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È vascolarizzata da 4 arterie: 2 arterie tiroidee inferiori (una per lato) e 2 arterie tiroidee superiori
(una per lato). Le arterie tiroidee superiori destra e sinistra sono rami della carotide esterna, che
raggiungono l'organo dall'alto. Le arterie tiroidee inferiori di destra e di sinistra, invece, nascono
dal tronco tireocervicale della rispettiva succlavia, e decorrono dal basso verso l'alto.
Viene drenata da sei vene: vene tiroidee superiori, medie, inferiori (3 per lato). drenano il
sangue fino alla vena giugulare interna e fino alla vena cefalica.
Lateralmente è in stretto rapporto con l’arteria carotide comune, l’ortosimpatico cervicale e il
nervo vago. il nervo vago manda rami per la fonazione alla laringe e fornisce l’innervazione
simpatica.
Per la loro distribuzione e per il loro numero i vasi sanguigni e i nervi rendono difficoltoso
l’accesso chirurgico alla tiroide.
La tiroide è rivestita da una sottile capsula di connettivo fibroso ricca di fibre elastiche. la
capsula è costituita da due strati: quello più interno aderisce bene alla tiroide e ne suddivide il
parenchima in lobuli irregolari.
Ogni lobulo è formato da follicoli: cavità chiuse (vescicole) di dimensioni molto varie, la cui
parete è costituita da cellule follicolari (tireociti) che assumono forma e volume diversi secondo
lo stato funzionale della ghiandola:
Quando la ghiandola è a riposo e i follicoli sono pieni di colloide i tireociti sono
isoprismatici (epitelio cubico semplice)
Quando invece la ghiandola è attiva e secerne, i follicoli contengono poca colloide e i
tireociti assumono l’aspetto di un epitelio batiprismatico (cilindrico semplice).
Funzione dei tireociti:
- secernono tireoglobulina
- prelevano dal sangue iodio che si lega alle tirosine della tireoglobulina. Ogni tirosina lega
due atomi di iodio e può legarsi (diiodotironina) ad un'altra tirosina doppiamente iodata
(tetraiodotironina o T4).
L’attività dei tireociti è regolata dal TSH prodotto dall’ipofisi. l’ipofisi così regola:
captazione dello iodio nel sangue, perossidazione dello iodio, biosintesi della tireoglobulina,
accumulo della tireoglobulina nel lume follicolare, iodinazione della tireoglobulina,
riassunzione di goccioline di colloide per pinocitosi, , degradazione della tireoglobulina,
immissione in circolo di T3 e T4.
Nelle cellule tiroide o nel sangue: un atomo di iodio può essere staccato dal T4 e formare così
il T3 (triiodotironina), ormone 100 volte più attivo del T4.
Anche il sistema ortosimpatico regola la secrezione di ormoni tiroidei: es. il freddo attiva
l’ipotalamo che attiva l’ortosimpatico che stimola la secrezione di T3 e T4.
Tra i tireociti delle pareti follicolari sono presenti elementi globosi poco colorabili: le cellule
parafollicolari. la loro funzione è produrre calcitonina (terzo ormone tiroideo) che è un
peptide che favorisce l’accumulo di ioni calcio nel tessuto osseo (e allo stesso tempo ne aumenta
anche l’eliminazione renale) in antagonismo al paratormone prodotto dalle paratiroidi.