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Diagramma di Flusso
Definizione:
E' la rappresentazione schematica delle principali tappe del processo di fabbricazione dalla
ricezione delle materie prime al prodotto finito
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PERICOLI BIOLOGICI
PERICOLI CHIMICI
PERICOLI FISICI
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Individuazione CCP
● Il CCP NON è necessariamente un punto in cui c’è una elevata probabilità di incorrere in
un pericolo
● “CRITICO” NON vuol dire pericoloso ma decisivo – determinante per la prevenzione dei
pericoli
● I CCP NON sono punti in cui vengono effettuate delle analisi (le analisi servono per
verificare l’efficacia del piano HACCP)
● Il controllo consiste nella gestione del punto, fase o procedura e NON in una misurazione
analitica
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LIMITE CRITICO:
● Indica il punto di passaggio tra “accettabile” e “non accettabile”, oltre il quale si deve
intervenire con azioni correttive
● Viene determinato in base ai dati scientifici, all’esperienza diretta, ai limiti di legge, agli
obiettivi di sicurezza che ci si è posti
- COME (modalità di conduzione del monitoraggio: esame visivo misure chimico fisiche)
● Osservazione visiva
- I criteri microbiologici consentono di verificare che il sistema HACCP nel suo complesso
stia funzionando.
Azioni correttive
Tutte le operazioni che vengono messe in atto a seguito del superamento di un limite critico
in un CCP Riguardano:
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Azioni correttive
Devono:
● Evitare che prodotti pericolosi o, comunque, che sono stati lavorati nel periodo in cui il
processo era fuori controllo, possano raggiungere il consumatore
VALIDAZIONE è l’acquisizione dell’evidenza che gli elementi del piano HACCP siano
efficaci: accerta l’efficacia del sistema e consiste nella raccolta e valutazione delle
informazioni tecniche e scientifiche per determinare se il piano HACCP terrà effettivamente
sotto controllo i rischi. Deve essere effettuata dalla azienda
Verifica L’attività di verifica (da effettuarsi da parte di persona diversa da quella che ha
condotto il monitoraggio) riguarda:
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La validazione iniziale
E’ un processo tecnico-scientifico per determinare se il piano HACCP messo in atto
dall’azienda sia in grado di prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile i rischi
evidenziati nel corso dell’analisi dei pericoli (se i CCP ed i limiti critici associati siano
adeguati a controllare i pericoli)
Si deve procedere alla revisione del piano, quando si apportino modifiche nel processo tali
da poter avere effetto sull’analisi dei pericoli o sul piano HACCP, oppure quando questo si
sia dimostrato non completamente efficace.
Documentazione
Devono essere sviluppati e mantenuti documenti relativi allo sviluppo e all’applicazione del
Piano
La documentazione:
Temperatura e Limiti
Alimenti deperibili
Alimenti deperibili
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Per questa tipologia di alimenti è importante mantenere i cibi ad una temperatura che limiti
la moltiplicazione dei microbi, mediante l'utilizzo di un impianto refrigerativo.
Caratteristiche organolettiche
● sapore
● odore
● aspetto
● consistenza
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Caratteristiche nutrizionali
Le caratteristiche nutrizionali sono legate alla presenza, nell’alimento, di principi nutritivi
che possono subire alterazioni:
Caratteristiche nutrizionali
ALTERAZIONE DELL'ALIMENTO
Cause Biologiche
● Enzimi: sono molecole proteiche che controllano tutte le reazioni chimiche che avvengono
nelle cellule; quando l’organismo muore, gli enzimi, continuano ad agire provocando
modificazioni chimiche (sono responsabili della maturazione della frutta e della frollatura
della carne)
● Luce: provoca inattivazione delle vitamine alterazione dei pigmenti colorati vegetali
I metodi di conservazione dell' alimento influiscono sui fattori che favoriscono la crescita
batterica in modo da creare un ambiente sfavorevole per la loro moltiplicazione.
I metodi maggiormente utilizzati per conservare i cibi agiscono sulla presenza di acqua
libera e sulla temperatura.
Presenza di acqua
I trattamenti che agiscono sulla presenza dell'acqua negli alimenti sono:
Concentrazione: processo che consiste nella eliminazione parziale dell'acqua costitutiva dei
prodotti alimentari liquidi (come i succhi di frutta), o comunque ricchi di acqua (come il
pomodoro), senza tuttavia raggiungere la completa disidratazione.
Sale: consiste in un trattamento che sfrutta le proprietà igroscopiche del sale che intrappola
le molecole di acqua libera
Temperatura
✔ Refrigerazione ✔ Congelamento ✔ Surgelamento ✔ Pastorizzazione ✔ Sterilizzazione
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Cibi refrigerati: Tra 0°C e +4°C: latte, formaggi,affettati Tra 0°C e +4°C: carne Tra 0°C e +3°C:
pollame
Congelamento e surgelazione
Congelamento: l’alimento viene portato ad una T inferiore a -15°C. Si ottiene il blocco
pressocchè totale della crescita microbica.
Pastorizzazione e sterilizzazione
Pastorizzazione: l'alimento viene sottoposto a una temperatura tra i 65°C e gli 80°C per
alcuni minuti. Vengono distrutti i germi patogeni.
Abbattimento della temperatura I cibi cotti e ancora caldi non devono essere mantenuti per
lungo tempo a temperatura ambiente, per evitare che i germi potenzialmente presenti
possano moltiplicarsi. Pertanto è essenziale che questi vengano adeguatamente refrigerati,
tenendo presente che devono:
Essere raffreddati nel più breve tempo possibile prima di essere posti in cella /frigo
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In campo alimentare i trattamenti termici sono i più utilizzati per ridurre la carica microbica
e sono rappresentati essenzialmente dalla pastorizzazione e dalla sterilizzazione.
Pastorizzazione e Sterilizzazione
I microrganismi che resistono al trattamento di pastorizzazione prendono il nome di
termodurici.
Gli alimenti pastorizzati sono delle semi conserve e, per la loro conservazione molto limitata
nel tempo, necessitano della catena del freddo
Gli alimenti sterilizzati sono delle conserve che devono essere confezionate in contenitori a
chiusura ermetica e mantenersi stabili a temperatura ambiente; fino a che rimangono chiuse
non necessitano della catena del freddo.
Altri trattamenti termici sono rappresentati dalla cottura in acqua, in forno, a vapore, sulla
griglia, in forno a microonde e dalla frittura.
Un trattamento con calore subletale può causare danni metabolici e strutturali ad alcuni
microrganismi, che possono subire una riduzione della vitalita mostrando esigenze
nutrizionali maggiori e quindi necessità di substrati ricchi e privi di agenti selettivi; le spore
batteriche e fungine, invece, trattate con calore subletale possono accelerare la loro capacità
di germinare in seguito, durante la conservazione.
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Sommario
Diagramma di Flusso ..............................................................................................................................2
Diagramma di Flusso con CCP ...............................................................................................................3
Analisi dei pericoli ..................................................................................................................................... 4
QUALI POTENZIALI PERICOLI POSSONO MANIFESTARSI ? ..................................................... 4
Identificazione dei CCP attraverso l'albero delle decisioni ...............................................................5
Individuazione CCP ............................................................................................................................... 6
SCHEMA PER ANALISI PERICOLI E IDENTIFICAZIONE CCP.......................................................... 6
Determinazione limiti critici per ciascun CCP ......................................................................................7
Monitoraggio dei CCP ............................................................................................................................7
Temperatura e Limiti................................................................................................................................. 9
Alimenti non deperibili ......................................................................................................................... 9
Alterazione degli alimenti ........................................................................................................................ 10
Caratteristiche nutrizionali ............................................................................................................... 11
La corretta conservazione degli alimenti................................................................................................ 12
Presenza di acqua.............................................................................................................................. 12
Temperatura ......................................................................................................................................... 12
Congelamento e surgelazione .................................................................................................................. 13
ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA ............................................................................................ 13
Pastorizzazione e Sterilizzazione............................................................................................................. 14
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