Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1 ‐ Contenuti obiettivi
delle misure e richieste di norma
Statistica Sperimentale e Misure
Meccaniche
Fattori accidentali
Fattori sistematici
t / oC
20
l/m
ISO 1: 1975
11
t / oC
20
l/m
ISO 1: 1975
EFFETTI ACCIDENTALI E SISTEMATICI
Fattori sistematici
Riprendiamo l’esempio della variazione temperatura di ΔT=10 °C
rispetto alla temperatura convenzionale per le misure di
lunghezza di 20 °C (ISO 1), che farà allungare il nostro pezzo della
lunghezza ΔL
Possiamo correggere tale effetto calcolando il valore della
dilatazione termica ΔL con l’opportuno modello matematico:
∆ ∆
e sottraendolo da risultato di misura.
L
T / oC
t
l/m
L= LT
EFFETTI ACCIDENTALI E SISTEMATICI
Fattori sistematici
Riprendiamo l’esempio della variazione temperatura di ΔT=10 °C
rispetto alla temperatura convenzionale per le misure di
lunghezza di 20 °C (ISO 1), che farà allungare il nostro pezzo della
lunghezza ΔL
Possiamo correggere tale effetto calcolando il valore della
dilatazione termica ΔL con l’opportuno modello matematico:
∆ ∆
e sottraendolo da risultato di misura.
Possiamo compensare tale effetto utilizzando uno strumento
dello stesso materiale che si allungherà dello stesso valore ΔL
COMPENSAZIONE DELL’ERRORE
SISTEMATICO
T / oC
L/m
COMPENSAZIONE DELL’ERRORE
SISTEMATICO
T / oC
L/m
RIDUZIONE DELL’ERRORE
SISTEMATICO
T / oC T / oC
L/m
EFFETTI ACCIDENTALI E SISTEMATICI
È evidente il costo limitato di tali
operazioni di correzione e
compensazione degli effetti e
riduzione delle cause, rispetto ad
una revisione completa del
processo di produzione!
Se si vuole che un risultato di misura trasferisca realmente
un’informazione ed eviti il paradosso visto precedentemente, ad
ogni risultato di misura deve essere associato il corrispondente
intervallo d’incertezza.
A B A B A B
Giulio Barbato – Politecnico di Torino 24
Sovrapposizione Separazione
1 2 3
A B A B A B
A B
A B
A B
Nel caso la tolleranza sia imposta da una regola esterna (ad es. legge,
vincolo contrattuale), si deve tener conto che le misure fatte all’atto del
collaudo hanno la loro incertezza, per cui, se il risultato capita al limite
della tolleranza, è possibile che il misurando sia fuori tolleranza.
Zone di
incertezza
Zona di Zona di
rifiuto rifiuto
inferiore Zona di accettazione superiore
Limiti di tolleranza
Zona di Zona di
rifiuto Zona di accettazione rifiuto
inferiore superiore
xxxxxx x
xxxxxx x x x
x xxxxxxxxx x xxx x x x
Limiti di tolleranza
x x
xxxxxx x
xxxxxx x x x
x xxxxxxxxx x xxx x x x
Limiti di tolleranza
rrraaa r = rifiutato
rraaa a = accettato
rrraa
rraaa
Limiti di tolleranza
Nei molti casi in cui le tolleranze non sono imposte da vincoli legali o
contrattuali, vengono determinate con prove fatte variando il parametro in
esame e determinando in corrispondenza il buon esito del pezzo prodotto
(accettato, a) o il suo scarto (rifiutato, r). Il confine così determinato tiene già
conto dell’incertezza degli strumenti usati per fare le prove, e, quindi, non
deve essere ulteriormente spostato.