successivo a quello di riferimento.
pertanto essere evidenziata in fattura) solo con riferimento alle
prestazioni riferibili all’esercizio dell’attività professionale autonoma. Sono Il versamento dell’acconto è determinato sulla base dei contributi dovuti
pertanto escluse dall’applicazione del contributo integrativo le prestazioni per l’anno precedente ed è pari al 60% degli stessi con riferimento al
relative, ad esempio, al riaddebito di spese per subaffitto locali, o per contributo soggettivo e a quello integrativo, al 100% degli stessi con
compartecipazione alla spese per le utenze dell’immobile utilizzato da più riferimento al contributo di maternità. Nel caso di versamento per l’anno
professionisti, alla vendita di beni strumentali, ecc…
Nel tentativo di fare chiarezza in tale ambito si analizza di seguito la I Agenzie di somministrazione di lavoro;
cronologia della normativa sulla materia fino all’approvazione della II Agenzie di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato;
“Riforma Biagi”: III Agenzie di intermediazione;
IV Agenzie di ricerca e selezione del personale;
Decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469 (art.10) V Agenzie di supporto alla ricollocazione professionale;
Il decreto in questione ha stabilito i requisiti necessari per svolgere L’art. 5 ha invece previsto i requisiti per l’iscrizione all’albo, indicando tra
attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro. l’altro, alla lettera c), l’obbligo di disporre di “adeguate competenze
professionali” da individuare con decreto.
Alcuni dei requisiti più significativi sono:
a) Autorizzazione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
b) I soggetti devono essere: società (anche cooperative) o enti non Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 5
commerciali con capitale sociale e patrimonio non inferiori a euro maggio 2004
103.291,38.
c) L’attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro deve Il decreto de quo ha stabilito il numero di unità del personale necessarie
essere contenuta quale attività esclusiva nell’oggetto sociale. alle agenzie, nonchè le competenze professionali richieste.
d) I soggetti debbono avere operatori con competenze Con riferimento a queste ultime, il comma 2 dell’art.1 ha previsto che:
professionali idonee allo svolgimento dell’attività di selezione di “Il personale deve essere dotato di adeguate competenze professionali
manodopera. che possono derivare, alternativamente, da un’esperienza professionale di
durata non inferiore a due anni acquisita in qualità di dirigente, quadro,
funzionario, o professionista, nel campo della gestione o della ricerca e
Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (art. 117) selezione del personale o della fornitura di lavoro temporaneo o della
ricollocazione professionale o dei servizi per l’impiego o della formazione
Ha modificato il decreto legislativo sopra emarginato: professionale o di orientamento o della mediazione tra domanda e offerta
a) Prevedendo che le modalità di accreditamento per l’attività di di lavoro o nel campo delle relazioni sindacali”.
ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione Il comma 3 ha poi previsto che:
professionale dovessero essere rilasciate dal Ministero del lavoro con “Ai fini dell’acquisizione dell’esperienza professionale di minimo due anni
apposito decreto (poi approvato in data 18 aprile 2001). di cui al comma 2, si tiene altresì conto dei percorsi formativi certificati
b) Aggiungendo il comma 1 ter all’art. 10 del D.lgs n. 469, con il dalle Regioni e Province Autonome e promossi anche dalle associazioni
quale si è stabilito che per ricerca e selezione del personale si maggiormente rappresentative in materia di ricerca e selezione del
intende: “l’attività effettuata su specifico ed esclusivo incarico del datore personale, ricollocazione professionale e somministrazione, di durata non
di lavoro cliente, consistente nel ricercare, selezionare e valutare i inferiore ad un anno.”
candidati sulla base del profilo e con le modalità concordate dal datore di
lavoro cliente, approntando i mezzi ed i supporti idonei allo scopo”.
Circolari Ministero del Lavoro n. 25 del 24.06.2004 e n. 30
del 21.07.2004
Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Riforma
Biagi) Con le circolari in questione il Ministero del Lavoro è intervenuto a far
Le associazioni in questione sono disciplinate dall’art. 14 e seguenti del Ente associativo non commerciale tout court:
codice civile e dal D.P.R. 361 del 10 febbraio 2000. Con il riconoscimento
tali associazioni acquistano una personalità giuridica propria. In base al combinato disposto degli artt. 143 , primo comma, e 148 ,
Le associazioni in questione debbono essere necessariamente costituite primo e secondo comma, del DPR 917/86, le prestazioni rese a favore
mediante atto pubblico. degli associati o dei loro aventi causa (rese in conformità agli scopi
istituzionali dell’Ente), a fronte del pagamento di un corrispettivo, non
formano reddito solo se il corrispettivo richiesto non supera i costi di
diretta imputazione sostenuti per fornire il servizio stesso.
3.3. Le associazioni di volontariato
Ente associativo tributariamente privilegiato:
Questa denominazione è stata introdotta dalla legge 266/1991 (legge che
erroneamente viene definita come La Legge delle Associazioni). In base all’art. 148, terzo comma, (vedi nota 6) del DPR 917/86, le
Le associazioni di volontariato sono quelle organizzazioni (associazione, prestazioni rese a favore degli associati o dei loro aventi causa (rese in
club, comitati, ecc…) in cui tutti i soci prestano attività di volontariato in conformità agli scopi istituzionali dell’Ente) anche a fronte del pagamento
modo personale, spontaneo e gratuito. Nessun compenso potrà essere di un corrispettivo, non formano mai reddito per l’associazione.
corrisposto agli associati, ad esclusione di meri rimborsi spese che
dovranno tra l’altro sottostare a specifici parametri (ad esempio, il IVA
rimborso delle spese di viaggio dovrà avvenire nell’ambito delle tariffe
ACI). Ente associativo non commerciale tout court:
Condizione necessaria e sufficiente per definirsi "organizzazione di
volontariato" è che venga accolta la domanda di iscrizione nei registri In base all’art. 4 , quarto comma, del DPR 633/72, sono sempre soggette
delle organizzazioni di volontariato (albo regionale) istituiti dalle Regioni. ad IVA le prestazioni rese nell’ambito di attività commerciali o agricole,
così come le prestazioni rese a favore degli associati a fronte del
pagamento di un corrispettivo (che ecceda i costi di diretta imputazione),
poiché considerate attività d’impresa.
4. Inquadramento fiscale delle associazioni
Ente associativo tributariamente privilegiato:
L’art. 73 del TUIR individua gli enti soggetti all’ IRES (imposta sul reddito
delle società). In base al combinato disposto dei commi quarto e settimo dell’art. 4 del
Al punto c) la norma in questione definisce gli “enti non commerciali”. Dal DPR 633/72, non sono soggette ad IVA le prestazioni rese a favore degli
tenore letterale della norma si desume che la sola appartenenza alla associati dietro il pagamento di un corrispettivo, qualora queste
categoria delle associazioni non è di per sé sufficiente per essere prestazioni risultino conformi alle finalità istituzionali dell’Ente e cioè
considerati enti non commerciali ai fini fiscali. all’oggetto contenuto nello Statuto.
Per inquadrare un’associazione tra gli enti commerciali o tra gli enti non
commerciali occorre infatti prendere in esame anche il contenuto dell’art. Va segnalato che l’applicazione o meno dell’IVA sulle prestazioni rese
149 del TUIR (e quindi i requisiti formali dello statuto, il tipo di attività condiziona la detraibilità o meno dell’IVA sugli acquisti. Infatti, se un Ente
In base al disposto dell’art. 10, primo comma, del decreto 446/97, la base
imponibile IRAP è determinata in un importo pari all’ammontare della
somma:
- delle retribuzioni corrisposte al personale dipendente;
- delle retribuzioni assimilate a quelle di lavoro dipendente;
- delle prestazioni per collaborazione coordinata e continuativa;
- delle prestazioni per attività di lavoro autonomo occasionale.
La tutela della privacy (d.lgs 196/2003) I dati personali sono quei dati che consentono un’identificazione anche
indiretta del soggetto interessato dal trattamento. Si parla di dati
sensibili quando i dati personali trattati sono idonei a rivelare lo stato di
1. Normativa di riferimento salute (ivi compresa la sfera psichica).
I dati anonimi, proprio in quanto tali, sono esclusi dagli obblighi imposti
Il 1° gennaio 2004 è entrato in vigore il d.lgs 196 del 30.06.2003 dalla normativa del Codice sulla Privacy. Sono anonimi i dati che non
denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il codice, possono in alcun modo essere associati al soggetto cui si riferiscono.
che rappresenta il tentativo di ricomporre in maniera organica le
innumerevoli disposizioni in materia di “privacy”, riunisce in un unico
contesto la legge 675/1996 e gli altri decreti legislativi, regolamenti e 2.3. Il titolare del trattamento
codici deontologici che si sono succeduti in questi anni.
Il titolare del trattamento è il soggetto (persona fisica, giuridica, pubblica
L’intento del Legislatore è quello di garantire il diritto alla riservatezza amministrazione o qualsiasi altro ente) cui competono le decisioni in
sotto un duplice profilo: ordine alle finalità e alle modalità del trattamento dei dati dei pazienti.
1) l’interessato deve poter esprimere il proprio consenso all’utilizzo dei
suoi dati personali e deve essere preventivamente informato circa le
modalità di trattamento degli stessi;
2) deve essere tutelata la sicurezza dei dati personali oggetto di 2.4. Il responsabile del trattamento
trattamento, dal rischio:
- di conoscenza da parte di altri soggetti non autorizzati; Il responsabile del trattamento è il soggetto (persona fisica o giuridica)
- di distruzione o perdita anche accidentale dei dati stessi. preposto dal titolare al trattamento dei dati. Non si tratta di un mero
esecutore delle indicazioni fornitegli dal titolare, queste saranno infatti
integrate da un punto di vista pratico e tecnico dal responsabile stesso.
Si tratta di una figura facoltativa, eventualmente anche esterna alla
2. Glossario struttura organizzativa del titolare. Qualora nominato, deve
obbligatoriamente essere un soggetto che, per esperienza, capacità ed
2.1. Il trattamento dei dati affidabilità, fornisca idonea garanzia del pieno rispetto delle disposizioni
vigenti in materia di trattamento dei dati.
Il trattamento è qualsiasi operazione, svolta manualmente o in modo
automatizzato, concernente la raccolta, la registrazione, l’organizzazione,
la conservazione, l’elaborazione, la modificazione, la selezione,
l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il blocco, la 2.5. Gli incaricati al trattamento
comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione dei dati.
Gli incaricati sono i soggetti (necessariamente persone fisiche) autorizzati
Il trattamento deve inoltre essere: dal titolare o dal responsabile a compiere specifiche operazioni di
- lecito trattamento dei dati, sotto il controllo del titolare e/o del responsabile.
- finalizzato a scopi determinati, espliciti e legittimi La legge impone al titolare di verificare ed aggiornare annualmente
- relativo a dati esatti, aggiornati e non eccedenti lo scopo l’ambito di trattamento dei soggetti incaricati.
Fac-simile informativa/consenso:
preventivamente informare l’interessato circa: Informativa per il cliente ai sensi dell’articolo 13 Testo Unico in materia di protezione dei dati
a) le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati; personali (d.lgs 196 del 30.06.03 entrato in vigore il 01.01.04)
Si suggerisce di fornire le suddette informazioni per iscritto, facendo - con domicilio fiscale in ……………………………………………
sottoscrivere al paziente la presa visione dell’informativa; quest’ultima, • il responsabile del trattamento non è stato nominato
infatti, può essere fornita anche in forma verbale, ma ciò comporta
evidenti svantaggi sotto il profilo probatorio. • gli incaricati del trattamento sono:
le persone fisiche autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile (collaboratori,
supervisori, dipendenti, commercialisti).
• i dati saranno trattati in base alle disposizioni di legge e in modo da garantirne la riservatezza;
3.6. Consenso del paziente
• i dati saranno trattati in modo da escludere il rischio di accesso da parte di soggetti non autorizzati
e il rischio di distruzione o perdita anche accidentale degli stessi;
Il consenso (art. 23 d.lgs 196/03) è sempre obbligatorio, fatta eccezione
• i diritti della persona che conferisce i propri dati sono quelli previsti dall’art.7 del Codice in materia
per: di protezione dei dati personali (d.lgs 196 del 30.06.2003 entrato in vigore il 01.01.2004).
1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano,
I diritti di cui all’articolo sopra citato sono esercitati con richiesta rivolta senza formalità al titolare o al
responsabile, anche per il tramite di un incaricato, alla quale è fornito idoneo riscontro senza ritardo. Fac-simile nomina incaricato:
La richiesta rivolta al titolare o al responsabile può essere trasmessa anche mediante lettera raccomandata,
telefax o posta elettronica.
Nell'esercizio dei diritti di cui all'articolo 7 sopra citato l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura NOMINA DELL’INCARICATO
a persone fisiche, enti, associazioni od organismi. L'interessato può, altresì, farsi assistere da una persona di Art. 30 del Codice sul trattamento dei dati personali
fiducia.
Il sottoscritto dott. ……………………………., in qualità di “Titolare del trattamento dei dati” dei pazienti dello studio
Luogo e data ………………………. omonimo, sito a ……………………………………………………………………..
Firma del paziente per ricevuta informazione ………………………………………….
INCARICA
Ricevute le informazioni di cui sopra, dichiaro di autorizzare lo studio …………………………………. al trattamento dei AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
miei dati personali ed identificativi ivi compresi quelli definiti dal codice come “sensibili” ai fini
dell’espletamento delle prestazioni di cui all’informativa. Nell’ambito delle funzioni di segretaria che è chiamata a svolgere dallo scrivente studio a fronte del rapporto di
lavoro dipendente in essere con lo stesso.
Luogo e data …………………………..
Firma del paziente per consenso al trattamento ………………………………… A tal fine vengono fornite informazioni ed istruzioni per l’assolvimento del compito assegnato.
L’obbligo dell’informativa si interfaccia con il diritto dell’interessato ad Nello svolgimento delle Sue funzioni dovrà costantemente garantire la massima riservatezza dei dati trattati
evitando qualunque divulgazione, comunicazione e/o diffusione, degli stessi senza il consenso del Titolare.
avanzare istanze al titolare finalizzate a: E’ fatto divieto assoluto di procedere alla loro produzione e/o riproduzione al di fuori dello studio.
E’ richiesta la massima cura nel trattamento dei dati anche all’interno dello studio in modo tale da non renderli
- conoscere i dati a lui relativi oggetto di trattamento accessibili a terzi non incaricati, assicurandosi che il contenuto non sia accessibile ad estranei.
- conoscere i soggetti che effettuano il trattamento
Gli obblighi assunti dall’incaricato in tema di riservatezza dei dati personali dovranno essere osservati anche in
- rettificare i dati seguito alla cessazione del rapporto di lavoro in essere.
- cancellare i dati Nell’ambito dell’incarico assegnatoLe Le viene conferito l’incarico di compiere le operazioni di trattamento dei
- ordinare il blocco dei dati o la trasformazione in forma anonima dati sotto elencate, avendo cura di rispettare le avvertenze sopra citate e le istruzioni in materia forniteLe dal
Titolare:
1) Nello svolgimento dell’incarico Lei avrà accesso tanto ai dati personali identificativi dei pazienti,
Il titolare è tenuto a rispondere alle richieste dell’interessato in modo quanto ai dati sensibili relativi al loro stato di salute.
chiaro e tempestivo entro 15 giorni. 2) Nell’ambito di tali dati dovrà raccogliere, organizzare, registrare e conservare i dati personali dei
pazienti dello studio, tanto allo scopo di conservare ordinate cartelle cliniche e di prestare al titolare l’assistenza
- Il dott. …………………………., nato a ……………. il …………………, CF: …………………..,psicologo psicoterapeuta con studio
a ………………………………… in via ………………………………… 1) nello svolgimento dell’incarico Lei avrà accesso a tutti i dati dei pazienti di cui il titolare sia venuto
in possesso;
DIPENDENTI 2) nell’ambito di tali dati dovrà adottare tutte le misure delle quali si renda necessaria l’adozione al
fine tutelare i dati del trattamento;
- La Sig.ra ………………………….., nata a ……………………. il …………………., CF: ………………………………. 3) dovrà procedere all’individuazione degli incaricati al trattamento;
4) dovrà verificare e aggiornare costantemente l’attività degli incaricati dello studio, nonché
LIBERI PROFESSIONISTI CHE COLLABORANO CON LO STUDIO provvedere alla formazione degli stessi in materia di privacy;
5) nello svolgimento delle Sue funzioni dovrà comunque sempre attenersi alle istruzioni del titolare
- La dott.ssa ………………………………., nata a ……………………. Il ……………………, CF: …………………….., con studio a avendo cura di rispettare le disposizioni del codice sul trattamento dei dati personali e del disciplinare tecnico
………………………………………. ad esso allegato;
6) dovrà garantire il rispetto della normativa in materia di privacy anche sotto il profilo delle misure di
COMMERCIALISTA sicurezza;
7) dovrà eseguire controlli periodici, con cadenza almeno annuale, per verificare la rispondenza e
- La dott.ssa …………………………….., nata a …………………… il ………………………., CF: ………………………, con studio a l’efficacia delle misure intraprese rispetto a quelle dovute;
……………………………………….. 8) per l’attività di cui sopra è pattuito /non è pattuito un compenso annuo pari a €……………….
Il titolare del trattamento dei dati ……………………………………………. Con la sottoscrizione della presente dichiara di aver ricevuto la seguente documentazione
Luogo e data ………………………………………………………………………………… a) Copia della informativa e richiesta di consenso che lo studio sottopone ai pazienti;
b) ………………………………….
Il DPS (da aggiornare entro il 31 marzo di ogni anno) deve contenente Anno 2009
idonee informazioni riguardo:
1. l’elenco dei trattamenti di dati personali; • Elenco dei trattamenti di dati personali (regola 19.1)
2. la distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle
Lo studio provvede alla raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione,
strutture preposte al trattamento dei dati; la consultazione, l’elaborazione, la modificazione, il raffronto, l’utilizzo, la
3. l’analisi dei rischi che incombono sui dati; comunicazione, la diffusione, la cancellazione, e la distruzione di dati: a) personali,
4. le misure da adottare per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati, b) sensibili (in quanto inerenti allo stato di salute dei pazienti)
nonché la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro
custodia e accessibilità; Tabella 1.1. – Elenco dei trattamenti: informazioni essenziali
5. la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della Descrizione del Categorie di Natura dei Struttura di Altre Descrizione degli
trattamento interessati dati trattati riferimento strutture strumenti elettronici
disponibilità dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento, in tempi che utilizzati
certi compatibili con i diritti degli interessati e non superiori a sette concorron
o al
giorni; trattamen
to
6. la previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento, per Raccolta di dati Pazienti Personali e Titolare _ N. ……… PC non collegati in
renderli edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure disponibili mediante sensibili rete LAN di cui uno fisso e
acquisizione e uno portatile, quest’ultimo
per prevenire eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione caricamento degli con collegamento Internet
stessi. atto alla raccolta e
dei dati personali più rilevanti in rapporto alle relative attività, delle conservazione delle cartelle
responsabilità che ne derivano e delle modalità per aggiornarsi sulle cliniche dei pazienti, alla
gestione della fatturazione
misure minime adottate dal titolare. La formazione è programmata già al e degli altri adempimenti
amministrativi e fiscali
momento dell’ingresso in servizio, nonché in occasione di cambiamenti di richiesti dalla normativa in
mansioni, o di introduzione di nuovi significativi strumenti, rilevanti vigore
Conservazione dei Pazienti Personali e Titolare _ N. ……. PC non collegati in
rispetto al trattamento di dati personali; dati raccolti sensibili rete LAN di cui uno fisso e
mediante uno portatile, quest’ultimo
7. la descrizione dei criteri da adottare per garantire l’adozione delle acquisizione e con collegamento Internet
misure minime di sicurezza in caso di trattamenti di dati personali affidati, caricamento degli atto alla raccolta e
stessi su supporti conservazione delle cartelle
in conformità al codice, all’esterno della struttura del titolare; cartacei e/o cliniche dei pazienti, alla
informatici gestione della fatturazione
8. per i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, e degli altri adempimenti
l’individuazione dei criteri da adottare per la cifratura o per la separazione amministrativi e fiscali
richiesti dalla normativa in
di tali dati dagli altri dati personali dell’interessato. vigore
Comunicazione Pazienti Personali Titolare Commercia
dei dati raccolti lista
*******
Fac-simile DPS: Tabella 1.2. – Elenco dei trattamenti: ulteriori elementi per descrivere gli strumenti
• Criteri e modalità di ripristino delle disponibilità dei dati (regola 19.5) • Cifratura dei dati o separazione dei dati identificativi (regola 19.8)
Tabella 5. –Criteri e procedure per il ripristino della disponibilità dei dati
RIPRISTINO I dati sensibili (sanitari) relativi ai pazienti e conservati in supporti informatici sono
Ripristino Banca dati / Criteri e procedure per il Pianificazione delle prove di trattati con tecniche di cifratura tali da renderli temporaneamente intelligibili anche
data base / archivio salvataggio e il ripristino ripristino
dati dei dati
a chi è autorizzato ad accedervi. Tali tecniche consistono nell’utilizzo di codici
Banca dati contenente i I dati sono salvati Settimanalmente viene identificativi che permettono di identificare gli interessati solo in caso di necessità
dati sensibili dei pazienti settimanalmente su una verificata la funzionalità della (art. 22 c.6).
chiave USB, oltre ad essere chiave USB utilizzata per il
conservati su cartelle salvataggio
cartacee (stampa dei
documenti informatici)
Banca dati contenente i I dati sono salvati Settimanalmente viene
dati personali (anagrafici) settimanalmente su una verificata la funzionalità della
dei pazienti chiave USB, oltre ad essere chiave USB utilizzata per il
Luogo e data ……………………………….
conservati su cartelle salvataggio
cartacee (stampa dei Firma del titolare del trattamento dott. / dott.ssa …………………………………
documenti informatici)
Forma scritta per istruzioni pratiche per le regole procedurali che individuino le
azioni da eseguire e l’ordine delle stesse, definire le modalità di custodia dei
Quando l’accesso di dati e agli strumenti è consentito esclusivamente mediante uso
supporti, dove tenerli, come etichettarli ed inventariarli, chi è autorizzato a
della componente riservata delle credenziali per l’autenticazione, sono impartite
prelevarli e soprattutto chi è il custode.
idonee e preventive disposizioni scritte volte a individuare le modalità con le quali
può assicurare la disponibilità di dati o strumenti in caso di prolungata assenza o
impedimento dell’incaricato che renda indispensabile o indifferibile intervenire per b22) GESTIONE DEI DATI RESIDUI E REIMPIEGO DEI SUPPORTI DI
esclusive necessità di operatività e sicurezza del sistema. MEMORIZZAZIONE
In tal caso la custodia delle copie delle credenziali è organizzata garantendo la
relativa segretezza e individuando preventivamente per iscritto i soggetti incaricati La disposizione disciplina il caso che le cassette o floppy di salvataggio vengano
SANZIONI AMMINISTRATIVE
OMESSA O INCOMPLETA INFORMATIVA DI DATI SENSIBILI:
AMMENDA DA 5.000 A 30.000 € (AUMENTABILI FINO AL TRIPLO)
OMESSA ESIBIZIONE AL GARANTE DI DOCUMENTAZIONE DALLO STESSO RICHIESTA NELL’AMBITO
DELL’ESERCIZIO DEL POTERE ISPETTIVO:
AMMENDA DA 4.000 A 24.000 €
QUALSIASI VIOLAZIONE (NON MEGLIO SPECIFICATA) DELLE DISPOSIZIONI SUL TRATTAMENTO DEI DATI:
AMMENDA DA 5.000 A 30.000 €
OMESSA ADOZIONE DELLE MISURE MINIME DI SICUREZZA:
AMMENDA DA 10.000 A 50.000 €
SANZIONI PENALI
VIOLAZIONE (CARATTERIZZATA DA DOLO SPECIFICO E CHE CREI UN DANNO PATRIMONIALE O MORALE)
DELLE NORME SUL CONSENSO:
RECLUSIONE DA 6 A 18 MESI
VIOLAZIONE (CARATTERIZZATA DA DOLO SPECIFICO E CHE CREI UN DANNO PATRIMONIALE O MORALE) DELLE
NORME RELATIVE AL TRATTAMENTO DI DATI SENSIBILI:
RECLUSIONE DA 1 A 3 ANNI
OMESSA ADOZIONE DELLE MISURE MINIME DI SICUREZZA:
RECLUSIONE FINO A 2 ANNI
1. Fonti normative
2. Lo svolgimento di attività sanitarie “invasive” come elemento
Il Testo Unico delle leggi sanitarie (RD 1265 del 27 luglio 1934) all’art.
discriminante ai fini della necessità di acquisire l’autorizzazione
193 dispone: “Nessuno può aprire o mantenere in esercizio ambulatori,
sanitaria
case o istituti di cura medico-chirurgica o di assistenza ostetrica, gabinetti
di analisi per il pubblico senza speciale autorizzazione del prefetto, il quale
In linea generale possono erogare prestazioni sanitarie solo quelle
la concede dopo aver sentito il parere del consiglio provinciale della
strutture che soddisfano nella loro totalità una serie di requisiti minimi
sanità”. Stante il tenore letterale della norma, venivano
idonei a costituire un sistema di gestione articolato e complesso che si
conseguentemente esclusi dalla richiesta di autorizzazione gli studi
differenzia secondo le discipline diagnostiche e terapeutiche praticate.
professionali sanitari.
Considerata la complessità e vastità delle norme vigenti sulla materia, per
lo più di rilevanza regionale, appare impossibile proporre una sintesi che
La correttezza di tale impostazione veniva confermata dal Consiglio di
sia indistintamente applicabile in tutto il territorio nazionale, ci si deve
Stato che con sentenza n. 728 del 12.10.1984 statuiva: “Nel sistema
quindi limitare a delineare il quadro complessivo degli adempimenti che è
dell’art. 193 del Testo Unico delle leggi sanitarie non sono sottoposte ad
necessario porre in essere in via generale quando si intende avviare una
autorizzazione tutte indistintamente le attività sanitarie espletate da
struttura sanitaria privata, facendo poi rinvio alla normativa regionale per
soggetti privati, ma solo quelle che danno luogo ad una certa
la verifica delle singole peculiarità.
organizzazione di mezzi e di strutture del tipo indicato (ambulatori, case
di cura, gabinetti di analisi, ecc..)”
Abbiamo già detto che il d.lgs 229/1999 ha profondamente mutato
l’approccio alla questione del rilascio delle autorizzazioni sanitarie,
Indicazioni in tal senso venivano anche dalla legge 833 del 23.12.1978, la
mettendo in primo piano il rischio a cui il paziente può potenzialmente
quale – nell’ attribuire competenza alle Regioni in materia di
essere esposto all’interno della struttura e lasciando invece in secondo
autorizzazioni sanitarie – aveva finito col ritenere generalmente soggette
piano la complessità organizzativa della struttura stessa. Ne deriva che
ad autorizzazione le strutture ambulatoriali e per converso generalmente
per individuare i requisiti strutturali di massima richiesti per l’esercizio di
non soggetti ad autorizzazione gli studi professionali. L’elemento
un’attività sanitaria, è necessario fare in premessa un distinguo tra le
discriminate posto dalla citata legge per valutare la necessità o meno di
attività sanitarie che possano definirsi “invasive” e pertanto tali da
acquisire l’autorizzazione sanitaria, consisteva nell’esistenza o meno di
mettere a rischio l’incolumità del paziente, e quelle che non rispondono
una struttura da intendersi come insieme organico di mezzi e persone
invece a queste caratteristiche.
ossia come complesso aziendale organizzato. Ne derivava che gli studi
Per l’esercizio delle attività sanitarie “invasive” è solitamente
professionali basati sull’attività del singolo professionista non avevano
necessario ottenere dal Comune l’autorizzazione alla realizzazione della
l’esigenza di acquisire l’autorizzazione in commento.
struttura e successivamente l’autorizzazione all’esercizio dell’attività
sanitaria. Affinché queste autorizzazioni possano essere rilasciate, è
La situazione fin qui prospettata è stata successivamente esaminata da un
preliminarmente necessario dotarsi di un immobile catastalmente censito