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PRESIDENTE
SEGRETARIO
PRESIDENTE
1
Sulla scorta di quanto democraticamente determinato, ti
invito quindi a non considerare più Mastrandrea capogruppo del
Pdl del Consiglio Comunale della città di Seveso.
Ti invito a dare comunicazione ufficiale di questo
documento a tutti i Consiglieri Comunali di Seveso. Tanto è
indispensabile per la chiarezza politica e amministrativa. Cordiali
saluti. Ora sai a chi dare le caramelle.
PRESIDENTE
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Questo è quanto dicono i due strumenti che per noi di
Seveso fanno fede. Lo statuto e il regolamento. Com e avete
sentito sono due modi di normare questa vicenda clamorosamente
diversi.
Che cosa noi avremmo come conseguenza? Che se
applichiamo lo statuto, tutta la vicenda che veniva posta sulla
questione di un Consigliere Comunale che ha cambiato gruppo, ma
il gruppo di destinazione non ha dichiarato l’accettazione, non
esiste, in quanto, come avete letto, sullo statuto non si parla di
quest’obbligo.
Se invece noi applicassimo il regolamento, tenete presente
che nel diritto quando ci sono fonti contraddittorie sulla stessa
materia, la norma generale di diritto di solito è quella di tenere in
considerazione la fonte di livello superiore, in questo caso lo
statuto rispetto al regolamento.
Ma se noi applicassimo il regolamento e non tenessimo conto
di usi e consuetudini che, come voi sapete nel nostro diritto
trovano spazio giustamente, ma noi applicassimo formalmente il
livello inferiore di diritto, quindi il regolamento, sapete quale
sarebbe la conseguenza che io come Presidente dovrei trarre e non
traggo? È clamorosa.
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il buonsenso che secondo me dovrebbe avere altrettanto spazio, ci
porti a dire che tutti questi gruppi sono regolarmente costituiti.
Ma allora anche il passaggio di un Consigliere da un gruppo
all’altro senza i formalismi previsti dallo stesso articolo, deve
essere per lo stesso motivo di buonsenso evidente ed accettato.
PRESIDENTE
Grazie.
PRESIDENTE
No, un momento…
PRESIDENTE
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CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
PRESIDENTE
Rispondo io…
PRESIDENTE
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
PRESIDENTE
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convocazioni ecc, a regolarizzare le posizioni dei gruppi
consiliari, visto che c’è un regolamento in base alle cose che Lei
sosteneva, quindi che ogni capogruppo formalizzi.
Ultima riflessione è che io esprimo rammarico notevole
perché il partito che ha preso più voti a Seveso non si presenta in
questa maniera con un grande senso della responsabilità
politico/istituzionale, quindi anche le parole di oggi di Pontiggia,
io prendo atto perché non è il mio partito, però di riflettere sulla
possibilità e sulla capacità di mettermi in relazione.
Voi fate parte di questo partito, siete partiti insieme e
quindi se dovete dividervi, sia chiaro anche ai cittadini che cosa
vuol dire in discorso di programmi, in discorso di persone o di
fiducia al Sindaco o meno.
Altrimenti credo che è un peccato. Io credo che sia per la
democrazia, per lo scambio interno del Consiglio,
dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale arrivare a
situazioni d’imbarazzo di questo tipo che possono generare ilarità,
ma sono a mio modo di vedere estremamente gravi.
Purtroppo devo dire che non riguardano solo il Comune di
Seveso. Mi sembra che il Pdl su questo territorio abbia dei seri
problemi di relazione per quanto posso vedere o leggere.
Questo è un fatto per la democrazia grave, perché il Pdl ha
in sé molti voti dei cittadini, la fiducia di molte persone come per
gli altri partiti, però in questo caso, quindi io richiamo il senso di
responsabilità perché altrimenti credo che anche chi sta in
Consiglio all’Opposizione, chi sta con voi alleato non sia una
grande, bella situazione dal punto di vista politico e anche
culturale per la politica.
Io vi chiedo al di là delle dichiarazioni di fare un passo in
più, altrimenti se andiamo avanti a regolamenti credo che la gente
non capisca, è un danno prima di tutto per il Pdl. Grazie.
PRESIDENTE
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superiore sana tutto, non c’è un problema per nessun gruppo, per
cui non devo fare un’azione.
Sul fatto di comunicarlo posso anche farlo, anche se più che
dirlo in Consiglio Comunale dove si è sotto verbali zzazione,
registrazione e tutto… E’ chiaro che è una dichiarazione sulla mia
posizione, poi domani mi dicono che è sbagliata, ne prendo atto.
Ripeto, non sono un avvocato. Va bene. Mi pare che c’è una
piccola… Prego, Consigliere Tagliabue.
PRESIDENTE
SINDACO
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Una parte della Maggioranza è disinteressata…
SINDACO
PRESIDENTE
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Per non parlare poi entrando nel merito del tipo di rapporti
che ci sono stati in questi mesi con Aspes. In seco ndo luogo Lei
ha parlato di questa divisione all’interno della Maggioranza,
questa divisione interna al Pdl. Questa divisione interna al Pdl
stando ai voti che Lei ha preso non garantirebbe a questo
Consiglio che ci fosse una Maggioranza con Lei Sind aco.
Voi avete la Maggioranza grazie ad un Consigliere che è
stato eletto con i voti della Minoranza, dell’Opposizione e s’è
spostato nei banchi della Maggioranza.
Quindi a mio parere politicamente voi non avreste diritto di
governare. Voi andate avanti in questo modo, però l a divisione di
questa Maggioranza in particolare nel Pdl dimostra tutta
l’incapacità della Sua Maggioranza di portare avanti una politica
seria per il bene della nostra città.
PRESIDENTE
CONSIGLIERE
PRESIDENTE
CONSIGLIERE
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Questa audizione è fatta per il Consiglio Comunale e la
Maggioranza in primis deve assumersi questa responsabilità.
Questa cosa deve essere sottolineata. Non è un problema
nostro. Tra l’altro io vi chiedo se esiste la necessità di un
chiarimento politico perché le cose che diceva il Sindaco,
venivano dette, io credo che chiedesse un dibattito che non è
previsto questa sera. Quindi eviterei di approfondi re giudizi di
carattere generale sui partiti, perché credo che devono essere
presenti tutti i componenti del Consiglio Comunale e si può
discutere ad un altro punto dell’Ordine del Giorno. Altrimenti…
PRESIDENTE
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PUNTO N. 1 – O.d.G.
PRESIDENTE
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PRESIDENTE DI ASPES – MATTA ANTONIO
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finanziamento alla Regione Lombardia Direzione Generale
Istruzione, formazione e lavoro.
È giusto sottolineare, questo è stato un successo progettuale,
poiché l’Inail ha ammesso al finanziamento il proge tto presentato
da Aspes per un ammontare provvisorio complessivo di oltre
342.000,00 euro. I lavori sono stati realizzati, sono in corso di
ultimazione, nel 2010.
Nel gennaio 2009 è stato predisposto il censimento della
situazione dei parcheggi. Nell’area centrale di Seveso è
predisposto il progetto di massima del piano della sosta Seveso
centro, mentre nel marzo 2009 la Giunta Comunale di Seveso ha
espresso il proprio giudizio favorevole a mettere a disposizione di
Aspes le aree sterrate di proprietà comunale in Via Laforet per
l’istituzione di un parcheggio pubblico temporaneo, intervento
importante e necessario che ha permesso di compensare la
mancanza di posti a parcheggio venutasi a creare con la
cantierizzazione della piazza comunale per i lavori di costruzione
della sede della fondazione Lombardia per l’ambient e.
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La gestione dei servizi di affissione pubblica e custodia
stabili non presenta invece particolari novità rispetto all’esercizio
precedente. Si è proceduto puntualmente fino alla fine del 2009 al
rientro sulle esposizioni debitorie pregresse e nel 2010 se ne
prevede la chiusura totale.
In via di studio un’attenta gestione finanziaria, una
operatività ridotta all’essenziale a causa dei ben noti problemi
macroeconomici già richiamati e su cui sono certo poi torneremo
nel corso della discussione e un ricorso pure ridotto all’essenziale
per le lavorazioni esterne.
È da sottolineare, infatti, che le nostre maestranze stanno
effettuando tutte le manutenzioni di immobili e stradali nelle loro
possibilità. Si è proceduto infine a livello organizzativo del
personale alla codificazione delle procedure interne con i relativi
mansionari, passo che è stato pure utile e propedeutico alla
richiesta di certificazione di qualità Iso 9001 che è stata ottenuta
nel 2010.
Ciò permetterà di rendere ai cittadini un servizio ancora più
qualificato oltre che apportare indubbi vantaggi organizzativi
interni. Questo non è nella relazione perché è un passaggio
avvenuto successivamente. Ci si è anche adattati ai dettami della
legge 231 con l’adozione di un codice etico, all’istituzione di un
organismo di vigilanza interno. Questa è la relazione.
PRESIDENTE
SINDACO
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SINDACO
PRESIDENTE
PRESIDENTE
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SINDACO
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farmacia, la farmacia è molto legata al territorio, perché ha
dovuto distinguersi dal resto del servizio farmaceu tico dando dei
servizi in più perché doveva caratterizzarsi.
Questo ha determinato il fatto che è stato poi anche il
successo della farmacia, perché la farmacia lavora, lavora bene,
ha utili crescenti. È vero che nel contratto viene richiesto che il
Comune debba periodicamente verificare la quantità.
Io mi sono permesso di rispondere che tutto sommat o quando
uno vede che i fatturati crescono e il gradimento della gente è
palpabile proprio dagli incrementi dei fatturati, è inutile andare a
spendere per fare delle interviste alla gente, quando ormai si ha la
certezza che il risultato c’è.
La nostra farmacia non chiude d’estate, non fa ferie. Ha
degli orari prolungati, chiude alle 8.00 di sera, perché le 8.00 di
sera… E’ solo mezz’ora dopo, ma è una mezz’ora importante
perché sono gli ambulatori dei medici che chiudono alle 8.00, per
cui quella mezz’ora dalle 7 e mezzo alle 8.00 ci garantisce
un’utenza importante.
Al mattino fa il controllo del colesterolo gratuito. Questo è
un servizio che dà gratuitamente. Credo che siano poche le
farmacie che fanno questo. Tutto sommato è un servizio che
funziona bene.
Il contratto di servizio per la gestione dei servizi
pubblicitari. Prosegue senza arte né parte. Adesso non sto a
leggere tutto. Mi dica Lei. Se vado avanti così fin iamo a metà
serata. Se c’è qualche problema particolare che vuole affrontare,
io Le rispondo volentieri. Credo che sia il famoso 1.600.000,00
del debito, quello che poi ha sollevato sul suo blog.
PRESIDENTE
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…Avere come concordata. Crediti Aspes, Aspes Comune di
Seveso, 2.312.509,00. Debiti Aspes 635.775,00, totale credito
Aspes 1.676.733,00, che corrisponde esattamente al debito che poi
Aspes aveva con le società che garantivano la raccolta rifiuti.
Aspes ha un unico suo interlocutore. Questo interlocutore è
il Comune di Seveso. In effetti, questa situazione debitoria era nei
confronti del Comune di Seveso. Fortunatamente gestendo la
Tarsu Aspes aveva un’ottima liquidità che corrispondeva a più di
un milione di Euro, per cui ha potuto tranquillamente far fronte a
questo debito.
Il Comune a sua vota nel giro di un anno ha poi po sto in
essere tutte le partite dare/avere in modo che questo debito
possiamo considerarlo non più esistente. Non c’è nulla di anomalo
nella contabilità di Aspes riguardo a questo discorso.
Certo, ci può essere il discorso come mai si è creato questo
disavanzo negli anni precedenti, però uno, non dipende da noi, ma
poi tutto sommato era un discorso che era assolutamente coperto
sia a livello di Comune sia a livello di liquidità di Aspes. Non
c’era una scopertura o un discorso contabile che potesse
preoccupare.
Questo oltretutto è giustificato dal fatto che mai i revisori
dei conti di Aspes, anzi, non si chiamano revisori dei conti,
collegio sindacale di Aspes formato da tre commercialisti non ha
mai sollevato problemi riguardo alla situazione contabile di
Aspes.
Io ritengo la situazione dell’indebitamento assolutamente
risolta, coperta senza nessun problema.
Posso, Presidente?
PRESIDENTE
Sì, prego.
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Lei ha parlato di questa lettera protocollata a gi ugno, però è
anche vero che Lei è uscito a pranzo col Presidente Borgotti e
abbiamo pagato noi il conto di quel pranzo.
SINDACO
SINDACO
SINDACO
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comunale. Mi ricordo che Lei non era contento di qu esta scelta.
Aveva posto dei dubbi, avanzato delle critiche.
Mi fa piacere che sia tornato indietro. Si è fermato proprio
sul contratto della pubblicità perché è un servizio che è
completamente in alto mare, in quanto ci sono pochi soldi, non si
può fare nulla, ci sono pochi spazi istituzionali, non ha adottato la
carta dei servizi. S’è fermato proprio al momento giusto nel
relazionare.
Quello che emerge dalla Sua risposta, a parte il ritardo della
risposta, è un’interpellanza come tutte le altre che chiedeva niente
di più e niente di meno di avere informazioni che già
l’Amministrazione doveva avere in suo possesso.
Erano delle verifiche che voi già dovevate fare e dovevate
farle annualmente, do dei soldi alla municipalizzata, la
municipalizzata utilizza dei soldi pubblici, è giusto che
l’Amministrazione Comunale controlli la municipalizzata ogni
anno.
Voi non dovevate fare nient’altro che trasferire a noi queste
informazioni che già dovevate avere. Se mi avete fatto aspettare
così tanto, probabilmente queste informazioni non le avevate e i
controlli non li avevate fatti.
Probabilmente non su tutti i campi ovviamente, per l’amor di
Dio. In alcuni campi è chiaro ed è palese che la società,
probabilmente anche perché non ha avuto la pressione da parte
dell’Amministrazione, ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Sono molti i punti nei quali si dice non risultano
rendicontazioni per la verifica del perseguimento, la società non
ha presentato il progetto per la predisposizione, agli atti non
risultano progetti di fattibilità per la realizzazione di attività di
cremazione, non risulta alcuna trasmissione di rapporti annuale,
insomma, i non sono troppi.
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Come diceva Lei, è il braccio destro dell’Amminist razione
Comunale ed è giusto che l’Amministrazione Comunale controlli
l’operato della municipalizzata.
Lei diceva che la municipalizzata è vicina
all’Amministrazione Comunale, può essere vicina per determinati
argomenti, ma quando si tratta di avere informazioni, la
municipalizzata è distante anni luce nei confronti
dell’Amministrazione.
PRESIDENTE
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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA
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cliente finale è stata molto apprezzata e recepita e ci ha permesso
di crescere.
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Da questo punto di vista io mi permetto di sottolinearlo a
Lei, Consigliere Formenti che è così attivo in fase propositiva, lo
sforzo che mi rendo conto non è immediato perché anche
all’interno della stessa, se vogliamo, Maggioranza definiamola
così, finché non ci si è trovati a lavorare gomito a gomito sui
problemi concreti, io non lo nascondo, lo dico molto
sinceramente, c’era anche da parte di alcuni nostri esponenti un
certo preconcetto nei confronti di Aspes.
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del taglio dei trasferimenti statali, ha il problema del fatto di non
avere più l’Ici da gestire, ha il problema del fatt o che c’è la crisi
nel settore immobiliare che non porta oneri di urbanizzazione.
I poveri Comuni da dove cavolo devono prendere le risorse?
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
Però ci tenevo a dire che tutto quello che è stato fatto l’anno
scorso, interventi alle scuole, interventi per i parcheggi,
interventi…
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CONSIGLIERE
PRESIDENTE
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Civico in Consiglio Comunale parla di noi senza che noi ne
sappiamo niente?
Oggi ho fatto fare una ricerca dai nostri responsabili per
capire con chi si fosse rapportato il Difensore Civico e ho
scoperto, peraltro l’avevo intuito da quello che mi avevano detto
ieri, che si è rapportato soltanto con un dipendente Aspes, ha
intrattenuto una corrispondenza personale con questo dipendente
Aspes, che tra l’altro scusate se lo dico, non vogl io privare la
privacy di nessuno, è tutto documentato, si è preso anche la briga
per zelo e per una volontà, io l’ho capito, di assistenza ad un
cittadino di andare oltre le sue competenze e questa
corrispondenza è rimasta tra loro.
Io quello che potrò fare domani è dire al Difensor e Civico se
tu riscontri un problema di comunicazione con Aspes, Aspes ha un
Direttore della struttura, ha un Presidente, ha un Consiglio
d’Amministrazione, non fa altro che portare la problematica a noi.
Io non posso rispondere di una corrispondenza tra il
Difensore Civico e un nostro dipendente di cui non sono stato
neanche informato.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
PRESIDENTE
PRESIDENTE
PRESIDENTE
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poi passiamo alla parte del dibattuto. Prima siete partiti
probabilmente in ordine di mole e d’importanza d’interpellanze.
Quella che avete discusso era dell’aprile.
Io andrei con le altre due in ordine cronologico, quindi mi
risulta precedente l’interpellanza Formenti sulla situazione
debitoria del Comune verso Aspes del 14 gennaio. No, Butti arriva
dopo, è del 1 febbraio.
SINDACO
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una parte del canone del 2009 che non possiamo pagare
esclusivamente perché inciderebbe poi sul rispetto del patto di
stabilità, ma che abbiamo a bilancio e che è pronta per essere
pagata nei primi mesi del 2011.
Il resto riguarda la revisione dei contratto Aspes che è stato
oggetto di discussione nei giorni scorsi, per cui per quanto
riguarda il canone del 2010 c’è stata questa revisione dell’importo
legata alle contingenze di dover ridurre necessariamente quelle
che erano le spese del Comune.
La situazione debitoria è assolutamente sotto cont rollo
rispetto a quello che abbiamo ereditato, quel famoso 1.600.000,00
che era il debito che il Comune aveva nei confronti di Aspes.
Questo non esiste più.
La situazione è gestita perfettamente, senza probl emi.
Quando arriverà l’Assessore Allievi che sicuramente viene, ha
solo detto che ritarda, magari lo chiarirà meglio.
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SINDACO
SINDACO
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Vengo anche alla Sua richiesta perché, in effetti, è giusto
quello che Lei dice. Come mai ci sono delle cose co ntestate? Ci
dovrebbe essere un ordine, si dovrebbe dare corso all’ordine,
dovrebbe essere tutto lineare.
Purtroppo anche qui abbiamo… Lei pensi che in quella
famosa lettera che citava il Sindaco inizialmente di Borgotti ci
sono delle cifre che poi sono comprese in questi 128.000,00
residui, perché la lettera poi di Pirozzi che avevamo visto assieme
in CDA di Aspes è stata superata dalla realtà perché dei pagamenti
ovviamente sono stati fatti in quel lasso di tempo.
Sostanzialmente è giusta la lettera che viene allegata alla
risposta della Sua interpellanza, anche se Le dico per chiarezza a
me non è stata comunicata questa lettera perché ci fosse una
verifica incrociata.
È abbastanza corretta. Cosa succedeva in passato? Che molto
spesso Aspes veniva incaricata, infatti, abbiamo cercato di sanare
questa situazione nell’ultimo periodo dove i rapporti sono
notevolmente cambiati, veniva incaricata di fare un lavoro, quindi
con un atto scritto magari, questo soprattutto, ripeto, è successo
nel 2008.
Aspes lo eseguiva, poi si scopriva che non c’era l a copertura
a bilancio. Ad esempio nella lettera di Borgotti famosa di cui si
parla c’erano una voce o due… Mi sta ascoltando, Co nsigliere?
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evidentemente. Ma questo rientrava in un’ottica generale di
rapporti per cui Aspes andava a compensare delle attività.
È chiaro che avendo preso in mano un altro tipo di gestione,
cioè noi abbiamo preso in mano un’altra gestione, con una
differente modalità di rapportarsi noi abbiamo detto, c’è aperta
questa fattura per cui noi abbiamo sostenuto dei costi. Cosa
dobbiamo fare?
Il Comune ci dice noi non ve la possiamo riconosce re perché
non c’era allora la copertura, mi spiego? È da ques to che nascono
delle contestazioni. Ad esempio, banalizzo, ma solo per la
cronaca, c’è una fattura relativa ad un intervento fatto dalla Sib
sulle piscine, parlo sempre del 2008, precedenza che noi abbiamo
aperto perché noi abbiamo sostenuto questo costo, però il Comune
non ce l’ha commissionata. Ce l’ha commissionata Sib per conto
del Comune. È difficile anche spiegare queste cose, ma sono
successe. Alla fine è questo a cui si riferisce la contestazione.
Quello che, infatti, abbiamo cercato di fare parlandoci negli
ultimi mesi, vivendo le situazioni è stato semplicemente di dire:
d’ora in poi, infatti, se Lei vede, io ho contribuito per quella
parte, se Lei vede nel contratto di servizio viene esplicitata una
serie di opere che Aspes fa.
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Adesso perlomeno, pur nell’ambito delle difficoltà di
bilancio che non sta a me qui identificare, perché il Comune ha
fatto determinate scelte politiche, noi come Aspes abbiamo
cercato solo di essere ancora una volta una risorsa per il Comune,
si va a fare maggiore chiarezza, per cui si dice, è vero che c’è un
canone differente, però questo canone viene ad identificare una
serie di operazioni periodiche che si fanno.
A parte questo, tutto andrà autorizzato, coperto
finanziariamente, poi realizzato.
Ho capito quello che lei dice. Io però tengo a pre cisare che
una serie di cose non si potrebbero fare con questo tipo di
struttura. Se si è scelto evidentemente anni fa di puntare sulle
municipalizzate per dare una maggiore gestibilità. La
municipalizzata può essere una risorsa anche se non c’è la
copertura finanziaria per il Comune. È la municipalizzata che si
assume il costo.
Come abbiamo fatto ad esempio noi per Laforet, Laforet…
Posso andare avanti?
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Nel luglio dello scorso anno c’è stata l’impellenza di
adattare una serie di plessi scolastici, quattro, alle esigenze della
sicurezza. Si poteva fare l’intervento soltanto durante l’estate e le
scuole dovevano essere pronte e consegnate per settembre.
Questa cosa non aveva la copertura finanziaria in quel
momento. L’ha fatta Aspes per conto del Comune e non si sarebbe
potuto farlo altrimenti. Questo è un dato inconfutabile. È questa
cosa che va compresa.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
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pubblici e gli uffici Aspes che stanno al di sotto. Lo affermava
anche ieri l’Assessore Tallarita.
Lei non mi può con il sorriso sulle labbra che è tutto a
posto, che va benissimo, che non ci sono problemi. Ma ci sono
fior di documenti, ci sono fior di richieste.
Lei si è dimenticato quando era in Opposizione, in
Minoranza e aveva gli stessi problemi e anche lei è stato
portavoce di queste lamentele fino a quando non è diventato
Sindaco.
Ma io non accetto che Lei me lo dica sorridendo. Lei si
prenda le Sue responsabilità. È impossibile che per avere una
risposta io devo sentirmi dire dopo otto mesi che non c’era nessun
problema. Peccato che quando ci siamo visti…
SINDACO
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PRESIDENTE
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CONSIGLIERE
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
PRESIDENTE
SINDACO
A febbraio.
SINDACO
SINDACO
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domande. La prima considerazione è il fatto che… Io ringrazio
Matta, il Presidente di essere qui questa sera, che dopo l’altra
volta è un contributo all’approfondimento sia delle modalità
relazionali tra l’Aspes e l’Amministrazione Comunale, che credo
che oltre un dato economico devono avere una comprensione di
metodo di organizzazione.
Evidentemente le cose che sottolineava il Presidente delle
particolarità giuridiche dei due enti, dei problemi che intercorrono
l’Amministrazione pubblica in questo caso sono sul tavolo. È
evidente che una società che è partecipata al 100% del Comune è
influenzata dalle dinamiche amministrative e di bilancio dell’ente
unico finanziatore.
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Naturalmente ha alcuni lati delicati che vanno…
(Interruzione registrazione, fine lato B prima cass etta)
…Socio unico. Il problema della copertura di spesa, che per
l’ente è un obbligo, è determinante per poter far la spesa può non
essere in alcuni casi, come diceva il Presidente, anche per Aspes.
Questo è un lato delicato perché, non so se avete sentito qualche
mese fa la trasmissione sul terzo canale della Gabanelli, quella
trasmissione che viene fatta scandalistica, che non so come mai
prendeva solo le Amministrazioni di centro-destra dicendo che
c’era sperpero di denaro pubblico in queste imprese, fece scandalo
e salvò solo un’impresa a partecipazione unica del Comune di San
Giuliano Milanese, dicendo che era un elemento di fiducia.
Oggi quest’impresa si è scoperta con un deficit di 60 milioni
di euro. Certo non è l’Aspes, però… Quella generazione di debito
è derivata da modalità organizzative, ma anche dal fatto che la
dipendenza con l’ente pubblico può far trasferire difetti oppure
può far sì che la non copertura della spesa influenzi la politica di
gestione amministrativa dell’Aspes.
Detto questo, io credo che questa sia la mentalità più
delicata, questa che riguarda il fare spesa con la copertura
dell’ente, dell’unico socio o degli utili derivati dall’impresa è
determinante. Però, e qua Presidente mi rifaccio al suo indirizzo,
gli utili devono anche non andare a depauperare le iniziative più
interessanti dal punto di vista economico. E’ ovvio che la
farmacia lo è, però anche quella ha bisogno poi di investimenti
per poter rimanere viva perché si va in un’altra direzione.
Concordo, concordo.
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dei posti di lavoro non perpetui in maniera trasversale dei
maggiori costi pubblici sul personale. Questo è un dato a cui oggi
credo bisogna prestare attenzione, che non sia lì che avvenga una
spesa che l’ente pubblico non può più sostenere perché non può
più assumere.
Certo, assolutamente.
Prego.
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CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI
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sera, sull’Aspes la preoccupazione sulla situazione di
aggiornamento dei conti, di previsione dell’anno 2010, così come
la tenuta nella scelta che si è fatta non è stata confortata da una
delibera del Consiglio, unanime o meno ma a maggioranza, che
arrivasse a dire al Consiglio Comunale che nella collegialità di
gestione dei tre, penso, membri del Consiglio di Amministrazione
e ci fosse un orientamento.
La lettera, mi sembra, agli atti sia sua. Oggi ricevo anche
lettera di uno dei tre membri che esprime preoccupazione e
addirittura chiede il rinvio della discussione di questa sera. Io
chiedo qual è la tenuta di governo, dell’Aspes, del Consiglio di
Amministrazione, perché anche se è evidente che il Consiglio può
non essere unanime, ma deve avere una maggioranza, deve
esprimere un’indicazione maggioritaria. Credo che sia necessario
che lo faccia attraverso degli atti, non attraverso il fatto che si sa
che uno la pensa uguale a quell’altro.
L’altra cosa è sul collegio dell’Aspes. Questa let tera del
ragioniere Pirozzi separata dalla collegialità e ripresa dai revisori
del Comune va approfondita, non per altro io credo in maniera
molto responsabile il Presidente del Collegio dei revisori chiedeva
una riunione urgente, che spero venga fatta al più preso al di là
delle questioni di approvazione o meno degli equilibri, e che su
questo incontro venga dato conto all’Amministrazione pubblica e
al Consiglio nella sua collegialità.
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di ieri e del 4 era una preoccupazione, io credo e spero che i
colleghi l’abbiano capita in questo senso, coerente con il voto che
si deve esprimere.
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Amministrazione né di prendere determinate deliberazioni, perché
è stata richiesta dal mattino per il pomeriggio proprio nel
momento in cui tra l’altro io davo il mio contributo per la
conoscenza reale che ho di Aspes al contratto di servizio che era
in quel momento elaborato tra l’Assessore al bilancio e
l’Assessore ai lavori pubblici.
Per cui mi sono permesso di dire, è accettabile una riduzione
del canone e non so, ripeto, la modalità con cui andrete a
deliberarla in Consiglio Comunale. E’ accettabile, però se si tiene
conto del costo del personale, che lei ha correttamente citato, e se
si tiene conto che all’interno di quella cifra noi possiamo fare
questo tipo di manutenzioni periodiche, che sono quelle di cui
parlavamo prima con Consigliere Formenti.
Io colgo la sua preoccupazione, anzi è una manifestazione
secondo me molto positiva perché si comincia a capire che
Aspes…perché siamo passati, se vi ricordate, da un anno fa, che
Aspes era una miniera d’oro che disperdeva soldi da tutte le parti,
adesso Aspes è una società prossima al fallimento, secondo alcuni,
sto estremizzando ma la realtà purtroppo è questa. La realtà
invece è un’altra, che Aspes è una società che in questo momento
è gestita in maniera molto attenta ed oculata e posso dire senza
tema di smentita che soprattutto nell’ultimo anno si è trovata una
sintonia di movimento, di indirizzo, di reciprocità con
l’Amministrazione Comunale, anche dovuta proprio alla pratica
sul campo perché questo Consiglio di Amministrazione di Aspes si
è insediato alla fine del 2008, nel 2009 si è capito un po’
com’erano le cose, perché sembra facile tutto quello che si dice
ma ogni tanto escono fuori documentazioni nuove, solleciti nuovi,
vecchi fornitori che non si sa dove cavolo erano stati…
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a quel famoso allegato B mi pare che si chiami o 3, adesso non
ricordo, che compare nella delibera licenziata dal Consiglio
Comunale, sono quelle le cose che Aspes è tenuta a fare, le
manutenzioni periodiche e gli interventi periodici.
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CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO
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facevamo il caso del difensore civico, sono content o dell’apporto
che viene dato dal nostro personale, che veramente si sta
impegnando da tutti i punti di vista. Il personale è rimasto
sostanzialmente lo stesso, abbiamo tre figure che si occupano
della manutenzione in senso stretto, abbiamo una persona che si
occupa delle affissioni, abbiamo due persone che si occupano tra
il cimitero e i parcheggi, abbiamo due persone che si occupano
della parte contabile amministrativa, oltre al personale che è in
farmacia, oltre al personale addetto alla manutenzione.
Di fatto, il personale addetto alla manutenzione sta facendo
tutte le lavorazioni che noi stiamo portando avanti, perché
nell’ultimo anno non abbiamo fatto praticamente niente in esterno
se si esclude l’intervento che ho citato prima alle scuole di
Baruccana, che è finanziato dall’Inail, su cui noi avevamo
presentato un progetto che è stato finanziato, quindi tutta la
manutenzione si sta facendo in questo modo. Il nost ro collegio dei
revisori, questa volta collegialmente, nell’ultimo CdA ha fatto
presente che sarebbe opportuno che fosse inserita una figura a
supporto del nostro settore contabile amministrativo.
Questa è una necessità che noi avremmo e stiamo
procrastinando fino a che è possibile, arrivando adesso alla fine
dell’anno dovremmo pensare come poter sostenere questo
investimento perché sarà necessario. Al contrario di quello che
pensano molti, Aspes è sottodimensionata a livello di personale
rispetto a quella che è la reale necessità operativa. Su questo,
ripeto, c’è un parere anche collegiale di tutti e t re, Maggioranza e
Opposizione, i membri del nostro Collegio Sindacale, che sono
anche revisori del nostro bilancio.
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all’attività o al funzionamento degli enti affidanti, come sono le
attività che vengono gestite dall’Aspes, noi non andiamo più a
rientrare in questa casistica per cui si pensava si dovesse
procedere addirittura a una vendita del 40%.
Mi sembra positiva anche la sua sollecitazione a non
invadere eccessivamente il privato, ma proprio questa normativa
va a normare questo settore. Aspes potrà continuare a gestire
senza dover ricorrere a gare pubbliche solo questi servizi che sono
strettamente correlati al funzionamento degli enti affidanti, cioè
al funzionamento dell’ente comunale. Per cui non potrà mettersi
sul mercato di altre questioni se non ci saranno le dovute
garanzie, i dovuti supporti normativi proprio per non andare a
inficiare la libera concorrenza del mercato.
PRESIDENTE
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risposte che lei ha dato ai colleghi Consiglieri un paio di
domandine mi verrebbe di cuore di fargliele. Mi sembrerebbe
quasi che lei fosse il primo a non credere di aver firmato un
contratto di 200.000,00 euro con il Comune di Seveso, io vedo che
agli atti non c’è solamente la protesta ufficiale, una lettera, quella
di Pirozzi, che è il membro del Collegio Sindacale e dice: guarda,
signor Presidente, che con 200.000,00 euro noi non ci stiamo
dentro a garantire quei servizi…
52
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
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commissionati dal Comune, a meno che non rientrino nella
manutenzione ordinaria che siamo tenuti già a fare.
E’ giusto, certo.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
Questo va bene.
55
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
Esatto.
Certo, esatto.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
57
offendo. Vuol dire che lunedì quello che noi siamo andati a fare,
siamo andati a regolarizzare una posizione che non era quella, era
un debito fuori bilancio, noi abbiamo messo dei soldi su una spesa
che non esisteva.
Questa sera, signor Presidente, io l’ho “usata” per
confermare quello che in minima parte, non sto a ripetere, ho
detto questa sera e che ho, penso io, con chiarezza detto lunedì
sera in fase di salvaguardia di equilibri di bilancio.
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CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO
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un esempio, poi non lo so a cosa sia riferito questo tipo di
verbale.
Grazie.
PRESIDENTE
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piuttosto che alcuni interventi di ampliamento che alcuni sono
stati fatti e altri saranno fatti presso il cimitero comunale.
In che senso?
Anche il cimitero.
61
dal Comune di Seveso, perché poi la partecipazione in Gelsia deve
essere fatta risalire al Comune di Seveso.
Questo fa capire molto bene secondo me che Aspes è molto
più di un braccio destro dell’Amministrazione comunale, è
diventata un vero e proprio alter ego dell’Amministrazione
comunale e ha preso uno spazio di decisione che spetta al
Consiglio Comunale. Questa non è tanto una riflessione che va ad
essere portata di fronte al Presidente di Aspes, è una riflessione
che dovrebbe essere fatta dai Consiglieri presenti e
dall’Amministrazione.
La decisione ad esempio sull’impiego degli utili delle
partecipate di solito viene presa in Consiglio Comunale all’atto
del bilancio di previsione, normalmente gli utili d elle partecipate
sono all’interno del bilancio di previsione. In que sto caso invece
si prendono decisioni sugli utili di Aspes, che è u na partecipata,
al di fuori di questo Consiglio Comunale.
Aspes è una specie di stanza di compensazione dalla quale
non solo il controllo del Consiglio Comunale è stato estromesso,
ma è stata estromessa anche la capacità di decisione e questo
secondo me è gravissimo. Tant’è vero che addirittura la capacità
di controllo del Consiglio Comunale sul bilancio di Aspes è
praticamente nulla perché il bilancio di Aspes non arriva in
Consiglio Comunale se non col bilancio di previsione di due anni
dopo.
Mi stupisco che stasera non venga portato all’atte nzione dei
Consiglieri il bilancio di Aspes, sarebbe stata una forma di
cortesia ma anche un atto dovuto. Nel momento in cui viene
redatto il bilancio di Aspes sarebbe giusto darlo.
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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE
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politica sull’utilizzo degli utili di questa societ à è stato
esautorato il Consiglio Comunale. Questo è inaccettabile. Grazie.
PRESIDENTE
64
rientrare nella casistica pubblica a cinque società che facessero
quel lavoro di spostamento del monumento, ripeto, di proprietà
del privato da un posto a un altro.
Non ha fatto altro che riportare in fattura il costo dello
spostamento del monumento e da qui nasce il problema di aver
applicato una tariffa troppo alta. Non è una tariffa canonica
quella, mi spiego? Non è una tariffa di inumazione o esumazione,
è la tariffa di spostamento del monumento che è stata, ripeto,
prodotta su preventivo richiesto su richiesta del committente, mi
spiego? Nasce tutto da un grande equivoco tra due persone che
non si capivano.
Sì.
65
Consiglio Comunale anni fa che noi stiamo applicando. Ha detto
che quella tariffazione non esiste perché è una voce fatta su una
richiesta specifica di un cittadino, capisce l’esempio?
66
relazione di un vostro Consiglio che sono stati rivisti i progetti
riguardanti l’ampliamento del cimitero a cui lei faceva riferimento
perché essendo una situazione di cassa di un certo tipo avete
optato per una soluzione tampone diversa.
Volevo capire qual era, perché dei progetti di ampl iamento
del cimitero in base anche a una necessità che lei mi
quantificasse, siamo arrivati ad un punto poco tempo fa che
sembrava che non ci fosse più spazio al cimitero, quindi volevo
capire se questa situazione era stata in parte gestita, superata e
qual era la vostra intenzione per affrontare la situazione che si era
andata a creare.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
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lettera di risposta del Comune di Seveso, protocollo 8811, alla
loro richiesta di circolarizzazione dei crediti presentata al
Comune.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
Il 13.
Esatto.
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
Dal 15 al 4.
Leggo: avendo preso atto oggi 30.09.2010 che sul s ito del
Comune di Seveso risulta all’O.d.G. del Consiglio Comunale del
4.10 una modifica al contratto di Aspes; quale membro in carica
del Collegio Sindacale in relazione al contratto di servizio
relativo alla gestione manutentiva degli immobili, avendo preso
visione solo il giorno 27.09.2010 del contratto senza alcun atto
deliberativo del Consiglio di Amministrazione di Aspes in
relazione alla volontà di modificare l’attuale contratto di servizio
mi corre l’obbligo di informare il Comune di Seveso, quale socio
unico, del mio parere contrario.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
Il ragioniere Pirozzi, ripeto, dice una cosa corre tta lì, però
manca una parte. Dice che il canone di 200.000,00 euro non è
sostenibile, ma manca la parte che dice che la differenza sarà
finanziata…
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PRESIDENTE BUTTI PAOLO
Prima c’era?
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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO
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quando mandiamo lui alle trattative, quando ci va lui si porta a
casa sempre qualcosa di buono, di quegli interessi si pagheranno
50.000,00 euro circa allo stato attuale.
I 50.000,00 euro sono spalmati su un anno e mezzo, 18 mesi
e di questi 50.000,00 euro noi abbiamo invece gestito la liquidità
che ci aveva lasciato in eredità il precedente CdA, avendo in un
anno 30.000,00 euro di beneficio positivo. Il delta negativo sono
20.000,00 euro, su 18 mesi se rapportiamo al milione e mezzo
iniziale, la cifra è veramente risibile, è l’1%, è inferiore
addirittura all’inflazione considerando però che noi avevamo le
fatture che risalivano addirittura al 2007 da pagare, perché gli
interessi sono stati applicati solo a partire dal 2009.
Se noi consideriamo l’inflazione e il potere di acquisito
direi che addirittura ci abbiamo guadagnato, in quest’operazione
che non abbiamo voluto ci abbiamo guadagnato perché un debito
che risaliva a partire dal 2007 è stato pagato a partire dal 2009 in
18 mensilità, abbiamo utilizzato la liquidità che ci ha fruttato
30.000, di fatto, quindi neanche l’inflazione abbiamo pagato. Non
è un’operazione che abbiamo voluto, l’abbiamo gestita nel
migliore dei modi.
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PRESIDENTE MATTA ANTONIO
PRESIDENTE
SINDACO
SINDACO
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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA
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direttamente a me, pur suffragata da qualcosa di scritto, non si
potrà dire se è stata evasa o meno la richiesta.
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bilanci settoriali da un bilancio che invece è unico, non esiste un
bilancio della farmacia o del cimitero, presenta necessariamente
delle forzature.
Le forzature possono essere lette politicamente secondo la
convenienza, questo deve essere chiaro.
PRESIDENTE
PRESIDENTE
80
CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO
PRESIDENTE
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PRESIDENTE
PRESIDENTE
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Consigliere Comunale, qui non c’entra nulla lei nell’approvazione
degli equilibri.
L’altro, sono d’accordo con la sottolineatura che faceva
Tagliabue sul discorso dell’utilizzo dell’utile, se l’azienda va in
una positiva direzione e si generano utili significativi oppure si
possono mettere in vendita anche delle azioni significative, in
questo caso bisogna prestare una certa attenzione, credo che sarà
frutto magari di un approfondimento in Consiglio Comunale sulle
modalità perché non può essere espropriato il Comune di scelte
strategiche che riguardano l’utilizzo di risorse ch e fanno capo ad
Aspes in maniera strumentale, non in maniera sostanziale.
Mi riservo di ritornare su questo discorso. Non so se è
chiaro ma la preoccupazione del bilancio, della sostenibilità della
spesa, io non sono stato confortato questa sera Presidente con un
approfondimento numerico perché è quello, credo, che deve più
parlare più che discorsi generali politici, giustamente sono stati
fatti sulla congiuntura però il quadro dei conti e la sostenibilità
del socio unico sono determinanti, su questo io non sono
soddisfatto, né del 4 ottobre né dell’esposizione di questa sera per
quanto riguarda questo punto.
La mia preoccupazione rimane e rimane anche un’incertezza
sulla gestione del prossimo bilancio. Ultima cosa, un dettaglio
però la prego di approfondire le questioni legate al rapporto con i
cittadini. Sono state sottolineate, se queste sussistono, sussistono,
comunque approfondire l’aspetto di trasparenze e di
comunicazione rispetto alla cittadinanza sui vari servizi. Penso
che questo sarà facile da fare e sarà una cosa che trova
sicuramente da parte dei dipendenti degli uffici disponibili ad
affrontarle nel caso che ci siano state e che lei lo verifichi.
Grazie.
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Questo è chiaro, la preoccupazione è anche la mia ma con
quello ci siamo garantiti. Ci siamo garantiti anche specificando
che Aspes a fronte dei costi del personale, che per noi è molto
importante, che deve sostenere può effettuare soltanto un certo
numero di manutenzioni periodiche, oltre quelle tutto diventa
straordinario.
Altra cosa velocissima, il Comune non è espropriato di
nessuna prerogativa perché noi ci muoviamo soltanto dietro input
dell’Amministrazione comunale che per noi è rappresentata
dall’assemblea, che è rappresentata in ultima analisi dal Sindaco.
E’ chiaro però ci tenevo a puntualizzare perché deve essere
chiaro.
PRESIDENTE
84
PRESIDENTE
PRESIDENTE
85
Se c’è una questione politica all’interno di…(Fine lato B
seconda cassetta)
… Maggioranza, anzi che tiene in piedi un pezzo della
propria Maggioranza. Quindi non c’entriamo niente noi sotto
l’aspetto politico di Aspes, tanto più che lo stesso Presidente
prima accennando ai due capigruppo ha detto: “Il mi o capogruppo
è quello della Lega”. Politicamente gestite voi.
Quindi le nostre considerazioni sono assolutamente al di
fuori di ogni aspetto politico. Il contenitore Aspes è stato
riempito, ma non ha funzionato, quindi quando una cosa non
funziona si può anche vedere se tornando indietro si può
migliorare. Tutto qua.
PRESIDENTE
86
Ringrazio il Sindaco per il sostegno che sta dando
all’attività di Aspes e rimaniamo chiaramente a disposizione come
realtà al servizio del Comune.
PRESIDENTE
SINDACO
PRESIDENTE
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