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REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Atti amministrativi
GIUNTA REGIONALE
Delibera Num. 185 del 04/02/2019
Seduta Num. 5

Questo lunedì 04 del mese di febbraio


dell' anno 2019 si è riunita nella residenza di via Aldo Moro, 52 BOLOGNA

la Giunta regionale con l'intervento dei Signori:

1) Bonaccini Stefano Presidente

2) Gualmini Elisabetta Vicepresidente

3) Caselli Simona Assessore

4) Corsini Andrea Assessore

5) Costi Palma Assessore

6) Donini Raffaele Assessore


7) Gazzolo Paola Assessore

8) Mezzetti Massimo Assessore

9) Petitti Emma Assessore

10) Venturi Sergio Assessore

Funge da Segretario l'Assessore: Costi Palma

Proposta: GPG/2019/191 del 31/01/2019

Struttura proponente: SERVIZIO QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE


DIREZIONE GENERALE ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, DEL LAVORO E
DELL'IMPRESA
Assessorato proponente: ASSESSORE ALLA ATTIVITÀ PRODUTTIVE, PIANO ENERGETICO,
ECONOMIA VERDE E RICOSTRUZIONE POST-SISMA

Oggetto: DECRETO LEGGE N. 74/2012 CONVERTITO IN LEGGE CON


MODIFICAZIONI NELLA LEGGE 1 AGOSTO 2012 N. 122: APPROVAZIONE DI
TRE DISTINTE PROPOSTE DI BANDI IN ATTUAZIONE DI QUANTO
DISPOSTO DAGLI ARTICOLI 11, COMMA 1-QUATER E 12, COMMA 2 DEL
MEDESIMO DECRETO LEGGE
Iter di approvazione previsto: Delibera ordinaria

Responsabile del procedimento: Roberto Ricci Mingani

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Testo dell'atto

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Visto il Decreto Legge 6 giugno 2012 n. 74, recante
“Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli
eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province
di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il
20 e il 29 maggio 2012” pubblicato nella G.U. n. 131 del 7 giugno
2012, convertito in legge con modificazioni nella Legge 1 agosto
2012 n. 122, recante “Interventi urgenti in favore delle
popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il
territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova,
Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”;
Richiamati in particolare i seguenti commi e articoli del
medesimo decreto:
 il comma 2 dell’articolo 1, che dispone che il Presidente
della Regione Emilia-Romagna, assuma le funzioni di Commissario
Delegato per l’attuazione degli interventi previsti dallo stesso
Decreto;
 il comma 4 dell’articolo 1, secondo cui agli interventi
di cui al decreto medesimo provvedono i Presidenti delle Regioni
Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, i quali coordinano le attività
per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 20 e 29
maggio 2012 nelle regioni di rispettiva competenza, a decorrere
dall'entrata in vigore del presente decreto e per l'intera durata
dello stato di emergenza, operando con i poteri di cui
all'articolo 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e
con le deroghe alle disposizioni vigenti stabilite con delibera
del Consiglio dei Ministri adottata nelle forme di cui
all'articolo 5, comma 1, della citata legge;
Dato atto che il giorno 29 dicembre 2014 si è insediato il
nuovo Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini,
che ricopre da tale data anche le funzioni di Commissario delegato
per la realizzazione degli interventi per la ricostruzione,
l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori
colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 secondo il
disposto dell’art. 1 del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74,

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convertito con modificazioni, dalla legge 1 agosto 2012, n. 122;
Richiamati altresì i seguenti commi e articoli del medesimo
decreto:
 il comma 1 dell’articolo 11, secondo cui: “E'
autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per l'anno 2012, da
trasferire, su ciascuna contabilità speciale, in apposita sezione,
in favore della Regione Emilia Romagna, della regione Lombardia e
della regione Veneto, per la concessione di agevolazioni, nella
forma del contributo in conto interessi, alle imprese, con sede o
unità locali ubicate nei territori di cui all'articolo 1, comma 1,
del presente decreto, che hanno subito danni per effetto degli
eventi sismici verificatisi nei giorni 20 e 29 maggio 2012. Sono
comprese tra i beneficiari anche le imprese agricole la cui sede
principale non e' ubicata nei territori di cui all'articolo 1,
comma 1, ma i cui fondi siano situati in tali territori. I
criteri, anche per la ripartizione, e le modalità per la
concessione dei contributi in conto interessi sono stabiliti con
decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e
delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo
economico, su proposta delle Regioni interessate. Ai relativi
oneri si provvede mediante corrispondente riduzione per l'anno
2012 dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma
361, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. Il Ministro
dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con
propri decreti, le variazioni di bilancio occorrenti per
l'applicazione del presente articolo”.
 il comma 1-bis dell’articolo 11, secondo cui: “Al fine
di sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo
dell'area colpita dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio
2012, le risorse residue disponibili su ciascuna contabilità
speciale alla data di entrata in vigore della presente
disposizione, a valere sull'autorizzazione di spesa di cui al
comma 1 del presente articolo, possono essere utilizzate anche per
agevolazioni nella forma di contributo in conto capitale, alle
imprese che realizzino, ovvero abbiano realizzato, a partire dal

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20 maggio 2012, investimenti produttivi nei territori individuati
dal comma 1 dell'articolo 1, ovvero nei territori elencati
dall'Allegato 1 al presente decreto, integrati dai territori
individuati dall'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno
2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
2012, n. 134, e successive modificazioni”;
 il comma 1-ter dell’articolo 11, secondo cui: “Le
agevolazioni per gli investimenti produttivi di cui al cui al
comma 1-bis sono concesse secondo quanto stabilito dal regolamento
(CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006,
relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli
aiuti di importanza minore ("de minimis"), o ai sensi del
regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione, del 20 dicembre
2007, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei
prodotti agricoli, ovvero secondo altra normativa in materia di
aiuti di Stato autorizzati”;
 il comma 1-quater dell’articolo 11, secondo cui: “Alla
concessione delle agevolazioni di cui al comma 1-ter provvedono i
Commissari delegati ai sensi del comma 2 dell'articolo 1; i
criteri, le condizioni e le modalità di concessione sono
disciplinati con propri atti dalla regione Emilia-Romagna, dalla
regione Lombardia e dalla regione Veneto. Tali atti stabiliscono,
in particolare, l'ammontare massimo del contributo concedibile, le
spese ammesse, i criteri di valutazione, i documenti istruttori,
la procedura, le condizioni per l'accesso, per l'erogazione e per
la revoca dei contributi, le modalità di controllo e di
rendicontazione”;
 il comma 1 dell’articolo 12, secondo cui: “Per
l'attività di ricerca industriale delle imprese appartenenti alle
principali filiere presenti nei territori colpiti dal sisma del
maggio 2012, per l'anno 2012 sono assegnati, ai sensi del comma 3,
50 milioni di euro sulla contabilità speciale intestata al
Presidente della Regione Emilia-Romagna con separata evidenza
contabile per la concessione di contributi alle imprese operanti

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nei Comuni dove si sono avuti danni dagli eventi sismici”;
 il comma 2 dell’articolo 12, secondo cui: ”Alla
disciplina dei criteri, delle condizioni e delle modalità di
concessione delle agevolazioni di cui al precedente comma provvede
la Regione Emilia Romagna con propri atti, nei quali sono
definiti, tra l'altro, l'ammontare dei contributi massimi
concedibili. Tali atti stabiliscono, in particolare, le spese
ammesse, i criteri di valutazione, i documenti istruttori, la
procedura, le condizioni per l'accesso, per l'erogazione e per la
revoca dei contributi, le modalità di controllo e di
rendicontazione”;
Visti:
 i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del
22 e 30 maggio 2012 con i quali è stato dichiarato lo stato
d’emergenza in ordine agli eventi sismici che hanno colpito il
territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio
Emilia, Mantova e Rovigo, i giorni 20 e 29 maggio 2012 ed è stata
disposta la delega al Capo del Dipartimento della Protezione
Civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente
e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico;
 il Decreto-Legge n. 148 del 16 ottobre 2017, convertito
con modificazioni dalla legge n. 172 del 4 dicembre 2017, con il
quale è stato prorogato al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza
conseguente agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, ed in
particolare l’art. 2-bis, comma 43 che dispone che: “A far data
dal 2 gennaio 2019, il perimetro dei comuni dell'Emilia-Romagna
colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 ed interessati dalla
proroga dello stato di emergenza e della relativa normativa
emergenziale, precedentemente individuato dal decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze 1º giugno 2012, richiamato
dall'articolo 1 del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1º agosto 2012, n. 122,
e integrato dall'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno
2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
2012, n. 134, è così ridotto: Bastiglia, Bomporto, Bondeno,

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Camposanto, Carpi, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia,
Crevalcore, Fabbrico, Ferrara, Finale Emilia, Galliera, Guastalla,
Luzzara, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Pieve di Cento,
Poggio Renatico, Ravarino, Reggiolo, Rolo, San Felice sul Panaro,
San Giovanni in Persiceto, San Possidonio, San Prospero, Soliera,
Terre del Reno, Vigarano Mainarda. I Presidenti delle regioni di
cui all'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 6 giugno 2012, n.
74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1º agosto 2012, n.
122, in qualità di Commissari delegati, possono procedere con
propria ordinanza, valutato l'effettivo avanzamento dell'opera di
ricostruzione, a ridurre il perimetro dei comuni interessati dalla
proroga dello stato di emergenza e della relativa normativa
emergenziale”;
Richiamata l’Ordinanza n. 34 del 28 Dicembre 2017 del
Commissario delegato alla ricostruzione, recante “Individuazione
di un nuovo perimetro dei territori dei Comuni delle Province di
Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia interessati dagli eventi
sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012 ai sensi del comma 43,
dell’art. 2 bis, del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148”, con
la quale il Commissario Delegato dispone, tra l’altro, di dare
atto che i propri provvedimenti terranno conto, ai fini della loro
efficacia, della revisione del perimetro del cratere, affinché le
azioni rivolte alla ricostruzione possano essere più incisive ed
efficaci per giungere alla conclusione della ricostruzione in
questa parte del territorio che è risultata maggiormente colpita
dal sisma del maggio 2012;
Vista la lettera prot. CR/2019/2643 del 4/2/2019, a firma del
Commissario delegato alla ricostruzione post sisma del 2012,
trasmessa all’Assessorato Attività Produttive, Piano energetico,
economia verde e ricostruzione post- sisma e alla Direzione
Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, con la quale
lo stesso ha comunicato:
 che sulla contabilità speciale intestata al Presidente
della Regione Emilia-Romagna, in qualità di Commissario delegato,
residuano e sono disponibili le seguenti risorse finanziarie:

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 quanto ad € 37.000.000,00, a valere sulle risorse
di cui all’art.11 del D.L. n. 74/2012 e s.mi., per la
realizzazione di investimenti produttivi nei territori colpiti dal
sisma del 2012, così come individuati nell’allegato A
dell’Ordinanza n. 34/2017;
 quanto ad € 4.000.000,00, a valere sulle risorse di
cui all’art. 12 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i. per interventi a
favore della ricerca industriale delle imprese operanti nelle
filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del maggio
2012 nei territori, così come individuati nell’allegato A
dell’Ordinanza n. 34/2017;
 che, a seguito del processo di ricostruzione, si rende
oggi necessario attivare un complessivo percorso di sostegno del
sistema economico e sociale dei territori dei comuni più colpiti
dagli eventi sismici del 2012 promuovendo il riavvio e la
riqualificazione delle attività produttive nonché l’avvio e
l’incremento degli investimenti in ricerca industriale;
 che, pertanto, è interesse del Commissario Delegato
utilizzare le sopra citate risorse al fine di promuovere:
 il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri
storici, incentivando l’insediamento di nuove attività
economiche/professionali e/o di associazioni, fondazioni, enti no
profit, in coerenza con il contesto economico, culturale, sociale
e architettonico dei centri stessi, oppure la riqualificazione, lo
sviluppo e l’ampliamento delle attività
economiche/professionali/no e/o di associazioni, fondazioni, enti
no profit esistenti, anche connesse a percorsi di rientro delle
attività, con esclusione delle spese già oggetto di contribuzione
ai sensi dell’Ordinanza 57/2012;
 il rafforzamento dell’ecosistema locale e la
diversificazione innovativa del sistema produttivo, attraverso il
sostegno all’avvio di nuove imprese innovative e al loro
consolidamento, in linea con l’approccio sviluppato per il POR
FESR.;
 la realizzazione di progetti di ricerca sperimentale

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e di ricerca industriale delle imprese delle principali filiere
produttive dei territori colpiti dal sisma al fine di favorirne il
rilancio competitivo attraverso l’avanzamento tecnologico dei
prodotti, dei sistemi di produzione, dei sistemi organizzativi
delle imprese, la diversificazione produttiva, anche verso
l’ampliamento dei confini delle filiere stesse e la contaminazione
delle tecnologie e delle loro applicazioni e la riqualificazione
sostenibile delle imprese in termini di sfruttamento efficiente,
razionale e pulito delle risorse energetiche e dei materiali, di
sicurezza degli ambienti di lavoro, rispetto del territorio e
salute dei consumatori;
 che le risorse finanziarie che si sono rese disponibili
sulla contabilità speciale debbano essere destinate a ciascun
obiettivo sopra dichiarato secondo i seguenti importi:
 quanto a € 35.000.000,00, a valere sulle risorse di
cui all’art.11 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i, per gli interventi
finalizzati a promuovere il ripopolamento e la rivitalizzazione
dei centri storici, tramite l’incentivazione di progetti di
insediamento di nuove attività economiche/professionali e/o di
associazioni, fondazioni, enti no profit, in coerenza con il
contesto economico, culturale, sociale e architettonico dei centri
stessi, oppure di riqualificazione, sviluppo e l’ampliamento delle
attività economiche/professionali/no e/o di associazioni,
fondazioni, enti no profit esistenti, anche connesse a percorsi di
rientro delle attività, con esclusione delle spese già oggetto di
contribuzione ai sensi dell’Ordinanza 57/2012;
 quanto a € 2.000.000,00, a valere sulle risorse di
cui all’art.11 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i., per gli interventi
finalizzati a promuovere l’avvio e il consolidamento di nuove
imprese innovative;
 quanto a € 4.000.000,00, a valere sulle risorse di
cui all’art. 12 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i., per gli interventi
finalizzati a promuovere la ricerca industriale delle imprese
operanti nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici
del maggio 2012 nei territori, così come individuati nell’allegato

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A dell’Ordinanza n. 34/2017;
Considerato che - con riferimento alle agevolazioni
concedibili ai sensi dei commi 1-bis dell’articolo 11 e 1
dell’articolo 12 del più volte citato D.L. n. 74/2012 - i commi 1
quater dell’articolo 11 e 2 dell’articolo 12 del decreto medesimo
prevedono che sia la Regione Emilia-Romagna a disciplinare, con
propri atti, i criteri, le condizioni e le modalità di concessione
delle agevolazioni, stabilendo altresì l'ammontare massimo del
contributo concedibile, le spese ammesse, i criteri di valutazione
dei progetti, i documenti istruttori, la procedura, le condizioni
per l'accesso, per l'erogazione e per la revoca dei contributi le
modalità di controllo e di rendicontazione;
Preso atto che il Commissario delegato, con la sopra citata
lettera prot. CR/2019/2643 del 4/2/2019:
 ha chiesto alla Regione di provvedere ad avviare il
percorso amministrativo previsto dalla normativa vigente
finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli art.
11 e 12 del D.L. n. 74/2012 e s.mm.ii., tenendo conto della
allocazione delle risorse disponibili come sopra indicata;
 ha comunicato alla Regione che, ai sensi dell’Ordinanza
n. 34 del 28 Dicembre 2017, è necessario tenere conto della
revisione del perimetro del cratere, affinché le azioni rivolte
alla ricostruzione possano essere più incisive ed efficaci per
giungere alla conclusione della stessa in questa parte del
territorio che è risultata maggiormente colpita dal sisma del
maggio 2012;
Ritenuto pertanto, al fine di cogliere le sollecitazioni
espresse nella sopra citata lettera prot. CR/2019/2643 del
4/2/2019, provvedere, con il presente provvedimento, ai sensi del
comma 1-quater dell’articolo 11 e del comma 2 dell’articolo 12 del
D.L. n. 74/2012:
 alla elaborazione di tre distinte proposte di bando -
una per ciascuno degli obiettivi indicati dal commissario -
disciplinanti i criteri, le condizioni e le modalità per l’accesso
alle agevolazioni previste in attuazione dei sopra richiamati

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articoli 11 e 12 del D.L. n. 74/2012 e ss.mm.ii.;
 alla conseguente approvazione dei seguenti allegati,
parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
 Allegato 1, recante: “BANDO PER IL RIPOPOLAMENTO E
LA RIVITALIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI NEI COMUNI PIU’ COLPITI
DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”;
 Allegato 2, recante: “BANDO PER INTERVENTI A FAVORE
DELLA RICERCA INDUSTRIALE DELLE IMPRESE OPERANTI NELLE FILIERE
MAGGIORMENTE COINVOLTE DAGLI EVENTI SISMICI DEL MAGGIO 2012”;
 Allegato 3, recante: “BANDO PER L’AVVIO E IL
CONSOLIDAMENTO DI START UPS INNOVATIVE NEI COMUNI PIU’ COLPITI
DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”;
Considerato che le sopra indicate proposte di bando
prevedono:
 che, nell’ottica di rispetto dei principi di economicità,
di efficacia e di tempestività, le domande di contributo e di
pagamento nonché tutte le fasi gestionali del bando, siano
veicolate tramite la piattaforma web SFINGE 2020, già in uso per
tutti gli interventi agevolativi di competenza della Regione;
 che le domande di contributo e i relativi progetti siano
esaminati nel merito da un apposito nucleo di valutazione;
 che le attività istruttorie relative alle rendicontazioni
delle spese nonché le attività relative all’espletamento dei
controlli ispettivi in loco vengano effettuate dalla struttura che
sarà individuata, con apposite ordinanze, dal Commissario delegato
alla ricostruzione;
Ritenuto pertanto opportuno proporre al Commissario delegato
alla ricostruzione:
 che debbano essere sostenuti, a valere sulle risorse di
cui all’art. 2 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i., i costi relativi:
 all’adeguamento dell’applicativo web SFINGE 2020 che
si rende necessario per la gestione complessiva dei tre bandi
proposti con il presente provvedimento;
 alla eventuale partecipazione di componenti esterni
dei nuclei di valutazione che saranno costituiti per l’esame di

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merito delle domande di contributo;
 al funzionamento della struttura che sarà incaricata
per l’espletamento delle attività istruttorie relative alle
rendicontazioni delle spese nonché delle attività relative
all’espletamento dei controlli ispettivi in loco;
Considerato altresì che la proposta di bando di cui
all’allegato 1 del presente provvedimento prevede che gli
interventi agevolabili debbano essere realizzati in immobili
localizzati nelle aree dei centri storici, delle frazioni e/o
delle altre zone indicate dai Comuni interessati nei propri atti
di pianificazione e/o individuate a seguito della formale
richiesta da parte della Regione;
Ritenuto pertanto opportuno proporre al Commissario delegato
alla ricostruzione che eventuali modifiche e/o integrazioni delle
aree di cui ai commi precedenti possano essere disposte, su
richiesta dei comuni interessati, con apposite ordinanze del
Commissario delegato alla ricostruzione;
Visto il Regolamento (UE) N 1407/2013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e
108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti
«de minimis»;
Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico
in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna" e successive modificazioni;
Richiamate:
 la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008,
recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e
funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni
dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla 999/2008. Adeguamento e
aggiornamento della Delibera n. 450/2007.” e ss.mm.ii., per quanto
applicabile;
 la propria deliberazione n. 270 del 29 febbraio 2016,
recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con
delibera 2189/2015”;
 la propria deliberazione n. 622 del 28 aprile 2016,

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recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata
con Delibera 2189/2015”;
 la propria deliberazione n. 1107 dell’11 luglio 2016,
recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture
organizzative della Giunta regionale a seguito
dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione
avviata con delibera 2189/2015”;
 la propria deliberazione n. 1059 del 3 luglio 2018,
recante “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e
conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti
e nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e
della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la
stazione appaltante (RASA) e del responsabile della protezione dei
dati (DPO)”;
 la Determinazione n. 9793/2018, recante “Rinnovo
incarichi dirigenziali in scadenza al 30/06/2018”;
Visti infine:
 il Decreto Legislativo n. 33 del 14/03/2013, recante
“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso
civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione
delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e
ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;
 la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019
“Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019
-2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi
interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione
previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale
di prevenzione della corruzione 2019-2021;
 la propria deliberazione n. 468/2017 avente ad oggetto
“Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
 le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della
Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e
PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni
procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni
predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

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Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato
di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di
interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle attività produttive, piano
energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma Palma Costi;
A voti unanimi e palesi
DELIBERA
per le motivazioni esposte in premessa e che qui si intendono
integralmente richiamate:
1. di prendere atto di quanto chiesto e indicato dal
Commissario delegato alla ricostruzione con la lettera prot.
CR/2019/2643 del 4/2/2019
2. di prendere atto di quanto previsto dall’Ordinanza n. 34
del 28 Dicembre 2017 del Commissario delegato alla ricostruzione e
indicato nella sopra citata lettera prot. CR/2019/2643 del
4/2/2019, in merito alla revisione del perimetro dei comuni
dell'Emilia-Romagna colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 ed
interessati dalla proroga dello stato di emergenza e della relativa
normativa emergenziale;
3. di approvare, conseguentemente, come richiesto nella
sopra citata lettera prot. CR/2019/2643 del 4/2/2019 e in
attuazione di quanto previsto nell’articolo 11, comma 1-quater e
nell’articolo 12, comma 2 del D.L. n. 74/2012 e ss.mm.ii., i
seguenti allegati, parti integranti e sostanziali del presente
provvedimento:
 Allegato 1, recante il “BANDO PER IL RIPOPOLAMENTO E LA
RIVITALIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI NEI COMUNI PIU’ COLPITI DAGLI
EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”;
 Allegato 2, recante il “BANDO PER INTERVENTI A FAVORE
DELLA RICERCA INDUSTRIALE DELLE IMPRESE OPERANTI NELLE FILIERE
MAGGIORMENTE COINVOLTE DAGLI EVENTI SISMICI DEL MAGGIO 2012”;
 Allegato 3, recante il “BANDO PER L’AVVIO E IL
CONSOLIDAMENTO DI START UPS INNOVATIVE NEI COMUNI PIU’ COLPITI
DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”;

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4. di proporre al Commissario delegato alla ricostruzione
che debbano essere sostenuti, a valere sulle risorse di cui
all’art. 2 del D.L. n. 74/2012 e s.m.i., i costi relativi:
 all’adeguamento dell’applicativo web SFINGE 2020 che si
rende necessario per la gestione complessiva dei tre bandi
proposti con il presente provvedimento;
 alla eventuale partecipazione di componenti esterni dei
nuclei di valutazione che saranno costituiti per l’esame di merito
delle domande di contributo;
 al funzionamento della struttura che sarà incaricata per
l’espletamento delle attività istruttorie relative alle
rendicontazioni delle spese nonché delle attività relative
all’espletamento dei controlli ispettivi in loco;
5. di proporre al Commissario delegato alla ricostruzione
che eventuali modifiche e/o integrazioni delle aree dei centri
storici, delle frazioni e/o delle altre zone indicate dai Comuni
interessati nei propri atti di pianificazione e/o individuate a
seguito della formale richiesta da parte della Regione possano
essere disposte, su richiesta dei comuni interessati, con apposite
ordinanze del Commissario stesso;
6. di stabilire che il presente provvedimento sia trasmesso
al Presidente della Regione in qualità di Commissario delegato alla
ricostruzione post sisma, per l’adozione dei provvedimenti di sua
competenza;
7. di dare atto, infine, che, per quanto previsto in materia
di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si
provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative
richiamate in parte narrativa.

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Allegato parte integrante - 1

Proposta della Regione Emilia-Romagna da sottoporre al Commissario


Delegato per la ricostruzione nei territori delle Province di Bologna, Ferrara,
Modena e Reggio-Emilia

Rendere le città e gli insediamenti umani


inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

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INDICE
TITOLO 1 – PREMESSE GENERALI PAG.
Art. 1 - Obiettivi del bando Pag.
Art. 2 – Normativa di riferimento Pag.
Art. 3 – Dotazione finanziaria Pag.
TITOLO 2 – PROGETTI FINANZIABILI PAG.
Art. 4 – Interventi ammissibili Pag.
Art. 5 – Spese ammissibili Pag.
Art. 6 – Spese non ammissibili Pag.
Art. 7 – Dimensione minima dell’investimento Pag.
TITOLO 3 – TIPOLOGIA E MISURA DEL CONTRIBUTO CONCEDIBILE PAG.
Art. 8 – Tipologia e misura del contributo. Premialità Pag.
TITOLO 4 – REGIME DI AIUTO E REGOLE SUL CUMULO DELLE AGEVOLAZIONI PAG.
Art. 9 – Regime di aiuto Pag.
Art. 10 – Regole sul cumulo dei contributi Pag.
TITOLO 5 – SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO PAG.
Art. 11– Micro, Piccole e medie imprese: requisiti soggettivi di ammissibilità Pag.
Art. 12 – Liberi professionisti e lavoratori autonomi: requisiti soggettivi di ammissibilità Pag.
Art. 13 – Associazioni, fondazioni ed enti no profit: requisiti soggettivi di ammissibilità Pag.
TITOLO 6 – LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PAG.
Art. 14 – Aree ammissibili Pag.
Art. 15 – Requisiti degli immobili nei quali possono essere realizzati gli interventi Pag.
TITOLO 7 – MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO PAG.
Art. 16 – Come deve essere presentata la domanda di contributo Pag.
Art. 17 – Chi deve presentare la domanda di contributo Pag.
Art. 18– Contenuti della domanda di contributo Pag.
Art. 19 – Allegati alla domanda di contributo Pag.
Art. 20 – Assolvimento dell’imposta di bollo Pag.
Art. 21 – Quando presentare la domanda di contributo Pag.
TITOLO 8 – ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO PAG.
Art. 22 – Descrizione della procedura amministrativa di selezione delle domande di contributo Pag.
Art. 23 – Termini per la conclusione del procedimento istruttorio e di valutazione delle domande di contributo Pag
Art. 24 – istruttoria di ammissibilità formale Pag.
Art. 25 – Autorità amministrativa competente Pag
Art. 26 – Cause di inammissibilità formale delle domande di contributo Pag.
Art. 27 – Valutazione di merito delle domande di contributo Pag.
Art. 28 – Nucleo di valutazione Pag.
Art. 29 – Cause di non ammissibilità a finanziamento delle domande di contributo a seguito della valutazione di merito Pag.
TITOLO 9 – PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI E COMUNICAZIONI PAG.
Art. 30 - Provvedimenti amministrativi conseguenti all’istruttoria delle domande di contributo Pag.
Art. 31 – Condizioni per la concessione dei contributi Pag.
Art. 32 – Comunicazioni ai proponenti i progetti Pag.
TITOLO 10 – SVOLGIMENTO DEI PROGETTI PAG.
Art. 33 – Avvio dei progetti Pag.
Art. 34– Termine di conclusione dei progetti Pag.
Art. 35 – Proroga dei termini di conclusione dei progetti Pag.
Art. 36 – Variazione dei progetti Pag.
TITOLO 11 – DOMANDA DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO PAG.
Art. 37 – Come presentare la domanda di pagamento e la relativa rendicontazione delle spese Pag.
Art. 38 – Quando presentare la domanda di pagamento e la relativa rendicontazione delle spese Pag.
Art. 39 – Contenuti della domanda di pagamento e della rendicontazione delle spese Pag.
TITOLO 12– REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ DELLE SPESE PAG.
Art. 40 – Principi generali Pag.
Art. 41 – Modalità di pagamento delle spese e documentazione probatoria Pag.
Art. 42 – Periodo di eleggibilità della spesa Pag.
TITOLO 13 – ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE DI PAGAMENTO E LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO PAG.
Art. 43 – Autorità amministrativa competente Pag.
Art. 44 – Termine per la conclusione dell’istruttoria delle domande di pagamento e della documentazione di spesa Pag.
Art. 45 – Determinazione delle spese ammissibili e del contributo liquidabile Pag.
Art. 46 – Quando verrà liquidato il contributo Pag.
Art. 47 – Condizione per la liquidazione del contributo Pag.
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TITOLO 14 – OBBLIGHI A CARICO DEI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI PAG.
Art. 48 – Obblighi di carattere generale Pag.
Art. 49 – Obbligo di garantire la stabilità dell’operazione Pag.
TITOLO 15 – CONTROLLI PAG.
Art. 50 – Oggetto dei controlli Pag.
TITOLO 16 – CAUSE DI DECADENZA E REVOCA DEL CONTRIBUTO PAG.
Art. 51 – Quando si incorre nelle cause di decadenza e revoca del contributo Pag.
Art. 52 – Procedura di revoca del contributo Pag.
Art. 53 – Recupero forfettario a carico dei beneficiari Pag.
TITOLO 17 – DISPOSIZIONI FINALI PAG.
Art. 54 – Informazioni generali sul bando Pag.
Art. 55 – Informazioni sul procedimento amministrativo Pag.
Art. 56 – Adesione alla carta dei principi di responsabilità sociale di impresa della Regione Emilia-Romagna e compilazione del Pag.
questionario Pag.
Art. 57 – Informativa per il trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo n. 679/2016 Pag.

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TITOLO 1

PREMESSE GENERALI

Art. 1 - Obiettivi del bando


1. Obiettivo del presente bando è quello di agevolare - in attuazione di quanto disposto nei commi 1 bis, 1 ter e 1 quater
dell’articolo 11 del D.L. n. 74/2012 e nel rispetto delle identità e delle vocazioni dei territori colpiti dal sisma ma anche attraverso
un complessivo ridisegno dei luoghi e delle traiettorie di sviluppo - processi di insediamento, riqualificazione e
ammodernamento di attività d’impresa, professionali e no profit al fine:
- di favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni
dell’Emilia-Romagna più colpiti dagli eventi sismici accaduti nel maggio del 2012;
- di preservare il senso di comunità e promuovere il ritorno a normali condizioni di vita sociale ed economica attraverso
la realizzazione di interventi orientati alla sostenibilità economica, ambientale e sociale in linea con quanto previsto
dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Art. 2 – Normativa di riferimento


1. Ai fini dell’attuazione del presente bando rileva la seguente normativa comunitaria e nazionale:
- commi 1-bis, 1-ter e 1-quater dell’art. 11 del D.L. n. 74/12:
 «1-bis. Al fine di sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo dell'area colpita dagli eventi sismici
del 20 e del 29 maggio 2012, le risorse residue disponibili su ciascuna contabilità speciale alla data di entrata in
vigore della presente disposizione, a valere sull'autorizzazione di spesa di cui al comma 1 del presente articolo,
possono essere utilizzate anche per agevolazioni nella forma di contributo in conto capitale, alle imprese che
realizzino, ovvero abbiano realizzato, a partire dal 20 maggio 2012, investimenti produttivi nei territori individuati dal
comma 1 dell'articolo 1, ovvero nei territori elencati dall'Allegato 1 al presente decreto, integrati dai territori
individuati dall'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge
7 agosto 2012, n. 134, e successive modificazioni
 1-ter. Le agevolazioni per gli investimenti produttivi di cui al cui al comma 1-bis sono concesse secondo quanto
stabilito dal regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli
articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ("de minimis"), o ai sensi del regolamento (CE)n. 1535/2007
della Commissione, del 20 dicembre 2007, relativo all'applicazione 3 degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de
minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli, ovvero secondo altra normativa in materia di aiuti di Stato
autorizzati”;
 1-quater. Alla concessione delle agevolazioni di cui al comma 1-ter provvedono i Commissari delegati ai sensi
del comma 2 dell'articolo 1; i criteri, le condizioni e le modalità di concessione sono disciplinati con propri atti dalla
regione Emilia-Romagna, dalla regione Lombardia e dalla regione Veneto. Tali atti stabiliscono, in particolare,
l'ammontare massimo del contributo concedibile, le spese ammesse, i criteri di valutazione, i documenti istruttori, la
procedura, le condizioni per l'accesso, per l'erogazione e per la revoca dei contributi, le modalità di controllo e di
rendicontazione.”
- Allegato 1 del Regolamento (CE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giungo 2014, contenente la definizione di PMI;
- Regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e
108 del trattato agli aiuti d’importanza minore («de minimis»); (pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
serie L n. 352/1 del 24 dicembre 2013.);

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- Decreto 31 maggio 2017, n. 115, recante “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale
degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e
integrazioni
- D.P.R. n. 445/2000 e ss.mmm e ii., recante “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
documentazione amministrativa”;
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm. e ii., recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto
di accesso ai documenti amministrativi”;
- Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 123 e ss.mm. e ii., recante "Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di
sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59"
- Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm e ii., recante “Codice delle leggi antimafia e delle misure di
prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
13 agosto 2010, n. 136”;
- D.M. 24 ottobre 2007, recante “Documento unico di regolarità contributiva”;
- il D.L. 21 giugno 2013, n. 69, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, convertito con modificazioni
dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98, ed in particolare l’art. 31 “Semplificazioni in materia di DURC”.

Art. 3 – Dotazione finanziaria


1. Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del presente bando sono pari a complessivi €
35.000.000,00. Parte delle suddette risorse, per un importo complessivo massimo pari a € 5.000.000,00, è destinata al
finanziamento degli interventi localizzati nei centri storici e/o nelle frazioni e/o in altre aree dei Comuni con popolazione pari o
superiore a 30.000 abitanti, secondo i seguenti importi massimi:
- € 1.500.000,00 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre
aree del Comune di Carpi;
- € 1.500.000,00 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre
aree del Comune di Cento;
- € 2.000.000,00 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre
aree del Comune di Ferrara.
2. Nella prima fase di attuazione del presente bando le risorse finanziarie indicate nel comma 1 sono distribuite, con
riferimento alle finestre indicate nell’articolo 21 e alle riserve stabilite per i comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti,
secondo gli importi indicati nella seguente tabella:

DOTAZIONE FINANZIARIA

COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI TUTTI GLI ALTRI


FINESTRE TOTALE
CARPI CENTO FERRARA COMUNI

1° FINESTRA 650.000 ,00 650.000,00 850.000,00 12.850.000,00 15.000.000,00

2° e 3° FINESTRA 850.000,00 850.000,00 1.150.000,00 17.150.000,00 20.000.000,00

TOTALE 1.500.000,00 1.500.000,00 2.000.000,00 30.000.000,00 35.000.000,00

3. L’individuazione delle dotazioni finanziarie per la seconda e per la terza finestra, tenuto conto delle riserve destinate ai
Comuni di Carpi, Cento e Ferrara, saranno stabilite con successive Ordinanze del Commissario delegato alla ricostruzione post
sisma, sulla base dell’effettivo utilizzo delle risorse che saranno destinate alle agevolazioni dei progetti presentati nella prima
finestra.

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TITOLO 2
PROGETTI FINANZIABILI

Art. 4 – Interventi ammissibili


1. I progetti finanziati ai sensi del presente bando devono prevedere interventi aventi ad oggetto l’insediamento e/o la
riqualificazione, l’ammodernamento e/o l’ampliamento delle attività d’impresa, professionali e/o no profit, che prevedano
l’accesso diretto al pubblico, in immobili localizzati nelle aree dei centri storici, delle frazioni e/o di altre aree dei comuni indicati
nel titolo 6 del presente bando, che abbiano come obiettivo prioritario quello di aumentare l’attrattività dei luoghi e l’aumento
dei flussi di persone verso le aree stesse.

Art. 5 – Spese ammissibili


1. Le spese ammissibili ai sensi del presente bando, che devono essere pertinenti e funzionali all’esercizio dell’attività, sono
le seguenti:
a) spese per opere edili, murarie e impiantistiche strettamente collegate al progetto. Tale spesa è riconosciuta nella misura
massima di € 8.000,00 per i progetti presentati dai liberi professionisti indicati nell’articolo 12;
b) acquisto di arredi. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima di € 6.000,00 per i progetti presentati dai liberi
professionisti indicati nell’articolo 12;
c) acquisto di impianti strettamente connessi all’esercizio dell’attività, di beni strumentali e di attrezzature;
d) acquisto di hardware, software, licenze per l’utilizzo di software, servizi di cloud computing;
e) spese per la realizzazione di siti internet ed e-commerce;
f) spese per l’acquisto e installazione di impianti per la ricarica di mezzi elettrici ad uso gratuito da parte dell’utenza che
accede al centro storico, alla frazione e/o all’area ammissibile;
g) spese per l’acquisto di mezzi di trasporto diversi da quelli identificabili come beni mobili iscritti in pubblici registri ai sensi
dell’articolo 815 del codice civile (mezzi targati), quali ad esempio: biciclette, biciclette a pedalata assistita, cargo bike, ecc;
h) spese promozionali correlate all’investimento o all’attività nella misura massima del 15% della somma delle voci
precedenti;
i) acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto, compresi i costi per la progettazione,
direzione lavori e collaudo relativi alle opere edili, murarie e impiantistiche nonché i costi per la presentazione della domanda
di contributo alla Regione nel limite massimo del 10% della somma delle voci precedenti.
N.B.
Punto a): tra le spese previste in tale lettera sono ricomprese quelle relative agli impianti elettrici, agli impianti di riscaldamento e di raffrescamento.
Punto f): Qualora l’installazione degli impianti per la ricarica di mezzi elettrici sia effettuato in un’area di proprietà pubblica o di terzi il proponente la domanda
dovrà dimostrare di essere autorizzato o di aver fatto richiesta ad effettuare la suddetta installazione per un periodo non inferiore a 5 anni decorrenti dalla
data di liquidazione del contributo.
Punto i) Le spese non devono essere quelle riferite a consulenze continuative e/o periodiche connesse ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la
consulenza legale o la pubblicità che rappresentano i costi di esercizio ordinari a carico del richiedente.

Art. 6 – Spese non ammissibili


1. Non sono ammissibili ai sensi del presente bando le seguenti spese:
- l’acquisto di immobili o di terreni, anche tramite operazioni di locazione finanziaria immobiliare;
- acquisto di beni tramite il leasing mobiliare o noleggio di lunga durata;

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- l’acquisto di mezzi di trasporto individuabili come beni mobili iscritti in pubblici registri (mezzi targati);
- l’acquisto di arredi, impianti produttivi, macchinari, beni strumentali e attrezzature usati;
- le spese di personale nonché quelle per il suo addestramento e la sua formazione;
- le spese relative al pagamento dell’I.V.A., se recuperabile, e per il pagamento di tasse e imposte;
- le spese per l’acquisto di beni e materiali di consumo;
- le spese generali di funzionamento e gestione corrente (comprese le spese per garanzie fideiussorie e accensioni
conto corrente);
- le spese relative a controversie, ricorsi, recupero crediti;
- le spese per il pagamento di interessi debitori;
- le spese per il pagamento di assicurazioni per perdite o oneri futuri;
- le spese relative a rendite da capitale;
- le spese per il pagamento di debiti e commissioni su debiti;
- le spese di spedizione, viaggio, trasporto, vitto, alloggio;
- le spese in auto-fatturazione o per lavori in economia.
2. Non sono inoltre ammissibili:
- nel caso di interventi realizzati da imprese, le spese che siano fatturate dal legale rappresentante e da qualunque altro
soggetto facente parte degli organi societari dell’impresa richiedente e dalle imprese ad essa collegate, controllanti e/o
controllate nonché al coniuge o ai parenti e affini entro il terzo grado dei suddetti soggetti;
- nel caso di interventi realizzati da professionisti, non sono ammesse le spese riferite al coniuge o ai parenti e affini
entro il terzo grado del singolo libero professionista; oppure agli associati dell’associazione professionale e/o degli studi
associati o ai soci delle società di professionisti nonché al coniuge o ai parenti e affini entro il terzo grado dei suddetti
soggetti;
- nel caso di interventi realizzati da associazioni e/o enti no profit non sono ammesse le spese riferite al legale
rappresentante e a qualunque altro soggetto facente parte degli organi delle associazioni nonché al coniuge o ai parenti e
affini entro il terzo grado dei suddetti soggetti.
3. Non sono infine ammissibili le spese sostenute al di fuori del periodo di eleggibilità in dicato nell’articolo 42 del presente
bando.

Art. 7 – Dimensione minima dell’investimento


1. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore
a € 10.000,00 esclusa IVA.
2. La dimensione minima dell’investimento per l’intero progetto dovrà essere mantenuta e assicurata anche in fase di
rendicontazione delle spese sostenute per la sua realizzazione. Pertanto, qualora a seguito delle verifiche istruttorie in merito
alla rendicontazione delle spese sostenute dovesse risultare che quelle effettivamente ammesse sono inferiori a tale
dimensione minima, il contributo concesso sarà revocato.

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TITOLO 3
TIPOLOGIA E MISURA DEL CONTRIBUTO CONCEDIBILE

Art. 8 – Tipologia e misura del contributo. Premialità.

1. A fronte della realizzazione degli investimenti agevolabili ai sensi del presente bando è riconosciuto un contributo a fondo
perduto nella misura pari al 70% delle spese ritenute ammissibili.
2. La misura del contributo è incrementata del 10% in uno dei casi di seguito indicati:
- qualora l’attività di impresa e/o professionale e/o no proft del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza
femminile e/o giovanile;
N.B. La rilevanza della componente femminile e giovanile è indicata nell’allegato A contenente le definizioni stabilite ai sensi del
presente bando.

- nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti, che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di €, siano in
possesso del rating di legalità ai sensi del Decreto dell’articolo 5-ter del decreto-legge 1/2012, come modificato dal D.L
29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012) e del Decreto MEF-MISE 20 febbraio 2014, n.57;
3. Il contributo complessivo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità sopra
indicate, non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150.000,00.

TITOLO 4
REGIME DI AIUTO E REGOLE SUL CUMULO DELLE AGEVOLAZIONI

Art. 9 – Regime di aiuto

1. I contributi previsti dal presente bando sono concessi nell’ambito del “Regime de minimis”, così come disciplinato dal
Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea n. L 352/1 del 24/12/2013).

Art. 10 – Regole sul cumulo delle agevolazioni


1. I contributi previsti dal presente bando non sono cumulabili, per le stesse spese, con nessun altro contributo e/o
agevolazione pubblica, anche nella forma del credito di imposta.

TITOLO 5
SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO

Art. 11 – Micro, piccole e medie imprese:

1. Possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti nel presente bando le imprese individuali, le
società (di persone, di capitali, cooperative), i loro consorzi e/o le società consortili appartenenti a tutti i settori della
classificazione Ateco 2007, tranne quello dell’agricoltura di cui alla Sezione A della medesima classificazione, che intendono

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svolgere o svolgono attualmente un’attività consentita dagli atti di pianificazione comunali disciplinanti le destinazioni d’uso
degli immobili.
2. I soggetti indicati nel comma 1 del presente articolo, al momento della presentazione della domanda di contributo e a pena
di inammissibilità della stessa, devono possedere i seguenti requisiti:
a) devono essere regolarmente costituite, ed iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura competente per territorio;
b) devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui all’allegato 1 del
regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014;
c) non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione
del concordato preventivo con continuità aziendale per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art.
160 e ss. della Legge Fallimentare), ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi
speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
d) i soci o coloro che ricoprono un incarico all’interno delle stesse non devono essere destinatari di provvedimenti di
decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o essere stati condannati con
sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma
3-bis, del codice di procedura penale;
N.B. Poiché i contributi previsti nel presente bando non superano, in ogni caso, la somma di € 150.000,00 l’assenza di misure di prevenzione verrà verificato
attraverso l’acquisizione della comunicazione antimafia di cui all’articolo 84, comma 2 del D. Lgs. 159/2011 e ss.mm. e ii. come previsto dalla circolare del
Ministero dell’Interno N.11001/119/20(9) del 19 gennaio 2018.

Art. 12 – Liberi professionisti e lavoratori autonomi: requisiti soggettivi di ammissibilità


1. Possono inoltre presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti nel presente bando i seguenti soggetti:
a) I liberi professionisti ordinistici, titolari di partita IVA, esercitanti attività riservate, ai sensi dell’art. 2229 del Codice civile,
agli iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza;
b) le Associazioni professionali o Studi associati di professionisti, titolari di partita Iva, con atto costitutivo registrato
all’Agenzia delle Entrate alla data di presentazione della domanda;
c) le Società tra professionisti – STP di cui all’art. 10 c.3 D.Lgs 12/11/2011, n. 183 come regolate dal DM 8 febbraio 2013
n. 34;
d) le Società di professionisti o di ingegneria di cui alle lettere b) e c), comma 1 dell’articolo 46 del D.Lgs. n. 50/2016
(Nuovo Codice degli appalti);
e) le Società tra avvocati di cui alla L. 31 dicembre 2012, n.247 – Nuova disciplina dell’Ordinamento della professione forense;
f) I liberi professionisti non ordinistici, titolari di partita IVA, autonomi, che svolgono attività professionali non rientranti in
quelle riservate agli iscritti a Ordini e Collegi professionali, che svolgano prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano
iscritti alla gestione separata INPS come previsto dall'art. 2, comma 26 della Legge 335/95, anche appartenenti ad Associazioni
professionali riconosciute di cui alla L. n.4/2013;
g) gli studi associati di liberi professionisti, titolari di partita Iva, formalmente costituiti (esclusi quelli costituiti nella forma
d’impresa che rientrano nei soggetti di cui al precedente articolo 11).
2. I soggetti indicati nel comma 1 del presente articolo, al momento della presentazione della domanda di contributo e a pena
di inammissibilità della stessa, devono possedere i seguenti requisiti:

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Singoli professionisti (lettere a, f del comma 1):
- devono esercitare l’attività professionale al momento della domanda e non essere lavoratori dipendenti (in qualsiasi forma,
sia a tempo indeterminato che determinato, sia tempo pieno che a tempo parziale) o pensionati. Tale condizione dovrà
essere conforme al Modello Unico P.F. o Modello 730 dell’ultimo periodo di imposta antecedente la domanda
(riscontrabile rispettivamente nel quadro RC - Sezione 1 e nel Quadro C - Sezione 1);
- non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6
settembre 2011, n. 159 o essere stati condannati con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado
di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale;
Forme associate o societarie (lettere b, c, d, e, g del comma 1):
- devono essere costituite tra soggetti la cui maggioranza sia composta tra professionisti che svolgono l’attività
professionale al momento della domanda e non essere lavoratori dipendenti o pensionati;
- devono essere attive e non trovarsi in stato di liquidazione (anche volontaria) e non essere soggetti a procedure di
fallimento, di concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali o di Organismi di
composizione della crisi ex L. 4/2012 per sovra indebitamento;
- i soci o coloro che ricoprono un incarico all’interno delle stesse non devono essere destinatari di provvedimenti di
decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o essere stati condannati con
sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51,
comma 3-bis, del codice di procedura penale.
N.B. Poiché i contributi previsti nel presente bando non superano, in ogni caso, la somma di € 150.000,00 l’assenza di misure di prevenzione verrà
verificato attraverso l’acquisizione della comunicazione antimafia di cui all’articolo 84, comma 2 del D.Lgs. 159/2011 e ss.mm. e ii. come previsto dalla
circolare del Ministero dell’Interno N.11001/119/20(9) del 19 gennaio 2018.

Art. 13 – Associazioni, fondazioni, enti no profit: requisiti soggettivi di ammissibilità


1. Possono inoltre presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti nel presente bando i seguenti soggetti:
- le associazioni no profit;
- le fondazioni no profit;
- gli enti no profit.
2. I soggetti indicati nel comma 1 del presente articolo, al momento della presentazione della domanda di contributo e a pena
di inammissibilità della stessa, devono possedere i seguenti requisiti:
a) devono essere regolarmente costituiti, ed iscritti al REA presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
competente per territorio;
b) devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui all’allegato 1 del
regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014;
c) i legali rappresentanti, il Direttore tecnico (se previsto), i membri del collegio dei revisori dei conti o sindacale (se previsti)
o coloro che ricoprono un incarico all’interno degli stessi soggetti non devono essere destinatari di provvedimenti di
decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o essere stati condannati con
sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma
3-bis, del codice di procedura penale;
N.B. Poiché i contributi previsti nel presente bando non superano, in ogni caso, la somma di € 150.000,00 l’assenza di misure di prevenzione verrà
verificato attraverso l’acquisizione della comunicazione antimafia di cui all’articolo 84, comma 2 del D.Lgs. 159/2011 e ss.mm. e ii. come previsto dalla
circolare del Ministero dell’Interno N.11001/119/20(9) del 19 gennaio 2018.

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TITOLO 6
LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

Art. 14 – Aree ammissibili


1. Gli interventi agevolabili ai sensi del presente bando dovranno essere realizzati in immobili localizzati nei centri storici, nelle
frazioni e/o nelle altre aree indicate formalmente dai comuni interessati ed elencati nella tabella di seguito riportata:
DOCUMENTO DI PIANIFICAZIONE DAL QUALE RISULTA LA PROTOCOLLO
PROVINCIA COMUNE
DELIMITAZIONE DEL CENTRO STORICO TRASMISSIONE
DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 32 DEL 06/09/2018 DI PG/2019/0065648 del
1 CREVALCORE
APPROVAZIONE DELL'ULTIMA VARIANTE AL RUE 14/01/2019
PG/2019/0004945 del
CITTA’ 2 GALLIERA DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 3 DEL 14/01/2019
07/01/2019
METROPOLITANA DI
PG/2019/0004057 del
BOLOGNA 3 PIEVE DI CENTO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 36 DEL 27/06/2011
04/01/2019
RUE APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 28 DEL PG/2019/0073004 del
4 SAN GIOVANNI IN PERSICETO
14/03/2011 (ART. 22 CENTRO STORICO E AMBITO EX TERRAGLIO (ACS-A)) 16/01/2019
PIANO STRUTTURALE COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DEL PG/2019/0071715 del
5 BONDENO
CONSIGLIO COMUNALE N. 91/2016 16/01/2019
ATTI DI APPROVAZIONE ZFU – DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 215
PG/2019/0069606 del
6 CENTO DEL 09.11.2015 - DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 42 DEL
15/01/2019
17.03.2016 - DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 60 DEL 30.03.2016
PG/2019/0067753 del
7 FERRARA
14/01/2019
PROVINCIA DI
TERRE DEL RENO DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 128 DEL 29/12/2017 DEFINIZIONE PG/2019/0072594 del
FERRARA DEI CENTRI ABITATI 16/01/2019
8 (MIRABELLO -
SANT'AGOSTINO)
DELIBERA DI GIUNTA PROVINCIALE N. 505 DEL 14.11.2000. LA PG/2019/0013926 del
9 POGGIO RENATICO DELIMITAZIONE DELLE FRAZIONE È STATA APPROVATA AI SENSI DEL CDS 10/01/2019
CON DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 17 DEL 08.03.2012
D.G. COMUNALE NR 1 DEL 10/01/2019 PG/2019/0065578 del
10 VIGARANO MAINARDA
14/01/2019
PG/2019/0067702 del
11 BASTIGLIA PSC APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.3 DEL 03/04/2014
14/01/2019
VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE COMUNALE E REGOLAMENTO
PG/2019/0069594 del
12 BOMPORTO URBANISTICO EDILIZIO APPROVATI CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
15/01/2019
COMUNALE 37 IN DATA 12/10/2017
PG/2019/0071760 del
13 CAMPOSANTO DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 9 DEL 14/01/2019
16/01/2019
DELIBERAZIONE DI GIUNTA PROVINCIALE N. 174 DEL 30/04/2002 DI
APPROVAZIONE DEL P.R.G. VIGENTE - DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
COMUNALE N. 149 DEL 18/12/2014 DI APPROVAZIONE DEL PIANO PG/2019/0021651 del
14 CARPI
ORGANICO DI CUI ALLA DGR N. 1094/2014. - PERIMETRAZIONE DELLE ZONE 11/01/2019
PROVINCIA DI
FRANCHE URBANE APPROVATA CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
MODENA
COMUNALE N. 186 DEL 5 NOVEMBRE 2015.
PSC APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.91 DEL
PG/2019/0067680 del
15 CAVEZZO 22/12/03 E DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.62 DEL 29/10/07
14/01/2019

ART. 33 DEL PSC APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE


PG/2019/0072340 del
16 CONCORDIA SULLA SECCHIA N. 23 DEL 20/04/2009 E SUCCESSIVA DETERMINA 119TD2010 REP.N. 536 A
16/01/2019
CORREZIONE DEGLI ERRORI MATERIALI CONTENUTI
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 26 DEL 03/03/2015 PG/2019/0072399 del
17 FINALE EMILIA
16/01/2019
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.30 DEL 31/08/2011 DI PG/2019/0071779 del
18 MEDOLLA
APPROVAZIONE DEL VIGENTE PSC E MODIFICATA CON DELIBERAZIONE DEL 16/01/2019

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CONSIGLIO COMUNALE N. 32 DEL 22/05/2014 - "ARX- SUB AMBITO DI
RIQUALIFICAZIONE DI VIA ROMA" CONNOTABILE COME CENTRO CITTÀ
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 1 DEL 10/01/2019 COME
PG/2019/0072883 del
19 MIRANDOLA INTEGRATA DALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 6 DEL
16/01/2019
14/01/2019
PIANO INTEGRATO DI RECUPERO (PIR) DEL CENTRO STORICO DI NOVI DI PG/2019/0068489 del
MODENA (DCC 120 DEL 29/11/1995 E SUCCESSIVE VARIANTI SPECIFICHE) 15/01/2019
20 NOVI DI MODENA
PRG (ADOZ. D.C.C. N.1 DEL 28/01/99 - APPROV. D.P.G. N. 448 DEL
31/07/2000 E SUCCESSIVE SPECIFICHE)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 5 DEL 24.01.2019 PG/2019/0072687 del
21 RAVARINO
16/01/2019
"PIANO STRUTTURALE COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL
CONSIGLIO COMUNALE. N°25 DEL 22.04.2009 E SUCCESSIVE VARIANTI E DA PG/2019/0071845 del
22 SAN FELICE SUL PANARO
ULTIMO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N°51 DEL 16/01/2019
26.09.2017. ART. 15 DELLE NTA DEL PSC."
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 1 DEL 8.01.2019 PG/2019/0072778 del
23 SAN POSSIDONIO
16/01/2019
PRG APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO PROVINCIALE N. 31 DEL PG/2019/0080084 del
24 SAN PROSPERO
28/1/2000 18/01/2019
"RUE APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 76 DEL PG/2019/0080062 del
25 SOLIERA
28/11/2017" 18/01/2019
RUE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.
30/2003 DEL 28/05/2003, LA VARIANTE N.1 DELLO STESSO APPROVATA CON
PG/2019/0072750 del
26 FABBRICO DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 44/2004 DEL 20/09/2004 E LA
16/01/2019
VARIANTE N. 2 APPROVATA CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE
N. 8/2009 DEL 19/03/2009.
PSC. APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 3 DEL PG/2019/0073056 del
PROVINCIA DI 27 GUASTALLA
08/01/2009 16/01/2019
REGGIO EMILIA
PG/2019/0068497 del
28 LUZZARA
15/01/2019
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 1 DEL 04.01.2019 PG/2019/0013947 del
29 REGGIOLO
10/01/2019
RUE E PSC APPROVATI CON DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.51 DEL PG/2019/0067659 del
30 ROLO
18.12.2003 14/01/2019

2. L’elenco e la rappresentazione cartografica delle aree interessate sono disponibili sul sito internet della Regione Emilia-
Romagna al seguente indirizzo: http://www.imprese.emilia-romagna.it/, nella sezione dedicata al bando.
3. Eventuali integrazioni e/o modifiche all’elenco potrà essere disposta con provvedimento del Commissario.

Art. 15 – Requisiti degli immobili nei quali sono realizzati gli interventi
1. Gli interventi per essere agevolabili dovranno essere realizzati in immobili aventi le seguenti caratteristiche:
a) essere localizzati in corrispondenza delle vie e dei numeri civici individuati dai Comuni interessati ed indicati nella sopra
riportata tabella (REQUISITO DELLA LOCALIZZAZIONE);
b) devono, alla data della presentazione della domanda di contributo, essere nella disponibilità del richiedente in base ad un
titolo giuridicamente valido (ad esempio: contratto di compravendita, contratto di affitto, contratto di locazione finanziaria e/o
da qualsiasi altro titolo riconosciuto dall’ordinamento giuridico) oppure, in alternativa essere oggetto di un impegno dichiarato
del titolare degli stessi (REQUISITO DELLA DISPONIBILITA');
c) devono risultare:
- nel caso di nuovi insediamenti, anche conseguenti al rientro di attività delocalizzate a causa del sisma, quali unità
locali/operative dell’impresa o ente no profit e/o sedi abituali dell’attività libero professionale al momento della presentazione
della domanda di pagamento (REQUISITO DELLA SEDE OPERATIVA);

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- nel caso di riqualificazione, ammodernamento e/o l’ampliamento, quali unità locali/operative dell’impresa o ente no profit
e/o sedi abituali dell’attività libero professionale al momento della presentazione della domanda di contributo (REQUISITO
DELLA SEDE OPERATIVA).
N.B. L’unità locale/operativa dell’impresa o ente no profit e/o la sede abituale dell’attività libero professionale dovrà risultare:
- per le attività di impresa e no profit:
 dalla visura camerale;
- per le attività libero professionali:
 dal certificato o attestato di iscrizione all’albo, ordine o collegio professionale oppure dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato
dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione, per quanto riguarda
i singoli liberi professionisti;
 dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, per quanto riguarda le Associazioni di professionisti o Studi
associati di professionisti;
 dalla visura camerale aggiornata, per quanto riguarda le Società tra professionisti (STP), le Società di professionisti o di ingegneria di cui all’articolo
46, comma 1, lettere b e c del D.Lgs n. 50/2016, e le Società tra avvocati di cui alla legge 247/2012.

d) devono, nel caso di nuovi insediamenti, anche conseguenti al rientro di attività delocalizzate a causa del sisma, avere, al
momento della domanda di pagamento, la destinazione d’uso prevista negli atti di pianificazione comunali per il tipo di attività
che si intende svolgere (REQUISITO DELLA DESTINAZIONE D’USO).

TITOLO 7
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Art. 16 – Come deve essere presentata la domanda di contributo


1. La domanda di contributo dovrà essere compilata ed inviata alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite
l’applicazione web “SFINGE 2020”, e le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della
Regione al seguente indirizzo: http://www.imprese.emilia-romagna.it/, nella sezione dedicata al bando. Non saranno
ammesse domande presentate con altre modalità.
2. La domanda di contributo dovrà essere firmata digitalmente in una delle modalità previste dall'art. 65 del D. Lgs. n.
82/2005. La firma digitale dovrà essere apposta utilizzando dispositivi conformi alle Regole tecniche previste in materia di
generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali.
3. Le linee guida per la compilazione e trasmissione on-line della domanda saranno rese disponibili tramite pubblicazione
delle stesse sul sito internet indicato nel comma 1 del presente articolo.

Art. 17 – Chi può presentare la domanda di contributo


1. La domanda di contributo e il relativo progetto possono essere presentati:
a) nel caso di micro, piccole e medie imprese, associazioni, fondazioni ed enti no profit:
- dal legale rappresentante del soggetto giuridico che intende effettuare l’investimento;
b) nel caso di liberi professionisti e lavoratori autonomi:
- dal singolo professionista;
- dal legale rappresentante dell’associazione professionale, dello studio associato di professionisti, della
società tra professionisti – STP, della società di professionisti o di ingegneria, della società tra avvocati, dello
studio associato di liberi professionisti

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2. La domanda di contributo può inoltre essere presentata, in luogo dei soggetti indicati al comma 1, da un altro soggetto al
quale è conferito, con procura speciale, un mandato con rappresentanza per la sua compilazione, sottoscrizione e
presentazione nonché per tutti gli atti e le comunicazioni conseguenti inerenti all’inoltro della stessa. La procura deve essere
sottoscritta, digitalmente o manualmente, dal rappresentante legale del soggetto richiedente. In caso di firma autografa dovrà
essere allegata una fotocopia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore. Il modello di procura da utilizzare
è quello indicato nell’allegato C al presente bando.

Art. 18 – Contenuti della domanda di contributo


1. La domanda di contributo sarà resa nella forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà, ai sensi degli
artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 ed è quindi soggetta alla responsabilità, anche penali, di cui agli artt. 75 e 76 dello stesso
decreto in caso di dichiarazioni mendaci.
2. Fatte salve le ulteriori informazioni che dovranno essere compilate nell’applicativo SFINGE 2020, nella domanda di
contributo dovranno essere indicati i seguenti elementi essenziali:
a) Per tutti i richiedenti
- i dati anagrafici identificativi nonché la presenza dei requisiti soggettivi indicati negli articoli 11, 12 e 13 richiesti per
accedere ai contributi previsti dal bando;
- l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata attivo al quale l’Amministrazione regionale trasmetterà tutte le comunicazioni sia
nella fase di selezione e valutazione delle proposte, sia nella fase di realizzazione del piano di investimento;
- il titolo del progetto;
- una scheda di sintesi del progetto (abstract del progetto) che sarà soggetta a pubblicazione ai sensi dagli articoli 26 e 27
del Decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, in tema di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi e attribuzioni di vantaggi economici;
- una relazione di progetto, descrittiva degli interventi da realizzare da cui dovrà emergere in modo chiare ed esauriente il
legame con gli obiettivi del bando;
- il piano dei costi degli interventi previsti nel progetto;
- una dichiarazione relativa ai contributi a titolo di Regime De Minimis concessi al richiedente nell’esercizio finanziario entro
il quale la domanda è presentata alla Regione e nei due esercizi finanziari precedenti e alla presenza o meno del requisito di
“Impresa unica” come definita nel Regolamento CE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
- una dichiarazione che esclude l’ottenimento di altri contributi per le stesse spese previste per la realizzazione del progetto
per il quale si chiede il contributo;
- una dichiarazione in merito alla presenza o meno, al momento di presentazione della domanda di contributo, di uno dei
requisiti che danno diritto al riconoscimento della premialità di cui all’articolo 8;
- una dichiarazione di impegno a rispettare tutti gli obblighi previsti nel bando a carico dei beneficiari del contributo;
- una dichiarazione contenente l'impegno a restituire l’importo del contributo erogato, maggiorato degli interessi legali
maturati, in caso di inadempienza rispetto agli obblighi previsti nel presente bando.
b) per i singoli liberi professionisti iscritti ad albi, ordini o collegi professionali:
- la dichiarazione che l’attività professionale è svolta alla data della domanda;
- l’Ordine o Collegio professionale d’appartenenza;
- la Cassa previdenziale professionale o l’istituto di previdenza a cui versa i contributi;
- l’autorizzazione alla Regione all’utilizzo del codice fiscale e all’accesso alle piattaforme delle casse previdenziali di
competenza per la verifica della regolarità contributiva;
c) per i singoli liberi professionisti non iscritti ad albi, ordini o collegi professionali:
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- una dichiarazione di inizio attività o l’ultima variazione dei dati ai fini dell’ottenimento della partita Iva;
- la dichiarazione che l’attività professionale è svolta alla data della domanda;
- la tipologia di attività professionale esercitata e relativo codice Ateco 2007;
- i riferimenti dell’iscrizione alla gestione separata INPS prevista dall'art. 2, comma 26 della Legge 335/95;
- l’autorizzazione alla Regione all’utilizzo del codice fiscale e all’accesso alle piattaforme delle casse previdenziali di
competenza per la verifica della regolarità contributiva;
d) per le Associazioni di professionisti o Studi associati di professionisti ordinistici e non:
- una dichiarazione di inizio attività o l’ultima variazione dei dati ai fini dell’ottenimento della partita Iva e il codice ATECO
attribuito all’associazione;
- i nominativi dei professionisti appartenenti al soggetto aggregato con l’indicazione della relativa partita IVA, se in possesso
e del codice fiscale;
- l’autorizzazione alla Regione all’utilizzo del codice fiscale e all’accesso alle piattaforme delle casse previdenziali di
competenza per la verifica della regolarità contributiva;
e) per le società tra professionisti (STP) di cui all’articolo 10, comma 3 del D.Lgs. 183/2011, come regolate dal D.M. 8
febbraio 2013 n. 34, le società di professionisti o di ingegneria di cui alle lettere b) e c), comma 1, articolo 46 del D.Lgs. n.
50/2016 e le società tra avvocati di cui alla legge 247/2012:
- la forma giuridica della società;
- i nominativi dei professionisti appartenenti al soggetto aggregato con l’indicazione della relativa partita IVA, se in possesso
e del codice fiscale;
- l’autorizzazione alla Regione all’utilizzo del codice fiscale e all’accesso alle piattaforme delle casse previdenziali di
competenza per la verifica della regolarità contributiva.

Art. 19 – Allegati alla domanda di contributo


1. Alla domanda di contributo dovranno essere allegati tramite caricamento sul sistema web SFINGE 2020:
a) Per tutti i richiedenti:
- una copia del contratto di acquisto, affitto o di altra tipologia di contratto o titolo giuridico in base al quale possa essere
dimostrata la disponibilità dell’immobile dove sarà realizzato l’intervento oppure una dichiarazione del titolare dell’immobile
attestante l’impegno a concedere tale disponibilità (documento obbligatorio, pena la inammissibilità della domanda);
- una copia dell’autorizzazione o della richiesta di autorizzazione relativa alla installazione, su un’area di proprietà pubblica
o di terzi, di impianti per la ricarica di mezzi elettrici (documento obbligatorio, pena la inammissibilità della domanda, solo
se l’intervento è previsto nel progetto);
- una visura catastale dell’immobile nel quale sarà realizzato l’intervento (documento obbligatorio, pena la inammissibilità
della domanda);
- le dichiarazioni necessarie all’ottenimento, da parte della Regione, delle comunicazioni antimafia previste dal D.Lgs. n.
159/2011 e ss. mm. e ii. Il cui fac simile sarà reso disponibile sul sito internet della Regione al seguente indirizzo:
http://www.imprese.emilia-romagna.it/ (documento obbligatorio, pena la inammissibilità della domanda);
- una dichiarazione di presa in visione e adesione alla Carta dei principi di responsabilità sociale d’impresa della Regione
Emilia-Romagna, di cui all’Allegato B al presente bando, firmata dal legale rappresentante (documento obbligatorio che, se
non prodotto, verrà chiesto ad integrazione della domanda);
b) per i singoli liberi professionisti:
- una dichiarazione di inizio attività o ultima variazione dati prodotta ai fini IVA (documento obbligatorio, pena la
inammissibilità della domanda);

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- una attestazione di regolarità contributiva rilasciata dalla cassa previdenziale di competenza*;
c) per le Associazioni di professionisti o Studi associati di professionisti sia ordinistici che non, per le società tra
professionisti (STP), le società di professionisti e le società di ingegneria di cui alle lettere b) e c), comma 1, articolo 46
del D.Lgs. n. 50/2016, società tra avvocati di cui alla L. 247/2012:
- una dichiarazione di inizio attività o ultima variazione dati prodotta ai fini IVA;
- una copia dell’atto costitutivo e dello statuto nell’ultima versione registrata all’Agenzia delle Entrate;
- una attestazione di regolarità contributiva rilasciata dalla cassa previdenziale di competenza, di ciascun singolo
associato/socio*.
* L’attestazione di regolarità contributiva rilasciata dalla cassa previdenziale di competenza, qualora non disponibile al momento della
presentazione della domanda, deve essere inoltrata entro i 30 gg. successivi, in quanto vincolante per l’ottenimento della concessione del
contributo.

Art. 20 – Assolvimento dell’imposta di bollo


1. I richiedenti sono tenuti, al momento della presentazione della domanda, al pagamento dell’imposta di bollo pari a € 16,00.
Poiché la domanda viene trasmessa per via informatica tramite il sistema web SFINGE 2020 al fine di dimostrare l’avvenuto
pagamento della suddetta imposta i richiedenti dovranno:
- acquistare una marca da bollo di importo pari a € 16,00;
- indicare nella domanda di contributo: la data di emissione della marca da bollo, il numero identificativo della marca da
bollo;
- conservare la marca da bollo e mostrare la stessa, in fase di controllo, ai funzionari regionali preposti alle verifiche in loco.
2. Qualora il soggetto richiedente sia esente dal pagamento dell’imposta di bollo dovrà specificarlo nella domanda di
contributo, indicando i riferimenti normativi che giustificano tale esenzione.

Art. 21 – Quando presentare la domanda di contributo


1. Le domande di contributo dovranno essere presentate, pena la non ammissibilità delle stesse, all’interno delle finestre e
delle scadenze di seguito indicate:
- 1° FINESTRA: dalle ore 10.00 del giorno 1° marzo 2019 alle ore 13.00 del giorno 28 giugno 2019;
- 2° FINESTRA: dalle ore 10.00 del giorno 13 settembre 2019 alle ore 13.00 del giorno 29 novembre 2019;
- 3° FINESTRA: dalle ore 10.00 del giorno 15 gennaio 2020 alle ore 13.00 del giorno 29 maggio 2020;
2. Ai fini della verifica del rispetto dei suddetti termini si terrà conto della data d’invio registrata dall’applicativo SFINGE 2020.
3. Nella fase di prima attuazione del presente bando, al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non
superi il plafond delle dotazioni finanziarie indicate nell’articolo 3, procederà alla chiusura anticipata della 1° finestra al
raggiungimento di 400 domande presentate. Qualora al raggiungimento di un numero pari a 400 domande presentate
residuino ulteriori risorse, la finestra stessa potrà essere riaperta con provvedimento del Commissario Delegato alla
Ricostruzione.
4. Con riferimento alla seconda e terza finestra indicate nel comma 1, si provvederà con Ordinanza del Commissario delegato
alla ricostruzione alla fissazione del numero massimo di domande presentate il cui raggiungimento determinerà la chiusura
anticipata delle finestre stesse.

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TITOLO 8 – SELEZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Art. 22 – Descrizione della procedura amministrativa di selezione delle domande di


contributo
1. La procedura di selezione delle domande di contributo sarà di tipo valutativo a sportello ai sensi dell’articolo 5, comma 3
del D. Lgs. 123/1998 e sarà effettuata tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione delle stesse.
2. L'iter del procedimento istruttorio delle domande si articola, in particolare, nelle seguenti fasi:
- istruttoria di ammissibilità formale delle domande di contributo;
- valutazione di merito con riferimento alla coerenza tecnica ed economica degli interventi e delle spese previste nel progetto
con gli obiettivi previsti del bando, nonché la quantificazione delle spese ammissibili.

Art. 23 – Termini per la conclusione del procedimento istruttorio e di valutazione delle


domande di contributo
1. L'istruttoria di ammissibilità formale e la valutazione di merito di ciascuna domanda di contributo saranno concluse entro
il termine di 90 giorni decorrenti dalla data di ricevimento delle stesse registrata dall’applicativo SFINGE 2020.
2. Il suddetto termine è da considerarsi interrotto qualora sia necessario chiedere integrazioni documentali e/o chiarimenti
relativi ai documenti presentati e decorre nuovamente dalla data di ricevimento della documentazione o dei chiarimenti
richiesti. Tale termine decorre nuovamente a seguito del ricevimento delle integrazioni documentali e/o dei chiarimenti richiesti.

Art. 24 – istruttoria di ammissibilità formale


1. L’istruttoria di ammissibilità formale viene effettuata al fine di verificare:
- il possesso, in capo al richiedente il contributo, dei requisiti indicati nel presente bando;
- il rispetto delle modalità e dei termini di presentazione delle domande previste dal presente bando.

Art. 25 – Autorità amministrativa competente


1. L’istruttoria di ammissibilità formale delle domande di contributo verrà svolta dal Servizio Qualificazione delle Imprese della
Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna.

Art. 26 – Cause di inammissibilità formale delle domande di contributo


1. Le domande presentate non saranno considerate ammissibili, nei seguenti casi:
- qualora non vengano compilate e trasmesse tramite la specifica applicazione web SFINGE 2020;
- qualora, benché compilate sull’applicativo web SFINGE 2020, non siano state trasmesse, sempre tramite lo stesso
applicativo, nei termini di presentazione previsti nell’articolo 21 del presente bando;
- qualora non siano firmate digitalmente con una delle modalità previste dall'art.65 del D.Lgs. n. 82/2005;
- qualora siano firmate digitalmente da un soggetto diverso dal soggetto interessato al contributo non dotato di apposita
procura speciale;
- qualora siano sottoscritte con firma digitale basata su un certificato elettronico revocato, scaduto o sospeso;
- qualora non siano corredate degli allegati obbligatori richiesti dal presente bando e indicati nell’articolo 19;

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- qualora vengano presentate da soggetti non ammissibili e nei casi in cui manchino i requisiti di ammissibilità soggettiva di
cui agli articoli 11, 12 e 13 del presente bando;
- qualora gli interventi previsti siano localizzati all’interno di aree territoriali diverse da quelle indicate nell’articolo 14 o in
immobili privi dei requisiti indicati nell’articolo 15.

Art. 27 – Valutazione di merito delle domande di contributo


1. Le domande di contributo che avranno superato la fase istruttoria di ammissibilità formale saranno valutate sotto il profilo
del merito con particolare riguardo alla coerenza degli interventi e delle spese previste nel progetto con quelli previsti dal
bando.

Art. 28 – Nucleo di valutazione


1. La valutazione di merito sarà svolta da un Nucleo di Valutazione nominato dal Direttore generale della Direzione Generale
economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa e composto da tre componenti individuati sia all’interno che all’esterno
dell’Amministrazione Regionale.

Art. 29 – Cause di non ammissibilità a finanziamento delle domande di contributo a


seguito della valutazione di merito
1. Le domande di contributo valutate sotto il profilo del merito non sono ammesse a finanziamento:
- qualora abbiano ad oggetto interventi non coerenti a livello tecnico ed economico con gli obiettivi del bando e la tipologia
delle spese ammissibili;

- qualora la spesa prevista sia inferiore, anche per effetto di eventuali tagli della spesa proposta, alla dimensione minima
prevista nell’articolo 7 del presente bando.

TITOLO 9
PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI E COMUNICAZIONI

Art. 30 – Provvedimenti amministrativi conseguenti all’istruttoria delle domande di


contributo
1. Il Commissario delegato alla ricostruzione, su proposta del Responsabile del Servizio Qualificazione delle Imprese,
provvederà:
- con riferimento ai progetti ammessi a finanziamento, all’adozione dei relativi decreti di concessione dei contributi (anche
cumulativi) e all’impegno della relativa spesa nei limiti delle risorse disponibili;
- con riferimento ai progetti ammissibili a finanziamento ma non finanziati per carenza di risorse, all’adozione del decreto
che approva il relativo elenco; in questo caso, il Commissario, in caso di ulteriore disponibilità di risorse finanziarie, si riserva
la facoltà di provvedere al riavvio delle procedure e al finanziamento delle domande istruite con esito positivo ma non finanziate
per carenza di fondi, coerentemente con i criteri stabiliti dal presente bando.
- con riferimento alle domande non ammissibili a seguito dell’avvenuta istruttoria di ammissibilità, all’adozione del
decreto che approva il relativo elenco con l’indicazione delle motivazioni per le quali le domande non sono da considerare
ammissibili o il progetto non risulta finanziabile. Prima dell’adozione del provvedimento che dichiara la domanda non
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ammissibile a contributo verrà notificato ai proponenti un preavviso di rigetto ai sensi dell’articolo 10 bis della legge 241/1990
contenente le motivazioni che giustificano il rigetto. Entro il termine perentorio di 10 giorni decorrenti dal ricevimento preavviso
di rigetto il beneficiario ha la facoltà di presentare al Servizio regionale competente memorie e/o opposizioni scritte,
adeguatamente motivate e argomentate ed eventualmente corredate da documenti, che saranno valutate ai fini della decisione
finale. Trascorsi 10 giorni dal ricevimento del preavviso di rigetto, in assenza di motivate osservazioni e/o controdeduzioni
scritte o nel caso in cui le osservazioni e/o controdeduzioni prodotte non siano idonee a riformulare la decisione, la Regione
procederà all’adozione del provvedimento di rigetto della domanda.

Art. 31 – Condizioni per la concessione dei contributi


1. Ai fini dell’adozione del provvedimento di concessione verrà verificato:
- che il soggetto richiedente abbia una situazione di regolarità contributiva nei confronti di INPS e INAIL (DURC) o, in caso
di professionisti, nei confronti della propria Cassa previdenziale. Qualora tale condizione non dovesse essere riscontrata la
Regione non potrà procedere alla concessione del contributo;
- che l’importo del plafond de minimis disponibile in capo al richiedente sia tale da consentire, in toto o in parte, la
concessione stessa.

Art. 32 – Comunicazioni ai proponenti i progetti


1. Il Responsabile del Servizio Qualificazione delle Imprese provvederà ad effettuare ai proponenti le seguenti comunicazioni:
- con riferimento ai progetti ammessi a finanziamento, una comunicazione relativa all’avvenuta concessione del contributo,
con l’indicazione della spesa ammessa da rendicontare e dell’ammontare del contributo concesso;
- con riferimento ai progetti ammissibili a finanziamento ma non finanziati per carenza di risorse, una comunicazione
relativa alla avvenuta valutazione positiva del progetto e alla sua non finanziabilità per carenza di risorse;

- con riferimento alle domande non ammissibili a seguito dell’avvenuta istruttoria di ammissibilità, una comunicazione
relativa al rigetto, con l’indicazione delle relative motivazioni.

TITOLO 10
SVOLGIMENTO DEI PROGETTI

Art. 33 – Avvio dei progetti


1. I progetti ammessi a finanziamento possono essere avviati:
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 1° finestra, a partire dalla data del 1° gennaio 2019;
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 2° finestra, a partire dalla data del 1° luglio 2019;
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 3° finestra, a partire dalla data del 1° novembre 2019.
2. Ai sensi del presente bando la data di avvio dei progetti coincide:
- nel caso di spese per opere edili, murarie e impiantistiche (comprensive degli impianti elettrici, degli impianti di
riscaldamento e di raffrescamento), con la data di inizio dei lavori; in questo caso la richiesta di permessi o la realizzazione
di studi di fattibilità e/o della progettazione non sono considerati come avvio dei lavori e possono, pertanto, essere effettuati
prima delle date indicate, per ciascuna finestra, nel precedente comma 1;

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- nel caso di spese per l’acquisto di arredi, di impianti produttivi, di macchinari, di beni strumentali, di attrezzature, di
hardware, di software, di licenze per l’utilizzo di software, di servizi di cloud computing, per la realizzazione di siti ed e-
commerce, per l’acquisto e l’installazione di impianti per la ricarica di mezzi di trasporto elettrici, di spese promozionali,
con la data di assunzione del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi
altro impegno che renda irreversibile la spesa, quali ad esempio la sottoscrizione, per accettazione, del preventivo e/o la
sottoscrizione di un contratto e/o la emissione della fattura;
- nel caso di acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto, con la data di emissione
della fattura; pertanto, in tale caso, la spesa di consulenza è agevolabile anche se la stessa è stata attivata in data antecedente
alla domanda di contributo ma fatturata dopo la stessa data.
3. Qualora il progetto preveda la realizzazione di più di una o di tutte le voci di spesa indicate nel precedente comma, il
progetto si intende avviato nel momento in cui si realizza, cronologicamente, la prima delle suddette spese.

Art. 34 – Termine di conclusione dei progetti


1. I progetti ammessi a finanziamento devono essere conclusi entro 10 mesi decorrenti dalla data del provvedimento di
concessione del relativo contributo.
2. Ai sensi del presente bando la data di conclusione dei progetti coincide con la data di pagamento dell’ultima fattura relativa
al progetto.

Art. 35 – Proroga dei termini di conclusione dei progetti


1. Eventuali proroghe dei termini di conclusione dei progetti potranno essere concesse, a richiesta del beneficiario, solo in
presenza di circostanze non prevedibili al momento della presentazione della domanda e/o della concessione del contributo e
non dipendenti da fatti imputabili al beneficiario stesso.
2. Le richieste di proroga dovranno, essere trasmesse almeno 60 giorni prima della scadenza del 10° mese decorrente dalla
data del provvedimento di concessione dei contributi, pena la non accettazione delle stesse.
3. Entro il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di proroga il Servizio Qualificazione delle Imprese
provvederà a comunicare gli esiti della richiesta di proroga. Tale termine è da considerarsi interrotto qualora sia necessario di
chiedere integrazioni documentali e/o chiarimenti e decorre nuovamente dalla data di ricevimento della documentazione e/o
dei chiarimenti richiesti.

Art. 36 – Variazioni dei progetti


1. I beneficiari dei contributi sono obbligati a presentare, al Servizio Qualificazione delle Imprese, una richiesta di
autorizzazione alla variazione del progetto nei seguenti casi:
a) qualora gli interventi ammessi a contributo vengano realizzati in un immobile e/o in un’area diversi da quelli indicati nella
domanda comunque all’interno dell’area ammissibile (MODIFICA DELLA SEDE E DELL’AREA DELL’INTERVENTO);
b) qualora vi sia una modifica del piano dei costi che comporti una diminuzione di oltre il 30% del costo complessivo
dell’intervento ammesso (MODIFICA IN DIMINUZIONE DELL’IMPORTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO);
c) qualora si verifichi una variazione di denominazione del soggetto beneficiario del contributo o altra variazione dello stesso
conseguente, a titolo di esempio, ad una delle seguenti operazioni straordinarie d’impresa:
- le operazioni passive di incorporazione del beneficiario in altra impresa per fusione;
- le operazioni attive di acquisizione del capitale di maggioranza di altre imprese effettuate dal beneficiario;
- la cessione di ramo d’azienda da parte del beneficiario ad un’altra impresa (MODIFICA DEL BENEFICIARIO);
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N.B.
In linea generale sono ammesse le operazioni attive da parte dell’impresa beneficiaria (acquisizioni e cessioni o scorporo di ramo d’azienda) e le
operazioni passive subite dall’impresa beneficiaria (incorporazioni per fusione) solo nei casi in cui, a seguito dell’operazione effettuata, il soggetto che
subentra nel progetto:
 possieda i requisiti soggettivi di ammissibilità previsti nel presente bando, ad esclusione di quelli relativi alla dimensione di PMI richiesta al
momento della domanda;
 confermi, con apposita domanda di trasferimento nella titolarità di concessionario del contributo, la volontà di realizzare e portare a termine il
progetto e di assumere tutti gli obblighi, oneri e impegni previsti nel bando;
 risulti, nell’atto di fusione, cessione o acquisizione, cessionario del contributo previsto nel presente bando.
A seguito della comunicazione, da parte del beneficiario, dell’operazione straordinaria l’Amministrazione regionale, verifica la sussistenza o meno, in capo
al soggetto subentrante, dei requisiti soggettivi necessari per l’attribuzione della titolarità del contributo.
Qualora tali requisiti sussistano, verrà adottato, a favore del soggetto subentrante, un atto di trasferimento delle agevolazioni già concesse al beneficiario
sulla base della procedura attivata per la concessione originaria delle agevolazioni. In tale caso, laddove, si debba ancora procedere alla liquidazione del
contributo, questa verrà effettuata al soggetto subentrante.
Qualora tali requisiti non sussistano, la Regione provvede alla revoca del contributo. In tale caso, laddove, si debba procedere al recupero di somme già
erogate, il soggetto subentrante è obbligato verso la Regione alla restituzione della somma dovuta.
Nel caso di procedure concorsuali diverse dal fallimento, le disposizioni di cui al presente paragrafo si applicano anche all’affitto temporaneo d’azienda
funzionale alla chiusura in bonis della procedura concorsuale, a condizione che nel contratto d’affitto sia esplicitamente prevista l’acquisizione a
conclusione della stessa.

2. Le richieste obbligatorie di autorizzazione alla variazione:


- dovranno essere inoltrate alla Regione Emilia-Romagna almeno 60 giorni prima della scadenza dei termini previsti per la
presentazione della rendicontazione delle spese indicati nell’articolo 38 mediante l’applicativo web SFINGE 2020;
- dovranno essere adeguatamente motivate e argomentate;
- saranno valutate entro 30 giorni dal loro ricevimento. Se entro tale termine la Regione non avrà comunicato un diniego o
una richiesta di chiarimento, le richieste di variazione si intenderanno approvate. In fase di esame della richiesta di variazione,
la Regione si riserva la facoltà di richiedere al beneficiario ulteriore documentazione integrativa che lo stesso sarà tenuto a
trasmettere a supporto della stessa entro 7 giorni dalla richiesta. La richiesta d’integrazione documentale interrompe il termine
di 30 giorni sopra indicato che decorrerà ex novo dalla data di ricevimento della documentazione integrativa.
3. In caso di mancato accoglimento della richiesta di autorizzazione alla variazione, il beneficiario del contributo potrà scegliere
di realizzare il progetto originariamente approvato oppure di presentare formale dichiarazione di rinuncia al contributo. Nel
caso in cui, nonostante il rigetto della richiesta di variazione, il beneficiario dovesse realizzare e concludere il progetto secondo
le modalità non autorizzate, la Regione procederà alla revoca del contributo concesso.
4. In tutti gli altri casi di variazione progettuale i beneficiari non dovranno presentare alcuna richiesta di autorizzazione,
rimanendo salva la verifica della coerenza degli interventi realizzati e delle spese sostenute e, più in generale il rispetto delle
prescrizioni contenute nel presente bando, che verrà effettuata in sede di istruttoria della documentazione di spesa.

TITOLO 11
DOMANDA DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO

Art. 37 – Come presentare la domanda di pagamento e la relativa rendicontazione delle


spese
1. Il beneficiario che ha ottenuto la concessione del contributo, al termine del progetto, dovrà, al fine di ottenere la liquidazione
effettiva del contributo, inviare una apposita domanda di pagamento corredata dalla relativa documentazione di spesa.
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2. La domanda di pagamento, completa della documentazione amministrativa, contabile e di progetto, dovrà essere
compilata, firmata digitalmente e trasmessa esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web SFINGE 2020, le cui
modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo,
http://www.imprese.emilia-romagna.it/, nella sezione dedicata al bando. Non saranno ammesse domande di pagamento
presentate con altre modalità. Parimenti, tutta la documentazione richiesta nell’applicativo o a seguito di richieste di integrazioni
dovrà essere caricata e trasmessa unicamente attraverso l’applicazione web SFINGE 2020.
3. Le istruzioni dettagliate relative alle modalità di rendicontazione delle spese sostenute e delle attività realizzate nonché ai
contenuti delle domande di pagamento saranno riportate nel manuale di Istruzioni per la rendicontazione che sarà adottato
dal Commissario Delegato.
4. Nel caso in cui il beneficiario intenda rinunciare alla realizzazione del progetto ammesso, è tenuto ad inviare
tempestivamente una dichiarazione di rinuncia attraverso l’applicativo web Sfinge 2020.

Art. 38 - Quando presentare la domanda di pagamento e la relativa rendicontazione


delle spese
1. I beneficiari dei contributi dovranno inviare alla Regione la domanda di pagamento, in un’unica soluzione, entro e non oltre
i 2 mesi successivi alla scadenza dei 10 mesi indicati nell’articolo 34 decorrenti dalla data del decreto di concessione del
contributo, secondo le modalità che saranno definite nel manuale di rendicontazione.

Art. 39 – Contenuti della domanda di pagamento e della rendicontazione delle spese


1. La domanda di pagamento è resa nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli articoli 46 e 47
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e con le responsabilità anche penali di cui agli articoli
75 e 76 dello stesso decreto in caso di dichiarazioni mendaci.
2. Nella domanda di pagamento dovranno essere indicate le spese effettivamente ed integralmente sostenute per la
realizzazione dell’intervento.
3. Alla domanda di pagamento devono essere allegate la documentazione e le informazioni richieste nei modelli predisposti
e resi disponibili su Sfinge 2020. Di seguito si illustra la documentazione minima che deve essere prodotta. Il Commissario
Delegato, tuttavia può richiedere ulteriore documentazione per verificare la realizzazione conforme del progetto:
- documentazione contabile: tutte le spese inerenti al progetto approvato dovranno essere corredate dalla documentazione
contabile che ne comprovi la correttezza e la rispondenza ai criteri di ammissibilità. Tale documentazione è costituita dalla
scansione dei giustificativi di spesa e di pagamento;
- documentazione amministrativa per la verifica dei requisiti necessari alla liquidazione del contributo;
- documentazione di progetto riferita a tutte le attività realizzate, che ne comprovi l’effettivo svolgimento secondo le modalità
e le tempistiche previste dal bando;
- compilazione del questionario sul “Profilo di sostenibilità delle imprese dell’Emilia-Romagna;
- dichiarazioni necessarie all’ottenimento delle comunicazioni antimafia previste dal D.Lgs. n.159/2011 e ss. mm. ii., il
cui fac simile sarà reso disponibile.

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TITOLO 12
REQUISITI DI AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE

Art. 40 – Principi generali


1. Per quanto riguarda i principi generali, affinché una spesa possa essere ritenuta ammissibile, deve essere:
- pertinente e riconducibile al progetto presentato e approvato;
- effettivamente sostenuta dal beneficiario e quietanzata, nel rispetto degli obblighi di tracciabilità stabiliti nell’articolo 3,
comma 1 della Legge 13/08/2010, n.136, così come interpretato e modificato dal D.L. 12 novembre 2010, n. 187, secondo le
modalità descritte nel successivo articolo 41;
- sostenuta nel periodo di eleggibilità indicato nell’articolo 42;
- contabilizzata in conformità alle disposizioni di legge ed ai principi contabili;
- riferirsi a fatture, note di addebito o altri documenti contabili equivalenti fiscalmente validi;
- contabilizzata in uno o più conti correnti dedicati indicati dal richiedente.

Art. 41 – Modalità di pagamento delle spese e documentazione probatoria


1. Nel rispetto degli obblighi di tracciabilità sono ammissibili, ai sensi del presente bando, esclusivamente i pagamenti
effettuati con le modalità elencate nella seguente tabella:
MODALITÀ DI
PAGAMENTO DELLE DOCUMENTAZIONE PROBATORIA DEL PAGAMENTO DA ALLEGARE ALLA FATTURA
SPESE
Estratto conto bancario in cui sia visibile:
 l’intestatario del conto corrente;
Bonifico bancario singolo  il riferimento alla fattura pagata;
SEPA  il numero identificativo dell’operazione (C.R.O. o T.R.N.);
(anche tramite home Ricevuta bancaria in cui sia visibile:
banking)  l’intestatario del conto corrente;
 la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata;
Modello F24, nel caso di pagamento delle ritenute d’acconto.
Estratto conto bancario in cui sia visibile:
 l’intestatario del conto corrente;
 il riferimento alla fattura pagata;
Ricevuta bancaria singola
 il codice identificativo dell’operazione
(RI.BA)
Ricevuta bancaria in cui sia visibile:
 l’intestatario del conto corrente;
 la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata;
Estratto conto bancario in cui sia visibile:
Rapporto Interbancario  l’intestatario del conto corrente;
Diretto (R.I.D.);  la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata;
 il numero identificativo dell’operazione (C.R.O. o T.R.N.);
Estratto conto bancario in cui sia visibile:
 l’intestatario del conto corrente;
 l’avvenuto addebito dell'importo complessivo delle operazioni eseguito con la carta di credito aziendale;
Carta di credito aziendale Estratto conto della carta di credito aziendale in cui sia visibile:
 l’intestatario della carta di credito aziendale;
 le ultime 4 cifre della carta di credito aziendale
 l'importo pagato con indicazione del fornitore e data operazione (deve coincidere con l'importo della fattura)
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 l'importo complessivo addebitato nel mese (deve coincidere con l'addebito in conto corrente)
Ricevuta del pagamento effettuato con carta di credito in cui sia visibile:
 il fornitore
 l'importo pagato (deve coincidere con l'importo della fattura)
 la data operazione
 le ultime 4 cifre della carta di credito aziendale
Scontrino emesso solo nel caso in cui all'atto del pagamento viene emesso uno scontrino e la fattura viene prodotta
successivamente (Attenzione: la fattura intestata al beneficiario è obbligatoria), in cui sia visibile:
 il fornitore
 il dettaglio dei beni acquistati con relativo importo
 l'importo complessivo
 la data operazione
 l'indicazione: pagamento con carta di credito
Estratto conto delle altre carte di credito aziendali solo nel caso in cui le carte aziendali sono più di una, e l'importo
addebitato sul conto corrente aziendale per l'utilizzo delle carte di credito è l'importo complessivo, in cui sia visibile:
 l'importo complessivo addebitato nel mese
 l'intestatario
Copia della matrice dell’assegno, nella quale devono essere indicati:
 il beneficiario;
 l’importo pagato;
 il beneficiario dell’assegno;
 la causale del pagamento;
Assegno non trasferibile Copia dell’assegno
Estratto conto bancario in cui sia visibile:
 l’intestatario del conto corrente;
 il riferimento all’assegno pagato;
 il numero identificativo dell’operazione (C.R.O. o T.R.N.);
Copia del mastrino fornitori
 fattura del fornitore estero;
 disposizione di pagamento da parte del beneficiario all’Istituto di credito per la liquidazione della fattura emessa
da fornitore estero;
 estratto conto dei finanziamenti aperti con l’Istituto di credito, ossia i conti transitori accesi;
Tramite Finimport
 estratto conto del beneficiario dove si evidenzia la chiusura/pagamento (uscita di cassa) del finanziamento aperto
(Finanziamento a breve
sotto la voce “Anticipo estero”;
per il pagamento di fatture
 la scheda contabile (dei bilanci depositati) del beneficiario relativa ai movimenti BANCA/FINIMPORT dalle quali si
emesse da fornitori esteri)
evincano le date di accensione e di estinzione del finanziamento e che devono trovare riscontro nell’estratto conto
del beneficiario;
 la dichiarazione dell’Istituto di credito che le fatture sono state pagate dal beneficiario utilizzando la modalità
FINIMPORT.

2. Sono esclusi e non ammessi i pagamenti effettuati tramite:


- contanti;
- bancomat;
- carte di credito non aziendali;
- assegni trasferibili;
- compensazioni in natura/denaro;
- donazioni e altri atti di liberalità a favore del beneficiario.
3. I beneficiari devono istituire un sistema di contabilità separata per l'operazione o una codificazione contabile adeguata, che
garantisca una chiara identificazione della spesa relativa all'operazione rispetto alle spese (e delle entrate) del beneficiario per
altre attività.

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Art. 42 – Periodo di eleggibilità della spesa
1. Coerentemente con quanto previsto nei precedenti articoli 33 e 34, il periodo di eleggibilità delle spese coincide con i
seguenti periodi:
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 1° finestra, dal 1° gennaio 2019 fino alla scadenza del 10°
mese decorrente dal provvedimento di concessione del contributo;
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 2° finestra, dal 1° luglio 2019 fino alla scadenza del 10° mese
decorrente dal provvedimento di concessione del contributo;
- con riferimento alle domande presentate all’interno della 3° finestra, dal 1° novembre 2019 fino alla scadenza del 10°
mese decorrente dal provvedimento di concessione del contributo.
2. Per spesa sostenuta si intende la spesa comprovata dalla fattura e dal documento comprovante l’avvenuta quietanza della
stessa.

TITOLO 13
ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE DI PAGAMENTO
E LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO

Art. 43 – Autorità amministrativa competente


1. L’istruttoria delle domande di pagamento e della relativa documentazione di spesa verrà svolta dal soggetto individuato dal
Commissario Delegato alla Ricostruzione con successivo provvedimento.

Art. 44 – Termine per la conclusione della istruttoria delle domande di pagamento e


della documentazione di spesa
1. L’istruttoria della domanda di pagamento e della relativa documentazione di spesa sarà conclusa entro il termine di 90
giorni dal ricevimento delle stessa, registrata dall’applicativo SFINGE 2020.
2. Il suddetto termine è da considerarsi interrotto qualora sia necessario chiedere integrazioni documentali e/o chiarimenti
relativi ai documenti presentati e decorre nuovamente dalla data di ricevimento della documentazione o dei chiarimenti
richiesti.

Art. 45 – Determinazione delle spese ammissibili e del contributo liquidabile


1. A seguito dell’istruttoria della domanda di pagamento e della documentazione di spesa si provvederà:
- a determinare, in base alle regole definite nel presente bando la spesa rendicontata ammissibile a finanziamento;
- a quantificare l’importo del contributo liquidabile, tenuto conto della percentuale e della presenza dei requisiti di premialità
indicati nell’articolo 8 del presente bando.
2. Qualora l’importo delle spese rendicontate ammesse dovesse risultare inferiore all’investimento ammesso all’atto della
concessione, il contributo da liquidare verrà proporzionalmente ricalcolato.
3. Una spesa rendicontata e ammessa superiore all’importo dell’investimento approvato non comporta nessun aumento del
contributo concesso.

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Art. 46 – Quando verrà liquidato il contributo
1. La liquidazione del contributo verrà effettuata, con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione, in un’unica
soluzione, entro i successivi 30 giorni decorrenti dalla conclusione dell’istruttoria della domanda di pagamento e della
documentazione di spesa.

Art. 47– Condizione per la liquidazione del contributo


1. Ai fini dell’adozione del provvedimento di liquidazione dei contributi verrà verificato:
- se il beneficiario del contributo abbia una situazione di regolarità contributiva nei confronti di INPS e INAIL. (DURC) o nei
confronti della propria cassa previdenziale. Qualora venga accertata una irregolarità in capo all’impresa si opererà con la
procedura prevista dall’art. 4 (Intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso d’inadempienza contributiva
dell’esecutore e del subappaltatore) comma 2 del D.P.R. n. 207/2010;
solo per le imprese, le associazioni, le fondazioni, gli enti no profit e le forme societarie di professionisti:
- che i soci o coloro che ricoprono un incarico all’interno delle stesse non siano destinatari di provvedimenti di decadenza,
di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o condannati con sentenza definitiva o,
ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma 3-bis, del codice di
procedura penale (COMUNICAZIONE ANTIMAFIA).

TITOLO 14
OBBLIGHI A CARICO DEI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO

Art. 48 – Obblighi di carattere generale


1. I beneficiari del contributo hanno l’obbligo:
- di rispettare le prescrizioni contenute nel presente bando, consapevoli che, in caso di mancato rispetto delle stesse, la
Regione, nei casi previsti, potrà revocare il contributo concesso;
- di provare, al momento della presentazione della domanda di pagamento del contributo, che l’attività in relazione alla quale
sono stati realizzati gli interventi ammessi a contributo, sia ancora in corso di svolgimento oppure – nel caso di progetti
finalizzati all’avvio di nuove attività – che sia stata effettivamente avviata;
- di collaborare con la Struttura Commissariale e la Regione, fornendo alla stessa tutte le informazioni e tutti i dati relativi al
progetto finanziato, alla raccolta dei dati e delle informazioni necessarie allo svolgimento delle attività di monitoraggio e
valutazione dei risultati del presente bando;

- di compilare il questionario sul “Profilo di sostenibilità delle imprese dell’Emilia-Romagna”.

Art. 49 – Obbligo di garantire la stabilità dell’operazione


1. I beneficiari del contributo, o i soggetti eventualmente subentranti nei casi e con le modalità indicate nell’articolo 36,
devono garantire, almeno per la durata di 5 anni decorrenti dalla data della liquidazione del contributo e a pena di revoca del
contributo stesso, la stabilità dell’operazione finanziata con il presente bando.
2. Garantire la stabilità dell’operazione significa che il beneficiario dei contributi:
- non deve, fatte salve le variazioni del soggetto beneficiario indicate nell’articolo 36 – da valutare caso per caso -, cedere a
terzi i beni oggetto di finanziamento;

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- non deve rilocalizzare l’attività al di fuori delle aree indicate nel Titolo 6 del presente bando;
- non deve cessare l’attività.

TITOLO 15
CONTROLLI

Art. 50 – Oggetto dei controlli


1. Il Commissario Delegato alla ricostruzione e la Regione si riservano in ogni momento la facoltà di svolgere – anche nei tre
anni successivi alla liquidazione del saldo del contributo - controlli e sopralluoghi in loco, anche tramite incaricati esterni, al
fine di verificare il rispetto, da parte dei beneficiari, degli obblighi previsti nel presente bando.
2. I suddetti controlli potranno comprendere, fra gli altri, i seguenti aspetti:
- il possesso dei requisiti di ammissibilità dichiarati per l’accesso al finanziamento e, laddove pertinente, il loro mantenimento
per 3 anni dalla data della liquidazione del contributo;
- la proprietà, il possesso e l’operatività degli investimenti finanziati, per 3 anni dalla data della liquidazione del contributo;
- la conformità degli interventi realizzati rispetto al progetto presentato e ammesso al contributo;
- l’effettivo sostenimento delle spese dichiarate e la loro corretta registrazione contabile, inclusa un’adeguata codificazione
che garantisca la loro tracciabilità.
3. I beneficiari del contributo sono tenuti a consentire e agevolare le attività di controllo da parte della Regione e a mettere a
disposizione tutte le necessarie informazioni e tutti i documenti giustificativi relativi alle spese ammesse a contributo.
4. Nel caso in cui il beneficiario non si renda disponibile ai controlli in loco o non produca i documenti richiesti nel termine
di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione relativa alla notifica di sopralluogo si procederà alla revoca d’ufficio del
contributo.
5. In caso di accertamenti e verifiche che riscontrino l’irregolarità dell’operazione realizzata, della documentazione di spesa
presentata, e/o irregolarità collegate ai requisiti di ammissibilità relativi al beneficiario o alle spese sostenute, a fronte di
erogazioni già effettuate, si darà luogo al recupero totale o parziale delle somme indebitamente percepite alle quali sarà
applicato il tasso d’interesse legale maggiorato di 5 punti percentuali, con riferimento al tasso vigente nel giorno di assunzione
della determinazione dirigenziale di richiesta di restituzione del contributo.

TITOLO 16
CAUSE DI DECADENZA E REVOCA DEL CONTRIBUTO

Art. 51 – Quando si incorre nelle cause di decadenza e revoca del contributo


1. Si ha decadenza del contributo, con conseguente revoca dello stesso, oltre che nei casi previsti nei precedenti paragrafi
del presente bando, anche qualora, entro i successivi 5 anni decorrenti dalla data di liquidazione:
a) il beneficiario perda i requisiti richiesti per l’ammissibilità alle agevolazioni;
b) il beneficiario, fatte salve le variazioni dello stesso indicate nell’articolo 36 – da valutare caso per caso -, abbia ceduto a
terzi la proprietà dei beni oggetto di finanziamento;
c) il beneficiario abbia rilocalizzato l’attività al di fuori delle aree indicate nel Titolo 6 del presente bando;

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d) il progetto ammesso a contributo non venga realizzato o venga in tutto o in parte realizzato in aree diversa da quelle
indicate nel Titolo 6 del presente bando;
e) il beneficiario abbia cessato l’attività;
f) il beneficiario risulti – se impresa - in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo
senza continuità aziendale o sottoposto ad ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi
speciali, determinata da comportamenti fraudolenti;
g) risulti che i soci o coloro che ricoprono un incarico all’interno dell’impresa, associazione, fondazione o ente no profit, o
della forma societaria tra professionisti sono destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui
all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o sono stati condannati con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva,
confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale;
h) il beneficiario apporti, senza alcuna preventiva comunicazione alla Regione, variazioni al progetto che necessitano di
espressa autorizzazione;
i) il totale della spesa riconosciuta ammissibile a seguito dell’istruttoria della documentazione di rendicontazione scenda al
di sotto della soglia del 50% del costo del progetto originariamente approvato o al di sotto della soglia minima di investimento
di € 10.000,00 prevista nell’articolo 7;
j) il beneficiario non presenti la domanda di pagamento entro i termini di cui all’articolo 38 o la presenti con modalità diverse
da quelle indicate nell’articolo 37;
k) il beneficiario presenti una dichiarazione di rinuncia alla realizzazione del progetto e al relativo contributo.
2. Il passaggio dalla caratteristica di PMI a quella di grande impresa a seguito di processi di crescita interna o di operazioni
di acquisizione e fusione effettuate dall’azienda beneficiaria successivamente all’approvazione della domanda, non è
considerato una perdita dei requisiti richiesti per l’ammissibilità alle agevolazioni del bando.
3. Si avrà inoltre decadenza del contributo con conseguente revoca dello stesso nei seguenti casi:
- nel caso in cui gli esiti dei controlli previsti al paragrafo 50 siano negativi, per la parte di spesa coinvolta;
- nel caso in cu il progetto realizzato non sia conforme a quanto previsto nella domanda presentata, per la parte di spesa
coinvolta e a condizione che la parte di progetto non conforme non sia tale da inficiare l’intero progetto.

Art. 52 – Procedura di revoca del contributo


1. Il procedimento di revoca del contributo si svolge attraverso le seguenti fasi:

- prima dell’adozione del provvedimento di revoca verrà notificato ai proponenti un preavviso di rigetto ai sensi dell’articolo
10 bis della legge 241/1990 contenente le motivazioni che giustificano la revoca stessa;
- entro il termine perentorio di 10 giorni decorrenti dal ricevimento preavviso di revoca il beneficiario ha la facoltà di
presentare al Servizio regionale competente memorie e/o opposizioni scritte, adeguatamente motivate e argomentate ed
eventualmente corredate da documenti, che saranno valutate ai fini della decisione finale;
- trascorsi 10 giorni dal ricevimento del preavviso di revoca, in assenza di motivate osservazioni e/o controdeduzioni scritte
o nel caso in cui le osservazioni e/o controdeduzioni prodotte non siano idonee a riformulare la decisione, si procederà
all’adozione del provvedimento di revoca del contributo.

Art. 53 – Recupero forfettario a carico dei beneficiari


1. Qualora la revoca del contributo intervenga dopo la liquidazione dello stesso si provvederà anche al recupero delle somme
eventualmente già erogate, alle quali sarà applicato il tasso d’interesse legale maggiorato di 5 punti percentuali, con riferimento
al tasso vigente nel giorno di assunzione dell’atto di richiesta di restituzione dell’acconto o della totalità del contributo erogato.

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TITOLO 17
DISPOSIZIONI FINALI

Art. 54 – Informazioni generali sul bando


1. Informazioni relative ai contenuti e alle prescrizioni previste nel presente bando ed eventuali chiarificazioni e comunicazioni
potranno essere reperite:
- sul sito internet della Regione Emilia-Romagna al seguente indirizzo: http://www.imprese.emilia-romagna.it/, nella
sezione dedicata al bando;
- rivolgendosi direttamente allo Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00, Tel. 848800258 - chiamata a
costo tariffa urbana, secondo il proprio piano tariffario;
- E-mail: imprese@regione.emilia-romagna.it.

Art. 55 – informazioni sul procedimento amministrativo


1. Le unità organizzative alle quali è attribuita la responsabilità del procedimento previsto nel presente bando sono quelle di
seguito indicate:
- il Servizio Qualificazione delle Imprese della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e delle
Imprese è responsabile del procedimento di istruttoria delle domande di contributo, della proposta di concessione dei
contributi da formulare Commissario alla ricostruzione nonché dell’approvazione delle eventuali richieste di variazione
sostanziali dei progetti;
- una specifica struttura individuata successivamente da Commissario Delegato alla Ricostruzione sarà responsabile del
procedimento di istruttoria e valutazione delle domande di pagamento corredate dalla documentazione tecnica, amministrativa
e contabile e della proposta al Commissario in merito alla liquidazione dei contributi;
- la struttura del Commissario delegato alla ricostruzione è responsabile in merito all’adozione dei decreti di concessione
e liquidazione dei contributi.
2. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi di cui all’art. 22 della Legge 241/90 e s.m.i., potrà esercitato mediante
richiesta scritta e motivata ad uno dei Servizi sopra indicati. La richiesta di accesso dovrà essere trasmessa tramite PEC al
seguente indirizzo urp@postacert.regione.emilia-romagna.it.. L’istanza di accesso deve indicare gli estremi dei documenti
in relazione ai quali viene richiesto l’accesso o gli elementi che ne consentano l’esatta individuazione oltre che alla generalità
del richiedente e gli elementi idonei a provare la presenza dell’interesse giuridicamente rilevante e il motivo di legittimazione
collegato all’atto/documento richiesto.

Art. 56 – Adesione alla carta dei principi di responsabilità sociale e compilazione del
questionario
1. I beneficiari, inoltre, avendo sottoscritto la carta dei Principi di Responsabilità Sociale d’Impresa della Regione Emilia-
Romagna hanno l’obbligo, di fornire le informazioni relative alle eventuali azioni da loro effettuate al fine di dare concreta
attuazione ai principi stessi, compresa la compilazione di questionari specificatamente dedicati.

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Art. 57 – Informativa per il trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del
regolamento europeo n. 679/2016
a. Premessa
Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del
trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.
b. Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con
sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.
Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo
n. 9, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso
lo sportello Urp.
L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax
051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.
c. Il Responsabile della protezione dei dati personali
Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail dpo@regione.emilia-romagna.it o
presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.
d. Responsabili del trattamento
L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la
titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità
tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.
Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del
trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia
registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.
e. Soggetti autorizzati al trattamento
I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a
cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi
dati personali.
f. Finalità e base giuridica del trattamento
Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni
istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per
le seguenti finalità:
a) Verifica del possesso dei requisiti necessari per poter presentare progetti ammissibili, ai sensi dei punti 1), 2) e 3) del
bando;
b) Verifica delle condizioni e dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti per poter effettuare la concessione dei contributi
connessi alla realizzazione dei progetti valutati ammissibili;
c) Verifica delle condizioni e dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti per poter procedere alla liquidazione dei contributi,
nella fase successiva alla realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento.
I dati personali sono trattati per l’assegnazione dei contributi per la realizzazione nel 2019 e nel 2020 di progetti promozionali
per l’artigianato ai sensi dell’art. 13, della L.R. n. 1/2010.
g. Destinatari dei dati personali
I suoi dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della Direzione generale Economia della
Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna, individuati quali Incaricati del trattamento.
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Esclusivamente per le finalità previste dal bando, possono venire a conoscenza dei dati personali società terze fornitrici di
servizi per la Regione Emilia-Romagna, previa designazione in qualità di Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo
livello di protezione.
Alcuni dei dati personali comunicati alla Regione Emilia-Romagna, ai sensi degli articoli 26 e 27 del Decreto legislativo n.
33/2013 sono soggetti alla pubblicità sul sito istituzionale dell’Ente. Specificatamente, ai sensi della normativa richiamata, in
caso di assegnazione di vantaggi economici, sono oggetto di pubblicazione:
a) il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario ed i suoi dati fiscali;
b) l’importo;
c) la norma o il titolo a base dell’attribuzione;
d) l’ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;
e) la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario;
f) il link al progetto selezionato, al Suo curriculum (qualora sia Lei il soggetto assegnatario) nonché al contratto e capitolato
della prestazione, fornitura o servizio.
h. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE
I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.
i. Periodo di conservazione
I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra
menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza
e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con
riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non
pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del
documento che li contiene.
j. I suoi diritti
Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:
• di accesso ai dati personali;
• di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;
• di opporsi al trattamento;
• di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali
k. Conferimento dei dati
Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà
l’impossibilità di effettuare la concessione del contributo previsto dal bando per la presentazione di progetti promozionali a
favore dell’artigianato cui all’art.13, L.R. n. 1/2010.

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ALLEGATO A
DEFINIZIONE DI ATTIVITA’ DI IMPRESA FEMMINILE/GIOVANILE
Al fine di determinare la rilevanza della componente femminile e/o giovanile si applicano i seguenti criteri:

A) REQUISITI DI IMPRESA FEMMINILE


Si ha una rilevanza della componente femminile nei seguenti casi:
1. le imprese individuali in cui il titolare è una donna;
2. le società di persone o le società cooperative in cui la maggioranza dei soci è costituita da donne o la maggioranza delle
quote di capitale è detenuta da donne;
3. le società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è costituita da donne o la
maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne;
4. i consorzi composti dal 51% o più da imprese femminili come sopra definite.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione femminile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo.

B) REQUISITI DI IMPRESA GIOVANILE


Si ha una rilevanza della componente giovanile nei seguenti casi:
1. le imprese individuali con titolare di età non superiore a 40 anni;
2. le società di persone o le società cooperative in cui almeno il 51% dei soci è costituito da persone fisiche di età non
superiore a 40 anni o almeno il 51% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40 anni;
3. le società di capitali in cui almeno il 51% dei componenti dell’organo di amministrazione è costituito da persone fisiche di
età non superiore a 40 anni o almeno il 51% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40
anni;
4. i consorzi composti dal 51% o più da imprese giovanili come sopra definite.
Per persone fisiche di età non superiore a 40 anni si intendono coloro che, alla data di presentazione della domanda alla
Regione, non hanno compiuto il quarantunesimo anno di età.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione giovanile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo.

DEFINIZIONE DI ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE FEMMINILE/GIOVANILE


Al fine di determinare la rilevanza della componente femminile e/o giovanile si applicano i seguenti criteri:

A) REQUISITI DI ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE FEMMINILE


Si riscontra la rilevanza della componente femminile qualora:
1. nel caso di singoli professionisti, il professionista sia una donna;
2. nel caso di associazioni/studi associati, società tra professionisti o di ingegneria, la maggioranza dei componenti degli stessi
sia costituita da donne o la maggioranza delle quote della compagine associativa o societaria sia costituita da donne.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione femminile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo
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B) REQUISITI DI ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE GIOVANILE
Si riscontra la rilevanza della componente giovanile qualora:
1. nel caso di singoli professionisti, il professionista abbia un’età non superiore a 40 anni;
2. nel caso di associazioni/studi associati, società tra professionisti o di ingegneria, almeno il 51% dei componenti degli stessi
sia costituito da persone di età non superiore a 40 anni o almeno il 51% delle quote della compagine associativa o societaria
sia detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40 anni.

Per persone fisiche di età non superiore a 40 anni si intendono coloro che alla data di presentazione della domanda alla
Regione, non abbiano compiuto il quarantunesimo anno di età.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione giovanile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo.

DEFINIZIONE DI ATTIVITA’ NO PROFIT FEMMINILE/GIOVANILE


Al fine di determinare la rilevanza della componente femminile e/o giovanile si applicano i seguenti criteri:

A) REQUISITI DI ATTIVITA’ NO PROFIT FEMMINILE


Si ha una rilevanza della componente femminile qualora almeno il 51% degli associati/soci è costituita da persone fisiche
donne.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione femminile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo.

B) REQUISITI DI ATTIVITA’ NO PROFIT GIOVANILE


Si ha una rilevanza della componente giovanile qualora almeno il 51% degli associati/soci è costituita da persone fisiche di età
non superiore a 40 anni.
Per persone fisiche di età non superiore a 40 anni si intendono coloro che, alla data di presentazione della domanda alla
Regione, non hanno compiuto il quarantunesimo anno di età.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione giovanile devono essere posseduti alla data di presentazione della
domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione del contributo.

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ALLEGATO B
PRESA IN VISIONE E ADESIONE ALLA
CARTA DEI PRINCIPI DI RESPONSABILITA’ SOCIALE
Il sottoscritto (cognome e nome) ________________________________, nato a _________________, in data
____________ residente in, via _____________ n. __ Comune _____________________________________ Prov.
_____c.a.p. ________ codice fiscale _________________________, in qualità:

 di legale rappresentante dell’impresa ______________________________________

 di legale rappresentante dell’associazione _______________________________________

 di legale rappresentante della fondazione _______________________________________

 di legale rappresentante dell’ente no profit_______________________________________

 di libero professionista che opera in forma singola, iscritto ad ordini/collegi professionali e alle rispettive casse di
previdenza

 di rappresentante legale dell’associazione formalmente costituita da professionisti iscritti ad ordini/ collegi


professionali ___________________________________________________

 di rappresentante legale della società di liberi professionisti iscritti ad ordini/ collegi professionali
______________________________________________________________

 di rappresentante legale della società tra professionisti – stp di cui all’art.10 c.3 D.lgs 12/11/2011 n.183 come
regolata dal dm 8 febbraio 2013 n.34:
________________________________________________________________________

 di rappresentante legale della società di professionisti o di ingegneria di cui alle lettere b) e c), comma 1
dell’articolo 46 del d.lgs n.50/2016 (nuovo codice degli appalti)
________________________________________________________________________

 di libero professionista che opera in forma singola, non sia iscritto a ordini o collegi professionali

 di rappresentante legale dell’associazione formalmente costituita da professionisti non iscritti a ordini o collegi
professionali __________________________________________

DICHIARA
di avere preso visione e aderire alla seguente “Carta dei principi di responsabilità sociale d’impresa della Regione Emilia-
Romagna”:

Premessa

La Regione Emilia-Romagna, mediante i Programmi regionali, nazionali e comunitari che gestisce direttamente, sostiene i
progetti d’impresa nel campo della ricerca, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, atraverso contributi diretti a fondo
perduto, agevolazioni finanziarie,organizzazione della rete dei servizi per la ricerca e l’innovazione, azioni di promozione. A
fronte di tale impegno ti chiede di contribuire a rendere più sostenibile e innovativo il territorio regionale, promuovendo i

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principi della presente Carta per la Responsabilità Sociale d’Impresa. La Regione Emilia-Romagna intende così favorire la
nascita e la crescita di imprese e filiere produttive innovative e socialmente responsabili, orientate alla pratica dei principi
della responsabilità sociale d’impresa (RSI), in coerenza con le strategie per lo sviluppo economico e sociale promossi
dalla Commissione Europea e con provvedimenti di livello nazionale che valorizzano le azioni di RSI quali il rating di legalità.

Che cosa è la Carta dei Principi della Responsabilità Sociale

Per Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) si intende la volontà e la pratica da parte di un’impresa di incorporare tematiche
con ricadute sociali e ambientali all’interno del proprio sistema di decisione e gestione, di ridurre i propri impatti
sull’ambiente e sul contesto territoriale, in modo responsabile e trasparente, conformemente con la legislazione nazionale
e internazionale, ma anche capace di andare al di là delle prescrizioni normative.

Gli impegni previsti in modo sintetico dalla Carta dei Principi di RSI che ti proponiamo, sono ispirati alla Lnea Guida
internazionale ISO 26001 sulla Responsabilità Sociale e ai principali riferimenti internazionali in materia da parte dell’OCSE,
dell’ONU e dell’Unione Europea (Linee Guida OCSE, Millennium Development Goals, Enterprise 2020); la Regione ha
provveduto a diffonderli attraverso eventi di formazione, sostegno a laboratori di imprese per la RSI, partecipazione a
progetti nazionali, come potrai vedere dal sito http://imprese.regione.emiliaromagna.it/rsi Ora chiediamo il tuo impegno
per farli conoscere in modo più capillare ed adattarli alla tua impresa, creando così valore per l’intero territorio.

PRINCIPI

Trasparenza e Stakeholders

Operare secondo principi e pratiche di anti-corruzione e di concorrenza leale, valutare periodicamente le aspettative dei
vari stakeholders (dipendenti, clienti, fornitori, comunità locale, ambiente). Promuovere il dialogo e il coinvolgimento degli
stakeholder attraverso periodici momenti di confronto e presentazione dei risultati delle azioni e impegni per la RSI.
Assicurare buone e corrette relazioni con la catena dei fornitori e sub-fornitori. Intraprendere il percorso per ottenere il
rating di legalità di cui al Decreto Legge 24 marzo 2012 n. 27, convertito con la Legge 62/2012, per consentire trasparenza
e semplificazione nei rapporti con gli stakeholders e con la Pubblica Amministrazione.

Benessere Dipendenti / Conciliazione Vita-Lavoro

Promuovere pari opportunità di trattamento dei dipendenti uomini e donne e favorire processi di inclusione anche verso i
portatori di disabilità. Favorire lo sviluppo di un contesto di lavoro sicuro e attento alle condizioni di lavoro. Favorire l’utilizzo
dei servizi di welfare e conciliazione lavoro famiglia anche attraverso lo sviluppo di azioni di welfare aziendale. Assicurare
il periodico confronto, ascolto e coinvolgimento attivo dei dipendenti per favorire il benessere in azienda.

Clienti e Consumatori

Realizzare prodotti e servizi sicuri che garantiscano bassi impatti ambientale e facilità nel loro smaltimento e/o recupero.
Realizzare attività di vendita, marketing e commercializzazione oneste e basate su comunicazioni e messaggi non fuorvianti
o ingannevoli. Attivare azioni di comunicazione e dialogo con i consumatori nell’ambito della gestione delle informazioni,
reclami e miglioramento continuo dei prodotti / servizi.

Gestione Green di prodotti e processi

Prevenire e ridurre forme di inquinamento, contenere la produzione di rifiuti e favorire il recupero e il riciclaggio degli
scarti di produzione. Migliorare l’efficienza energetica nei processi produttivi e negli edifici e utilizzare energie rinnovabili

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per mitigare gli effetti sul cambiamento climatico. Introdurre criteri di eco-design in fase di lancio di nuovi prodotti per
prevenire e contenere gli impatti ambientali e i costi ambientali per la filiera. Contribuire a proteggere i sistemi naturali e
la biodiversità del territorio, utilizzando in modo sostenibile le risorse naturali comuni. Gestire i processi di acquisto dei
materiali e servizi sulla base di criteri di elevata sostenibilità ambientale e sociale. Introdurre, dove possibile, sistemi di
gestione ambientali e sociali, come fattori distintivi dell’impresa,

Relazione con la Comunità Locale e il Territorio

Contribuire a migliorare il benessere e lo sviluppo sociale ed economico del territorio sostenendo e/o partecipando ad
iniziative e progetti di sviluppo locale (Scuole, Volontariato, Enti pubblici). Contribuire a promuovere il patrimonio culturale,
storico ed identitario del territorio e della comunità. Segnalare alla Regione rilevanti e significative esperienze in materia di
RSI e di innovazione per l’impresa da diffondere anche attraverso l’apposito spazio dedicato.

Firma

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ALLEGATO C
MODELLO DI PROCURA SPECIALE
(Da allegare alla domanda di contributo solo se chi appone la firma
digitale alla domanda ed ai suoi allegati è diverso dal legale
rappresentante dell’impresa proponente)

LA PRESENTE PROCURA VA FIRMATA DAL LEGALE RAPPRESENTANTE O DAL LIBERO PROFESSIONISTA IN


ORIGINALE; DELL’ORIGINALE FIRMATO VA FATTA UNA COPIA IN PDF CHE ANDRÀ TRASMESSA, INSIEME A
COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ DEL MEDESIMO LEGALE RAPPRESENTANTE, CON IL RESTO DEI
DOCUMENTI RICHIESTI DAL BANDO.

PROCURA SPECIALE
ai sensi del co.3 bis art.38 DPR.445/2000

Io sottoscritto

con la presente scrittura, a valere ad ogni fine di legge, conferisco a:


□ Associazione (specificare)

□ Studio professionale (specificare)

□ Altro (es. privato cittadino, da specificare)

con sede (solo per forme associate)

Comune Provincia

Via Cod. Fiscale

nella persona di:

Nome Cognome

Cod. Fiscale Cell./tel.

e.mail/PEC

Procura speciale
(scegliere uno o più delle seguenti attività)

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 per la sottoscrizione con firma digitale, compilazione e presentazione telematica alla Regione Emilia-Romagna della
domanda di partecipazione al “BANDO PER IL RIPOPOLAMENTO E LA RIVITALIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI NEI
COMUNI PIU’ COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”;

 per tutti gli atti e le comunicazioni, inerenti all’inoltro on-line della medesima domanda;

 per l’elezione del domicilio speciale elettronico di tutti gli atti e le comunicazioni inerenti la domanda e/o il
procedimento amministrativo di cui al punto 1, presso l’indirizzo di posta elettronica del procuratore, che provvede alla
trasmissione telematica (la ricezione di atti e provvedimenti anche limitativi della sfera giuridica del delegante);

 altro (specificare, ad es.: ogni adempimento successivo previsto dal procedimento):


______________________________________________________________________

Sarà mia cura comunicare tempestivamente l’eventuale revoca della procura speciale.

Dichiaro inoltre
ai sensi e per gli effetti dell’articolo 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 e consapevole delle responsabilità penali di cui all’articolo
76 del medesimo D.P.R. 445/2000 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, che:
 i requisiti dichiarati nella modulistica corrispondono a quelli effettivamente posseduti e richiesti per i soggetti
indicati ed i locali dell’attività, dalla normativa vigente,
 la corrispondenza della modulistica e delle copie dei documenti (non notarili) allegati alla precitata pratica, ai
documenti conservati agli atti dell’impresa e del procuratore.

Firma del legale rappresentante o del libero professionista


_______________________________________________

(accompagnata dalla fotocopia del documento di riconoscimento del delegante e del delegato ai sensi dell’articolo 38, del
DPR 28.12.2000, n. 445)

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Allegato parte integrante - 2

Bando per interventi a favore della ricerca industriale delle imprese


operanti nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del
maggio 2012
Proposta della Regione Emilia-Romagna
(art.12 Decreto-legge n. 74 del 6 giugno 2012, convertito in Legge n. 122
del 1° agosto 2012, e successive modifiche)

Progetti di ricerca e sviluppo delle PMI

1. Finalità
Con il presente bando si stabiliscono i criteri, le condizioni e le modalità di concessione delle
agevolazioni previste dall’art. 12 “Interventi a favore della ricerca industriale delle imprese
operanti nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del maggio 2012 del Decreto-
legge n. 74 del 6 giugno 2012, come convertito con modificazioni dalla Legge n. 122 del 1 agosto
2012, e successive modifiche.
Il presente bando riguarda progetti di ricerca sperimentale presentati da piccole e medie imprese
localizzate nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012.
Attraverso questo intervento la Regione intende sostenere l’attività di ricerca industriale delle
imprese delle principali filiere produttive dei territori colpiti dal sisma al fine di favorirne il rilancio
competitivo attraverso:
- l’avanzamento tecnologico dei prodotti, dei sistemi di produzione, dei sistemi organizzativi
delle imprese;
- la diversificazione produttiva, anche verso l’ampliamento dei confini delle filiere stesse e
la contaminazione delle tecnologie e delle loro applicazioni;
- la riqualificazione sostenibile delle imprese in termini di sfruttamento efficiente, razionale
e pulito delle risorse energetiche e dei materiali, di sicurezza degli ambienti di lavoro,
rispetto del territorio e salute dei consumatori.
Le principali filiere produttive del territorio colpito sono le seguenti.
1. Biomedicale e altre industrie legate alla salute: Si considerano in questo ambito
prioritariamente la produzione di strumentazioni per i processi di prevenzione, diagnosi e
cura delle malattie, prodotti medicali, sanitari e per le disabilità, prodotti farmaceutici,
cosmeceutici e nutraceutici, nonché applicazioni informatiche dedicate alla cura e
all’assistenza sanitaria, servizi sanitari, assistenziali e wellness.
2. Meccatronica e motoristica: Rientrano in questa filiera la meccanica agricola e industriale
in senso ampio, l’elettronica e la meccanica di precisione, la motoristica e l’oleodinamica.
Sono incluse le industrie che producono componentistica di tutti i materiali, informatica ed
elettronica applicate.

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3. Agroalimentare: La zona colpita vede la presenza di industrie alimentari importanti, in
parte legate a specializzazioni più ampie della regione. In particolare, va ricordato il lattiero
caseario, la lavorazione delle carni, l’industria conserviera, altre industrie collegate a
questi cicli produttivi, come prodotti chimici e per il packaging. Vanno incluse in questa
filiera anche le nuove industrie basate sul riutilizzo di scarti a fini anche diversi da quello
strettamente alimentare (energia da biomasse, chimica verde, farmaceutica, ecc…).
4. Ceramica e costruzioni: Una parte del distretto ceramico è da tempo localizzato in
quest’area, che tuttavia presenta altre industrie rivolte a fornire al mercato dell’edilizia,
delle costruzioni e dell’arredamento, prodotti e componenti per l’edilizia, tecnologie
produttive, applicazioni informatiche ed energetiche.
5. ICT e produzioni multimediali: Filiera emergente che include produzione di sistemi a
servizio delle altre industrie - anche tradizionali come la moda - dei servizi e della pubblica
amministrazione per i processi di gestione e la comunicazione, e la produzione di beni e
servizi più strettamente creativi e culturali attraverso tecnologie avanzate.
6. Moda: Include le produzioni di abbigliamento e maglieria, tintorie e lavorazioni intermedie,
altri prodotti tessili e in pelle, prodotti per l’arredamento, costruzione di macchine e
realizzazione di servizi, prevalentemente informatici o di progettazione legati ai prodotti
sopra richiamati.

2. Caratteristiche dei progetti


Sono finanziabili, in coerenza con la disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a favore di
ricerca, sviluppo e innovazione Regolamento CE 651/2014 del 17/06/2014 sezione 4 “Aiuti a
favore di ricerca, sviluppo e innovazione” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea del 26/06/2014), le seguenti attività:
- Ricerca industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove
conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o
permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti.
Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei
prototipi di cui al punto successivo;
- Sviluppo sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle
conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro,
allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi,
modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione
concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti,
processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni,
piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale; rientra nello
sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di
progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è
necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo
elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale,
ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale
comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili. Sono inoltre
ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione
che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità
commerciali. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o
le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di

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fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche
rappresentino miglioramenti.
I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile in base alle regole definite al
successivo par. 5 non inferiore a 100.000,00 Euro e non superiore a 500.000,00 Euro.
I progetti di ricerca dovranno risultare non ancora avviati alla data di presentazione della
domanda.
I progetti, pena la non ammissibilità, dovranno ricomprendere sia attività di ricerca industriale che
di sviluppo sperimentale. Non saranno quindi considerati ammissibili progetti che prevedano solo
attività di ricerca industriale o solo attività di sviluppo sperimentale.

3. Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda esclusivamente singole piccole e medie imprese ai sensi della
vigente normativa, che dimostrano di operare per le filiere sopra indicate, e con l’unità locale che
realizza il progetto localizzata in uno dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma così come
individuati dall’art. 1 del D.L. del 6 giugno 2012 n. 74 convertito con modificazioni nella L. n.
122/2012, integrato dall’art. 67 septies del D.L. n. 83/2012 convertito con modificazioni nella L. n.
134/2012, e successive modifiche. L’elenco dei comuni è riportato nell’appendice 1 al presente
bando.
Per unità locale produttiva, che deve risultare regolarmente censita presso la CCIAA di
competenza, si intende un immobile, destinato ad usi industriali o artigianali, in cui l’impresa
realizza abitualmente attività di produzione di beni o servizi, in cui sia stabilmente collocato il
personale e le attrezzature che verranno utilizzate per la realizzazione del progetto.
Si chiarisce pertanto che non saranno considerati “unità locale produttiva” immobili qualificati
come “ufficio” o “magazzino” o altre classificazioni che non coincidano con la precedente
definizione. In deroga a tale principio, sono ammessi gli immobili qualificati come “ufficio” se il
proponente è una impresa di servizi, ma dovrà dimostrare che in tale sede sia realizzata
stabilmente una attività di servizi e che vi si realizzerà il progetto presentato.
Qualora l’unità locale ove si intende svolgere il progetto non sia ancora stata costituita alla data
di presentazione della domanda, essa dovrà risultare operativa alla data di inizio del progetto cioè
il 01/01/2020, pena la decadenza del progetto. È fatto obbligo di comunicare l’operatività
dell’azienda tramite PEC al servizio RICERCA, INNOVAZIONE, ENERGIA ED ECONOMIA
SOSTENIBILE entro il 31/01/2020, pena la revoca del contributo assegnato.
Le imprese con sede legale in Italia che intendono presentare domanda, devono inoltre
possedere i seguenti requisiti:
1. essere regolarmente costituite ed iscritte nella sezione ordinaria del registro delle
imprese presso la CCIAA competente per territorio entro la data di presentazione
della domanda;
2. essere costituite esclusivamente nella forma di società con l’esclusione della società
semplice, società cooperative e società consortili di capitale;
3. esercitare attività industriale di produzione di beni e servizi, come indicato dall’art.
2195, comma 1, punto 1 del c.c., ed esclusa l’impresa agricola come definita all’art.
2135 del c.c. e che come tale sia iscritta nella sezione speciale alla camera di
commercio;
4. essere attive, non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere state
soggette a procedure di fallimento o di concordato nel quinquennio precedente la data

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di presentazione della domanda. In deroga a tale principio, si ammettono le imprese
che abbiano ottenuto il decreto di omologazione previsto dagli artt. 160 e ss. della
legge fallimentare;
5. non presentare le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto
18, del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che
dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione
degli articoli 107 e 108 del Trattato;
6. nei propri confronti non sussistono cause di decadenza, di sospensione o di divieto
di cui all’art. 67 del D.Lgs 159/2011
7. non hanno usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla
realizzazione anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto;
8. non sono società strumentali, controllate direttamente o indirettamente da Pubblica
Amministrazione o altri soggetti pubblici;
9. qualora la proprietà sia riferita ad una fiduciaria, si impegna a far conoscere alla
Regione Emilia-Romagna i soci proprietari della fiduciaria stessa;
Le imprese che presentano domanda sul presente bando dovranno essere in regola con quanto
previsto dal Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm e ii., recante “Codice delle
leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di
documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”
Una stessa impresa può presentare una sola domanda.
Le imprese che presenteranno domanda sul presente bando dovranno essere indipendenti da
altre imprese presentatrici di domanda sul presente bando per richiedere il massimo del
contributo previsto altrimenti dovranno applicare i limiti previsti al par. 6) “Contributo regionale”.
Saranno considerate “indipendenti” se rientrano nella definizione di impresa autonoma prevista
dall’art. 3, comma 1 dell’allegato alla raccomandazione della Commissione del 6 maggio 2003
relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese. Le imprese non
“indipendenti” tra loro che intendono presentare domanda dovranno rispettare i limiti previsti al
successivo par. 6.
Le imprese con sede legale all'estero devono possedere i requisiti di cui ai precedenti punti 2, 3,
4 e 5 al momento della presentazione della domanda.
Sono escluse:
1. le società strumentali, controllate direttamente o indirettamente da Pubbliche
Amministrazioni o altri soggetti pubblici;
2. gli enti di diritto privato di cui agli articoli da 13 a 42 del codice civile, che forniscono servizi
a favore dell’Amministrazione concedente, anche a titolo gratuito, secondo quanto
previsto dall’art. 4 co, 6 DL 95/2012, salvo che non rientrino in una delle cause di
esclusione di cui all’art. 4 co. 6 DL 95/2012, ultimo capoverso.

4. Parametri di affidabilità delle imprese sotto il profilo economico finanziario


Per essere ammesse al finanziamento regionale, le imprese devono soddisfare simultaneamente
i seguenti parametri economico finanziari, basati sull’ultimo bilancio approvato:
- congruenza fra capitale netto e costo del progetto: CN > (CP - I) / 2
dove:

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CN = capitale netto = totale del "patrimonio netto" come definito dal codice civile all’art. 2424, al
netto dei "crediti verso soci per versamenti ancora dovuti", delle "azioni proprie" e dei crediti verso
soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili;
CP = costo del progetto indicato in domanda;
I = contributo regionale richiesto.
Ad incremento di CN potranno essere considerati:
a) AU: un aumento di capitale sociale, rispetto a quello risultante dall’ultimo bilancio
approvato, che risulti comunque deliberato alla data di presentazione della richiesta di
ammissione;
b) TCCS: trasferimento al Capitale sociale dei conferimenti soci in conto futuro aumento di
capitale sociale, rispetto a quello risultante dall’ultimo bilancio approvato, che risultino
deliberati alla data di presentazione della richiesta di ammissione;
c) TCQNV: trasferimento al Capitale sociale dell’eventuale quota di capitale sociale riportata
nell’ultimo bilancio approvato e non ancora versata, che risulti alla voce a) dell’attivo dello
Stato Patrimoniale “crediti verso soci per versamenti ancora dovuti”.
CN+(AU+TCCS+TCQNV)>(CP-I)/2
Il versamento degli importi di cui alle precedenti lettere a), b) e c) dovrà avvenire a titolo di
aumento di capitale sociale entro 90 giorni dalla comunicazione dell’ammissione al finanziamento
da parte della Regione Emilia-Romagna, pena la revoca del contributo. Tale versamento andrà
comunicato tempestivamente all’Amministrazione regionale e comunque non oltre il 15/03/2020
attraverso l’applicativo messo a disposizione dei beneficiari per comunicazioni e/o
rendicontazione oppure, in caso di mancata operatività dell’applicativo per mezzo di una PEC
inviata a: sviluppoeconomico@postacert.regione.emilia-romagna.it
Resta inteso che l'importo di tale aumento da versare potrà essere ridotto in funzione del costo
del progetto riconosciuto effettivamente ammissibile.

- parametro di onerosità della posizione finanziaria: OF/F < 10%


dove:
OF = oneri finanziari netti = saldo tra "interessi e altri oneri finanziari" e "altri proventi finanziari",
di cui rispettivamente alle voci C17 e C16 dello schema di conto economico del codice civile;
F = fatturato = "ricavi delle vendite e delle prestazioni" di cui alla voce A1 dello schema di conto
economico del codice civile.
Per consentire il relativo accertamento di quanto sopra, l’impresa dovrà allegare alla domanda
l’ultimo bilancio approvato.
Il requisito di onerosità finanziaria non è richiesto per imprese costituite nel 2018.

5. Spese ammissibili
Sono ammissibili i costi necessari per la realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo e
strettamente legati alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Tali costi devono riferirsi ad acquisti effettuati o ad attività avviate dopo la data di inizio del
progetto, data individuata secondo le modalità definite nel successivo par. 8.
Per la realizzazione dei progetti sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

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1. Spese per nuovo personale laureato adibito ad attività di ricerca, progettazione,
sperimentazione (ricercatore) ed in possesso di laurea di tipo tecnico-scientifica attinenti al
progetto di ricerca. Il costo sarà determinato sulla base del costo orario standard cosi come
definito dal manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di rendicontazione”;
2. Spese per personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione ed
in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza
almeno quinquennale nel campo della ricerca e sperimentazione). Tali spese sono
ammissibili nella misura massima del 30% delle spese di cui ai punti 1 – 4 – 5 – 6. Non sono
ammissibili le spese per il personale adibito a funzioni di tipo amministrativo, commerciale,
di magazzino e di segreteria. Sono ammissibili esclusivamente i costi per il personale
dipendente (a tempo indeterminato o determinato). Il costo sarà determinato sulla base del
costo orario standard cosi come definito dal manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e
modalità di rendicontazione”;
3. Spese per il personale adibito a funzioni di produzione, incluso personale ausiliario.
Tali spese sono ammissibili nella misura massima del 25% delle spese di cui al punto 2.
Sono ammissibili esclusivamente i costi per il personale dipendente (a tempo indeterminato
o determinato). Il costo sarà determinato sulla base del costo orario standard cosi come
definito dal manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di rendicontazione”;
4. Spese per l’acquisto o locazione di strumentazione scientifica ed impianti industriali,
questi ultimi da utilizzare (anche parzialmente) a scopo sperimentale (incluso software
specialistico ed hardware, di nuova fabbricazione), e necessari alla realizzazione del
progetto e non riferibili al normale funzionamento del ciclo produttivo, nella misura massima
del 30% delle altre voci di costo da 1 a 6. Tali spese sono ammissibili limitatamente alla
quota di ammortamento (o al costo della locazione) per la durata del progetto, e in
proporzione all’uso effettivo delle attrezzature nell’ambito del progetto. Sono ammissibili
unicamente attrezzature e impianti il cui costo unitario sia superiore a 500,00 €;
5. Spese per l’acquisizione di servizi ad alto contenuto di ricerca scientifica e
tecnologica, le competenze tecniche ed i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da
soggetti esterni, utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione dei
risultati di ricerca, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza, nell’ambito di un’operazione
effettuata alle normali condizioni di mercato, le spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o
di prova. Non sono ammesse le consulenze a carattere ordinario di tipo fiscale, legale,
amministrativo, contabile, o chiaramente legate alla industrializzazione, al marketing e alla
comunicazione. Le spese per servizi di consulenza dovranno rispettare le regole definite
dal manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di rendicontazione”;
6. Spese sostenute per la costruzione di macchinari prototipali fisicamente riscontrabili
(impianti pilota, macchinari, robot, linee produttive sperimentali …) nella misura massima
del 20% delle voci di costo da 1 a 5. In questa voce sono inclusi componenti, semilavorati,
materiali commerciali, e loro lavorazioni tutti riferiti alla costruzione di tali prototipi e/o
impianti pilota. Eventuali costi per materie prime o altri materiali di consumo saranno
ammessi solo se necessari per l’attività di sperimentazione del prototipo in via di
realizzazione o strettamente necessari all’attività di ricerca e preventivamente indicati
nella domanda progettuale ed esplicitamente approvate. Tali spese, data la loro natura, si
riferiscono unicamente ad attività di sviluppo sperimentale. Sono comunque esclusi i costi
dei materiali minuti necessari per la funzionalità operativa, quali, a titolo esemplificativo,
attrezzi di lavoro, minuteria metallica ed elettrica, articoli per la protezione del personale, e
comunque componenti, semilavorati, materiali commerciali il cui costo unitario sia inferiore
a 100,00 €;
7. Spese generali, calcolate nella misura forfetaria del 5% del totale delle spese da 1 a 6.

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Sono escluse le spese:
- riferite al legale rappresentante, e a qualunque altro soggetto facente parte degli organi
societari, e al coniuge o parenti entro il terzo grado dei soggetti richiamati. Sono unicamente
ammesse le prestazioni lavorative rese da soci con contratto di lavoro dipendente e senza
cariche sociali;
- fatturate all’impresa beneficiaria da società con rapporti di controllo o collegamento così come
definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o
procuratori con poteri di rappresentanza, fatto salvo il caso di spese fatturate da consorzi
classificati come organismi di ricerca ai sensi della vigente normativa europea, comunque al di
fuori di rapporti di controllo e collegamento.
Le spese di personale rendicontate debbono riferirsi a personale incardinato nella sede indicata
nella domanda per la realizzazione del progetto. Per le voci di personale 2 e 3, qualora una parte
del personale, quantitativamente non rilevante ovvero per una quantità non superiore al 10% del
costo di quella singola voce di spesa, risulti necessario per il know how apportato per la
realizzazione del progetto, potrà appartenere a sedi diverse da quella indicata per il progetto ma
questo dovrà essere esplicitamente indicato ed opportunamente descritto nella domanda ed
approvato.
Non sono ammessi gli acquisti di beni usati ed i lavori in economia.
I pagamenti possono essere regolati esclusivamente attraverso bonifico bancario singolo o
RI.BA.. Per un corretto tracciamento della spesa non si accettano bonifici cumulativi tranne che
per il pagamento del personale interno.
La quietanza del pagamento sarà dimostrata attraverso fattura in originale accompagnata da
estratto conto che attesti il pagamento e l’uscita finanziaria dalla Banca. Qualora l’estratto conto
non sia disponibile si dovrà allegare copia del bonifico effettuato andato a buon fine.
I beneficiari devono mantenere una contabilità separata ed aggiornata o una codificazione
contabile adeguata per tutte le transazioni relative al progetto, ferme restando le norme contabili
nazionali. Tale codificazione si intende rispettata con l’apposizione del numero di protocollo della
domanda presentata nella fattura e nel bonifico di pagamento eseguito con i metodi indicati nel
manuale di “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di rendicontazione”.

6. Contributo regionale
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale alla spesa, secondo
le seguenti intensità massime:
- 50% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale;
- 25% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale.
Tali intensità massime potranno essere elevate al 60% per le attività di ricerca industriale e al
35% per le attività di sviluppo sperimentale nel caso in cui il beneficiario assuma a tempo
indeterminato, nell’unità locale dove si svolge il progetto, almeno:
- 1 ricercatore, nel caso di micro o piccola impresa,
- 2 ricercatori, nel caso di media impresa.
La dimensione di impresa sarà calcolata sulla base dei dati desumibili dal bilancio 2018.
La figura del ricercatore definita in questo paragrafo costituisce il personale indicato alla voce di
spesa 1 nel precedente par. 5.

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In entrambi i casi le assunzioni a tempo indeterminato sono da intendersi a tempo pieno. È
permesso assumere anche più persone con contratti a tempo parziale purché con tali assunzioni
si raggiunga il numero di assunzioni previste a tempo pieno.
Le assunzioni si intendono incrementali rispetto al livello occupazionale degli assunti a tempo
indeterminato alla data del 28/02/2019 verificato attraverso il MODELLO DM10 INPS del mese di
riferimento per individuare il numero del personale assunto a tempo indeterminato. Il livello
occupazionale individuato alla data del 28/02/2019 sarà confrontato con il livello occupazionale
alla data del 31/05/2021 individuato sempre attraverso il modello DM10 INPS del mese.
Per ricercatore si intende un neoassunto in possesso di laurea tecnico scientifica ed adibito
stabilmente in azienda a funzioni di ricerca e sviluppo. Il ricercatore deve possedere laurea
magistrale/specialistica da non oltre 8 anni dalla data di approvazione del bando e non deve
avere lavorato con qualsiasi forma contrattuale in azienda negli ultimi 5 anni.
Queste nuove assunzioni dovranno avvenire successivamente alla data di presentazione della
domanda ed entro 3 (tre) mesi dalla data di avvio del progetto, con contratto a tempo
indeterminato, il cui contenuto economico sia almeno equivalente al V° livello del contratto
collettivo dei metalmeccanici, cioè avente mansioni da svolgere con competenza e autonomia
(tecnico di laboratorio, disegnatore, programmatore). Visto il profilo qui individuato si ritiene
opportuno vietare l’uso dell’apprendistato professionalizzante come tipologia contrattualistica. Si
ammette invece il contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Nel caso si intendessero sostituire le nuove assunzioni sopra descritte con stabilizzazioni si
precisa che queste dovranno essere in ragione di 2 a 1 con le nuove assunzioni. La
stabilizzazione a tempo indeterminato di personale già presente in azienda deve avvenire
successivamente alla data di presentazione della domanda ed entro 1 (uno) mese dalla data di
avvio del progetto e deve riguardare personale che non abbia lavorato a vario titolo in azienda
per più di tre anni negli ultimi 10 anni di vita aziendale e dovrà essere stabilizzato con un livello
contrattuale come quello sopra indicato per i nuovi ricercatori.
Le assunzioni sopra descritte non debbono far riferimento a personale trasferito da altre sedi del
beneficiario o altre aziende del “gruppo” (si veda definizione successiva) di riferimento del
beneficiario né possono essere presi in considerazioni incrementi occupazionali determinati da
operazioni di acquisizione da parte del beneficiario.
I ricercatori assunti dovranno permanere in azienda per almeno tre anni dalla data del decreto di
liquidazione del saldo del contributo. In caso di dimissioni il personale neoassunto dovrà essere
sostituito con un ricercatore che corrisponda comunque alle regole sopra descritte e con una
laurea uguale od equipollente entro 3 mesi dalle dimissioni. Qualora le dimissioni avvengano nel
periodo di verifica di una rendicontazione il pagamento sarà sospeso fino a verifica avvenuta con
successo della sostituzione.
I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile in base alle regole definite al
precedente par. 5 non inferiore a 100.000,00 Euro e non superiore a 500.000 Euro. Qualora, sulla
base delle verifiche effettuate dai competenti uffici regionali il costo risultasse inferiore a tale
limite, la domanda si considererà respinta. Il contributo regionale per ogni singolo progetto non
potrà in ogni caso superare i 200.000,00 Euro.
Imprese appartenenti allo stesso gruppo possono presentare domanda purché la somma dei
contributi regionali richiesti non sia superiore a 300.000,00 Euro. Per “gruppo” si intendono le
imprese “collegate” come definite dalla raccomandazione della Commissione del 06/05/2003, in
particolare dall’art. 3 dell’allegato “Definizione delle microimprese, piccole imprese e medie
imprese adottata dalla Commissione”. La verifica di tale limite spetta alle imprese che presentano
domanda. Qualora l’Amministrazione regionale individuasse casi in contrasto con tale norma la
stessa provvederà a ridurre il costo del progetto dell’ultima domanda presentata in ordine

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temporale (farà fede il numero di protocollo assegnato dal sistema informatico utilizzato per l’invio
della domanda) fino a raggiungere il limite predetto. Nel caso in cui tale operazione comporti la
riduzione del costo sotto la soglia minima prevista dal presente bando la domanda sarà rigettata.
I contributi concessi ai sensi del presente provvedimento non sono cumulabili, per le stesse spese
di investimento e per i medesimi titoli di spesa, con altri regimi di aiuto, e agevolazioni concesse
a titolo de minimis.

7. Regime di aiuto e dotazione finanziaria


Il presente provvedimento è conforme a quanto stabilito dal Regolamento CE 651/2014 del
17/06/2014 sez. 4 “Aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione” (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea del 26/06/2014), che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili
con il mercato comune in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato (Official Journal L 187,
26.6.2014). In particolare, il presente regime di aiuto rispetta le disposizioni di cui all’art. 25 “Aiuti
a progetti di ricerca e sviluppo” del suddetto regolamento.
La dotazione finanziaria per il presente bando è pari ad € 4.000.000,00.

8. Durata dei progetti e periodo di eleggibilità della spesa


I progetti dovranno svolgersi nel periodo 01/01/2020 – 30/06/2021.
Tali date delimitano il periodo di eleggibilità della spesa. Si precisa che eventuali contratti possono
anche essere stati formalizzati antecedentemente alla data di inizio dei progetti ma le relative
attività non potranno iniziare antecedentemente a questa data, né tantomeno potranno esserci
fatture o pagamenti antecedenti.
Tutti i documenti contabili comprovanti l’acquisizione del servizio dovranno quindi avere una data
ricompresa nel periodo 01/01/2020 – 30/06/2021, mentre per il pagamento si veda il par. 16 del
presente documento ed il manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di
rendicontazione”. L’utilità economica dei beni e servizi acquisiti e rendicontati dovrà essere
ricompresa nel periodo di eleggibilità.

9. Presentazione delle proposte


Le domande di contributo dovranno essere compilate esclusivamente per via telematica, tramite
una specifica applicazione web “SFINGE 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno
rese disponibili sul sito internet regionale, in apposita sezione: http://www.regione.emilia-
romagna.it/.
La domanda di contributo dovrà essere firmata digitalmente con una delle modalità previste
dall'art. 65 del D. Lgs. n. 82/2005. La firma digitale dovrà essere apposta utilizzando dispositivi
conformi alle Regole tecniche previste in materia di generazione, apposizione e verifica delle
firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali.
Le linee guida per la compilazione e trasmissione on-line delle domande di contributo saranno
disponibili sui medesimi siti internet regionali sopra citati.
La domanda di contributo costituisce una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi
degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Quanto dichiarato nella domanda comporta le conseguenze, anche penali, prescritte nel suddetto
decreto in caso di dichiarazioni mendaci.

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Alla domanda di contributo dovrà essere allegata:
a) la descrizione del progetto, redatta secondo il modello approvato con il presente atto;
b) il bilancio dell’esercizio 2018;
c) preventivi dei servizi richiesti per le voci di spesa 4, 5 e 6, formalizzati su carta intestata
del fornitore, e firmati dal fornitore;
d) dichiarazione della dimensione dell’impresa;
e) dichiarazione di assolvimento degli obblighi relativi all’imposta di bollo;
f) “Carta dei principi di responsabilità sociale delle imprese”, sottoscritta digitalmente dal
legale rappresentante;
Con la domanda saranno raccolte anche le informazioni necessarie per gli adempimenti previsti
dal Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm e ii., recante “Codice delle leggi
antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione
antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”.
La presentazione della domanda di contributo - resa nella forma di una dichiarazione sostitutiva
di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 2000 n. 445, recante “Disposizioni legislative in materia di documentazione
amministrativa” (in seguito D.P.R. n. 445/2000) – avverrà tramite la compilazione e validazione
della stessa sull’applicativo appositamente predisposto dalle ore 10.00 del 13 maggio 2019 alle
ore 17.00 del 12 giugno 2019. Al fine di stabilire la data di ricevimento della domanda si terrà
conto della data (orario) di validazione assegnata dal suddetto applicativo.
Le date qui stabilite potranno essere modificate in base ad esigenze tecnico operative con
decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

10. Modalità di selezione dei progetti


La selezione delle proposte avverrà attraverso una procedura di tipo valutativo a graduatoria, ai
sensi dell'art.5, comma 2 del D.Lgs. 123/98.
L’istruttoria delle domande dal punto di vista dell’ammissibilità formale verrà svolta dai competenti
servizi regionali; essa sarà finalizzata alla verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità di cui
ai paragrafi 2, 3, 4, 5 e 6, ed alla verifica della regolare presentazione on-line della domanda e
della relativa documentazione allegata, secondo quanto previsto dall’apposito manuale per
l’utilizzo dell’applicativo on-line.
La valutazione sarà realizzata da un apposito nucleo di valutazione nominato con provvedimento
del Direttore Generale alle Attività Produttive, Commercio, Turismo. Il nucleo di valutazione potrà
avvalersi del supporto di esperti esterni di comprovata esperienza sulle tematiche oggetto dei
progetti presentati. Il nucleo di valutazione provvederà alla determinazione sia del punteggio sia
delle spese da ammettere a contributo, e potrà anche prescrivere modifiche al piano delle attività
presentato e alle risorse previste.
Il nucleo effettuerà preliminarmente una valutazione finalizzata a verificare l’appartenenza
dell’impresa ad una delle filiere indicate nel par. 1. A tal fine le imprese dovranno fornire dati ed
informazioni volte a dimostrare rapporti industriali e commerciali tali da giustificare l’appartenenza
alla filiera indicata in domanda. Tale valutazione verrà effettuata anche sulla base del tema di
ricerca industriale proposto. L’esito negativo di tale analisi comporterà l’esclusione dalla
successiva fase di valutazione. L’esito positivo, invece, di questa verifica preliminare determinerà
l’ammissibilità della domanda alla successiva fase di valutazione, che avverrà sulla base dei
seguenti criteri:

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a. qualità e completezza del progetto di ricerca e sviluppo, con riferimento al grado di
definizione e di chiarezza dello stesso, descrizione ed individuazione degli obiettivi
generali e specifici (punteggio da 1 a 30, soglia minima 18);
b. grado di innovazione rispetto allo stato dell’arte internazionale e nazionale, contributo
rispetto all’avanzamento tecnologico, organizzativo e strategico del proponente
(punteggio da 1 a 30, soglia minima 18);
c. potenziali ricadute industriali dei risultati per il proponente (punteggio da 1 a 20, soglia
minima 12);
d. piano degli investimenti programmato per l’industrializzazione e/o commercializzazione
dei risultati del progetto (punteggio da 1 a 20, soglia minima 12);
e. capacità ed esperienza del proponente rispetto agli obiettivi del progetto e alle attività
previste (punteggio da 1 a 10, soglia minima 6);
f. adeguatezza del piano finanziario previsto per la realizzazione del progetto (punteggio
da 1 a 10, soglia minima 6);
Per tutti i criteri sopra indicati avrà un peso rilevante la credibilità delle informazioni indicate
attraverso la descrizione del metodo di costruzione delle previsioni e delle fonti utilizzate ed in
particolare i preventivi delle spese forniti.
Saranno considerati ammissibili al finanziamento i progetti che otterranno almeno il punteggio
minimo in ciascuno dei criteri sopra indicati.
Saranno considerati ammissibili i progetti che avranno ottenuto un punteggio sufficiente in tutti e
sei i criteri sopra descritti e ottenuto un punteggio totale minimo di 72.

11. Modalità di ammissione a finanziamento


Il Commissario Delegato provvede all'approvazione degli elenchi delle imprese ammesse e non
ammesse, suddivise nelle sei filiere produttive individuate.
Lo stanziamento sarà suddiviso tra le varie filiere in proporzione al costo ammesso a
finanziamento tra le varie filiere produttive, avendo cura che almeno un progetto per filiera venga
finanziato, sempre che ci siano progetti con punteggio sufficiente in ogni filiera produttiva.
Nel caso in cui le risorse disponibili non fossero sufficienti per il finanziamento di tutti i progetti
ammessi, la concessione del contributo è disposta secondo l’ordine di merito, basato sul
punteggio complessivo ottenuto. In caso di parità di punteggio si provvederà al riparto delle
risorse tra i beneficiari a parità di punteggio.
Successivamente al provvedimento di concessione, la Regione invierà ai soggetti beneficiari una
comunicazione con l’esito della valutazione, incluse eventuali prescrizioni formulate dal Nucleo
di valutazione, e il piano finanziario approvato. I soggetti beneficiari, entro 30 gg. dal ricevimento
di tale comunicazione, dovranno confermare l’intenzione di realizzare il progetto con le eventuali
modifiche apportate dal Nucleo di valutazione,

12. Modalità di rendicontazione ed erogazione del contributo

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La rendicontazione dei progetti è regolamentata da un apposito manuale “Criteri di ammissibilità
dei costi e modalità di rendicontazione” sulla base dei principi qui indicati.
Il contributo regionale sarà erogato in due tranche secondo il seguente schema:
1. al termine dei primi 12 mesi dall’avvio del progetto, pertanto entro il 31/12/2020, dovrà
essere effettuata una prima rendicontazione per un importo complessivo ammissibile
pari ad almeno il 25% dell’investimento approvato. Essa determinerà l’erogazione di
un primo acconto, il cui importo sarà calcolato applicando le percentuali di contributo
previste dal presente bando alle voci di spesa definitivamente approvate dopo il
processo di verifica. Il mancato rispetto di tale scadenza o il mancato raggiungimento
del 25% dell’investimento approvato dopo il processo di verifica determinerà la revoca
totale del contributo. La documentazione richiesta dovrà essere inviata
improrogabilmente entro il 31/01/2021.
2. Conclusi i 18 mesi previsti dal presente bando per la conclusione del progetto, pertanto
il 30/06/2021, dovrà essere presentata la rendicontazione finale per l’erogazione del
saldo. L’importo complessivo rendicontato ed ammesso dovrà essere pari ad almeno
il 70% dell’investimento approvato. La mancata presentazione della rendicontazione o
il mancato raggiungimento del 70% dell’investimento approvato dopo il processo di
verifica comporteranno la revoca totale del contributo e la contestuale richiesta di
restituzione dell’acconto già erogato, con le modalità indicate al successivo par. 13. Il
contributo sarà calcolato applicando le percentuali di cofinanziamento previste dal
presente bando alle voci di spesa definitivamente approvate dopo il processo di
verifica. La documentazione richiesta dovrà essere inviata improrogabilmente entro il
31/07/2021. La chiusura del progetto può essere prorogata:
a) al 31/07/2021 con invio della documentazione per la rendicontazione entro il
30/08/2021;
b) al 31/08/2021 con invio della documentazione per la rendicontazione entro il
30/09/2021.
La richiesta dovrà essere motivata e inviata ai competenti uffici regionali non oltre il 30/04/2021.
Se la Regione non invierà comunicazioni entro 15 giorni dalla ricezione della richiesta questa si
intenderà approvata.
Per la determinazione del contributo da erogare in occasione di ognuno dei due step sopra
descritti, si provvederà a ricondurre il totale delle varie tipologie di spese ammesse alle
percentuali massime previste al par. 5) Spese ammissibili. Le eventuali eccedenze, non
riconosciute perciò nella prima rendicontazione, saranno riconosciute in fase di saldo. Questa
operazione potrebbe però impedire il raggiungimento delle percentuali minime di investimento e
comporterà la conseguente revoca totale del contributo.
Le rendicontazioni dovranno essere inviate, pena la revoca totale del contributo utilizzando
l’apposito applicativo messo a disposizione dall’Amministrazione regionale.
Una spesa totale del progetto effettiva ammissibile superiore all'importo dell’investimento
approvato non è ammessa. L’Amministrazione regionale provvederà a proprio insindacabile
giudizio a ridurre i costi in eccesso rispetto al costo totale del progetto approvato.
Eventuali richieste di modifica al progetto di ricerca o al piano finanziario approvati, debitamente
motivate, e fermo restando il totale dei costi approvato, dovranno essere inoltrate alla Regione
Emilia-Romagna che le valuterà entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento; qualora entro tale termine
la Regione non formuli rilievi o richieste di chiarimento, le modifiche si intenderanno approvate.
La richiesta dovrà essere inviata ai competenti uffici regionali non oltre il 31/03/2021.

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Verifica finale: in sede di rendicontazione finale dovrà essere presentato un piano degli
investimenti aggiornato rispetto a quanto presentato in domanda nel quale, partendo dai risultati
effettivamente raggiunti al termine del progetto, cui segue la descrizione degli investimenti che il
beneficiario intende porre o ha posto in essere per industrializzare i risultati raggiunti,
considerando un arco temporale di tre anni successivi alla chiusura del progetto. Sono obbligatori
contributi visivi (foto e/o filmati). In questa sede l’Amministrazione regionale si riserva di
procedere ad un taglio del contributo inizialmente concesso secondo la seguente tabella:

Taglio % del contributo


Valutazione Criteri
assegnato inizialmente
Ha realizzato tutti gli obbiettivi previsti e non
OTTIMO ci sono modifiche riduttive del piano di nessuno
investimenti previsto
Non ha realizzato un obbiettivo tra quelli
indicati in domanda con un conseguente
Sufficiente contenuto ritardo e/o ridotto 10%
ridimensionamento del piano degli
investimenti
Non ha realizzato almeno due obbiettivi tra
quelli previsti in domanda con conseguente
Insufficiente 20%
ritardo e/o ridimensionamento del piano
degli investimenti
Non ha realizzato almeno tre obbiettivi tra
Gravemente quelli previsti in domanda con gravissime
30%
insufficiente ripercussioni sul piano degli investimenti tali
da annullarlo o ridurlo drasticamente

Qualora non fossero presenti nel progetto approvato almeno tre obbiettivi la tabella sopra
riportata dovrà intendersi con la seguente suddivisione:
OTTIMO: raggiunto il 100% di quanto previsto;
Sufficiente: raggiunto almeno il 75% di quanto previsto;
Insufficiente: raggiunto almeno il 50% di quanto previsto;
Gravemente insufficiente: raggiunto almeno il 25% di quanto previsto.
Non sono ammesse modifiche al progetto ed al piano dei costi approvati al momento della
concessione che comportino una sostanziale variazione delle condizioni che hanno determinato
l'attribuzione del punteggio in fase di valutazione e/o una variazione sostanziale del piano delle
attività e/o dei costi approvato. Nel caso in cui la effettiva realizzazione del progetto determini il
venir meno di tali condizioni, la Regione provvederà alla revoca del contributo concesso e
saranno recuperate le somme eventualmente già erogate.
Per “variazione sostanziale” si intende:
a) la riduzione contemporanea delle spese previste di oltre il 50% in almeno 2 voci di spesa
del budget approvato e/o la modifica dell’equilibrio in almeno due voci di spesa in RI e SS
causato dallo spostamento di almeno 50 punti percentuali tra le due componenti di una
stessa spesa;
b) La modifica degli obbiettivi e del piano di lavoro approvato.

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L'Amministrazione regionale ritiene opportuno, in ossequio al principio di semplificazione
amministrativa, permettere al beneficiario di non richiedere l'autorizzazione nel caso di modifiche
"non sostanziali" e dichiarare tali variazioni solo in sede di presentazione della rendicontazione
per il saldo finale.
Una modifica del budget si considera "non sostanziale" quando, a fronte di riduzioni dei costi
sostenuti in una o più voci di spesa rispetto a quanto preventivato, tali riduzioni vadano ad
aumentare di non più del 10% una delle altre voci di costo, fermo restando il totale del costo del
progetto. Le riduzioni qui descritte non debbono essere in contrasto con la “variazione
sostanziale” sopra definita.
Modalità ed eventuali variazioni alle modalità tecnico operative previste in questo capitolo
potranno essere modificate con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

13. Controlli
I beneficiari sono tenuti a fornire alla Regione o ad altri soggetti da essa incaricati tutte le
informazioni, dati e rapporti tecnici richiesti, al fine di assicurare il monitoraggio dei progetti e la
verifica di tutte le autocertificazioni e/o dichiarazioni fornite.
La Regione potrà svolgere tutti i controlli necessari e si riserva la facoltà di effettuare, nei tre anni
successivi alla erogazione del contributo, sopralluoghi ispettivi anche a campione, al fine di
verificare il rispetto e il mantenimento delle condizioni e dei requisiti previsti per la fruizione delle
agevolazioni e la conformità degli interventi realizzati rispetto al progetto ammesso a contributo.
Particolare attenzione sarà dedicata alla verifica del personale eventualmente assunto in
ossequio al presente bando (ricercatori).
Per “erogazione del contributo” si intende la data di approvazione del decreto di liquidazione del
saldo del contributo.
In caso di accertamenti e verifiche che riscontrino l’irregolarità della documentazione di spesa
presentata e/o la mancanza dei requisiti relativi all’ammissibilità delle spese, a fronte di erogazioni
già avvenute sia a titolo di acconto che di saldo del contributo spettante, si darà luogo al recupero
totale o parziale delle somme indebitamente percepite alle quali sarà applicato il tasso d’interesse
legale maggiorato di 5 punti percentuali, con riferimento al tasso vigente nel giorno di assunzione
della determinazione dirigenziale di richiesta di restituzione dell’acconto o del saldo del contributo.
Nel caso in cui il beneficiario non si renda disponibile ai controlli in loco o non produca i documenti
richiesti nel termine di 10 giorni dalla ricezione della comunicazione si procederà alla revoca
d’ufficio del contributo.
Modalità ed eventuali variazioni alle modalità tecnico operative previste in questo capitolo
potranno essere modificate con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

14. Revoche
Si procederà alla revoca totale del contributo e al recupero delle somme eventualmente già
erogate, alle quali sarà applicato il tasso d’interesse legale maggiorato di 5 punti percentuali, con
riferimento al tasso vigente nel giorno di assunzione della determinazione dirigenziale di richiesta
di restituzione dell’acconto o del saldo del contributo, nel caso in cui:
1. il beneficiario perde i requisiti richiesti per l’ammissibilità alle agevolazioni e descritti al
par. 3, durante l’esecuzione del progetto ed entro i tre anni successivi alla erogazione del
contributo;

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2. il progetto di ricerca non è realizzato conformemente a quanto previsto nella domanda
presentata;
3. nei casi previsti dal par. 13 “Controlli”;
4. dalla documentazione prodotta o dalle verifiche e controlli eseguiti emergono
inadempimenti della impresa beneficiaria rispetto agli obblighi previsti dal presente
provvedimento, dichiarazioni mendaci, documentazione falsificata nonché in tutti gli altri
casi previsti dalla normativa di riferimento, ed in particolare al luogo di svolgimento del
progetto;
5. non sono raggiunti i limiti temporali o di spesa previsti al par. 12 “Modalità di
rendicontazione ed erogazione dei contributi”;
6. il beneficiario contravviene agli obblighi previsti al par. 15 “Operazioni straordinarie
d’impresa”;
7. il beneficiario comunica via PEC la rinuncia al contributo.
La Regione provvederà inoltre ad una revoca parziale o totale del contributo riconosciuto dopo le
operazioni di controllo della rendicontazione e sulla base della spesa ammessa definitivamente
e tenuto conto dei limiti di spesa da raggiungere definiti al precedente par. 12 “Modalità di
rendicontazione ed erogazione del contributo”, punto 2, con eventuale recupero delle somme già
erogate, con le modalità sopra indicate.
Per quanto riguarda la maggiorazione dei punti percentuali della percentuale di contribuzione per
l’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato, di cui al par. 6, si prevedono i seguenti casi di
revoca della maggiorazione stessa:
1. qualora non si sia provveduto alle assunzioni previste con le caratteristiche ed entro i limiti
temporali indicati al precedente par. 6;
2. in caso di dimissioni del ricercatore e di sua mancata sostituzione entro 3 mesi. Si precisa
che qualora al momento della presentazione della rendicontazione il ricercatore risultasse
dimesso e non ancora sostituito, non si procederà alla liquidazione del contributo fino a
verifica definitiva.
La perdita del requisito dimensionale (perdita dello status di PMI) determinato dall’aumento del
personale non è causa di revoca solo nel caso di crescita autonoma o di acquisizione attiva in
qualsiasi forma da parte del beneficiario di altre aziende o rami di azienda. Qualora invece il
beneficiario sia esso oggetto di acquisizione e questo comporti la perdita dello status di PMI si
procederà con la revoca totale del contributo.
Si procederà altresì con la revoca totale o parziale in tutti gli altri casi previsti e qui non
espressamente elencati, e/o derivanti anche dal combinato disposto di due o più norme del
presente bando.

15. Operazioni straordinarie d’impresa


Sono ammesse unicamente operazioni di fusione per incorporazione e acquisizioni da parte del
beneficiario (che prevedano pertanto il sussistere del beneficiario al termine dell’operazione).
Operazioni straordinarie che prevedono la scomparsa come soggetto giuridico del beneficiario
sono considerate causa di revoca totale. Il beneficiario, nei casi ammessi, è tenuto ad avvertire
la Regione dell’operazione in corso entro il termine improrogabile di sessanta giorni
dall’operazione avvenuta. Il cambiamento di ragione sociale, la modifica della natura giuridica
purché nell’ambito delle società di capitale e la modifica della compagine sociale non sono
considerate operazioni straordinarie d’impresa.

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Non è inoltre ammessa la cessione in qualsiasi forma del ramo d’azienda impegnato nella
realizzazione del progetto. Tale situazione comporterà la revoca totale del contributo.

16. Informazioni sul procedimento amministrativo


1. Le domande pervenute saranno sottoposte ad una prima istruttoria formale tesa a verificare
la completezza della documentazione presentata, la rispondenza delle domande medesime
ai requisiti di ammissibilità oggettivi e soggettivi previsti dal bando, nonché l’assenza di
cause di esclusione. Tale istruttoria formale sarà svolta da un apposito “gruppo di lavoro”
costituito da un apposito atto del Direttore Generale della Direzione Generale Economia
della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa. Il termine per la conclusione di questa fase
procedimentale è di 45 giorni nel caso in cui le domande presentate siano inferiori a 100,
60 giorni nel caso in cui le domande siano pari o superiori a 100.
2. L’elenco delle domande non ammesse alla valutazione sarà formalizzato con apposito
Decreto del Commissario.
3. Le domande ammesse alla procedura di valutazione saranno inviate al Nucleo di
valutazione, che procederà alla valutazione in osservanza dei principi definiti al par. 10).
Successivamente, il Nucleo redigerà la proposta delle graduatorie per filiera, sulla base
delle valutazioni effettuate in termini di attribuzione di punteggio e importo di spesa ritenuta
ammissibile, e l’elenco dei progetti esclusi dalle graduatorie riportandone la relativa
motivazione.
4. Il nucleo di valutazione potrà riformulare il progetto sia sotto l’aspetto del piano di attività
che delle risorse impiegate.
5. Il termine per la fase di valutazione tecnica è stabilito in 60 giorni dalla conclusione della
fase di istruttoria formale delle domande qualora le domande siano inferiori a 100; qualora
le domande presentate siano pari o superiori a 100 tale termine è elevato a 90 giorni. L’esito
della valutazione sarà recepito con provvedimento del Commissario Delegato entro 30
giorni dal termine della fase di valutazione. Tale provvedimento sarà pubblicato sul sito
http://www.regione.emilia-romagna.it/ e sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-
Romagna.
6. Il diritto di accesso di cui all’art. 22 della Legge 241/90 e s.m.i., viene esercitato mediante
richiesta scritta motivata alla: Regione Emilia-Romagna – Dir. Gen. Economia della
Conoscenza, del lavoro e dell'impresa - Servizio ricerca, innovazione, energia ed economia
sostenibile – indirizzo PEC sviluppoeconomico@postacert.regione.emilia-romagna.it.
7. L’istanza di accesso deve indicare, come previsto dall’art. 5 c. 2 D.P.R. 352/1992, gli
estremi dei documenti in relazione ai quali viene richiesto l’accesso o gli elementi che ne
consentano l’esatta individuazione, le generalità del richiedente, gli elementi idonei a
provare la presenza dell’interesse connesso alla richiesta e gli eventuali poteri
rappresentativi.
8. L’unità organizzativa cui è attribuito il procedimento è: Regione Emilia-Romagna – Dir. Gen.
Economia della Conoscenza, del lavoro e dell'impresa - Servizio ricerca, innovazione,
energia ed economia sostenibile.
9. Il responsabile del procedimento amministrativo è il responsabile del Servizio ricerca,
innovazione, energia ed economia sostenibile.
10. I provvedimenti qui descritti potranno essere impugnati, entro 60 giorni dalla notifica
all’interessato degli esiti, di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-
Romagna.

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Modalità ed eventuali variazioni alle modalità tecnico operative previste in questo capitolo
potranno essere modificate con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

17. Informazioni
Informazioni relative ai contenuti e alle prescrizioni previste nel presente bando ed eventuali
chiarimenti e comunicazioni potranno essere reperite:
– sul portale del sito Imprese della Regione Emilia-Romagna al seguente indirizzo:
http://imprese.regione.emilia-romagna.it/ nella sezione dedicata al bando
– rivolgendosi direttamente allo Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00,
Tel. 848800258 - chiamata a costo tariffa urbana, secondo il proprio piano tariffario
E-mail: imprese@regione.emilia-romagna.it

18. Appendici
Al presente bando sono allegate come parti integranti le seguenti appendici:
a) Appendice 1: Elenco dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma del maggio 2012;
b) Appendice 2: facsimile domanda;
c) Appendice 3: Descrizione del progetto di ricerca e sviluppo sperimentale;
d) Appendice 4: facsimile modulo per l’attestazione di pagamento dell’imposta di bollo con
contrassegno telematico;
e) Appendice 5: Moduli Per la dichiarazione di dimensione dell’impresa;
f) Appendice 6: carta dei principi di responsabilità sociale d’impresa;
g) Appendice 7: manuale “Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di rendicontazione”
h) Appendice 8: informativa sul trattamento dei dati personali.

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APPENDICE 1
Elenco dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma del maggio 2012
(art. 1 del D.L. del 6 giugno 2012 n. 74 convertito con modificazioni nella L. n. 122/2012, integrato dall’art.
67 septies del D.L. n. 83/2012 convertito con modificazioni nella L. n. 134/2012, e ulteriormente modificato
con D.L. n. 148/2017 convertito con modificazioni nella L. n. 172/2017)

Provincia di Bologna Provincia di Reggio Emilia


Crevalcore Fabbrico
Galliera Guastalla
Pieve di Cento Luzzara
San Giovanni in Persiceto Reggiolo
Rolo

Provincia di Modena Provincia di Ferrara


Bastiglia Bondeno
Bomporto Cento
Camposanto Ferrara
Carpi Terre del Reno (Mirabello e Sant’Agostino)
Cavezzo Poggio Renatico
Concordia sulla Secchia Vigarano Mainarda
Finale Emilia
Medolla
Mirandola
Novi di Modena
Ravarino
San Felice sul Panaro
San Possidonio
San Prospero
Soliera

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APPENDICE 2 facsimile domanda

“Interventi a favore della ricerca industriale delle imprese


operanti nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi
sismici del maggio 2012”
Progetti di ricerca e sviluppo delle PMI

FACSIMILE
LA DOMANDA DEVE ESSERE COMPILATE ESCLUSIVAMENTE ONLINE

Regione Emilia-Romagna
Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa

Servizio ricerca, innovazione, energia ed economia sostenibile


Viale Aldo Moro n. 44 - 40127 Bologna
MARCA DA
BOLLO

(euro 16,00) Codice Marca da Bollo


da applicare sul Data emissione Marca da Bollo
modulo per
l’attestazione di

Il/la sottoscritto/a
Nato/a a il Cod. fiscale

in qualità di rappresentante legale dell’impresa, dichiaro:


Dati dell’azienda

Denominazione

Partita IVA

Codice fiscale

Forma giuridica

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Sede legale Via _________________ N. ___ Comune _____________ CAP _______ Cod.
ISTAT Comune ________ Provincia ______ Regione __________

Ateco 2007

Email PEC

Dimensione dell’impresa MICRO/PICCOLA/MEDIA

Settore di attività INDUSTRIA/ARTIGIANATO/COMMERCIO/TURISMO/ALTRI SERVIZI

Sede in cui si realizza il progetto

Indirizzo

CAP

Comune

Codice ISTAT del comune

Provincia

Regione

Ateco 2007 (att. primaria/secondaria)

FILIERA DI APPARTENENZA
 Biomedicale e altre industrie legate alla salute
 Meccatronica e motoristica
 Agroalimentare
 Ceramica e costruzioni
 ICT e produzioni multimediali
 Moda

CHIEDE
di essere ammesso alla concessione del contributo previsto dal bando per la
realizzazione del progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale descritto in
allegato

Titolo del progetto


Costo complessivo € Contributo richiesto €

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A TAL FINE DICHIARA CHE
(questi dati dovranno corrispondere alla dichiarazione di dimensione compilata a parte)
l’impresa, ai sensi del D.M. 18 aprile 2005, corrisponde ai requisiti di
 MICRO O PICCOLA IMPRESA  MEDIA MPRESA

Dati relativi all’ultimo bilancio approvato – anno 2018


Numero addetti (in ULA)
Fatturato (in euro) €
Totale di Bilancio (in euro) €

o corrispondono ai requisiti di PMI, ai sensi della Raccomandazione della Commissione


Europea 2003/361/CE (ALLEGARE DICHIARAZIONI DI CUI ALL’APPENDICE 5)
o l’impresa è regolarmente costituita ed iscritta nel registro delle imprese presso la CCIAA
competente per territorio entro la data di presentazione della domanda;
o sono costituite in una delle seguenti forme:
□ società di capitale (SPA, SRL, Soc. in accomandita per Azioni, SRL a socio unico, SRL
semplificata);
□ società di persone (escluse le società semplici)
□ società cooperative;
□ società consortili nella forma di società di capitale (Soc. Cons. per Azioni, Soc. Cons. a
resp. Limitata).
o esercitare attività industriale di produzione di beni e servizi, come indicato dall’art. 2195,
comma 1, punto 1 del c.c., ed esclusa l’impresa agricola come definita all’art. 2135 del
c.c. e che come tale sia iscritta nella sezione speciale alla camera di commercio
o l’impresa è attiva, non è in stato di liquidazione o di fallimento e non è stata soggetta a
procedure di fallimento o di concordato nel quinquennio precedente la data di
presentazione della domanda;
o non presentano le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18,
del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107
e 108 del Trattato;
o nei propri confronti non sussistono cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui
all’art. 67 del D.Lgs 159/2011
o non hanno usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla
realizzazione anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto;
o non sono società strumentali, controllate direttamente o indirettamente da Pubblica
Amministrazione o altri soggetti pubblici;
o qualora la proprietà sia riferita ad una fiduciaria, si impegna a far conoscere alla
Regione Emilia-Romagna i soci proprietari della fiduciaria stessa;
-  nessuna impresa appartenente allo stesso gruppo, come definito nel presente bando,
oltre alla proponente ha presentato domanda sul presente bando

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oppure (opzione alternativa)
-  le seguenti imprese appartenenti allo stesso gruppo (come definito nel presente bando)
____________ _________ hanno presentato domanda rispettando i limiti di contributo
richiesto indicati al par. 6 “Contributo regionale” del presente bando

DICHIARA INOLTRE CHE

l’impresa soddisfa i parametri di affidabilità economico-finanziaria richiesti al par. 4 del bando,


sulla base dei dati ufficiali dell’ultimo bilancio approvato dall’assemblea dei soci, bilancio relativo
all’esercizio 2018:
a) congruenza tra capitale netto e costo CP2 (…….) – I3
del progetto CN1 (……..) > (……….)
(indicare i valori da bilancio) 2

Compilare la parte sottostante solo nel caso in cui la condizione di cui sopra non è verificata

Poiché CN= non risulta maggiore di (CP-I)/2 si richiede di considerare un incremento di CN dovuto
a:
AU=
Aumento di capitale sociale deliberato alla data di presentazione della domanda, anche nella forma di
conferimento soci in conto futuro aumento di capitale, e versato, comunque a titolo di aumento, come
indicato nel presente bando. Resta inteso che l'importo di tale aumento da versare potrà essere ridotto
in funzione del costo del progetto riconosciuto effettivamente ammissibile.
TCCS =
Versamento a CN della quota di capitale sociale riportata nell'ultimo bilancio approvato alla data della
presente domanda e non ancora versata, pari all'importo dei crediti verso soci per versamenti ancora
dovuti di cui alla voce A) dello Stato Patrimoniale
TCQNV=
Trasferimento al Capitale sociale dell’eventuale quota di capitale sociale riportata nell’ultimo bilancio
approvato e non ancora versata, che risulti alla voce a) dell’attivo dello Stato Patrimoniale “crediti verso
soci per versamenti ancora dovuti
a) congruenza tra capitale netto CN+AU+ TCCS+ CP –I
e costo del progetto TCQNV >
(indicare i valori da bilancio) 2

b) onerosità della posizione finanziaria OF4(…………….) = ………….. <10%

1
CN = capitale netto = totale del "patrimonio netto" come definito dal codice civile all’art. 2424, al netto dei "crediti
verso soci per versamenti ancora dovuti", delle "azioni proprie" e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di
anticipo sugli utili
2
CP = costo del progetto indicato in domanda
3
I = contributo regionale richiesto
4
OF = oneri finanziari netti = saldo tra "interessi e altri oneri finanziari" e "altri proventi finanziari", di cui
rispettivamente alle voci C17 e C16 dello schema di conto economico del codice civile

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(valore arrotondato alla seconda cifra decimale) F5 (……………..)
(Non richiesto per imprese costituite nel 2018)

 Richiede la maggiorazione del 10% del contributo di cui al par. 6 del bando e a tal fine si impegna
ad assumere a tempo indeterminato, nell’unità locale dove si svolge il progetto:
o almeno 1 ricercatore (se micro o piccola impresa)
o almeno 2 ricercatori (se media impresa)
Le nuove assunzioni dovranno avvenire successivamente alla data di presentazione della
domanda ed entro 3 mesi dalla data di avvio del progetto. Nel caso si intendessero sostituire le
nuove assunzioni sopra descritte con stabilizzazioni si precisa che queste dovranno essere in
ragione di 2:1 con le nuove assunzioni. In caso di stabilizzazione di ricercatori già presenti in
azienda, l’assunzione a tempo indeterminato deve avvenire successivamente alla data di
presentazione della domanda ed entro 1 mese dalla data di avvio del progetto.

5 F = fatturato = "ricavi delle vendite e delle prestazioni" di cui alla voce A1 dello schema di conto economico del codice
civile.

pagina 75 di 152
COSTI PREVISTI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA INDUSTRIALE E
SVILUPPO SPERIMENTALE

Ricerca Sviluppo
Totale
industriale sperimentale

1. Spese per nuovo personale laureato


adibito ad attività di ricerca

2. Spese per il personale adibito ad attività di


ricerca (max 30% delle spese di cui ai punti
1 – 4 – 5 – 6)

3. Spese per il personale di produzione o


ausiliario (max 25% della voce 2)

4. Spese per attrezzature scientifiche e


impianti industriali (max 30% delle voci di
costo di cui ai punti 1 – 2 – 3 – 5 - 6)

5. Spese per ricerca contrattuale,


consulenze, ecc.

6. Spese per realizzazione prototipo (max NON


20% delle voci di costo da 1 a 5) AMMESSE

7. Spese generali (5% della somma da 1 a 6)

TOTALE TOT RI TOT SS TOT RI+SS

Totale (non
CONTRIBUTO RICHIESTO superiore a €
200.000,00)

DICHIARA

- di rendere le precedenti dichiarazioni ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000 n.


445, e di essere consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in
caso di dichiarazione mendace o di esibizione di atto falso o contenente dati non
rispondenti a verità, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.

Si allegano i documenti elencati nel par. 9) “Presentazione delle proposte”

Luogo e data Timbro e firma del legale rappr.

__________________________ ______________________________________

Si ricorda che l’originale della domanda sottoscritta dal legale rappresentate con bollo apposto deve
essere conservata per 5 anni dopo la presentazione della domanda

pagina 76 di 152
APPENDICE 3 –
Descrizione del progetto di ricerca e sviluppo sperimentale

1. PROPONENTE

1.1 TITOLO DEL PROGETTO

1.2 ABSTRACT (max 5.000 caratteri) – il contenuto dell’abstract sarà reso pubblico sui siti regionali ai sensi del D.
Lgs. n. 33/2012, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nella deliberazione della Giunta regionale n.
2056/2012
Descrivere:
- Motivazioni della ricerca
- Obiettivo del progetto
- Principali problemi tecnologici da affrontare
- Risultati attesi

1.3 RESPONSABILE TECNICO DEL PROGETTO


Cognome Nome
Ruolo in azienda
e-mail Tel. Fax

1.4 RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DEL PROGETTO


Cognome Nome
Ruolo in azienda
e-mail Tel. Fax

1. 5 FILIERA DI APPARTENENZA
Indicare a quale delle filiere descritte al par. 1 del bando appartiene il proponente, fornendo informazioni
volte a dimostrare rapporti industriali e commerciali tali da giustificare l’appartenenza a tale filiera. (max
3.000 caratteri)

pagina 77 di 152
2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

TITOLO DEL PROGETTO

2.1a DESCRIZIONE DEL PROGETTO (max 20.000 caratteri)


Descrivere gli obiettivi generali e specifici del progetto, le problematiche tecnologiche da affrontare, le fasi in
cui il progetto si sviluppa, i risultati attesi in termini di acquisizione di nuove conoscenze e di avanzamento
tecnologico del proponente.
Descrivere in che modo il progetto proposto rientra nelle strategie di sviluppo aziendale e come può contribuire
all’avanzamento organizzativo e strategico del proponente.

2.1b ESATTA INDICAZIONE DEGLI OBBIETTIVI DI PROGETTO (max 3.000 caratteri)


Descrivere gli obiettivi specifici del progetto che si intendono raggiungere e che saranno oggetto dei successivi
investimenti necessari alla industrializzazione e commercializzazione.
Preferibilmente indicare tre obbiettivi specifici e comunque non più di quattro.
2.2 EFFETTO DI INCENTIVAZIONE DEL CONTRIBUTO RICHIESTO (max 5.000 caratteri)
Fornire informazioni utili per valutare in che modo il contributo richiesto per il progetto di ricerca determina un
effetto di incentivazione sulle attività di ricerca e sviluppo del proponente, ad esempio in termini di aumento
delle dimensioni del progetto, o di aumento totale delle spese di R&S (si veda punto 6. della disciplina
comunitaria sugli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, pubblicata sulla GUCE C 323 del
2006)

2.3 GRADO DI INNOVAZIONE (max 10.000 caratteri)


Descrivere il carattere innovativo della proposta in riferimento alle tecnologie e/o alle tecniche contenute nel
progetto, al target di riferimento, al contesto di realizzazione ed alle metodologie in rapporto al settore di
applicazione. Illustrare adeguatamente, anche attraverso disegni e grafici, le specifiche soluzioni tecniche che
si intendono adottare e i principi scientifici su cui esse si basano. Descrivere in che modo i nuovi
processi/prodotti/servizi che si intendono sviluppare si differenziano rispetto a quelli già attualmente offerti dal
proponente, e rispetto ad eventuali soluzioni simili disponibili sul mercato. Descrivere gli eventuali studi di
fattibilità o attività già realizzate propedeutiche all’avvio del progetto, in particolare l’esistenza di brevetti già
nella disponibilità (sia di proprietà che non) del proponente.

2.4 POTENZIALI RICADUTE INDUSTRIALI DEI RISULTATI PER IL PROPONENTE (max 10.000 caratteri)
Descrivere le ricadute economiche dei risultati attesi: dimensioni del mercato attuali e prospettiche, posizioni
del proponente e della principale concorrenza, ricavi e/o minori costi attesi e redditività dell’iniziativa anche in
relazione agli investimenti di industrializzazione.
Descrivere le ricadute occupazionali dirette derivanti dal progetto, ad esempio aumento dell’organico nelle
attività di R&S, e le ricadute occupazionali previste come conseguenza dell’industrializzazione dei risultati
attesi.
Descrivere le sedi coinvolte nell’ipotizzato sfruttamento industriale.

pagina 78 di 152
2. 5 PIANO DEGLI INVESTIMENTI PROGRAMMATO PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE E/O
COMMERCIALIZZAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO (max 5.000 caratteri)
Descrivere il piano degli investimenti previsti per industrializzare e/o commercializzare i risultati del progetto
sia nel periodo di realizzazione del progetto stesso che nei tre anni successivi alla sua conclusione. Tale
descrizione sarà poi confrontata con la relazione finale prodotta al termine del progetto ed alla quale è legata
una potenziale riduzione del contributo riconosciuto.

2. 6 PROFILO DEL PROPONENTE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DEL PROGETTO E ALLE ATTIVITA’
PREVISTE (max 5.000 caratteri)
Fornire un breve profilo dell’impresa, evidenziando in particolare quelle informazioni utili a qualificare
l’esperienza del proponente sulle tematiche oggetto della ricerca.

3. DESCRIZIONE DEL PIANO DI ATTIVITA’

pagina 79 di 152
3.1 DESCRIZIONE DEL PIANO DI ATTIVITA’ (max 10.000 caratteri)
Descrivere, facendo eventualmente uso anche di grafici e tabelle, il prodotto/processo/servizio che si intende
sviluppare, evidenziandone i principali moduli o elementi componenti, detti Obiettivi Realizzativi (OR)

3.2 SINTESI OBIETTIVI REALIZZATIVI (fasi di lavoro)


mese6 mese Tipologia
TITOLO DELL’OR
avvio fine RI/SS7
OR1
OR2
OR3
OR4
OR5
OR6

3.3 DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI REALIZZATIVI (max 6 OR, max 5.000 caratteri per OR)

OR1 (DUPLICARE LA SCHEDA PER OGNI OR, NUMERANDOLI DA 1 A 6)


Titolo

Obiettivi

Attività previste

Risultati attesi (descrivere in dettaglio dal punto di vista qualitativo e quantitativo tali risultati)

RISORSE UMANE IMPEGNATE NELL’OR


gg. uomo ricercatori gg. uomo personale gg. uomo personale gg. uomo personale Totale gg. uomo
interni8 ausiliario interno9 centri di ricerca10 esterno11

6 Indicare i mesi con i progressivi da 1 a 18, dove 1 è il primo mese di progetto


7 RI = Ricerca industriale, SS = Sviluppo sperimentale. Uno stesso OR può includere solo una tipologia di attività
8 Include personale dipendente a tempo determinato o indeterminato, sia già presente in azienda che di nuova

assunzione (voce di costo 1)


9 Include personale addetto alla produzione e personale ausiliario (voce di costo 2)
10
Include personale dei centri di ricerca pubblici e privati con i quali si intende collaborare
11 Include le giornate dei consulenti non dipendenti del proponente

pagina 80 di 152
3.4 DESCRIZIONE DEI SERVIZI AD ALTO CONTENUTO DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, LE
COMPETENZE TECNICHE ED I BREVETTI (max 10.000 caratteri)
Descrivere i servizi richiesti in domanda ed indicarne l’utilità ai fini della ricerca

3.5 DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE SCIENTIFICA ED IMPIANTI INDUSTRIALI (max 5.000 caratteri)
Descrivere la strumentazione scientifica ed impianti industriali richiesti in domanda ed indicarne l’utilità ai fini
della ricerca

3.6 DESCRIZIONE DEL PROTOTIPO/IMPIANTO PILOTA (max 10.000 caratteri)


Descrivere in dettaglio il prototipo e/o l’impianto pilota che si intende realizzare, specificandone le principali
funzioni ed il tipo di utilizzo che si intende farne

3.7 ATTIVITA’ SPERIMENTALE: MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO UTILIZZATI (max 5.000 caratteri)
Descrivere in dettaglio le materie prime ed i materiali di consumo che si prevede di utilizzare per il test del
prototipo e/o in generale per l’attività sperimentale.

pagina 81 di 152
4 Risorse per il progetto PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

4.1 RICERCATORI CHE SI PREVEDE DI ASSUMERE


profilo/tipologia di laurea12 mansione nelle attività di tipo di assunzione14 Totale gg.
R&S13 uomo sul
progetto

TOTALE

4.2 PERSONALE DIPENDENTE ADDETTO ALLA RICERCA COINVOLTO NEL PROGETTO (vedi tipologia 1 delle
spese ammesse, par. 5 del bando)
profilo15 qualifica16 tipo contratto17 n. unità Totale gg.
uomo sul
progetto

TOTALE

4.3 PERSONALE DIPENDENTE ADDETTO ALLA PRODUZIONE COINVOLTO NEL PROGETTO (vedi tipologia 2
delle spese ammesse, par. 5 del bando)
profilo18 qualifica19 tipo contratto20 n. unità Totale gg.
uomo sul
progetto

TOTALE

4.4 SPESE PER L’ACQUISTO O LOCAZIONE DI STRUMENTAZIONE SCIENTIFICA ED IMPIANTI INDUSTRIALI


fornitore Tipo del bene utilizzo nel progetto Costo
previsto

TOTALE

4.5 SPESE PER LA RICERCA CONTRATTUALE

12 Ad es. ingegnere meccanico, informatico, chimico, ecc.


13 Specificare quale mansione si intende affidare al nuovo ricercatore nell’ambito delle attività di R&S dell’impresa, ad
es. nuovi materiali, sviluppo sistemi di controllo, sistemi di simulazione, ecc.
14 Specificare se si tratta di una stabilizzazione di un ricercatore già presente in azienda o di una nuova assunzione a

tempo indeterminato
15 Indicare il tipo di competenza/laurea
16 Ad es. dirigente, responsabile R&S, progettista, disegnatore, tecnico di laboratorio, ecc
17 Tempo indeterminato, tempo determinato
18 Indicare il tipo di competenza
19 Ad es. responsabile produzione, operaio specializzato, tecnico, ecc
20 Tempo indeterminato, tempo determinato

pagina 82 di 152
fornitore ruolo nel progetto Totale gg. Costo
uomo previsto

TOTALE

4.6 SPESE PER LA COSTRUZIONE DI PROTOTIPI FISICAMENTE E MATERIALMENTE RISCONTRABILI E/O


IMPIANTI PILOTA
fornitore componenti, semilavorati, Come si inserisce nel prototipo Costo
materiali commerciali previsto

TOTALE

4.7 SPESE PER MATERIE PRIME O ALTRI MATERIALI DI CONSUMO (SOLO SE NECESSARIE PER L’ATTIVITÀ
DI SPERIMENTAZIONE DEL PROTOTIPO)
fornitore Materie prime o Descriverne l’utilizzazione Quantità previste Costo
materiali di consumo previsto

TOTALE

pagina 83 di 152
Appendice 4
FAC-SIMILE

MODULO PER L’ATTESTAZIONE DI PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO CON


CONTRASSEGNO TELEMATICO

Il sottoscritto, consapevole che le false dichiarazioni, la falsità degli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del
codice penale (Art. 75 e 76 dpr 28.12.2000 n.445) trasmette la presente dichiarazione, attestando ai sensi degli
artt. 46 e 47 del DPR 28.12.2000 n. 445 quanto segue:

Spazio per l’apposizione del


contrassegno telematico

Cognome Nome
Nato a Prov. Il
Residente in Prov. CAP
Via/piazza n.
Tel. Fax Cod. Fisc.
Indirizzo PEC
IN QUALITÀ DI
□ Persona fisica □ Procuratore Speciale
□ Legale Rappresentante della Persona Giuridica

DICHIARA

□ che, ad integrazione del documento, l’imposta di bollo è stata assolta in modo virtuale tramite
apposizione del contrassegno telematico su questo cartaceo trattenuto, in originale, presso il mittente, a
disposizione degli organi di controllo. A tal proposito dichiara inoltre che
la marca da bollo di euro ____________________ applicata ha:
IDENTIFICATIVO n. __________________________________ e data__________________________

□ di essere a conoscenza che la Regione Emilia-Romagna potrà effettuare controlli sulle pratiche
presentate e pertanto si impegna a conservare il presente documento e a renderlo disponibile ai fini dei
successivi controlli

pagina 84 di 152
Luogo e data Firma autografa leggibile o firma digitale

AVVERTENZE:
1) Il presente modello, provvisto di contrassegno sostitutivo del bollo deve essere debitamente compilato e
sottoscritto con firma autografa o digitale del dichiarante o del procuratore speciale e deve essere inviato
come file all’indirizzo
Pec:_______________________________________________________________________

pagina 85 di 152
Appendice 5
Moduli Per la dichiarazione di dimensione dell’impresa
– Dichiarazione sulla dimensione aziendale (fac-simile)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO RELATIVA AL POSSESSO DEI


REQUISITI DI PMI

(artt. 46 e 47 – D.P.R. n. 445 del 28.12.2000)


(come definiti dal Decreto Ministero attività produttive 18 aprile 2005 – GU n. 238 del 12.10.2005)

Il/la sottoscritto/a nato/a a il nella sua qualità di legale rappresentante


dell’impresa avente sede legale in Via CAP Provincia CF
P. IVA recapito telefonico fax e-mail

DICHIARA

di rientrare nella dimensione d’impresa:

 piccola  media  grande

sulla base dei dati riportati nelle schede allegate, di seguito indicate (barrare le caselle
che interessano):

 Informazioni relative alla qualifica di PMI


 Calcolo per le imprese associate o collegate
 Allegato A impresa associata
 Scheda di Pertenariato
 Allegato B imprese collegate
 Scheda di collegamento

Il sottoscritto dichiara di essere consapevole delle responsabilità penali, derivanti dal


rilascio di dichiarazioni mendaci, di formazione o uso di atti falsi, e della conseguente
decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, richiamate
dagli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.
La dichiarazione è presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità
( n. rilasciato il ) ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. n.445/00.

_____________________, lì _____________

Timbro e Firma
__________________

pagina 86 di 152
Modello Di Dichiarazione
INFORMAZIONI RELATIVE AL CALCOLO DELLA DIMENSIONE DI IMPRESA

1. Dati identificativi dell'impresa


Denominazione o ragione sociale:
Indirizzo della sede legale:
N. di registro o partita IVA(1)
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali(2):

2. Tipo di impresa
Barrare la/e casella/e relativa/e alla situazione in cui si trova l'impresa richiedente:

In tal caso i dati riportati al punto 3 risultano dai conti


Impresa autonoma
dell'impresa richiedente. (Compilare solo la Scheda 1)

Impresa associata
In tali casi i dati riportati al punto 3 risultano dai dati indicati nei
rispettivi prospetti di dettaglio di cui alle Schede 2, 3, 4 e 5
Impresa collegata

3. Dati che determinano la categoria dell’impresa


Calcolati secondo l’articolo 6 dell’allegato alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione sulla definizione delle PMI

Periodo di riferimento (*):


Effettivi (ULA) Fatturato (**) Totale di bilancio (**)

(*) Tutti i dati devono riguardare l’ultimo esercizio contabile chiuso e vengono calcolati su base annua. Per le imprese di
costituzione recente, i cui conti non sono ancora stati chiusi, i dati vengono stimati in buona fede ad esercizio in corso
(**) In migliaia di euro.

Importante:
rispetto all’esercizio contabile precedente c’è un cambiamento dei dati tale da provocare un cambiamento
di categoria dell’impresa richiedente (micro, piccola, media o grande impresa)?

 Si (in tal caso compilare e allegare una dichiarazione riguardante l’esercizio precedente (3)).

 No

, lì

(timbro e firma)
(1) A scelta degli Stati membri, a seconda delle necessità.
(2) Presidente («Chief executive»), direttore generale o equivalente.
(3) Definizione, articolo 4, paragrafo 2, dell’allegato alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione.

pagina 87 di 152
Allegato alla Dichiarazione
CALCOLO PER LE MPRESE ASSOCIATE O COLLEGATE

Allegati da accludere se necessario:

Allegato A se l’impresa ha almeno un’impresa partner (ed eventuali schede supplementari)


Allegato B se l’impresa ha almeno un’impresa collegata (ed eventuali schede supplementari

Calcolo dei dati delle imprese collegate o associate(1)

Periodo di riferimento (2):

Effettivi (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)

1. Dati(2) dell'impresa richiedente o


dei conti consolidati [riporto della
tabella B(1) e dell’ Allegato B (3)]

2. Dati(2) aggregati in modo


proporzionale di tutte le
(eventuali) imprese associate
(riporto dalla tabella A
dell’ allegato A)
3. Somma dei dati(2) di tutte le
imprese collegate (eventuali) non
ripresi tramite consolidamento alla
riga 1 [riporto dalla tabella B(2)
dell’allegato B]

Totale

I risultati della riga «Totale» vanno riportati nella tabella «dati che determinano la categoria d’impresa» della dichiarazione.

, lì

(timbro e firma)

___________________________
(*) In migliaia di euro.
(1) Definizione, articolo 6, paragrafi 2 e 3.
(2) Tutti i dati devono riguardare l’ultimo esercizio contabile chiuso e sono calcolati su base annua. Per le imprese di recente
costituzione, i cui conti non sono ancora stati chiusi, i dati vengono stimati in buona fede ad esercizio in corso (definizione, articolo
4).
(3) I dati dell’impresa, compresi quelli relativi agli effettivi, vengono determinati in base ai conti e ad altri dati dell’impresa oppure,
se disponibili, in base ai conti consolidati dell’impresa o a conti consolidati in cui l’impresa è ripresa tramite consolidamento.

pagina 88 di 152
ALLEGATO A
IMPRESE ASSOCIATE

Per ogni impresa per la quale è stata compilata la «scheda di partenariato» [una scheda per ogni impresa associata
dell’impresa richiedente e per le imprese associate delle eventuali imprese collegate, i cui dati non sono ancora
ripresi nei conti consolidati (1)], i dati della corrispondente tabella «partenariato» vanno riportati nella tabella
riassuntiva seguente

Tabella A

Impresa associata
(indicare Occupati (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)
nome/identificazione)
l)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
…)

TOTALE
(*) In migliaia di euro.

NB:
Questi dati risultano da un calcolo proporzionale effettuato nella «scheda di partenariato» compilata per ogni impresa partner diretta o indiretta.

I dati indicati nella riga «Totale» della tabella di cui sopra vanno riportati alla riga 2 (riguardante le imprese partner) della tabella dell’allegato alla dichiarazione.

, lì

(timbro e firma)

_________________________
(1) Se i dati relativi ad un'impresa sono ripresi nei conti consolidati ad una percentuale inferiore a quella di cui all'articolo 3, comma
4, è opportuno applicare comunque la percentuale stabilita da tale articolo.

pagina 89 di 152
SCHEDA DI PARTENARIATO

1. Dati identificativi dell'impresa associata


Denominazione o ragione sociale:
Indirizzo della sede legale:
N. di registro o di partita IVA(1):
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali(2)

2. Dati relativi ai dipendenti e all'impresa associata


Periodo di riferimento (1):
Effettivi (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)
1. Dati lordi
(*) In migliaia di euro.

NB: I dati lordi risultano dai conti e da altri dati dell’impresa partner, consolidati se disponibili in tale forma, ai quali si
aggiungono al 100 % i dati delle imprese collegate all’impresa partner, salvo se i dati delle imprese collegate sono già ripresi
tramite consolidamento nella contabilità dell’impresa partner (3). In caso di necessità aggiungere «schede di collegamento»
per le imprese collegate non riprese tramite consolidamento.

3. Calcolo proporzionale
a) Indicare con precisione il tasso della partecipazione (4) detenuta dall’impresa dichiarante (o
dall’impresa collegata attraverso la quale esiste la relazione con l’impresa partner), nell’impresa
partner oggetto della presente scheda:

...........................................................................................................................................................
...................................

...........................................................................................................................................................
...................................

Indicare anche il tasso della partecipazione detenuta dall’impresa partner oggetto della presente
scheda nell’impresa dichiarante (o nell’impresa collegata):

...........................................................................................................................................................
...................................

...........................................................................................................................................................
...................................

pagina 90 di 152
b) Tra i due tassi di cui sopra va scelto il più elevato: tale percentuale si applica ai dati lordi
indicati nella tabella precedente. Il risultato del calcolo proporzionale va riportato nella tabella
seguente:

Tabella «partenariato»
Percentuale: . . .% Occupati (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)
Risultati proporzionali
(*) In migliaia di euro.

I dati di cui sopra vanno riportati nella tabella A dell’allegato A.

, lì

(timbro e firma)

____________________________
A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze.
(2) Presidente («Chief executive»), direttore generale o equivalente.
(3) Definizione, articolo 6, paragrafo 3, primo comma.
(4) Va preso in considerazione il tasso più elevato in termini di quota del capitale o dei diritti di voto. Ad esso va aggiunto il tasso della
partecipa-zione detenuta sulla stessa impresa da qualsiasi altra impresa collegata (definizione, articolo 3, paragrafo 2, primo comma

pagina 91 di 152
Allegato B
IMPRESE COLLEGATE

A) DETERMINARE IL CASO IN CUI SI TROVA L’IMPRESA RICHIEDENTE

Caso 1: l’impresa richiedente redige conti consolidati oppure è inclusa tramite consolidamento nei conti
consolidati di un’al-tra impresa collegata [tabella B(1)]

Caso 2: l’impresa richiedente o una o più imprese collegate non redigono conti consolidati oppure non sono
riprese trami-te consolidamento [tabella B(2)].

NB: i dati delle imprese collegate all’impresa richiedente risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati
se disponibili in tale forma. A questi vengono aggregati proporzionalmente i dati delle eventuali imprese
associate a tali imprese collegate, situate immediatamente a monte o a valle dell’impresa richiedente,
qualora non siano già stati ripresi tramite consolida-mento (1).)

B. I METODI DI CALCOLO A SECONDA DEI CASI

Nel caso 1: I conti consolidati servono da base di calcolo. Compilare la tabella B(1)

Tabella 1

Effettivi (ULA) (*) Fatturato (**) Totale di bilancio (**)


Totale
(*) Quando gli effettivi di un’impresa non risultano dai conti consolidati, essi vengono calcolati sommando tutti gli effettivi di tutte le
imprese con le quali essa è collegata.
(**) In migliaia di euro

I dati indicati nella riga «Totale» della tabella B(1) vanno riportati alla riga 1 della tabella dell’allegato alla
dichiarazione.

Identificazione delle imprese riprese tramite consolidamento


Impresa collegata Indirizzo della sede N. di registro o partita Nome e qualifica del o
(nome/identificazione) legale IVA (*) dei dirigenti principali (**)
A
B
C
D
E
F
(*) A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze.
(**) Presidente («Chief executive»), direttore generale o equivalente.

__________________________

pagina 92 di 152
(1) Definizione, articolo 6, paragrafo 2, secondo comma

NB: le eventuali imprese partner di un’impresa collegata non riprese tramite consolidamento vanno trattate
come partner dirette dell’impresa richiedente. All’allegato A vanno quindi aggiunti i loro dati e una «scheda
di partenariato».
Nel caso 2: Per ogni impresa collegata (inclusi i collegamenti tramite altre imprese collegate), compilare
una «scheda di collegamento» e procedere all’addizione dei conti di tutte le imprese collegate compilando
la tabella B(2) qui di seguito.

Tabella B (2)

Impresa n. Effettivi (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Totale
(*) In migliaia di euro.

I dati indicati alla riga «Totale» della tabella di cui sopra vanno riportati alla riga 3 (riguardante le imprese
collegate) della tabella dell’allegato alla dichiarazione.

, lì

(timbro e firma)

pagina 93 di 152
SCHEDA DI COLLEGAMENTO N. …
(solo per ogni impresa collegata, non ripresa tramite consolidamento nella tabella B)

1. Dati identificativi dell'impresa


Denominazione o ragione sociale: ..................................................................................................................
Indirizzo della sede legale: ..............................................................................................................................
N. di registro o di partita IVA (1): .......................................................................................................................
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali (2) ........................................................................................................................................

2. Dati relativi all’ impresa


Periodo di riferimento
Occupati (ULA) Fatturato (*) Totale di bilancio (*)
Totale
(*) In migliaia di euro.

I dati devono essere riportati nella tabella B(2) dell’allegato B.

NB: i dati delle imprese collegate all’impresa richiedente risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati
se disponibili in tale forma. A questi si aggregano proporzionalmente i dati delle eventuali imprese partner
delle imprese collegate, situate immediatamente a monte o a valle di quest’ultime, se non sono già stati
ripresi nei conti consolidati (3).

Tali imprese partner vanno trattate come partner diretti dell’impresa richiedente. All’allegato A vanno quindi
acclusi i loro dati e una «scheda di partenariato».

, lì

(timbro e firma)

_______________________________
(1) A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze
(2) Presidente («Chief executive»), direttore generale o equivalente
(3) Se i dati relativi ad un’impresa sono ripresi nei conti consolidati ad un tasso inferiore a quello di cui all’articolo 6, paragrafo 2, è opportuno appli-care
comunque la percentuale stabilita da tale articolo (definizione, articolo 6, paragrafo 3, secondo comma)

pagina 94 di 152
APPENDICE 6

CARTA DEI PRINCIPI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA


Premessa
La Regione Emilia-Romagna, mediante i Programmi regionali, nazionali e comunitari che gestisce
direttamente, sostiene i progetti d’impresa nel campo della ricerca, dell’innovazione,
dell’internazionalizzazione, attraverso contributi diretti a fondo perduto, agevolazioni finanziarie,
organizzazione della rete dei servizi per la ricerca e l’innovazione, azioni di promozione.
A fronte di tale impegno ti chiede di contribuire a rendere più sostenibile e innovativo il territorio regionale,
promuovendo i principi della presente Carta per la Responsabilità Sociale d’Impresa.
La Regione Emilia-Romagna intende così favorire la nascita e la crescita di imprese e filiere produttive
innovative e socialmente responsabili, orientate alla pratica dei principi della responsabilità sociale
d’impresa (RSI), in coerenza con le strategie per lo sviluppo economico e sociale promossi dalla
Commissione Europea e con provvedimenti di livello nazionale che valorizzano le azioni di RSI quali il rating
di legalità.

Che cosa è la Carta dei Principi della Responsabilità Sociale


Per Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) si intende la volontà e la pratica da parte di un’impresa di
incorporare tematiche con ricadute sociali e ambientali all’interno del proprio sistema di decisione e
gestione, di ridurre i propri impatti sull’ambiente e sul contesto territoriale, in modo responsabile e
trasparente, conformemente con la legislazione nazionale e internazionale, ma anche capace di andare al
di là delle prescrizioni normative.
Gli impegni previsti in modo sintetico dalla Carta dei Principi di RSI che ti proponiamo, sono ispirati alla
Linea Guida internazionale ISO 26001 sulla Responsabilità Sociale e ai principali riferimenti internazionali
in materia da parte dell’OCSE, dell’ONU e dell’Unione Europea (Linee Guida OCSE, Millennium
Development Goals, Enterprise 2020); la Regione ha provveduto a diffonderli attraverso eventi di
formazione, sostegno a laboratori di imprese per la RSI, partecipazione a progetti nazionali, come potrai
vedere dal sito http://imprese.regione.emilia-romagna.it/rsi
Ora chiediamo il tuo impegno per farli conoscere in modo più capillare ed adattarli alla tua impresa,
creando così valore per l’intero territorio.

PRINCIPI

Trasparenza e Stakeholders
 Operare secondo principi e pratiche di anti-corruzione e di concorrenza leale
 Valutare periodicamente le aspettative dei vari stakeholders (dipendenti, clienti, fornitori, comunità
locale, ambiente)
 Promuovere il dialogo e il coinvolgimento degli stakeholder attraverso periodici momenti di confronto
e presentazione dei risultati delle azioni e impegni per la RSI

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 Assicurare buone e corrette relazioni con la catena dei fornitori e sub-fornitori
 Intraprendere il percorso per ottenere il rating di legalità di cui al Decreto Legge 24 marzo 2012 n. 27,
convertito con la Legge 62/2012, per consentire trasparenza e semplificazione nei rapporti con gli
stakeholders e con la Pubblica Amministrazione

Benessere Dipendenti / Conciliazione Vita-Lavoro


 Promuovere pari opportunità di trattamento dei dipendenti uomini e donne e favorire processi di
inclusione anche verso i portatori di disabilità
 Favorire lo sviluppo di un contesto di lavoro sicuro e attento alle condizioni di lavoro
 Favorire l’utilizzo dei servizi di welfare e conciliazione lavoro famiglia anche attraverso lo sviluppo di
azioni di welfare aziendale
 Assicurare il periodico confronto, ascolto e coinvolgimento attivo dei dipendenti per favorire il
benessere in azienda

Clienti e Consumatori
 Realizzare prodotti e servizi sicuri che garantiscano bassi impatti ambientale e facilità nel loro
smaltimento e/o recupero
 Realizzare attività di vendita, marketing e commercializzazione oneste e basate su comunicazioni e
messaggi non fuorvianti o ingannevoli
 Attivare azioni di comunicazione e dialogo con i consumatori nell’ambito della gestione delle
informazioni, reclami e miglioramento continuo dei prodotti / servizi

Gestione Green di prodotti e processi


 Prevenire e ridurre forme di inquinamento, contenere la produzione di rifiuti e favorire il recupero e il
riciclaggio degli scarti di produzione
 Migliorare l’efficienza energetica nei processi produttivi e negli edifici e utilizzare energie rinnovabili
per mitigare gli effetti sul cambiamento climatico
 Introdurre criteri di eco-design in fase di lancio di nuovi prodotti per prevenire e contenere gli impatti
ambientali e i costi ambientali per la filiera
 Contribuire a proteggere i sistemi naturali e la biodiversità del territorio, utilizzando in modo
sostenibile le risorse naturali comuni
 Gestire i processi di acquisto dei materiali e servizi sulla base di criteri di elevata sostenibilità
ambientale e sociale
 Introdurre, dove possibile, sistemi di gestione ambientali e sociali, come fattori distintivi dell’impresa

Relazione con la Comunità Locale e il Territorio


 Contribuire a migliorare il benessere e lo sviluppo sociale ed economico del territorio sostenendo e/o
partecipando ad iniziative e progetti di sviluppo locale (Scuole, Volontariato, Enti pubblici)
 Contribuire a promuovere il patrimonio culturale, storico ed identitario del territorio e della comunità
 Segnalare alla Regione rilevanti e significative esperienze in materia di RSI e di innovazione per
l’impresa da diffondere anche attraverso l’apposito spazio dedicato

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Per accettazione

Luogo e data Firma del legale rappresentante

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Appendice 7

“Interventi a favore della ricerca industriale delle imprese operanti nelle filiere
maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del maggio 2012”

Progetti di ricerca e sviluppo delle PMI

Criteri di ammissibilità dei costi e modalità di


rendicontazione

Premessa
Il presente documento regola le modalità di rendicontazione delle spese sostenute a valere sul
bando “Progetti di ricerca e sviluppo delle PMI” ai fini dell’erogazione del contributo regionale

Le spese rendicontate, per essere considerate ammissibili, dovranno rispondere ai seguenti


criteri generali, che verranno successivamente descritti puntualmente:
- essere sostenute nel periodo di realizzazione del progetto;
- rientrare nelle categorie di spesa definite dal bando;
- essere previste dal progetto;
- essere congrue con le finalità ed i contenuti del progetto;
- essere documentate ed effettuate regolarmente sulla base delle regole contabili e fiscali.

Quanto non espressamente previsto nelle presenti disposizioni è regolato secondo i principi
definiti nel bando “Progetti di ricerca e sviluppo delle PMI”.

1. Ammissibilità delle spese

1.1 Criteri generali di ammissibilità


Per essere ammissibile una spesa deve rispondere ai seguenti requisiti:
1. essere chiaramente imputata al soggetto beneficiario;
2. essere pertinente e strettamente connessa alle attività di ricerca e sviluppo previste nel
progetto approvato;
3. non risultare sostenuta da altri contributi provenienti da altri programmi comunitari,
nazionali, regionali o comunque sostenuta da altri programmi pubblici, fatti salvi eventuali
benefici fiscali erga omnes non classificati come aiuti di stato;
4. soddisfare il principio di buona gestione finanziaria, di economicità in termini di rapporto
costi/benefici;

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5. essere effettuata nel periodo di eleggibilità del progetto come successivamente definito al
punto 1.2;
6. rientrare in una delle categorie di spesa ammissibile indicate e regolamentate nel bando
in argomento;
7. corrispondere a pagamenti effettivamente e definitivamente sostenuti (uscita monetaria);
8. essere registrata nella contabilità dei beneficiari ed essere chiaramente identificabile con
adeguata codificazione. Tale codificazione si intende rispettata con l’apposizione del
numero di protocollo della domanda presentata nella fattura e nell’oggetto del pagamento
eseguito con i metodi indicati di seguito;
9. essere sostenuta da documentazione conforme alla normativa fiscale, contabile e civilista
vigente;
10. nel caso di attrezzature, avere un costo unitario superiore ad € 500,00;
11. essere pagata unicamente con bonifico bancario o RI.BA. (in merito si veda la nota
successiva) singolarmente riferite alla spesa sostenuta (unica eccezione a questo principio
si veda la spesa per il personale interno); nel caso di pagamenti in valuta estera il relativo
controvalore in € è ottenuto sulla base del cambio utilizzato per la transazione nel giorno
di effettivo pagamento;
12. la fattura/documento equipollente, per essere ammessa, dovrà essere totalmente pagata;
13. essere rendicontata utilizzando l’apposito applicativo informatico predisposto dal Servizio
ricerca, innovazione, energia ed economia sostenibile

Attenzione: il combinato disposto dei punti 8) e 9) prevede che il beneficiario abbia l’accortezza
di avvisare i propri fornitori di apporre loro stessi il numero di protocollo della domanda nei
seguenti casi:
a) sulle fatture elettroniche: in questo caso infatti non sarà sanabile successivamente
l’assenza della codifica;
b) in caso di emissione di RI.BA.: anche in questo caso non sarà possibile sanare il
pagamento in caso di assenza della codifica.

Per quanto riguarda i bonifici, si chiarisce che sarà possibile sanare l’assenza della codifica
soltanto con quegli istituti di credito che permettono la modifica delle scritture elettroniche. Questo
perché la codifica dovrà essere archiviata e visibile nelle scritture originali dell’istituto di credito
utilizzato.

1.2 Periodo d’eleggibilità delle spese per i progetti ammessi a contributo


Il periodo di eleggibilità è compreso tra il 01/01/2020 ed il 30/06/2021. L’eventuale proroga
allungherà di conseguenza i termini del periodo di eleggibilità.
Le spese si intendono sostenute nel periodo di eleggibilità se:
1) l’obbligazione giuridica originaria alla base della spesa è sorta nel periodo di eleggibilità o, se
sorta precedentemente al periodo di eleggibilità, soltanto se prevede espressamente una
clausola sospensiva che indichi l’inizio dell’attività dopo la data di inizio progetto;
2) Il relativo pagamento è stato eseguito (data della valuta) prima della presentazione della
documentazione per la rendicontazione.

1.3 Spese escluse

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Non sono ammissibili spese indirettamente funzionali al progetto o ricomprese nelle attività
amministrative e/o contabili, formazione o in altre attività di tipo ordinario.
Sono da considerare escluse:
1. tutte le spese che non rientrano nelle categorie previste dal bando;
2. l’I.V.A. ed altre tasse, imposte e bolli;
3. tutte le spese che hanno una funzionalità solo indiretta alla ricerca svolta e/o riconducibile
a normali attività funzionali dell’azienda (es. l’attività amministrativa o di segreteria riferita
al progetto, marketing, ecc.);
Non sono inoltre ammissibili le donazioni, in quanto atti di liberalità effettuati a prescindere dal
progetto.
Non sono ammissibili l’acquisto di beni usati e la valorizzazione di lavori in economia o che si
configurano come operazioni di lease back su beni già di proprietà dell’impresa richiedente.
Non sono ammissibili le spese per beni e servizi, compreso il personale, non utilizzati all’interno
dello stabilimento indicato per la realizzazione del progetto. Faranno eccezione le spese per il
personale alle voci 2 e 3, come indicato nel bando in argomento, quando esplicitamente accettate
in sede di approvazione della domanda.
Si rammenta infine che:
- non sono ammessi pagamenti parziali o attraverso cessione di beni o compensazione di
qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore e in contanti. Tale principio vale anche per le
spese di personale, che devono corrispondere a pagamenti effettivamente e definitivamente
sostenuti dai beneficiari;
- riferite al legale rappresentante, e a qualunque altro soggetto facente parte degli organi
societari, e al coniuge o parenti entro il terzo grado dei soggetti richiamati. Sono unicamente
ammesse le prestazioni lavorative rese da soci (sempre esclusi i soggetti precedenti) con
contratto di lavoro dipendente e senza cariche sociali;
- fatturate all’impresa beneficiaria da società con rapporti di controllo o collegamento così come
definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o
procuratori con poteri di rappresentanza, fatto salvo il caso di spese fatturate da consorzi
classificati come organismi di ricerca ai sensi della vigente normativa europea, comunque al di
fuori di rapporti di controllo e collegamento.
In base ai principi sopra esposti ai par. 1.1 e 1.2 si precisa che spese pagate anticipatamente
rispetto alla regolare acquisizione del relativo servizio/utilità non sono ammissibili.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano alcune tipologie di spese esplicitamente non
ammissibili:
 spese relative a parti o componenti di macchine ed impianti in quanto non possiedano il requisito della
autonoma funzionalità in relazione all’uso produttivo a meno che non siano finalizzate alla realizzazione
del prototipo/impianto pilota previsto dal progetto;
 spese relative all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature che rappresentino mera sostituzione
di beni della stessa tipologia già esistenti in azienda;
 oneri per imposte, concessioni, spese notarili, interessi passivi, collaudi, etc.;
 spese inerenti materiale di arredamento di qualsiasi categoria;
 spese inerenti tutti i mezzi targati destinati al trasporto di cose, merci, persone, anche se autocarri o
ad uso promiscuo;

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 hardware non disposto all’interno dei locali adibiti allo svolgimento del progetto;
 software non specialistico e non connesso all’attività di ricerca del progetto (programmi di office
automation, sistemi operativi, antivirus, etc.);
 tutte le attrezzature utilizzate per attività amministrative quali apparecchiature per fotocopie, macchine
fotografiche, telecamere, telefax, calcolatrici, palmari, etc;
 spese relative al trasporto dei beni;
 spese inerenti i beni consegnati a qualunque titolo ad imprese diverse dall’impresa beneficiaria;
 qualsiasi tipo di onere connesso a contratti di assistenza a fronte dei beni oggetto del contributo;
 costi per servizi amministrativi, contabili, commerciali;
 costi per corsi di formazione;
 costi per marchi;
 spese di trasporto, vitto, alloggio, diarie per il personale e consulenti;
 spese relative alla mera estensione della validità di un brevetto la cui priorità sia antecedente la data
di inizio progetto o comunque non connesso ai risultati della ricerca.
 Certificazioni di qualità
 Adempimenti obbligatori per legge (es. normativa sulla sicurezza, certificazioni ministeriali ecc.)

2. Descrizione delle spese ammissibili


Le categorie di spese ammissibili sono quelle indicate al punto 5) “Spese ammissibili” del bando
Ad integrazione di quanto già specificato nel bando, si riportano le seguenti informazioni:

1. Spese per nuovo personale laureato adibito ad attività di ricerca, progettazione,


sperimentazione (ricercatore) ed in possesso di laurea di tipo tecnico-scientifico.
Si fa riferimento al nuovo personale assunto.
In base al principio della semplificazione amministrativa, il personale dipendente dovrà essere
rendicontato secondo i seguenti costi orari standard (di seguito C.O.S.):

C.O.S.
DIRIGENTI € 40,50
QUADRI € 28,00
IMPIEGATI € 26,50
PERSONALE TECNICO € 20,00

Tale C.O.S., definito sulla base di una media dei contratti collettivi nazionali dei vari comparti e
ridotto ad un valore ritenuto congruo con il principio del contenimento della spesa pubblica, sarà
moltiplicato per le ore lavorative mensili indicate in appositi time-sheet firmati da ogni lavoratore
rendicontato.
La somma di tali valori sarà il costo del personale che il beneficiario potrà rendicontare.
Su tali costi sarà effettuata una verifica quantitativa in quanto non è rendicontabile personale
con un costo orario effettivo inferiore al costo orario indicato per la categoria indicata.
Sarà ammessa la rendicontazione di personale il cui costo orario effettivo sia uguale o superiore
al costo indicato nella tabella sopra indicata. Può accadere pertanto che, causa alcuni contratti

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particolari, non si possa rendicontare del personale in quanto possiede un costo orario inferiore
anche alla categoria minima indicata.

2.Spese per personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione ed in


possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza
almeno quinquennale nel campo della ricerca e sperimentazione). Tali spese sono
ammissibili nella misura massima del 30% delle spese di cui ai punti 1 – 4 – 5 – 6. Non
sono ammissibili le spese per il personale adibito a funzioni di tipo amministrativo,
commerciale, di magazzino e di segreteria. Sono ammissibili esclusivamente i costi per il
personale dipendente (a tempo indeterminato o determinato) impiegato all’interno
dell’unità locale interessata dal progetto.
In base al principio della semplificazione amministrativa, il personale dipendente dovrà essere
rendicontato secondo i seguenti costi orari standard (di seguito C.O.S.):

C.O.S.
DIRIGENTI € 40,50
QUADRI € 28,00
IMPIEGATI € 26,50
PERSONALE TECNICO € 20,00

Tale C.O.S., definito sulla base di una media dei contratti collettivi nazionali dei vari comparti e
ridotto ad un valore ritenuto congruo con il principio del contenimento della spesa pubblica, sarà
moltiplicato per le ore lavorative mensili indicate in appositi time-sheet firmati da ogni lavoratore
rendicontato.
La somma di tali valori sarà il costo del personale che il beneficiario potrà rendicontare.
Per tale voce di costo, oltre una verifica quantitativa, come previsto per il punto precedente, si
rende necessaria una verifica anche qualitativa. Tale verifica avverrà attraverso la compilazione
di un apposito modulo fornito insieme al presente manuale e con tutte le altre informazioni che
l’Amministrazione regionale riterrà opportune. Le informazioni richieste saranno volte a verificare
che il personale indicato sia riconducibile alla definizione di addetto in possesso di laurea tecnico
scientifica o, nel caso di titolo di studio inferiore, con un adeguato curriculum che dimostri lo
svolgimento di attività pluriennale in azienda nel campo della ricerca o successivi studi e/o corsi
di formazione e, in entrambi i casi, adibito stabilmente in azienda a funzioni di ricerca e sviluppo.
Qualora non sia impiegato stabilmente a funzioni di ricerca e sviluppo dovrà comunque
possedere caratteristiche tali da giustificarne l‘utilizzo.

3.Spese per il personale adibito a funzioni di produzione, incluso personale ausiliario. Tali
spese sono ammissibili nella misura massima del 25% delle spese di cui al punto 2. Sono
ammissibili esclusivamente i costi per il personale dipendente (a tempo indeterminato o
determinato) impiegato all’interno dell’unità locale interessata dal progetto.

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In base al principio della semplificazione amministrativa, il personale dipendente dovrà essere
rendicontato secondo i seguenti costi orari standard (di seguito C.O.S.):

C.O.S.
DIRIGENTI € 40,50
QUADRI € 28,00
PERSONALE TECNICO € 20,00
OPERAI € 18,00

Tale C.O.S., definito sulla base di una media dei contratti collettivi nazionali dei vari comparti e
ridotto ad un valore ritenuto congruo con il principio del contenimento della spesa pubblica, sarà
moltiplicato per le ore lavorative mensili indicate in appositi time-sheet firmati da ogni lavoratore
rendicontato.
La somma di tali valori sarà il costo del personale che il beneficiario potrà rendicontare.
Per tale voce di costo si prevede una verifica quantitativa, come previsto per il punto
precedente

Per le voci di personale 2 e 3, qualora una parte del personale, quantitativamente non rilevante
ovvero per una quantità non superiore al 10% del costo di quella voce di spesa, risulti necessario
per il know how apportato alla realizzazione del progetto, potrà appartenere a sedi diverse da
quella indicata per il progetto ma questo dovrà essere esplicitamente indicato, opportunamente
descritto nella domanda ed approvato.

4.Spese per l’acquisto o locazione di strumentazione scientifica ed impianti industriali.


Quest’ ultimi sono da utilizzare (anche parzialmente) a scopo sperimentale. Nella
definizione di impianti industriali sono compresi software specialistico ed hardware. I beni
qui indicati debbono essere di nuova fabbricazione e necessari alla realizzazione del
progetto e non riferibili al normale funzionamento del ciclo produttivo, nella misura
massima del 30% delle spese di cui ai punti 1 - 2 - 3 - 5 - 6. Tali spese sono ammissibili
limitatamente alla quota di ammortamento o al costo della locazione, e per la durata del
progetto, in proporzione all’uso effettivo delle attrezzature nell’ambito del progetto. Che il
bene sia inserito nel libro dei cespiti oppure in altra documentazione equivalente. Sono
ammissibili unicamente attrezzature il cui costo unitario sia superiore a 500,00 €.
I beni acquistati dovranno essere nuovi. Tali beni dovranno essere capaci di autonomo
funzionamento e comunque non saranno ritenuti ammissibili modifiche di impianti già posseduti
dal beneficiario prima dell’inizio del progetto. Sono pertanto esclusi gli impianti usati o
autocostruiti, e quelle il cui costo di acquisto unitario sia inferiore ad € 500,00. Ai fini del calcolo
convenzionale della quota di ammortamento da attribuire al progetto si dovranno prendere in
considerazione esclusivamente i coefficienti di ammortamento fissati con D.M. del 31.12.88 ed
applicate dall’azienda stessa (si precisa pertanto che sono escluse dal calcolo le forme di
ammortamento accelerato ed anticipato e che non si dovrà dimezzare la quota di ammortamento
per il primo anno). Si considerano ammissibili, sempre unicamente per attrezzature nuove, i
contratti di leasing o di locazione solo per la parte della quota capitale e se stipulati con aziende
che svolgano unicamente o principalmente attività di leasing o locazione. Gli altri costi connessi
al contratto (tasse, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali, oneri assicurativi,

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ecc.) non costituiscono una spesa ammissibile. È escluso il maxicanone iniziale e finale. La
locazione finanziaria (leasing) è ammissibile al cofinanziamento solo se rispetta le condizioni
previste all’art. 8 del D.P.R. 03/10/2008, n° 196 e comunque sempre e soltanto per la quota
capitale con le esclusioni indicate sopra. Nel caso di materiale hardware deve essere
chiaramente individuata la postazione pc con apposita dichiarazione, altrimenti sarà applicato il
limite minimo di costo unitario. Nel caso di software specifico, se acquistato, è trattato come le
attrezzature mentre, se si otterrà la licenza d’uso sarà assimilato al contratto di locazione. Per
tutte le voci qui indicate si dovrà determinare la percentuale d’uso e tenere conto dei giorni di
utilizzo. I beni di questa categoria debbono essere consegnati ed utilizzati nell’unità locale nella
quale si realizza il progetto di ricerca. Le spese per questa categoria di costi saranno ritenute
ammissibili nella misura massima del 30% del costo totale del progetto, calcolato sul totale delle
spese effettivamente rendicontate ed accettate in sede di controllo.

5. Spese per l’acquisizione di servizi ad alto contenuto di ricerca scientifica e tecnologica,


le competenze tecniche ed i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da soggetti esterni,
utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto inclusa l’acquisizione dei risultati di
ricerca, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza, nell’ambito di un’operazione
effettuata alle normali condizioni di mercato, le spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca
o di prova. Non sono ammesse le consulenze a carattere ordinario di tipo fiscale, legale,
amministrativo, contabile, o chiaramente legate alla industrializzazione, al marketing e alla
comunicazione.
Per consulenze tecnologiche si intendono le attività con contenuto di ricerca o progettazione
destinate al progetto e commissionate a professionisti singoli e associati, e società di consulenza.
I contratti presentati dovranno indicare chiaramente le attività da svolgere, tempi e costi, che
dovranno coincidere con i preventivi presentati. Contratti che si limitino ad un generico richiamo
ai contenuti del progetto saranno ritenuti insufficientemente giustificati e quindi non ammissibili.
Si precisa che contratti che configurino una attività coordinata e continuativa non saranno ritenute
ammissibili. Si chiarisce che il costo relativo a contratti che prevedano una conclusione posteriore
alla data di termine del progetto sarà riconosciuto proporzionalmente alle attività svolte all'interno
del periodo di eleggibilità delle spese a meno di chiare indicazioni nel contratto riguardo i tempi,
le prestazioni da effettuare ed i relativi costi. Si precisa che le spese per la registrazione di brevetti
e modelli a livello nazionale e internazionale debbono riguardare esclusivamente il deposito dei
risultati della ricerca oggetto del progetto. Sono incluse le spese per lo studio di brevettazione,
comprese tasse e bolli (unica eccezione al principio generale sopra indicato). Ricerche di
anteriorità sono incluse solo se riferite al deposito di un brevetto risultante dalla ricerca. Per
l’acquisto di licenze sono escluse le licenze di software in quanto ricomprese nella categoria 5).
È escluso l’acquisto di brevetti e licenze qualora il beneficiario già ne sfruttava a qualsiasi titolo i
diritti. Si precisa che contratti che configurino una attività coordinata e continuativa non
saranno ritenute ammissibili.
Le consulenze specialistiche dovranno prevedere un costo giornata/uomo secondo i seguenti
criteri:
1. consulente junior: qualora il singolo professionista (anche se appartenente ad uno studio
o azienda) abbia una esperienza documentata di almeno 5 anni ma inferiore ai dieci anni,
si prevede un costo massimo di 250 € al giorno;

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2. consulente senior: qualora il singolo professionista (anche se appartenente ad uno studio
o azienda) abbia una esperienza documentata superiore ai dieci anni ma inferiore ai 20
anni, si prevede un costo massimo di 500 € al giorno;
3. consulente expert: qualora il singolo professionista (anche se appartenente ad uno studio
o azienda) abbia una esperienza documentata di venti anni o superiore, si prevede un
costo massimo di 800 € al giorno.
Le consulenze specialistiche affidate a soggetti giuridici dovranno comunque specificare la
persona che si occuperà delle consulenze e fornire il cv della stessa per verificare il rispetto dei
parametri sopra indicati.

6.Spese sostenute per la costruzione di prototipi fisicamente e materialmente riscontrabili


e/o impianti pilota, nella misura massima del 20% delle spese da 1 a 5. In questa voce sono
inclusi componenti, semilavorati, materiali commerciali, e loro lavorazioni. Eventuali costi
per materie prime o altri materiali di consumo saranno ammesse solo se necessarie per
l’attività di sperimentazione del prototipo in via di realizzazione e preventivamente indicate
nella domanda progettuale ed esplicitamente approvate. Tali spese, data la loro natura, si
riferiscono unicamente ad attività di sviluppo sperimentale. Sono comunque esclusi i costi
dei materiali minuti necessari per la funzionalità operativa, quali, a titolo esemplificativo,
attrezzi di lavoro, minuteria metallica ed elettrica, articoli per la protezione del personale,
e comunque componenti, semilavorati, materiali commerciali il cui costo unitario sia
inferiore a 100,00 €.
In questa categoria sono ammissibili unicamente le spese per l’acquisto di componentistica
direttamente funzionale alla costruzione di prototipi ed impianti pilota completi o di loro parti. Per
quanto riguarda i costi delle materie prime e/o di consumo in genere necessarie per le attività di
sperimentazione, questi dovranno essere chiaramente indicati in sede di presentazione del
progetto di ricerca affinché l’Amministrazione regionale possa approvarli esplicitamente. In caso
contrario l’Amministrazione regionale dichiarerà non ammissibili tali costi. Sono tassativamente
esclusi materiali minuti, attrezzi da lavoro e minuteria metallica tra i quali, si precisa, rientrano
tutti i materiali di consumo. I costi per la realizzazione di prototipi sono riconducibili
esclusivamente alle attività di sviluppo sperimentale e saranno ritenuti ammissibili nella misura
massima del 20% del costo del progetto, calcolato sul totale delle spese effettivamente
rendicontate ed accettate in sede di controllo. Tali beni, in quanto strettamente legati alla
realizzazione di prototipi ed impianti pilota comportano l’attribuzione del relativo costo nello stesso
anno di esercizio dell’acquisto. Per tale ragione non sono soggetti ad ammortamento.

7.Spese generali, calcolate nella misura forfetaria del 5% del totale delle spese da 1 a 6.
Sono calcolati in misura forfettaria del 5% del totale delle spese da 1 a 6 e non dovranno
essere dimostrati se non in sede di controllo in loco. Si dovrà però esplicitamente definire
il metodo di attribuzione ai centri di costo delle spese generali.

3. Modalità di presentazione della rendicontazione

3.1 Principi generali

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La rendicontazione dovrà essere presentata utilizzando esclusivamente gli appositi supporti
informatici predisposti dall’Amministrazione regionale e disponibili sul sito
http://www.regione.emilia-romagna.it/ e l’applicativo informatico appositamente definito.
Non saranno ritenute valide rendicontazioni presentate su supporti diversi o modificati ed inviate
non utilizzando l’applicativo di cui sopra.

Il contributo regionale sarà erogato per stati di avanzamento secondo il seguente schema:

3. al termine dei primi 12 mesi dall’avvio del progetto, pertanto entro il 31 dicembre
2020, dovrà essere effettuata una prima rendicontazione per un importo complessivo
ammissibile pari ad almeno il 25% dell’investimento approvato. Essa determinerà
l’erogazione di un primo acconto, il cui importo sarà calcolato applicando le percentuali di
contributo previste dal presente bando alle voci di spese definitivamente approvate dopo il
processo di verifica. Il mancato rispetto di tale scadenza o il mancato raggiungimento del 25%
dell’investimento approvato determinerà la revoca totale del contributo. La documentazione
richiesta dovrà essere inviata improrogabilmente entro trenta giorni, ovvero il 31/01/2021.
4. Conclusi i 18 mesi previsti dal presente bando per la conclusione del progetto,
pertanto entro il 30/06/2021, dovrà essere presentata la rendicontazione finale per
l’erogazione del saldo. L’importo complessivo rendicontato ed ammesso dovrà essere pari ad
almeno il 70% dell’investimento approvato. La mancata presentazione della rendicontazione
o il mancato raggiungimento del 70% dell’investimento approvato comporta la revoca totale
del contributo e la contestuale richiesta di restituzione dell’acconto già erogato, con le
modalità indicate al successivo par. 13. Il contributo sarà calcolato applicando le percentuali
di contributo previste dal presente bando alle voci di spese definitivamente approvate dopo il
processo di verifica.
La chiusura del progetto può essere prorogata:
c) al 31/07/2021 con invio della documentazione per la rendicontazione entro il
30/08/2021;
d) al 31/08/2021 con invio della documentazione per la rendicontazione entro il
30/09/2021.
La richiesta dovrà essere motivata e inviata ai competenti uffici regionali non oltre il 30/04/2021.
Se la Regione non invierà comunicazioni entro 15 giorni dalla ricezione della richiesta questa si
intenderà approvata.
Per la determinazione del contributo da erogare in occasione di ogni rendicontazione presentata,
si provvederà a ricondurre il totale delle varie tipologie di spese ammesse alle percentuali
massime previste al par. 5) Spese ammissibili. Le eventuali eccedenze, non riconoscibili perciò
nella prima rendicontazione, saranno riconosciute in fase di saldo. Questa operazione potrebbe
però impedire il raggiungimento delle percentuali minime di investimento e comporterà la
conseguente revoca totale del contributo.
Le rendicontazioni dovranno essere inviate, pena la revoca totale del contributo utilizzando
l’apposito applicativo messo a disposizione dall’Amministrazione regionale.
Una spesa totale del progetto effettiva ammissibile superiore all'importo dell’investimento
approvato non è ammessa. L’Amministrazione regionale provvederà a proprio insindacabile
giudizio a ridurre i costi in eccesso rispetto al costo totale del progetto approvato.

pagina 106 di 152


Eventuali richieste di modifica al progetto di ricerca o al piano finanziario approvati, debitamente
motivate, dovranno essere inoltrate alla Regione Emilia-Romagna che le valuterà entro 30
(trenta) giorni dal ricevimento; qualora entro tale termine la Regione non formuli rilievi o richieste
di chiarimento, le modifiche si intenderanno approvate. La richiesta dovrà essere inviata ai
competenti uffici regionali non oltre il 31/03/2021.
Non sono ammesse modifiche al progetto ed al piano dei costi approvati al momento della
concessione che comportino una sostanziale variazione delle condizioni che hanno determinato
l'attribuzione del punteggio in fase di valutazione e/o una variazione sostanziale del piano dei
costi approvato. Nel caso in cui la effettiva realizzazione del progetto determini il venir meno di
tali condizioni, la Regione provvederà alla revoca del contributo concesso e saranno recuperate
le somme eventualmente già erogate.
Per “variazione sostanziale” si intende:
a) la riduzione contemporanea delle spese prevista di oltre il 50% in almeno 2 voci di spesa
del budget approvato e/o la modifica dell’equilibrio in almeno due voci di spesa in RI e SS
causato dallo spostamento di almeno 50 punti percentuali tra le due componenti di una
stessa spesa;
b) La modifica degli obbiettivi e del piano di lavoro approvato
L'Amministrazione regionale ritiene opportuno, in ossequio al principio di semplificazione
amministrativa, permettere al beneficiario di non richiedere l'autorizzazione nel caso di modifiche
"non sostanziali" e dichiarare tali variazioni solo in sede di presentazione della rendicontazione
per il saldo finale.
Una modifica del budget si considera "non sostanziale" quando, a fronte di riduzioni dei costi
sostenuti in una o più voci di spesa rispetto a quanto preventivato, tali riduzioni vadano ad
aumentare di non più del 10% una delle altre voci di costo, fermo restando il totale del costo del
progetto. Le riduzioni qui descritte non debbono essere in contrasto con la “variazione
sostanziale”.
Qualora la documentazione non venga inviata secondo le modalità ed i tempi sopra indicati si
procederà alla revoca del progetto come indicato al par. 14) “Revoche” del bando in argomento,
punto 6).

3.2 Documentazione minima obbligatoria


Ad ogni rendicontazione dovranno essere inviati entro i termini sopra stabiliti:
Voci di costo 1:
a) Time sheet (datato, timbrato e firmato) per singolo dipendente e per singolo mese, con
le indicazioni delle ore lavorate sul progetto, firmato dal dipendente e dal responsabile del
progetto;
b) Autodichiarazione del ricercatore sul titolo di laurea magistrale
c) Curriculum vitae
d) Copia di documentazione interna che dimostri le ore lavorate dei dipendenti rendicontati
(saranno esaminate a campione);
Voce di costo 2:
a) Time sheet (datato, timbrato e firmato) per singolo dipendente e per singolo mese,
con le indicazioni delle ore lavorate sul progetto, firmato dal dipendente e dal responsabile
del progetto;

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b) Curriculum vitae in cui si evidenzi il titolo di studio posseduto e/o l’esperienza
maturata nel campo della ricerca e sperimentazione
c) Copia della documentazione interna dell’azienda che dimostri le ore lavorate dei
dipendenti rendicontati (saranno esaminate a campione);
Voce di costo 3:
a) Time sheet (datato, timbrato e firmato) per singolo dipendente e per singolo mese,
con le indicazioni delle ore lavorate sul progetto, firmato dal dipendente e dal responsabile
del progetto;
b) Copia della documentazione interna dell’azienda che dimostri le ore lavorate dei
dipendenti rendicontati (saranno esaminate a campione);
Voce di costo 4:
a) Contratto o ordine di acquisto;
b) bolla di consegna;
c) foglio di calcolo dell’ammortamento (per i casi di acquisto);
d) contratto di leasing/noleggio e contratti similari (con evidenza nel piano di
ammortamento della quota capitale);
Voce di costo 5:
a) contratto, nel quale siano specificati durata, compenso e attività dettagliate;
b) curriculum del professionista rendicontato;
c) relazione delle attività svolte su carta intestata del fornitore;
In caso di presenza di brevetti allegare anche:
d) copia del frontespizio della domanda di brevetto, dove si evidenzia il numero, il titolare del
brevetto, il titolo e la data di presentazione del deposito.
e) contratto e relazione con chiara indicazione dell’utilità della licenza/brevetto per la ricerca;
Voce di costo 6:
a) contratto o ordine di acquisto;
b) bolla di consegna;
c) eventuali verbali di collaudo del prototipo realizzato;

Per la verifica dei livelli occupazionali, quando richiesto, Il modello DM 10 INPS per verificare gli
occupati a tempo indeterminato nelle date indicate per le rendicontazioni (pertanto al 31/03/2020
ed al 31/12/2020);

3.3 Documentazione contabile minima


Per ogni spesa dovrà essere allegata:
a) fattura
b) ricevuta del bonifico o della Riba da cui si evinca chiaramente la causale dell’operazione
con riferimento alla fattura pagata, il beneficiario e la codifica. La ricevuta deve essere
completa degli elementi che permettono di collegarla al documento di spesa di cui
rappresenta la quietanza.

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c) estratto conto bancario in cui sia visibile l’intestatario del c/c, il riferimento della fattura
pagata, beneficiario e codifica.
d) unicamente per il personale interno, bonifico cumulativo, con il dettaglio dei beneficiari.
e) Modello F24 quietanzato, nel caso di pagamento delle ritenute d’acconto.

Tutta la documentazione indicata nel par. 3.2) Documentazione minima obbligatoria e nel par.
3.3) “documentazione contabile minima” deve essere allegata nell’apposito applicativo.

3.5 Integrazioni
Qualora la documentazione inviata risultasse parzialmente insufficiente o non chiara, la Regione
si riserva la facoltà di richiedere le necessarie integrazioni che dovranno essere
improrogabilmente fornite entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta. Trascorso tale termine si
procederà comunque all’esame della rendicontazione con la documentazione fino a quel
momento ricevuta. Si precisa che nel caso in cui la documentazione presentata originariamente
nei termini dovesse risultare molto carente, tale situazione si configurerà come un’elusione dei
termini di presentazione e non si procederà con la richiesta di integrazioni bensì si procederà alla
revoca totale del contributo.

4. Consuntivo e determinazione del contributo

4.1 Modifiche e proroghe


Eventuali richieste di modifica al piano finanziario e di proroga alla durata del progetto sono
disciplinate al par. 12) “Modalità di rendicontazione ed erogazione del contributo”.
Tali richieste debbono essere inviate o attraverso l’apposito applicativo, oppure in caso di
malfunzionamento dello stesso all’indirizzo PEC sviluppoeconomico@postacert.regione.emilia-
romagna.it.

4.2 Determinazione del contributo


La determinazione del contributo avverrà in base alle seguenti fasi:
esame della documentazione inviata ed eventuale richiesta di integrazioni come indicato al
precedente punto 3.5;
- identificazione delle spese definitivamente ammesse; in questa sede si provvederà
eventualmente a ricondurre il totale delle spese ammesse alle percentuali massime previste
dal bando in argomento per le voci di spesa 2, 3, 5 e 6 anche nel primo stato
d’avanzamento, riconoscendo dopo questa fase il costo totale definitivamente ammesso per
il calcolo del contributo. In questo caso, le eventuali eccedenze che si è provveduto a non
ammettere a causa dei limiti percentuali di spesa, una volta verificato il raggiungimento
dell’obbiettivo di spesa per quello stato d’avanzamento del progetto di ricerca, saranno
riconosciute nel successivo stato d’avanzamento lavori.
- determinazione finale del contributo, il cui importo sarà calcolato applicando le percentuali di
contributo previste dal presente bando alle voci di spese definitivamente approvate dopo il
processo di verifica. Una spesa totale del progetto effettiva ammissibile superiore all'importo

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dell’investimento approvato non è ammessa. L’Amministrazione regionale provvederà a
proprio insindacabile giudizio a ridurre i costi in eccesso rispetto al costo totale del progetto
approvato.
Si rammenta inoltre che qualora i costi definitivamente accettati risultassero inferiori alle
percentuali previste ai punti 1 e 2 del par. 12) “Modalità di erogazione del contributo” del costo
totale approvato, il contributo sarà revocato, come previsto al par. 13) “revoche”, punto 6).
Al termine delle fasi sopraindicate si provvederà a convocare l’azienda beneficiaria presso gli
uffici regionali per l’annullamento degli originali delle fatture e nella stessa occasione si
consegnerà la comunicazione con la quale la Regione Emilia-Romagna definisce l’esito
dell’istruttoria della rendicontazione.
4.3 Verifiche relative alle intensità di aiuto maggiorate
In caso di nuove assunzioni esse dovranno avvenire successivamente alla data di presentazione
della domanda ed entro 3 mesi dalla data di avvio del progetto, ovvero entro il 31/03/2020. Entro
tale data dovrà essere inviata tramite l’applicativo Sfinge 2020 la documentazione necessaria ad
attestare l’avvenuta assunzione.
Si rammenta che in caso di stabilizzazione, l’assunzione a tempo indeterminato dovrà avvenire
successivamente alla data di presentazione della domanda ed entro 1 mese dalla data di avvio
del progetto, ovvero entro il 31/01/2020. Entro tale data dovrà essere inviata tramite l’applicativo
Sfinge 2020 la documentazione necessaria ad attestare l’avvenuta assunzione.
Al fine di permettere agli uffici regionali competenti di verificare le eventuali nuove assunzioni di
ricercatori indicate in domanda, si richiede di compilare:

1. Modello A, a cura del legale rappresentante, per l’assunzione di un nuovo ricercatore


- Allegati: copia del documento d’identità del dichiarante in corso di validità, nuovo
contratto del ricercatore assunto, comunicazione SARE, autocertificazione del titolo di
studio del ricercatore (Modello C
2. Modello B a cura del legale rappresentante, in caso esclusivo di stabilizzazione
- Allegati: copia del documento d’identità del dichiarante in corso di validità, precedente
contratto lavorativo del dipendente di cui sopra e nuovo contratto di stabilizzazione,
comunicazione SARE, autocertificazione del titolo di studio del nuovo assunto (Modello
C).
3. Modello C, a cura del dipendente, autodichiarazione del titolo di studio.

Tali modelli saranno pubblicati nella sezione dedicata al presente Bando sul portale della Regione
Emilia-Romagna.

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APPENDICE 8

Informativa per il trattamento dei dati personali


1. Premessa
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito
denominato “Codice”), la Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornire
informazioni in merito all’utilizzo dei dati personali.
Il trattamento dei dati per lo svolgimento di funzioni istituzionali da parte della Regione Emilia-Romagna, in quanto
soggetto pubblico non economico, non necessita del suo consenso.
2. Fonte dei dati personali
La raccolta dei dati personali viene effettuata registrando i dati forniti, in qualità di interessato, al momento della
ricezione della modulistica di partecipazione al bando.
3. Finalità del trattamento
I dati personali sono trattati per la finalità di assegnazione di contributi alle imprese di cui al presente Bando per
progetti collaborativi di ricerca e sviluppo delle imprese.
Per garantire l'efficienza del servizio, la informiamo inoltre che i dati potrebbero essere utilizzati per effettuare prove
tecniche e di verifica.
4. Modalità di trattamento dei dati
In relazione alle finalità descritte, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali, informatici
e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità sopra evidenziate e, comunque, in modo da garantire la
sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.
Adempiute le finalità prefissate, i dati verranno cancellati o trasformati in forma anonima.
5. Facoltatività del conferimento dei dati
Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non sarà possibile adempiere alle finalità descritte al punto 3
(“Finalità del trattamento”).
6. Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità
di Responsabili o Incaricati
I dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della – Direzione Generale Economia della
conoscenza, del lavoro e dell'impresa, individuati quali Incaricati del trattamento.
Esclusivamente per le finalità previste al paragrafo 3 (Finalità del trattamento), possono venire a conoscenza dei dati
personali società terze fornitrici di servizi per la Regione Emilia-Romagna, previa designazione in qualità di
Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione. Alcuni dei dati personali da comunicati
alla Regione Emilia-Romagna, ai sensi degli articoli 26 e 27 del Decreto legislativo n. 33/2013 sono soggetti alla
pubblicità sul sito istituzionale dell’Ente. Specificatamente, ai sensi della normativa richiamata, in caso di
assegnazione a di vantaggi economici, sono oggetto di pubblicazione
a) il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario ed i suoi dati fiscali;
b) l’importo;
c) la norma o il titolo a base dell’attribuzione;
d) l’ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;
e) la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario;
f) il link al progetto selezionato, al Suo curriculum (qualora sia Lei il soggetto assegnatario) nonché al
contratto e capitolato della prestazione, fornitura o servizio
Nell’ambito delle funzioni previste dall’art. 125, paragrafo 4, lettera c) del Regolamento (UE) 1303/2013, l’Autorità
di Gestione del POR FESR 2014-2020 ha introdotto l’utilizzo di Arachne, uno strumento informatico di valutazione
del rischio sviluppato dalla Commissione Europea e messo a disposizione degli Stati Membri.
Lo strumento funziona attraverso l’elaborazione di dati interni ed esterni al programma Operativo: i dati interni
sono costituiti dalle informazioni caricate dall’AdG sul sistema di monitoraggio, i dati esterni sono forniti da due
banche dati che contengono informazioni pubbliche relative a: dati finanziari, relazioni societarie, elenchi di
eventuali attività illecite e sanzioni collegate a persone o imprese coinvolte nei finanziamenti del POR FESR, elenchi
di persone politicamente esposte.

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Il trattamento dei dati esterni rientra nel campo di applicazione dell’art. 10, paragrafo 5, del Regolamento (CE)
45/2001 e sarà utilizzato esclusivamente al fine di individuare i rischi di frode e le irregolarità a livello di beneficiari,
contraenti, contratti e progetti, sia in fase di approvazione del progetto sia nelle fasi di attuazione dello stesso.
Le elaborazioni fornite dal sistema Arachne, finalizzate al calcolo del rischio, saranno soggette ai vincoli di
protezione dei dati e non saranno pubblicate né dall’Autorità di Gestione né dai Servizi della Commissione
Europea.
Si invitano i beneficiari ad approfondire le finalità e le procedure di utilizzo del sistema informatico Arachne
consultando il sito
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=325&intPageId=3587&langId=it
Per una descrizione sintetica di Arachne si veda il documento “Carta per l’introduzione e l’applicazione dello
strumento di valutazione del rischio Arachne nelle verifiche di gestione” (link al documento)
7. Diritti dell'Interessato
La normativa in materia di protezione dei dati personali conferisce agli Interessati la possibilità di esercitare specifici
diritti, in base a quanto indicato all’art. 7 del “Codice” che qui si riporta:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se
non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:
 dell’origine dei dati personali;
 delle finalità e modalità del trattamento;
 della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
 degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’art.
5, comma 2;
 dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che
possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di
responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
 l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
 la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge,
compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono
stati raccolti o successivamente trattati;
 l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per
quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il
caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente
sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
 per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo
della raccolta;
 al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita
diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
8. Titolare e Responsabili del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Regione Emilia-Romagna, con sede
in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.
La Regione Emilia-Romagna ha designato quale Responsabile del trattamento, il Direttore Generale Economia della
Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa. Lo stesso è responsabile del riscontro, in caso di esercizio dei diritti sopra
descritti.
Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste, di cui
al precedente paragrafo, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o
recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

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L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200,
fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it. Le richieste di cui all’art.7 del Codice comma 1 e comma
2 possono essere formulate anche oralmente.

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Allegato parte integrante - 3

Bando per interventi a favore della ricerca industriale delle imprese


operanti nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del
maggio 2012
Proposta della Regione Emilia-Romagna
(art.12 Decreto-legge n. 74 del 6 giugno 2012, convertito in Legge n. 122 del
1° agosto 2012, e successive modifiche)
BANDO PER L’AVVIO E IL CONSOLIDAMENTO DI START UP
INNOVATIVE NEI COMUNI PIU’ COLPITI DAGLI EVENTI
SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012

1. CONTESTO E FINALITÀ
Con il presente bando si stabiliscono i criteri, le condizioni e le modalità di concessione delle agevolazioni
previste dall’art. 12 “Interventi a favore della ricerca industriale delle imprese operanti nelle filiere
maggiormente coinvolte dagli eventi sismici del maggio 2012 del Decreto-legge n. 74 del 6 giugno 2012,
come convertito con modificazioni dalla Legge n. 122 del 1 agosto 2012, e successive modifiche.
Il presente bando riguarda nuovi progetti imprenditoriali presentati da micro o piccole imprese localizzate
nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012.
Dal punto di vista regionale, l’attuazione di questa azione intende dare sostegno all’avvio, insediamento e
sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema
produttivo, operanti prioritariamente nel campo dei settori dell’alta tecnologia e ad alto contenuto
innovativo. L’obiettivo è quello di promuovere e far crescere start up in grado di generare nuove nicchie di
mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo, cogliere i
nuovi drivers del mercato, generare nuove opportunità occupazionali.
Con il termine start up si identifica un’impresa già costituita che ha già definito, attraverso attività di
ricerca e sviluppo già effettuata, il proprio prodotto o servizio, nella quale sono presenti ancora processi
di consolidamento organizzativo e strategico. Nella fase di start up possono avvenire in particolare
operazioni di acquisizione delle risorse tecniche e tecnologiche, di definizione dei metodi di produzione,
organizzazione, accesso al mercato, ricerca di personale e competenze manageriali.
La Regione promuove, in sinergia con questo bando, l’organizzazione e la messa in rete dei servizi, dei
soggetti e delle infrastrutture che nei diversi territori sostengono i processi di creazione di nuove imprese, al
fine di favorire la loro crescita, la formazione di reti, la visibilità verso potenziali imprese già consolidate
quali possibili partner produttivi, commerciali o finanziari.

2. OGGETTO
Il bando si propone l’obiettivo di sostenere le spese di investimento per l’avvio o il consolidamento di nuove
imprese ad elevato contenuto tecnologico basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca
finalizzata a nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia o ad alto contenuto innovativo localizzate nei
territori colpiti dal sisma del maggio 2012 (APPENDICE 8)

1
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Le principali filiere produttive del territorio colpito sono le seguenti:
1. Biomedicale e altre industrie legate alla salute: Si considerano in questo ambito prioritariamente la
produzione di strumentazioni per i processi di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie, prodotti
medicali, sanitari e per le disabilità, prodotti farmaceutici, cosmeceutici e nutraceutici, nonché
applicazioni informatiche dedicate alla cura e all’assistenza sanitaria, servizi sanitari, assistenziali e
wellness.
2. Meccatronica e motoristica: Rientrano in questa filiera la meccanica agricola e industriale in senso
ampio, l’elettronica e la meccanica di precisione, la motoristica e l’oleodinamica. Sono incluse le
industrie che producono componentistica di tutti i materiali, informatica ed elettronica applicate.
3. Agroalimentare: La zona colpita vede la presenza di industrie alimentari importanti, in parte legate
a specializzazioni più ampie della regione. In particolare, va ricordato il lattiero caseario, la
lavorazione delle carni, l’industria conserviera, altre industrie collegate a questi cicli produttivi,
come prodotti chimici e per il packaging. Vanno incluse in questa filiera anche le nuove industrie
basate sul riutilizzo di scarti a fini anche diversi da quello strettamente alimentare (energia da
biomasse, chimica verde, farmaceutica, ecc.).
4. Ceramica e costruzioni: Una parte del distretto ceramico è da tempo localizzato in quest’area, che
tuttavia presenta altre industrie rivolte a fornire al mercato dell’edilizia, delle costruzioni e
dell’arredamento, prodotti e componenti per l’edilizia, tecnologie produttive, applicazioni
informatiche ed energetiche.
5. ICT e produzioni multimediali: Filiera emergente che include produzione di sistemi a servizio delle
altre industrie - anche tradizionali come la moda - dei servizi e della pubblica amministrazione per i
processi di gestione e la comunicazione, e la produzione di beni e servizi più strettamente creativi e
culturali attraverso tecnologie avanzate.
6. Moda: include le produzioni di abbigliamento e maglieria, tintorie e lavorazioni intermedie, altri
prodotti tessili e in pelle, prodotti per l’arredamento, costruzione di macchine e realizzazione di
servizi, prevalentemente informatici o di progettazione legati ai prodotti sopra richiamati.
Dal punto di vista delle caratteristiche produttive, le imprese dovranno obbligatoriamente distinguersi in
almeno una delle due seguenti categorie:
1. imprese basate sullo sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti
da una o più tecnologie abilitanti, anche congiuntamente ad altre tecnologie;
2. imprese basate sullo sviluppo o sull’utilizzo avanzato delle tecnologie digitali per applicazioni
imprenditoriali prioritariamente nelle industrie culturali e creative, nell’innovazione sociale, nel wellness
e nei servizi ad alta intensità di conoscenza.
Ogni progetto dovrà fornire adeguata spiegazione per ciascuna delle scelte effettuate.
Dal punto di vista del grado di sviluppo delle imprese e ai fini del presente bando, è possibile la
presentazione alternativa di 2 tipologie di progetti:
TIPOLOGIA A. Progetti per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla
messa sul mercato dei prodotti/servizi oggetto di precedente attività di ricerca;
TIPOLOGIA B. Progetti per la realizzazione di investimenti per l’espansione di start up già avviate, per
quanto riguarda sedi produttive, logistiche e commerciali e l’aumento di dotazioni tecnologiche.
I progetti imprenditoriali dovranno prevedere un costo totale ammissibile, in base alle regole definite al
successivo art.5, non inferiore a:

2
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Applicazioni digitali avanzate nelle industrie
Sviluppo produttivo di
culturali e creative, nell’innovazione
risultati di ricerca o
sociale, nei servizi ad alta intensità di
sviluppi tecnologici
conoscenza
TIPOLOGIA A - Avvio 50.000,00 30.000,00
TIPOLOGIA B - Espansione 120.000,00 50.000,00

Qualora, sulla base delle verifiche effettuate il costo ammesso risultasse inferiore a tali limiti, la domanda si
considererà non ammissibile.

3. BENEFICIARI
3.1 CARATTERISTICHE DEI BENEFICIARI
Possono presentare domanda esclusivamente singole micro o piccole imprese ai sensi della vigente
normativa, che dimostrano di operare per le filiere sopra indicate, e con l’unità locale che realizza il progetto
localizzata in uno dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma così come individuati dall’art. 1 del D.L.
del 6 giugno 2012 n. 74 convertito con modificazioni nella L. n. 122/2012, integrato dall’art. 67 septies del
D.L. n. 83/2012 convertito con modificazioni nella L. n. 134/2012, e successive modifiche. L’elenco dei comuni
è riportato nell’appendice 8 al presente bando.
Per la TIPOLOGIA A le imprese proponenti devono essere costituite successivamente al 01/01/2016.

Per la TIPOLOGIA B le imprese devono essere state costituite successivamente al 01/01/2015, avere almeno
due esercizi di bilancio, un fatturato, "ricavi delle vendite e delle prestazioni" di cui alla voce “A1” dello
schema di conto economico del codice civile, di almeno 200.000,00 € nell’ultimo bilancio approvato e 3
dipendenti a tempo indeterminato assunti alla data del 31/12/2018.
Per entrambe le tipologie, ai fini dell’individuazione della data di costituzione farà fede la data di
costituzione risultante dal certificato d’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
competente per territorio.
Per “unità locale in cui si realizza il progetto” che deve risultare regolarmente censita presso la CCIAA di
competenza, si intende un immobile, destinato ad usi industriali o artigianali, in cui l’impresa realizza
abitualmente attività di produzione di beni o servizi, in cui sia stabilmente collocato il personale e le
attrezzature che verranno utilizzate per la realizzazione del progetto imprenditoriale.
L’unità locale dovrà risultare operativa alla data di presentazione della domanda e non sarà contemplata,
ai fini del presente bando, l’individuazione come sede produttiva di una unità locale adibita a esclusivo uso
logistico e commerciale. Solo per i progetti della TIPOLOGIA B, qualora all’atto della presentazione della
domanda il richiedente non abbia l’unità produttiva localizzate nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012
(APPENDICE 8), l’apertura dell’unità locale e il relativo codice ATECO 2007 primario dovrà essere comunicata
all’amministrazione regionale entro 60 giorni dalla concessione dell’agevolazione, a pena di decadenza dal
beneficio.

3.2 REQUISITI FORMALI


L’impresa dovrà pertanto possedere, al momento della presentazione della domanda, i seguenti requisiti (la
verifica di tali requisiti sarà accertata anche tramite visura storica, del Registro delle Imprese presso la
Camera di Commercio competente per territorio, alla data di presentazione della domanda; non saranno
contemplate azioni poste in essere dopo la data di presentazione della domanda per adeguare i requisiti
mancanti):

3
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1. possedere esclusivamente i requisiti dimensionali di micro o piccola impresa indicati nell’Appendice
2. Tale requisito si considererà perso, successivamente, solo nel caso di acquisizione per quote
superiori al 25% o di fusione con una media o grande impresa;
2. essere regolarmente costituite ed iscritte nella sezione ordinaria del registro delle imprese presso la
CCIAA competente per territorio entro la data di presentazione della domanda;
3. essere costituite esclusivamente nella forma di società di capitale, società cooperative e società
consortili di capitale;
4. esercitare attività industriale di produzione di beni e servizi, come indicato dall’art. 2195, comma 1,
punto 1 del c.c., ed esclusa l’impresa agricola come definita all’art. 2135 del c.c. e che come tale sia
iscritta nella sezione speciale alla camera di commercio;
5. essere attive, non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere state soggette a
procedure di fallimento o di concordato nel quinquennio precedente la data di presentazione della
domanda. In deroga a tale principio, si ammettono le imprese che abbiano ottenuto il decreto di
omologazione previsto dagli artt. 160 e ss. della legge fallimentare;
6. non presentare le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18, del
Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie
di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
7. nei propri confronti non sussistono cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67
del D.Lgs 159/2011;
8. non hanno usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione anche
parziale, delle stesse spese previste nel progetto;
9. non sono società strumentali, controllate direttamente o indirettamente da Pubblica
Amministrazione o altri soggetti pubblici;
10. qualora la proprietà sia riferita ad una fiduciaria, si impegna a comunicare i soci proprietari della
fiduciaria stessa.
Le imprese che presentano domanda sul presente bando dovranno essere in regola con quanto previsto dal
Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm e ii., recante “Codice delle leggi antimafia e delle
misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli
articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”

3.3 INNOVATIVITA’
Per essere definita innovativa, l’impresa proponente deve essere iscritta alla “Sezione speciale in qualità
di START-UP INNOVATIVA” del registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura competente per territorio; l’impresa dovrà possedere il requisito al momento
della presentazione della domanda e non saranno contemplate azioni attuate dopo la data di
presentazione della domanda per adeguare il requisito mancante.
La start up innovativa che durante il periodo di attuazione del progetto dovesse superare le soglie temporali
previste ai sensi delle Leggi n.221/2012 e n. 33/2015 per l’iscrizione alla “Sezione speciale in qualità di START-
UP INNOVATIVA”, dovrà esercitare la richiesta di cancellazione dalla sezione speciale dedicata alle start up
innovative e, contestualmente, richiede l’iscrizione nella sezione speciale riservata alle PMI innovative, in
continuità assoluta, pena la perdita del requisito di innovatività.

4. DURATA DEI PROGETTI


La durata massima dei progetti è stabilita in:

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- 18 mesi per la TIPOLOGIA A;
- 24 mesi per la TIPOLOGIA B.
La durata dei progetti decorre dalla data del 01/01/2019.
I progetti dovranno quindi concludersi entro:
- 01/07/2020 per la TIPOLOGIA A;
- 31/12/2020 per la TIPOLOGIA B.
Tali date delimitano il periodo di eleggibilità della spesa. Si precisa che eventuali contratti possono anche
essere stati formalizzati antecedentemente alla data di inizio dei progetti ma le relative attività non
potranno iniziare antecedentemente a questa data, né tantomeno potranno esserci fatture o pagamenti
antecedenti.
Ai fini del riconoscimento della loro ammissibilità, le spese indicate al successivo punto 5. “SPESE
AMMISSIBILI” dovranno essere sostenute a partire dalla data del 01/01/2019.
Tutti i documenti contabili comprovanti l’acquisizione del bene/servizio dovranno quindi avere una data
ricompresa nel periodo sopra indicato riferito alla TIPOLOGIA di progetto.
Gli interventi agevolati dovranno concludersi entro il termine perentorio sopra indicato in base alla tipologia
di appartenenza (termine finale di ammissibilità).
Devono essere obbligatoriamente rispettate la seguente scadenza:
1) Entro 45 giorni dal termine del progetto, il beneficiario ha l’obbligo di inoltrare tramite Sfinge2020 la
domanda di pagamento relativa al SALDO degli interventi agevolati.
Le fatture ed i relativi pagamenti dovranno riferirsi a prestazioni, forniture o acquisti iniziati/effettuati entro i
termini di ammissibilità. Esse dovranno essere state emesse ed integralmente pagate entro il predetto arco
temporale di ammissibilità, pena la loro esclusione totale dal contributo.

5. SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili dovranno riferirsi agli progetti imprenditoriali per cui si avanza richiesta di contributo
ed essere coerenti e rivolte al raggiungimento delle finalità/obiettivi indicati nel presente bando.
Per la TIPOLOGIA A dovranno riguardare le seguenti tipologie di costo e rispettare i limiti indicati:
A. Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
B. Spese di affitto/noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del
progetto); da tale voce di costo sono escluse le spese di affitto della U.L. nella quale si realizza il progetto
C. Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
D. Spese di costituzione (massimo 2.000 €);
E. Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 15.000,00 €);
F. Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

Per la TIPOLOGIA B dovranno riguardare le seguenti tipologie di costo e rispettare i limiti indicati:
A. Acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali. Le imprese con sede legale esterna ai comuni
interessati potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale (massimo 50% costo totale
del progetto)
B. Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali;

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C. Spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del
progetto);
D. Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
E. Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10% del costo totale del
progetto);
F. Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

In Appendice 4 vengono illustrate in dettaglio le caratteristiche di ammissibilità di tutte le voci di spesa.


I pagamenti possono essere regolati esclusivamente attraverso bonifico singolo. La quietanza del
pagamento sarà dimostrata attraverso fattura in originale accompagnata da estratto conto che attesti il
pagamento e l’uscita finanziaria dal conto corrente bancario/postale.
Sono esclusi, indipendentemente dalle categorie sopra indicate:
- i pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario
ed il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc…);
- la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o
di tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o
componenti l’organo di amministrazione delle imprese beneficiarie del contributo;
- la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o
di tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei coniugi o dei parenti in linea retta fino al
secondo grado dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione
delle imprese beneficiarie del contributo;
- la fatturazione e/o la vendita alle imprese beneficiarie dei beni oggetto del contributo nonché la
fornitura di consulenze e/o di tutte le altre tipologie di spesa agevolate da parte di imprese, società
o enti con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o
che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
- qualsiasi forma di auto fatturazione.
- (solo per i consorzi) la fatturazione incrociata tra le imprese aderenti al consorzio.

6. REGIME DI AIUTO
Il contributo di cui al presente bando viene concesso secondo quanto stabilito REGOLAMENTO (UE) N.
651/2014 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il
mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. In particolare, il presente regime di aiuti
rispetta le disposizioni di cui all’art.22 del suddetto regolamento.

6.1 CUMULO
Gli aiuti di Stato erogati con il presente bando, che identifica costi ammissibili individuabili, di cui all’art.22
del REGOLAMENTO (UE) N. 651/2014, sono sempre cumulabili con qualsiasi aiuto con costi ammissibili non
individuabili, nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento.
Non è ammesso il cumulo dei costi ammissibili individuabili, oggetto di cofinanziamento del presente
bando, con altri aiuti di Stato sugli stessi costi ammissibili individuabili.

7. CONTRIBUTO

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L’agevolazione prevista nel presente bando consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al
60% della spesa ritenuta ammissibile.
Saranno esclusi i progetti con spesa ritenuta ammissibile inferiore a quanto indicato al precedente art.2.
Oltre alla percentuale di contributo ordinaria sopra indicata, e fermo restando i limiti sopraindicati, è
prevista una maggiorazione del contributo pari a 10 punti percentuali per i progetti che prevedono, almeno
una delle seguenti caratteristiche:
1. alla loro conclusione un incremento di dipendenti assunti a tempo indeterminato (con
contratti a tempo pieno o a tempo parziale per almeno l’80% del tempo) rispetto a quelle in
organico al momento della presentazione della domanda, pari a:
- almeno 1 unità per la TIPOLOGIA A;
- almeno 2 unità per la TIPOLOGIA B;
2. qualora il progetto di start up nasca da uno spin off universitario;
3. qualora l’impresa decida di collocarsi anche temporaneamente in una struttura a supporto
dello sviluppo di rapporti di rete e di azioni di sistema.
Per ottenere la maggiorazione di contribuzione, nel modulo di domanda l’impresa richiedente dovrà:
- dichiarare che il progetto comporterà un incremento occupazionale di dipendenti assunti a tempo
indeterminato, (con contratti a tempo pieno o a tempo parziale pari o superiore all’80%) rispetto
alla data di presentazione della domanda;
- dichiarare che il progetto di start up nasca da uno spin off universitario;
- dichiarare che l’impresa si colloca, anche temporaneamente, in una struttura a supporto dello
sviluppo di rapporti di rete e di azioni di sistema;
- richiedere espressamente l’applicazione della percentuale di maggiorazione di contribuzione
prevista nella presente sezione del bando.
A tal fine si precisa che in sede di rendicontazione finale dell’intervento agevolato, l’impresa beneficiaria
dovrà:
- dichiarare il numero di dipendenti a tempo indeterminato con contratto a tempo pieno o part-time
non inferiore all’80% del tempo, presentando idonea documentazione comprovante l’avvenuto
incremento occupazionale e l’incremento occupazionale deve essere mantenuto per almeno 3 anni
successivi alla conclusione del progetto;
- dimostrare che il progetto di start up è nato da uno spin off universitario;
- dimostrare che l’impresa si è collocata in una struttura a supporto dello sviluppo di rapporti di rete
e di azioni di sistema.
Qualora in sede di rendicontazione finale dell’intervento agevolato si dovesse riscontrare il mancato rispetto
dei requisiti per l’ottenimento della maggiorazione del contributo, si provvederà ad una proporzionale
riduzione dell’ammontare di contributo da liquidare. Sostanzialmente il contributo finale da liquidare sarà
ricalcolato, nel rispetto del limite di spesa ammessa e rendicontata, applicando solo la percentuale di
contribuzione ordinaria di concessione dei contributi del 60%, senza l’applicazione della percentuale di
maggiorazione prevista nella presente sezione del bando.
Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare gli importi di seguito indicati:
- 100.000,00 € per la TIPOLOGIA A;
- 200.000,00 € per la TIPOLOGIA B.

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8. COPERTURA FINANZIARIA DEL PROGETTO (FORMULA DI EQUILIBRIO FINANZIARIO)
Il proponente deve rispettare la seguente formula di equilibrio finanziario:
I = P + F, dove:
I = Investimenti complessivamente oggetto di contributo (costo totale del progetto);
P = Mezzi propri incrementali;
F = Finanziamento bancario specifico di durata maggiore o uguale a 36 mesi
Si precisa che:
I = Investimenti complessivamente oggetto di richiesta di contributo;
P = Mezzi incrementali, vale a dire aggiuntivi rispetto a quelli risultanti dall’ultimo bilancio approvato. Per
le imprese ancora prive di un bilancio approvato, l’apporto di mezzi propri dovrà essere incrementale
rispetto a quelli esistenti al momento di presentazione della domanda. Ad incremento dei mezzi propri
saranno ritenute ammissibili solo le operazioni finanziarie che determineranno l’aumento del patrimonio
netto dell’impresa, effettuate quindi esclusivamente con immissione di cash e non saranno considerate
idonee altre modalità di versamento classificabili nei passivi dello stato patrimoniale aziendale. Gli importi
oggetto di incremento del patrimonio netto, inoltre, non dovranno risultare precedentemente iscritti,
parzialmente o totalmente, in nessun’altra voce dei passivi dello stesso stato patrimoniale. Per l’elenco delle
operazioni ammissibili si rimanda alle indicazioni contenute in Appendice 6.
F = Finanziamento bancario specifico di durata maggiore o uguale a 36 mesi, che può essere composto da
F1 + F2, dove:
F1 = Finanziamento bancario specifico di durata maggiore o uguale a 36 mesi già erogato alla data di
presentazione della domanda; non è ammesso il leasing o finanziamenti non direttamente riconducibili
all’investimento effettuato e su cui si chiede il contributo (es. scoperti di c/c, anticipazioni di fatture e/o
Ri.Ba, finanziamenti per liquidità etc.).
F2 = Finanziamento bancario specifico di durata maggiore o uguale a 36 mesi ancora da erogare alla data di
presentazione della domanda; non è ammesso il leasing. Il finanziamento bancario potrà essere erogato
dall’istituto di credito anche attraverso il ricorso al “Fondo di garanzia per le PMI” di cui alla Legge 662/1996,
nei limiti stabiliti dal Regolamento (UE) della Commissione 1407/2013. In alternativa al finanziamento
bancario, solo ed esclusivamente per la parte di F2, potrà essere utilizzato il finanziamento, fruttifero o
infruttifero, da parte dei soci.
La formula di equilibrio deve essere rispettata con i seguenti parametri al momento della sottoscrizione
della domanda.
I Mezzi propri incrementali (P) devono essere pari almeno al 15% degli Investimenti (I) (ammontare totale
delle spese) oggetto di richiesta all’atto di presentazione nella domanda.
Successivamente, entro 60 giorni dall’atto di concessione del contributo, l’apporto incrementale dei Mezzi
propri dovrà essere versato pena la revoca dello stesso e potrà essere rideterminato sul totale degli
investimenti (spese) effettivamente ammessi a contributo.
Documentazione obbligatoria a supporto:
1) per le società di capitale con amministratore Unico (SRL) è necessario allegare una dichiarazione con
cui si impegna a adeguare i Mezzi propri (P) e descriva le modalità con cui verrà attuata
l’operazione;
2) per le Società di capitale è necessario allegare un verbale di assemblea dei soci che deliberi
l’operazione di adeguamento dei Mezzi propri (P) con l’indicazione delle modalità con cui verrà
attuata;
3) per le Società di capitale con Cda è necessario allegare un verbale del Cda che deliberi l’operazione
di adeguamento dei Mezzi propri (P) con l’indicazione delle modalità con cui verrà attuata.

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Per l’ammontare complessivo degli investimenti (I) per i quali l’impresa intende richiedere il contributo ed
alla data di pubblicazione del bando, non abbia contratto, per essi, uno specifico finanziamento (F1), andrà
obbligatoriamente allegata la dichiarazione/delibera rilasciata da una banca (F2 - da allegare alla domanda
di contributo) la quale, subordinatamente alla ammissione al contributo ed all’adeguamento del Patrimonio
(P) di cui al precedente punto, dichiari irrevocabilmente la propria disponibilità a erogare finanziamenti di
una durata minima di 36 mesi dal momento della loro erogazione per un importo complessivo che permetta
il rispetto della formula di equilibrio.
Se l’impresa stabilirà il ricorso al “finanziamento soci”, attuabile solo ed esclusivamente per la parte di F2,
alla domanda andrà allegato anche il verbale del Cda o dell’assemblea dei soci oppure dichiarazione
dell’amministratore per le S.R.L. a Socio Unico, in cui si delibera di utilizzare la forma giuridica del
finanziamento soci, specificando la natura fruttifero o infruttifera dell’operazione.
Nell’eventualità l’impresa facesse ricorso all’attivazione di F2, con una qualunque delle modalità sopra
esposte, la documentazione comprovante l’avvenuta accensione del finanziamento dovrà pervenire
contestualmente alla richiesta di erogazione del contributo nei termini previsti dal successivo art.13.
Nel caso in cui F1 abbia capienza per essere utilizzato anche per la copertura degli investimenti ancora da
effettuare non sarà necessario attivare F2; sarà comunque necessaria una lettera della banca erogatrice in
cui si specificano i beni oggetto del finanziamento ed i relativi importi finanziati.

9. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE


Il presente bando è un bando aperto a sportello dalla data di apertura dei termini per la presentazione della
domanda, tramite specifica applicazione web, fino alle ore 17:00 del 16 settembre 2019.
Le date qui stabilite potranno essere modificate in base ad esigenze tecnico operative con decreto del
Commissario delegato alla ricostruzione post sisma, prevedendo la possibilità di sospendere o chiudere
anticipatamente la procedura di presentazione delle domande a fronte di esaurimento delle risorse
disponibili. Si riserva altresì di riattivare la stessa nel momento in cui risorse aggiuntive dovessero essere
rese disponibili.

10. COME COMPILARE LA DOMANDA


La domanda di contributo, che include il business plan del progetto imprenditoriale, dovrà essere compilata
esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo SFINGE2020 le cui modalità di accesso e di utilizzo
saranno rese disponibili sul portale regionale http://imprese.regione.emilia-romagna.it/.
Non saranno ammesse le domande presentate con altre modalità.
Le linee guida per la compilazione e trasmissione on-line delle domande di contributo saranno disponibili
sui medesimi siti internet regionali sopra citati.

10.1 CONTENUTI DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO


La domanda di contributo, generata a seguito della compilazione attraverso l’applicativo informatico,
costituisce una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Quanto dichiarato nella domanda comporta le
conseguenze, anche penali, prescritte nel suddetto decreto in caso di dichiarazioni mendaci.
La domanda di contributo contiene:
 l’indicazione degli estremi della marca da bollo di importo pari a € 16,00;
 l’indicazione dell’impresa richiedente, della sua natura giuridica, dimensione aziendale e codice
ATECO 2007;

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 l’indirizzo della sede/unità locale dove si realizza l’intervento;
 i dati anagrafici del legale rappresentante;
 la descrizione dei requisiti richiesti per l’accesso al finanziamento;
 l’eventuale giustificazione del carattere giovanile o femminile dell’impresa, secondo i criteri definiti
in appendice 3;
 il business plan;
 la descrizione del piano degli investimenti per cui si richiede il contributo regionale;
 l’eventuale aumento occupazionale;
 la quantificazione del contributo richiesto.
A corredo della domanda dovrà essere presentata la seguente documentazione obbligatoria:
 dichiarazione della dimensione dell’impresa (appendice 2);
 sottoscrizione della “Carta dei principi di responsabilità sociale delle imprese” (appendice 1);
 dichiarazione per l’informativa antimafia esclusivamente per richieste di contributo pari o superiore
a € 150.000,00;
 dichiarazioni di adeguamento dei mezzi propri (P) (appendice 6);
 delibera della banca di impegno irrevocabile alla concessione del finanziamento (F2), in caso di
approvazione della domanda, qualora necessario come previsto dal par. 8 (appendice 7) o, se
utilizzato in alternativa solo ed esclusivamente per la parte di F2, documentazione inerente il
ricorso al finanziamento fruttifero/infruttifero da parte dei soci;
 come previsto dal par. 8, solo nel caso l’impresa abbia già contratto al momento della domanda
uno specifico finanziamento (F1), copia del contratto di finanziamento bancario e la contabile
bancaria attestante l’avvenuta erogazione del finanziamento, o eventuale lettera della banca
erogatrice in cui si specificano i beni oggetto del finanziamento ed i relativi importi finanziati nel
caso in cui non siano direttamente rilevabili dal contratto di finanziamento bancario;
 solo per progetti di TIPOLOGIA B, copia dell’ultimo bilancio approvato.
La domanda dovrà essere firmata digitalmente, pena la non ammissibilità della stessa, con la seguente
modalità previste dalla normativa vigente: firma digitale, cioè firma elettronica qualificata, il cui certificato
sia stato rilasciato da un certificatore accreditato.
L’autore è identificato dal sistema informatico con l’uso della carta d’identità elettronica (CIE) o della carta
nazionale dei servizi (CNS);

10.2 TERMINI ENTRO I QUALI PRESENTARE LA DOMANDA


La presentazione della domanda di contributo - resa nella forma di una dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà ai sensi dell’articolo 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445,
recante “Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa” (in seguito D.P.R. n.
445/2000) - avverrà tramite la compilazione, validazione ed invio della stessa sull’applicativo
appositamente predisposto dalle ore 10.00 del 15 aprile 2019 alle ore 17.00 del 16 settembre 2019.
Al fine di stabilire la data di ricevimento della domanda si terrà conto della data in cui la stessa è stata
inviata attraverso il sopracitato applicativo.

11. INAMMISSIBILITÀ DELLA DOMANDA

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Non saranno considerate ammissibili, e pertanto saranno escluse dalla fase di valutazione di cui al
successivo art.12, le domande:
- trasmesse con modalità differenti dalla specifica applicazione web messa a disposizione;
- non firmate digitalmente con la modalità sopra indicata;
- firmate da soggetto diverso dal rappresentante legale e non dotato di apposita procura speciale;
- con firma digitale basata su un certificato elettronico revocato, scaduto o sospeso;
- prive dei documenti obbligatori richiesti dal presente bando;
- inviate prima od oltre il termine di presentazione previsto dal bando;
Non è consentita l’integrazione dei documenti obbligatori della domanda, è consentita la mera
regolarizzazione di cui all'art.71 comma 3, DPR 445/2000.

12. PROCEDURE E MODALITÀ D’ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI


La procedura di selezione dei progetti proposti sarà una procedura valutativa a sportello ai sensi dell'art. 5,
comma 3 del D.Lgs. 123/98.
L’istruttoria delle domande dal punto di vista dell’ammissibilità formale e sostanziale verrà svolta da un
gruppo di lavoro nominato con determinazione del Direttore generale Economia della Conoscenza, del
lavoro e dell’impresa. Le domande che risultassero istruite con esito positivo saranno ammesse alla
successiva fase di valutazione di merito del progetto imprenditoriale. La valutazione, realizzata da parte del
Nucleo di valutazione preposto, verterà sulla qualità del business plan presentato e sulla coerenza degli altri
documenti allegati.
Ai fini dell’istruttoria e della valutazione non saranno considerate integrazioni documentali fornite dai
soggetti partecipanti dopo l’avvenuta presentazione, ai sensi del precedente art. 10.
Le domande saranno istruite e successivamente, solo in caso di istruttoria con esito positivo, valutate da un
apposito Nucleo di valutazione nominato con provvedimento del Direttore Generale Economia della
Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa.
Le domande saranno istruite secondo il seguente schema:
 Ia CALL: domande presentate dal 15 aprile 2019 al 14 giugno 2019: termine istruttoria 02 agosto
2019;
 IIa CALL: domande presentate dal 14 giugno 2019 al 16 settembre 2019: termine istruttoria 30
ottobre 2019.
L’istruttoria e le valutazioni delle domande avverranno secondo l’ordine cronologico di presentazione delle
domande e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità di seguito esplicitate. Al fine di identificare
l’ordine d’arrivo cronologico delle domande, farà fede la data e l’orario d’invio della domanda tramite il
preposto sistema web.

12.1 CRITERI DI AMMISSIBILITÀ SOSTANZIALE


Il Nucleo di valutazione, in collaborazione con gli uffici regionali competenti, dovrà preliminarmente
valutare la rispondenza dei progetti presentati rispetto ai seguenti criteri di ammissibilità sostanziale:
 Coerenza con strategia, contenuti ed obiettivo specifico del POR;
 Coerenza con le priorità della Strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna, ambito
di operatività delle imprese nei sistemi produttivi individuati dalla S3;
 Iscrizione alla “Sezione speciale in qualità di START-UP INNOVATIVA” del registro delle imprese
presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio;

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 Situazione di equilibrio finanziario fra mezzi propri e finanziamento bancario adeguata rispetto
all’investimento proposto;
 Coerenza delle spese proposte con le categorie di operazione associate alla procedura di
attuazione;
 Verifica configurazione di nuova impresa e non costituzione societaria a seguito di cessione di
azienda o di ramo di azienda (outsourcing), fusione o scissione societaria.
La non rispondenza anche ad uno solo dei criteri sopra indicati sarà causa di esclusione del progetto dalla
fase di valutazione e conseguente inammissibilità alla valutazione.

12.2 CRITERI DI VALUTAZIONE


I progetti che avranno superato la fase di cui al punto 12.1 precedente saranno valutati sulla base dei
seguenti criteri che saranno formalizzati e dettagliati nell’atto di nomina del Nucleo di valutazione:
 Qualità tecnico scientifica del progetto di impresa in termini di individuazione dei prodotti/servizi
dell’impresa;
 Qualità economico-finanziaria del progetto in termini di adeguatezza e sostenibilità del business
plan e prospettive di crescita dell’impresa.
Il nucleo di valutazione ha la facoltà di non ammettere domande che, pur rispettando i requisiti di cui ai
punti 12 e 12.1, presentino un business plan giudicato non idoneo con riferimento ai criteri sopra
individuati. Il nucleo ha altresì la facoltà di intervenire, anche per le domande ritenute ammissibili,
sull’entità delle voci di spesa qualora ritenute non congrue.

12.3 CRITERI DI PRIORITÀ E FORMAZIONE DEGLI ELENCHI DELLE IMPRESE AMMESSE


Ai soli progetti ammissibili sulla base dei criteri di cui al punto 12.2, nell’arco di ogni singola call, l’elenco dei
soggetti ritenuti ammissibili sarà quindi ordinato applicando i seguenti criteri di priorità:

CRITERIO
1) Rilevanza della componente femminile e giovanile in termini di
partecipazione societaria e/o finanziaria (i requisiti di impresa femminile e Precedenza in graduatoria
giovanile sono riportati nell’appendice 3).
2) Rilevanza della ricerca oggetto dell’intervento rispetto al tema della
Precedenza in graduatoria
disabilità, dell’innovazione sociale e dello sviluppo sostenibile.
3) Ordine d’arrivo delle domande Precedenza in graduatoria

Delle suddette priorità fa parte anche il criterio “Ricaduta aggiuntiva in termini di occupazione” la cui
applicazione è disciplinata al precedente articolo 7.
Il Nucleo di valutazione provvederà inoltre alla determinazione:
 dell'entità della spesa ammissibile al contributo regionale (il nucleo valuta la congruità e la
coerenza delle voci di spesa e procederà ad eventuale riduzione delle stesse);
 della posizione nell’elenco dei soggetti ammissibili applicando i criteri ordinatori sopra esplicitati;
 dell’elenco dei soggetti non ammissibili al contributo regionale, comprensivo delle motivazioni di
esclusione.

Gli elenchi periodici dei beneficiari ammessi a finanziamento saranno pubblicati sul sito regionali
http://imprese.regione.emilia-romagna.it/ .

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Il nucleo di valutazione proseguirà la propria attività anche dopo l’approvazione degli elenchi ammessi, per
l’esame e la valutazione di sostanziali e rilevanti modifiche o variazioni riguardanti i soggetti e i progetti
finanziati e/o per l’approvazione di orientamenti e criteri da rispettare in caso delle predette
modifiche/variazioni. La Regione in caso di insufficiente chiarezza delle informazioni fornite in sede di
presentazione della/e richiesta/e di modifiche si riserva la facoltà di verificare e approfondire le specifiche
dichiarate e della loro coerenza con il presente bando.

12.4 MODALITÀ DI AMMISSIONE A FINANZIAMENTO


Il Commissario Delegato provvede:
- all’approvazione degli elenchi delle domande pervenute;
- all’approvazione dell’elenco delle domande ritenute ammissibili;
- alla concessione dei contributi riconosciuti a ciascun progetto finanziato;
- all’approvazione degli elenchi dei progetti istruiti con esito positivo ma non finanziati per
esaurimento dei fondi disponibili;
- all’approvazione dell’elenco dei progetti istruiti con esito negativo, comprensivo delle motivazioni di
esclusione.
Il Commissario Delegato si riserva la facoltà di procedere, in caso di stanziamento di ulteriori risorse
finanziarie, al finanziamento delle domande istruite con esito positivo ma non finanziate per carenza di
fondi.

12.5 COMUNICAZIONI RELATIVE AGLI ESITI DELL’ISTRUTTORIA


Ai soggetti che hanno presentato domanda verrà comunicato l’esito dell’istruttoria tramite pubblicazione
dell’elenco. In caso di progetto ammesso e finanziato, sarà comunicata la posizione in elenco, l’entità delle
spese ammesse nella loro suddivisione per voci, l’ammontare del contributo concesso e il termine finale per
l’ultimazione degli interventi.
In caso di progetto istruito con esito positivo ma non finanziato per esaurimento dei fondi disponibili, sarà
comunicata la posizione in elenco e l’entità delle spese ammissibili ma non finanziabili per esaurimento dei
fondi.
In caso di progetto istruito con esito negativo sarà comunicata l’esclusione dal contributo con l’indicazione
delle relative motivazioni.
Le suddette comunicazioni avverranno tramite PEC e pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della
Regione Emilia-Romagna (B.U.R.E.R.T.) e pubblicazione sul sito internet della Regione Emilia-Romagna al
seguente indirizzo “http://www.imprese.regione.emilia-romagna.it”.

13. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI


La liquidazione del contributo avverrà obbligatoriamente in unica soluzione, a SALDO, dietro presentazione
della documentazione di rendicontazione prevista entro 45 giorni dalla conclusione del progetto.
Per la decorrenza dei progetti e le durate previste per le diverse tipologie si dovrà riferimento al precedente
art. 4.
Ai fini dell’effettiva conclusione del progetto sarà necessario il rispetto del piano costi presentato in
domanda oppure il rispetto dell’eventuale piano finanziario modificato, previa autorizzazione,
esclusivamente secondo le modalità previste dal successivo art. 17.

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Qualora la spesa effettiva documentata risultasse inferiore all’importo ammesso a contributo, si provvederà
ad una rideterminazione del contributo concesso, tenendo conto della eventuale maggiorazione. Una spesa
effettiva documentata superiore all’importo ammesso sarà riportata al valore ammesso. I massimali
individuati per alcune classi di spesa al precedente p.to 5 andranno verificati e mantenuti in relazione alle
spese definitivamente accettate.

14. MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE


Ai fini della liquidazione del contributo a SALDO, i soggetti beneficiari dovranno produrre una
rendicontazione finanziaria ed una rendicontazione tecnica (art. 14.2).
La data di conclusione del progetto coincide con la data dell’ultimo pagamento relativo alle spese
finanziate. Il progetto dovrà comunque concludersi entro il termine perentorio indicato nel precedente
art.4 in base alla diversa tipologia, salvo proroghe richieste e concesse a norma del successivo art. 16.
Il dirigente competente per materia, con propri atti formali, provvederà all’approvazione delle linee guida e
della modulistica per la rendicontazione dei progetti agevolati, nel quale potranno essere contenute
modifiche correttive ed integrative di carattere tecnico, non alterando i criteri e i principi desumibili dal
presente bando.
La rendicontazione dei progetti realizzati dovrà essere presentata utilizzando esclusivamente, a pena di
irricevibilità, l’applicativo SFINGE2020 le cui modalità d’accesso e di utilizzo saranno rese disponibili con la
pubblicazione delle linee guida e dalla modulistica necessaria.

14.1 RENDICONTAZIONE DI SPESA


Nella rendicontazione di spesa dovranno essere indicate le spese effettivamente sostenute per la
realizzazione dell’intervento. La rendicontazione di spesa dovrà avvenire tramite la presentazione di una
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, prestata ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
Quanto dichiarato comporta, pertanto, l’applicazione delle sanzioni stabilite nell’articolo 76 del medesimo
D.P.R., in caso di dichiarazioni false o mendaci.
La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dovrà:
1) essere sottoscritta e firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria;
2) riportare il rendiconto analitico dei costi totali sostenuti per realizzazione dell’intervento agevolato,
che dovranno essere coerenti con le voci di spesa ritenute ammissibili. Il rendiconto analitico delle
spese dovrà indicare la lista delle fatture pagate con numero, data di emissione, descrizione della
spesa, ragione sociale del fornitore, data di pagamento, importo al netto di IVA, di ciascuna fattura;
3) attestare che:
- al momento della richiesta di erogazione, l’impresa mantiene i requisiti soggettivi e rispetta le
condizioni previste dal presente bando per l’ammissibilità ai contributi; l’erogazione dell’eventuale
finanziamento acceso per il rispetto della formula di equilibrio di cui al p.to 8 dovrà essere
documentata;
- l’impresa è attiva e non è sottoposta a procedura di liquidazione (anche volontaria), fallimento,
concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso;
- non sussistano le cause ostative al rilascio della comunicazione antimafia (art. 67, commi 1 e 8 del
D. Lgs. 159/2011);
- le spese indicate nel rendiconto analitico riguardano effettivamente ed unicamente gli investimenti
previsti dall'intervento ammesso a contributo;

14
pagina 127 di 152
- i titoli di spesa indicati nel rendiconto analitico sono fiscalmente regolari ed integralmente pagati e
non sono stati né saranno mai utilizzati per l’ottenimento di altri contributi pubblici;
- i beni acquistati sono di nuova fabbricazione;
4) contenere l’impegno dell’impresa beneficiaria a:
- restituire i contributi erogati in caso di inadempienza rispetto agli obblighi previsti nel presente
bando, maggiorati degli interessi legali maturati;
- consentire gli opportuni controlli e ispezioni;
- fornire, nel rispetto delle vigenti norme di legge, ogni informazione ritenuta necessaria per il
corretto ed efficace svolgimento dell'attività di monitoraggio e valutazione;
5) attestare inoltre che il beneficiario non è destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto
di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il
mercato interno (c.d. clausola “DEGGENDORF”).
Alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dovranno essere allegati:
 copia degli originali delle fatture (o documenti fiscalmente validi equivalenti alle fatture)
quietanzate;
 per ogni consulenza esterna dovranno essere allegati:
a. copia del contratto;
b. fatture di spesa quietanzate;
c. relazione finale, predisposta dallo stesso soggetto consulente, indicante modalità,
contenuto, finalità della consulenza e obiettivi raggiunti.
d. estratto conto bancario contenente il riferimento al bonifico/i attestante il versamento del/i
compenso/i corrisposti;
e. modello di pagamento F24 utilizzato dall’impresa per il versamento delle ritenute
previdenziali;
 invio del saldo, sottoscritto dal legale rappresentate dell’impresa beneficiaria e firmato
digitalmente, con il quale viene indicata la modalità di riscossione del contributo prescelta all’atto
dell’accettazione del contributo (procedura telematica). È consentita esclusivamente la modalità di
riscossione tramite accreditamento su conto corrente bancario o postale intestato all’impresa
beneficiaria. Il fac-simile per la richiesta di pagamento sarà messo a disposizione.
Nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per l’invio della rendicontazione a SALDO, saranno
indicati:
1. i dati riferiti all’occupazione aziendale alla conclusione del progetto, con particolare
riferimento ai dipendenti a tempo indeterminato (con contratto a tempo pieno o part-time
non inferiore all’80%). A tale richiesta dovrà essere allegata la documentazione
comprovante l’incremento numerico di dipendenti a tempo indeterminato con contratto a
tempo pieno o part-time pari o superiore all’80% occupati alla conclusione del progetto e
modello di pagamento della Ritenuta d’Acconto utilizzato dall’impresa per il versamento
delle ritenute previdenziali (solo per i progetti a cui è stata applicata la percentuale di
maggiorazione di contribuzione prevista in caso di incremento occupazionale);
2. i documenti atti a dimostrare che il progetto di start up sia nato da uno spin off
universitario;
3. i documenti atti a comprovare che l’impresa è collocata in una struttura a supporto dello
sviluppo di rapporti di rete e di azioni di sistema.

15
pagina 128 di 152
14.2 RENDICONTAZIONE TECNICA
La rendicontazione tecnica è costituita da una dettagliata relazione tecnica, firmata dal legale
rappresentante dell’impresa beneficiaria, che illustri gli obiettivi, i risultati conseguiti e la loro coerenza con
le finalità del bando, nonché le attività svolte e per ciascuna attività le spese rendicontate che ad essa si
riferiscono, in modo che risultino chiaramente connesse. Tale relazione dovrà essere integrata con
documentazione grafica e/o audiovisiva.
Al momento della concessione del contributo sarà reso disponibile un modello fac-simile per la
compilazione.

14.3 REQUISITI GENERALI DI AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA


Le spese sostenute per la realizzazione degli interventi ammessi a contributo per essere considerate
ammissibili devono rispettare le seguenti condizioni:
- essere sostenute nell’arco temporale di ammissibilità indicato al precedente paragrafo 4;
- rispettare tutte le condizioni e prescrizioni previste dal bando;
- riferirsi alla realizzazione degli interventi approvati;
- rientrare nelle voci di costo ritenute ammissibili;
- essere state preventivamente indicate nella di domanda di contributo oppure nella richiesta di
variazioni ai sensi del successivo art. 17;
- essere congrue con le finalità e i contenuti degli interventi ammessi a contributo;
- essere documentate ed effettivamente pagate e rendicontate sulla base delle regole contabili e
fiscali vigenti e secondo le modalità indicate;
- essere chiaramente imputate al soggetto beneficiario del contributo (in altri termini, le fatture e i
documenti fiscali equipollenti dovranno essere intestati al soggetto beneficiario del contributo);
- essere di importo imputabile al progetto uguale o superiore a 100,00€ per ogni singola fattura.

14.4 MODALITÀ PAGAMENTO DELLE SPESE


Il pagamento delle spese dovrà avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Non saranno
ammessi i pagamenti effettuati con qualsiasi modalità diversa dal bonifico bancario o postale.
Esclusivamente per gli eventuali acquisti effettuati on-line, per le spese relative agli acquisti di hardware e
software nonché degli arredi, è consentito il pagamento con carta di credito aziendale (non è consentito
l’utilizzo di carte di credito personali dei titolari/soci/legali rappresentanti dell’impresa).
Solo per la TIPOLOGIA B e limitatamente alle spese per acquisizione di immobili da adibire a sedi
produttive, logistiche, commerciali, si considerano validi i pagamenti effettuati con Assegno circolare. La
quietanza in caso di pagamento con Assegno Circolare è costituita da:
• fotocopia dell’assegno circolare;
• estratto conto completo, integro e leggibile, in cui sia visibile l’intestatario del conto
corrente, con evidenza del numero dell’assegno.
In seguito all’avvenuta concessione del contributo, ai sensi degli artt. 4 e 14, il beneficiario avrà l’obbligo di
inserire:
 il C.U.P. (Codice Unico di Progetto), indicato attraverso la comunicazione di concessione,
nella causale dei bonifici utilizzati per il pagamento delle spese cofinanziate con il presente Bando.

16
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 Il C.U.P. andrà inserito anche nelle fatture rilasciate dal fornitore del bene o servizio oggetto
di cofinanziamento regionale.

14.5 DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA QUIETANZA DI SPESA


La documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle spese ammesse è costituita esclusivamente
dalla copia del bonifico e dell’estratto conto della banca o della Posta dal quale risulti con evidenza
l’avvenuto pagamento, con le modalità e le specifiche descritte nel precedente p.to 14.4.

14.6 ESAME DELLA DOCUMENTAZIONE DI RENDICONTAZIONE ED ESITO


A seguito della presentazione della rendicontazione delle spese sostenute, si provvederà all’esame della
relativa documentazione. Qualora la documentazione risultasse parzialmente insufficiente o non chiara
l’amministrazione si riserva la facoltà di richiedere le necessarie integrazioni.
A seguito dell’esame della rendicontazione finanziaria e tecnica trasmessa dal beneficiario e delle eventuali
integrazioni, l’amministrazione potrà:
1. dichiarare la regolarità (totale o parziale) della rendicontazione presentata e la conformità (totale o
parziale) delle spese sostenute e quietanzate rispetto alle spese preventivate (anche nel caso di
variazioni autorizzate e/o non significative). In tale caso:
- qualora la spesa sostenuta e rendicontata (e ritenuta ammissibile) sia inferiore alla spesa ammessa,
si provvederà ad una proporzionale riduzione dell’ammontare di contributo da liquidare, nel
rispetto della percentuale fissata nell’atto di concessione;
- una spesa sostenuta e rendicontata (e ritenuta ammissibile) superiore alla spesa ammessa, non
comporterà aumento del contributo da liquidare.
2. dichiarare la non regolarità della rendicontazione finanziaria e tecnica presentata. In tale caso, previa
eventuale richiesta di chiarimenti, l’amministrazione si riserverà la facoltà di revocare totalmente o
parzialmente il contributo concesso e di chiedere la restituzione delle somme eventualmente già
erogate, maggiorate degli interessi legali maturati.

15. CONTROLLI, REVOCHE E RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO


I beneficiari sono tenuti a fornire all’amministrazione o ad altri soggetti da essa incaricati tutte le
informazioni, dati e rapporti tecnici richiesti, al fine di assicurare il monitoraggio dei progetti e la verifica di
tutte le autocertificazioni e/o dichiarazioni fornite.
L’amministrazione potrà svolgere tutti i controlli necessari e si riserva la facoltà di effettuare, nei tre anni
successivi alla erogazione del contributo, sopralluoghi ispettivi anche a campione, al fine di verificare il
rispetto e il mantenimento delle condizioni e dei requisiti previsti per la fruizione delle agevolazioni e la
conformità degli interventi realizzati rispetto al progetto ammesso a contributo.
Per “erogazione del contributo” si intende la data di approvazione del decreto di liquidazione del saldo del
contributo.
In caso di accertamenti e verifiche che riscontrino l’irregolarità della documentazione di spesa presentata
e/o la mancanza dei requisiti relativi all’ammissibilità delle spese, a fronte di erogazioni già avvenute sia a
titolo di acconto che di saldo del contributo spettante, si darà luogo al recupero totale o parziale delle
somme indebitamente percepite.
Nel caso in cui il beneficiario non si renda disponibile ai controlli in loco o non produca i documenti richiesti
nel termine di 10 giorni dalla ricezione della comunicazione si procederà alla revoca d’ufficio del contributo.

17
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Modalità ed eventuali variazioni alle modalità tecnico operative previste in questo capitolo potranno essere
modificate con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

15.1 REVOCHE
Si procederà alla revoca d’ufficio, in tutto o in parte, dei contributi e al recupero delle somme
eventualmente già erogate nei seguenti casi:
- in caso di esito negativo dei controlli o dei sopralluoghi ispettivi effettuati;
- qualora, a seguito di una variazione dell’attività dell’impresa intervenuta nei 3 anni successivi alla
conclusione del progetto, il codice primario Ateco2007 della sede/unità produttiva in cui è stato
realizzato l’intervento non rientri nei settori di attività indicarti nel precedente art.2;
- qualora la realizzazione del progetto non risulti conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti,
alla relazione tecnica illustrativa del progetto stesso allegata alla domanda di finanziamento e se
allo stesso vengano apportate rilevanti e sostanziali variazioni in corso d’opera non comunicate
all’amministrazione o da quest’ultima non approvate;
- qualora il beneficiario non rispetti il termine perentorio previsto dal presente bando per la
conclusione e rendicontazione dei progetti;
- qualora la spesa finale rendicontata e ritenuta ammissibile sia inferiore agli importi indicati per le
diverse tipologie nell’art 2;
- qualora i beni acquistati per la realizzazione dell'intervento vengano ceduti, alienati o distratti entro
3 anni successivi alla conclusione del progetto;
- in caso di mancato rispetto o perdita, entro 3 anni successivi alla conclusione del progetto, di taluno
dei requisiti di ammissibilità al bando;
- in caso di cessazione dell’attività da parte dell’impresa beneficiaria entro tre anni dalla conclusione
del progetto;
- in caso di sussistenza e/o attivazione a carico dell’impresa beneficiaria di procedure di scioglimento
volontario, liquidazione volontaria, liquidazione coatta amministrativa, fallimento, concordato
preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali, entro tre anni successivi alla
conclusione del progetto;
- qualora il beneficiario comunichi, tramite PEC con lettera sottoscritta dal legale rappresentante, la
rinuncia al contributo;
- qualora il beneficiario non abbia provveduto al versamento incrementale di Mezzi Propri
Incrementali (P) entro il termine stabilito, come descritto nel precedente p.to 8 del presente bando;
- solo per i progetti cui è stata applicata la percentuale di maggiorazione di contribuzione prevista in
caso di incremento occupazionale di dipendenti a tempo indeterminato con contratto di lavoro a
tempo pieno o part-time pari o superiore all’80%, qualora, dopo l’erogazione del saldo del
contributo, a seguito di controlli o per qualunque altro motivo, si dovesse riscontrare il mancato
mantenimento dell’incremento occupazionale per almeno 3 anni successivi alla conclusione del
progetto. Per il calcolo del contributo da revocare, si applicherà il sistema di calcolo indicato al
precedente p.to 7.

15.2 RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO


In caso di accertamenti e verifiche che riscontrino l’irregolarità dell’operazione realizzata, della
documentazione di spesa presentata, e/o irregolarità collegate ai requisiti di ammissibilità relativi al
beneficiario o alle spese sostenute, a fronte di erogazioni già avvenute a titolo di saldo del contributo
spettante, si darà luogo al recupero totale o parziale delle somme indebitamente percepite alle quali sarà

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pagina 131 di 152
applicato il tasso d’interesse legale maggiorato di 5 punti percentuali, con riferimento al tasso vigente nel
giorno di assunzione della determinazione dirigenziale di richiesta di restituzione dell’acconto o del saldo del
contributo.
Alle operazioni di recupero provvederà l’amministrazione regionale.

16. PROROGHE
Eventuali proroghe alla durata del progetto potranno essere concesse dietro presentazione di motivata
richiesta tramite l’applicativo SFINGE2020 ma non potranno, in ogni caso, essere superiori a 4 mesi della
durata originariamente prevista per il progetto. Tali richieste dovranno essere inviate almeno 60 giorni
prima della conclusione del progetto.

17. VARIANTI DI PROGETTO


Eventuali richieste di variazioni rilevanti e sostanziali al progetto originario potranno essere inoltrate,
tramite l’applicativo SFINGE2020, a firma digitale dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria,
rispettando comunque il limite di spesa ammessa a cofinanziamento.
La richiesta di variante, adeguatamente motivata e argomentata, dovrà evidenziare gli scostamenti previsti
rispetto al progetto originariamente ammesso a contributo. In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli
obiettivi originari e l'impianto complessivo dell'intervento ammesso a finanziamento.
La richiesta di variante può avere ad oggetto:
- una variazione degli importi rispetto a quelli indicati nel progetto ammesso a contributo;
- una variazione in merito alle caratteristiche tecniche e alle tipologie di spesa riguardanti gli
interventi da realizzare;
- ambedue gli aspetti sopraindicati.
A seguito della richiesta di variazione, l’amministrazione comunica al beneficiario l’ulteriore ed eventuale
altra tipologia di documentazione che l’impresa sarà tenuto a trasmettere.
In caso di mancato accoglimento della richiesta di variazione, l’amministrazione regionale si riserva la facoltà
di revocare, in tutto o in parte, il contributo concesso.
Sono considerate varianti ordinarie, che sono comunque da comunicare ma non necessitano di espressa
autorizzazione regionale:
- le compensazioni/aggiustamenti tra le varie voci di spesa nella percentuale di scostamento fino al
20%;
- la sostituzione di taluno dei beni previsti nel progetto agevolato, con altri beni simili e/o
funzionalmente e strumentalmente equivalenti;
- la sostituzione di taluno dei fornitori di beni e/o servizi previsti nel progetto agevolato, con altri
fornitori simili o funzionalmente equivalenti.
Le varianti ordinarie dovranno comunque essere comunicate all’amministrazione regionale attraverso
l’applicativo SFINGE2020 per le necessarie verifiche e valutazioni.

18. VARIAZIONI RELATIVE AL SOGGETTO BENEFICIARIO


I beneficiari del contributo sono tenuti a comunicare tempestivamente eventuali cessazioni di attività o
chiusure delle sedi legali e/o unità locali interessate alla realizzazione degli interventi nonché ogni altro fatto
verificatosi successivamente alla presentazione della domanda relativo ai requisiti soggettivi dell’impresa
che possa determinare la perdita di taluno dei requisiti per l’ammissione al contributo. Tali comunicazioni

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pagina 132 di 152
dovranno essere inoltrate tramite l’applicativo web preposto per il bando in oggetto, a firma digitale dal
legale rappresentante dell’impresa beneficiaria

19. RINUNCE AL CONTRIBUTO


Il beneficiario del contributo, nel caso si verifichi qualsiasi impedimento che non consenta di portare a
conclusione l’intervento finanziato, è tenuto a comunicare tempestivamente il sorgere di tali impedimenti e
a presentare una formale dichiarazione di rinuncia al contributo stesso. Tale comunicazione, firmata
digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria, dovrà essere inoltrata all’indirizzo di posta
elettronica certificata (PEC) predisposta dalla Regione.

20. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE


L’amministrazione regionale, direttamente o tramite incaricati esterni, svolge l’attività di monitoraggio
finalizzata a verificare l’effettiva realizzazione degli interventi ammessi a finanziamento ed il raggiungimento
degli obiettivi previsti. A tale fine i soggetti beneficiari sono tenuti a fornire piena collaborazione e
informazione, con le modalità e i tempi indicati, in merito allo stato di attuazione degli interventi e agli
effetti da questi prodotti.
21. OPERAZIONI STRAORDINARIE D’IMPRESA
Il cambio di ragione sociale o di forma giuridica non è considerata operazione straordinaria.
Sono ammesse le operazioni attive da parte dell’impresa e le operazioni passive solo nei casi in si preveda il
mantenimento della soggettività giuridica e/o economica da parte dell’impresa originaria.
I contributi non erogati, alla data di effetto dell’evento, sono interamente liquidati al soggetto di volta in
volta subentrante.
Nel caso di procedure concorsuali diverse dal fallimento, le disposizioni di cui al presente paragrafo si
applicano anche all’affitto temporaneo d’azienda funzionale alla chiusura in bonis della procedura
concorsuale, a condizione che nel contratto d’affitto sia esplicitamente prevista l’acquisizione a conclusione
della stessa.

22. INFORMAZIONI SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO


1. Le domande pervenute saranno sottoposte ad una prima istruttoria formale tesa a verificare la
completezza della documentazione presentata, la rispondenza delle domande medesime ai requisiti di
ammissibilità oggettivi e soggettivi previsti dal bando, nonché l’assenza di cause di esclusione. Tale
istruttoria formale sarà svolta da un apposito “gruppo di lavoro” costituito da un apposito atto del Direttore
Generale della Direzione Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa.
2. Le domande ammesse alla procedura di valutazione saranno inviate al Nucleo di valutazione che
procederà alla valutazione in osservanza dei principi definiti al p.to 12. Il Nucleo di valutazione potrà
intervenire sull’entità delle voci di spesa qualora ritenute non congrue.
3. Al termine delle procedure di valutazione si provvederà ad approvare la graduatoria secondo le
tempistiche indicate al p.to 12. Tale provvedimento sarà pubblicato sul portale regionale
http://imprese.regione.emilia-romagna.it/ e sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
4. Il diritto di accesso di cui all’art. 22 della Legge 241/90 e s.m.i., viene esercitato mediante richiesta
scritta motivata alla: Regione Emilia-Romagna – Direzione Economia della conoscenza, del lavoro e
dell’impresa - Servizio Ricerca, Innovazione, Energia ed Economia Sostenibile – via A. Moro, 44 – 40127
Bologna.
5. L’istanza di accesso deve indicare, come previsto dall’art. 5 c. 2 D.P.R. 352/1992, gli estremi dei
documenti in relazione ai quali viene richiesto l’accesso o gli elementi che ne consentano l’esatta

20
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individuazione, le generalità del richiedente, gli elementi idonei a provare la presenza dell’interesse
connesso alla richiesta e gli eventuali poteri rappresentativi.
6. L’unità organizzativa cui è attribuito il procedimento è: Regione Emilia-Romagna – Direzione
Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa - Servizio Ricerca, Innovazione, Energia ed Economia
Sostenibile.
7. Il responsabile del procedimento amministrativo è il responsabile del Servizio Ricerca, Innovazione,
Energia ed Economia Sostenibile.
8. I provvedimenti qui descritti potranno essere impugnati, entro 60 giorni dalla pubblicazione degli esiti
sul portale http://imprese.regione.emilia-romagna.it/ di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale
dell’Emilia-Romagna.
Modalità ed eventuali variazioni alle modalità tecnico operative previste in questo articolo potranno essere
modificate con decreto del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma.

23. INFORMAZIONI
Informazioni relative ai contenuti e alle prescrizioni previste nel presente bando ed eventuali chiarimenti e
comunicazioni potranno essere reperite:
1. sul portale del sito Imprese della Regione Emilia-Romagna al seguente indirizzo:
http://imprese.regione.emilia-romagna.it/ nella sezione dedicata al bando
2. rivolgendosi direttamente allo Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00,
Tel. 848800258 - chiamata a costo tariffa urbana, secondo il proprio piano tariffario
E-mail: imprese@regione.emilia-romagna.it

21
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INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
1. Premessa
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito
denominato “Codice”), la Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a
fornire informazioni in merito all’utilizzo dei dati personali.
Il trattamento dei dati per lo svolgimento di funzioni istituzionali da parte della Regione Emilia-Romagna, in
quanto soggetto pubblico non economico, non necessita del suo consenso.
2. Fonte dei dati personali
La raccolta dei dati personali viene effettuata registrando i dati forniti, in qualità di interessato, al momento
della ricezione della modulistica di partecipazione al bando.
3. Finalità del trattamento
I dati personali sono trattati per la finalità di assegnazione di contributi alle imprese di cui al presente Bando
per progetti collaborativi di ricerca e sviluppo delle imprese.
Per garantire l'efficienza del servizio, la informiamo inoltre che i dati potrebbero essere utilizzati per
effettuare prove tecniche e di verifica.
4. Modalità di trattamento dei dati
In relazione alle finalità descritte, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali,
informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità sopra evidenziate e, comunque, in
modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.
Adempiute le finalità prefissate, i dati verranno cancellati o trasformati in forma anonima.
5. Facoltatività del conferimento dei dati
Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non sarà possibile adempiere alle finalità descritte al
punto 3 (“Finalità del trattamento”).
6. Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in
qualità di Responsabili o Incaricati
I dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della – Direzione Generale
Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa, individuati quali Incaricati del trattamento.
Esclusivamente per le finalità previste al paragrafo 3 (Finalità del trattamento), possono venire a conoscenza
dei dati personali società terze fornitrici di servizi per la Regione Emilia-Romagna, previa designazione in
qualità di Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione. Alcuni dei dati
personali da comunicati alla Regione Emilia-Romagna, ai sensi degli articoli 26 e 27 del Decreto legislativo n.
33/2013 sono soggetti alla pubblicità sul sito istituzionale dell’Ente. Specificatamente, ai sensi della
normativa richiamata, in caso di assegnazione a di vantaggi economici, sono oggetto di pubblicazione
a) il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario ed i suoi dati fiscali;
b) l’importo;
c) la norma o il titolo a base dell’attribuzione;
d) l’ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;
e) la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario;
f) il link al progetto selezionato, al Suo curriculum (qualora sia Lei il soggetto assegnatario) nonché
al contratto e capitolato della prestazione, fornitura o servizio
7. Diritti dell'Interessato
La normativa in materia di protezione dei dati personali conferisce agli Interessati la possibilità di esercitare
specifici diritti, in base a quanto indicato all’art. 7 del “Codice” che qui si riporta:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano,
anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:
 dell’origine dei dati personali;
 delle finalità e modalità del trattamento;
 della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;

22
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 degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi
dell’art. 5, comma 2;
 dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o
che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello
Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
 l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
 la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di
legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i
dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
 l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche
per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi,
eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi
manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
 per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo
scopo della raccolta;
 al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di
vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
8. Titolare e Responsabili del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Regione Emilia-Romagna,
con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, Cap 40127.
La Regione Emilia-Romagna ha designato quale Responsabile del trattamento, il Direttore Generale
Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa. Lo stesso è responsabile del riscontro, in caso di
esercizio dei diritti sopra descritti.
Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le
richieste, di cui al precedente paragrafo, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico
(Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.
L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono
800-662200, fax 051-527.5360, e-mail “urp@regione.emilia-romagna.it”. Le richieste di cui all’art.7 del
Codice comma 1 e comma 2 possono essere formulate anche oralmente.

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APPENDICE 1

CARTA DEI PRINCIPI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA


PREMESSA
La Regione Emilia-Romagna, mediante i Programmi regionali, nazionali e comunitari che gestisce
direttamente, sostiene i progetti d’impresa nel campo della ricerca, dell’innovazione,
dell’internazionalizzazione, attraverso contributi diretti a fondo perduto, agevolazioni finanziarie,
organizzazione della rete dei servizi per la ricerca e l’innovazione, azioni di promozione.
A fronte di tale impegno ti chiede di contribuire a rendere più sostenibile e innovativo il territorio regionale,
promuovendo i principi della presente Carta per la Responsabilità Sociale d’Impresa.
La Regione Emilia-Romagna intende così favorire la nascita e la crescita di imprese e filiere produttive
innovative e socialmente responsabili, orientate alla pratica dei principi della responsabilità sociale
d’impresa (RSI), in coerenza con le strategie per lo sviluppo economico e sociale promossi dalla
Commissione Europea e con provvedimenti di livello nazionale che valorizzano le azioni di RSI quali il rating
di legalità.
Che cosa è la Carta dei Principi della Responsabilità Sociale
Per Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) si intende la volontà e la pratica da parte di un’impresa di
incorporare tematiche con ricadute sociali e ambientali all’interno del proprio sistema di decisione e
gestione, di ridurre i propri impatti sull’ambiente e sul contesto territoriale, in modo responsabile e
trasparente, conformemente con la legislazione nazionale e internazionale, ma anche capace di andare al di
là delle prescrizioni normative.
Gli impegni previsti in modo sintetico dalla Carta dei Principi di RSI che ti proponiamo, sono ispirati alla
Linea Guida internazionale ISO 26001 sulla Responsabilità Sociale e ai principali riferimenti internazionali in
materia da parte dell’OCSE, dell’ONU e dell’Unione Europea (Linee Guida OCSE, Millennium Development
Goals, Enterprise 2020); la Regione ha provveduto a diffonderli attraverso eventi di formazione, sostegno a
laboratori di imprese per la RSI, partecipazione a progetti nazionali, come potrai vedere dal sito
http://imprese.regione.emilia-romagna.it/rsi
Ora chiediamo il tuo impegno per farli conoscere in modo più capillare ed adattarli alla tua impresa,
creando così valore per l’intero territorio.
PRINCIPI
Trasparenza e Stakeholders
 Operare secondo principi e pratiche di anti-corruzione e di concorrenza leale
 Valutare periodicamente le aspettative dei vari stakeholders (dipendenti, clienti, fornitori, comunità
locale, ambiente)
 Promuovere il dialogo e il coinvolgimento degli stakeholder attraverso periodici momenti di
confronto e presentazione dei risultati delle azioni e impegni per la RSI
 Assicurare buone e corrette relazioni con la catena dei fornitori e sub-fornitori
 Intraprendere il percorso per ottenere il rating di legalità di cui al Decreto Legge 24 marzo 2012 n.
27, convertito con la Legge 62/2012, per consentire trasparenza e semplificazione nei rapporti con
gli stakeholders e con la Pubblica Amministrazione
Benessere Dipendenti / Conciliazione Vita-Lavoro

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 Promuovere pari opportunità di trattamento dei dipendenti uomini e donne e favorire processi di
inclusione anche verso i portatori di disabilità
 Favorire lo sviluppo di un contesto di lavoro sicuro e attento alle condizioni di lavoro
 Favorire l’utilizzo dei servizi di welfare e conciliazione lavoro famiglia anche attraverso lo sviluppo di
azioni di welfare aziendale
 Assicurare il periodico confronto, ascolto e coinvolgimento attivo dei dipendenti per favorire il
benessere in azienda
Clienti e Consumatori
 Realizzare prodotti e servizi sicuri che garantiscano bassi impatti ambientale e facilità nel loro
smaltimento e/o recupero
 Realizzare attività di vendita, marketing e commercializzazione oneste e basate su comunicazioni e
messaggi non fuorvianti o ingannevoli
 Attivare azioni di comunicazione e dialogo con i consumatori nell’ambito della gestione delle
informazioni, reclami e miglioramento continuo dei prodotti / servizi
Gestione Green di prodotti e processi
 Prevenire e ridurre forme di inquinamento, contenere la produzione di rifiuti e favorire il recupero e
il riciclaggio degli scarti di produzione
 Migliorare l’efficienza energetica nei processi produttivi e negli edifici e utilizzare energie rinnovabili
per mitigare gli effetti sul cambiamento climatico
 Introdurre criteri di eco-design in fase di lancio di nuovi prodotti per prevenire e contenere gli
impatti ambientali e i costi ambientali per la filiera
 Contribuire a proteggere i sistemi naturali e la biodiversità del territorio, utilizzando in modo
sostenibile le risorse naturali comuni
 Gestire i processi di acquisto dei materiali e servizi sulla base di criteri di elevata sostenibilità
ambientale e sociale
 Introdurre, dove possibile, sistemi di gestione ambientali e sociali, come fattori distintivi
dell’impresa
Relazione con la Comunità Locale e il Territorio
Contribuire a migliorare il benessere e lo sviluppo sociale ed economico del
 territorio sostenendo e/o partecipando ad iniziative e progetti di sviluppo locale (Scuole,
Volontariato, Enti pubblici)
 Contribuire a promuovere il patrimonio culturale, storico ed identitario del territorio e della
comunità
 Segnalare alla Regione rilevanti e significative esperienze in materia di RSI e di innovazione per
l’impresa da diffondere anche attraverso l’apposito spazio dedicato
Per accettazione
Luogo e data ________________________
Firma del legale rappresentante
_____________________________________

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APPENDICE 2
DICHIARAZIONI PARAMETRI DIMENSIONALI
(ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000)
(DA COMPILARE DA PARTE DELL’IMPRESA SINGOLA)

Il sottoscritto ______________________________ nato a __________________________ il

__________CF _____________________________in qualità di _____________________________

dell’impresa___________________________________________________________________,

ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, consapevole della responsabilità penale cui può
andare incontro nel caso di affermazioni mendaci

DICHIARA

 di essere a conoscenza delle disposizioni previste nel Decreto del Ministero delle Attività
Produttive 18 aprile 2005: “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di
individuazione di piccole e medie imprese” (G.U. 12 ottobre 2005 – in recepimento della
Raccomandazione 2003/361/CE recepita da ultimo nell’allegato 1, art. 3, n. 651/2014
della Commissione del 17 giugno 2014);
 di rientrare nella definizione di:

micro impresa piccola impresa

Al fine della verifica dei parametri di cui sopra e a fini statistici si riportano i seguenti dati relativi
all’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato precedente alla data di sottoscrizione della
domanda, se disponibile1:
Fatturato (Euro) ____________________________ Occupati (ULA)2_________________
Totale di bilancio (Euro) ______________________
Relativamente alla situazione societaria si riporta la situazione in cui si trova l’impresa richiedente
alla data di presentazione della domanda
COMPOSIZIONE SOCIETARIA

Socio
Codice Fiscale Quota detenuta %
(cognome e nome / ragione sociale /

1
Per le imprese per le quali alla data di sottoscrizione della domanda di agevolazione non è stato approvato il primo
bilancio ovvero, nel caso di imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, non è stata
presentata la prima dichiarazione dei redditi, sono considerati esclusivamente il numero degli occupati ed il totale dell'attivo
patrimoniale risultanti alla data di sottoscrizione
2 Il numero degli occupati corrisponde al numero di unita-lavorative-anno (ULA), cioè al numero medio mensile di
dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di
ULA. Il periodo da prendere in considerazione è quello dell’ultimo esercizio contabile chiuso.

26
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denominazione ente)

Imprese collegate (periodo di riferimento = ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato


precedente alla data di sottoscrizione della domanda; la definizione di imprese collegate si trova
nell’allegato 1, art. 3, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014)
Occupati
Denominazione, CF e P.IVA Fatturato Totale di bilancio
(ULA)

Imprese associate (periodo di riferimento = ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato


precedente alla data di sottoscrizione della domanda; la definizione di imprese associate si trova
nell’allegato 1, art. 3, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014)
Occupati
Denominazione, CF e P.IVA Fatturato Totale di bilancio
(ULA)

Luogo e data

Timbro e firma legale rappresentante

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APPENDICE 3
DEFINIZIONE DI IMPRESA FEMMINILE/GIOVANILE
Al fine di determinare la rilevanza della componente femminile e/o giovanile si applicano i seguenti criteri:

A) REQUISITI DI IMPRESA FEMMINILE


Si ha una rilevanza della componente femminile nei seguenti casi:
 le imprese individuali in cui il titolare è una donna;

 le società di persone o le società cooperative in cui la maggioranza dei soci è costituita da donne o
la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne;

 le società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è


costituita da donne o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne;
 i consorzi composti dal 51% o più da imprese femminili come sopra definite.
I predetti requisiti di prevalente partecipazione femminile devono essere posseduti alla data di
presentazione della domanda alla Regione e mantenuti fino alla data di esecutività dell’atto di concessione
del contributo.
B) REQUISITI DI IMPRESA GIOVANILE
Si ha una rilevanza della componente giovanile nei seguenti casi:
 le imprese individuali con titolare di età non superiore a 40 anni;
 le società di persone o le società cooperative in cui almeno il 60% dei soci è costituito da persone
fisiche di età non superiore a 40 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è detenuto da persone
fisiche di età non superiore a 40 anni;
 le società di capitali in cui almeno il 60% dei componenti dell’organo di amministrazione è
costituito da persone fisiche di età non superiore a 40 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è
detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40 anni;

 i consorzi composti dal 51% o più da imprese giovanili come sopra definite.

Per persone fisiche di età non superiore a 40 anni si intendono coloro che, alla data di presentazione della
domanda alla Regione, non hanno compiuto il quarantunesimo anno di età.
I predetti requisiti di impresa giovanile devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.

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APPENDICE 4

SPECIFICHE E CHIARIMENTI IN MERITO AGLI INVESTIMENTI AMMISSIBILI A CONTRIBUTO

Per quanto riguarda gli investimenti ammissibili a contributo si precisa quanto segue:
GLI INVESTIMENTI DEVONO ESSERE REALIZZATI esclusivamente nell'unità locale in cui si realizza il progetto
imprenditoriale in Emilia-Romagna.

Acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali (solo TIPOLOGIA B; massimo 50% costo del progetto
ammissibile):
Deve trattarsi di costi per l’acquisto di sedi produttive, logistiche, commerciali finalizzate esclusivamente
all’esercizio dell’attività imprenditoriale. Si tratta di investimento in attivi materiali per installare una nuova
unità locale e/o della acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato,
- l'operazione avviene a condizioni di mercato.
I costi generali collegati alle spese, come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per
consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica, compresi gli studi di fattibilità non sono ammessi.
Le imprese, comprese quelle con sede legale esterna alla Regione Emilia-Romagna, potranno acquistare
solo sedi produttive nel territorio regionale.
In relazione ai soli progetti della TIPOLOGIA B e limitatamente alle spese per acquisizione di immobili da
adibire a sedi produttive, logistiche, commerciali, si considerano validi i pagamenti effettuati con Assegno
circolare.
La quietanza in caso di pagamento con Assegno Circolare è costituita da:
• fotocopia dell’assegno circolare;
• estratto conto completo, integro e leggibile, in cui sia visibile l’intestatario del conto corrente,
con evidenza del numero dell’assegno.

Macchinari, attrezzature e impianti, hardware e software arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa):
Deve trattarsi di costi per l’acquisto di beni finalizzati esclusivamente all’esercizio dell’attività
imprenditoriale. Sono ammessi anche contratti di locazione semplice o noleggio per i canoni pagati nel
periodo di ammissibilità ed i contratti di leasing sono ammessi solo se rispondono all’art. 8 del D.P.R.
03/10/2008, n° 196: Non rientrano in questa categoria la minuteria metallica, gli attrezzi da lavoro e
materiale analogo e il materiale da consumo. Si considerano ammissibili i contratti di leasing o di locazione
semplice o noleggio solo per la parte della quota capitale e se stipulati con aziende che svolgano
unicamente o principalmente attività di leasing o locazione. Gli altri costi connessi al contratto (tasse,
interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali, oneri assicurativi, ecc.) non costituiscono una
spesa ammissibile.
È escluso il maxi-canone iniziale e finale.
Deve trattarsi di costi per l’acquisto di beni di nuova fabbricazione, strettamente necessari alla realizzazione
del progetto.
Spese affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del
progetto):
Per questa tipologia di spese sarà necessario produrre apposito contratto scritto, nella forma di semplice
scrittura privata, in cui vengono definiti reciprocamente il contenuto, i termini e le modalità degli impegni

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assunti, la connessione e la coerenza dell’attività con il progetto per cui si avanza richiesta di contributo,
nonché il corrispettivo pattuito tra le parti. Da tale voce di costo sono escluse le spese di affitto della U.L.
nella quale si realizza il progetto cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Acquisto e Licenze per brevetti e/o software da fonti esterne:
Devono trattarsi di costi di acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi
produttivi, di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, acquisto di know-
how, purché chiaramente attribuibili al piano d’impresa (l’acquisizione deve essere effettuata da soggetti
esterni all’impresa richiedente e senza vincoli di parentela in linea retta fino al 2° grado dei
titolari/soci/amministratori dell’impresa stessa). Sono escluse le spese di registrazione dei brevetti e di
deposito del marchio. L’eventuale costo sostenuto per acquisito o acquisizione di licenze software
temporanee, sarà riparametrato, ove necessario, all’effettivo periodo di ammissibilità delle spese come
indicato nell’art.4 del Bando.
Spese di costituzione (solo TIPOLOGIA A; massimo 2.000,00 €):
Sono ammesse spese relative alle prestazioni notarili in caso di costituzione di società di capitali e/o a spese
di prestazioni del commercialista (sempre finalizzate alla costituzione).
Spese promozionali:
Sono ammesse spese relative alla partecipazione a fiere ed eventi: in particolare sono ammissibili costi
relativi ad acquisizione ed attuazione di campagne promozionali, stampa e realizzazione di marchi, loghi,
immagini coordinate, biglietti da visita, brochure, newsletter, siti internet, acquisto di pubblicità su internet
ecc, costi relativi alla partecipazione a fiere ed eventi; per fiere ed eventi sono esclusi rimborsi di vitto,
alloggio, viaggio, costi per gadget e per promoter e/o standisti.
Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione:
Deve trattarsi di costi sostenuti per l’acquisizione di consulenze esterne finalizzate al supporto allo start-up
dell’impresa e caratterizzate da un contenuto altamente specialistico. In tali consulenze è ammissibile il
costo relativo all’eventuale accordo stipulato con Università, enti di ricerca, centri di ricerca pubblici
comunque operanti sul territorio regionale dai Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico e dai Centri
per l’innovazione appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia - Romagna, per lo sfruttamento dei
risultati della ricerca da essi originati, con il quale si è definita la propria innovatività.
Per ogni consulenza esterna dovrà essere stipulato apposito contratto scritto, nella forma di semplice
scrittura privata, in cui vengono definiti reciprocamente il contenuto, i termini e le modalità degli impegni
assunti, la connessione e la coerenza dell’attività consulenziale con il progetto per cui si avanza richiesta di
contributo, nonché il corrispettivo pattuito tra le parti per la prestazione consulenziale. La Regione potrà
richiedere copia dei contratti per verifiche e approfondimenti istruttori. A termine progetto, le consulenze
dovranno essere rendicontate con regolari fatture (oppure, in caso di consulenze occasionali prestate da
soggetti sprovvisti di partita I.V.A., con apposite note aventi valore fiscale probatorio equivalente alle
fatture). Inoltre, al termine della prestazione consulenziale, il soggetto consulente dovrà predisporre una
relazione finale riguardante modalità, contenuto, finalità della consulenza e obiettivi raggiunti.
In caso di attivazione di consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione, si
precisa che:
 l’oggetto del contratto deve prevedere esplicitamente la connessione e la coerenza con il progetto
per cui si avanza richiesta di contributo;
 il contratto non può essere stipulato con i titolari, i soci, i legali rappresentanti, i componenti
dell'organo di amministrazione e di controllo dell’impresa richiedente;
 il contratto non può essere stipulato con i coniugi o i parenti in linea retta fino al secondo grado dei
titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione dell’impresa
richiedente.

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La Regione potrà richiedere copia dei contratti di consulenza per verifiche e approfondimenti istruttori.
ULTERIORI SPECIFICHE VALIDE PER TUTTE LE VOCI DI SPESA

I beni acquistati per la realizzazione del progetto devono essere di nuova fabbricazione e devono rimanere
di proprietà dell'intestatario di ciascuna fattura per almeno tre anni successivi alla conclusione del
progetto. La data di conclusione del progetto coincide con l’ultimo pagamento relativo alle spese finanziate.
I costi indicati nell'intervento ed ammissibili al contributo si intendono al netto di I.V.A., bolli, spese
bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio,
vitto, alloggio, ecc.). Sono escluse le spese amministrative e di gestione.
È previsto un importo minimo di spesa imputabile al progetto pari a € 100,00€ per ogni singola fattura
rendicontabile.
Non sono ammessi i costi sostenuti per:
 autovetture, autocarri, veicoli, mezzi e mezzi di trasporto di ogni genere (anche se destinati al
trasporto fuori strada o in cave e cantieri), compresi tutti i tipi di allestimenti finalizzati al trasporto;
 beni e impianti non strettamente necessari per l’esercizio dell’attività dell’impresa, anche se
obbligatori per legge (es. estintori, impianto antincendio, impianto antifurto, impianto di
videosorveglianza, impianto di condizionamento e/o riscaldamento ambienti, impianti elettrici ecc…);
 imbarcazioni, natanti, draghe, pontoni/strutture/mezzi galleggianti compresi relativi macchinari e
allestimenti;
 velivoli di ogni genere;
 beni destinati ad essere noleggiati senza operatore;
 beni in comodato;
 suppellettili e complementi di arredo;
 oneri per imposte, concessioni, interessi passivi, collaudi etc.;
 relative a costruzioni in economia;
 corsi di formazione;
 l’acquisto di beni usati;
 spese per opere edili di qualsiasi tipo;
 spese per qualsiasi tipo di attività di personale dipendente dell’impresa richiedente.
Non sono inoltre ammessi:
 i pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il
fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc…);
 la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o di
tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o
componenti l’organo di amministrazione delle imprese beneficiarie del contributo;
 la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o di
tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei coniugi o dei parenti in linea retta fino al
secondo grado dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione delle
imprese beneficiarie del contributo;

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 la fatturazione e/o la vendita alle imprese beneficiarie dei beni oggetto del contributo nonché la
fornitura di consulenze e/o di tutte le altre tipologie di spesa agevolate da parte di imprese, società o
enti con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che
abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
 qualsiasi forma di autofatturazione.

32
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APPENDICE 5

DEFINIZIONE DI IMPRESA IN DIFFICOLTA’


Un’impresa si considera in difficoltà quando essa non sia in grado, con le proprie risorse o con le risorse che
può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento
esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel
medio periodo.

In particolare, un'impresa, a prescindere dalle sue dimensioni, è in linea di principio considerata in difficoltà
nei seguenti casi:
a) nel caso di società a responsabilità limitata (1), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale (2)
e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o
b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società
(3), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di
più di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o c) per tutte le forme di
società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una
procedura concorsuale per insolvenza.

Anche qualora non ricorra alcuna delle condizioni di cui alle lettere a), b) e c), un'impresa può comunque
essere considerata in difficoltà quando siano presenti i sintomi caratteristici di un'impresa in difficoltà, quali
il livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l'aumento delle scorte, la sovracapacità, la
diminuzione del flusso di cassa, l'aumento dell'indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la
riduzione o l'azzeramento del valore netto delle attività. Nei casi più gravi l'impresa potrebbe già essere
insolvente o essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza conformemente al diritto nazionale.

(1) Si fa riferimento in particolare alle forme di società di cui all'articolo 1, paragrafo 1, primo comma, della direttiva
78/660/CEE del Consiglio (GU L 222 del 14.8.1978, pag. 11), modificata da ultimo dalla direttiva 2003/51/CEE del
Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 178 del 17.7.2003, pag. 16).
(2) Per analogia con le disposizioni dell'articolo 17 della direttiva 77/91/CEE del Consiglio (GU L 26 del 30.1.1977, pag.
1), modificato da ultimo dall'atto di adesione 2003.
(3) Si fa riferimento in particolare alle forme di società che figurano all'articolo 1, paragrafo 1, secondo comma, della
direttiva 78/660/CEE del Consiglio.

33
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APPENDICE 6
FAC – SIMILE

DI SEGUITO LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE CHE ANDRANNO RIPORTATE NEL VERBALE DI


ADEGUAMENTO DEI MEZZI PROPRI (P):

1. RIFERIMENTO AL BANDO E AL PROGETTO D’INVESTIMENTO PRESENTATO (TITOLO PROGETTO);


2. AMMONTARE TOTALE DELLE SPESE PER CUI SI RICHIEDE IL FINANZIAMENTO REGIONALE (I);
3. QUOTA PERCENTUALE INCREMENTALE (MINIMO 15% DI (I) - INCREMENTALE RISPETTO AL
PATRIMONIO DETENUTO AL MOMENTO DELLA DOMANDA O RISULTANTE DALL’ULTIMO BILANCIO -
ART. 8) ;
4. ESPLICITAZIONE NUMERICA IN € DELLA QUOTA INCREMENTALE CHE SI STA DELIBERANDO (P);
5. LA MODALITÀ CON CUI SI DELIBERA DI INCREMENTARE (P) (VEDERE ELENCO OPERAZIONI
AMMISSIBILI).

Ad incremento dei mezzi propri saranno ritenute ammissibili solo le operazioni finanziarie che
determineranno l’aumento del patrimonio netto dell’impresa, effettuate quindi solo con immissione di
cash e non saranno considerate idonee altre modalità di versamento classificabili nei passivi dello stato
patrimoniale aziendale. Gli importi oggetto di incremento del patrimonio netto, inoltre, non dovranno
risultare precedentemente iscritti, parzialmente o totalmente, in nessun’altra voce dei passivi dello stesso
stato patrimoniale.

ELENCO OPERAZIONI AMMISSIBILI PER L’INCREMENTO MEZZI PROPRI INCREMENTALE (P):

 Aumento di capitale sociale;


 Versamenti in conto capitale esclusivamente come Versamento a Patrimonio Netto in c/to futuro
Aumento di Capitale;
 Versamenti in conto capitale esclusivamente come Riserva con la specifica indicazione in bilancio
che la Riserva è a copertura dell’investimento cofinanziato dalla Regione.

34
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APPENDICE 7

FAC-SIMILE DICHIARAZIONE BANCARIA


(da rilasciare in carta intesta e a firma del funzionario preposto)

La sottoscritta Banca _________________ dichiara irrevocabilmente la propria disponibilità alla


concessione a favore dell’impresa ______________________ di un finanziamento dell'importo massimo di
euro .......... della durata minima di mesi 36 finalizzato ad investimenti ed alla concessione di un contributo
relativo al BANDO “BANDO PER L’AVVIO E IL CONSOLIDAMENTO DI START UP INNOVATIVE NEI COMUNI
PIU’ COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20-29 MAGGIO 2012”
Tale impegno sarà subordinato
A) Alla effettiva concessione del contributo previsto da parte della Regione Emilia-Romagna a favore
dell’impresa ______________________.
B) all'adeguamento, nei termini, importi e modalità stabiliti dal Bando, del patrimonio dell'azienda ........

La nostra disponibilità si intenderà valida sino alla scadenza del (minimo 6 mesi dalla data di delibera del
finanziamento), termine decorso il quale ogni impegno da parte nostra dovrà intendersi decaduto e privo di
qualsiasi efficacia.

FIRMATO E TIMBRATO - BANCA ______________________________________

NOTA: NON SARANNO CONSIDERATE IDONEE DELIBERE BANCARIE CHE PRESENTINO OPZIONI DI
SUBORDINO AGGIUNTIVE RISPETTO A QUANTO SOPRA INDICATO.

35
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APPENDICE 8
Elenco dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma del maggio 2012
(art. 1 del D.L. del 6 giugno 2012 n. 74 convertito con modificazioni nella L. n. 122/2012, integrato dall’art. 67
septies del D.L. n. 83/2012 convertito con modificazioni nella L. n. 134/2012, e ulteriormente modificato con
D.L. n. 148/2017 convertito con modificazioni nella L. n. 172/2017)

Provincia di Bologna Provincia di Reggio Emilia


Crevalcore Fabbrico
Galliera Guastalla
Pieve di Cento Luzzara
San Giovanni in Persiceto Reggiolo
Rolo
Provincia di Modena Provincia di Ferrara
Bastiglia Bondeno
Bomporto Cento
Camposanto Ferrara
Carpi Terre del Reno (Mirabello e Sant’Agostino)
Cavezzo Poggio Renatico
Concordia sulla Secchia Vigarano Mainarda
Finale Emilia
Medolla
Mirandola
Novi di Modena
Ravarino
San Felice sul Panaro
San Possidonio
San Prospero
Soliera

36
pagina 149 di 152
Allegato parere di regolarità amministrativa di Legittimità

REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atti amministrativi

GIUNTA REGIONALE

Roberto Ricci Mingani, Responsabile del SERVIZIO QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE


esprime, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. n. 43/2001 e della deliberazione della
Giunta Regionale n. 2416/2008 e s.m.i., parere di regolarità amministrativa di legittimità in
relazione all'atto con numero di proposta GPG/2019/191

IN FEDE
Roberto Ricci Mingani

pagina 150 di 152


Allegato parere di regolarità amministrativa di Merito

REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atti amministrativi

GIUNTA REGIONALE

Morena Diazzi, Direttore generale della DIREZIONE GENERALE ECONOMIA DELLA


CONOSCENZA, DEL LAVORO E DELL'IMPRESA esprime, ai sensi dell'art. 37, quarto
comma, della L.R. n. 43/2001 e della deliberazione della Giunta Regionale n. 2416/2008 e
s.m.i., parere di regolarità amministrativa di merito in relazione all'atto con numero di
proposta GPG/2019/191

IN FEDE
Morena Diazzi

pagina 151 di 152


REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atti amministrativi
GIUNTA REGIONALE
Delibera Num. 185 del 04/02/2019
Seduta Num. 5

OMISSIS

---------------------------------------------------------------------------------------------------
L'assessore Segretario

Costi Palma

---------------------------------------------------------------------------------------------------

Servizi Affari della Presidenza

Firmato digitalmente dal Responsabile Roberta Bianchedi

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