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Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale

La polarimetria è la metodica di laboratorio che permette la


determinazione del potere rotatorio di sostanze otticamente
attive.
-1811 J.F.D.Arago scoprì il potere rotatorio naturale di un
quarzo cristallino.
Quando un fascio di luce polarizzata linearmente attraversa un
cristallo di quarzo, posto tra due polarizzatori incrociati
( condizione di buio), si osserva il passaggio di luce in
conseguenza della rotazione del piano di vibrazione della luce
polarizzata.
Tale proprietà, detta attività ottica , derivante dalla struttura
cristallina, è posseduta anche da soluzioni di diverse sostanze
come il clorato di sodio, la canfora,la trementina, i cristalli di
zucchero,gli amminoacidi etc.
Tali sostanze si classificano in otticamente attive (O.A.)
destrogire o levogire, se il piano di polarizzazione ruota in
senso orario o antiorario rispettivamente.
Dal punto di vista ottico rappresenta un caso particolare
di birifrangenza dovuta al diverso indice di rifrazione delle
componenti destrogira e levogira della luce linearmente
polarizzata.
La fig. mostra il comportamento di una
sostanza O.A. destrogira.
a) con polaroid incrociati non passa luce linearmente
polarizzata.
b) interponendo una soluzione O.A.si osserva un parziale
passaggio di luce.
c) ruotando l’analizzatore verso destra di si riottene il
buio.

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Il potere rotatorio di una sostanza otticamente attiva è
influenzato dai seguenti fattori:
natura della sostanza;
natura del solvente;
spessore della sostanza (in fase liquida o allo stato
solido);
concentrazione (per soluzioni);
lunghezza d'onda della luce (dispersione rotatoria);
temperatura;
tempo trascorso dalla preparazione della soluzione;
pH della soluzione.
Legge di Biot : = lc
= Kl
K= c: potere rotatorio espresso in gradi/cm
potere rotatorio specifico riferito ad una lunghezza d’onda
del fascio di luce della sorgente
: angolo di rotazione della luce nel passaggio attraverso la
sostanza interposta tra due polaroid allineati.
l: lunghezza del tratto attraversato dalla luce.
c: concentrazione del soluto nel solvente.
Il potere rotatorio specifico (PRS) rappresenta la rotazione
del piano della luce polarizzata relativa ad una soluzione che
contiene 1 g/ml di sostanza otticamente attiva, posta in un tubo
polarimetrico dello spessore di 1 dm, alla temperatura di 20 C
e utilizzando luce con lunghezza d'onda 589 nm (linea D di
emissione del sodio).
La relazione che lega il potere rotatorio alla temperatura è:

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Kt= k20+ (t-20)
dove t è la temperatura in C e una costante di temperatura
caratteristica per ciascuna sostanza.

Luce polarizzata linearmente


L’onda rappresentata in figura è polarizzata nella direzione y
perché il campo elettrico E oscilla in tale direzione,il piano di
polarizzazione è +xy e la direzione di propagazione è +x.

Un raggio non polarizzato può essere sempre considerato


come risultante di due raggi incoerenti polarizzati linearmente
con i piani di polarizzazione perpendicolari tra loro.

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Le onde possono essere polarizzate anche circolarmente o
ellitticamente, nel primo caso il campo E ha modulo
costante,mentre nel secondo caso le componenti Ey ed Ez
hanno ampiezze differenti. La luce polarizzata circolarmente
è quindi caratterizzata solo dal verso destrogiro o levogiro,
mentre la luce polarizzata ellitticamente è caratterizzata non
solo dal verso ma anche dalla direzione degli assi e
dall’ellitticità dell’ellisse.
La luce emessa da una lampada a filamento non è polarizzata.
Atomi e molecole emettono onde con polarizzazioni prive di
correlazione e quindi la luce risulta una miscela casuale di
polarizzazioni, cioè non è polarizzata.
Un fascio di luce polarizzata linearmente può essere visto
come risultante di due onde polarizzate circolarmente i cui
vettori elettrici E hanno stessa ampiezza e ruotano con stessa
velocità ma in verso opposto, nel caso a) la luce ha
percorso un trattogenerico x della sostanza non O. A., gli
angoli sono ψD= -ψs e la risultante è fissa in direzione OC (
vedi figura).

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a) b)
Nel caso b) la sostanza è O.A. e destrogira, per cui D> s e
ΨD > ψs; il vettore E è ruotato verso destra di un angolo . Si
può dimostrare con ragionamenti geometrici e ricordando le
equazioni orarie che: se 2 = ψD+ψs e
x= vDt = ct/nD -> t= nDx/c ; D=2 2
sostituendo nell’ espressione: ψD= Dt

ψD = D (nDx/c)=2 nDx/

analogamente per la componente di sinistra


ψs = -2 ns x/
Si avrà così la dipendenza dell’angolo di rotazione dagli
indici di rifrazione:
2 = ψD+ψs
= nD-ns x/

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Misura della Polarizzazione e Legge di Malus

E’possibile polarizzare la luce facendola passare attraverso un un


polarizzatore (una comune pellicola polaroid), cioè un dispositivo
ottico che trasmette selettivamente la luce avente piano di
polarizzazione( vibrazione del campo E )parallelo all’asse di
trasmissione del polarizzatore. Nel caso la luce abbia invece il
piano di polarizzazione ortogonale all’asse di trasmissione viene
bloccata per assorbimento o per riflessione.

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Legge di Malus
Se la luce polarizzata uscente da un primo
polarizzatore P1attraversa un secondo
polarizzatore P2, detto analizzatore, quale
intensità I misurerà il rivelatore?

Sia Io l’intensità trasmessa dal polarizzatore ed incidente


sull’analizzatore, e θ l’angolo azimutale che misura
l’orientazione dell’asse di trasmissione di P1 rispetto all’asse
di trasmissione di P2.
L’analizzatore trasmette solo la componente dell’onda che è
parallela al proprio asse di trasmissione e poiché Io ≈ (Eo)2
ed I≈ (Eo cos θ)2 si ha,essendo la cost. di proporzionalità la
stessa: I=Iocos2θ

Se gli assi di trasmissione sono tra loro paralleli , cioè θ =0 si


ha I=Io, se θ =90 si ha I=0.Poichè ad un asse di
trasmissione non si assegna verso di rotazione I assumerà tutti
i valori compresi nell’intervallo 0<I<Io in corrispondenza di
90 ≥θ≥ 0 .

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Grado di Polarizzazione della luce

Nell’enunciato della legge di Malus (I=I0cos2 si ammette


che sia il polarizzatore che l’analizzatore siano ideali, cioè che
tutta la luce, polarizzata parallelamente all’asse di
trasmissione,venga trasmessa e che tutta quella polarizzata
perpendicolarmente venga bloccata.
Nella costruzione dei polarizzatori purtroppo non si riesce ad
ottenere una luce completamente polarizzata, quindi dobbiamo
parlare di grado di polarizzazione.
Supponendo l’analizzatore ideale ed il polarizzatore non
ideale, indicando con I0l’intensità di trasmissione massima
(con e con quando l’intensità è minima (con =
90 ), si definisce grado di polarizzazione :

P = I0 - I0 + P =(0 1)

Es: nel caso di luce non Polarizzata sull’analizzatore:


I0 = P=0;
nel caso diluce Polarizzata sull’analizzatore:
P=1

Es:
Se Im è l’intensità misurata dal rivelatore ad assi paralleli e
0.127Im ad assi perpendicolari, ammettendo ideale
l’analizzatore, si avrà una luce polarizzata al 77.5%.
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Polarizzazione in trasmissione
Rotazione del piano di Polarizzazione

Se la luce incidente I0 sul polarizzatore non è polarizzata, esso


trasmette soltanto la componente del campo elettrico E, parallela
al proprio asse di trasmissione, di ognuno dei treni d’onde,
incoerenti e con polarizzazione casuale, che costituiscono il fascio
di luce.
L’intensità risultante trasmessa I sarà una media su tutte le
intensità ( e non sulle ampiezze) delle varie polarizzazioni
casuali, pertanto usando la legge di Malus dove è l’angolo tra
il piano di polarizzazione di ogni treno d’onde e l’asse di
trasmissione del polarizzatore, e considerando che il valor medio
di cos2 nell’intervallo =( 0 /2) rad
è 1/2, si ha che: I= Io/2

Avendo a disposizione 3 polarizzatori ideali, è possibile far


rotare il piano di polarizzazione di un raggio di luce fino a
/2 rad operando come segue:
Il polarizzatore 1 polarizza il raggio incidente e trasmette
I1= ½ I0.
Appicando la legge di Malus ai polarizzatori 2 e 3 le intensità
trasmesse rispettivamente saranno I2 = I1 cos2 e I3= I2cos2 ,
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con angolo azimutale formato dalla coppia di polarizzatori 1
e 2ed angolo formato dalla coppia 2 e 3.
L’intensità trasmessa al rivelatore sarà quindi :

I= I3cos2 cos2
e se = = /4 cioè + = /2
L’intensità trasmessa dopo una rotazione di /2 sarà ridotta a:

I=1/8I0.

Si potrebbe pensare che con i polaroid 1 e 3 sempre rimasti


incrociati la luce non possa essere trasmessa, ma non è così.
Infatti la luce che attraversa il P1 attraversa anche il P2 poiché
l’angolo tra i loro assi di trasmissione è < 90 ; di nuovo luce
attraversando P2 è polarizzata a 45 rispetto alla verticale e potrà
così attraversare anche P3 perché l’angolo tra i loro assi di
trasmissione è ancora < 90 . La luce non si annulla ma si riduce
al primo passaggio di un fattore 2( Io/2) poi ancora di un fattore
2 ad ogni passaggio per gli altri due P2 eP3 perché il cos2= 1/2 e
quindi in totale I=Io/8

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Birifrangenza

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Esistono materiali come la calcite o prisma di Nicol (CaCO3)
ed il quarzo cristallino (SiO2) che presentano una doppia
rifrazione o birifrangenza.
Quando un raggio di luce non polarizzata incide sul materiale
si formano due raggi rifratti, il raggio ordinario “ o “ ed il
raggio straordinario “s “che percorrono traiettorie diverse
nel materiale e risultano polarizzati con piani di
polarizzazione perpendicolari tra loro ed il vettore E
dell’onda ordinaria è normale all’asse ottico. In generale la
legge di Snell vale solo per i raggi rifratti ordinari
indipendentemente dai raggi incidenti.
Solo nel caso in cui il piano di incidenza è perpendicolare
all’asse privilegiato, detto asse ottico, la legge di Snell vale
anche per il raggio straordinario. Separando i due fasci di luce
il cristallo funge da polarizzatore. Per ottenere il prisma di
Nicol le faccie del cristallo sono tagliate ad angolo ottuso ed il
cristallo, tagliato in due lungo la diagonale più corta, viene
riattaccato con il balsamo del Canada che permette la
riflessione completa del raggio ordinario e la trasmissione del
raggio straordinario.

Materiale dicroico

Il polaroid è un materiale dicroico: trasmette la luce che ha il


proprio piano di polarizzazione parallelo ad un dato
allineamento delle sue molecole costituienti. Questi
allineamenti corrispondono a specifiche orientazioni di catene
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molecolari o cristalline dovute ai legami chimici della
sostanza costituente il materiale. Il polaroid si ottiene dalla
stiratura di fogli di plastica, colorate con iodio, le cui molecole
sono legate in lunghe catene; la luce trasmessa risulta
polarizzata e colorata perché dipende dalla lunghezza d’onda.

Nel cristallo dicroico ( es: tormalina) la componente


orizzontale è completamente assorbita,mentre quella
polarizzata verticalmente viene trasmessa leggermente
attenuata.

Interessanti materiali capaci di agire sulla polarizzazione della


luce sono i Cristalli Liquidi. Essi sono costituiti da molecole
fortemente asimmetriche( es: bastoncini o dischi) con un
ordine orientazionale parziale. Questa loro anisotropia li
rende facilmente orientabili sotto azione di campi elettrici ( es:
usati per display).

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Occhiali polaroid: la luce proveniente dal sole viene riflessa
da superfici orizzontali e quindi polarizzata secondo un piano
che dipende dall’orientamento della superficie riflettente.

L’asse di trasmissione della lente polaroid è allineato in modo


che la luce polarizzata nella riflessione su superficie
orizzontale sia assorbita; si riduce così il riverbero abbagliante
delle superfici orizzontali.
Luce diffusa
Legge di Brewster

B B

In figura è rappresentato un raggio di luce non polarizzata


che, incidendo con angolo su di una superficie piana di vetro
( n2 = 1,5), dà luogo ad un raggio riflesso ed uno rifratto,
entrambi parzialmente polarizzati. Solo nei casi
= 0 e = /2 il raggio riflesso non è polarizzato, mentre il
raggio rifratto r è parzialmente polarizzato.
Dalla legge di Snell, applicata ai raggi della figura, si ricava
per incidente :
n2/n1 = n21 = tang B
Ma per un solo valore di = B( quando l’angolo
d’incidenza è uguale all’angolo di polarizzazione) il raggio
riflesso è totalmente polarizzato, con piano di polarizzazione
ortogonale al piano di incidenza individuato dalle direzioni del
raggio incidente,del raggio riflesso e della normale.
Brewster scoprì che quando si verifica questa condizione
= B , il raggio riflesso risulta ortogonale a quello rifratto.

Ne deriva che, essendo = riflessoe = B -->


r= /2- B, e la legge di Snell n1sen 1=n2sen 2

L’angolo d’incidenza B che produce un raggio riflesso


completamente polarizzato prende anche il nome di angolo di
Brewster B:
tang B = n21

Nel caso aria-vetro l’incidenza deve avvenire con B ≈ 1 rad.

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