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ASSESSORATO ATTIVITÀ PRODUTTIVE


E POLITICHE DEI RIFIUTI

REGIONE
LAZIO
REGIONE
LAZIO

II Piano regionale dei rifiuti del Lazio


II Piano degli urbani
Sommario
Normativa e giurisprudenza pag.3
Oggetto del piano pag.4
La produzione dei rifiuti pag.5
La produzione dei rifiuti storico pag.6
La produzione dei rifiuti: previsioni pag.7
La produzione dei rifiuti: stime pag.8
Gli ambiti territoriali ottimali pag.9
I Sub Ambiti territoriali ottimali pag.10
La delimitazione dei subATO pag.ll
Azioni: la prevenzione pag.12
Piano di prevenzione pagg.13-18
La raccolta dei rifiuti attuale pagg. 19-20
La raccolta differenziata-obiettivo pagg.21-22
Stima dei flussi (2011-2017) pagg.23-25
Impianti di TMB (situazione attuale) pagg.26
Impianti di compostaggio (situazione attuale) pagg.27-29
Impianti di termovalorizzazione (situazione attuale) pag.30
Le discariche (situazione attuale) pag.31
La programmazione degli impianti pagg.32-33
Scenario TMB pag.34
Scenario termovalorizzatori e discariche pag.35
Scenario compostaggio pag.36
Costi della gestione dei rifiuti (min-max; 204-2017) pagg.37-40
Scenario di controllo pagg.41-44
Monitoraggio del piano pag.45
II Piano degli speciali pag.46-52
Legenda
pag.53
»

Normativa e giurisprudenza
Le direttive UÈ
- Direttiva 2006/12/CE: "Piani di gestione rifiuti"
- Direttiva 1999/31/CE: "Direttiva discariche"
- Direttiva 2008/98/CE: "Nuova direttiva quadro in materia di rifiuti" (da
recepire)
- et al.
Le norme nazionali
- Il D.lgs. 152/06, art.199: "Piano Regionale Rifiuti"
- et al.
La procedura di infrazione (Pronuncia Corte di Giustizia 14/06/2007)
- Localizzazione impianti
La legge regionale 27 luglio 1998
- Art. 1: funzioni amministrative della Regione sui rifiuti
- Art. 7: contenuti del Piano regionale gestione rifiuti
Gli atti commissariali
Le linee guida per l'adeguamento del Piano: DGR 47 del 1/2/08
Oggetto del Piano
Le competenze di pianificazione
- Art.19D.lgs 152/06
L'oggetto della pianificazione della sezione dei rifiuti urbani
- Attività di pianificazione con valenza prescrittiva con riferimento ai piani
provinciali e di ambito:
• la produzione, la raccolta differenziata e il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti
urbani, per i quali deve essere assicurata l'autosufficienza a livello di ambito
territoriale ottimale
- Delle altre fasi di gestione, sottratte alla privativa, si offre una fotografia dello
stat9 esistente, della domanda di impianti e della situazione auspicabile con
riferimento al principio di prossimità e di autosufficienza regionale
• Per quanto concerne gli impianti di termovalorizzazione alimentati a CDR,
costituendo essi la fase finale della filiera dei rifiuti solidi urbani e oggetto della
decretazione di emergenza, il Piano provvede alla individuazione dei flussi di rifiuti,
alla ricpgnizione degli impianti esistenti e alla rappresentazione delle conseguenti
necessita impiantistiche
• Con riferimento alle discariche ove vengono conferiti gli scarti da trattamento
meccanico-biologico e da termovalorizzazione, il Piano descrive la situazione attuale
della produzione di rifiuti e il relativo fabbisogno di impianti
- Osservazione Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato 15 luglio 2009
La produzione rifiuti
Produzione procapite (anno 2008) Rifiuti prodotti (anno 2008)

% di rifiuti Produzione
Rifiuti prodotti
Provincia prodotti per procapite
(t) Provincia (kg/ab/anno)

Prosinone 222.987 6,59% 448,7

Latina 317.750 9,38% 495,1

Rieti 79.661 2,35% 501

Roma 2.601.875 76,85% 648,3

Viterbo 163.563 4,83% 518,4

Totale 3.385.837 100,00% 601,7

1 inferiore a 400 kb/ab/a


] Da41Qa5QQab/kg/a
• Da510a6QQkg/ab/a
| Da61Qa8QQkg/ab/a
j Oltre810kg/ab/a
I $ I > 1 \

La produzione dei rifiuti: storico


3600

386

2200

2000
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
i t

La produzione dei rifiuti: previsioni


Modello di previsione della produzione dei rifiuti (anni
2011-2017), utilizzando:
- Produzione di rifiuti (anni 1996 - 2008)
- PIL prò-capite a prezzi costanti (anni 1996 - 2008)
- Popolazione residente (anni 1996 - 2008)

Fonte dei dati:


- Stime del PIL da fonte Ministero Economia e Finanze (DPEF 2010-
2014)
- Stime della popolazione da Fonte ISTAT (previsioni della
popolazione 2007 - 2051)
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Migliaia di tonnellate
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i r^i \i Ambiti Territoriali Ottimali

II comma 3, lettera a) della L 152/06 prevede che il Piano


Regionale delimiti ogni singolo ambito territoriale ottimale
sul territorio regionale
II comma 3, lett. a) dell'art.7 della LR 27/98 prevede che il
Piano Regionale disciplini:
- "l'individuazione dil<eyentuali ambitr territoriali ottimali per la gestione
dei rifiuti urbani noWpeTicolosi in délrogzfall'ambito provinciale
definito dall'articolo 23 del D. Lgs. 22/1997"
Ai sensi dell'art. 199 comma 3, lett. e) della D. Lgs. 152/06,
il presente Piano individua un solo Ambito territoriale
ottimale per la gestione dei rifiuti urbani, coincidente
con l'intero territorio regionale.

i
\ Sub Ambiti territoriali ottimali

Ai sensi dell'ari. 200 comma 7 del D. Lgs.


152/06, il presente Piano inoltre individua 5 Sub
AIO entro i quali:
Organizzare i servizi di raccolta dei rifiuti urbani
e assimilati.
Garantire l'autosufficienza degli impianti di
selezione dei rifiuti urbani indifferenziati (c.d.
impianti di trattamento meccanico biologico).
10
REGIONE
LAZIO

La delimitazione dei subATO

SubATO Area di

Viterbo Provincia di Viterbo

Rieti Provincia di Rieti

Provincia di Roma (senza i comuni di Anzio e Nettuno)


Roma
e con i comuni di Paliano e Anagni)

Latina Provincia di Latina (con i comuni di Anzio e Nettuno)

Provincia di Prosinone (senza i comuni di Paliano e


Prosinone
Anagni)

] Prosinone
j Latina
j Rieti
1 Roma
• Viterbo

11
Azioni: la prevenzione
Prevenzione: quando un bene viene immesso sul mercato o viene
tra le mani di un detentorc, senza avere caratteristiche che lo
possano fare diventare rifiuto
Riduzione alla fonte: quando si immette sul mercato un bene con
una quantità inferiore di materia prima utilizzata e dunque con una
inferiore quantità di risorse ed energia consumate e quindi con
una minor potenzialità a produrre rifiuti
Riuso: quando un prodotto al termine di un primo utilizzo da
parte di un detentorc può essere riutilizzato per lo stesso scopo

Obiettivo cpmune è minimizzare la quantità e la nocività dei rifiuti


prodptti dai consumatori. L'azione quindi deve puntare sui tre
attori del sistema "Produttore-Distributore-Consumatore"

12
REGIONE
LAZIO

Piano di prevenzione
D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale":
introdotta la nuova disciplina nazionale in materia di rifiuti e
di bonifica dei siti inquinati e abrogato il Decreto Ronchi
[D.lgs. 05 febbraio 1997, n. 22]

II nuovo Testo Unico ambientale recepisce, tra le altre, le


indicazioni contenute nelle Direttive 96/61/CE e 94/62/CE, e
sul tema della prevenzione della produzione di rifiuti fornisce
indicazioni in particolare negli articoli 179, 180 e 225

13
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Piano di prevenzione - Promozione di iniziative


da parte delle pubbliche amministrazioni
Acquisti verdi (GPP). La Regione si impegna a dare operatività alla
disposizione di cui al DM 203/2003 e s.m.i. (decreti attuativi e
disposizioni D.lgs 152/06) con un piano annuale di acquisti verdi che
implementino progressivamente questa pratica a livello regionale (e a
cascata a livello provinciale)
Riduzione dei materiali cartacei. La Regione può prevedere un
programma di coinvolgimento, con informazione - formazione
sulnntroduzione di misure di sostenibilità e di diminuzione della
produzione dei rifiuti (cartacei e non), dei propri uffici
II compostaggio domestico. La Regione può definire un Regolamento
attuativo per fa gestione del compostaggio domestico, con annesso
manuale operativo e indicazioni sulle agevolazioni tariffarie da applicare
alle utenze
L'applicazione della tariffa. La Regione può fprnire a Province e
Comuni Linee Guida applicative e corsi di formazione che guidino il
passaggio tassa tariffa
14
I 1 L
REGIONE
LAZIO
ian prevenzione - Promozione di iniziative condotte
dalla PA e con il coinvolgimento di produttori e dei
distributori

Diminuzione dell'usa e getta. Al fine di prevenire la produzione di rifiuti è


necessario:
- ridurre al minimo l'utilizzo di materiale "usa e getta" dalle mense (scuole, uffici pubblici,
ospedali, altre aziende pubbliche, etc.) sostituendolo con altro riutilizzabile;
- ridurre l'utilizzo degli imballaggi;
- promuovere l'utilizzo di pannolini lavabili e acquistarli per utilizzarli nelle proprie strutture;
- sostituire gli shopper in plastica;
- diffondere le pratiche del "vuoto a rendere".
Recupero dei beni durevoli (riuso e riparazione). Un sistema efficiente di
consegna dei materiali ingombranti migliora la captazione e riduce notev9lmente gli
scarti aumentando parallelamente il recupero. Il miglioramento complessivo si può
ottenere principalmente attraverso la re-immissione al consumo di beni sostituiti
dagli attuali possessori
"Buon samaritano". Si tratta in pratica di re-immettere al consumo cibi non ancora
consumati (prevalentemente pane e frutta delle mense, ma anche cibi cucinati non
serviti e dunque non toccati dal consumatore) o cibi prossimi alla scadenza
15
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Piano di prevenzione: obiettivi


Suddivisione del territorio in aree omogenee
Criteri A B C

Residenti >30.000 < 30.000 e >5.000 < 5.000


Superficie >50 < 50 e >25 <25
Densità >1.000 < 1.000 e >500 < 500

n. %
Area Caratteristiche Abitanti % Abitanti
Comuni Comuni

Comuni molto popolosi, ad alta


A 67 17,7 % 1.792.414 31,3%
densità abitativa
Comuni mediamente popolosi, a
B 136 36,0 % 893.325 15,5%
media densità abitativa
Comuni scarsamente popolosi, a
C 174 46,0 % 240.306 4,2%
bassa densità abitativa
ROMA Comune di Roma 1 0,3 % 2.746.577 48,8% 16
I \

Obiettivi di riduzione
(rispetto alla crescita inerziale)
Anno A B C Roma
2012 3% 4% 8% 3%
2013 7% 8% 16% 6%

Dal 2013 in poi (riduzione rispetto alla crescita inerziale)


Frazione merceologica A B C Roma
Organico 8% 13% 33% 7%
Verde 8% 13% 33% 7%
Carta 3% 2% 1% 3%
Vetro 20% 20% 20% 20%
Plastica imb. 3% 3% 3% 3%
Beni durevoli 20% 20% 20% 20%
Altro 3% 3% 3% 3%
17
\o di prevenzione: confr
REGIONE
LAZIO

3.800.000
3.700.000
3.600.000
3.500.000
Stima senza
3.400.000 azioni

3.300.000 Stima con


azioni
3.200.000
3.100.000
3.000.000
Oli 2012 2013 2014 2015 2( 2017
Stima senza azioni 59.013 3.455.869 3.473.636 3.522.796 3.572.889 3.62 3.675.893
Stima con azioni 59.013 3.336.278 3.228.541 3.274.232 3.320.791 3.36 3.416.527

18
1 1 \* ì 1 1 1 1

Le raccolte: situazione attuale


Netta prevalenza di servizi di tipo stradale

ORGANICO CARTA VETRO PLASTICA METALLI RESIDUO

Domiciliare
(% pop. 7% 9% 9% 9% 0% 9%
Servita)
Stradale
(% pop. 0% 91% 91 % 91 % 13% 91 %
Servita)

19
1

Le raccolte: l'efficienza attuale


% di RD per comune (anno 2008)
Provincia % RD 2007 % RD 2008

Prosinone 4% 6%
Latina 12% 17%
Rieti 5% 6%
Roma 13% 16%
Viterbo 9% 14%
Regione Lazio 12% 15%

inferiore al 4%
Da4,01% a
Da 12,01% a 20%
Da 20,01% a 40%
Oltre 40%
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20
1
REGIONE
LAZIO

Le raccolte: l'efficienza obiettivo


II piano prevede come obiettivo al 2011 il raggiungimento del/W/o di
N , conformemente alla normativa vigente (arti 108, L. 296/06)

SubATO 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017


Prosinone 60% 60% 60% 60% 60% 60% 60%
Latina 60% 60% 60% 60% 60% 60% 60%
Rieti 60% 60% 60% 60% 60% 60% 60%
Roma 60% 60% 60% 60% 60% 60% 60%
Viterbo 60% 60% 60% 60% 60% 60% 60%

21
Le raccolte differenziate: le modalità
future programmate
Frazione
A B C ROMA
merceologica
Di prossimità
Organico domiciliare domiciliare domiciliare
(solo centri urbani)

Di prossimità
Verde domiciliare domiciliare domiciliare
(solo centri urbani)

Carta domiciliare Di prossimità stradale domiciliare

Vetro stradale stradale stradale stradale

Plastica imb.* domiciliare Di prossimità stradale domiciliare

Beni durevoli domiciliare ecocentri ecocentri domiciliare

Altro ecocentri ecocentri ecocentri Ecocentri

Rifiuti ind. domiciliare domiciliare domiciliare domiciliare


(*) La raccolta delle fattine (alluminio e acciaio) si prevede congiunta alla raccolta degli imballaggi in plastica.
22
REGIONE
LAZIO

Stima dei flussi (anno 2011)


Sub AIO RU(t) Rind (t) RD(t) RD (%)

Prosinone 238.406 97.124 141.282 60%


Latina 363.445 147.957 215.488 60%
Rieti 80.249 32.748 47.501 60%
Roma 2.590.982 1.047.332 1.543.649 60%
Viterbo 165.932 67.589 98.343 60%
Totale ATO 3.439.013 1.392.750 2.046.263 60%

23
REGIONE
LAZIO

Stima dei flussi (anno2014)

SubATO RU(t) Rind (t) RD(t) RD (%)

Prosinone 223.121 90.890 132.231 60%


Latina 345.772 140.759 205.013 60%
Rieti 73.981 30.185 43.796 60%
Roma 2.475.476 1.000.596 1.474.880 60%
Viterbo 155.882 63.491 92.391 60%
Totale ATO 3.274.232 1.325.922 1.948.311 60%

24
Stima dei flussi (anno 2017)

SubATO RU(t) Rind (t) RD(t) RD (%)

Prosinone 232.818 94.840 137.977 60%


Latina 360.798 146.876 213.922 60%
Rieti 77.196 31.497 45.699 60%
Roma 2.583.058 1.044.081 1.538.977 60%
Viterbo 162.657 66.251 96.406 60%
Totale ATO 3.416.527 1.383.545 2.032.982 60%

25
REGIONE
LAZIO

Impianti di TMB: situazione attuale


PR Loc. Comune SUDATO Capacità
(t/a)
FR S .P. Ortella Colfelice Prosinone 327.000
LT Sacida Aprilia Latina 116.000
RM Rocca Cencia Roma Roma 234.000
RM Ma lag rotta 1 Roma Roma 187.000
RM Malagrotta 2 Roma Roma 280.000
Albano Roma
RM Cecchina 183.000
Laziale
RM Salaria Roma Roma 234.000
VT Casale Bussi Viterbo Viterbo 215.000
Totale 1.776.000

Impianti già programmati (ante Piano)


Anno di entrata in Capacità prevista
Provincia Localizzazione Comune SubATO
esercizio (t/a)
LT Borgo Montello Latina Latina 2014 180.000

RI Casale Penta Rieti Rieti 2015 50.000


RM Colle Fagiolara Co II eferro Roma 2015 125.000
RM Cupinoro Bracciano Roma 2014 135.000
RM Inviolata Guidonia Montecelio Roma 2014 190.000 26
REGIONE
LAZIO

Impianti di compostaggio: situazione attuale * Impianti di compostaggio del verde

Capacità autorizzata t/anno


Provincia Localizzazione Comune SUDATO (anno 2010)
LT Campoverde Aprilia Latina 66.000
LT Via Frassineto Aprilia Latina 45.000
LT Mazzocchio Pontinia Latina 45.000
LT Borgo Vodice Sabaudia Latina 20,000
FR Sode Castrocielo Fresinone 9.000
FR S .P. Ortella Colfelice Fresinone 15.000
RM Maccarese Pagliette Fiumicino Roma 30.880
RM S.Lucia* Fonte Nuova Roma 800
RM Ladispoli Ladispoli Roma 7.500

Area agricola della Riserva Naturale di


RM Roma Roma 30.000
Decima Malafede

RM Via Salaria Kml9,600* Roma Roma 29.000

VT S.S. 311 Nepesina Nepi Viterbo 5.500

VT Piangoli* Soriano nel Cimino Viterbo 2.200

VT Casalnuovo* Tarquinia Viterbo 1.000


VT Loc. Tre Querce* Montefiascone Viterbo 800

VT Fontanile delle Donne Tuscania Viterbo 60.000

VT Strada San Lazzaro Viterbo Viterbo 3.000

VT Loc. Pian di Spille* Tarquinia Viterbo 1.000


VT Olivastro Tarquinia Viterbo 1.000
Totale 372.680
REGIONE
LAZIO

Impianti di compostaggio presenti

Strada S^^Kzzaro.Viterbo -Compostaggio


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ano noi Cimino - Comp'ostaggi
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Fonte Nuova -Compostaggio
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Ri*erva Nat Roma -Compostaggio


Castrocielo - Compostaggio 1
- Compostaggio

OiteMa, Colfelice'-.Compostaggio
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Pontmia - Compostaggio

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Legenda
O impianti di compostaggio frazioni miste A Impianti di compostaggio del verde 28
Impianti di compostaggio già programmati
Capacità aggiuntiva compostaggio per anno (t/a)
Provincia Localizzazione Comune SubATO
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
LT Borgo Montello Latina Latina 30.000 30.000 30.000 30.000
RI Città Ducale Città Ducale Rieti 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000
RM Cupinoro Bracciano Roma 30.000 30.000 30.000 30.000 30.000 30.000
RM Maccarese Fiumicino Roma 90.000 90.000 90.000 90.000

RM Colle Fagiolara Colleferro Roma 56.250 56.250 56.250

Guidonia
RM Inviolata Roma 27.000 27.000 27.000 27.000
Montecelio
Anguillara Anguillara
RM Roma 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000
Sabazia Sabazia

Olevano
RM Olevano Romano Roma 60.000 60.000 60.000 60.000
Romano

Totale 40.000 70.000 90.000 297.000 353.250 353.250 353.250

29
REGIONE
LAZIO
•^•i

Impianti di termovalorizzazione: situazione attuale

Termovalorizzatori

O Gassifìcatore

Provincia Localizzazione Comune SubATO Capacità autorizzata (t/a)


FR Valle Porchio San Vittore del Lazio Prosinone 304.150
RM Colle Sughero Colleferro Roma 220.000
RM Malagrotta Roma Roma 182.500
Totale 706.650

Impianti già programmati ante Piano


Localizzazion Tempi di entrata in Capacità prevista
Provincia Comune SubATO
e esercizio (t/a)

RM Cecchina Albano Laziale Roma 2014 160.000


30
i i i ^

Discariche: situazione attuale


Volumetria
residua al
Prov. Loc. Comune SubATO
30.06.2010
(me)
FR Cerreto Roccasecca Fresinone 435.000

Borgo
LT Latina Latina 240.000*
Montellol

Borgo
LT Latina Latina 33.103*
Montello2

Colle
RM Colleferro Roma 1.480.000
fagiolara

RM Cupinoro Bracciano Roma 180.000

Guidonia
RM Inviolata Roma 400.000
Montecelio

* Ulteriori volumetrie autorizzate (me disponibili al 31/12/2010) Albano


RM Cecchina Roma 35.000*
Laziale
Borgo Montetlo 1 Latina 350.000
RM Malagrotta Roma Roma 1.750.000
Borgo Montello 2 Latina 260.000
Fosso
Cecchina Albano Laziale 500.000 RM Civitavecchia Roma 7.500*
Crepacuore
Fosso Crepacuore Civitavecchia 288.000 Le Fornaci Viterbo 700.000
VT Viterbo

31
REGIONE
LAZIO

Criteri di programmazione impianti


Obiettivi generali
• Realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non
pericolosi nell'Aio regionale;
• Permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti appropriati
più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di ridurre i
movimenti dei rifiuti stessi
• Utilizzare i metodi e le tecnologie più idonei a garantire un alto grado di
protezione dell'ambiente e della salute pubblica

Obiettivi specifici
• Autosufficienza di subATO per i TMB
• Autosufficienza regionale per trattamento termico (e prossimità)
• Autosufficienza regionali per i rifiuti prodotti dal tratta mento/recupero
avviati allo smaltimento in discarica (e prossimità)
• L'avvio al recupero (mercato)
• Gli incentivi regionali per FOS e scorie
—> £—
I 1

Scenario di piano: gli impianti


Premessa al fabbisogno impiantistico:
- Si assume la piena realizzazione di tutte le azioni di
riduzione della produzione (7%) e l'incremento della
raccolta differenziata (60%)

33
I > \ ! !

Scenario TMB
Rifiuti indifferenziati (t/a) Capacità presente o autorizzata (t/a)
SubATO
2011 2014 2017 2011 2014 2017

Prosinone
97.124 90.890 94.840 327.000 327.000 327.000

Latina
147.957 140.759 146.876 116.000* 296.000 296.000

Rieti _ ** _ **
32.748 30.185 31.497 50.000

Roma
1.047.332 1.000.596 1.044.081 1.118.000 1.443.000 1.568.000

Viterbo
67.589 63.491 66.251 215.000 215.000 215.000

TOTALE
1.392.750 1.325.922 1.383.545 1.776.000 2.281.000 2.456.000

* Flussi eccedenti a trattamento di vibro - vagliatura e deferrizzazione


** Flussi destinati a trattamento meccanico biologico di altro Sub A TO

34
Scenario termovalorizzatori e
discariche
Capacità termovalorizzatori (t/a)
CDR recuperato (t/a) Presente e autorizzata
2011 2014 2017 2011 2014 2017
Totale Lazio 470.652 457.768 479.012 529.567 866.650 866.650

Rifiuti avviati a discarica (t) Volumetria residua (me)


Sub AIO 2011 2014 2017 2011 2014 2017
Prosinone 59.604 36.356 37.936 257.832 109.020
Latina 71.278 50.122 52.300 608.618 409.113 237.230
Rieti 0 0 9.449
Roma 423.940 368.653 383.973 3.101.137 1.809.214 547.292
Viterbo 30.101 28.103 19.875 514.852 420.641 324.267
Totale 584.924 483.234 503.533 4.482.439 2.747.988 1.108.790

* II SubA TO Rieti, non disponendo nel 2010 di impianti di trattamento di rifiuti urbani, invia i rifiuti da trattare nel SubA TO Viterbo,
** Scarti provenienti dal trattamento di rifiuti urbani e a wìati alla discarica del SubA TO Viterbo.
35
Scenario compostaggio
Rifiuti raccolti (t/a) Capacità impiantistica (t/a) Capacità aggiuntiva
SubATO necessaria (t/a)
2011 2014 2017 2011 2014 2017 2011 2014 2017
Prosinone 56.992 53.363 55.682 24.000 24.000 24.000 32.992 29.363 31.682
Latina 87.280 83.047 86.656 176.000 206.000 206.000
Rieti 18.978 17.514 18.275 - 20.000 20.000 18.978
Roma 622.741 595.015 620.874 138.180 345.180 401.430 484.561 249.835 219.444
Viterbo 39.703 37.314 38.936 74.500 74.500 74.500
Totale 825.695 786.254 820.424 412.680 669.680 725.930

36
Costi della gestione integrata:
anno 2014 (valori minimi)
Voce di costo €/tmin 12014 Costo totale (€)
Raccolta indifferenziata e RD 108,97 3.274.232 356.793.061,04
Trattamento meccanico biologico 113,24 1.325.922 150.147.407,28
Compostaggio 70 786.253 55.037.710,00
Recupero energetico (al netto della
55 457.768 25.177.240,00
vendita di energia)
Discarica 76,77 482.234 37.021.104,18
Totale Costi 624.176.522,50
Ricavi
Carta e cartone 67,5 527.151 35.582.692,50
Vetro 18,25 160.437 2.927.975,25
Imballaggi in plastica 250 206.455 51.613.750,00
Acciaio 57,11 13.306 759.905,66
Alluminio 278,83 2.661 741.966,63
Legno 6,86 39.919 273.844,34
Totale Ricavi 91.900.134,38
Costo netto totale 532.276.388,12 37
Costi della gestione integrata:
anno 2014 (valori massimi)
Voce di costo €/t max 12014 Costo totale (€)
Raccolta indifferenziata e RD 129,31 3.274.232 423.390.939,92
Trattamento meccanico biologico 130,23 1.325.922 172.674.822,06
Compostaggio 80,5 786.253 63.293.366,50
Recupero energetico (al netto della
63,25 457.768 28.953.826,00
vendita di energia)
Discarica 88,29 482.234 42.576.439,86
Totale Costi 730.889.394,34
Ricavi
Carta e cartone 67,5 527.151 35.582.692,50
Vetro 18,25 160.437 2.927.975,25
Imballaggi in plastica 250 206.455 51.613.750,00
Acciaio 57,11 13.306 759.905,66
Alluminio 278,83 2.661 741.966,63
Legno 6,86 39.919 273.844,34
Totale Ricavi 91.900.134,38
Costo netto totale 638.989.259,96 38
i

Costi della gestione integrata:


anno 2017 (valori minimi)
Voce di costo €/tmin 12017 Costo totale (€)
Raccolta indifferenziata e RD 105,5 3.416.527 360.443.598,50
Trattamento meccanico biologico 113,24 1.383.545 156.672.635,80
Compostaggio 70 820.424 57.429.680,00
Recupero energetico (al netto della 55 479.012 26.345.660,00
vendita di energia)
Discarica 76,77 503.533 38.656.228,41
Totale Costi 639.547.802,71
Voce di ricavo
Carta e cartone 67,5 550.061 37.129.117,50
Vetro 18,25 167.410 3.055.232,50
Imballaggi in plastica 250 215.428 53.857.000,00
Acciaio 57,11 13.885 792.972,35
Alluminio 278,83 2.777 774.310,91
Legno 6,86 41.654 285.746,44
Totale Ricavi 95.894.379,70
39
Costo netto totale 543.653.423,01
\

Costi della gestione integrata:


anno 2017(valori massimi)
Voce di costo €/t max 12017 Costo totale (€)
Raccolta indifferenziata e RD 125,19 3.416.527 360.443.598,50
Trattamento meccanico biologico 130,23 1.383.545 156.672.635,80
Compostaggio 80,5 820.424 57.429.680,00
Recupero energetico (al netto della 63,25 479.012 30.297.509,00
vendita di energia)
Discarica 88,29 503.533 44.456.928,57
Totale Costi 649.300.351,87
Voce di ricavo
Carta e cartone 67,5 550.061 37.129.117,50
Vetro 18,25 167.410 3.055.232,50
Imballaggi in plastica 250 215.428 53.857.000,00
Acciaio 57,11 13.885 792.972,35
Alluminio 278,83 2.777 774.310,91
Legno 6,86 41.654 285.746,44
Totale Ricavi 95.894.379,70
40
Costo netto totale 553.405.972,17
\ Y 1

Scenario "di controllo


Ipotesi:
- Nessuna azione di riduzione della produzione
rifiuti, ma crescita inerziale
- Crescita della % di RD inerziale (circa 1,3% anno)
- Capacità operativa degli impianti di
termovalorizzazione pari a quella effettivamente
funzionante e dedicabile al trattamento termico
del CDR da rifiuti urbani, e a quella ulteriormente
autorizzata
41
\

TMB
R ind. raccolto (t/a) Capacità TMB (t/a) Deficit (t/a)
SUDATO
2011 2014 2017 2011 2014 2017 2011 2014 2017
Prosinone 206.946 205.081 206.786 327.000 327.000 327.000 120.054 121.919 120.214
Latina 263.358 259.839 260.765 116.000 296.000 296.000 -147.358 36.161 35.235
Rieti 74.393 73.739 74.371 - - 50.000 -74.393 -73.739 -24.371
Roma 2.182.846 2.154.749 2.163.584 1.118.000 1.443.000 1.568.000 -1.064.846 -711.749 -595.584
Viterbo 140.646 138.973 139.692 215.000 215.000 215.000 74.354 76.027 75.308
Totale 2.868.190 2.832.382 2.845.198 1.776.000 2.281.000 2.456.000 -1.092.190 -551.382 -389.198

Termovalorizzatori
Deficit Termovalorizzazione
Input CDR (t/a) Capacità autorizzata Termo (t/a)
(t/a)

2011 2014 2017 2011 2014 2017 2011 2014 2017

Totale 533.090 695.319 776.848 370.817 707.900 707.900 -162.273 12.581 -68.948

Discariche
Volumetrie disponibili [me]
2011 2012 2013 2014 2015 2016 j 2017
Totale 3.068.819 1.046.942 -955.978 -2.599.767 -4.127.146 -5.658.127 -7.192.445
1 ^1 ~ 1 'M • 1

Azioni da attivare nello "scenario di


controllo"

Se lo scenario di controllo diventasse reale,


al fine di evitare il manifestarsi di criticità e al fine di
ridurre lo sfruttamento delle discariche, sia in
termini quantitativi che in termini qualitativi del
rifiuto, si dovrebbe prevedere:
• Aumento della capacità dei TMB
• Aumento della capacità di termovalorizzazione
43
I

Adeguamento capacita TMB e


termovalorizzatori
R ind (t/a) capacità TMB (t/a)

SubATO
2011 2014 2017 2011 2014 2017

Prosinone 206.946 205.081 206.786 327.000 327.000 327.000


Latina 263.358 259.839 260.765 116.000 296.000 296.000

Rieti 74.393 73.739 74.371 - - 75.000


Roma 2.182.846 2.154.749 2.163.584 1.118.000 1.843.000 1.968.000

Viterbo 140.646 138.973 139.692 215.000 215.000 215.000

Totale 2.868.190 2.832.382 2.845.198 1.776.000 2.681.000 2.881.000

425.000 t/a di ulteriore capacità di TMB localizzate nei sub ATO di Roma (400.000 t/a) e Rieti
(25.000 t/a) operative dal 2014

Capacità autorizzata Termo Deficit Termovalorizzazione


Input CDR (t/a)
(t/a) (t/a)

2011 2014 2017 2011 2014 2017 2011 2014 2017

Totale 631.750 976.500 1.028.867 370.817 707.900 707.900 -260.933 -268.600 -320.967

44
REGIONE
LAZIO

Monitoraggio
Piano di monitoraggio
-Anni 2012, 2014, 2017
- Monitoraggio de:
• La produzione RU
• Gli obiettivi RD
• La realizzazione impianti
- Qualora debbano essere redatti o aggiornati
altri strumenti di pianificazione in materia di
rifiuti coordinati con il Piano regionale dei
rifiuti, questi devono tenere conto delle
valutazioni dedotte dal piano di monitoraggio
45
REGIONE
LAZIO

II Piano regionale dei rifiuti del Lazio

II Piano degli speciali

46
REGIONE
LAZIO

II Piano regionale dei rifiuti:


la gestione dei rifiuti speciali
Aggiornare e integrare gli atti di pianificazione settoriali
vigenti, a partire dall'approfondimento dell'evoluzione della
normativa e dall'analisi dei dati disponibili utili rispetto alle
specifiche tematiche
Finalità
Elaborare uno strumento programmatico unitario e coerente,
sotto il profilo tematico e funzionale, rispetto alla vasta
documentazione predisposta nel corso degli anni da vari
soggetti, owiamente pienamente integrato con la Sezione I

Predisporre informazioni e indirizzi rivolti alle Province, ai fini


della elaborazione dei rispettivi strumenti di pianificazione e
governo sul territorio

Fornire indicazioni utili all'esercizio delle funzioni di


monitoraggio, prevenzione e controllo per tutti i Soggetti
competenti, nel rispetto dei principi e delle norme che
governano la materia dei rifiuti speciali, anche pericolosi 47
' 1 —1 """1 1 1
REGIONE
LAZIO

Rifiuti speciali
Strumenti di programmazione regionali

• Plano di gestione dei rifiuti, approvato con D.C.R. n. 112 del 10 luglio 2002
(pubblicato all'interno del Testo unico coordinato tra il Piano del 2002, il Piano degli
interventi di emergenza - Decreto Comm. Del. n. 65 del 15 luglio 2003 e il Piano degli
interventi di emergenza dei rifiuti urbani nel Lazio - REVISIONE - Decreto Comm. Del.
n. 95 del 18 ottobre 2007)

• Programma per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi


soggetti ad inventario contenenti PCB e dei PCB in essi contenuti (a cura di
ARPA Lazio, marzo 2004), approvato con Decreto Comm. Del. n. 45 del 9 aprile 2004

48
' I \1 \E
LAZIO

Rifiuti speciali
Le Fonti dei dati
i Rapporti Rifiuti annuali di ISPRA e ANPA- ONR delle
j edizioni precedenti

Produzione I Dichiarazioni MUD, presentate annualmente dai produttori


i e dai gestori di rifiuti alle Camere di Commercio
j territorialmente competenti, ai sensi del D.Lgs. 152/06,
j art. 189, e. 3, secondo le modalità previste dalla L. 70/94

Dati organizzati con livello di dettaglio aggregato:


• su piano territoriale, non scendono oltre il livello provinciale
• su piano qualitativo della tipologia dei rifiuti prodotti, si fermano alle
categorie principali (rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti speciali pericolosi,
rifiuti da C&D)
• in merito all'origine dei rifiuti speciali indagati, le informazioni relative al
settore di attività economica dei produttori sono fornite solo a livello
generale nazionale •49
1 1 i 1

Rifiuti speciali
La gestione di particolari categorie di rifiuti

f*

j Specifiche tipologie di rifiuti speciali, in conformità all'Art. 199 di disciplina dei


j• contenuti del Piano regionale, per quanto disposto dal e. 3, lett. o).
••

i Nella fattispecie, si tratta di rifiuti assoggettati a normative specifiche e, per
j* quanto ivi non regolato, al Titolo III della Parte Quarta del D.Lgs. 152/06.
••

• Sono forniti elementi di base del quadro normativo di specifico riferimento per
j le varie tipologie di rifiuti indagati e linee guida di indirizzo per la rispettiva
I gestione.

50
REGIONE
LAZIO

Rifiuti speciali
I PCB e gli apparecchi contenenti PCB

La presente sezione di Piano costituisce il programma di decontaminazione e


smaltimento degli apparecchi e dei PCB in essi contenuti: oltre a rispondere all'esigenza
di adeguamento del quadro conoscitivo, nel rispetto della normativa corrente in materia
(Dir. 96/59/CE, D.Lgs. n. 209/1999, L. n. 62/2005), mira a definire una proposta di
programma dei controlli.
Partendo dall'analisi dei dati di inventario e delle dichiarazioni MUD, tale strumento
consente di verificare la corretta gestione delle apparecchiature contenenti PCB, sia dal
punto di vista normativo/amministrativo, che operativo/gestionale.
La formulazione di un programma dei controlli vuole far emergere la situazione effettiva
di decontaminazione ed eventuali incongruità tra l'esistente e le dichiarazioni presentate.

51
La bonifica di siti contaminati

j A i sensi della propria norma di riferimento, la L.R. 27/98, la Regione Lazio ha


j individuato nel Piano regionale di gestione dei rifiuti lo strumento unitario di
I disciplina anche della tematica della bonifica e dei siti inquinati.
t
t« • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • * • • • * • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • * • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • <

I La Sezione del Piano regionale di gestione dei rifiuti dedicata alla materia in
j oggetto, rappresenta l'esito delle azioni di verifica in merito alle esigenze di
I aggiornamento e integrazione sul tema delle bonifiche dei siti contaminati e mira a
! fornire una serie di indicazioni sia su piano giuridico-amministrativo che operativo,
j• alla luce del Titolo V del D.Lgs. 152/06 (e s.m.i.)-


j A tali esigenze è stata data continuità mediante l'avvio della elaborazione di un


j nuovo Piano per la bonifica delle aree inquinate, in conformità all'art. 199, co. 5
I del D.Lgs. 152/06, tuttora in corso.

52
REGIONE
LAZIO

LEGENDA
ANPA: Agenzia Nazionale di Protezione dell'Ambiente
ATO: Ambito territoriale ottimale
BAT: Best avalable technologies (Migliori Tecnologie Disponibili}
CDR: Combustibile da rifiuti
D.C.R. (o P.): Delibera di Consiglio Regionale (o Provinciale)
D.G.R. (o P.) : Delibera di Giunta Regionale (o Provinciale)
FORSU: Frazione organica dei rifiuti (solidi) urbani
FOS: Frazione organica stabilizzata
ISPRA: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
MUD: Modello Unico di Dichiarazione Ambientale
ONR: Osservatorio Nazionale sui Rifiuti
OPCM: Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri
PIL: Prodotto interno lordo
PCB: Policlorobifenili
PRGR: Piano regionale di gestione dei rifiuti
RD: Raccolta differenziata dei rifiuti
RO: Rifiuti organici
RS: Rifiuti speciali (NP non pericolosi; P pericolosi)
RU: Rifiuti urbani
RUB: Rifiuti urbani biodegradabili
Ruind: Rifiuti urbani indifferenziati
TMB: Trattamento meccanico biologico
U.M.: Unità di misura
VAS: Valutazione ambientale strategica
VIA: Valutazione di impatto ambientale
53
t/a: tonnellate annue
€/t: euro per tonnellata

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