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EUTANASIA:

OMICIDIO
O
MORIRE CON DIGNITÁ

Problema di grande spessore morale

"E' crudele e barbaro esigere che una persona venga


mantenuta in vita e che le si rifiuti l'auspicata
liberazione quando la sua vita ha perduto qualsiasi
dignità, bellezza, significato, prospettiva di avvenire.
La sofferenza inutile è un male che dovrebbe essere
evitato nelle società civilizzate"
("Manifesto", 1973 firmato da tre premi Nobel,
Monod, L. Pauling, G. Tompson, a cui aderirono altre
37 personalità del mondo scientifico; da Le Monde,
12 gennaio '73)
Al V° Congresso Internazionale della Federazione
delle Associazioni per il diritto a morire con dignità
(Nizza, Settembre 1984) un gruppo di medici
affermavano:

"Noi non possiamo nemmeno, e non dobbiamo


chiedere al malato di scegliere il momento preciso
della sua morte: sarebbe disumano... Sono i medici,
e solo essi che possono decidere quando è giusto il
momento di morire per il malato. Perché essi sono i
soli ad avere una formazione che consenta loro di
fare una diagnosi clinica esatta".
EUTANASIA : DOLCE MORIRE

1. E' importante trovare una formulazione chiara:

- per togliere equivoci e malintesi


(cfr. Convegno Milano-Medicina '84)

- per poter dibattere in maniera chiara e


costruttiva

2. formulazione:

"INTERVENTO INTENZIONALMENTE
PROGRAMMATO PER INTERROMPERE IN
MANIERA DIRETTA E PRIMARIA UNA VITA,
QUANDO QUESTA SI TROVA IN PARTICOLARI
CONDIZIONI DI SOFFERENZA O DI
INGUARIBILITA' O DI GRAVE HANDICAP O DI
PROSSIMITA' ALLA MORTE."

* non ha più senso, dal punto di vista etico, parlare


di EUTANASIA ATTIVA E PASSIVA: dicono due
modalità di una identica intenzione e di un identico
progetto di soppressione di una persona. E' più
esatto dire che l'Eutanasia è sempre DIRETTA e
ATTIVA.
3. modi

a) compiere su una persona un atto che dà la


morte (iniezione mortale o farmacoletale)

b) Sospensione od omissione delle terapie


"ordinarie" e ancora "perfettamente utili":
- a migliorare le condizioni
- a bloccare il processo patologico del male.

4. motivi

- "PIETÁ"
- "DOVERE"
- "EGOISMO"
- "per motivi ECONOMICI"
- su richiesta della persona malata
5. Cultura in favore della EUTANASIA

cfr. lezione precedente: "i modelli culturali".

C'è la convinzione che l'uomo sia il "padrone" della vita umana e


possa dunque decidere se e quando l'uomo deve nascere (aborto) e
come e quando deve morire (eutanasia).
La vita non è più un valore "sacro" intangibile e indisponibile da
parte dell'uomo, che ne è l'amministratore e l'usufruttuario, ma non il
Signore ; la vita è considerata valore terrestre, strettamente
individuale, di cui quindi ognono può disporre quasi liberamente.

"Siamo nell'area radicale-libertaria. E proprio da questa area prende


sempre più corpo la rivendicazione di un diritto: il diritto di chiedere
e di ottenere per se stessi l'eutanasia".
(D. Tettamanzi, Eutanasia: l'illusione della buona morte, pag. 14)

C'è, poi, l'idea che la vita umana abbia senso e sia degna di essere
vissuta solo se ha dinanzi a sè un avvenire di benessere , di buona
salute e di felicità.

Infine, c'è, l'idea che la sofferenza, specialmente se prolungata e


molto dolorosa, sia un male assoluto, da evitare ad ogni costo e con
ogni mezzo, per il bene della persona che soffre, per il sollievo dei
parenti e per il bene della società.
6. Valutazione etica

L'EUTANASIA, come l'abbiamo definita, è una forma


di OMICIDIO ed è sempre immorale.

a) L'O.S. è chiamato ad assistere un uomo che


"soffre" e, spesso, che "muore" nel più alto
rispetto della VITA:
- con i suoi caratteri,
- con le sue qualità.
Memore che le caratteristiche della vita di ogni
uomo, al di là delle età, della cultura, degli
handicaps e della situazione psico fisica, lo
pongono al VERTICE di ogni REALTÁ .

b) Nessuno dispone di un potere assoluto


sull'esistenza umana.

c) L'esistenza umana è essenzialmente DONO:


- avuto senza nostra partecipazione,
- ma amministrato saggiamente.
d) Grandezza della dignità umana (diritti).

- l'uomo vale non per quello che produce e fa o


è capace di produrre, ma per quello che è.
- la sofferenza umana non è inutile e priva di
senso, anche se si profila alla ragione umana
come MISTERO.

e) Prospettiva cristiana

Dio è SIGNORE della vita, meraviglia del suo


gesto creatore.
Dio chiama l'uomo, su cui ha un disegno.
Dio rivela una Sua provvidenza.
Dio riscatta l'uomo dalla sofferenza e dalla morte con
la Sua morte e risurrezione.

"Non è eticamente accettabile porre fine a


proprio piacimento nè all'esistenza propria, nè a
quella degli altri"

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