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Relazione di Fisica :
“ Mappatura del campo magnetico ”
OBIETTIVI :
Realizzare una mappa del campo magnetico generato da un magnete permanente e tracciare
alcune linee di campo ( a livello qualitativo);
valutare la dipendenza del campo magnetico dalla distanza lungo l'asse del magnete e confrontarla
con il caso di un disco percorso da corrente.

MATERIALE OCCORENTE :
Magnete permanente : un magnete a forma di disco fissato su una torretta
Sonda ad effetto Hall : strumento usato per calcolare il modulo del campo magnetico
Supporto per la sonda : apparato dotato di slitte e viti che permettono di orientare nello spazio la
sonda e in particolare di traslarla lungo un piano XY.
Rilevatore: un rivelatore elettronico che elaborava i dati della sonda e forniva il valore del campo
rilevato in gauss (G = 10-4 T).

magneti (di fatto ne utilizziamo solo uno)

DESCRIZIONE DELL'ESPERIENZA :
L'esperienza di laboratorio consiste nel rilevare con la sonda Hall, collegata al dispositivo
elettronico, il modulo dell'induzione magnetica del magnete fisso su un piano XY. Per prima cosa si
è dovuto determinare tale piano per cui si è orientata la sonda in modo tale che nel punto (0,0)
(assunta come posizione centrale del magnete) si avesse esattamente il massimo valore di B in
verticale. Fissata la sonda su questo piano (da notare che una minima variazione della posizione,
specialmente in vicinanza del magnete, causa una variazione sensibile dei dati raccolti) si è
orientata in modo tale da sfruttare l'effetto Hall causato da tale magnete procedendo alle
misurazioni.
Tali misurazioni sono state effettuate posizionando la sonda in modo parallelo dapprima all'asse y
(seguendo le opportune tacche su una scala che ci assicuravano l'angolazione) in modo da
calcolare la componente Bx in quanto per effetto Hall tale dispositivo è sensibile unicamente alla
componente del campo che è ad esso perpendicolare.
Il valore rilevato dell'induzione magnetica veniva visualizzato dal display del rilevatore elettronico e
così facendo si è potuto, senza ulteriori calcoli, procedere nel “mappare” il campo ossia nello
spostare la sonda lungo gli assi x e y per registrare passo per passo i valori misurati. Tale
misurazione è stata fatta per 49 punti del piano descritti da coordinate (x,y).
L'ascissa è stata divisa in 7 punti equispaziati da 0.5 cm, mentre l'ordinata in 7 parti da 1 cm.
Successivamente la sonda è stata ruotata di 90° in modo da risultare parallela all'asse x e da
rilevare la componente By per ogni singolo punto del piano. Tutti i dati di Bx e By sono stati
riportati nelle tabelle di cui a seguire e da questi si è proceduti nel fare i calcoli per determinare i
valori che erano obiettivo dell'esperienza.

PROCEDIMENTO E RACCOLTA DATI :


In tabella sono riportati i valori di Bx e By calcolati con la sonda di Hall. Sapendo che queste due
componenti del campo sono perpendicolari tra loro è possibile applicare il teorema di Pitagora per
ricavare il modulo del vettore di induzione magnetica.

Controllata l'esattezza della posizione dell'asse trovata non è rimasto che completare la mappatura
del campo attraverso la determinazione delle linee di flusso che fanno vedere come il polo del
magnete considerato sia negativo. La mappatura completa del campo è quella riportata.

Mappatura del campo magnetico


3

1
y(cm)

-1

-2

-3
-0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5
x(cm)

II
Si allega lo script creato ed utilizzato con il software di calcolo numerico MATLAB™ per la
realizzazione di cui sopra :

x=[0.5:0.5:3.5];
y=[-3:3];
Bxs=[28 5 0 -3 -4 -5 -4;
37 -6 -20 -19 -16 -13 -10;
-119 -84 -69 -48 -32 -23 -18 ;
-578 -177 -106 -66 -44 -31 -21;
-194 -121 -83 -53 -38 -27 -19;
39 -28 -29 -25 -21 -17 -12;
32 1 -5 -4 -6 -6 -5];
Bys=[36 33 25 20 15 12 10;
98 59 39 27 16 13 10;
281 77 41 26 15 10 6;
92 4 1 3 0 2 0;
-314 -84 -44 -23 -12 -7 -3;
-170 -77 -51 -31 -19 -13 -8;
-45 -36 -33 -23 -17 -12 -8];
hold on; zoom on;
quiver(x, y, Bxs, Bys, 'r')
title('Mappatura del campo magnetico') xlabel('x(cm)') ylabel('y(cm)')

La seconda parte dell'esperienza consisteva nel determinare la componente By del campo


immaginando il magnete stesso come una spira piana ortogonale all'asse del magnete percorsa da
corrente.
Ecco riportati i dati sperimentali e il rispettivo grafico:

x(cm) By
0,5 491 600
1 254
1,5 138 500 491
2 84
2,5 54
3 36 400

3,5 24
4 17 300
4,5 11
B (G)

254
5 8
200
5,5 5
6 3 138
6,5 2 100
84
7 1 54
36
7,5 0 24 17 11 8 5 3
0 2 1 0 0 0 0 0 0
8 0
8,5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

9 0
x (cm)
9,5 0
10 0

CENNI TEORICI :
Il fisico americano Hall scoprì che quando una lastra
metallica, lungo la quale fluisce una corrente elettrica I,
è posta in un campo magnetico perpendicolare alla
lastra, appare una differenza di potenziale tra punti
opposti sui bordi della lastra.
L'effetto Hall è un fenomeno fisico che permette di
determinare il segno dei portatori di carica in una
corrente elettrica attraverso la loro interazione con un
campo magnetico. Per spiegare l'effetto Hall, si può
considerare una lastra di conduttore lungo la quale un
elettrone e si muove con velocità v (come in figura).

III
Quando la lastra viene esposta ad un campo magnetico B ortogonale al moto dell'elettrone,
sull'elettrone stesso agisce la forza di Lorentz
F = -ev x B
(dove e è la carica dell'elettrone, v la sua velocità e B l'induzione magnetica) che tende a spostarlo
sul bordo della lastra, dando origine ad una distribuzione di carica non uniforme responsabile della
differenza di potenziale rilevata da Hall.
L'effetto Hall non è esclusivo dei conduttori, ma anche dei semiconduttori nei quali è noto che i
portatori di carica sono di due tipi. In questo caso la forza di Lorentz sospinge da un lato gli
elettroni e dal lato opposto gli ioni positivi, e l'effetto Hall risulta molto più marcato che nel caso
dei conduttori.

Per misurare il momento magnetico m della calamita immaginiamo il magnete stesso come una
spira circolare ortogonale all’asse x’ percorsa da corrente continua.
Il campo magnetico lungo l’asse della spira è, per ragioni di simmetria, orientato parallelamente
all’asse x’. Per dimostrarlo possiamo dividere la spira in tratti infinitesimi dl, possiamo quindi
decomporre dB scrivendolo come somma vettoriale di una componente parallela al piano y e una
al piano x:
Si può quindi osservare che i contributi paralleli all’asse y di due elementi dl diametricalmente
opposti si cancellano, quindi contribuiscono solo le componenti di B lungo l’asse x.

CONCLUSIONI :
Si osserva che l'intensità del campo magnetico è indicativamente simmetrica rispetto all'asse X
secondo il nostro sistema di riferimento. I margini d'errore sono dovuti alla difficoltà di posizionare
la sonda, da errori intrinseci alla strumentazione e generici disturbi al sistema e imprecisione
dell'operatore.
L'esperienza ha comunque soddisfatto gli obiettivi richiesti, poiché è stato possibile valutare
qualitativamente il campo magnetico B.

IV

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