Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1
2 1 BIOGRAFIA
su Leibniz e ottenendo nel 1929 “l'agrégation” (idoneità cedimento disciplinare che si concluse con l'espulsione
all'insegnamento riservata ai migliori allievi francesi) in dalla scuola e l'inibizione dall'attività.[7] Nel 1977 sotto-
filosofia. Gli anni dell'università coincidono anche con il scriverà assieme a Sartre, Michel Foucault, Jacques Der-
primo amore: il cugino Jacques Champigneulle. Simone rida e Roland Barthes, una petizione indirizzata al Par-
si innamora di lui e al tempo stesso viene introdotta in un lamento, chiedendo l'abrogazione di numerosi articoli di
nuovo mondo: si appassiona infatti ad autori quali Gide, legge e la depenalizzazione di qualsiasi rapporto consen-
Radiguet e Proust, interessandosi quindi ad una letteratu- ziente tra adulti e minori di quindici anni (la cosiddetta
ra ribelle ed anticonformista. Il cugino spegne però presto Pétitions françaises contre la majorité sexuelle).
i sogni matrimoniali della fanciulla, e si lega a un'altra
donna. Simone, ferita nei propri sentimenti, attraversa
nell'estate del 1927 un periodo di depressione.[3]
Nel frattempo l'amica Zaza si era fidanzata con un colle-
ga di università di Simone: Maurice Merleau-Ponty. Que-
st'ultimo apparteneva però a una famiglia cattolica della
buona borghesia, e dell'unione extra-coniugale con Elisa-
beth nessuno era a conoscenza a La Rochelle, suo luogo
di provenienza. Madame Lecoin minacciò di far scop-
piare uno scandalo e Merleau-Ponty, impaurito, scap-
pò, lasciando la ragazza sola e disperata. Era l'inverno;
la giovane, fuori di sé per il dolore, trascorse una notte
al gelo completamente nuda, morendo per la polmonite
conseguente.[4]
Simone non perdonò mai Madame Lecoin per l'accaduto.
Inizia a insegnare nel 1930, prima a Marsiglia, poi a Dopo la Liberazione lascia quindi l'insegnamento ed en-
Rouen, infine a Parigi, dove chiuderà la propria carrie- tra a far parte del comitato di redazione della rivista Les
ra di docente nel 1943, licenziata ed interdetta a vita Temps Modernes, insieme a Sartre, Leiris, Merleau-Ponty
dall'insegnamento per corruzione di minore, per una rela- e altri.
zione lesbica con una delle sue studentesse.[5][6] La rela- Nel 1947 si reca negli Stati Uniti per una serie di confe-
zione risaliva al 1939, quando la de Beauvoir aveva circa renze e incontra lo scrittore Nelson Algren, con cui sta-
30 anni e l'amante, Nathalie Sorokin, 17 anni. I genitori bilisce un intenso rapporto d'amore. Compie altri viaggi
della Sorokin denunciarono la scrittrice, che non subì pro- significativi (Brasile, Cuba, Cina, Unione Sovietica) e ri-
cessi penali in quanto l'età del consenso in Francia era (ed torna molto spesso in Italia con Sartre. Dopo Il secondo
è) di quindici anni, ma in quanto insegnante subì un pro- sesso (1949), ormai famosa in tutto il mondo, Simone de
3
Beauvoir, per le particolari posizioni assunte come scrit- prima, il 15 aprile 1980. Radicalmente atea come Sar-
trice e come donna, è oggetto di grande ammirazione ma tre, ne La Cérémonie des Adieux aveva scritto a riguardo
anche di aspre polemiche. Allo scoppio della guerra di della morte di colui col quale aveva condiviso gran par-
liberazione algerina, prende posizione a favore di que- te della sua esistenza e delle sue idee: «La sua morte ci
sta lotta, cosa che renderà il suo isolamento ancora più separa. La mia morte non ci riunirà. È così; è già bello
pesante. che le nostre vite abbiano potuto essere in sintonia così a
Simone de Beauvoir è considerata la madre del lungo».[8] Molti studiosi si sono interrogati circa il tipo di
movimento femminista, nato in occasione della amore che legasse Jean-Paul a Simone e molte sono sta-
te le risposte. Ciò che emerge è soprattutto una grande e
contestazione studentesca del maggio 1968, che
seguirà con partecipazione e simpatia. reciproca stima intellettuale. Durante il loro lungo soda-
lizio entrambi hanno comunque avuto costanti rapporti
Gli anni settanta la vedono fervidamente in prima li- “extraconiugali” in base a un comune accordo, talvolta
nea in varie cause: la dissidenza sovietica, il conflitto anche condividendo la stessa amante.[6]
arabo-israeliano, l'aborto, il Cile, la donna (è presiden-
tessa dell'associazione Choisir e della Lega dei diritti della
donna).
Nell'ultimo periodo della sua vita, Simone de Beauvoir
2 Le opere
affronta con coraggio un altro problema sociale, quello
della vecchiaia, cui dedica un importante saggio, La terza L'invitata (1943) è il primo romanzo pubblicato da Simo-
età (1970). ne de Beauvoir, quello che la rivelò come scrittrice. Vi è
affrontato con coraggio un tema difficile: l'inserimento
Nel 1981, in seguito alla morte di Sartre, scrisse La ce-
nell'ambito di una coppia di un terzo personaggio, che ne
rimonia degli addii (La Cérémonie des adieux), cronaca
muta l'intero equilibrio, costringendo ognuno a svelarsi
degli ultimi anni del celebre pensatore.
sotto lo sguardo dell'Altro. La tematica della responsabi-
Lei stessa si descrisse così: lità ritorna nel suo secondo romanzo, Il sangue degli altri
(1945): durante la seconda guerra mondiale, nella Fran-
cia occupata, coloro che si erano accostati alla Resistenza
1.2 Una vita in due si erano trovati di fronte a una duplice assunzione di re-
sponsabilità: quella di lottare contro l'oppressione nazista
e quella di spingere gli altri (spesso le persone più care)
a rischiare la vita. Di fronte allo strazio di queste mor-
ti, Simone de Beauvoir riafferma che non c'era altra via
possibile, e che ognuno è sempre responsabile in prima
persona delle proprie scelte, della propria libertà.
Dopo il suo viaggio negli Stati Uniti, pubblica Il secon-
do sesso (1949), un saggio fondamentale che da un la-
to fa il punto sulle conoscenze biologiche, psicoanali-
tiche, storiche, antropologiche esistenti sulla donna, e
dall'altro apre la strada a quella discussione radicale
sulla condizione femminile che avrebbe caratterizzato i
decenni successivi.
Sono, questi, anni ricchi per la de Beauvoir, che riesce ad
affrontare opere di grande respiro con forza e originali-
tà. Nel 1954 esce I Mandarini, con cui vince il premio
Goncourt, considerato il suo più bel romanzo.
2.1 L'autobiografia
Il pensiero di Simone de Beauvoir si forma in comunio- • Le belle immagini (Les Belles Images, 1966), trad.
ne con quello di Sartre e con il suo esistenzialismo: i due Clara Lusignoli, Einaudi, Torino, 1968
scrittori sono soliti discutere le loro idee così come i lo-
ro scritti, e tengono in massima considerazione la reci- • Una donna spezzata (La Femme rompue, 1967),
proca critica. Le opere della scrittrice sono densamen- trad. Bruno Fonzi, Einaudi, Torino, 1969
te intessute di considerazioni filosofiche ed esistenziali-
ste comunque personali, rivolte in modo particolare ad • Lo spirituale un tempo (Quand prime le spirituel,
approfondire il tema del ruolo e della condizione della 1979), trad. Dianella Selvatico Estense, Einaudi,
donna nella società moderna. Nella sua attività intellet- Torino, 1980
tuale hanno ovviamente avuto una notevole rilevanza le • Malinteso a Mosca (Malentendu à Moscou,2013), a
sue origini alto-borghesi e la presa di una qualche di- cura Isabella Mattazzi, Ponte alle Grazie, Milano,
stanza “politica” da queste in anni successivi, così come 2014
l'abbraccio di un certo tipo di socialismo e d'attivismo po-
litico di concerto con Sartre (pur condividendo molti dei
principi del comunismo ufficiale i due non vi aderiranno 5.2 Saggi
mai completamente per varie ragioni, alcune delle quali
si possono evincere ad esempio dalla lettura del romanzo • Pirro e Cinea (Pyrrhus et Cinéas, 1944), trad. An-
I Mandarini). Il suo ateismo è ben reso da espressioni co- drea Bonomi, in Per una morale dell'ambiguità,
me: “Dio è diventato un'idea astratta, che una sera io ho Sugar, Milano, 1964
cancellato”[9] . Atea come Sartre, per lei l'ateismo non è
disimpegno dalla morale, ma la fondazione di una nuova • Per una morale dell'ambiguità (Pour une morale de
etica irreligiosa non meno impegnativa e innovativa della l'ambiguïté, 1947), trad. Andrea Bonomi, Garzanti,
coscienza e del costume. Milano, 1975
5
• L'America giorno per giorno (L'Amérique au jour [6] Io piccola ebrea, amante di Sartre e Simone
le jour, 1948), trad. Adriana Dell'Orto, Feltrinelli,
[7] Lying and Nothingness: Struggling with Simone de
Milano, 1955
Beauvoir’s Wartime Diary, 1939-1941
• L'Existentialisme et la Sagesse des nations (1948) [8] S. de Beauvoir, La Cérémonie des adieux, 1981, p. 159:
«Sa mort nous sépare. Ma mort ne nous réunira pas. C'est
• Il secondo sesso (Le Deuxième Sexe, 1949), trad.
ainsi; il est déjà beau que nos vies aient pu si longtemps
Roberto Cantini e Mario Andreose, Il Saggiatore, s’accorder».
Milano, 1961, 2 voll.
[9] da “Memorie d'una ragazza perbene”)
• Bruciare Sade? (Faut-il brûler Sade? - Privilè-
ges, 1955), trad. Giuseppe Grasso, prefazione di
Michele Rago, Lucarini, Roma, 1989
7 Bibliografia
• La lunga marcia (La Longue Marche, 1957), trad.
Laura Frausin Guarino, Mondadori, Milano, 2006 • Claude Francis, Fernande Gontier, Simone de
Beauvoir, Milano, Bompiani, 1986
• La terza età (La Vieillesse, 1970), trad. Bruno Fonzi,
Einaudi, Torino, 1971 • (DE) Monika Pelz, Simone de Beauvoir, Frankfurt
am Main, Suhrkamp, 2007
5.3 Memorie
8 Voci correlate
• Memorie d'una ragazza perbene (Mémoires d'une
jeune fille rangée, 1958), trad. Bruno Fonzi, Einaudi,
• Claude Lanzmann
Torino, 1960
• Passerelle Simone-de-Beauvoir (Ponti di Parigi)
• L'età forte (La Force de l'âge, 1960), trad. Bruno
Fonzi, Einaudi, Torino, 1961 • Jean-Paul Sartre
• La forza delle cose (La Force des choses, 1963), trad.
Bianca Garufi, Einaudi, Torino, 1966
9 Altri progetti
• Una morte dolcissima (Une mort très douce, 1964),
trad. Clara Lusignoli, Einaudi, Torino, 1966
• Wikiquote contiene citazioni di o su Simone de
• A conti fatti (Tout compte fait, 1972), trad. Bruno Beauvoir
Fonzi, Einaudi, Torino, 1973
• La cerimonia degli addii (La cérémonie des adieux, • Wikimedia Commons contiene immagini o
1981), trad. Elena De Angeli, Einaudi, Torino, 1981 altri file su Simone de Beauvoir
[3] M. Pelz, p. 15
[4] M. Pelz, p. 16
11.2 Immagini
• File:Beauvoir_Sartre_-_Che_Guevara_-1960_-_Cuba.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/ff/Beauvoir_
Sartre_-_Che_Guevara_-1960_-_Cuba.jpg Licenza: Public domain Contributori: Revista Verde Oliva, 1960; Museo Che Guevara (Centro
de Estudios Che Guevara en La Habana, Cuba) Artista originale: Alberto Korda
• File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Con-
tributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly
warped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created by
Reidab.
• File:Crystal_Clear_app_Login_Manager.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ca/Crystal_Clear_app_
Login_Manager.png Licenza: LGPL Contributori: All Crystal Clear icons were posted by the author as LGPL on kde-look; Artista originale:
Everaldo Coelho and YellowIcon;
• File:Flag_of_Argentina.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1a/Flag_of_Argentina.svg Licenza: Public do-
main Contributori: Here, based on: http://manuelbelgrano.gov.ar/bandera/creacion-de-la-bandera-nacional/ Artista originale: Government
of Argentina
• File:Flag_of_Czechoslovakia.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cb/Flag_of_the_Czech_Republic.svg Li-
cenza: Public domain Contributori:
• -xfi-'s file
• -xfi-'s code
• Zirland’s codes of colors
Artista originale:
(of code): SVG version by cs:-xfi-.
• File:Flag_of_France.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/Flag_of_France.svg Licenza: Public
domain Contributori: http://web.archive.org/web/*/http://www.diplomatie.gouv.fr/de/frankreich_3/frankreich-entdecken_244/
portrat-frankreichs_247/die-symbole-der-franzosischen-republik_260/trikolore-die-nationalfahne_114.html Artista originale: This
graphic was drawn by SKopp.
• File:Flag_of_Germany.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/ba/Flag_of_Germany.svg Licenza: Public do-
main Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Italy.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/03/Flag_of_Italy.svg Licenza: Public domain Contri-
butori: There has been a long discussion on the colors of this flag. Please read the talk page before editing or reverting this image. Pantone to
RGB performed by http://www.pantone.com/pages/pantone/colorfinder.aspx Artista originale: see below
• File:Flag_of_Japan.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9e/Flag_of_Japan.svg Licenza: Public domain Con-
tributori: Law Concerning the National Flag and Anthem (1999) URL link in English, actual law (Japanese; colors from http://www.mod.
go.jp/j/info/nds/siyousyo/dsp_list_j.htm#Z8701 Artista originale: Various
• File:Flag_of_Mexico.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fc/Flag_of_Mexico.svg Licenza: Public domain
Contributori: Questo file grafico vettoriale è stato creato con Inkscape. Artista originale: Alex Covarrubias, 9 April 2006
• File:Flag_of_Peru.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cf/Flag_of_Peru.svg Licenza: Public domain Contri-
butori: Peru Artista originale: David Benbennick
• File:Flag_of_Poland.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/Flag_of_Poland.svg Licenza: Public domain
Contributori: Own work, modified color values by text substitution in the existing file Artista originale: Mareklug, Wanted
• File:Flag_of_Portugal.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Flag_of_Portugal.svg Licenza: Public domain
Contributori: http://jorgesampaio.arquivo.presidencia.pt/pt/republica/simbolos/bandeiras/index.html#imgs Artista originale: Columbano
Bordalo Pinheiro (1910; generic design); Vítor Luís Rodrigues; António Martins-Tuválkin (2004; this specific vector set: see sources)
• File:Flag_of_South_Africa.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/af/Flag_of_South_Africa.svg Licenza: Pu-
blic domain Contributori: Per specifications in the Constitution of South Africa, Schedule 1 - National flag Artista originale: Flag design by
Frederick Brownell, image by Wikimedia Commons users
11.3 Licenza dell'opera 7
Credits:
• File:Flag_of_the_United_Kingdom.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ae/Flag_of_the_United_Kingdom.
svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria per data at http://flagspot.net/flags/gb.html Artista originale: Original flag by Acts
of Union 1800