Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1/4
COLLEGIO DI TORINO
FATTO
Pag. 2/4
- la variazione retroattiva e in senso peggiorativo dei tassi di rendimento operata dal
Decreto Ministeriale è priva di copertura a livello di fonte primaria;
- l'orientamento seguito dal giudice di legittimità (e nel seguito dalla giurisprudenza di
merito e arbitrale) è rivolto a dare prevalenza alle condizioni a tergo del buono fruttifero
rispetto ad eventuali modifiche introdotte precedentemente dai decreti ministeriali.
L’intermediario resistente, nelle controdeduzioni, afferma:
- parte ricorrente contesta il rendimento riconosciuto per 5 buoni fruttiferi emessi il
02.10.1982;
- i buoni fruttiferi postali oggetto del ricorso appartengono alla serie ordinaria “O” la quale,
come noto, ha visto modificare il proprio rendimento per effetto del D.M. 13/06/1986
concernente la “Modificazione dei saggi d'interesse sui libretti e sui buoni postali di
risparmio”;
- la materia è regolata dal D.P.R. 156/1973, il quale sancisce espressamente il principio
secondo cui le variazioni del saggio di interesse dei buoni postali fruttiferi sono disposte
con decreto del Ministro del Tesoro reso unitamente al Ministro per le poste e le
telecomunicazioni, quale è appunto il succitato Decreto adottato nel 1986;
- la variazione dei tassi di interesse, operata con il Decreto sulla “Modificazione dei saggi
d'interesse sui libretti e sui buoni postali di risparmio”, trae pertanto fondamento da una
fonte di rango legislativo, ovvero il D.P.R del 1973, ciò escludendo pertanto un possibile
profilo di inadempimento contrattuale a proprio carico.
Parte ricorrente chiede che il Collegio riconosca il proprio diritto “alla liquidazione
dell’importo non corrisposto dall’intermediario nella misura pari ad Euro 46.429,49, od ogni
diversa somma che dovesse essere accertata in corso di causa”, con vittoria di
competenze e spese.
DIRITTO
La questione sottoposta all’attenzione del Collegio investe il problema del rimborso dei
buoni fruttiferi postali, oggetto di modifiche sui rendimenti: vale a dire se debbano essere
rimborsati secondo le condizioni apposte sul retro dello stesso, relative alla serie “O”
vigente al tempo dell’emissione, ovvero secondo il diverso criterio dettato dal D.M.
13.06.1986, intervenuto posteriormente all’emissione.
Pertanto i diritti spettanti ai sottoscrittori dei buoni postali possono subire variazioni nel
corso del rapporto per effetto di atti normativi (come i decreti ministeriali) successivi
all’emissione dei buoni stessi (v. da ultimo Collegio di Napoli, decisione n. 5197/2018;
Collegio di Palermo, decisione n. 20638/2018).
Pag. 3/4
Il Collegio pertanto, tenuto conto del disposto dell’art. 173 (Tabelle degli interessi -
Variazioni) del D.P.R. 29 marzo 1973 n. 156 (come modificato dal D.L. 30 settembre 1974
n° 460) (Codice Postale) e dell’art. 6 del D. M. del Tesoro 13 giugno 1986; ritenuta
ammissibile la possibilità di eterointegrazione del contratto in base allo specifico regime
che sia stato contrattualmente convenuto dalle parti al momento dell’emissione del titolo
(cfr., ad esempio, la decisione n. 1465/12); ammessa la possibilità che, per effetto della
sopravvenienza di atti normativi, il tasso degli interessi originariamente previsti potesse
essere modificato,
P.Q.M.
IL PRESIDENTE
firma 1
Pag. 4/4