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PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DI

PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI NELLE PCI


PROGETTO INTERSOCIETARIO SIMFER/SINPIA/SIRN/AIFI

Definizione di percorso clinico-assistenziale: un riepilogo descrittivo, comprendente un algoritmo


pratico, di raccomandazioni basate sull'evidenza o sull’opinione degli esperti per uno specifico
aspetto di assistenza/trattamento, in questo caso in pazienti affetti da disabilità dell’età evolutiva.

Argomenti:
1. Trattamento intensivo precoce
2. Riabilitazione neuromotoria
3. Retrazioni (?) e deformità scheletriche
4. Disfagia e nutrizione (?)
5. Comunicazione verbale, non verbale e CAA (?)

Ogni percorso clinico-assistenziale si strutturerà in quattro sezioni:

SEZIONE I
A) Una introduzione breve che fornisca informazioni chiave per comprendere l'algoritmo (B) e
comprendente le seguenti sezioni:

a) Una definizione dell’argomento e una dichiarazione delle motivazioni alla base del suo
approfondimento: perché è importante, compresi gli aspetti clinici tipici (se trattasi di
elemento patologico), il suo ruolo nella storia naturale della malattia e l'impatto
sull'individuo (es. definizione di comunicazione e di deficit di comunicazione,
quantificazione del suo impatto sul paziente, ecc.);

ES

b) Una descrizione del target designato per il percorso assistenziale e dei professionisti in
esso coinvolti (es. quali pazienti con PCI possono soffrire di disfagia? Quali figure
professionali sono coinvolte nella valutazione e nel follow-up? Quali nel trattamento?);

ES
c) Una descrizione degli strumenti di diagnosi e/o di valutazione necessari
all’inquadramento del problema (es. GMFCS per la stratificazione dei pazienti nello
screening per la lussazione dell’anca);

ES

d) Un elenco delle opzioni di trattamento disponibili nella pratica clinica, basate


sull’evidenza scientifica o, ove non disponibile, sul consenso del gruppo di esperti
incaricati del lavoro, ivi comprese le opzioni terapeutiche NON raccomandabili perché
la loro non efficacia è stata dimostrata dalle evidenze o perché prive di riscontri
favorevoli in letteratura e ritenute non raccomandabili dal gruppo degli esperti;

ES

e) Eventuali integrazioni alle opzioni di intervento possibili (frequenza, definizione di


competenze specifiche o richieste di consulenza)

ES
B) Algoritmo: percorso/sequenza logica dalla valutazione al trattamento basata sulle evidenze
raccolte o sull’opinione degli esperti, con specifica grafica del livello di evidenza alla base
dell’indicazione.

ES
SEZIONE II
Raccolta e descrizione delle evidenze scientifiche utilizzate, con priorità a revisioni sistematiche
e/o linee guida, eventualmente integrate con letteratura successiva alla loro pubblicazione o
concernente aspetti non indagati da queste ultime.

ES

SEZIONE III
A) Strumenti pratici per il clinico: scale, calcolatori, metodi di misurazione citati nell’algoritmo;
B) Breve riassunto della Sezione I in linguaggio fruibile per pazienti e caregiver.

ES
SEZIONE IV
Ringraziamenti: questa sezione elenca i professionisti e le istituzioni che hanno contribuito alla
stesura, compresi eventuali potenziali conflitti di interesse.

Passaggi per la produzione dei PCA


STEP 1:
Identificazione di un coordinatore per ciascun argomento dei PCA. Formazione per ogni singolo PCA di
un gruppo multidisciplinare (fisiatria, neuropsichiatra, neurologo, altri specialisti identificati in
funzione dell’oggetto del PCA) e multiprofessionale (fisioterapista, altri professionisti sanitari
identificati in funzione dell’oggetto del PCA) di almeno 10 volontari.

I componenti del gruppo di lavoro devono avere esperienza nella gestione clinico-assistenziale della
patologia e dell’oggetto del PCA e/o conoscenze metodologiche necessarie alla stesura del PCA.

Il gruppo sarà tenuto a dichiarare eventuali conflitti di interessi. Il gruppo dovrà identificare
rappresentanti di organizzazioni delle famiglie e/o di organizzazioni di pazienti se l’oggetto del PCA
interessa il paziente divenuto adulto. È possibile identificare preventivamente membri del gruppo di
lavoro incaricati della stesura del PCA ed altri incaricati di una successiva revisione dell’elaborato.

Componenti del gruppo di lavoro e conflitti di interesse saranno riportati all’interno di una prima bozza
della SEZIONE IV.

STEP 2:
Parte o l’intero gruppo di lavoro produce una dichiarazione di intenti e la descrizione della
condizione/terapia oggetto del PCA; specifica inoltre i pazienti a cui è indirizzato il PCA ed eventuali
caratterizzazioni per età, classificazione funzionale.

Stesura della prima bozza delle SEZIONI IA.a-IA.b.

STEP 3:
Parte o l’intero gruppo di lavoro realizza una ricerca della letteratura internazionale sull’argomento,
finalizzata all’identificazione di:
- Revisioni sistematiche (meta-analisi)
- Linee Guida
- RCT solo per 1) gli ambiti non esplorati da revisioni sistematiche e/o linee guida 2) evidenze
pubblicate successivamente alla stesura delle revisioni sistematiche e/o linee guida identificate

La metodologia di ricerca va sintetizzata in un’appendice metodologica.

STEP 4:
Parte o l’intero gruppo di lavoro opera una revisione della letteratura identificata, producendo
l’esclusione dei risultati non idonei. Stesura di una prima bozza della SEZIONE II.

STEP 5:
Parte o l’intero gruppo di lavoro opera una revisione della bozza della Sezione II, andando a descrivere
brevemente il contenuto di ogni testo considerato, commentando l’eventuale valore pratico nel
contesto di un processo decisionale sia diagnostico che terapeutico. Revisione SEZIONE II.
Produrre un sommario con breve descrizione degli strumenti diagnostici e di valutazione identificati in
letteratura e/o meritevoli di inserimento in mancanza di equivalenti in letteratura. Stesura prima bozza
della SEZIONE IA.c.

ES

Produrre un sommario con breve descrizione degli interventi terapeutici descritti in letteratura. Per
ogni proposta terapeutica va identificata la validità dell’intervento in funzione del livello di evidenza, al
fine di definirne l’utilità secondo il seguente schema:
- Di evidenza consolidata, sicuramente efficace (in un contesto di corretta indicazione dopo
corretta valutazione clinica) – identificato nell’algoritmo dal colore .
- Di efficacia probabile o possibile, alla luce di evidenze di grado moderato ma comunque
supportato dal parere del gruppo di lavoro – identificato nell’algoritmo dal colore .
- Di efficacia possibile, alla luce di evidenze incomplete ma comunque supportato dal parere del
gruppo di lavoro – identificato nell’algoritmo dal colore .
- Non efficace per evidenza scientifica o per evidenza insufficiente e non supportata dal parere
del gruppo di lavoro – identificato nell’algoritmo dal colore .

Il gruppo di lavoro deve dichiarare e definire il metodo scelto per la determinazione della qualità delle
evidenze. In presenza di lavori di revisione sistematica o linee guida, si dovrà fare riferimento al
sistema di valutazione delle evidenze da loro utilizzato. In caso di inclusione di altra tipologia di
evidenza (RCT, studi osservazionali), si dovrà produrre una valutazione del livello della qualità delle
evidenze secondo metodologia scelta dal gruppo di lavoro (e.g. GRADE Approach, AACPDM Systematic
Review methodology)

GRADE
AACPDM ES applicazione

NB

Include studi di buona qualità che dimostrano


la non efficacia di un trattamento

Stesura di una prima bozza della SEZIONE IA.d (eventualmente SEZIONE IA.e). Revisione della SEZIONE II e
ordinamento in funzione dell’inserimento dei riferimenti bibliografici numerati nel testo della sezione I (e
successive).

STEP 6:
Produzione dell’algoritmo di diagnosi/valutazione/trattamento in formato di flow-chart (il gruppo di
lavoro sceglierà il mezzo grafico preferibile; es. MS PowerPoint®, MS Visio®, LucidChart),
corrispondente alla SEZIONE IB. L’impostazione globale della flow-chart sarà definita dal gruppo di lavoro,
in funzione dell’oggetto del PCA, tenendo fede all’associazione del singolo box di trattamento con il colore
di riferimento per il livello di evidenza associato (producendo relativa Legenda dei colori).

ES

I singoli componenti della flow-chart dovranno includere elementi fondamentali per qualsiasi professionista
che si approcci, compatibilmente con le sue competenze, al bisogno/trattamento oggetto del PCA, al fine di
fornire un supporto decisionale.
STEP 7:
Le sezioni I e II sono sottoposte a revisione dai componenti del gruppo individuati nello Step 1. Il
gruppo. Il sottogruppo di revisione dovrà ugualmente rispondere ai criteri di multidisciplinarietà e
multiprofessionalità e includere un rappresentante delle famiglie e/o dei pazienti.

Qualora il gruppo di revisione lo ritenesse necessario, può suggerire una o più modifiche del testo al
gruppo coinvolto nella stesura o ai singoli elementi responsabili di quella sezione, al fine di produrre
collegialmente il testo definitivo delle SEZIONI I e II.

STEP 8:
Parte o l’intero gruppo di lavoro produce un elenco degli strumenti utili alla fruizione e all’attuazione
del PCA, associandoli a riferimenti online ove disponibili. Stesura della SEZIONE IIIA.

Parte o l’intero gruppo di lavoro produce un documento di sintesi in linguaggio accessibile al pubblico,
alle famiglie e ai pazienti. Stesura della SEZIONE IIIB.

Completamento e ultima stesura della SEZIONE IV.

STEP 9:
Il coordinatore del gruppo di lavoro provvede alla verifica dell’accuratezza metodologica e sottomette
l’elaborato alla commissione intersocietaria SIMFER/SINPIA/SIRN/AIFI. I PCA elaborati vengono
sottomessi alle società coinvolte al fine dell’approvazione definitiva.

STEP 10:
Al termine dei lavori, la commissione intersocietaria SIMFER/SINPIA/SIRN/AIFI definisce le modalità di
pubblicazione e diffusione dei PCA e gli impegni di revisione futuri. Viene aperto un canale di
comunicazione diretto (online) con i professionisti che vogliano comunicare eventuali osservazioni o
criticità riscontrate in vista della successiva revisione.

Basato su “Guidelines for Developing an AACPDM Care Pathway”

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