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PRIMI

SU GOOGLE
CORSO SEO POSIZIONAMENTO SITI WEB

“ Corso pratico per Webmaster…”
di Daniele Venditti


Manuale di informatica per il web
www.progettimultimediali.com

www.corsi-online.it


Questo Ebook è scritto interamente da Daniele Venditti in modo originale, è opera di ingegno tutelata per legge dal
diritto di autore.

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http://www.corsi-online.it

A Tonino…
INDICE


LEZIONE 1… La scelta delle parole chiave con cui posizionare il nostro sito web. Strumento di pianificazione delle
parole chiave di Google Adwords.

LEZIONE 2… La scelta delle parole chiave con cui posizionare il nostro sito web. Come scegliere le Keywords.

LEZIONE 3… Creare contenuti di Valore. La differenza che fa la differenza

LEZIONE 4… Internal Linking e link Building

LEZIONE 5… SEO e WordPress

LEZIONE 6… SEO e Joomla

LEZIONE 7… SEO e Drupal

LEZIONE 8…Google Analytics





PREFAZIONE
Il libro elettronico é scritto con un linguaggio chiaro e semplice anche adatto a chi per la
prima volta si avvicina a questi nuovi concetti di apprendimento…pratico al
100% é formato da 8 lezioni utili con tecniche SEO per il posizionamento dei siti web su
Google. Il corso é corredato da esempi pratici. Sarete operativi già dalla prima lezione
perché il contenuto non é solo un Ebook ma un vero e proprio corso online di informatica
per il web…accessibile a tutti!
L’opera costituisce uno strumento indispensabile per chi vuole avvicinarsi, per professione
o per conoscenza personale, al settore dei Webmaster imparando a posizionare in modo
sistematico e professionale le pagine web sull’indice del database di Google.
Al termine di ogni sezione il lettore sarà invitato ad eseguire delle esercitazioni. Per questo
motivo abbiamo trovato più appropriato dividere il libro in Lezioni e non più
comunemente in Capitoli.

BUONA LETTURA…
(Daniele Venditti)
www.progettimultimediali.com
www.corsi-online.it


LEZIONE 1
La scelta delle parole chiave con cui posizionare il nostro sito web.
Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords

Con il termine SEO (Search Engine Optimization) si intendono tutte quelle attività volte
ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di
ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare o mantenere un elevato
posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web .
È un’attività che si lega strettamente con la realizzazione del sito web perché già in fase di
stesura del codice possiamo adottare le giuste tecniche per facilitare la ricerca del sito da
parte dei motori web una volta che abbiamo completato la nostra opera.
Sono diverse le azioni che possiamo intraprendere per ottenere il nostro scopo e che
illustreremo nel corso del libro. Iniziamo da una che riteniamo essere la più importante
ovvero “La scelta delle parole chiave con cui posizionare il nostro sito web”.
Le parole chiave o Keyword sono le frasi che le persone cercano su Google (noi
analizzeremo in particolare il motore di ricerca Google poiché è usato da oltre il 90% degli
utenti al mondo). Il nostro scopo è essere presenti nelle prime posizioni di Google (oltre la
terza pagina possiamo ritenere il nostro sito web quasi invisibile) per i termini delle parole
chiave utilizzate dagli utenti. Queste parole chiave andranno inserite all’interno dei
contenuti del nostro sito web.
La fase di selezione delle Keyword è importante e deve essere studiata attentamente
all’inizio del nostro lavoro. Molti trascurano questo aspetto e non dedicano la giusta
attenzione alla ricerca delle parole chiave attinenti al contenuto che si sta realizzando. La
conseguenza è che si rischia di non raggiungere risultati in termini di visite,
posizionamento e dunque di guadagni.
Un altro errore che spesso si commette durante la ricerca delle parole chiave è partire dal
messaggio finale che vogliamo divulgare con il nostro sito web senza analizzare
attentamente le varie fasi intermedie che invece sono quelle che interessano maggiormente
gli utenti.
Ad esempio prendiamo spunto dal sito web www.corsi-online.it che di fatto racchiude
video corsi ed ebook dedicati all’informatica.
Se ci concentriamo sul termine “corsi online di informatica” rischiamo di ottenere un buon
numero di visitatori sul sito ma una bassa qualità del Target e dunque dei contatti
interessati ai prodotti.
Per la verità l’esempio appena descritto rappresenta un caso concreto con il quale ci siamo
scontrati molti anni fa all’inizio della nostra avventura online per cui è come si dice in
termini tecnici un “case history”, l’esperienza che trasmettiamo ai nostri utenti.
Ben presto la parola chiave “corsi online di informatica” che sintetizzava il messaggio
finale del nostro sito web si è dimostrata inadeguata e poco produttiva. Nel corso degli
anni gli utenti sono diventati sempre più esigenti e dunque le parole chiave utilizzate nei
motori di ricerca sempre più specifiche.
Tutto questo ha comportato un’analisi più approfondita rispetto alla parola chiave “corsi
online di informatica”, adottando una maggiore specificazione rispetto alla frase originale.
Abbiamo visto che sempre più utenti in rete effettuavano in modo particolare ricerche
rivolte a corsi di informatica precisi, come ad esempio: Corsi online per webmaster, corsi
online joomla, corsi online drupal etc. e per questo motivo abbiamo ottimizzato le pagine
dei nostri portali (che per essere precisi sono due www.corsi-online.it e
www.progettimultimediali.com) in riferimento a queste nuove parole chiave. Il risultato è
stato che abbiamo ricevuto un target di utenti fortemente indirizzato e quindi di qualità
elevata e di conseguenza le conversioni verso l’acquisto dei nostri corsi ed ebook,
l’iscrizione alla newsletter e i contatti degli utenti sono fortemente aumentati.

L’obiettivo finale deve essere l’azione di conversione da parte degli utenti… Un sito web che ha tanti
contatti potrebbe risultare inutile per gli obiettivi da raggiungere. A noi all’inizio succedeva esattamente
questo: ottimizzando le pagine del sito con la parola chiave “corsi di informatica” si otteneva un alto
tasso di visite ma scarsi contatti. Dalla parola chiave “corsi di informatica” proveniva di tutto ed in
particolare Utenti non erano interessati ai nostri corsi. Specificando meglio le parole chiave abbiamo
ottenuto migliore posizionamento di qualità con utenti interessati ai prodotti esposti nei portali e dunque alla fine, anche
se il tasso di visite è diminuito, sono aumentati gli utenti di qualità e dunque le conversioni finali verso il sito web.

In basso un esempio concreto di posizionamento dei nostri portali per la parola chiave
“corsi online webmaster”:
Posizionamento in prima pagina su Google per i portali di progettimultimediali e corsi-online, in relazione alla parola
chiave “corsi online webmaster”


Dunque in definitiva, partire dalla soluzione non è consigliabile. Le persone cercano
spesso su internet per risolvere i loro problemi per questo motivo quando creiamo un sito
web dobbiamo porci le seguenti domande:
Che cosa offriamo?
Che problemi risolviamo?
Solo in questo modo riusciremo a divulgare un messaggio chiaro e a catturare utenti
interessanti e dunque di qualità.
Il primo consiglio per la scelta delle Keyword (parole chiave) è quella di iniziare con frasi
formate da due o più parole. Non bisogna mai puntare su Keyword troppo specifiche composte da
una sola parola come ad esempio: corsi.

Come Scegliere le Keyword (le parole chiave) con cui far salire il
nostro sito web?
Lo strumento che abbiamo a disposizione per effettuare questa importante scelta è:
Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords.

Google AdWords è un servizio online di advertising che permette di inserire spazi pubblicitari
all’interno delle pagine di ricerca di Google. Questi annunci sono visualizzati solitamente in alto,
a destra e sotto i risultati di ricerca e vengono selezionati da un algoritmo che, tra le tante
variabili, tiene conto delle keyword ricercate dall’utente. Così facendo verranno mostrati annunci
pertinenti agli scopi dell’utente, migliorando così anche l’investimento da parte delle aziende che
pubblicano tramite questo servizio. AdWords è la principale fonte di remunerazione per il gruppo
Google. Gli inserzionisti pagano per i click effettuati dagli utenti sugli annunci mostrati nella
query di ricerca.

Per utilizzare lo strumento di pianificazione delle parole chiave occorre avere un account
Adwords (basta anche configurare i nostri dati di Gmail). Lo strumento è totalmente
gratuito e dunque non occorre iniziare campagne a pagamento del tipo Pay per Click.
Bisogna però prestare attenzione poiché la fase di prima registrazione al programma
Adwords comporta l’inserimento dei dati di una carta di credito. La procedura non
chiederà successivamente di effettuare un pagamento ma la cosa potrebbe trarre in
equivoco l’utente che potrebbe mostrarsi restio nel rilasciare i dati della propria carta di
credito anche solo per utilizzare gratuitamente lo strumento pianificazione parole chiave.
Per questo motivo, al fine di evitare l’inserimento della carta di credito durante la fase di
prima registrazione dell’account Adwords, bisogna procedere nel seguente modo:
Accedere allo strumento di pianificazione delle parole chiave:
Passo 1
Prima di tutto vai su questo link: Strumento di pianificazione delle parole chiave.
Se non sei connesso con un altro account Google, dovresti accedere ad una schermata
simile a questa.

Facendo click su Crea un nuovo account, sarai reindirizzato ad una nuova pagina come
quella qui sotto, ed è proprio in questa pagina che si nasconde il link per ottenere l’accesso
senza carta di credito.
Saltare la configurazione guidata : Passo 2
Questo è il passo più importante. Ricordati di cliccare su Salta la configurazione guidata,
che appare nella finestra qui sotto, nella posizione che ti ho evidenziato.
Dopo aver cliccato sul tasto Salta configurazione guidata, apparirà una nuova finestra che
puoi momentaneamente lasciare da parte, ma non chiuderla perchè ti servirà a breve!

Creazione di un nuovo account Google: Passo 3


Se è la prima volta che vuoi accedere al keyword planner, e non hai un indirizzo Gmail di
Google, creane subito uno, cliccando su questo link: Crea account Google
Crea la tua nuova Gmail, inserendo i dati richiesti nel form a destra. Inserisci:
Nome
Nome utente (che sarà il tuo indirizzo email)
Password
Password uguale alla precedente di conferma
Data di nascita
Sesso
Cellulare (se non vuoi lasciare il tuo numero a Google, puoi anche ometterlo)
Un’indirizzo di posta che già hai (anche in questo caso puoi omettere questo dato)
Il codice CAPCHA per dimostrare che non sei un Bot (ricopia il numero che vedi in
figura)
Accetta i termini di servizio
Una volta inseriti tutti questi dati, il tuo nuovo account è pronto per essere utilizzato.
Ricordati l’indirizzo e-mail! È proprio quello che ti permetterà di accedere allo
strumento di parole chiave senza carta di credito.
Clicca su Passo Successivo.
Nella schermata seguente, puoi evitare di creare un profilo Google+ cliccando su No
grazie.
Ora l’account gmail è pronto per essere utilizzato per accedere allo strumento di
pianificazione delle parole chiave .



Accedere allo strumento di pianificazione : Passo 4


Hai ancora la finestra aperta sul browser nella schermata che ti ho fatto vedere poco fa ?
Bene, questo è il momento di inserire la nuova mail che hai appena creato nel campo
Inserisci il tuo indirizzo Email
Cliccando su salva e continua, sei a pochi passi dallo strumento di pianificazione delle
parole chiave, ti basterà poi inserire la password che hai scelto durante la creazione della
mail, nel login di Google che apparirà.

Per accedere allo strumento di pianificazione delle parole chiave vero e proprio ti
basterà cliccare su Strumenti, e successivamente su strumento di pianificazione delle
parole chiave.
Ora che hai accesso allo strumento, puoi iniziare la ricerca delle keyword ed iniziare
finalmente la tua attività di posizionamento.

Se desideriamo sondare il posizionamento del nostro sito web…è importante utilizzare Google senza
effettuare l’acceso con il nostro account Gmail. Questo perché i rusultati delle nostre ricerche potrebbero
essere falsati mostrando i siti web che visitiamo spesso nelle posizioni più alte. Utilizzando invece
Google senza accesso account vedremo i risultati delle ricerche reali, come sono visualizzati da tutti gli
altri utenti.


Dopo aver creato l’account Adwords possiamo entrare ed utilizzare lo strumento parole
chiave:

Accedere allo strumento parole chiave di Google


Nella schermata successiva clicchiamo su “Cerca nuove parole chiave utilizzando una
frase, un sito o una categoria”

Accedere allo strumento parole chiave di Google

Nell’immagine successiva abbiamo indicato un esempio di utilizzo dello strumento ricerca


parole chiave di Google, inserendo alcune frasi indicative dei nostri prodotti nello spazio
dedicato. È importante in questa fase accertarsi che in basso sia selezionata come
Targeting l’Italia e come lingua l’italiano. È comunque possibile cambiare nazione per
esigenze di indicizzazione estere.

Utilizziamo lo strumento parole chiave di Google

Fatto questo clicchiamo sul Pulsante “Trova Idee” nella parte inferiore della schermata.
Nella pagina successiva ci vengono mostrati alcuni dati. A noi interessa cliccare sulla
linguetta “Idee per le parole chiave” come mostrato nella prossima immagine:


Utilizziamo lo strumento parole chiave di Google

L’analisi delle figure successive è molto importante:

Risultati finali dello strumento parole chiave


Lo strumento Parole chiave di Google elabora i dati che abbiamo inserito nel modulo
precedente e ci restituisce i risultati di questo lavoro.
Analizzando i dati possiamo stabilire che la parola chiave “video corso wordpress” è
cercata mediamente ogni mese da 50 utenti, corsi drupal da 20 utenti e corsi per
webmaster sempre da 20 utenti.
Più in basso nella pagina, troviamo invece altre idee per parole chiave che lo strumento
“pensa” per noi. Naturalmente dobbiamo utilizzare solo quelle attinenti con il nostro sito
web (immagine successiva):

Figura 7 - Risultati finali dello strumento parole chiave – CPC (offerta consigliata)


Inoltre se posizioniamo il mouse nell’icona a destra della parola chiave (ad esempio corso
drupal) ci apparirà un grafico che ci mostrerà le ricerche reali effettuate dagli utenti su
Google nei vari mesi dell’anno per quella determinata parola chiave. Questo ci consente di
stabilire anche quale è il trend delle ricerche in relazione alla keyword analizzata.
Risultati finali dello strumento parole chiave

A questo punto quale sarà il nostro lavoro successivo?


Procediamo nel seguente modo:
Creiamo una tabella e registriamo nella prima colonna una serie di parole chiave attinenti
al nostro sito web con le relative ricerche mensili. Venti o Trenta Keywords possono
andare inizialmente bene. Scegliamo parole chiave composte da più parole. Non dobbiamo
scegliere necessariamente solo Keyword con un alto numero di ricerche mensili, sono ok
anche quelle con un basso volume. Lasciamo vuota per il momento la colonna delle
difficoltà.

KEYWORD RICERCHE MENSILI DIFFICOLTA’

Cerchiamo di spiegare meglio questo concetto ponendoci una domanda precisa: Come
scegliere le parole chiave con le quali ottimizzare le nostre pagine web?
Dobbiamo puntare sempre su quelle con un numero di ricerca maggiore? Oppure
dobbiamo scegliere quelle con un CPC (Costo per Click) più alto?
CPC (Costo per Click)…è il dato che viene mostrato nella tabella relativa all’immagine
precedente N.7, nella colonna denominata “Offerta Consigliata”. Sono i soldi che investono le
persone che fanno pubblicità su Google. A noi non interessano per il momento questi valori,
anche perché una campagna Adwords non è per il momento l’obiettivo finale. Ma dal punto di
vista SEO il CPC fa capire quanto la nostra diretta concorrenza sta spendendo in pubblicità su
Adwords (Esempio 0,34 cent. Per ogni Click relativo alla parola chiave “corso wordpress online”)

In definitiva anche il CPC non è un fattore rilevante da tenere conto per il nostro lavoro
di SEO. Quello che dobbiamo considerare nella scelta delle parole è:
Scegliere fra quelle selezionate nella tabella precedente, le Keywords meno
competitive e che hanno più ricerche mensili.
Entrerà in gioco la colonna delle difficoltà.



LEZIONE 2
La scelta delle parole chiave con cui posizionare il nostro sito web. Come
scegliere le Keywords

Dopo aver creato la lista delle parole chiave con la tabella precedente iniziamo il nostro
lavoro di analisi finale al fine di scegliere quelle più efficienti. Diciamo subito che non
tutte le parole chiave sono uguali. Ci saranno quelle più facili da posizionare e invece,
quelle per il cui posizionamento dovremo sudare non poco. Dunque noi andremo a
scegliere quelle che hanno il miglior rendimento per il nostro sito e con cui è più facile
posizionarci. Partiamo dalla regola con la quale abbiamo chiuso la lezione precedente:
Scegliere fra quelle selezionate nella tabella precedente, le Keywords meno
competitive e che hanno più ricerche mensili.
Come già accennato, alcune parole chiave saranno più competitive di altre, e quindi
avremo maggiori difficoltà a posizionarle sui motori di ricerca. Il nostro scopo è quello di
scoprire parole chiave che richiederanno meno difficoltà per salire nei motori di ricerca,
ottenendo così il massimo degli accessi con il minimo sforzo.

Nella figura 7 (lezione n. 1) notiamo la colonna concorrenza. Per evitare equivoci nella
lezione, diciamo subito che la valutazione della difficoltà delle Keywords non si basa sui valori di
questa colonna.

Quindi la Keyword diffiuculty indica quanto è difficile posizionare una pagina web in
relazione a una specifica parola chiave nelle SERP o risultati dei motori di ricerca.

La locuzione inglese Search Engine Results Page (acronimo SERP) significa “pagina dei
risultati del motore di ricerca”. Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore,
infatti, ottiene come risposta un elenco ordinato di risultati.

Per misurare la Keyword difficulty possiamo utilizzare un sistema


gratuto (ne esistono anche altri ma a pagamento) e una scala di misurazione per valutare la
difficoltà di posizionamento delle parole chiave.

Scala di misurazione:
1-10: Molto Facile
11-20: Facile
21-35: Media Difficoltà
36-45: Difficile
>46: Molto Difficile

(1-10): Molto Facile…basta creare un contenuto secondo le regole base nei motori di
ricerca (che tratteremo nella prossima lezione) e per quella determinata parola chiave
riusciremo facilmente a posizionare la nostra pagina web.
11-20: Facile…è simile al punto precedente, ma dobbiamo aggiungere qualche
ingrediente in più per raggiungere le prime posizioni di Google.
21-35: Media Difficoltà…gran parte delle parole chiave si trovano in questa posizione. È
importante creare il contenuto secondo le regole dei motori di ricerca e in più di avere dei
link che dall’esterno puntano verso il nostro sito web (questi link devono essere di qualità
ovvero ci deve essere attinenza tra i contenuti del sito dal quale proviene il link e il
nostro).
36-45: Difficile…esiste un alto grado di difficoltà per posizionare i contenuti in base a
determinate keyword.
>46: Molto Difficile…La difficoltà qui è enorme, e per determinate parole chiave.

Il nostro scopo è cercare di lavorare con parole chiave che si posizionano nelle prime
tre fasce di misurazione evitando la fascia “Difficile” e “Molto Difficile” (almeno
nelle fasi iniziali).
Per calcolare la Keyword Difficulty utilizziamo un metodo manuale e gratuito:
Scarichiamo da internet la MOZ Toolbar che, con opportuni calcoli, ci consentirà di
misurare il grado di difficoltà delle parole chiave.
Cerchiamo su Google “Moz Toolbar”. Arriveremo alla pagina web dell’applicazione
https://moz.com/tools/seo-toolbar dove sarà possibile scaricare la Toolbar sia per Firefox
che per Chrome.
Scarichiamo la Toolbar per il nostro browser preferito e installiamo l’applicazione (in
questa guida utilizziamo Chrome.

La MOZ Toolbar per Chrome. Comparirà anche una “M” a destra


La prima cosa che dobbiamo fare dopo l’installazione dell’estensione è abilitare la Moz
Toolbar in modalità anonima di Chrome.
A tale scopo sulla barra degli indirizzi digitiamo:
chrome://extensions

Cerchiamo nell’elenco l’estensione appena installata e selezioniamo l’opzione: “consenti
modalità in incognito” come mostrato in basso.

Adesso portiamo il mouse nel pulsante delle opzioni di Chrome (in alto a destra e
clicchiamo su “Nuova finestra di navigazione in incognito” (immagine successiva):

Modalità incognito

Questa operazione è importante perché ci consente di vedere i risultati dei motori di


ricerca depurati dal nostro account Google. Infatti ricordiamo che se effettuiamo ricerche
entrando prima nel nostro profilo Google, il motore di ricerca ci restituirà risultati falsati
come ad esempio siti web in prima posizione che noi (e solo noi) visualizziamo spesso, o
maggiormente concentrati nella nostra località geografica.

È molto facile navigare con il proprio account Google su internet. Questo perché Google per
semplificare le procedure di accesso ci consente di utilizzare un solo account per più servizi. Per
questo motivo basta entrare in Gmail e spesso ci ritroveremo loggati anche per le ricerche sul
motore. Se poi consideriamo l’aspetto nei device mobile la cosa diventa ancora più evidente.


Navigare in incognito invece ci riporta ad uno stato naturale per quanto riguarda le
ricerche in base alle Keywords desiderate.

Nella modalità incognito la “M” in alto a destra del nostro Browser verrà conservata



Proviamo a cercare, in modalità incognito, la parola chiave che desideriamo testare. Ad
esempio noi abbiamo provato: corsi online webmaster.
Nella figura successiva mostriamo i risultati reali prodotti dalla ricerca della parola chiave
utilizzata.
Escludendo gli annunci a pagamento (quelli di Adwords) che si trovano nella parte
superiore a destra e in basso della pagina ( contrassegnati dall’icona gialla “Ann.”),
notiamo che i nostri portali sono posizionati per la parola chiave “corsi online webmaster”
in seconda posizione per il sito di progettimultimediali.com e sesta posizione per quello di
corsi-online.it
Più in basso nella prima pagina si troveranno anche altri link di richiamo a video postati su
Youtube e Vimeo. Immagine successiva.
Posizione dei nostri portali per la keyword “corsi online webmaster”


Se adesso clicchiamo sulla “M” in alto a destra del browser, attiviamo la Moz Toolbar e ci
compariranno dei valori su ogni link di ricerca nella lista dei risultati di Google (Figura
successiva):

La Moz Toolbar nelle ricerche di Google




PA: Page Autority, è un valore che indica quanto è autorevole la pagina che stiamo
visualizzando
DA: Domain Autority, è un valore che indica quanto è autorevole il dominio che stiamo
visualizzando.
Naturalmente la posizione di un sito rispetto ad un altro dipende anche da tanti altri fattori.
Quello che dobbiamo fare adesso è molto importante: sommare i valori presenti in
PA e DA per tutti i risultati della prima pagina e della seconda di Google.

Ora stabiliamo che se per ipotesi tutti i valori in PA e DA avessero un numero pari a 100
avremo un indice massimo che uguale a 4000 (10 ricerche per ogni pagina, 200 per ogni
link, sono pari a 1000 per pagina). Questo valore corrisponderebbe ad una difficoltà 100%

A questo punto applichiamo una semplice proporzione Matematica: Quindi tutti a
rispolverare vecchi libri di matematica delle nostre scuole medie …e applichiamo la
seguente formula:

4000 : 100 = valore calcolato : X

Che si legge: 4000 sta a 100 come il valore calcolato sta a x
Per calcolare il valore della variabile incognita X bisogna applicare le regole matematiche
di una semplice proporzione che si basa sul fatto che il prodotto dei medi è uguale al
prodotto degli estremi, quindi se ad esempio abbiamo:
2 : X = 3 : 5

Facciamo il prodotto 2*5 (estremi) = X*3 (medi)

Da questo regola io posso applicare la formula inversa per trovare il valore incognito
moltiplicando i numeri presenti nei medi o negli estremi, diviso per il numero unico
presente nei medi o negli estremi.

Nell’esempio: X=(2*5)/3

Nel caso della parola chiave “corso online di informatica” la proporzione sarà:
4000 : 100 = 1656 : X
Dunque moltiplichiamo i medi perché presenti e dividiamo per l’unico estremo perché
l’altro è incognito.

X = (100*1656) / 4000 risultato 41,4

Se valutiamo questo indice con la scaletta di misurazione indicata precedentemente,
vediamo un grado di difficoltà della keyword posizionato su “Difficile”…una bella
soddisfazione per il risultato che comunque noi abbiamo ottenuto posizionando i nostri
portali sulla prima pagina di Google per la parola chiave “corsi online webmaster”.
Torniamo sulla nostra tabella delle Keywords e scegliamo per ogni contenuto che
desideriamo posizionare sei o sette keyword registrando per ognuna le ricerche mensili e il
grado di difficoltà.

KEYWORD RICERCHE MENSILI DIFFICOLTA’

All’inizio del nostro lavoro dobbiamo scegliere come grado di difficotà parole chiave
comprese tra 1 e 35 e dunque fino alla media difficoltà della nostra scaletta di misura.
Ricordiamo la regola che abbiamo esposto precedentemente: scegliere le parole chiave
meno competitive (fino al medio grado di difficoltà) e possibilmente con il più alto
numero di ricerche mensili (a parità con un’alta parola chiave attinente di media
difficoltà).
Questo lavoro deve essere ripetuto per ogni parola chiave con cui vogliamo posizionare le
pagine del sito web. È un lavoro abbastanza lungo che richiede attenzione e pazienza.
Una volta identificate le parole chiave lo scopo successivo è posizionare le nostre pagine
per quelle determinate parole chiave. Abbiamo bisogno di creare del contenuto ottimizzato
per le parole chiave identificate con il metodo descritto in precedenza.
Creare una pagina ottimizzata per una parola chiave è il passo che descriveremo nella
lezione successiva. Esiste anche il modo per posizionare una pagina web per più parole
chiave, ma per il momento noi cercheremo di ottimizzare il tutto per un’unica keyword.










LEZIONE 3
Creare contenuti di Valore. La differenza che fa la differenza

Analizziamo in questa lezione i contenuti di Valore; aspetto importantissimo delle tecniche
SEO perché danno espressione alle parole chiave che abbiamo trovato con i meccanismi
descritti in precedenza.
I contenuti di valore cambiano il modo con cui gli utenti ci percepiscono e dunque anche il
modo con cui i motori di ricerca ci valutano. Ogni sito web può contenere diversi
contenuti di valore e ognuno di questo ottiene un effetto diverso sul pubblico che lo
recepisce.
Un contenuto di Valore ad esempio potrà divertire l’utente, oppure ispirarlo, educarlo o
convincerlo a compiere una determinata azione che noi abbiamo predisposto (come
l’iscrizione alla newsletter, l’acquisto di un prodotto, la compilazione di un modulo online
etc).
Quest’ultimo aspetto che abbiamo introdotto, richiama un nuovo concetto che si sta
sempre più affermando nel marketing digitale: il Content Marketing


Fare Content Marketing significa creare contenuti per attrarre clienti verso il tuo sito. Content
Marketing è il nuovo slogan che si sta diffondendo: i digital marketer e le aziende hanno
scoperto l’importanza di utilizzare il contenuto di qualità, (in grado di educare, spiegare, divertire,
informare, intrattenere) per attrarre visitatori, aumentare contatti qualificati e contratti, generare
fatturato, fidelizzare i clienti e trasformarli in promotori spontanei del proprio brand

Content Marketing Matrix


Il contenuto che possiamo creare all’interno del nostro sito può essere mirato ad uno di
questi obiettivi. Ad esempio se vogliamo intrattenere o divertire gli utenti con il contenuto
delle nostre pagine dobbiamo agire su tutti quegli elementi descritti nel grafico in alto
come ad esempio: quiz, giochi, video virali etc e che fanno parte della percezione
emozionale. Se invece desideriamo educare gli utenti che magari sono più portati ad una
percezione razionale dei contenuti, dobbiamo agire su elementi come: guide, grafici etc.
Un sito web da questo punto di vista deve possedere tutti questi elementi, al fine di
raccogliere il maggior numero di utenti. Ci saranno persone che infatti acquisteranno i
nostri servizi solo se riusciremo a divertirle, oppure a educarle, ispirarle o convincerle
(dipende dalla diversa percezione che avranno di fronte ai nostri contenuti di valore.
Ad esempio nel nostro sito web di corsi-online.it, la comunicazione che maggiormente
riusciamo a trasmettere agli utenti è di tipo razionale, attraverso gli ebook e le video guide,
anche gratuite, lo scopo è quello di educare gli utenti verso argomenti di carattere
informatico indirizzato al web (in basso a sinistra del grafico di content marketing della
pagina precedente).
Dopo aver stabilito la strategia di content marketing che vogliamo utilizzare nel nostro sito
web possiamo compilare una tabella editoriale al fine di stabilire dove posizionare le
parole chiave cercate all’interno dei contenuti. Si tratta semplicemente di continuare a
compilare la tabella che abbiamo già descritto nella lezione precedente con lo scopo di
organizzare la struttura del sito web. Esempio:

KEYWORD RICERCHE DIFFICOLTA’ DOVE DESCRIZIONE



MENSILI
Corso online 50 41,4 Creare un Programma del Dunque
webmaster contenuto su corso, vantaggi, dopo aver:
misura video
dimostrativo 1) Cercato
le parole

chiave e

stabilito le
ricerche
mensili
2) Valutato la loro competitività e misurato il grado di difficoltà
3) Organizziamo il nostro sito internet…decidiamo dove creare il contenuto e
soprattutto che tipo di contenuto vogliamo realizzare, secondo lo schema del
content marketing descritto precedentemente.
Dopo aver stabilito lo schema editoriale del nostro progetto possiamo passare alla
realizzazione delle pagine del sito web ottimizzate secondo le più comuni strategie SEO.
Per esempio per il nostro portale corsi-online.it abbiamo individuato una parola chiave
attinente all’obiettivo del sito che è quello di erogare corsi online. Naturalmente la
categoria dei corsi online è abbastanza vasta e di tutti i generi. Abbiamo circoscritto la
keyword al mondo dell’informatica perché è quello di nostro interesse, per cui la parola
chiave studiata secondo i criteri mostrati nelle lezioni precedente è stata:
corsi online informatica

Come è possibile notare dalla figura successiva dall’ottimizzazione della home page del
sito abbiamo raggiunto la seconda posizione in Google: Ottimo risultato a livello
nazionale!
Ricordiamo sempre di effettuare le ricerche fuori dal nostro account google per non falsare
i risultati mostrati dalla lista del motore.
Abbiamo deciso di ottimizzare la Home Page per questa parola chiave “corsi online
informatica” poiché la prima pagina rappresenta una specie di recensione di tutto il sito
web. È una sezione del sito a cui i motori di ricerca danno molto risalto e dunque è una
delle pagine più visitate. Nella home page abbiamo inserito una breve descrizione di tutti i
corsi online trattati nel portale, con relativi link (aspetto come vedremo importantissimo),
per conquistare immediatamente l’attenzione del lettore ed invitarlo a cliccare sui link per
un eventuale approfondimento.

I tempi medi di permanenza sul sito web non sono molto elevati. Occorre conquistare subito
l’attenzione del lettore, comunicando immediatamente il messaggio che desideriamo diffondere
nella rete. L’utente in media persisterà pochi secondi sulle varie pagine mostrate dai motori di
ricerca per cui è essenziale diffondere immediatamente la nostra mission e soprattutto far capire
che cosa l’utente troverà sul sito se continuerà a cliccare sui vari link. Questa caratteristica può
essere misurata con Il bounce rate…il tasso di rimbalzo (dall’inglese bounce = rimbalzo) ed è la
percentuale di utenti che abbandonano un sito dopo pochi secondi. Un bounce rate molto alto
indica che dei visitatori che arrivano sul nostro sito non sono realmente interessati, oppure non gradiscono il look o non
trovano quello che stavano cercando. Google Analitycs, il sistema di rilevazione statistiche di Google che acceneremo
in questo corso, parla della stessa cosa con il termine di Frequenza di Rimbalzo. Scopo di un buon SEO è quello di
abbassare la frequenza di rimbalzo; indice di gradimento della pagina da parte dei visitatori, e dunque rileva che
comunichiamo in modo efficace distribuendo contenuti di valore apprezzati dagli utenti.

Ottimizzazione home page corsi-online.it per la parola chiave corsi online informatica


Successivamente alla parola chiave “corsi online informatica” abbiamo approfondito
l’ottimizzazione del sito creando successive pagine web (collegate alla Home Page e tra di
loro) relative ai vari corsi online distribuiti nel sito come ad esempio:
La pagina relativa al corso online webmaster (parola chiave utilizzata uguale al nome del
corso).
La pagina relativa al corso online drupal (parola chiave utilizzata uguale al nome del
corso).
La pagina relativa al corso online joomla e-commerce (parola chiave utilizzata uguale al
nome del corso).
La pagina relativa al corso online php mysql (parola chiave utilizzata uguale al nome del
corso).
La pagina relativa al corso online wordpress (parola chiave utilizzata uguale al nome del
corso).
Abbiamo omesso in questo breve esempio le ottimizzazioni delle altre pagine del sito
relative ai vari Ebook distribuiti.

Ottimizzazione home page corsi-online.it per la parola chiave corsi online informatica. La home è correlata con le altre
pagine del sito web ottimizzate per altre parole chiave riferite ai corsi online dei singoli corsi.

All’interno delle pagine dei corsi cerchiamo di ottimizzare la struttura creando valore
aggiunto per l’utente interessato mediante la visualizzazione di video demo o lezioni
complete di prova (su richiesta), programma dettagliato del corso, vantaggi finali, e
commenti dei visitatori o degli utenti che già hanno fruito delle lezioni.
Il lavoro di ottimizzazione del sito web fin qui svolto è solo una parte del nostro percorso
SEO. La ricerca delle parole chiave e la creazione della struttura del sito secondo
contenuti di valore rappresenta un aspetto importante ma non completano l’obiettivo finale
che è quello di tenere conto delle più comuni regole SEO al fine di rafforzare il nostro
lavoro iniziale.
Dunque la domanda che a questo punto ci poniamo è la seguente:
Come creare pagine web (contenuti di valore a parte) che siano tecnicamente
all’avanguardia in termini di SEO. Come fare in modo che siano appetibili ai motori di
ricerca e riuscire a posizionarle ai livelli più alti e in breve tempo?
Ci addentriamo in un settore SEO molto discusso e analizzato. Sul web troverete tutto e il
contrario di tutto. Regole ferree da applicare (spesso inutili) come ingredienti
indispensabili di una torta che non si formerà mai, argomenti più aleatori e che lasciano
spazio solo all’esperienza e ci guidano su un percorso più empirico cioè sperimentale delle
cose ma alla fine farciscono il discorso di tante belle parole più simili ad un libro Best
Seller che a una guida tecnica.
La verità non è mai assoluta e bisogna valutare le cose attentamente, cercando di non
infrangere regole per le quali i motori di ricerca hanno un rigetto totale.
Detto tutto questo quali sono le regole base da rispettare per rafforzare il nostro lavoro di
SEO?
Prima di tutto il nome di dominio del sito ricopre un aspetto importante. Non a caso il
nostro portale si chiama www.corsi-online.it e la nostra principale missione è quella di
divulgare appunto video corsi ed Ebook in PDF ed ePUB. Se lo avessimo chiamato
www.imparadasolo.it sarebbe stato un bel nome ma sicuramente di più difficile
posizionamento.
Questo aspetto ci fa capire che comunque l’indirizzo URL del sito web è importante per la
presenza sui motori di ricerca. Ad esempio gli indirizzi delle nostre pagine web
ottimizzate per determinate Keyword riprendono proprio le parole chiave ottimizzate.
L’indirizzo della pagina relativa al corso di webmaster è infatti:
http://www.corsi-online.it/video-corso-webmaster-online/

Secondo aspetto. L’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca comprende varie
operazioni tecniche che vengono effettuate sul codice HTML (incluso il markup) e sui
contenuti delle pagine web del sito, nonché sulla struttura ipertestuale complessiva
(tecnologie di interazione comprese). Indispensabile è anche l’attività esterna al sito,
solitamente effettuata con tecniche di link building, diffusione di comunicati stampa e
campagne di article marketing di qualità.
Il lavoro di ottimizzazione deve essere effettuato pagina per pagina e non, come
erroneamente si pensa, su tutto il sito nella sua globalità.
Il primo lavoro che possiamo esercitare sul controllo dell’ottimizzazione è agire sul codice
HTML della pagina web. In basso nell’immagine alcuni dei META TAG (così vengono
definiti) da inserire nella struttura della pagina. Anche il Tag <title> fa parte di questa
famiglia. Questi META TAG vanno inseriti all’interno del tag <HEAD> della pagina e
configurati opportunamente per una migliore ottimizzazione. Questo lavoro,
apparentemente semplice, non è privo di difficoltà. Controllare la risposta
all’ottimizzazione di una pagina web sui motori di ricerca è spesso un lavoro lungo che
richiede pazienza ed aggiustamenti continui. Non esistono regole precise ma solo linee
guida che ci vengono dettate dai motori di ricerca. E’ un lavoro essenzialmente empirico
dove non esiste una ricetta precisa da applicare per raggiungere l’eccellenza
dell’ottimizzazione. I motori di ricerca utilizzano degli speciali algoritmi per permettere la
migliore ottimizzazione delle pagine web. Possiamo dire che, in questo caso, l’algoritmo
rappresenta i criteri che una pagina web deve avere per essere ottimizzata secondo le
regole dei motori di ricerca. Periodicamente i motori di ricerca modificano i loro algoritmi
per cui bisogna sempre adeguarsi e rispondere in tempo alle variazione di questi criteri.

Figura 28 – META TAG da inserire nella pagina web

Codice HTML ottimizzato per Keyword “Immagine gatto:


<html>
<head>
<title>Pagina HTML con immagine gatto e javascript</title>
<meta name=”description” content=”La pagina web rappresenta un esempio di
struttura base HTML con l’immagine di un gatto” />
<meta name=”keywords” content=”immagine gatto, esempio javascript” />
<meta name=”author” content=”Mario Rossi” />
<link rel=”stylesheet” type=”text/css” href=”style.css”>
</head>
<body>
<center><b><h1>Il mio primo sito web – immagine gatto </h1> </b></center>
<center><p>Questo è il mio primo paragrafo della mia prima pagina web</p>
</center>
<center><img src=”gatto.jpg” alt=”immagine gatto” /></center>
<p><center>In questa pagina web presentiamo l’immagine di un gatto con bordo
foto regolato da un file css esterno ed un esempio di Javascript. Inoltre in questa
pagina spieghiamo quali sono i meta tag essenziali per ottenere una migliore
posizionamento della pagina web sui motori di ricerca. L’immagine di un gatto se in
bianco e nero potrebbe essere utilizzata come foto <b>da colorare</b> oppure come
spunto per raccontare una fiaba ad una bambino come ad esempio il Gatto <b>con
gli stivali</b>.</center></p>
<center><b>pagina iniziale</b></center>
<center><a href=”seconda_pagina.html><b>seconda pagina</b></a></center>
</body>
</html>


Analizziamo i Meta Tag inseriti nel codice di sopra:
Il META TAG “title”
<title>Pagina HTML con immagine gatto e javascript</title>
Rappresenta un Meta Tag importantissimo. È mostrato nella parte superiore del browser e
rappresenta il titolo che vogliamo dare alla pagina. Al suo interno la parola chiave non
deve mai mancare.
Il META TAG “description”
<meta name=”description” content=”” />
Rappresenta una descrizione sintetica della pagina web (e non del sito). È considerata dai
motori di ricerca come recensione nelle liste di ricerca.

Il META TAG “Keywords” (le parole chiave)
<meta name=”keywords” content=”” />
Sono uno degli aspetti più importanti del posizionamento della pagina web. In sintesi
devono essere coerenti con il contenuto della pagina e quindi tratte dal testo inserito
all’interno del body. Inoltre devono essere presenti anche nel <title> e nel <description>.
Il loro numero deve essere limitato a due max tre parole chiave.

Rispetto a qualche anno fa molti motori di ricerca (primo fra tutti Google) hanno assegnato un peso
minore al posizionamento delle pagine web nei loro database con la tecnica dei meta tag (soprattutto in
riferimento al meta tag keywords). Tuttavia si è constatato che siti web dotati di una struttura di meta tag
nell’Head risultano più facilmente posizionabili negli indici dei motori di ricerca. La tecnica, anche se di
incidenza minore ai fini del posizionamento rispetto al passato, non deve essere eliminata. Tra l’altro
molti CMS moderni come Joomla e Wordpress consentono l’inserimento dei meta tag in appositi campi all’interno dei
loro articoli.

Il META TAG “Author”


<meta name=”author” content=”” />
Descrive l’autore della pagina web. In alcuni casi questa informazione è importante non
solo per caratterizzare la paternità di articoli, ma anche per il funzionamento di alcune
tecniche di posizionamento negli indici dei motori di ricerca.

Dalle cose che abbiamo appena detto, procediamo a migliorare i nostri META TAG al fine
di posizionare in maniera ottimale la pagina web. Con un editor testi modifichiamo ad
esempio la pagina index.html (home Page del sito) inserendo le modifiche come riportate
nel codice di sopra (HTML ottimizzato).
Dal codice HTML evidenziamo altri Meta Tag importanti che non bisogna sottovalutare:
<h1>Il mio primo sito web – immagine gatto (Keyword)</h1>
Il Tag H1/H6 spesso utilizzato per i titoli dei paragrafi è preso in grande considerazione
dai motori di ricerca.
<img src=”gatto.jpg” alt=”immagine gatto (Keyword)” />
Il Tag “alt” contenuto nelle immagini è un altro elemento da non sottovalutare. Aiuta a
descrivere ai motori di ricerca l’immagine contenuta nel codice html.
<b>Testo per rafforzare keyword (da colorare, con gli stivali)</b>
Il Tag Bold aiuta a rafforzare alcuni elementi testuali all’interno del contenuto. Correlati
con le nostre parole chiave.
Ad esempio la nostra pagina web è ottimizzata per la parola chiave “immagine gatto”
possiamo sfruttare il meccanismo di suggerimento di Google in fase di ricerca.

Infatti proviamo su google a cercare immagine gatto. Druante la digitazione nel campo
Query, il motore di ricerca ci fa apparire altri suggerimenti come mostrato nella figura
sottostante:


In rete esistono numerosi strumenti per aiutarci ad ottimizzare le pagine web secondo la
tecnica dei meta tag.
Noi utilizzeremo i tools gratuiti messi a disposizione dal sito web:

www.tuttowebmaster.it

In particolare utilizzeremo il servizio “CeckUP del sito” che troveremo nel menu in alto a
destra del sito sopra indicato. Nella nuova pagina a cui accederemo cliccare su “Site
CheckUp - Ottimizza ora il tuo sito” (parte inferiore della pagina) ed inserire l’indirizzo
della pagina, come riportato nell’immagine successiva (questo è un lavoro che va fatto
pagina per pagina e non per l’intero sito web per cui richiede impegno e tempo di
esecuzione):

Strumento analisi ed ottimizzazione meta tag

Avviamo il processo di controllo, e dopo aver atteso qualche istante si aprirà una nuova
pagina con l’analisi dettagliata dei nostri meta tag

Strumento analisi ed ottimizzazione meta tag

Attenzione agli avvisi, andando su dettagli possiamo reperire ulteriori informazioni ed


apportare le dovute correzioni. (in genere gli avvisi sono causati da un numero di caratteri
eccessivo o insufficiente nei vari meta tag).

Keyword density: la keyword density è il rapporto tra il numero di occorrenze della
parola cercata (la keyword o parola chiave) e il numero totale delle parole nella pagina
web. Ad esempio, se la keyword è presente una sola volta in una pagina che contiene 1000
parole, la sua keyword density è minore rispetto quella di un’altra parola che è ripetuta
quattro volte.

Se una keyword è ripetuta con maggiore frequenza in una pagina, per quella chiave di
ricerca, quindi, il posizionamento della pagina migliora per quella specifica keyword. Da
notare però che non tutti i motori di ricerca danno la stessa importanza a questo parametro.
Inoltre se decidiamo di ottimizzare la pagina per una determinata parola chiave questa
deve essere ripetuta nei vari meta tag (vedi dettagli nella keyword density). Secondo
questo strumento una keyword density efficace per le parole chiave scelte deve essere
compresa in un intervallo tra 2% e 7%.
Come controllare l’ottimizzazione delle pagine web in relazione alle parole chiave
utilizzate?
Per valutare l’efficacia del nostro lavoro di ottimizzazione delle pagine web possiamo
servirci di alcuni strumenti di controllo o di misurazione del nostro lavoro.
Il primo tra tutti è naturalmente lo strumento per webmaster di Google, il secondo è
utilizzare, con parsimonia, programmi come ad esempio “Free Monitor for Google” che
ci aiuta a monitorare accuratamente la posizione delle pagine web anche in relazione a siti
web concorrenti (il programma vale solo per il motore di ricerca Google).
Potete scaricare il programma gratuitamente da sito del produttore che è:
http://www.cleverstat.com
Dopo aver scaricato ed installato correttamente il programma passiamo al suo utilizzo.
Anche se in inglese risulta di facile comprensione. Basta inserire l’indirizzo completo del
sito web (quindi non delle singole pagine), le parole chiave da analizzare e lasciar fare la
ricerca al software.
Un consiglio cliccando sulla voce “Options”, “Preferences” nella barra del menu è
possibile aumentare la profondità di analisi del programma. Di default è settato a 10 che
corrisponde più o meno alla prima pagina delle ricerche di google. Non abusate di questo
parametro poiché Google vi risponderebbe inibendo l’accesso per alcuni minuti alle
ricerche nell’indice del database. In basso un’immagine che mostra il funzionamento del
software relativo al sito di corsi-online.it ed all’elenco delle parole chiave inserite. Come
potete notare ad esempio in relazione alla parola chiave dell’elenco “video corso drupal”
alla data di analisi il sito si trova in primissima posizione.

Strumento analisi
Free Monitor for Google

Indubbiamente un aspetto importante è quello di saper scrivere bene poiché


l’indicizzazione si migliora, oltre che con una accurata struttura del sito web, anche dal
testo che introduciamo all’interno delle pagine, e questo testo deve essere scritto bene, in
un certo modo soprattutto rispettoso degli elementi guida dei motori di ricerca. In passato
infatti si è molto abusato di queste tecniche, ad esempio scrivendo testo non attinente ai
contenuti del sito ma solo per mirare parole chiave molto ricercate nel web per proiettare
(temporaneamente) le pagine nelle posizioni più alte. Oppure nascondere il testo con lo
stesso colore dello sfondo del sito al fine di permetterne l’analisi ai motori ma non agli
utenti (sempre testo non attinente ai contenuti delle pagine altrimenti che bisogno ci
sarebbe di nasconderlo?).
Molti hanno provato ad effettuare un esatto copia di intere strutture di pagine web,
contenuti e meta tag con la presunzione di replicarne esattamente lo stesso risultato: se una
pagina web è in prima posizione per gli stessi argomenti del mio sito web, se io copio la
struttura ed il testo dovrei raggiungere la stessa posizione ?!?!
Ci sono casi di persone che applicando questo ragionamento e non ricevendo i risultati
sperati, hanno contattato il servizio tecnico di Google accusando il motore di arbitrarietà
nelle regole di indicizzazione.
Le cose oggi sono molto sofisticate, le variabile in gioco sono tante e diverse da sito a sito,
gli algoritmi di funzionamento dei motori di ricerca si sono molti evoluti rispetto al
passato e cercano proprio di bandire tutte quelle tecniche volte artificiosamente a
migliorare in modo ingiusto la posizione sull’indice dei loro database.
Dunque la regola principale da rispettare è questa: essere se stessi, scrivere in modo
originale e coerente con i contenuti del proprio sito web. Non barare andando a
scopiazzare in altri siti web ma scrivere di proprio pugno ed in modo diverso pagina per
pagina, rispettando i concetti che si intendono esprimere.




LEZIONE 4
Internal Linking e link Building

Uno degli elementi più importanti per determinare la forza e l’importanza di un sito sta
nella quantità e nella qualità di link esterni diretti verso di esso (Link Building). Questo
vuol dire che Google, unitamente ad altri fattori, ritiene che un sito ha più valore rispetto
ad altri se questo riceve un alto numero di link esterni verso di esso.
Questo stesso modo di pensare può essere trasferito all’interno di un singolo dominio, e
cioè una pagina di un sito è tanto più importante quanto più link interni puntano verso di
essa.
Per sfruttare questa strategia di “Internal Linking”, dovremo inserire collegamenti
contenenti le Keywords più importanti nel testo delle altre pagine del sito. Ad esempio se
per noi la pagina più importante è quella che parla del corso online webmaster, creiamo un
link a questa pagina costituita dalla parola chiave su altre pagine del sito. È poi quello che
in pratica succede nel sito di corsi-online.it a partire dalla home page.
Quando parliamo di Internal Linking ci riferiamo esclusivamente ai link contestuali cioè
contenuti all’interno del testo di una pagina e non quelli presenti ad esempio nel Menu o
nel Footer della pagina web.
Come già accennato all’inizio della lezione, il link building è la fase in cui andiamo a
promuovere il sito al di fuori di esso (e quindi i link esterni che puntano verso il nostro
sito). E’ come se facessi della pubblicità al sito su siti esterni che possono essere dei blog,
dei forum o directory. Ovunque sia consentito di lasciare un riferimento sotto forma di
citazione o di link vero e proprio.
Si discute ancora molto su quali siano i fattori più importanti per determinare il
posizionamento di un sito web e, ad oggi, non c’è fattore più importante e determinante di
un link. Più link il sito raccoglie, e più questi link sono di qualità, più in alto sarà
posizionato il sito.
Bisogna perciò procedere alla raccolta di link diretti verso il sito che si vuole promuovere.
Questa operazione potrebbe sembrare complessa, in realtà, conoscendo alcune strategie
che stiamo per spiegare, sarà una procedura più semplice, efficace e veloce di quanto si
possa pensare.
Per fare questo, utilizziamo prima di tutto uno strumento gratuito che ci permette di vedere
il profilo dei back link (link diretti ad un sito). Proviamo con il nostro portale di
Progettimultimediali.com
Colleghiamoci con majesticseo.com
Attraverso questo strumento, riesciamo a vedere il numero dei backlink in giro per la rete
e il numero dei domini da cui i link provengono.

majesticseo.com


Questo significa che gli oltre 800 link provengono complessivamente da 32 domini. E
spulciando i dati vediamo che molti di questi sono contenuti nei siti web da noi realizzati,
essendo il sito di progettimultimediali.com il primo portale della nostra web agency.
Ora vediamo un’altra tipologia di link che google considera in modo importante. E cioè i
link presenti nella descrizione dei video pubblicati su YouTube. Molte delle nostre video
lezioni sono pubblicate su Youtube e Vimeo. All’interno della descrizione del video
abbiamo inserito il link a corsi-online.it dando certamente una grossa spinta alla
posizionamento del sito.
Un caso importante che ci è capitato è l’iscrizione alla comunity del portale www.drupal.it
(si può evincere anche da un’analisi del sito di corsi-online.it su majesticseo) per la
diffusione del nostro ebook relativo al corso Drupal7. I vantaggi che abbiamo raccolto in
termini di visitatori, di prestigio e dunque di vendite dei nostri corsi sono stati tali che
abbiamo deciso di menzionare il portale di drupal.it sulla nostra pagina del corso
all’indirizzo: http://www.corsi-online.it/drupal-video-corso-online-drupal-7-cms/

Riassumiamo brevemente alcuni dei metodi più efficaci da utilizzare per aumentare e
generare link diretti al vostro sito che avranno come risultato quello di spingere in altro il
sito nell’indice dei motori di ricerca.

I metodi più utilizzati sono:
VIDEO (Youtube, vimeo, ecc)
PDF SHARING (SlideShare.com, Isuu.com, Docstoc.com)
FORUM e COMMENTI SUI BLOG
ARTICOLI
LINK SOCIALI (Facebook, Twitter e Google +)

Nota Bene: alcune di queste strategie sono ancora molto efficaci nonostante tutto quello
che senti dire. L’unica accortezza che si richiede e che i siti dove posizionerai i tuoi link
devono essere autorevoli e di qualità. Un link da un sito di scarsa qualità può essere contro
producente.

Per concludere questo argomento, parliamo di una strategia tanto efficace quanto semplice
da implementare.
E’ una strategia che anche noi abbiamo usato in diversi progetti come per il portale di
www.corsi-online.it
In sostanza si tratta di inserire all’interno delle pagine del sito che si vuole posizionare dei
link diretti verso siti autorevoli strettamente collegati con il tema trattato dal nostro sito. In
questo modo, diciamo a Google che sappiamo quali sono i siti autorevoli e di riferimento
per la nostra nicchia, e mostra anche che noi non abbiamo paura di inoltrare traffico e
visitatori verso quei siti web. Questo è quello che fanno i siti autorevoli, e cioè si
preoccupano che i propri lettori leggano contenuti di qualità.
Quello che dovremo fare dunque, è trovare un sito importante della nostra nicchia, e
linkare il nostro sito ad esso. Noi lo abbiamo fatto su www.corsi-online.it linkando la
home page al sito per eccellenza per chi desidera imparare online con il sistema e-learning
che è www.lynda.com

Come potete vedere sulla home page del sito di corsi-online.it, esiste una nostra citazione
e un link diretto al portale di lynda.com
Questo non fa che aumentare l’autorevolezza del vostro sito agli occhi di Google che ci
premierà con una posizione ancor maggiore rispetto ad altri siti che link autorevoli esterni
non hanno.
L’unica accortezza è quello di non esagerare. Uno o al massimo due link esterni, sono più
che sufficienti.









LEZIONE 5
SEO e WordPress

WordPress è il CMS più utilizzato al mondo. Nato come piattaforma Blog si è
velocemente esteso anche in altri settori del web per la sua facilità di utilizzo e versatilità
di trasformazione e grazie ai numerosi Plugin sostenuti da una grande comunity mondiale
di programmatori. WordPress è gratuito! Rimandiamo ai nostri corsi online ed Ebook per
approfondire l’argomento di questo importante CMS. In questo libro tratteremo solo
l’aspetto SEO di un sito web realizzato con WordPress.
I Permalink (URL SEO Friendly)

È una buona cosa impostare una struttura degli URL che sia in qualche modo
comunicativa del contenuto della pagina. Non esiste una opzione migliore, ma tra le
disponibili va scelta l’opzione che più si addice ai nostri contenuti. “Data e Nome” e
“Nome Articolo” sono tra le migliori da scegliere, ma anche l’impostazione “Struttura
personalizzata” può fare al caso nostro. Ad esempio qualora volessimo usare la categoria
nel nostro URL sarà possibile farlo inserendo %category%/%postname%.
Wordpress come tutti i CMS non è configurato all’inizio con Permalink URL SEO
Friendly, per fare questo occorre portarsi alla voce impostazioni del menu principale
all’interno dell’area di amministrazione e cliccare su Permalinks.
Il plugin SEO: WordPress SEO by Yoast


Questo è uno dei migliori plugin per WordPress lato SEO. Si installa come tutte i plugin
dall’apposita area di attivazione all’interno dell’area riservata e addirittura in molte
installazioni WordPress personalizzate è già presente di serie. Dopo l’installazione lo
troviamo a sinistra del menu principale alla voce SEO come mostrato nell’immagine
successiva.
In questa descrizione non elencheremo passo passo le varie e complesse opzioni
all’interno del plugin, per questo rimandiamo alle varie guide che potete trovare cercando
su google, a noi interessa spiegare il funzionamento del plugin all’interno delle pagine e
degli articoli di Wordpress come strumento che possa guidarci nell’ottimizzazione del
contenuto secondo le più comuni tecniche SEO.


Nell’immagine successiva infatti mostriamo il funzionamento del Plugin dentro gli articoli
e le pagine di WordPress.
Nella parte inferiore di ogni contenuto notiamo la sezione per configurare l’ottimizzazione
delle pagine o degli articoli che ci consente di fare il plugin “SEO by Yoast”.
Nello specifico mostriamo la pagina del sito di corsi-online.it relativa al corso di
Wordpress ottimizzata per la parola chiave: “Video Corso online Wordpress”:


Prima di tutto inseriamo la nostra parola chiave (cercata con tutti i criteri sopra elencati)
all’interno del campo:
“Parola Chiave Principale”
“Nel campo Titolo SEO”, inseriamo il titolo che desideriamo dare alla nostra pagina web
e che verrà mostrato in alto del browser. È importante che contenga i termini della nostra
parola chiave.
“Meta descrizione”, conterrà una descrizione della pagina e anche in questo spazio
occorre ripetere la parola chiave utilizzata.
In tutti i casi il Plugin ci guiderà anche nell’ottimizzazione dei meta tag come ad esempio
la lunghezza delle parole Minime che molti di voi avranno già incontrato quando abbiamo
parlato del Tool gratuito messo a disposizione dal sito di tuttowebmaster.it nelle precedenti
lezioni.
Nel nostro caso, come noterete dall’immagine, il plugin ci avverte che che la nostra parola
chiave è stata utilizzata in modo ottimale (dunque ripetuta) nelle varie sezioni strategiche
del sito. Infatti ci dice espressamente, contrassegnando in verde i risultati, che:
“ la tua parola chiave focus è stata trovata in”:
Intestazione articolo: Yes (1) – sarebbe il titolo del contenuto
Titolo pagina:Yes (1)

URL pagina:Yes (1)

Contenuto:Yes (2)

Meta descrizione:Yes (1)



Noteremo anche in corrispondenza di: Anteprima Snippet come sarà l’aspetto della
recensione della pagina con gli occhi di Google. Ed in effetti se proviamo a cercare su
google il nostro corso wordpress, questo è quello che ci apparirà davanti sarà uguale
all’anteprima del plugin:

Nella sceda “Analisi della pagina” del plugin ci vengono mostrate altre utili informazioni
da tenere conto per ottimizzare il contenuti in termini di SEO. Naturalmente il colore delle
icone accanto agli elementi del plugin indicano se le azioni che attiviamo per migliorare
l’ottimizzazione producono risultati o meno. Il verde indica un buol livello di
ottimizzazione della pagina.
Nella scheda “Avanzato” è possibile scegliere alcune personalizzazioni tecniche come ad
esempio la possibilità di dire al motore di ricerca di non indicizzare e non seguire più la
pagina web. Si potrebbe avere a volte la necessità (a noi è capitato spesso) di nascondere
alcune pagine ai motori di ricerca perché magari riservate solo ad alcuni utenti o che fanno
parte di sezioni strategiche del nostro sito web.
Nella scheda “Social” è possibile settare alcuni parametri legati alla condivisione del
contenuto della pagina su Facebook.

LEZIONE 6
SEO e Joomla

L’utilizzo di un Template ottimizzato in termini di SEO è fondamentale per Joomla. Anche
per gli altri cms tale operazone riveste un aspetto importante, ma a maggior ragione per
Joomla che a differenza di altri presenta una maggiore dimensione in termini di file e
oggetti in esso contenuti.
Quindi oltre ad essere carino il template deve essere leggero e SEO optimized, ciò
significa che deve montare un framework (se lo monta) con una buona reattività, che
possa darci dei buoni risultati in termini di pagespeed e che possa gestire in modo idoneo i
tag H1, H2 e via dicendo (alcuni template pubblicano il logo in H1, cosa non propriamente
idonea!). Molti framework implementano nativamente la compressione GZIP, la cache e
altri sistemi per alleggerire il carico del server e aumentare le prestazioni del vostro sito
web, tutti questi sistemi sono ottimi e vi porteranno sicuro giovamento.
Innanzitutto vi consigliamo in fase di test del sito di evitare l’indicizzazione Google, per
questo modificate il file robots.txt andando nel pannello configurazone globale di Joomla
e settare a noindex e nofollow le opzioni presenti. Questo vi consentirà di fare tutte le
prove che desiderate con il vostro CMS senza che il motore di ricerca se ne accorga.
A lavoro ultimato ripristinare correttamente le opzioni per una coretta indicizzazione da
parte dei motori di ricerca. Accanto a queste impostazioni è possibile inserire dei meta tag
come mostrato nella figura successiva. Maggiore precisione si otterrà comunque nelle
impostazioni SEO all’interno delle pagine di Joomla.


Joomla dispone di un ottimo sistema di settaggio SEO già di default. Lo troverete sempre
all’interno del pannello di controllo e riveste un aspetto importante nel funzionamento del
sito web. Figura successiva.

nelle configurazioni generali attivate la SEF URL’s e l’opzione per il SEF Rewriting
(rinominando il file htaccess.txt in .htaccess) dal pannello di configurazione globale di
Joomla.
In questo modo riusciremo a creare degli indirizzi url delle pagine di Joomla appetibili ai
motori di ricerca e cioè URL SEO Friendly, allo stesso modo dei Permalink che abbiamo
visto in Wordpress.
Se volete delegare il tutto ad un’estensione esterna che faccia il lavoro per voi ne esistono
alcune a pagamento, come SH404SEF, ma anche molte altre gratuite.

Utilizzate un editor avanzato per la gestione delle immagini come ad esempio:
Jce Editor
Una delle pecche di Joomla a nostro parere l’editor, quello di default è assolutamente
inadeguato a gestire i vostri contenuti, soprattutto le immagini! Per questo vi consigliamo
di installarne uno differente, come JCE; oltre ad essere free offre davvero molte funzioni.
Nel nostro caso JCE vi aiuterà ad inserire alt tags, i collegamenti tra i vostri contenuti e
gestire al meglio il ridimensionamento delle immagini; a tal proposito vale sempre il
principio di utilizzare immagini di piccole dimensioni; cercate un buon compromesso tra
qualità e dimensioni ma ricordate che solitamente le immagini dovrebbero pesare
indicativamente poche decine di kb! Affidatevi a dei tools di compressione che possano
ridurre le dimensioni sul server senza compromettere troppo la qualità.
Ricordate comunque che essendo le immagini una componente fondamentale del sito web
utilizzarne di non ottimizzate appesantisce notevolmente i tempi di caricamento della
vostra pagina, ciò influisce negativamente sul pagespeed, parametro fondamentale per una
buona ottimizzazione.


Creazione di una mappa del sito
Una cosa molto importante per favorire l’indicizzazione del vostro sito web da parte di
Google è la creazione di una mappa del sito in formato xml. Per questo scopo potete
utilizzare l’estensione gratuita xmap, vi consentirà di crearla in due formati, xml (da
inserire poi negli strumenti per webmaster di google) e Html qualora vogliate inserire una
mappa del vostro sito raggiungibile tramite una voce di menu (sempre consigliato, da
inserire magari nel footer).

Limitare i contenuti duplicati
Uno dei peggiori nemici del vostro sito web sono i contenuti duplicati, fattore fortemente
penalizzante ai fini del posizionamento. Per evitarli è importante strutturare il proprio sito
web in modo ottimale ed utilizzare alcune accortezze; spesso questo però non basta,
soprattutto nel caso di un e-commerce o di un blog dove items e articoli fanno parte di più
categorie e di fatto associano lo stesso contenuto a url differenti generando di conseguenza
dei duplicati. In questo caso dovremmo fare una scelta di campo e cercare di limitare i
danni, possiamo farlo in tre modi:
Utilizzare il disallow dal robots.txt per evitare l’indicizzazione dei duplicati
Utilizzare il redirect 301 dal file htaccess
Utilizzare il rel=canonical per implementare la canonicalizzazione degli url in pratica
indicando un “indirizzo principale” e definendo gli altri duplicati come secondari e legati
al principale.

Utilizzare correttamente i Meta Data
Una buona ottimizzazione non può prescindere dall’utilizzo corretto dei metadata, la
description composta da 160 caratteri circa, le keywords e il titolo del nostro contenuto.
Chiaramente tutti e tre dovranno essere collegati e da tutti e tre dovrà essere possibile
capire in modo chiaro e univoco di che cosa stiamo parlando. Anche per quanto riguarda il
testo è meglio chiarire nelle prime righe l’argomento trattato e non girarci troppo intorno,
ricordiamoci poi di essere esaustivi e sufficientemente approfonditi.

Inoltre un buon lavoro SEO in Joomla può essere realizzato all’interno del contenuto.
Infatti già di default Joomla mette a disposizione queste importanti opzioni. Nella figura
successiva viene mostrato il tutto:













LEZIONE 7
SEO e Drupal

Drupal è un CMS notoriamente SEO friendly! Ma ciò non significa che sia perfetto da
questo punto di vista: c’è sempre un margine di miglioramento e a tale scopo possiamo
aiutarci con l’istallazione di moduli successivi e il settaggio di alcuni parametri interni al
cms.
Consigliamo ad esempio di installare il modulo SEO Checklist. Tale componente
aggiuntivo non esegue alcuna operazione “attiva“, ma crea una lista che comprende 58
punti relativi alle azioni da eseguire per far aggiungere alla nostra installazione di
Drupal una SEO on-site ottimale (un po’ come abbiamo visto per il Plugin Yoast per
Wordpress).
Ma non solo.. aiuta a mantenere un certo livello di organizzazione interna perché
permette di condividere lo stato di avanzamento dei punti con altri collaboratori,
ed effettua test automatizzati specifici sui moduli installati.
Il valore aggiunto di questo “aiutante virtuale” è il suo costante aggiornamento in materia
di SEO; le operazioni suggerite sono sempre in linea con l’evoluzione dei motori di
ricerca.
La struttura degli URL è determinante in una campagna di ottimizzazione SEO. La
composizione predefinita degli URL in Drupal è la seguente:
http://www.sito.com/?q=node/21
Abilitando la funzione “Clean URLs“, che utilizza il mod_rewrite di Apache Web Server,
potremo ottenere (riprendendo l’URL dell’esempio appena fatto):
http://www.sito.com/node/21
Pathauto è un modulo immancabile per la SEO di Drupal, in quanto permette di definire
pattern di permalink diversificati per tipologia di contenuto, i quali risulteranno “friendly”
per i motori di ricerca.
Un URL relativo ad una categoria, ad esempio, può variare come segue:
http://www.sito.com/node/21
http://www.sito.com/cat/drupal-seo/
Molte di queste impostazioni possono essere eseguite all’interno del pannello di controllo
di Drupal come mostrato nella figura successiva. Per il modulo Pathauto invece bisogna
procedere come per l’installazione standard del modulo il Drupal.

Per facilitare la gestione dei redirect, è consigliabile installare i moduli Global Redirect
e Redirect.
La configurazione dei permalink vista precedentemente ha, di fatto, introdotto
duplicazione per tutti i contenuti, rendendoli raggiungibili da più versioni di
URL, rischiando delle penalizzazioni. Il modulo Global Redirect, andrà a migliorare
questo aspetto, inserendo un redirect 301 che fa puntare le “vecchie versioni” degli URL
ai nuovi alias SEO friendly.
Se l’URL di un contenuto già indicizzato dai motori di ricerca dovesse esse modificato, gli
utenti provenienti dalle SERP si troverebbero di fronte ad un errore 404. Il modulo
Redirect si occupa proprio di gestire questo “problema“, andando a creare dei redirect
301 tra i vecchi URL e quelli nuovi appena impostati.
Tale approccio ha un duplice vantaggio: preserva i link entranti dalle SERP e da siti
esterni, e migliora l’esperienza dell’utente.

Dopo aver configurato l’account su Google Analytics, attraverso l’omonimo modulo è
possibile gestirne l’interfacciamento dal pannello di Drupal. Tra le funzionalità del
componente:
tracciamento dei tipi di link che vengono cliccati dagli utenti (downloads, mail,
ecc.);
monitoraggio dei file scaricati con i dati specifici della sezione di download;
supporto per la ricerca e per AdSense;
supporto per la gestione dei dati demografici e quelli relativi agli interessi;
tracciamento degli “errori” 403 e 404 (rispettivamente “accesso negato” e “pagina
non trovata“);
creazione di una cache dei dati di Google Analytics sul server, in modo da
abbattere i tempi di visualizzazione delle statistiche;
molto altro…
Il secondo modulo per la “comunicazione” con i motori di ricerca che proponiamo è XML
sitemap, il quale, come traspare dal nome è utile per la generazione dinamica (che quindi
rimane costantemente aggiornata) della sitemap XML. Il modulo va configurato a dovere,
soprattutto per quanto riguarda la scelta dei tipi di contenuti da includere.
Una volta creata la sitemap, il modulo esegue un pingback verso i motori di ricerca Ask,
Google, Bing e Yahoo!.
Non ci resta che accedere al pannello di Google Strumenti per i Webmaster e
di Strumenti per webmaster di Bing ed inviare le sitemap. Questa operazione viene
spesso snobbata, ma è ancora importante perché facilita la scansione da parte dei dei
motori di ricerca.

Il modulo Metatag è particolarmente utile per la creazione di modelli per quanto riguarda
la struttura dei meta tags, permettendo la composizione completamente personalizzata
per ogni contenuto, tassonomia, file, utente o altro, oppure l’utilizzo di uno schema
predefinito. Ricordiamoci che il “title” e la “description” rappresentano i dati più
importanti sia per i motori di ricerca, sia per gli utenti. Per quanto riguarda il title, si
consiglia di non esagerare con la lunghezza, ma di rimanere sotto i 65 caratteri; da evitare
assolutamente, inoltre i title duplicati.
Il modulo, però, non si limita a questo: permette, infatti, la gestione dei meta tag introdotti
per ottenere una formattazione ottimale dei contenuti condivisi nei social networks (Open
Graph Protocol per Facebook, Twitter Cards per Twitter).
Per quanto riguarda la description, come sappiamo, è uno degli elementi
responsabili (insieme al title) del CTR delle pagine di un sito web. Per questo motivo,
vale la pena “spendere del tempo” per ottimizzarla nel migliore dei modi. Anche in questo
caso, è assolutamente da evitarne la duplicazione su diverse pagine. La lunghezza
consigliata è di 156 caratteri circa.

I tag di intestazione (H1, H2, …., H6) “giocano” un ruolo di primo piano nella SEO on-
site, quindi il loro utilizzo in maniera corretta è davvero importante, soprattutto per dare
indicazioni precise ai motori di ricerca relativamente all’argomento centrale della
pagina e alla priorità delle informazioni.
La configurazione predefinita di Drupal ha una impostazione corretta, la quale prevede
l’utilizzo di H1 come titolo del contenuto e l’H2 come sottotitolo. Il problema sorge nel
momento in cui viene coinvolto un tema esterno. Fondamentale è verificare che non vi
siano tag di intestazione (soprattutto H1) duplicati.

La cura delle immagini è essenziale nell’ottimizzazione dei contenuti. Consigliamo, come
già detto più volte, di fare buon uso del testo alternativo (l’attributo ALT), dell’attributo
“title” e del nome dei file, i quali garantiscono la contestualizzazione delle immagini in un
determinato argomento, favorendo l’indicizzazione anche all’interno delle SERP dedicate
alle immagini.









LEZIONE 8
Google Analytics

Google Analytics è uno tra i migliori (se non il migliore) strumenti di analisi web… ed è
gratuito!
Permette di ottenere moltissime informazioni sul sito sul quale è installato, come il
numero di visitatori, la durata delle visite sul sito, i contenuti più visionati e mille altre dati
preziosissimi.
Google Analytics (GA) è lo strumento che non può mancare in nessun progetto web.
L’analisi di dati web viene utilizzata per misurare e analizzare il comportamento degli
utenti sul sito web, con lo scopo di capire come ottimizzare il sito per poter aiutare
l’utente a raggiungere un obiettivo, nostro o suo che sia…
In parole povere, i visitatori fanno ciò che mi aspetto? Arrivano da Google tramite la
parola chiave con cui voglio posizionare l’articolo? Acquistano un determinato prodotto?
Se la risposta è no, allora bisogna capirne il motivo analizzando i dati e successivamente
bisognerà modificare il sito per far fare agli utenti ciò che noi vogliamo, o per fargli
trovare ciò che loro cercano, insomma, per migliorare la user experience.
Ha senso realizzare un sito, spenderci dei soldi, molti soldi, e non capire come mai i
servizi che offriamo non vengono quasi mai richiesti?
Ecco, Google Analytics ci permette di capire il come, il quando, il dove ed il perchè di
qualsiasi cosa.
Per accedere Google Analytics bisogna avere un account Google per mezzo del quale
riusciamo a gestire tutti i servizi della galassia di “BigG”.
Successivamente una rapida carrellata delle principali funzionalità che Google Analytics
offre:

Qui troviamo le informazioni legate ai visitatori del blog. Inizialmente viene mostrata la
Panoramica, così da avere sott’occhio tutto ciò che accade sul blog:
Visite
Visitatori unici
Visualizzazioni di pagina
Media delle pagine visualizzate per ogni visita
Durata media di ogni visita
Frequenza di rimbalzo (la percentuale delle visite che si concludono con una sola
pagina visitata)
Percentuale di nuove visite
Dal menù a tendina in alto a destra, possiamo selezionare un range di date per cui
desideriamo ottenere delle informazioni. È anche possibile confrontare due range di date
differenti:


Per ogni giorno è possibile creare delle annotazioni, che consigliamo di utilizzare così
riusciremo a capire se un’eventuale variazione di traffico/frequenza di rimbalzo è legata a
precise modifiche.
Infine, è possìbile esportare i dati in formato .CSV (per excel) oppure in formato .pdf,
comodo per presentare un report delle statistiche.
con Dati demografici è possibile capire da che nazione/paese proviene il visitatore e che
lingua utilizza, dati molto importanti se si vuole realizzare un buon sito multilingua.
In Tecnologia > Browser e sistema operativo scopriremo con che tipo di computer e
software ci visitano gli utenti:

Da questi dati capiremo per quali Browser dovrà essere ottimizzato il tema del sito.
Interessante la sezione Mobile dove è possibile vedere quanti utenti utilizzano smartphone
o tablet per visualizzare il sito, così da capire se è necessario adottare un tema per
dispositivi mobile, chiamato tema Responsive.
La sezione Flusso di visitatori mostra visivamente come si comportano gli utenti sul sito,
ovvero quali sono le pagine principali da cui iniziano la navigazione e verso quali altre
pagine si spostano (fino al 2° livello di profondità):


Sorgenti di traffico
Qui troveremo tutte le informazioni riguardanti la sorgente del traffico, ovvero da dove
arrivano i visitatori:


Traffico di ricerca: proveniente dai motori di ricerca
Traffico dei referral: proveniente da link esterni
Traffico diretto: proveniente da segnalibri oppure l’utente ha digitato il nome
completo del sito nella barra degli indirizzi
Campagne: proveniente da campagne come AdWords altri tipi, inclusi i feed rss
Consigliamo di prestare bene attenzione alla sezione Ottimizzazione per i motori di
ricerca > Query. Verranno mostrate tutte le parole chiave con cui i visitatori sono arrivati
sul blog dai motori di ricerca. Grazie a queste, potremo ottimizzare il titolo e la
descrizione degli articoli o pagine, dopo averli pubblicati. (ultimamente però Google per
motivi di privacy ha eliminato questa funzionalità per gli utenti loggati con l’account di
google, per tutti gli altri, anonimi, invece le parole chiave verranno tracciate e
memorizzate in analytics).
Ad esempio se la parola “auto da matriminio” ha portato 100 visitatori e l’articolo è in 4
posizione per quella data chiave con titolo “Auto per eventi matrimoniali“, ottimizzando il
titolo in “Auto da matrimonio per il tuo giorno più bello” quasi sicuramente saliremo di
posizione per quella parola chiave, ricevendo così molte più visite (attenzione a
controllare se ne vale veramente la pena, magari perdiamo il posizionamento per altre
chiavi).
Altra sezione interessante e quanto mai attuale, è la sezione Sociale:

L’attività sociale è sempre più importante. Google Analytics suddivide queste attività in
quattro grandi aree: sorgenti, conversioni, pagine e plugin. In questa maniera capiremo se
e come i contenuti del sito vengono condivisi nei social media.
Contenuti
In questa sezione sono mostrate le informazioni riguardanti i contenuti del blog, ovvero le
pagine e gli articoli.
Visualizzazioni di pagina
Visualizzazioni di pagina uniche
Tempo medio sulla pagina
Frequenza di rimbalzo: percentuale di visitatori che visualizzano solamente una
pagina all’interno del blog
Percentuale di uscita: per tutte le visualizzazioni che ci sono state su una pagina,
indica in percentuale quante volte quella pagina è stata l’ultima ad essere
visualizzata

La parte più interessante è probabilmente la sezione Contenuti del sito, dove è possibile
vedere informazioni preziose per tutte le pagine del sito, tra cui le visualizzazioni di
pagina, il tempo medio (meglio se elevato) e la frequenza di rimbalzo (più bassa è, meglio
è).
Da questi dati, possiamo capire quali sono le pagine più importanti per il sito, quali
devono essere ottimizzate e per quale metrica (tempo medio troppo elevato? Frequenza di
rimbalzo elevata? Visualizzazioni troppo basse?).
Visto che la velocità è un fattore tenuto in considerazione per il posizionamento, anche la
sezione Velocità ha la sua importanza. Viene infatti testato su un campione di pagine con
diversi browser, il tempo medio di caricamento delle pagine, dal download della pagina,
alla risposta del server, al tempo impiegato per risalire al dominio… avere un ottimo
hosting, può fare la differenza.
Dashboard

Le dashboard offrono una panoramica immediata di tutto ciò che accade sul sito, sotto
forma di grafici. La cosa interessante è che è possibile aggiungere Widget (che mostrano i
vari dati) ma soprattutto, che è possibile creare più dashboard e personalizzarle ciascuna a
proprio piacimento!
In tempo reale
In questa sezione è possibile vedere ciò che accade sul sito…In tempo reale!

Possiamo vedere quanti visitatori ci sono attualmente sul sito, in che pagina sono, da dove
arrivano, se sono “nuovi” oppure se hanno già frequentato il blog, con che parola chiave
sono arrivati e la posizione geografica in cui si trovano.
Può essere molto interessante analizzare questi dati immediatamente dopo aver distribuito
sui Social Media un contenuto, per capire il reale impatto che ha nel giro dei primi N
minuti, oppure anche per capire se i contenuti nuovi o modificati sono visualizzabili dagli
utenti e se il codice di tracciamento di Analytics funziona.

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