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Seminario TDS006

Il CUR DEUS HOMO


di Anselmo d’Aosta

Indicazioni per lo studio del Cur Deus homo di Anselmo

Testi di riferimento: 1. Anselmo, Cur Deus homo, Prefazione (ed. Orazzo, pp. 77-80)
2. libro II, capitoli 1-7 (ed. Orazzo, pp. 135-146).
3. la lettura di una parte della introduzione di A. Orazzo (edita da Città Nuova,
Roma 2007), in particolare le pagine 19-49.

Consegne:

I. Rileggere Leone Magno, Lettera a Flaviano, il paragrafo 3


Anselmo trae da Leone Magno degli spunti per la formulazione della dottrina della “sostituzione”
o della “soddisfazione vicaria”. Evidenziare i punti essenziali di contatto tra Leone e Anselmo.

II. Nel pensiero di Anselmo si passa inevitabilmente dalla cristologia alla soteriologia. Esporre
sinteticamente l’argomentazione che Anselmo sostiene per formulare la dottrina della
soddisfazione.

III. Facendo attenzione al capitolo IX del II libro (pag. 144-146), Anselmo arriva a spiegare la necessità
dell’incarnazione del Verbo. Cosa Anselmo afferma riguardo a questo punto?

IV. Eventuali critiche o conferme al pensiero cristologico di Anselmo.

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Per chi volesse approfondire personalmente:

1. ANSELMO, Perché un Dio uomo? Lettera sull’incarnazione del Verbo. Introduzione, traduzione e note a cura
di A. Orazzo, Città Nuova, Roma 2007 [BUG: Mag. 35 H 153]

2. R. NARDIN, Il Cur Deus homo di Anselmo d’Aosta: indagine storico-ermeneutica e orizzonte tri-prospettico di una
cristologia, Lateran University Press, Roma 2002 [BUG: Mag. 7 DC 565]

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