Sei sulla pagina 1di 87

COMUNE DI SEVESO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 OTTOBRE 2010

PRESIDENTE

Ci siamo tutti? Do la parola al signor segretario per


l’appello.

SEGRETARIO

Buonasera a tutti. Donati Massimo, Vaccarino Massimo


Ettore, Mastrandrea Marco, Pontiggia Alfredo, Houeis Federico,
Sala Paolo Primo: assente, Mauri Sandro, Iannotta G uerriero,
Malinverni Stefano, Galli Roberto (arriva), Lucchini Alessandro:
presente, Lunghi Andrea: presente, Zoggia Liberato, Benetti
Adelchi: non c’è, Ragazzo Mauro, buona sera, Tavecchio Diego,
Formenti Andrea, Garofalo Giorgio, Butti Paolo, Marzorati Marzio
Giovanni buona sera, Tagliabue Daniele.

PRESIDENTE

Grazie. Prima di iniziare i nostri lavori ha chiesto per una


comunicazione la parola al Consigliere Pontiggia.

CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Almeno togliamo i dubbi al Ragazzo, così riesce ad


individuare bene e sa a chi portare le caramelle. Non ci sono
problemi. Adesso sai a chi darle.
Oggetto: capogruppo ... del Pdl, il Popolo delle libertà. Caro
Presidente, preso atto delle dichiarazioni del Consigliere
Mastrandrea che nel corso dei Consigli Comunali del 4 e 5
ottobre, dove ha continuato a dichiararsi capigruppo del Pdl del
Consiglio Comunale della città di Seveso, preciso a
completamento della comunicazione inviata in data 25 giugno
2010 i seguenti elementi risultanti dai verbali ufficiali agli atti.
In data 23 giugno 2010 si è riunito il gruppo cons igliare del
Pdl di Seveso regolarmente convocato. Alla riunione hanno
partecipato sette Consiglieri assegnati su otto.
Alla votazione sulla nomina del nuovo capogruppo si sono
espressi a favore di Alfredo Pontiggia quattro Consiglieri, due
contrari ed un astenuto.

1
Sulla scorta di quanto democraticamente determinato, ti
invito quindi a non considerare più Mastrandrea capogruppo del
Pdl del Consiglio Comunale della città di Seveso.
Ti invito a dare comunicazione ufficiale di questo
documento a tutti i Consiglieri Comunali di Seveso. Tanto è
indispensabile per la chiarezza politica e amministrativa. Cordiali
saluti. Ora sai a chi dare le caramelle.

PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Pontiggia, una cosa sola. Su questo


argomento volevo anch’io mettere un punto di chiarezza perché
ieri sera era stato posto giustamente il problema anche sotto
l’aspetto del diritto per quel poco che può competere al Presidente
per fare un minimo di chiarezza.
Io oggi ho fatto una verifica limitata alla giornata odierna
per quello che si può fare. A me risulta questo. Se noi leggiamo lo
statuto del Comune di Seveso all’articolo 25 viene detto che i
Consiglieri eletti nella medesima lista formano di regola un
gruppo consiliare. Ove intendano appartenere ad un gruppo
diverso devono darne comunicazione scritta al Presidente del
Consiglio Comunale ed al Segretario Comunale.

Tutto questo dice lo statuto. Se poi andiamo a leggere il


regolamento, voi sapete che io più volte ho dichiarato in questa
sede che il regolamento è fatto veramente a mio avviso malissimo,
all’articolo 18 viene detto tutt’altro. Ovvero viene detto che i
Consiglieri Comunali eletti nella medesima lista costituiscono un
gruppo consiliare che non è in questo caso condizionato a un
numero minimo di componenti. Qui fa riferimento al fatto che ci
sarebbe un numero minimo di due, a meno che il gruppo degli
eletti di quella lista siano uno ovviamente.
Poi dice che i gruppi consiliari eleggono in loro seno prima
dell’adunanza d’insediamento del Consiglio il capogruppo. Poi c’è
un’eccezione sulla nomina del capogruppo per gruppi che hanno
un solo Consigliere. Banale.
Poi dice: “La costituzione dei gruppi e la nomina dei
capigruppo è comunicata al Presidente del Consiglio prima
dell’adunanza d’insediamento con lettera sottoscritta da tutti i
componenti del gruppo”.
Dopodiché c’è un comma successivo dove si ricorda la
questione, la vexata quaestio, perché è finita su tutti i giornali per
mesi, del fatto che quando in corso di mandato un Consigliere
cambia gruppo, deve allegare la dichiarazione di accettazione.

2
Questo è quanto dicono i due strumenti che per noi di
Seveso fanno fede. Lo statuto e il regolamento. Com e avete
sentito sono due modi di normare questa vicenda clamorosamente
diversi.
Che cosa noi avremmo come conseguenza? Che se
applichiamo lo statuto, tutta la vicenda che veniva posta sulla
questione di un Consigliere Comunale che ha cambiato gruppo, ma
il gruppo di destinazione non ha dichiarato l’accettazione, non
esiste, in quanto, come avete letto, sullo statuto non si parla di
quest’obbligo.
Se invece noi applicassimo il regolamento, tenete presente
che nel diritto quando ci sono fonti contraddittorie sulla stessa
materia, la norma generale di diritto di solito è quella di tenere in
considerazione la fonte di livello superiore, in questo caso lo
statuto rispetto al regolamento.
Ma se noi applicassimo il regolamento e non tenessimo conto
di usi e consuetudini che, come voi sapete nel nostro diritto
trovano spazio giustamente, ma noi applicassimo formalmente il
livello inferiore di diritto, quindi il regolamento, sapete quale
sarebbe la conseguenza che io come Presidente dovrei trarre e non
traggo? È clamorosa.

È che di tutti i gruppi consiliari presenti in questo momento


nel Consiglio Comunale di Seveso, mi faceva sorridere quando
oggi notavo questo perché pensavo al Consigliere Tagliabue che è
Consigliere unico eletto dalla sua lista che è proprio un caso
limite, tutti, compreso chi è solo, non è stato giuridicamente
costituito formalmente come gruppo, quindi non è gruppo
consiliare.
In teoria se noi applicassimo formalmente quanto previsto
dal nostro regolamento, in questo momento non c’è un solo gruppo
consiliare, perché l’unico Consigliere che ha in parte rispettato
sotto l’aspetto formale quanto previsto dal regolamento è il
Consigliere Marzorati, perché Marzorati, come dice il
regolamento, mi ha comunicato per iscritto la sua nomina a
capigruppo. È stato l’unico, nessun altro.
Però ho detto prima parzialmente corretto, perché Marzorati
non ha dichiarato la costituzione del gruppo, il numero dei
componenti del gruppo e quindi ad esempio l’altro Consigliere che
veniva eletto dalla lista che appoggiava la candidatura a Sindaco
Marzorati da nessun documento risultava iscritto al gruppo.
Questo è quello che si evince leggendo il regolamento. A me
sembra che in questa materia oltre che usi e consuetudini, che
ripeto, per quanto ne so io nel diritto hanno un loro spazio, anche

3
il buonsenso che secondo me dovrebbe avere altrettanto spazio, ci
porti a dire che tutti questi gruppi sono regolarmente costituiti.
Ma allora anche il passaggio di un Consigliere da un gruppo
all’altro senza i formalismi previsti dallo stesso articolo, deve
essere per lo stesso motivo di buonsenso evidente ed accettato.

Altrimenti si applica, io credo se si dovesse ragionare


giuridicamente e quello che sapete, il livello superiore di norma
ovvero lo statuto e come vi ho detto quello nulla prevede di tutti
questi formalismi.
Questo mi sembrava dovessi dirvi per chiarezza per quanto
sia complessa la materia, per chiarezza su questa vicenda. Per
questo motivo per quanto mi riguarda sino a prova contraria la
dichiarazione che ha fatto oggi Pontiggia io la considero
assolutamente legittima per quanto mi riguarda. Prego,
Consigliere Ragazzo.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Eccellentissimo intervento, signor Presidente, veramente.

PRESIDENTE

Grazie.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Però sono ancora confuso. Perché? Il Pdl è ancora il partito


più importante di Seveso dopo la Lega. Il problema non è di
Mauro Ragazzo se ogni volta che c’è una seduta di Consiglio
Comunale abbiamo due dichiarazioni di capigruppo che si
autodefiniscono portavoce del Pdl.
Il problema, caro Pdl 2…

PRESIDENTE

Da questa sera però Pdl.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, un momento…

PRESIDENTE

Da questa sera Pdl.

4
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Prima sentite il mio punto di vista, poi ne traiamo tutti le


conclusioni. Il problema è che se c’è un altro Consigliere del Pdl
in generale che si autodefinisce capogruppo, il problema non è di
Mauro Ragazzo o di un Consigliere Comunale dell’Opp osizione,
ma del Pdl.
Quindi, caro Pontiggia, questa dichiarazione la devi fare ai
tre fantasmi che sono lì alla tua sinistra e non alla persona in
carne ed ossa che hai di fronte a te.

PRESIDENTE

Rispondo io…

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Lasciamo finire. Il problema allora qual è? Ogni v olta


abbiamo sempre due dichiarazioni. Ti alzi in piedi la prossima
volta e dichiari Mastrandrea incapace d’intendere e di volere. Non
devi venire qua in Consiglio Comunale e leggermi il fogliettino.
In sette abbiamo votato, in tre, quattro più due ab biamo vinto.
Poi la prossima volta ancora Mastrandrea che si alza e dice
io capogruppo del Pdl dichiaro bla, bla, bla. Io di rò ancora Pdl 1 e
Pdl 2. Adesso qui Mastrandrea non c’è. Io ti devo p ortare ancora i
sacchetti delle caramelle, Pdl 1 e Pdl 2. Scusami!

PRESIDENTE

Consigliere Ragazzo, è simpatico l’intervento, politicamente


lo capisco, però io ritenevo fosse mio dovere dopo i quesiti che mi
avete posto ieri sera dare una mia chiave di lettura.
Evidentemente la materia era complessa. Ho cercato di
documentarmi. Ho detto mille volte, io non sono un giurista. Negli
ultimi tempi sono costretto ad approfondire questi temi. Purtroppo
per me vi ho dato quella che mi sembra l’interpretazione
giuridica.
Questo comporta da parte mia la conferma della legittimità
della nomina di Pontiggia a capogruppo dell’unico Pdl. Se poi
politicamente ci sono membri che fanno affermazioni diverse, è
una cosa che riguarda la politica e non più il Presidente del
Consiglio Comunale chiaramente. Prego, Consigliere Butti.

5
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

L’unica cosa è che ci sono volute tre serate di Co nsiglio


Comunale per avere questa Sua dichiarazione. È una cosa che
andava chiarita dall’inizio. La Sua posizione dovev a essere chiara
dall’inizio per evitare tutto quello che è successo in questi tre
giorni.

PRESIDENTE

Io davo per scontato fin dall’inizio anche rispett o alle


consuetudini che ci sono sempre state in questo Consiglio
Comunale. Mi piacerebbe per pura curiosità andare indietro nei
tempi, ma da quando c’è questa legge elettorale, quindi molto
indietro.
Voglio vedere se sia mai capitato che un gruppo arrivi al
primo Consiglio Comunale formalizzando una dichiarazione di
costituzione di gruppo e di contestuale nomina del capogruppo
firmata da tutti.
Probabilmente sono quelle cose che sono sempre date per
assodate e sono state unanimemente accettate. Nel momento in cui
viene posto il problema della legittimità di quella scelta, certo,
quello diventa un problema serio e io l’ho approfondito.
È la seconda volta negli ultimi mesi che mi viene posto un
problema del genere rispetto agli usi passati. Ha chiesto la parola
Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Io volevo dire, a parte l’ilarità che può suscitar e, però io


credo che per fare brevemente, visto che poi l’obiettivo di questa
sera è un altro, quindi non vorrei togliere alle persone che sono
qui convenute la possibilità di approfondire le questioni che sono
collegate a…
Io dico che però il problema è abbastanza serio. Io inviterei
il Presidente del Consiglio a scrivere le cose che ci ha detto, in
modo da dare una sua formalità, visto che i problemi del
regolamento esistono quando ci sono dei dissidi, cioè il
regolamento viene richiamato in causa quando non siamo
d’accordo, perché se si è d’accordo, generalmente uno guarda il
regolamento.
Però visto che è capitata questa situazione, io credo che
faccia buona cosa scrivere ciò che ha detto, puntualizzando come
il Presidente del Consiglio, quindi di conseguenza
l’Amministrazione si muove di conseguenza a mandare inviti,

6
convocazioni ecc, a regolarizzare le posizioni dei gruppi
consiliari, visto che c’è un regolamento in base alle cose che Lei
sosteneva, quindi che ogni capogruppo formalizzi.
Ultima riflessione è che io esprimo rammarico notevole
perché il partito che ha preso più voti a Seveso non si presenta in
questa maniera con un grande senso della responsabilità
politico/istituzionale, quindi anche le parole di oggi di Pontiggia,
io prendo atto perché non è il mio partito, però di riflettere sulla
possibilità e sulla capacità di mettermi in relazione.
Voi fate parte di questo partito, siete partiti insieme e
quindi se dovete dividervi, sia chiaro anche ai cittadini che cosa
vuol dire in discorso di programmi, in discorso di persone o di
fiducia al Sindaco o meno.
Altrimenti credo che è un peccato. Io credo che sia per la
democrazia, per lo scambio interno del Consiglio,
dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale arrivare a
situazioni d’imbarazzo di questo tipo che possono generare ilarità,
ma sono a mio modo di vedere estremamente gravi.
Purtroppo devo dire che non riguardano solo il Comune di
Seveso. Mi sembra che il Pdl su questo territorio abbia dei seri
problemi di relazione per quanto posso vedere o leggere.
Questo è un fatto per la democrazia grave, perché il Pdl ha
in sé molti voti dei cittadini, la fiducia di molte persone come per
gli altri partiti, però in questo caso, quindi io richiamo il senso di
responsabilità perché altrimenti credo che anche chi sta in
Consiglio all’Opposizione, chi sta con voi alleato non sia una
grande, bella situazione dal punto di vista politico e anche
culturale per la politica.
Io vi chiedo al di là delle dichiarazioni di fare un passo in
più, altrimenti se andiamo avanti a regolamenti credo che la gente
non capisca, è un danno prima di tutto per il Pdl. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a Lei, Consigliere. Solo una cosa su quello che


diceva. Consigliere Marzorati, solo una cosa su quello che diceva.
Per quanto penso io, poi, ripeto, non sono un giurista, io non
credo sia necessario un passo di sanatoria di regolamentazione per
gli altri gruppi.
Dicevo, essendoci due livelli, uno superiore, uno inferiore, e
la norma dice che quando ci sono norme discordanti vale quello
superiore, in questo caso lo statuto, a norma dello statuto tutti i
gruppi sono costituiti validamente.
Il problema si porrebbe se andassimo a valutare qu esto sul
livello inferiore che è il regolamento, però dato che il livello

7
superiore sana tutto, non c’è un problema per nessun gruppo, per
cui non devo fare un’azione.
Sul fatto di comunicarlo posso anche farlo, anche se più che
dirlo in Consiglio Comunale dove si è sotto verbali zzazione,
registrazione e tutto… E’ chiaro che è una dichiarazione sulla mia
posizione, poi domani mi dicono che è sbagliata, ne prendo atto.
Ripeto, non sono un avvocato. Va bene. Mi pare che c’è una
piccola… Prego, Consigliere Tagliabue.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Però non riduciamo il problema ad un problema formale.


Stasera la Maggioranza di per sé non può garantire il numero
legale. È l’Opposizione che sta garantendo il numero legale,
quindi tutta questa manfrina su regolamenti ecc, per la quale
potremmo star qui a discutere tutta la serata penso con nessun
interesse dei presenti, poi casca sul punto fondamentale.
Stasera non avete il numero legale, cioè non riuscite a
garantire il numero legale e lo può garantire solo la Minoranza.
Questo è un vulnus gravissimo a mio avviso. È ora, dopo più di
quattro/cinque mesi che questo fatto, esiste di arrivare ad una
conclusione.

PRESIDENTE

Io rispondo dell’aspetto istituzionale. Quello politico, ci


sono i gruppi… Ha chiesto la parola il Sindaco. Prego.

SINDACO

Prima una parola sull’aspetto della mancanza del numero


legale. Questa è una serata non deliberante, è una serata di
audizione che è fatta per comunicare all’interno del Consiglio
Comunale.
Non verrà deliberato niente, per cui il problema del numero
legale, se voi lo ponete, vi assumete la responsabilità di toglierlo,
andiamo a casa ed è finito.
Io vorrei che fosse chiara la distinzione tra una seduta di
Consiglio Comunale deliberante e una seduta di Consiglio
Comunale invece in cui c’è il Presidente della nostra
municipalizzata che viene qua a comunicare, a colloquiare e a
confrontarsi con noi.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

8
Una parte della Maggioranza è disinteressata…

SINDACO

No, probabilmente i problemi personali poi sono di ognuno


che li vive, non voglio discutere di questo. Per quanto riguarda il
problema del Pdl, è un problema… Io ho pochi capelli perché ho
molti anni. I grandi partiti hanno idee diverse al loro interno che
in genere si confrontano e trovano poi tutto sommato un loro
equilibrio. C’è una Maggioranza, c’è un’Opposizione interna, c’è
una dialettica interna.
Indubbiamente i tempi sono cambiati per cui questo partito
anche a livello nazionale si vede, ci sono delle situazioni…
Adesso mi dispiace parlare perché manca l’interlocutore di una
parte di partito, però io mi sento in dovere di esprimere. Quello
che è successo nelle due sedute precedenti di Consiglio Comunale
credo che non faccia piacere a nessuno.
Sta succedendo che una parte del partito sta cercando di
ostacolare l’Amministrazione. Succede qui, succede a Roma,
succede da altre parti ed è un po’ il problema che sta vivendo in
questo momento la politica in Italia, soprattutto l a politica
all’interno del Pdl.
Io quello che chiedo e che è chiaro che emerge que sta sera
da questo documento è che il Consigliere Pontiggia è stato votato
dalla Maggioranza del gruppo consiliare del Pdl, per cui a tutti gli
effetti all’interno di questo Consiglio Comunale deve essere
considerato capogruppo fino a prova contraria.
I numeri sono chiari. Le procedure sono chiare. Io ritengo
che il discorso del capogruppo del Pdl sia chiuso.

PRESIDENTE

Grazie signor Sindaco. Io approfitto per comunicar e…

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Una breve replica. Innanzi tutto io ritengo che il fatto che


non ci sia il numero legale non è un episodio casuale, ma anche
questa è una motivazione politica, perché comunque l’audizione di
stasera ha dei risvolti politici importanti, anche su questo
argomento ci sono all’interno della Maggioranza e io penso
proprio dei non presenti dei punti di critica rispetto agli
atteggiamenti che ha avuto la Maggioranza in questi due giorni e
rispetto a tutto l’iter che ha portato a questa audizione.

9
Per non parlare poi entrando nel merito del tipo di rapporti
che ci sono stati in questi mesi con Aspes. In seco ndo luogo Lei
ha parlato di questa divisione all’interno della Maggioranza,
questa divisione interna al Pdl. Questa divisione interna al Pdl
stando ai voti che Lei ha preso non garantirebbe a questo
Consiglio che ci fosse una Maggioranza con Lei Sind aco.
Voi avete la Maggioranza grazie ad un Consigliere che è
stato eletto con i voti della Minoranza, dell’Opposizione e s’è
spostato nei banchi della Maggioranza.
Quindi a mio parere politicamente voi non avreste diritto di
governare. Voi andate avanti in questo modo, però l a divisione di
questa Maggioranza in particolare nel Pdl dimostra tutta
l’incapacità della Sua Maggioranza di portare avanti una politica
seria per il bene della nostra città.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Butti. Io vorrei fare una comunicazione…


Ci sono ancora…

CONSIGLIERE

Volevo fare solo una precisazione velocissima perché il


Sindaco diceva che queste diatribe sono legate al nazionale, alle
questioni nazionali. Secondo me non è così, anzi, l’hanno
confermato ieri stesso gli stessi gruppi perché entrambi si
rivedono nella figura del Presidente Berlusconi, secondo me è la
cosa più triste di questa vicenda.

PRESIDENTE

Io voglio dare al signor Segretario che mi è stato comunicato


dal Consigliere Houeis che non può essere presente, si scusa e
chiede di giustificare la sua assenza. Un’altra piccola cosa molto
breve, ha chiesto la parola l’Assessore Tallarita se non sbaglio
per una piccola correzione formale, se ho ben capito.

CONSIGLIERE

Penso che sia un altro argomento. Voglio concludere dicendo


questo però, che io sono d’accordo sul fatto che il Sindaco chiama
una responsabilità questa sera di discussione, però è evidente che
non possiamo non sottolinearlo. Io penso che sia gi usto, le
persone che sono arrivate qua, il Presidente di Aspes, c’è
un’audizione, però questa audizione non è fatta per la Minoranza.

10
Questa audizione è fatta per il Consiglio Comunale e la
Maggioranza in primis deve assumersi questa responsabilità.
Questa cosa deve essere sottolineata. Non è un problema
nostro. Tra l’altro io vi chiedo se esiste la necessità di un
chiarimento politico perché le cose che diceva il Sindaco,
venivano dette, io credo che chiedesse un dibattito che non è
previsto questa sera. Quindi eviterei di approfondi re giudizi di
carattere generale sui partiti, perché credo che devono essere
presenti tutti i componenti del Consiglio Comunale e si può
discutere ad un altro punto dell’Ordine del Giorno. Altrimenti…

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Su questo argomento io ho visto tre


gruppi che sono intervenuti e, se ho contato giusto, a memoria ho
sentito sei interventi. Il prossimo sarebbe il sett imo.
Il regolamento dice che c’è un intervento per grup po. Se
devo andare avanti fino a mezzanotte, vado, però ditemi cosa fare.
C’è una piccola comunicazione credo per un aspetto di correzione
formale, mi pare, Assessore Tallarita.

ASSESSORE TALLARITA NICOLA

Grazie Presidente. Un’informazione errata ieri sera da parte


mia. Si riferisce sulla recinzione, sul bosco del fosso del
Ronchetto. Mi era stato detto se è prevista la recinzione dal
Consigliere Marzorati, mi sembra anche Butti.
In realtà nel progetto la recinzione esiste, è una recinzione
in rete metallica, ma c’è stato dato un diniego da parte dei gestori
o proprietari che siano di Legambiente, cioè ci hanno imposto di
installare, per delimitare il bosco e il mercato vogliono che si
faccia la staccionata in legno.
Questo c’è stato imposto da Legambiente. Eventualmente
prendo atto di quello che le scelte che vengono considerate stasera
e mi confronterò i gestori che sono Legambiente. Grazie.

11
PUNTO N. 1 – O.d.G.

AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DI ASPES

PRESIDENTE

Grazie Assessore. Adesso passiamo al punto dell’Ordine del


Giorno di questa sera che è l’audizione del Presidente della
Aspes. Signori Consiglieri, un minimo di attenzione, se possibile.
Una raccomandazione. Mi dicono che molti interventi nella
trasmissione della diretta in web non vengono colti. Mi
raccomanderei, se possibile, di parlare molto vicino al microfono
e possibilmente con un tono un po’ forte, affinché sentano meglio
tutti quelli in sala e anche i concittadini che ci stanno seguendo
tramite diretta web.
Per quanto riguarda l’ordine di discussione del prossimo
punto io proporrei, se siete d’accordo, una cosa di questo genere.
Dato che questa è la seconda volta che viene il Presidente della
Aspes in audizione, nella volta precedente in deroga a quanto
prevede il regolamento, ma con la finalità di concedere più spazio
per il dibattito, avevo dato come indicazione accettata in quella
sede da tutti i gruppi di raddoppiare sostanzialmente i tempi
previsti dal regolamento.
Praticamente di adottare i tempi che sono previsti in materia
di bilancio. Significa di andare da un cinque più due minuti,
quindi sette minuti ad un raddoppio, dieci/quindici minuti per
ogni Consigliere in modo, ripeto, di dare più spazio.
È chiaro che poi bisognerà chiudere tutto entro un’ora
accettabile per evidenti motivi. Io appellandomi al buonsenso di
ognuno, se siete d’accordo, concederei la possibilità di fare un
intervento che duri il doppio del tempo previsto.
L’ordine dei lavori sarebbe: relazione del presidente, poi
direi illustrazione delle interrogazioni che sono in sospeso che
riguardavano Aspes. Ovviamente nel frattempo le risposte man
mano che si rende necessario darle. La fase delle domande e delle
risposte del Presidente, la risposta alle interrogazioni che, come
avevo specificato, verrà formalmente data dal Sindaco o dagli
Assessori, non formalmente dal Presidente.
Poi un intervento finale di chiusura per ciascun gruppo
consiliare. Questo era quello che ci eravamo dati, sono andato a
riprenderlo dallo sbobinato di allora. Era l’ordine dei lavori che
ci eravamo dati in quella seduta del 30 giugno 2008.
Se siete d’accordo, io a questo punto darei la parola al
Presidente Matta. Prego, Presidente.

12
PRESIDENTE DI ASPES – MATTA ANTONIO

Se il Presidente del Consiglio concorda, se il Consiglio


Comunale è d’accordo, comincerei con la relazione sulla gestione
del 2009 che è stata presentata nel corso dell’assemblea di
approvazione del bilancio. Se siete d’accordo, comincerei da
questo documento e da qui penso può partire la discussione.
L’anno trascorso ha visto una crescita importante del
fatturato complessivo di Aspes stimata a circa più 36%, una
crescita che è stata imputabile in primo luogo al dispiegarsi su
base annua per la prima volta dopo l’acquisizione del servizio
avvenuta a circa metà del 2008 del servizio di manutenzione
strade ed immobili che, infatti, segna circa un raddoppio.
Servizio che pure in questo momento a causa della carenza
di risorse pubbliche comune a tutte le Amministrazioni Comunali
non opera in condizioni di grande operatività se paragonata al
trend e alla spesa storica dell’Assessorato ai Lavo ri Pubblici.
Ciò lascerebbe presagire che siano ancora importanti i
margini di crescita potenziale in un contesto normale quale non è
quello attuale certamente. Il servizio, lo ricordiamo, ha visto
l’assunzione diretta da parte di Aspes degli operai che nel 2008
erano ancora in comando, dunque dipendenti del Comune.

Per citare solo alcuni dati statistici a livello di


manutenzione ordinaria le nostre maestranze hanno eseguito nel
2009 416 interventi su segnalazione esterna, dando esecuzione a
20 ordinanze di modifica della viabilità stradale, nonché
provveduto al ripasso generale della segnaletica orizzontale,
quindi con la formazione di strisce, attraversamenti pedonali,
zebrature e linee di arresto, nonché alla sostituzione di circa 150
segnali stradali verticali.
Tra gli interventi straordinari, parliamo, lo ricordo, del
2009, vanno inoltre annoverati quelli non più procrastinabili
all’asilo nido comunale, alla scuola materna Rodari, alla
elementare Toti, alla media Giussani che sono stati effettuati
nell’estate sempre del 2009.
Con un importante successo progettuale poi al fine di
concorrere al finanziamento della Regione Lombardia Direzione
Generale Istruzione, formazione, lavoro per la mess a in sicurezza
degli edifici scolastici sempre nel 2009, Aspes ha predisposto il
secondo lotto di interventi di adeguamento della scuola media
Giussani di Via Cavalla. Gli interventi sono stati approvati con
deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Seveso, per la
realizzazione delle opere è stata inoltrata richiesta di

13
finanziamento alla Regione Lombardia Direzione Generale
Istruzione, formazione e lavoro.
È giusto sottolineare, questo è stato un successo progettuale,
poiché l’Inail ha ammesso al finanziamento il proge tto presentato
da Aspes per un ammontare provvisorio complessivo di oltre
342.000,00 euro. I lavori sono stati realizzati, sono in corso di
ultimazione, nel 2010.
Nel gennaio 2009 è stato predisposto il censimento della
situazione dei parcheggi. Nell’area centrale di Seveso è
predisposto il progetto di massima del piano della sosta Seveso
centro, mentre nel marzo 2009 la Giunta Comunale di Seveso ha
espresso il proprio giudizio favorevole a mettere a disposizione di
Aspes le aree sterrate di proprietà comunale in Via Laforet per
l’istituzione di un parcheggio pubblico temporaneo, intervento
importante e necessario che ha permesso di compensare la
mancanza di posti a parcheggio venutasi a creare con la
cantierizzazione della piazza comunale per i lavori di costruzione
della sede della fondazione Lombardia per l’ambient e.

Anche in questo caso la scelta lungimirante fatta qualche


anno fa di costituire la società Aspes ha permesso di sopperire in
tempi brevi e certi e con un reperimento di risorse finanziarie che
è bene ricordarlo non sarebbe stato altrimenti possibile, a
un’importante esigenza della nostra città.
Tornando a parlare di fatturato, la performance del fatturato
complessivo ha contribuito nel 2009 anche alla crescita del
servizio di farmacia comunale che si è attestato intorno ad un più
15%, che pure nel 2009 non ha ancora potuto beneficiare
totalmente delle novità introdotte, cioè l’apertura serale fino alle
20. Lo ricordiamo per venire incontro alle esigenze di molti
cittadini che utilizzano ad esempio gli ambulatori medici o che
arrivano più tardi dal lavoro.
L’apertura anche il lunedì mattina e l’apertura estiva.
Queste novità porteranno ad un più sensibile beneficio nel
bilancio 2010 che è già palese peraltro dai primi mesi.

Il servizio cimiteriale con un più 5% vede un dato


leggermente in crescita rispetto a quelli storici. Nel 2009, vale la
pena ricordarlo, si è proceduto con ottimi risultati molto
apprezzati dall’utenza alla sistemazione, manutenzione della
struttura in particolare nel corpo centrale.
Interventi alle pavimentazioni, alle murature, all e aiuole e ai
tappeti erbosi e ai viali ne hanno ottimizzato la situazione attuale
in attesa che si proceda appena possibile ad interventi di
ampliamento.

14
La gestione dei servizi di affissione pubblica e custodia
stabili non presenta invece particolari novità rispetto all’esercizio
precedente. Si è proceduto puntualmente fino alla fine del 2009 al
rientro sulle esposizioni debitorie pregresse e nel 2010 se ne
prevede la chiusura totale.
In via di studio un’attenta gestione finanziaria, una
operatività ridotta all’essenziale a causa dei ben noti problemi
macroeconomici già richiamati e su cui sono certo poi torneremo
nel corso della discussione e un ricorso pure ridotto all’essenziale
per le lavorazioni esterne.
È da sottolineare, infatti, che le nostre maestranze stanno
effettuando tutte le manutenzioni di immobili e stradali nelle loro
possibilità. Si è proceduto infine a livello organizzativo del
personale alla codificazione delle procedure interne con i relativi
mansionari, passo che è stato pure utile e propedeutico alla
richiesta di certificazione di qualità Iso 9001 che è stata ottenuta
nel 2010.
Ciò permetterà di rendere ai cittadini un servizio ancora più
qualificato oltre che apportare indubbi vantaggi organizzativi
interni. Questo non è nella relazione perché è un passaggio
avvenuto successivamente. Ci si è anche adattati ai dettami della
legge 231 con l’adozione di un codice etico, all’istituzione di un
organismo di vigilanza interno. Questa è la relazione.

PRESIDENTE

Grazie Presidente, io chiederei che venissero adesso


illustrate le tre interpellanze relative all’Aspes che avevamo
deciso di rinviare a questa sera.

SINDACO

Una di queste due direi che è la madre di tutte le


interpellanze. È una cosa così cospicua che credo che vada
illustrata con domanda, risposta punto per punto, perché è
talmente complessa…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io veramente non volevo neanche una risposta di qu esto tipo.


Non la sto neanche a leggere. La do per letta, Sind aco. Magari
spiego brevemente che cosa chiedevo.

15
SINDACO

È talmente globale che insomma…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

L’interpellanza in questione ha come oggetto: cont ratti di


servizio tra Aspes e Comune di Seveso. In sostanza non è niente
altro che un’interpellanza che chiedeva all’Amministrazione
Comunale di rendere noto in questo caso a me la verifica delle
convenzioni in essere tra il Comune e Aspes per tutti i tipi di
contratti di servizio che sono stati sottoscritti, quindi Farmacia
comunale, vuol dire servizi pubblicitari, vuol dire servizi
cimiteriali, vuol dire quello dei parcheggi a pagamento,
l’accertamento liquidazione, riscossione dei tributi comunali,
custodia stabili comunali e gestione manutentiva degli immobili.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Sentite solo una cosa. Io prim a ho detto


che erano tre, poi è stato detto due. Solo per evitare che il
Presidente abbia le traveggole. Io facevo riferimento, poi mi
correggano i richiedenti, all’interpellanza Formenti relativa alla
situazione debitoria del Comune e dell’Aspes, facevo riferimento
all’interpellanza Butti relativa all’accesso documenti Aspes e
facevo riferimento a quest’ultima che ha illustrato adesso
Formenti. Erano queste.
Ecco perché ho detto tre e non due. Sì, volevo solo chiarire
quali sono quelle che vi chiedo di illustrare. In c ompenso prima vi
avevo detto che quell’estensione di tempi faceva riferimento al
2008, era sbagliato, la data era 31 settembre 2009.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Presidente, scusi, adesso il Sindaco risponde, poi illustro


l’altra, come al solito?

PRESIDENTE

Sì. L’unica particolarità è che se avete bisogno di qualche


ulteriore spiegazione dal Presidente dell’Aspes, questa sera
l’abbiamo qui, può intervenire anche lui.

16
SINDACO

Immagino che poi ci siano altre domande. Questo è solo un


modo per entrare nell’argomento. Con questi vari contratti di
servizio il Comune ha ceduto, ha passato ad Aspes tutta una serie
di servizi profittevoli che il Comune non avrebbe potuto gestire in
proprio.
Credo che questo sia uno degli elementi che vadano
sottolineati. Quando con lungimiranza determinati s ervizi sono
statti passati ad Aspes, era perché il Comune non avrebbe più
potuto gestirli in prima persona.
Fatto sta che se oggi non decidessimo di non tenere più la
farmacia, non potrebbe più tornare credo, magari il Segretario mi
può supportare in questa affermazione, sotto il controllo del
Comune, ma dovrebbe essere alienata come bene.
Lo stesso altri servizi, come può essere ad esempi o… Adesso
abbiamo recuperato il servizio delle luminarie del cimitero. C’è
un grosso contenzioso. Bene o male forse sembra che sicuramente
il Comune non lo possa tenere, dovrà tornare anche lui ad Aspes.

È una legislatura abbastanza strana da comprendere, però


purtroppo il Comune deve essere solo gravato di oneri e non può
avere la possibilità di gestire servizi che diano utili. Bene o male
che sia, questo ha comportato che Aspes è un po’ un’emanazione
del Comune, non è un caso che questa società è controllata al
100% dal Comune, socio unico di Aspes è il Comune di Seveso.
Per cui c’è una sorta di simbiosi tra il Comune e Aspes.
Tutte queste diatribe che vedono da una parte il Comune e da una
parte Aspes come se fossero due cose diverse, in realtà non è
corretto, perché il Comune di Seveso e la sua municipalizzata, è
una s.r.l. a socio unico, sono due cose che sono molto vicine.
Abbiamo visto anche sul contratto dei servizi. Adesso non
voglio rientrare in un argomento che è già stato trattato, però
credo che sia importante. Aspes ha degli utili che derivano da
alcuni servizi che è giusto che vengano spesi nei confronti di
servizi utili al Comune di Seveso.
Se ci sono dei problemi e il Comune di Seveso non ha
risorse per attuare determinati servizi, giustamente interviene il
suo braccio destro che è Aspes, che può da un certo punto di vista
tamponare economicamente, portare avanti questa situazione.

Andiamo a vederli uno per uno questi servizi perché i


contratti sono… Prima di tutto la farmacia. Parlo io anche se
sarebbe più giusto che parlasse il Presidente. Sul discorso della

17
farmacia, la farmacia è molto legata al territorio, perché ha
dovuto distinguersi dal resto del servizio farmaceu tico dando dei
servizi in più perché doveva caratterizzarsi.
Questo ha determinato il fatto che è stato poi anche il
successo della farmacia, perché la farmacia lavora, lavora bene,
ha utili crescenti. È vero che nel contratto viene richiesto che il
Comune debba periodicamente verificare la quantità.
Io mi sono permesso di rispondere che tutto sommat o quando
uno vede che i fatturati crescono e il gradimento della gente è
palpabile proprio dagli incrementi dei fatturati, è inutile andare a
spendere per fare delle interviste alla gente, quando ormai si ha la
certezza che il risultato c’è.
La nostra farmacia non chiude d’estate, non fa ferie. Ha
degli orari prolungati, chiude alle 8.00 di sera, perché le 8.00 di
sera… E’ solo mezz’ora dopo, ma è una mezz’ora importante
perché sono gli ambulatori dei medici che chiudono alle 8.00, per
cui quella mezz’ora dalle 7 e mezzo alle 8.00 ci garantisce
un’utenza importante.
Al mattino fa il controllo del colesterolo gratuito. Questo è
un servizio che dà gratuitamente. Credo che siano poche le
farmacie che fanno questo. Tutto sommato è un servizio che
funziona bene.
Il contratto di servizio per la gestione dei servizi
pubblicitari. Prosegue senza arte né parte. Adesso non sto a
leggere tutto. Mi dica Lei. Se vado avanti così fin iamo a metà
serata. Se c’è qualche problema particolare che vuole affrontare,
io Le rispondo volentieri. Credo che sia il famoso 1.600.000,00
del debito, quello che poi ha sollevato sul suo blog.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Non è un problema mio e basta. È 1.600.000,00 euro dei


cittadini di Seveso, non è un problema di Formenti.

PRESIDENTE

Certo. È un problema che… Io mi sono permesso questa sera


di portare la prima lettera che io ho ricevuto quando sono stato
eletto. È la lettera che è al protocollo. Mi è stata inviata dal
Presidente Borgotti di Aspes che facendo seguito alla precedente
corrispondenza intercorsa in numerosi incontri avuti con i
competenti uffici comunali, gli incontri naturalmente non erano
con me perché io ero appena stato eletto, la lettera è del 11
giugno 2008… (Interruzione registrazione, fine lato A prima
cassetta)

18
…Avere come concordata. Crediti Aspes, Aspes Comune di
Seveso, 2.312.509,00. Debiti Aspes 635.775,00, totale credito
Aspes 1.676.733,00, che corrisponde esattamente al debito che poi
Aspes aveva con le società che garantivano la raccolta rifiuti.
Aspes ha un unico suo interlocutore. Questo interlocutore è
il Comune di Seveso. In effetti, questa situazione debitoria era nei
confronti del Comune di Seveso. Fortunatamente gestendo la
Tarsu Aspes aveva un’ottima liquidità che corrispondeva a più di
un milione di Euro, per cui ha potuto tranquillamente far fronte a
questo debito.
Il Comune a sua vota nel giro di un anno ha poi po sto in
essere tutte le partite dare/avere in modo che questo debito
possiamo considerarlo non più esistente. Non c’è nulla di anomalo
nella contabilità di Aspes riguardo a questo discorso.
Certo, ci può essere il discorso come mai si è creato questo
disavanzo negli anni precedenti, però uno, non dipende da noi, ma
poi tutto sommato era un discorso che era assolutamente coperto
sia a livello di Comune sia a livello di liquidità di Aspes. Non
c’era una scopertura o un discorso contabile che potesse
preoccupare.
Questo oltretutto è giustificato dal fatto che mai i revisori
dei conti di Aspes, anzi, non si chiamano revisori dei conti,
collegio sindacale di Aspes formato da tre commercialisti non ha
mai sollevato problemi riguardo alla situazione contabile di
Aspes.
Io ritengo la situazione dell’indebitamento assolutamente
risolta, coperta senza nessun problema.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Posso, Presidente?

PRESIDENTE

Sì, prego.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Innanzi tutto voglio precisare che nessuno ha incolpato


l’Amministrazione Donati di un qualcosa che è avvenuto prima.
Nessuno imputa a Lei scelte fatte ovviamente da
un’Amministrazione precedente o addirittura da un Consiglio
d’Amministrazione di una società precedente alla Sua elezione.

19
Lei ha parlato di questa lettera protocollata a gi ugno, però è
anche vero che Lei è uscito a pranzo col Presidente Borgotti e
abbiamo pagato noi il conto di quel pranzo.

SINDACO

Non sono sicuro di questo.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Sì, è nelle spese economali.

SINDACO

Non è che mi sia divertito ad andare a pranzo con Borgotti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Questo l’ha detto Lei.

SINDACO

Le assicuro che non è una cosa divertente. C’è di meglio


nella vita.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Sicuramente, però il conto l’abbiamo pagato noi. Parlava di un


debito di 1.600.000,00 euro, soldi che a quanto ho capito essere
presenti in Aspes. Il debito era 1.900.000,00, non 1.600.000,00.
1.600.000,00 era nei confronti di Gelsia, 300.000,00 euro erano il
debito nei confronti di Bea.
Quindi se non ho capito male manca qualcosa lì. La
situazione, forse, Sindaco, era meglio chiarirla prima, visto che
sembra tutto fatto alla luce del sole. Forse era il caso di arrivare
prima in Consiglio Comunale a spiegare, invece che arrivare al
2010 con delle risposte, anche sinceramente ha spiegato ben poco.
La situazione ci risulta ancora poco chiara e noi verso
giugno di quest’anno abbiamo inviato tutto alla Corte dei Conti, la
quale approfondirà la prativa e vedrà lei se è tutto in regola, come
ovviamente noi ci auspichiamo. Non siamo qui a godere degli
errori fatti da qualcun altro, per l’amor di Dio.
Mi fa piacere, Sindaco, che parla bene della farmacia
comunale. Io ero nel pubblico quando era presente
l’Amministrazione Galbiati e s’è trovata a scegliere la farmacia

20
comunale. Mi ricordo che Lei non era contento di qu esta scelta.
Aveva posto dei dubbi, avanzato delle critiche.
Mi fa piacere che sia tornato indietro. Si è fermato proprio
sul contratto della pubblicità perché è un servizio che è
completamente in alto mare, in quanto ci sono pochi soldi, non si
può fare nulla, ci sono pochi spazi istituzionali, non ha adottato la
carta dei servizi. S’è fermato proprio al momento giusto nel
relazionare.
Quello che emerge dalla Sua risposta, a parte il ritardo della
risposta, è un’interpellanza come tutte le altre che chiedeva niente
di più e niente di meno di avere informazioni che già
l’Amministrazione doveva avere in suo possesso.
Erano delle verifiche che voi già dovevate fare e dovevate
farle annualmente, do dei soldi alla municipalizzata, la
municipalizzata utilizza dei soldi pubblici, è giusto che
l’Amministrazione Comunale controlli la municipalizzata ogni
anno.
Voi non dovevate fare nient’altro che trasferire a noi queste
informazioni che già dovevate avere. Se mi avete fatto aspettare
così tanto, probabilmente queste informazioni non le avevate e i
controlli non li avevate fatti.
Probabilmente non su tutti i campi ovviamente, per l’amor di
Dio. In alcuni campi è chiaro ed è palese che la società,
probabilmente anche perché non ha avuto la pressione da parte
dell’Amministrazione, ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Sono molti i punti nei quali si dice non risultano
rendicontazioni per la verifica del perseguimento, la società non
ha presentato il progetto per la predisposizione, agli atti non
risultano progetti di fattibilità per la realizzazione di attività di
cremazione, non risulta alcuna trasmissione di rapporti annuale,
insomma, i non sono troppi.

Con un contratto di servizio si sottoscrivono degli obblighi,


obblighi in capo a due soggetti: Comune e Aspes. Aspes doveva
fare determinate cose che qua risulta che non ha fatto. Il Comune
doveva fare determinate cose che poi non ha fatto, le
responsabilità stanno dentro da mille parti.
Così ho in mente il numero verde del contratto di
manutenzione, numero verde che doveva essere istituito da Aspes,
Aspes non l’ha mai istituito perché è caro ed è costoso, comunque
siamo andati a riconfermarlo nel contratto di lunedì.
Anche lì non so che senso abbia avuto questa cosa. L’avete
riconfermato perché ovviamente noi non l’abbiamo votato. Cosa si
può dire infine? Signor Sindaco, tenete monitorata la
municipalizzata.

21
Come diceva Lei, è il braccio destro dell’Amminist razione
Comunale ed è giusto che l’Amministrazione Comunale controlli
l’operato della municipalizzata.
Lei diceva che la municipalizzata è vicina
all’Amministrazione Comunale, può essere vicina per determinati
argomenti, ma quando si tratta di avere informazioni, la
municipalizzata è distante anni luce nei confronti
dell’Amministrazione.

Non parlo nei rapporti con l’Opposizione, lì si potrebbe


aprire un capitolo a parte, ma nemmeno con i tecnici comunali ed
è una cosa grave, perché i tecnici comunali sono quelli che poi
certificano la regolarità delle opere.
Ma soprattutto e l’abbiamo visto ieri sera in Consiglio
Comunale, col Difensore Civico che ha sollecitato più e più volte
delle risposte, risposte che Aspes si è non rifiutata, non voglio
dire rifiutata, non ha prodotto la risposta.
Invito davvero l’Amministrazione a tenere il fiato sul collo
all’amministrazione di Aspes al fine di rendere migliore il
servizio.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Formenti. Ha chiesto la parola il


Presidente Matta credo per la farmacia e per qualche altro
approfondimento.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Sulla farmacia volevo dire appunto obiettivamente anche nel


momento difficile che vivono le farmacie in generale, volevo
citare alcuni dati che magari chiaramente esulano dal contesto,
però è bene dire.
Nel 2009 c’è stata una trattenuta speciale del 12% sulla
vendita dei farmaci…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

No, forse mi ha equivocato, Presidente. Io non ho criticato


la farmacia…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Voglio precisare una cosa ulteriore.

22
CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

È una delle cose che funziona della società, facciamola


funzionare.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Infatti, intanto voglio dire apprezzo il Suo tono, volevo solo


puntualizzare due cose, ma giusto per la chiarezza reciproca. C’è
un trend delle farmacie che ne vede parecchie in difficoltà, anche
parecchie comunali. Noi possiamo dire anche grazie ad uno staff
di prim’ordine che abbiamo lì, che stiamo lavorando al massimo
della potenzialità.
Oggettivamente io devo dire oggi giorno è difficile fare di
più. Se voi potete… Mi pare che Lei sia anche un cl iente ogni
tanto della nostra farmacia, noi veramente in questo momento
vedo con fatica una crescita ulteriore, a meno che decidiamo di
investire su degli spazi maggiori.
In questo momento davvero penso che avremo un prob lema
di crescita ulteriore perché stiamo lavorando al massimo della
potenzialità praticamente con la gente che è sempre in continuo
presso i nostri sportelli e con una serie di iniziative che finché
non ci sarà chiarezza su un decreto legge di conversione non ci
vede al momento impossibilitati a prendere ulteriori iniziative nel
campo sociosanitario.
C’è stato un taglio del 12% del prezzo dei generici per fare
un esempio, c’è stata la trattenuta speciale per il terremoto, c’è
tutta una serie di problematiche che non sto qui a ricordare perché
sono anche molto tecniche.

Quello che mi preme dire è che nonostante tutta questa


negatività nel contesto la nostra farmacia anche quest’anno,
quindi nel 2010, ha ancora una crescita intorno al 7 e mezzo
percento rispetto ad un risultato già molto buono che era quello
del 2009, con un fatturato che si va ad attestare, in questo
momento vi do la fotografia corretta, intorno al milione di Euro
nei primi otto mesi dell’anno e che quindi ci proietta verso un
milione e mezzo di fatturato su base annuale.
Da questo punto di vista mi premeva sottolineare che
effettivamente lì poco si potrà ancora fare per migliorare perché
siamo già ad un livello molto alto.
Evidentemente ci ingegneremo per crescere ancora, per
trovare anche nelle pieghe della normativa nuove opportunità
perché come avete visto, anche questa innovazione che abbiamo
portato a livelli di orario e di disponibilità in ultima analisi per il

23
cliente finale è stata molto apprezzata e recepita e ci ha permesso
di crescere.

Per quanto concerne le altre problematiche che Lei ha


sollevato, Consigliere Formenti, poi magari, ripeto, avremo modo
di approfondirle parlando, c’è un numero di reperibilità che è
sempre attivo per Aspes, non so se lo vogliamo chia mare numero
verde, se lo vogliamo chiamare in altro modo.
C’è però un numero reperibile che è sempre attivo, che
permette d’intervenire anche in casi molto problematici e in orari
improbabili.
Per quanto concerne il discorso del pregresso, io segnalerei
in questo momento la cosa positiva. La cosa positiv a è che, come
abbiamo detto nel corso del 2009, andiamo con il 2010 a chiudere
questa esposizione debitoria che era veramente importante, per
essere precisi ammontava a circa un milione e mezzo con Gelsia e
altri cinquecento e rotti mila Euro con Bea, quindi intorno ai due
milioni di Euro.
In un momento molto difficile come quello che abbiamo
vissuto l’anno scorso siamo riusciti a metabolizzare il rientro su
queste partite debitorie. Una serie di lavorazioni extra canone che
noi abbiamo fatto per il Comune proprio per venire incontro ad
esigenze impellenti della nostra cittadina.
Non parliamo di vezzi, delle famose cattedrali nel deserto,
di improbabili interventi non necessari. Li possiamo anche citare,
sono state tre asfaltature straordinarie che sono state
assolutamente necessarie dopo le abbondanti nevicate dello scorso
inverno, non mi riferisco a quello del 2009, quello del 2008. Il
parcheggio di Laforet, che come Lei ben sa, è stato necessario per
rispondere ad un’esigenza che era impellente, innanzi tutto se
volete anche di ordine pubblico perché abbiamo avuto una miriade
di auto in uscita libera sul territorio.

Gli interventi che magari vengono spesso dimenticati, che


abbiamo fatto la scorsa estate per la sicurezza nelle scuole,
parliamo dell’asilo nido, li ho citati, nelle scuole elementari.
Si tratta d’interventi che permettono ai bambini, alle
insegnanti di operare in condizioni di sicurezza e che non sono di
destra o di sinistra, non sono obiettabili, sono assolutamente
necessari.
Queste cose, oltre alle ordinanze che sono pane quotidiano,
ma che alla fine contribuiscono ad indirizzare la nostra vita, cioè
un cartello piuttosto che un senso unico, piuttosto che una
segnaletica orizzontale o verticale.

24
Da questo punto di vista io mi permetto di sottolinearlo a
Lei, Consigliere Formenti che è così attivo in fase propositiva, lo
sforzo che mi rendo conto non è immediato perché anche
all’interno della stessa, se vogliamo, Maggioranza definiamola
così, finché non ci si è trovati a lavorare gomito a gomito sui
problemi concreti, io non lo nascondo, lo dico molto
sinceramente, c’era anche da parte di alcuni nostri esponenti un
certo preconcetto nei confronti di Aspes.

Non lo so se c’è ancora, sinceramente. Devo dire che tranne


rarissimi casi ormai ci si è trovati sia a livello di Assessori sia di
Consiglieri a condividere molti problemi. Se volete, quello che
possiamo dire, un grande risultato che abbiamo ottenuto
nell’ultimo anno è che quella famosa formuletta tecnico/legale che
era il controllo analogo, non so se vi ricordate, se n’è parlato
l’anno scorso, ma il Comune controlla Aspes o non l a controlla?
Il cosiddetto controllo analogo esiste veramente p erché non
ci sono decisioni che Aspes prende senza che l’Amministrazione
lo sappia. All’opposto è Aspes che è diventata, come ha detto
correttamente il Sindaco, una risorsa per l’Amministrazione.
Io vi dico alcuni dati statistici. Noi come tanti altri Comuni,
Consigliere Formenti, siamo stati oneri dipendenti. Se mi ascolta,
vado avanti. Vi dico alcuni dati statistici.
Nel 2007 il Comune di Seveso raccoglieva 2.400.000,00 da
oneri di urbanizzazione. Nel 2008 1.200.000,00. Nel 2009
soltanto 800.000,00 €. Quest’anno nel 2010 siamo allo stato
attuale a 800.000,00 €. L’auspicio è di arrivare a un milione di
Euro a fine anno.
Dall’anno prossimo la notizia è una chicca di oggi che mi è
stata trasmessa dal nostro Direttore Generale Monica Mariani che
era a Viareggio per un convegno sulle autonomie locali, la parte
di oneri di urbanizzazione non sarà più applicabile alla parte
corrente del nostro bilancio, del bilancio comunale.
Ciò comporterà tra le altre cose in abbinato ad un taglio del
12% dei trasferimenti dello Stato che vuol dire meno 400.000,00 €
per il nostro Comune, determinerà un’incapacità ad agire, a meno
che, come nel caso del Comune di Seveso si siano create, e questo
va detto, in maniera lungimirante, è un merito alle passate
Amministrazioni, delle società che permettono di sopperire a
questa incapacità di muoversi del Comune, ma incapacità non
voluta.
Lei sa benissimo perché segue molto bene i lavori del
Consiglio Comunale che oggi giorno il Comune, ma non solo il
nostro, qualsiasi Comune italiano ha il problema del patto di
stabilità, ha il problema degli equilibri di bilancio, ha il problema

25
del taglio dei trasferimenti statali, ha il problema del fatto di non
avere più l’Ici da gestire, ha il problema del fatt o che c’è la crisi
nel settore immobiliare che non porta oneri di urbanizzazione.
I poveri Comuni da dove cavolo devono prendere le risorse?

CONSIGLIERE

Stampa i soldi, Aspes?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Da questo punto di vista, adesso non entro nel merito di


scelte politiche, perché noi siamo in un’assise di livello comunale
locale. Secondo me il nostro dovere è quello di…

CONSIGLIERE

Poi tutti gli altri non possono intervenire, mi scusi… E’


un’interrogazione questa.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ho capito, ma io sto cercando di spiegare al Consigliere


Formenti, ho accettato la positività della Sua… Consigliere Butti,
io sto chiudendo, ma quello che volevo far capire è che la
filosofia di dire il Comune deve stare col fiato sul collo di Aspes
non è corretta.
Aspes è una risorsa al servizio del Comune, quindi è
esattamente un atteggiamento di tipo differente che ci vuole.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Poi magari gli altri Consiglieri possono avere un’opinione


diversa, però in questa situazione non la possono esprimere.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Però ci tenevo a dire che tutto quello che è stato fatto l’anno
scorso, interventi alle scuole, interventi per i parcheggi,
interventi…

26
CONSIGLIERE

Però, mi scusi, Presidente, la replica è dell’Assessore, non è


dello pseudo Sindaco che è seduto al suo fianco. Parla come se
fosse il Sindaco, mi scusi.

PRESIDENTE

Io ho visto la mole anche fisica dell’interpellanz a. Il fatto


che ci sia un approfondimento mi sembra gradito. Dopodiché
proseguiamo con le interpellanze sicuramente, ma sono credo
elementi in più sui quali i Consiglieri possono int ervenire.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io volevo chiudere con l’ultima sollecitazione che mi era


arrivata dal Consigliere Formenti sulla relazione del Difensore
Civico.
Io come molti altri ieri sono caduto dalle nuvole sentendo
che il Difensore Civico citava Aspes, perché, di fatto, il Difensore
Civico non mi ha mai contattato, non mi ha mai scritto, non mi ha
mai detto niente. È tutto documentato, Consigliere Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Anch’io Le allego i protocolli.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Esatto. Mi faccia vedere una e-mail che sia una lettera


indirizzata a me o al direttore di Aspes.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

I successivi solleciti scritti del 16 marzo 2009 e del 3 aprile


2009 sono ad oggi rimasti inevasi.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Posso finire, Consigliere? Ho qui tutta la documentazione


ufficiale che se vuole Le metto a disposizione. Rip eto, anch’io
sono caduto dalle nuvole. Ho detto ma è possibile che il Difensore

27
Civico in Consiglio Comunale parla di noi senza che noi ne
sappiamo niente?
Oggi ho fatto fare una ricerca dai nostri responsabili per
capire con chi si fosse rapportato il Difensore Civico e ho
scoperto, peraltro l’avevo intuito da quello che mi avevano detto
ieri, che si è rapportato soltanto con un dipendente Aspes, ha
intrattenuto una corrispondenza personale con questo dipendente
Aspes, che tra l’altro scusate se lo dico, non vogl io privare la
privacy di nessuno, è tutto documentato, si è preso anche la briga
per zelo e per una volontà, io l’ho capito, di assistenza ad un
cittadino di andare oltre le sue competenze e questa
corrispondenza è rimasta tra loro.
Io quello che potrò fare domani è dire al Difensor e Civico se
tu riscontri un problema di comunicazione con Aspes, Aspes ha un
Direttore della struttura, ha un Presidente, ha un Consiglio
d’Amministrazione, non fa altro che portare la problematica a noi.
Io non posso rispondere di una corrispondenza tra il
Difensore Civico e un nostro dipendente di cui non sono stato
neanche informato.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

La responsabilità non è del Difensore Civico. Il D ifensore


Civico o non aveva l’indirizzo ufficiale della società Aspes…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io dico, se una persona non riceve…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Stiamo dando dell’incompetente al Difensore Civico.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io sto dicendo un’altra cosa. Io sto dicendo che se il


Difensore Civico non riceve una risposta da Aspes, prima di
chiudere un fascicolo… Io ho letto l’ultima e-mail che dice che si
archivia la pratica…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

La pratica resta pendente.

28
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io ho qui l’ultima comunicazione inviata…

PRESIDENTE

State citando due fonti diverse.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io sto citando la relazione del Difensore Civico …

PRESIDENTE

Lui sta citando una lettera protocollata del Consi glio…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Trovo la lettera che è stata inviata alla persona in questione


in cui si dice che visto che praticamente non è stata ricevuta…
Tra l’altro la persona di cui parliamo non è attiva in Aspes per
problemi personali, diciamo così. Si dice che si provvederà
all’archiviazione del fascicolo. Questa è una lettera che io ho
avuto in mano oggi.
Io posso capire le legittime rimostranze del Difensore
Civico, però se io interloquisco con l’Assessorato ai Lavori
Pubblici e il buon Corbetta di turno non mi dà una risposta, io
parlo prima con Tallarita, poi eventualmente parlo col Sindaco.
Non mi fermo al dipendente o al funzionario che non riesce
a darmi una risposta per problemi suoi, di tempo, di lavoro…. E’
questo che mi ha lasciato veramente basito.
Io, infatti, domani non farò altro… Appena l’ho saputo, io
penso che nessuno qui possa negare che ogni volta che mi arriva
un problema sul tavolo, mi attivo per risolverlo in tempo reale.
Io domani chiamerò il Difensore Civico, l’ho appreso oggi, e
vedrò di risolvere con lui questo problema. Effettivamente però,
Consigliere Formenti, mi risulta difficile prendermi delle colpe
per una corrispondenza che è rimasta a livello privato tra un
Difensore Civico e un nostro dipendente.
Questa cosa è testimoniabile dagli atti scritti. Capisce?

PRESIDENTE

Grazie Presidente. Credo che fosse una risposta dovuta


perché era un tema sollevato. Proseguiamo con le in terpellanze,

29
poi passiamo alla parte del dibattuto. Prima siete partiti
probabilmente in ordine di mole e d’importanza d’interpellanze.
Quella che avete discusso era dell’aprile.
Io andrei con le altre due in ordine cronologico, quindi mi
risulta precedente l’interpellanza Formenti sulla situazione
debitoria del Comune verso Aspes del 14 gennaio. No, Butti arriva
dopo, è del 1 febbraio.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Questa la leggo perché è breve. Fatture Aspes. Premesso che


è stato protocollato l’atto N. 24800 del 2009 presso l’ente, poi in
parte corretto dall’atto protocollo N. 25889 del 2009,
successivamente corretto ancora con atto di protocollo N. 26.071
del 2009.
Considerato che il Presidente di Aspes il 21 settembre 2009
ha affermato: “Allo stato attuale abbiamo chiuso tutte le partite
pendenti fino a tutto il 2008 e quindi stiamo lavorando in una
situazione di operatività buona”, tratto dalla trascrizione della
seduta a pagina 9.
Ribadito inoltre che il signor Sindaco sempre nella
medesima seduta ribadiva: “Volevo semplicemente trasmettere
quello che l’Assessore Mazzucco mi aveva detto di dire, cioè che
le partite Comune/Aspes compreso il canone fino al 2008 sono
state saldate, sono completate per cui diciamo che quelle sono
state il contenzioso dei primi mesi è stato chiarito ed è stato
sistemato. Non è stata pagata da parte del Comune l a rata del
canone di manutenzione del 2009, perché essendo coperta con
oneri d’urbanizzazione che non sono stati incassati, non siamo in
grado di pagarla. Per cui diciamo che al 2008 c’è un assoluto
pareggio di quelli che sono i conteggi Aspes/Comune. Per il 2009
rimane aperto il discorso canoni”, trascrizione Consiglio
Comunale del 21 settembre 2009, pagina 31.
Si chiede di chiarire urgentemente in Consiglio sull’effettiva
situazione debitoria del Comune nei confronti della
municipalizzata per l’anno 2008, di quantificare precisamente il
debito ancora in essere.
Si richiede la risposta orale e la risposta scritta, sabato 19
dicembre 2009.

SINDACO

Dovrebbe arrivare l’Assessore Allievi che probabilmente è


più competente di me, però quello che vi posso dire è che la
situazione debitoria del Comune nei confronti di Aspes riguarda

30
una parte del canone del 2009 che non possiamo pagare
esclusivamente perché inciderebbe poi sul rispetto del patto di
stabilità, ma che abbiamo a bilancio e che è pronta per essere
pagata nei primi mesi del 2011.
Il resto riguarda la revisione dei contratto Aspes che è stato
oggetto di discussione nei giorni scorsi, per cui per quanto
riguarda il canone del 2010 c’è stata questa revisione dell’importo
legata alle contingenze di dover ridurre necessariamente quelle
che erano le spese del Comune.
La situazione debitoria è assolutamente sotto cont rollo
rispetto a quello che abbiamo ereditato, quel famoso 1.600.000,00
che era il debito che il Comune aveva nei confronti di Aspes.
Questo non esiste più.
La situazione è gestita perfettamente, senza probl emi.
Quando arriverà l’Assessore Allievi che sicuramente viene, ha
solo detto che ritarda, magari lo chiarirà meglio.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Probabilmente il ragionier Pirozzi ha una visione diversa


dalla Sua. Qua in una missiva datata 30 marzo 2010 dice che il
credito nei confronti del Comune di Seveso è pari a 826.675,00 €,
di cui la parte più pressante sono fatture che riguardano la
manutenzione.
Abbiamo un debito per il 2008 che dice il ragioniere Pirozzi
aperto per 363.000,00 € e per l’anno 2009 di 463.000,00 €. Quindi
probabilmente la situazione del 2008 non è chiara.
Ho visto anche dai verbali Aspes, verbale datato 21 aprile
2010, che è lo stesso collegio dei Sindaci che chiede al Presidente
di Aspes con fermezza di intervenire presso il Comune per
arrivare a chiarire com’è la situazione.
Dalla risposta poi che mi è pervenuta dagli uffici, gli uffici
dicevano che andava tutto bene. Non è vero, non c’è questo debito
da Comune nei confronti di Aspes. C’era una cifra, 128.000,00 €
che erano stati contestati dal Comune. Era solo quello, quei
128.000,00 € che erano stati contestati dal Comune nei confronti
di Aspes.
A parte questo istituto della contestazione che non ho
capito. Aspes fa una spesa, probabilmente su incarico del Comune,
quindi vuol dire che il Comune già è a conoscenza della spesa,
altrimenti non gliela potrebbe se è la stessa cosa far fare.
Questo istituto della contestazione forse sarebbe il caso di
chiarirlo. Mi piacerebbe capire cosa sono questi 128.000,00 € che
il Comune ha contestato.

31
SINDACO

Mi fa piacere che abbiate riesumato il vostro revisore


contabile Pirozzi che avevate rinnegato per parecchi Consigli
Comunali…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Pirozzi non è il Sindaco dei revisori del Partito


Democratico. Questo è riscontro verso interpellanza, nostro
protocollo 752/2010, è l’ex Assessore che mi scrive, 128.000,00
€, la cifra è questa.

SINDACO

Non entro, probabilmente Matta o Allievi sapranno


rispondere meglio. Mi fa piacere che abbiate ripreso in
considerazione l’attività di Pirozzi. Io invito sem pre… Il discorso
del revisore contabile è un discorso come sempre, come abbiamo
visto con i revisori del Comune, si esprimono sempre
collegialmente. Adesso Pirozzi vedo che comincia a muoversi in
maniera individuale.
Però mi farebbe maggior piacere che questa contestazione
del bilancio…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

La fa il collegio, Sindaco. Il collegio sindacale chiede con


fermezza che il Presidente del CDA si faccia carico di evidenziare
al Comune la non congruità di quanto scritto e ribadito
collegialmente.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

È un’altra cosa, quella, Consigliere Formenti. È stata,


infatti, anche assodata e acclarata. C’era una lettera che ci è
pervenuta dal Comune, anche qui per la privacy non andiamo sul
dettaglio, in cui si affermava una cosa che poi si è rivelata non
essere tale.
Ma questo più che altro per un problema di attribuzione
della fatturazione all’anno e della competenza della fatturazione
su quell’anno.
Una fattura, faccio un esempio, emessa nel 2008 era una
competenza spalmata su due anni per il Comune, per noi su un
anno. Da lì nasceva il problema che è stato risolto e acclarato.

32
Vengo anche alla Sua richiesta perché, in effetti, è giusto
quello che Lei dice. Come mai ci sono delle cose co ntestate? Ci
dovrebbe essere un ordine, si dovrebbe dare corso all’ordine,
dovrebbe essere tutto lineare.
Purtroppo anche qui abbiamo… Lei pensi che in quella
famosa lettera che citava il Sindaco inizialmente di Borgotti ci
sono delle cifre che poi sono comprese in questi 128.000,00
residui, perché la lettera poi di Pirozzi che avevamo visto assieme
in CDA di Aspes è stata superata dalla realtà perché dei pagamenti
ovviamente sono stati fatti in quel lasso di tempo.
Sostanzialmente è giusta la lettera che viene allegata alla
risposta della Sua interpellanza, anche se Le dico per chiarezza a
me non è stata comunicata questa lettera perché ci fosse una
verifica incrociata.
È abbastanza corretta. Cosa succedeva in passato? Che molto
spesso Aspes veniva incaricata, infatti, abbiamo cercato di sanare
questa situazione nell’ultimo periodo dove i rapporti sono
notevolmente cambiati, veniva incaricata di fare un lavoro, quindi
con un atto scritto magari, questo soprattutto, ripeto, è successo
nel 2008.
Aspes lo eseguiva, poi si scopriva che non c’era l a copertura
a bilancio. Ad esempio nella lettera di Borgotti famosa di cui si
parla c’erano una voce o due… Mi sta ascoltando, Co nsigliere?

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

No, mi sto allarmando, è diverso.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io sto citando quella lettera, non voglio andare a fondo della


questione, perché non è neanche il caso, ma ci sono delle voci che
tutt’ora sono oggetto di contestazione, rimangono aperte perché
allora erano state ordinate senza che ci fosse un’adeguata
copertura di bilancio.
Alla fine nel …

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ordinata da chi, Presidente?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Le dico che sono nella lettera di Borgotti, è chiaro. Non lo


posso sapere da chi sono state ordinate. È una cosa precedente

33
evidentemente. Ma questo rientrava in un’ottica generale di
rapporti per cui Aspes andava a compensare delle attività.
È chiaro che avendo preso in mano un altro tipo di gestione,
cioè noi abbiamo preso in mano un’altra gestione, con una
differente modalità di rapportarsi noi abbiamo detto, c’è aperta
questa fattura per cui noi abbiamo sostenuto dei costi. Cosa
dobbiamo fare?
Il Comune ci dice noi non ve la possiamo riconosce re perché
non c’era allora la copertura, mi spiego? È da ques to che nascono
delle contestazioni. Ad esempio, banalizzo, ma solo per la
cronaca, c’è una fattura relativa ad un intervento fatto dalla Sib
sulle piscine, parlo sempre del 2008, precedenza che noi abbiamo
aperto perché noi abbiamo sostenuto questo costo, però il Comune
non ce l’ha commissionata. Ce l’ha commissionata Sib per conto
del Comune. È difficile anche spiegare queste cose, ma sono
successe. Alla fine è questo a cui si riferisce la contestazione.
Quello che, infatti, abbiamo cercato di fare parlandoci negli
ultimi mesi, vivendo le situazioni è stato semplicemente di dire:
d’ora in poi, infatti, se Lei vede, io ho contribuito per quella
parte, se Lei vede nel contratto di servizio viene esplicitata una
serie di opere che Aspes fa.

Questa è l’ordinaria amministrazione, le manutenzioni


periodiche che Aspes può fare. Tutto il resto va preventivamente
commissionato, trovata la copertura finanziaria e in quel momento
andiamo ad eseguirlo.
Ciò non toglie, lo dico perché non vorrei che fosse stato
frainteso quello che ho detto, che il Comune può anche
commissionare ad Aspes una cosa che non ha copertura di bilancio
perché Aspes se ne assume l’onere. Capisce cosa voglio dire?
È chiaro che nel momento in cui però non c’è un matching,
non c’è una corresponsione reciproca, possono esserci dei
problemi d’interpretazione, per cui dice: io ho realizzato questa
cosa. Adesso banalizzi anche qui ma per far capire, che a mio
parere era una cosa straordinaria, tu Comune invece me la imputi
all’interno del canone ordinario. Capisce?
Infatti, prima c’era questo problema di interpretazione,
avevamo questo benedetto canone di 750.000,00 € più Iva dove era
un po’ indifferenziato. Per noi come Aspes era un 750 che
comprendeva l’ordinaria e la straordinaria. Per il Comune stava
già su due capitoli di spesa differenti, una in parte corrente, una
in conto capitale.
È evidente che le due questioni potevano creare dei problemi
di attribuzione, capisce cosa voglio dire? Ed è da qui che
nascevano queste cose.

34
Adesso perlomeno, pur nell’ambito delle difficoltà di
bilancio che non sta a me qui identificare, perché il Comune ha
fatto determinate scelte politiche, noi come Aspes abbiamo
cercato solo di essere ancora una volta una risorsa per il Comune,
si va a fare maggiore chiarezza, per cui si dice, è vero che c’è un
canone differente, però questo canone viene ad identificare una
serie di operazioni periodiche che si fanno.
A parte questo, tutto andrà autorizzato, coperto
finanziariamente, poi realizzato.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Quello che dico io è che… Io la vedo molto più semp lice se


la manutenzione fosse riportata all’interno dell’Amministrazione,
dove si sa la pratica ed il percorso è lineare dell a pratica,
piuttosto che questa corrispondenza che ci deve essere ogni volta
con Aspes. Chiudo la mia interpellanza.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ho capito quello che lei dice. Io però tengo a pre cisare che
una serie di cose non si potrebbero fare con questo tipo di
struttura. Se si è scelto evidentemente anni fa di puntare sulle
municipalizzate per dare una maggiore gestibilità. La
municipalizzata può essere una risorsa anche se non c’è la
copertura finanziaria per il Comune. È la municipalizzata che si
assume il costo.
Come abbiamo fatto ad esempio noi per Laforet, Laforet…
Posso andare avanti?

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Presidente, non so se Lei ha ascoltato la registrazione audio


lunedì sera, il discorso che faceva il collega Ragazzo… Lo
facciamo dopo? Niente.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io vorrei fare un esempio di un’opera che si può r ealizzare


senza che il Comune abbia le risorse necessarie perché la
municipalizzata nell’ambito delle sue proprie risorse, nell’ambito
della sua elasticità, dinamicità di bilancio riesce a realizzarla.
Questo è un fatto fondamentale. E’ una questione pratica. È
questo che permette di capire. Faccio un esempio lampante.

35
Nel luglio dello scorso anno c’è stata l’impellenza di
adattare una serie di plessi scolastici, quattro, alle esigenze della
sicurezza. Si poteva fare l’intervento soltanto durante l’estate e le
scuole dovevano essere pronte e consegnate per settembre.
Questa cosa non aveva la copertura finanziaria in quel
momento. L’ha fatta Aspes per conto del Comune e non si sarebbe
potuto farlo altrimenti. Questo è un dato inconfutabile. È questa
cosa che va compresa.

PRESIDENTE

Grazie. Ricordo che eravamo all’interno delle interpellanze.


C’è un Consigliere in coda per intervenire, ma nella fase di
dibattimento. S’è chiusa questa seconda interpellanza. Io passerei
alla terza che è quella del Consigliere Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

La mia riguarda l’accesso ai documenti. La leggo. Sono mio


malgrado costretto a chiedere nuovamente il motivo per il quale
nonostante i vari solleciti e richiami, permangono tempi
lunghissimi per ricevere i documenti richiesti ad Aspes. Questa è
un’interpellanza del 1 febbraio 2010.
Nello specifico mi riferisco ad alcune informazioni richieste
attraverso un documento inviato ad Aspes e contemporaneamente
protocollato in data 23 novembre 2009.
Essendo i quesiti richiesti determinanti per il mio gruppo
consiliare al fine di avere un quadro complessivo delle politiche
gestionali di Aspes, il dilungarsi dei tempi blocca in modo illecito
la nostra azione politica ed amministrativa.
Ritenendo tutto ciò grave, molto grave. Richiamando
nuovamente l’attenzione del Presidente del Consiglio su queste
situazioni che impediscono ai Consiglieri Comunali di ottemperare
al loro mandato nel pieno utilizzo delle loro prerogative.
Chiedo in che data l’Amministrazione abbia inviato i
documenti trasmessi al protocollo in data 23 novembre 2009 con
oggetto richiesta informazioni da Aspes.
Se è stata trasmessa risposta da Aspes e in caso affermativo
in quale data.
Per quale motivo in data 30 gennaio il sottoscritto non sia
ancora in possesso dei documenti richiesti.

PRESIDENTE

Risponde il signor Sindaco.

36
SINDACO

Questo fa un po’ parte del discorso che facevamo l’altro


giorno. Su questa questione su cui voi avete creato questo velo di
sospetti, non ci vedevo niente di particolare.
Effettivamente Matta, il Presidente, mi aveva risposto
tempestivamente. C’eravamo sentiti a voce, mi ricordo nel periodo
di natale in cui avevo detto non c’è nessun problema.
Non pensavo di interferire negativamente sul vostro potere
ispettivo di Consiglieri, per cui mi ero permesso…

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Per favore, Sindaco, non usiamo questo tono ironico… Ci


sono dei termini, anzi, il colloquio verbale Lei mi aveva detto di
non aver ricevuto risposta… un incontro che ho avuto…

SINDACO

Ma non è assolutamente vero…

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

In occasione di un incontro che avevamo avuto cui era


presente anche Lei, anche il Presidente Matta, mi aveva detto che
la risposta era arrivata subito, per favore…

SINDACO

Non c’era talmente niente da nascondere su tutta quella


vicenda su cui avevate creato quell’alone di mistero, sembrava che
fosse successo chissà che cosa, che io non ho fatto nient’altro che
girare la risposta di Matta.
Francamente tutta questa situazione di sospetto che è stato
creato sulla vicenda Aspes veramente è una cosa che non riesco a
comprendere. Veramente m’infastidisce.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Noi abbiamo richieste di solleciti di risposte da parte del


Difensore Civico. Abbiamo richieste di solleciti di risposte da
parte dei revisori del Comune. Abbiamo una serie di difficoltà di
comunicazione fra gli uffici che stanno al primo pi ano dei lavori

37
pubblici e gli uffici Aspes che stanno al di sotto. Lo affermava
anche ieri l’Assessore Tallarita.
Lei non mi può con il sorriso sulle labbra che è tutto a
posto, che va benissimo, che non ci sono problemi. Ma ci sono
fior di documenti, ci sono fior di richieste.
Lei si è dimenticato quando era in Opposizione, in
Minoranza e aveva gli stessi problemi e anche lei è stato
portavoce di queste lamentele fino a quando non è diventato
Sindaco.
Ma io non accetto che Lei me lo dica sorridendo. Lei si
prenda le Sue responsabilità. È impossibile che per avere una
risposta io devo sentirmi dire dopo otto mesi che non c’era nessun
problema. Peccato che quando ci siamo visti…

SINDACO

Ma Lei l’ha ricevuta per iscritto, ma cosa sta dicendo? Otto


mesi? Legga le date. La risposta l’ha avuta a febbraio quella
risposta scritta.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Ma se l’ho presentata io a febbraio?

SINDACO

E dopo tre giorni ha avuto la risposta.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Ma mi faccia il piacere! Io la richiesta l’ho pres entata al 23


novembre. Noi ci siamo visti prima di Natale e Lei mi ha detto
che non c’era risposta. Ho incontrato il Presidente Matta
all’inaugurazione di una mostra a gennaio, mi ha detto che la
risposta era stata data subito.
I problemi con Aspes ci sono sempre stati e sono rimasti
anche…

SINDACO

Ma dove sono questi problemi?

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Glieli ho appena detti.

38
PRESIDENTE

Consigliere Butti, scusi, solo una domanda, perché non


vorrei che avessero sbagliato la mia documentazione. Nella
documentazione che danno al Presidente viene citato un protocollo
2604 del 2 febbraio 2010 come risposta alla Sua interpellanza del
giorno precedente 2382.
Io non ho i documenti, ho solo la citazione. Era questa per
caso la risposta alla quale fa riferimento il Sinda co? Io non l’ho
letta. Le ho citato solo questo.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io ho richiesto dei documenti il 23 novembre.

SINDACO

E ha avuto la risposta il 3 di febbraio. Non mi sembra che


sia una cosa così da stracciarsi le vesti. Se vuole andare dal
Prefetto anche questa volta, ci vada, Consigliere.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Lei si rende conto di che cosa sta dicendo? Qua va bene


tutto.

CONSIGLIERE

Scusi, Presidente, adesso sinceramente, non è assolutamente


concepibile che il Sindaco dica l’ha avuta dopo qualche mese, che
problema c’è?

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Lei lavora per il 49,5 dei cittadini di Seveso, mi faccia il


piacere!

PRESIDENTE

Io però continuo a non capire. Quella lettera che ho citato


era una risposta o no? È una domanda. Io non ce l’ho quel
documento. A me qui risulta un’interpellanza del 1 febbraio e una
risposta al 2 febbraio con questi protocolli. Ve l’ho detto.

39
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io ho il protocollo della mia interpellanza che è datata 1


febbraio, era per sollecitare delle risposte a delle informazioni
che io ho richiesto il 23 novembre.

PRESIDENTE

Ok, adesso ho capito.

SINDACO

Quando ha avuto la risposta?

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

A febbraio.

SINDACO

Ha avuto la risposta due giorni dopo.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il problema è il rapporto con Aspes. Non è che io posso


attendere un mese e mezzo per avere una risposta, anzi, più di un
mese e mezzo, due mesi e mezzo.

SINDACO

Consigliere, ai tempi aspettavamo anni e se non c’ero io a


chiedere…

PRESIDENTE

Credo sia terminata la fase delle interrogazioni. Ci sono due


Consiglieri che da tempo mi hanno chiesto d’intervenire. Chiedo
scusa se hanno pazientato, ma bisognava prima finire questa fase,
che sono prima il Consigliere Marzorati e poi il Consigliere
Ragazzo. Prego, Consigliere Marzorati.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Buonasera. Grazie Presidente. Io volevo fare una


considerazione e poi fare un approfondimento, fare alcune

40
domande. La prima considerazione è il fatto che… Io ringrazio
Matta, il Presidente di essere qui questa sera, che dopo l’altra
volta è un contributo all’approfondimento sia delle modalità
relazionali tra l’Aspes e l’Amministrazione Comunale, che credo
che oltre un dato economico devono avere una comprensione di
metodo di organizzazione.
Evidentemente le cose che sottolineava il Presidente delle
particolarità giuridiche dei due enti, dei problemi che intercorrono
l’Amministrazione pubblica in questo caso sono sul tavolo. È
evidente che una società che è partecipata al 100% del Comune è
influenzata dalle dinamiche amministrative e di bilancio dell’ente
unico finanziatore.

Questo è abbastanza evidente. Io ringrazio anche i servizi


che l’Aspes offre, in particolare i lavoratori che sono qui questa
sera, perché credo che abbiano testimoniato la capacità per Aspes
di offrire un servizio di diversa e buona qualità.
La cosa interessante è che è stata offerta dalle stesse
persone in alcuni casi, quindi il cambiamento del contenitore
organizzativo e metodologico che offre Aspes ha permesso a molte
persone di esprimere una creatività diversa.
La farmacia ne è un caso. È un caso che non è
tradizionalmente inserito nella gestione amministrativa del
Comune. Io sono d’accordo con il Sindaco, a parte c he era
impensabile in qualsiasi momento pensare che un Comune gestisse
una farmacia dal punto di vista organizzativo e di lavoro.
Quindi questo ringraziamento va perché c’è una modalità
nuova e questa fu l’origine per cui nacque Aspes di rispondere in
termini economici a una situazione che andava modificandosi.
Io non so se Aspes durerà vent’anni, trent’anni,
cinquant’anni. A me interessa che rimangano vive le risorse
pubbliche che Aspes esprime nella forma che in quel momento
viene richiesta dalla situazione economica, per cui già il governo
è intervenuto nella riduzione di alcune spese ritenute eccessive,
perché i tagli andranno fatti.

Ci rendiamo conto che abbiamo appena iniziato, si è appena


iniziato a toccare la macchina pubblica e sono convinto che anche
il federalismo fiscale non potrà avvenire con degli sperperi. Prima
bisogna rendere efficiente il sistema, perché il federalismo si
inserisca in una maniera propulsiva.
Questo dico a chi pensa che l’Aspes in questo momento non
serva. Io su questo dico subito che non sono d’acco rdo. Oggi
continua ad essere una valenza economica e giuridica utile
all’azione del Comune.

41
Naturalmente ha alcuni lati delicati che vanno…
(Interruzione registrazione, fine lato B prima cass etta)
…Socio unico. Il problema della copertura di spesa, che per
l’ente è un obbligo, è determinante per poter far la spesa può non
essere in alcuni casi, come diceva il Presidente, anche per Aspes.
Questo è un lato delicato perché, non so se avete sentito qualche
mese fa la trasmissione sul terzo canale della Gabanelli, quella
trasmissione che viene fatta scandalistica, che non so come mai
prendeva solo le Amministrazioni di centro-destra dicendo che
c’era sperpero di denaro pubblico in queste imprese, fece scandalo
e salvò solo un’impresa a partecipazione unica del Comune di San
Giuliano Milanese, dicendo che era un elemento di fiducia.
Oggi quest’impresa si è scoperta con un deficit di 60 milioni
di euro. Certo non è l’Aspes, però… Quella generazione di debito
è derivata da modalità organizzative, ma anche dal fatto che la
dipendenza con l’ente pubblico può far trasferire difetti oppure
può far sì che la non copertura della spesa influenzi la politica di
gestione amministrativa dell’Aspes.
Detto questo, io credo che questa sia la mentalità più
delicata, questa che riguarda il fare spesa con la copertura
dell’ente, dell’unico socio o degli utili derivati dall’impresa è
determinante. Però, e qua Presidente mi rifaccio al suo indirizzo,
gli utili devono anche non andare a depauperare le iniziative più
interessanti dal punto di vista economico. E’ ovvio che la
farmacia lo è, però anche quella ha bisogno poi di investimenti
per poter rimanere viva perché si va in un’altra direzione.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Concordo, concordo.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Questo secondo me è un dato che io credo che debba essere


rimarcato. La funzione di Aspes è funzionale in questo momento
particolare, però va controllata e va tenuta contro llata. L’altro
dato particolare su cui vorrei avere delle delucidazioni è
sull’aspetto del personale. Ne abbiamo parlato anche qua. E’
ovvio che la cura dei posti di lavoro oggi è un aspetto
determinante sia dell’azione dell’ente pubblico sia dell’azione
economica in generale.
Uno, il personale che è passato dall’Amministrazione
Comunale; due, il personale che è di nuova occupazione. Qui
vorrei anche un confronto numerico per capire se Aspes ha
generato posti di lavoro, anche qua con la cura che la generazione

42
dei posti di lavoro non perpetui in maniera trasversale dei
maggiori costi pubblici sul personale. Questo è un dato a cui oggi
credo bisogna prestare attenzione, che non sia lì che avvenga una
spesa che l’ente pubblico non può più sostenere perché non può
più assumere.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, assolutamente.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

L’altra cosa, Presidente, però per me è molto difficile


entrare in merito nel dettaglio perché nella sua relazione, che pure
è una relazione agli atti, non c’è un quadro economico, per cui per
me è molto difficile capire qua o valutare. Quindi la prego, se
deve tornare qua o se deve fornire anche in sede di bilancio del
Comune in alcuni passaggi indicazioni più chiare dell’andamento
economico dell’Aspes, perché credo che il Consiglio abbia diritto,
nel senso che è socio quindi è ovvio che…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Mi permetto di rispondere incidentalmente e a questo, poi


rispondo al resto.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Prego.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

L’Assemblea che ha approvato il bilancio nel giugno di


quest’anno ha visto un atto protocollato agli atti del Comune dove
c’è un bilancio certificato. Io stasera non ho port ato ancora questa
miriade di dati perché secondo me quello che serve capire è la
sostanza. Alla fine un bilancio c’è. Come ben saprete, va anche
capito, interpretato, studiato, approfondito.
Aspes è una società che, lo sapete, tende al pareggio di
bilancio. Oggettivamente non deve fare utili e non deve fare
perdite, questo è ovvio. Quei dati sono comunque tutti agli atti
pubblici.

43
CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Finisco. Sì ma io dico, questa sera siccome è stata messa


agli atti è evidente che per poter entrare in merito anche ad alcune
discussioni l’estrapolazione di alcuni dati sarebbe stata utile per
capire meglio anche nella discussione che poi va oltre le
interpellanze presentate dai colleghi.
L’altro aspetto delicato, ed è l’ultimo che tocco in termini
generali, è quello del rapporto con i settori privati, col fatto che
l’Aspes, avendo un socio unico, ente pubblico, avendo la
prevalenza a determinare alcuni mercati sia un fattore non
competitivo, deprima la competizione che altri operatori privati
svolgono nel territorio. Su questo io chiedo di prestare attenzione,
di non andare ad occupare sfere di mercato che già sono fatte da
imprese che operano bene nel nostro territorio e devono essere
stimolate.

Quindi prestare attenzione ad una possibile catena di


subappalti che dal Comune all’Aspes, dall’Aspes ad altre imprese
producono un aumento dei costi. Questo è un altro dato delicato.
Lì sì che è meglio mollare la presa e lasciare che sia il dirigente
comunale ad operare in quell’azione. Lì c’è una cap acità anche dei
dirigenti comunali di poter operare stimolando il settore privato.
Questo fu uno dei problemi derivati sulla gestione dei rifiuti, è
anche questo che poi Aspes ha ereditato in parte nella sua prima
fase.
L’altra cosa è la mia preoccupazione, che ho espresso ieri,
quindi non so se lei vuole intervenire in questo, io voglio che sia
anche messo agli atti, perché lo dico apertamente, noi ci siamo
preoccupati della questione degli equilibri di bilancio nelle due
sere precedenti, nella prima sera del 4 ottobre qui in Consiglio
Comunale, io non ho condiviso questa scelta dell’Amministrazione
di ridurre in maniera rilevante il sostegno del contratto con
Aspes, che si è ridotto a 200.000,00 euro.

Mi sembra che dagli atti che sono sopraggiunti a pizzichi e


bocconi, però sono significativi, perché è vero sì che deve essere
espressa un’azione collegiale dei revisori, io ritengo che ognuno
faccia bene il suo lavoro e abbia anche la professionalità per
farlo, quando arrivano segnali diversi, e mi sembra che anche oggi
il documento del Presidente del Collegio dei revisori del Comune
di Seveso rimarca, io parlo dell’Aspes, è questo il tema di questa

44
sera, sull’Aspes la preoccupazione sulla situazione di
aggiornamento dei conti, di previsione dell’anno 2010, così come
la tenuta nella scelta che si è fatta non è stata confortata da una
delibera del Consiglio, unanime o meno ma a maggioranza, che
arrivasse a dire al Consiglio Comunale che nella collegialità di
gestione dei tre, penso, membri del Consiglio di Amministrazione
e ci fosse un orientamento.
La lettera, mi sembra, agli atti sia sua. Oggi ricevo anche
lettera di uno dei tre membri che esprime preoccupazione e
addirittura chiede il rinvio della discussione di questa sera. Io
chiedo qual è la tenuta di governo, dell’Aspes, del Consiglio di
Amministrazione, perché anche se è evidente che il Consiglio può
non essere unanime, ma deve avere una maggioranza, deve
esprimere un’indicazione maggioritaria. Credo che sia necessario
che lo faccia attraverso degli atti, non attraverso il fatto che si sa
che uno la pensa uguale a quell’altro.
L’altra cosa è sul collegio dell’Aspes. Questa let tera del
ragioniere Pirozzi separata dalla collegialità e ripresa dai revisori
del Comune va approfondita, non per altro io credo in maniera
molto responsabile il Presidente del Collegio dei revisori chiedeva
una riunione urgente, che spero venga fatta al più preso al di là
delle questioni di approvazione o meno degli equilibri, e che su
questo incontro venga dato conto all’Amministrazione pubblica e
al Consiglio nella sua collegialità.

In definitiva io voglio capire se il governo dell’impresa


regge, c’è una tenuta, e perché questo non è stato mantenuto così,
non è stato reso palese nell’accettazione di un cambiamento del
contratto con l’unico socio, che è il Comune, in un momento
particolarmente delicato. Questo avrebbe confortato il Consiglio
Comunale nella sua scelta del 4 ottobre.
Tra l’altro, la mia preoccupazione e anche quella espressa da
altri colleghi, a me non piace lasciare la votazione del Consiglio
Comunale su un provvedimento, anche se sono contrario, non
c’erano le garanzie sufficienti per poterlo votare anche per una
debolezza della parte Aspes, che confortasse che la riduzione così
elevata dei trasferimenti non diventi una preoccupazione di
bilancio per l’Aspes, che il Comune risolve il suo problema di
equilibrio ma trasferisce questa debolezza e questo rischio su
Aspes riducendo a 200.000,00 euro e calando Aspes con la
riscossione dei parcheggi in una cosa più rischiosa.
La fase di equilibrio va sui dati economici. Io p osso
presumerlo siccome i dati economici non li avevo, non so questi
200.000,00 quanto incidono, quanto coprono, quanto mettono a
rischio l’impresa che lei, Presidente, gestisce. La preoccupazione

45
di ieri e del 4 era una preoccupazione, io credo e spero che i
colleghi l’abbiano capita in questo senso, coerente con il voto che
si deve esprimere.

Finisco dicendo che questa, Matta, è la mia preoccupazione


più grossa, l’abbiamo visto anche in altre situazioni, quelle che
citavo prima, che il governo delle imprese sia tirato politicamente
e non economicamente. Se comprendo e condivido l’idea di avere
una linea guida con l’Amministrazione pubblica che, è evidente, è
il socio prioritario, dall’altro che ci sia e sia presente e palese
una responsabilità economica sull’equilibrio, perché qui
dipendono i servizi che sono oggi diventati fondamentali per le
cose che diceva lei e dipendono i posti di lavoro. Su questo io non
vorrei gettare preoccupazioni ma vorrei avere un conforto
economico, non solamente politico. Grazie.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

La ringrazio. Posso rispondere, Presidente? La rin grazio


Consigliere Marzorati, mi trova d’accordo al 90% su quello che ha
detto, la parte finale secondo me non è la corretta lettura però mi
rendo conto che in una dinamica politica come quella attuale c’è
spazio anche per questo tipo d’interpretazioni.
Per come sono andate le cose negli ultimi giorni non c’è una
grossa reciprocità, si richiede la collegialità quando fa comodo,
non c’è in altri momenti. Io penso che tutta questa confusione è
un po’ frutto del momento complesso che viviamo a vari tipi di
livelli. Quello che mi sento di dire brevemente è che proprio per
la natura tecnica, se vogliamo stare al contratto di servizio, che
poi non è l’unica questione di cui dobbiamo parlare, il contratto
di servizio, come è avvenuto peraltro in Consiglio Comunale,
come lei ha visto, è un prodotto che è arrivato qua, è stato
emendato, ci sono stati dei cambiamenti, avrebbe potuto essere
approvato o non approvato, stravolto eccetera.
Quello che io ho potuto fare, vedo che lei faceva riferimento
a una lettera che mi è stata richiesta, tra l’altro non so se
collegialmente o meno, dai vostri revisori, quindi i revisori dei
conti del Comune, a livello di manifestazione di disponibilità, con
un atto che non vincolava nessuno a rivedere i cont enuti del
contratto di servizio, lettera che mi è stata richiesta, ripeto e
sottolineo, a livello di manifestazione di disponibilità, quindi
come capite non è vincolante da nessun punto di vista, è
manifestazione di disponibilità, in un lasso temporale che chi me
l’ha chiesta, cioè i vostri revisori, sapeva benissimo che non mi
avrebbe permesso né di convocare un Consiglio di

46
Amministrazione né di prendere determinate deliberazioni, perché
è stata richiesta dal mattino per il pomeriggio proprio nel
momento in cui tra l’altro io davo il mio contributo per la
conoscenza reale che ho di Aspes al contratto di servizio che era
in quel momento elaborato tra l’Assessore al bilancio e
l’Assessore ai lavori pubblici.
Per cui mi sono permesso di dire, è accettabile una riduzione
del canone e non so, ripeto, la modalità con cui andrete a
deliberarla in Consiglio Comunale. E’ accettabile, però se si tiene
conto del costo del personale, che lei ha correttamente citato, e se
si tiene conto che all’interno di quella cifra noi possiamo fare
questo tipo di manutenzioni periodiche, che sono quelle di cui
parlavamo prima con Consigliere Formenti.
Io colgo la sua preoccupazione, anzi è una manifestazione
secondo me molto positiva perché si comincia a capire che
Aspes…perché siamo passati, se vi ricordate, da un anno fa, che
Aspes era una miniera d’oro che disperdeva soldi da tutte le parti,
adesso Aspes è una società prossima al fallimento, secondo alcuni,
sto estremizzando ma la realtà purtroppo è questa. La realtà
invece è un’altra, che Aspes è una società che in questo momento
è gestita in maniera molto attenta ed oculata e posso dire senza
tema di smentita che soprattutto nell’ultimo anno si è trovata una
sintonia di movimento, di indirizzo, di reciprocità con
l’Amministrazione Comunale, anche dovuta proprio alla pratica
sul campo perché questo Consiglio di Amministrazione di Aspes si
è insediato alla fine del 2008, nel 2009 si è capito un po’
com’erano le cose, perché sembra facile tutto quello che si dice
ma ogni tanto escono fuori documentazioni nuove, solleciti nuovi,
vecchi fornitori che non si sa dove cavolo erano stati…

In questo, devo dire, ci è servito molto il fatto che abbiamo


creato delle procedure, delle codifiche, dei comportamenti interni
che ci sono serviti anche a certificarci ISO9001. D a questo punto
di vista quindi è vero quello che lei dice, però le posso dire che il
governo di Aspes è saldo. Lo stesso Consigliere Mon ica Rasi ha
avuto una cordialissima telefonata con me stasera in cui mi ha
espresso le sue motivazioni.
Ma alla fine quello che conta è che noi come Aspes dovremo
andare a recepire o meno il contratto di servizio che il Consiglio
Comunale ha deliberato, tra l’altro con degli emendamenti che
secondo me, soprattutto uno, vanno proprio nella logica di fare
chiarezza. Per cui è evidente che il canone di 200.000,00 euro non
è sostenibile per Aspes, è evidente questo. Però è evidente che
nella stessa delibera si dice che il Comune destina la totalità
dell’incasso del piano parcheggi ad Aspes e che nel caso, rispetto

47
a quel famoso allegato B mi pare che si chiami o 3, adesso non
ricordo, che compare nella delibera licenziata dal Consiglio
Comunale, sono quelle le cose che Aspes è tenuta a fare, le
manutenzioni periodiche e gli interventi periodici.

Tutto questo andrà preventivamente autorizzato e deliberato.


Quindi il Comune dice che se i soldi dei parcheggi uniti al canone
che viene erogato non saranno sufficienti a raggiungere la
manutenzione ordinaria, il Comune dovrà farsi carico, come mi
pare sia già avvenuto, mi può dare conferma il Presidente del
Consiglio Comunale, di reperirli da un fondo per la manutenzione
straordinaria appositamente stanziato in un capitolo di bilancio.
La preoccupazione io l’accolgo in senso positivo, mi fa
piacere che ci sia questa consapevolezza, però, e questa è la mia
opinione personale che poi andrà suffragata da un parere del
Consiglio di Amministrazione, abbiamo fatto quello che si poteva
fare stante la situazione attuale, non vedevo oggettivamente altre
possibilità.
Anzi, siamo andati in un’ottica di chiarezza chiarendo
appunto che non c’è più l’indifferenziazione tra ordinaria e
straordinaria, ci sono una serie di attività a canone che
corrispondono a quell’esatto canone. Sono state analiticamente
elencate. Tutto il resto sarà oggetto di previsione finanziaria in
carico dell’Amministrazione ad Aspes, che peraltro mantiene la
libertà di poter fare delle manutenzioni straordinarie nell’ambito
delle proprie capacità, come ha detto lei.
Dal punto di vista della collegialità o meno, però stupisce,
lei capirà, che un parere che viene chiesto, una disponibilità che
viene chiesta a me a titolo personale da un’ora all’altra non si
faccia la reciprocità di dire che anche il parere del revisore, io
parlo di una persona che anche se non può essere certo tacciata,
che è Pirozzi, di essere della mia stessa parte politica, è una
persona che io stimo, si è sempre comportato correttamente, ha
fatto il suo operato in maniera corretta, però, di fatto, ha espresso
un parere su una delibera che neanche esisteva in quel momento.
Lui ha espresso un parere sulla base di una convers azione che io
correttamente ho portato all’interno del CdA per spiegare come
andava la situazione in quel momento.
Finché il Consiglio Comunale non ha licenziato quella
proposta di modifica del contratto di servizio, parlavamo
semplicemente del nulla perché poteva succedere qualsiasi cosa.

48
CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Scusi, faccio solo una puntualizzazione. E’ proprio lì il


problema. Non può dirmi che se ne è parlato occasionalmente
prima di arrivare in Consiglio. Scusi, se c’è dal socio unico…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Si è parlato occasionalmente di che cosa? In una sede


ufficiale.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Ho capito, scusi, però io chiedo di fronte a una proposta di


un socio unico che non può nascere dal Consiglio Comunale, il
socio unico, come in questo caso i rapporti che diceva lei, viene
all’azienda e dice: io sono costretto per motivi di bilancio a
ridurre il canone, questo come impatta con l’impresa?
Questa cosa deve essere deliberata dall’impresa, che può
accettare. Mi sembra che questa collegialità non ci sia stata.
Siamo arrivati in Consiglio senza questo conforto, tanto che
qualcuno si è espresso in maniera non coordinata, perché è
arrivata così in Consiglio.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io le posso dire, Marzorati, che dopo che sono stato


informato della volontà dell’Amministrazione di procedere in
questo modo ho convocato un CdA per informarlo ma s enza, di
fatto, poter deliberare su niente perché non esisteva niente di
concreto su cui deliberare. Abbiamo parlato della sostanza di quel
contratto di servizio, del contributo che io personalmente ho dato
per indirizzarlo verso una situazione corrispondente alla realtà e
da lì sono nate quelle azioni successive.
Io sinceramente penso che, di fatto, non ci sia qu esto grosso
problema. In ogni caso, ripeto, se non ci fosse la collegialità di
cui lei parla, Aspes dovrà ratificare quel contratto di servizio,
avrà tutti gli strumenti per sentire nel caso non lo voglia fare.
Parlando delle altre considerazioni che lei ha fatto, il
personale è sicuramente una questione che c’interessa molto e su
cui abbiamo molta attenzione. Io sono molto content o anche, a
parte rari casi di problemi operativi che possono nascere, come

49
facevamo il caso del difensore civico, sono content o dell’apporto
che viene dato dal nostro personale, che veramente si sta
impegnando da tutti i punti di vista. Il personale è rimasto
sostanzialmente lo stesso, abbiamo tre figure che si occupano
della manutenzione in senso stretto, abbiamo una persona che si
occupa delle affissioni, abbiamo due persone che si occupano tra
il cimitero e i parcheggi, abbiamo due persone che si occupano
della parte contabile amministrativa, oltre al personale che è in
farmacia, oltre al personale addetto alla manutenzione.
Di fatto, il personale addetto alla manutenzione sta facendo
tutte le lavorazioni che noi stiamo portando avanti, perché
nell’ultimo anno non abbiamo fatto praticamente niente in esterno
se si esclude l’intervento che ho citato prima alle scuole di
Baruccana, che è finanziato dall’Inail, su cui noi avevamo
presentato un progetto che è stato finanziato, quindi tutta la
manutenzione si sta facendo in questo modo. Il nost ro collegio dei
revisori, questa volta collegialmente, nell’ultimo CdA ha fatto
presente che sarebbe opportuno che fosse inserita una figura a
supporto del nostro settore contabile amministrativo.
Questa è una necessità che noi avremmo e stiamo
procrastinando fino a che è possibile, arrivando adesso alla fine
dell’anno dovremmo pensare come poter sostenere questo
investimento perché sarà necessario. Al contrario di quello che
pensano molti, Aspes è sottodimensionata a livello di personale
rispetto a quella che è la reale necessità operativa. Su questo,
ripeto, c’è un parere anche collegiale di tutti e t re, Maggioranza e
Opposizione, i membri del nostro Collegio Sindacale, che sono
anche revisori del nostro bilancio.

Mi ero segnato un altro paio di punti. Sulla questione che lei


citava delle sfide per le municipalizzate, per lo scenario futuro,
abbiamo dovuto fare un grosso lavoro preparatorio a livello legale
perché sembrava che ci fosse una normativa che indi rizzava
addirittura verso una vendita di una parte delle società
municipalizzate, un 40% da cedere a un socio privato. Tutto
questo è stato scongiurato, infatti, l’ho portato per citarlo, da uno
schema di decreto che è stato emanato dal Presidente della
Repubblica a cavallo dell’estate, che esclude dall’applicazione del
regolamento che va a normare tutta una serie di leggi, che spesso
erano addirittura in contrasto anche con la normativa comunitaria
che non sto qui a citare per tediarvi.
Di fatto, dice che la gestione di alcuni servizi, io cito quelli
che interessano a noi come le farmacie comunali e soprattutto c’è
la formula magica che è stata usata da questo decreto del
Presidente per cui vengono esclusi i servizi strumentali

50
all’attività o al funzionamento degli enti affidanti, come sono le
attività che vengono gestite dall’Aspes, noi non andiamo più a
rientrare in questa casistica per cui si pensava si dovesse
procedere addirittura a una vendita del 40%.
Mi sembra positiva anche la sua sollecitazione a non
invadere eccessivamente il privato, ma proprio questa normativa
va a normare questo settore. Aspes potrà continuare a gestire
senza dover ricorrere a gare pubbliche solo questi servizi che sono
strettamente correlati al funzionamento degli enti affidanti, cioè
al funzionamento dell’ente comunale. Per cui non potrà mettersi
sul mercato di altre questioni se non ci saranno le dovute
garanzie, i dovuti supporti normativi proprio per non andare a
inficiare la libera concorrenza del mercato.

Sto guardando se c’era qualcos’altro tra le cose che mi


aveva detto lei a cui dovevo rispondere, magari mi può aiutare se
ho dimenticato qualcos’altro. Volevo ricordare un’altra cosa, che
Aspes è vincolata in tutta la sua operatività alla stessa normativa
a cui sono assoggettati gli enti pubblici. Questo va un po’ a
tagliare la testa a tutte le eventuali polemiche che si possono fare.
I nostri funzionari applicano le stesse normative, le stesse
procedure, gli stessi protocolli che applicavano quando erano
dipendenti pubblici. Da questo punto di vista addirittura
sembrerebbe che la nuova normativa ci assoggetti in qualche modo
al patto di stabilità, adesso dovremo valutare anche questo
discorso.
Una cosa che volevo ricordare, che chiude il discorso e che
mi sembrava utile ricordare è che ad esempio il Comune per
rispettare il patto di stabilità non può ricorrere, lei lo sa
benissimo, a nessun tipo di indebitamento, Aspes, che è una
società che sta sul mercato con tutte le credenziali, ha ancora
invece la potenzialità di farlo, ovviamente per conto del Comune.
Questo è un fatto importante. Il Comune ha dei vincoli del
patto di stabilità che Aspes invece in questo momento storico non
ha.

PRESIDENTE

Grazie Presidente. Era in coda il Consigliere Ragazzo, poi il


Consigliere Tagliabue.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Io direi di continuare col discorso, col ragionamento.


Intanto buonasera signor Presidente. Dopo aver sentito tutte le

51
risposte che lei ha dato ai colleghi Consiglieri un paio di
domandine mi verrebbe di cuore di fargliele. Mi sembrerebbe
quasi che lei fosse il primo a non credere di aver firmato un
contratto di 200.000,00 euro con il Comune di Seveso, io vedo che
agli atti non c’è solamente la protesta ufficiale, una lettera, quella
di Pirozzi, che è il membro del Collegio Sindacale e dice: guarda,
signor Presidente, che con 200.000,00 euro noi non ci stiamo
dentro a garantire quei servizi…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ vero, infatti, con 200.000,00 euro non ci si sta dentro.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Sì, più 265, che noi andiamo a firmare con il Comune di


Seveso. Però è vero anche che non c’è solamente il ragioniere
Pirozzi, ma mi risulta anche che ci sia un membro del CdA, del
Consiglio di Amministrazione che avanza dei dubbi in merito al
fatto che contrattualmente il rapporto Aspes e Comune possa un
pochino traballare, anche se, come diceva prima il signor Sindaco,
Aspes è il braccio destro o braccio sinistro del Comune di Seveso.
Certo, è il braccio operativo, però è anche vera un’altra
cosa, che strutturalmente abbiamo il Comune, che è una società
con tutti i suoi organi giuridici, e abbiamo Aspes, che è anch’essa
un’altra società con tutta la sua struttura giuridica, quindi un
Presidente, un Consiglio di Amministrazione, un bilancio e
vattelapesca.
I rapporti che interagiscono tra i due enti devono essere ogni
volta normalizzati. Fino a adesso ho detto una cosa ovvia. E’ un
rapporto che esiste tra qualsiasi tipo di società. Io non riesco a
capire quando mi sento dire che uno al mattino si alza, telefona ad
Aspes e dice: vai là che c’è da asfaltare 500 metri lineari di
strada, perché prima lei ha detto: guardate che tante volte ci
siamo trovati nella condizione di eseguire dei lavori
commissionati da Caio, da Tizio…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io ho parlato di un dato storico ereditato, non ho parlato di


questioni di questo genere avvenute in questa Amministrazione a
meno che ce ne fosse consapevolezza. Io parlo di contestazioni.

52
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Sono condizioni che lei ha appurato nel momento in cui lei è


entrato a far parte di Aspes?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, alcune fatture del 2008 che citava il Consigliere


Formenti oggetto di contestazione risalgono proprio a questioni di
questo genere. Sono in quella famosa lettera che il Sindaco ha
citato prima, abbiamo trovato in consegna.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Quindi lei mi sta dicendo che voi eseguite i lavori solo ed


esclusivamente quando c’è una copertura finanziaria. Se Mauro
Ragazzo domani vi chiama e vi dice: vieni ad asfaltare la Via tal
dei tali, al di là del fatto da chi viene l’ordine, l’autorizzazione
ad eseguire questi lavori, è chiaro che deve essere un lavoro
contrattuale, che rientra nel contratto dei servizi, non
extracontrattuale, se no non avrebbe la copertura finanziaria.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Giusto, però la devo interrompere per puntualizzare una


cosa. Intanto lei fa molto bene il lavoro del Consi gliere di
Opposizione, sa che l’ho sempre stimata.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Dopo le pago un caffè.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Da quel punto di vista lo sta facendo perfettamente. Quello


che volevo puntualizzare è questa cosa, che non è vero che noi
facciamo i lavori se c’è la copertura finanziaria. Noi facciamo i
lavori che ci vengono ordinati dal Comune, poi il Comune deve
valutare se avere una copertura finanziaria o valutare se Aspes
deve sostenere l’onere dell’intervento. L’important e è che noi non
ci inventiamo di fare dei lavori che non ci siano stati

53
commissionati dal Comune, a meno che non rientrino nella
manutenzione ordinaria che siamo tenuti già a fare.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Magari faccio delle domande che sono ovvie, però se non


capisco continuo a fare le domande, scusate.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ giusto, certo.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Quindi voi come società eseguite dei lavori anche senza


preoccuparvi di essere pagati? Alla fine è così.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

No, non è così.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Se il Comune vi chiama e vi dice: fai quel lavoro…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Innanzitutto va valutato se rientra nella manutenz ione


ordinaria o nella situazione che avevamo fino a pochi giorni fa, se
anche essendo nella straordinaria rientrasse nella capienza del
canone complessivo che era di 750.000,00 euro.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Ecco, vede che mi ha risposto.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Infatti, c’è una rendicontazione di questo. Avveniva una


rendicontazione annuale.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Vi assicurate le modalità per cui dopo venite saldati per il


lavoro che andate ad eseguire, per forza.

54
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Cerchiamo di assicurarcele realisticamente, a meno che ci


possono essere anche esigenze di ordine pubblico, esigenze di
utilità sociale che ci impongono di agire nonostante tutto e di
verificare poi la copertura d’urgenza.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Questo va bene.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ad esempio, mi ricorda giustamente l’Assessore Volpi, le


nevicate che non sono preventivabili, storicamente è sempre stato
così, abbiamo un canone di reperibilità, vuol dire che noi
dobbiamo già prevedere in bilancio una cifra per avere a
disposizione dei mezzi che contribuiscano a spalare la neve dalle
strade.
L’entità di questa nevicata non è mai preventivabile, è
sempre oggetto di un consuntivo successivo. E’ evidente che poi il
Comune dovrà preoccuparsi di reperire le risorse necessarie per
coprire la nevicata. E’ chiaro che però, Consigliere Ragazzo, io so
che sto parlando ad una persona corretta, lei sa benissimo che
questa situazione è mutata velocissimamente nell’ultimo anno
perché sono crollati gli oneri.
Banalizzo, ma fino a due anni fa ci si poteva permettere
anche di effettuare degli interventi che non fossero coperti
dall’Amministrazione perché la società aveva la capacità di
metabolizzare, addirittura prima avevamo anche la Tarsu.
Purtroppo il Comune ce l’ha sfilata senza neanche avvisarci
l’anno scorso. La collegialità non è giusto neanche richiamarla
solo quando fa comodo, l’anno scorso ci è stata tolta la Tarsu e
non abbiamo potuto dire niente. Cosa facevo, aprivo un
contenzioso io municipalizzata verso il mio Comune? No, è
evidente.
Ho dovuto cercare di comprendere le dinamiche generali.
C’è un quadro macroeconomico, lei lo sa benissimo,
continuamente peggiorativo che ci sta mettendo in difficoltà. Per
questo già dall’anno scorso abbiamo limitato la nostra ad
un’operatività strettamente necessaria alle manutenzioni
periodiche e null’altro che non fosse preventivamente autorizzato
e coperto finanziariamente.

55
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Adesso l’Assessore Volpi ha tirato in ballo la neve, parliamo


della neve, io non volevo parlare della neve. Parliamo del
discorso della neve. Voi garantite un servizio minimo e la
reperibilità dei mezzi.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Esatto.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Quindi un servizio a forfait.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non è a forfait, noi garantiamo che siano disponibili i


mezzi, poi quanti mezzi si muoveranno, quante ore lavoreranno
quello sarà successivo. Lo paga il Comune, eventualmente noi
commissioniamo questo discorso ma la copertura finanziaria deve
arrivare poi dal Comune, è evidente.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Quindi vuol dire che i lavori li commissionate voi, le fatture


vengono emesse a vostro…e poi voi le girate e fate pagare il conto
dal Comune.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, esatto.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Quant’è il lasso di tempo in cui voi incassate le fatture e poi


emettete il pagamento al Comune? Io penso nel giro di trenta,
quaranta, cinquanta giorni, massimo due mesi. Non potete
permettervi di rimanere così scoperti, anche se l’unico
interlocutore è il Comune, sugli incassi, se no paghereste sempre
uno scoperto bancario. Se eseguite dei lavori che il Comune vi
commissiona e pagate questi lavori, è chiaro che il giorno dopo,
non penso un anno dopo, andate a chiedere al Comune di farvi
rientrare dalla spesa che avete sostenuto. Quant’è il lasso di
tempo?

56
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Il lasso di tempo dipende solo da noi. Ad esempio, in questo


momento storico il Comune per rispettare il patto di stabilità non
potrà erogarci nessun tipo di pagamento per qualche mese. E’
questa la flessibilità importante di cui parlavo, Aspes può
permettersi all’interno delle sue risorse interne complessive,
perché gestisce un pool di servizi, di trovare le risorse
economiche necessarie e di attendere che il Comune vi faccia
fronte con lo stanziamento di bilancio.
Invece il Comune dovesse farlo da solo al momento non
potrebbe addirittura fare l’intervento, è questa la flessibilità che è
importante per un amministratore pubblico capire.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Fino al momento in cui il Comune non vi paga il servizio


che voi avete erogato all’ente stesso, il debito l’avete voi in
carica.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, esatto. E’ per questo che è una risorsa per il Comune


Aspes, è chiaro.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Bene, mi è chiaro il quadro. Ritorniamo a lunedì, allora


lunedì avevo ancora ragione, abbiamo il debito fuori bilancio noi
come Comune perché quello che voi avete messo a bilancio nella
variazione, avete messo a bilancio una cifra, quei 129.000 euro
che, signor Presidente, penso io, è la cifra che il Comune vi deve
pagare per i servizi di sgombero neve che voi avete sostenuto
nell’anno 2010.
Mi risulta anche che tutti gli operatori che hanno lavorato
con Aspes ad oggi non sono ancora stati pagati, per forza, Aspes
ordina il lavoro, fintanto che il Comune non paga Aspes non può
anticipare per enne motivi eccetera. Va bene che c’è il contratto,
come mi è stato detto, il contratto tra Aspes e Comune esiste,
bisogna regolarizzare un rapporto economico, però è anche vero
che l’importo che Aspes è andata a sostenere per lo sgombero
neve non è stato messo a bilancio nel Comune di Seveso.
Signor Segretario, lei mi conforti di quello che sto dicendo,
se anche dico delle fesserie mi fermi e me lo dica pure, non mi

57
offendo. Vuol dire che lunedì quello che noi siamo andati a fare,
siamo andati a regolarizzare una posizione che non era quella, era
un debito fuori bilancio, noi abbiamo messo dei soldi su una spesa
che non esisteva.
Questa sera, signor Presidente, io l’ho “usata” per
confermare quello che in minima parte, non sto a ripetere, ho
detto questa sera e che ho, penso io, con chiarezza detto lunedì
sera in fase di salvaguardia di equilibri di bilancio.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io non so com’è fatto il bilancio, le risponderà l’Assessore


al bilancio. Quello che ho precisato è un’altra cosa.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Non è un j’accuse, assolutamente. Io le ho fatto d elle


domande e lei giustamente e correttamente mi ha detto delle
risposte. Queste risposte mi hanno confortato di quello che io
avevo pensato e detto lunedì sera. Lo ribadisco, quei famosi
129.000,00 euro che noi siamo andati a regolarizzare con quella
variazione semplice erano un debito fuori bilancio.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non so se l’abbiano imputato all’esercizio precedente o


all’esercizio in corso per essere un debito fuori bilancio, quello
che posso dire è che la flessibilità di Aspes sta proprio in questo,
andare a sopperire quella che è la necessità dell’Amministrazione.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Lei ragiona per quello che la sua società, che è un s.r.l., il


Comune non è un s.r.l., il Comune ha degli adempimenti e delle
scadenze tecniche che sono diverse da quello che può essere una
s.p.a., una s.r.l., una s.n.c. e quello che è.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non so, a questo, ripeto, magari poi risponde l’Assessore al


bilancio, se quello stanziamento di bilancio sia una previsione per
l’anno a venire o per l’anno scorso. Non lo so questo. Questo va
chiesto all’Assessore al bilancio.

58
CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Caro signor Presidente, non parli più, stia fermo lì perché


lunedì il signor Assessore mi ha confermato che quella cifra era
stata messa a bilancio per pagare la neve già caduta. Mi ha detto
che sono corretto prima, le sto confermando, c’è qui l’Assessore,
mi conferma quello che mi ha ribadito lunedì sera, che i soldi che
sono stati messi a bilancio erano per pagare la nev e già caduta,
quindi un servizio che lei ha erogato.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ vera anche una cosa, che storicamente mi risulta, magari


chiedo conferma, non è mai stato previsto un costo per le
nevicate, mai. Non è mai stato presente in bilancio, mi risulta.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Tiro fuori tutti i bilanci.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Negli ultimi anni sicuramente, tant’è vero che uno dei


problemi che ci siamo trovati a fronteggiare è proprio questo. Per
farle capire il valore della risorsa.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Comunque mi ha confortato di quello che volevo


ulteriormente sapere questa sera. Ci saranno altre opportune sedi
dove far valere quanto purtroppo è accaduto lunedì sera. Un’altra
cosa, mi scusi signor Presidente. Io questo l’ho es trapolato dal
verbale dell’ultima riunione che ha fatto presso il suo CdA, quali
sono quelle opere che con la formula dell’autofinanziamento
Aspes fa per conto del Comune? E’ una curiosità, non è
finalizzato ad arrivare chissà dove.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io non so da dove sia estrapolato, però un esempio lampante


è la questione dei parcheggi di Via Laforet, sono partiti con
l’accordo che si sarebbero incassati dei gettiti derivanti dai
parcheggi a pagamento, dopo un anno i parcheggi a p agamento non
sono partiti e Aspes ha dato una risposta concreta a un’esigenza
concreta. Se no avremmo avuto un grossissimo problema, questo è

59
un esempio, poi non lo so a cosa sia riferito questo tipo di
verbale.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Al verbale riunione generale ordinaria tenutasi in data 28


giugno 2010.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ci sarà il contesto in cui è detta questa frase.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, è semplicemente per sapere, era una curiosità.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Penso che l’esempio sia chiaro.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Ragazzo. Consigliere Tagliabue.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Grazie. Mi innesto proprio su questa curiosità con un’altra


curiosità simile: io invece vorrei sapere un esempio di un
finanziamento chiesto ad una banca per finanziare un’opera
comunale, visto che si proclama questa grande possibilità, questa
grande flessibilità di Aspes volevo capire un esempio di un
finanziamento chiesto a una banca per finanziare un’opera
comunale.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Abbiamo ad esempio ereditato un finanziamento


chirografario che era già in essere, abbiamo rinegoziato
migliorando le condizioni per Aspes utilizzando la leva del trend
per noi positivo dei tassi di interesse, l’abbiamo utilizzato per
finanziare delle opere come ad esempio, tra le altr e, Laforet,

60
piuttosto che alcuni interventi di ampliamento che alcuni sono
stati fatti e altri saranno fatti presso il cimitero comunale.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

E la banca vi garantisce un finanziamento basato su quale


tipo di attività?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

In che senso?

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

L’attività che genera utili in Aspes è la farmacia.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Anche il cimitero, se vogliamo.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Anche il cimitero.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

I parcheggi generano degli utili, le affissioni generano degli


utili.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Abbiamo due o tre attività di business che generano degli


utili. E’ in base a questo che le banche vi garantiscono la
possibilità di avere finanziamenti.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certamente, senza dimenticare che Aspes ha in pancia una


quota di Gelsia, circa il 3%.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

In base a delle unità di business che sono state attribuite ad


Aspes e in base a una capacità patrimoniale che gli è stata fornita

61
dal Comune di Seveso, perché poi la partecipazione in Gelsia deve
essere fatta risalire al Comune di Seveso.
Questo fa capire molto bene secondo me che Aspes è molto
più di un braccio destro dell’Amministrazione comunale, è
diventata un vero e proprio alter ego dell’Amministrazione
comunale e ha preso uno spazio di decisione che spetta al
Consiglio Comunale. Questa non è tanto una riflessione che va ad
essere portata di fronte al Presidente di Aspes, è una riflessione
che dovrebbe essere fatta dai Consiglieri presenti e
dall’Amministrazione.
La decisione ad esempio sull’impiego degli utili delle
partecipate di solito viene presa in Consiglio Comunale all’atto
del bilancio di previsione, normalmente gli utili d elle partecipate
sono all’interno del bilancio di previsione. In que sto caso invece
si prendono decisioni sugli utili di Aspes, che è u na partecipata,
al di fuori di questo Consiglio Comunale.
Aspes è una specie di stanza di compensazione dalla quale
non solo il controllo del Consiglio Comunale è stato estromesso,
ma è stata estromessa anche la capacità di decisione e questo
secondo me è gravissimo. Tant’è vero che addirittura la capacità
di controllo del Consiglio Comunale sul bilancio di Aspes è
praticamente nulla perché il bilancio di Aspes non arriva in
Consiglio Comunale se non col bilancio di previsione di due anni
dopo.
Mi stupisco che stasera non venga portato all’atte nzione dei
Consiglieri il bilancio di Aspes, sarebbe stata una forma di
cortesia ma anche un atto dovuto. Nel momento in cui viene
redatto il bilancio di Aspes sarebbe giusto darlo.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ma i Consiglieri ce l’hanno già il bilancio di Asp es, ce


l’hanno dal giugno di quest’anno, è già nelle loro mani.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi dispiace, lei l’ha protocollato probabilmente.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, più di quello non so cosa dovrei fare, inviarlo ad


ognuno a casa? Io lo protocollo come la lettera citata dal
Consigliere Marzorati, che tra l’altro è di oggi…

62
CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

…Cortesia da parte sua e di atto dovuto da parte


dell’Amministrazione, richiamo entrambi a questo tipo di…Non
dico che sia un atto dovuto da parte sua, per carità, è un atto di
cortesia. Se lei viene stasera in audizione, avrebbe potuto
portarcelo.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ce l’ho il bilancio, se vogliamo discuterlo ce l’ho.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Non ne dubito. Non solo, ma ieri sera il Sindaco ci ha detto


che avrebbe portato anche i bilanci settoriali, cosa di cui forse
non abbiamo potuto godere stasera. Mi sembra che poi si vada a
dichiarare sui giornali degli utili di unità di business come la
farmacia.
Io più che a lei parlo all’Amministrazione, mi sembra giusto
che sia l’Amministrazione che porti all’attenzione del Consiglio
Comunale i risultati di questa società. Quello che mi preoccupa di
più è proprio questo, che il Consiglio Comunale venga esautorato
dalla possibilità di decidere se gli utili di queste unità di
business, che poi diventano aggregati gli utili della società Aspes,
è impossibilitato a decidere che fine possano fare.
Mi sembra stranissimo che la destinazione di questi utili
venga decisa dal Presidente di Aspes. Questo per me è
inconcepibile, è il Consiglio Comunale che è titolare del bilancio
di previsione e quindi della gestione di queste risorse che vengono
generate da alcune unità di business che sono state attribuite ad
Aspes. L’unico compito di Aspes è quello di gestire nella
maggiore efficacia, nella maggiore efficienza possibile queste
unità di business.
A mio avviso, è sbagliato attribuire dei centri di costo, come
appunto le manutenzioni o altri, che invece potevano benissimo
essere gestite dalla struttura comunale con meno complessità, e la
complessità si è vista anche stasera da tutto questo problema di
rapporti e di comprensione anche delle spese fatte o non fatte,
pagate o non pagate che esiste, che si trascina.
Mi sembra che l’audizione confermi l’impressione e non solo
l’impressione, gli elementi che sono emersi già l’altra sera nel
voto, voto contrario da parte mia, all’attribuzione del contratto di
servizio e che mettono in evidenza che di questa decisione

63
politica sull’utilizzo degli utili di questa societ à è stato
esautorato il Consiglio Comunale. Questo è inaccettabile. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Ha chiesto la parola il Consigliere Butti,


poi Formenti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io volevo fare delle richieste di chiarimento part endo da uno


dei temi che ha trattato ieri il difensore civico. Il difensore civico
sosteneva che c’era un cittadino che si lamentava per le tariffe
troppo alte legate al servizio cimiteriale. Lei adesso ha affermato
che il servizio cimiteriale è un servizio in attivo, il settore
cimiteriale è un settore in attivo.
Io personalmente ho delle perplessità sul fatto ch e sia una
cosa positiva questa. Tra l’altro, ieri o l’altro ieri veniva
sostenuto che, in effetti, non era stata concordata con
l’Amministrazione comunale la tariffazione, il modo di…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Posso interromperla? Se no partiamo da una grande


incomprensione di fondo. Io l’ho detto prima tra le righe però
vedo che lei mi costringe ad andare nel dettaglio di questa
situazione che riguarda delle persone, quindi purtr oppo c’è di
m e z z o a n c h e l a p r i v a c y.
Il problema di quella segnalazione, che, ripeto, è stata
gestita impropriamente tra il difensore civico e il dipendente
Aspes, riguarda il fatto che il dipendente Aspes ha cercato, se
vogliamo con un eccesso di zelo, di aiutare un cittadino che
rivolgeva una richiesta. Se vuole le faccio l’esempio concreto di
cos’è successo.
Non è una tariffazione che Aspes ha imposto perché non
esiste neanche quella casistica tra le opere che Aspes come
gestione del cimitero comunale esplica. Il cittadino doveva
spostare un suo monumento privato, come lei sa il monumento è
privato quindi quando succede un funerale la persona si porta la
sua società di onoranze funebri e si installa un monumento,
doveva spostarlo da un posto a un altro per un’esumazione.
Ha chiesto cordialmente al dipendente Aspes: io non so a chi
rivolgermi, potete aiutarmi voi? Il dipendente Aspe s, ripeto, per
eccesso di zelo, perché a questo punto ha sbagliato a fare del bene
evidentemente, ha chiesto cinque preventivi addirittura per

64
rientrare nella casistica pubblica a cinque società che facessero
quel lavoro di spostamento del monumento, ripeto, di proprietà
del privato da un posto a un altro.
Non ha fatto altro che riportare in fattura il costo dello
spostamento del monumento e da qui nasce il problema di aver
applicato una tariffa troppo alta. Non è una tariffa canonica
quella, mi spiego? Non è una tariffa di inumazione o esumazione,
è la tariffa di spostamento del monumento che è stata, ripeto,
prodotta su preventivo richiesto su richiesta del committente, mi
spiego? Nasce tutto da un grande equivoco tra due persone che
non si capivano.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io non volevo entrare nel merito della questione. Posso


continuare io adesso?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Scusi, Consigliere Butti, non è corretto dire che le tariffe


sono troppo alte perché stiamo parlando di una prestazione
straordinaria che tra l’altro è stata spalmata come pagamento, ho
appreso anche questo oggi, al privato. Il privato h a pagato cinque
o sei rate, poi improvvisamente si è accorto che aveva da
contestare qualcosa.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io volevo far emergere una situazione, che è quell a che lei


dice che dal servizio cimiteriale si ha un attivo, questo l’ha
affermato prima.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Sì.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

L’Amministrazione ieri sera sosteneva che non ha


concordato la tariffazione del servizio cimiteriale con Aspes.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Scusi Consigliere Butti, devo interromperla di nuo vo. La


tariffazione del cimitero è fatta su regolamento emanato dal

65
Consiglio Comunale anni fa che noi stiamo applicando. Ha detto
che quella tariffazione non esiste perché è una voce fatta su una
richiesta specifica di un cittadino, capisce l’esempio?

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Questo l’ho capito, ma io non mi riferivo, ripeto, a questa


situazione particolare. Io ho preso spunto da quest a situazione
particolare per sottolineare il fatto che c’è un attivo del servizio
del cimitero, mentre ieri l’Amministrazione sosteneva che non ha
concordato una tariffazione.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ma non è vero, c’è un regolamento emanato dal Consiglio


Comunale con le tariffe.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Come gruppo riteniamo che il fatto che crei attivo questo


servizio non sia un fattore corretto.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Voglio anche precisare, scusi, poi non la interrompo più,


prometto, se stiamo sul momento storico preciso può anche non
essere in attivo. Ad esempio, quando dovremo andare ad ampliare
come quest’anno o l’anno prossimo perché abbiamo la carenza
cronica di posti, è evidente che avremo un esercizi o non più in
attivo, per fare un esempio.
Comunque, come vedete, come avete avuto modo di
verificare il cimitero necessita di manutenzione continua, è una
struttura anche abbastanza vecchia. L’anno scorso a bbiamo dovuto
sistemare tutto il corpo centrale, è stato anche questo un lavoro
molto impegnativo. Io dico che genera un margine op erativo lordo
positivo, poi parliamo dell’ordine di qualche decina di migliaia di
euro, non parliamo di centinaia di migliaia, che però devono
sempre essere messi al servizio del miglioramento della struttura.
Capisce?

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Tra l’altro, avere a disposizione dei bilanci settoriali


permetterebbe anche a noi di avere una situazione più chiara sotto
tutti questi aspetti, sotto tutte le attività di Aspes. Leggevo in una

66
relazione di un vostro Consiglio che sono stati rivisti i progetti
riguardanti l’ampliamento del cimitero a cui lei faceva riferimento
perché essendo una situazione di cassa di un certo tipo avete
optato per una soluzione tampone diversa.
Volevo capire qual era, perché dei progetti di ampl iamento
del cimitero in base anche a una necessità che lei mi
quantificasse, siamo arrivati ad un punto poco tempo fa che
sembrava che non ci fosse più spazio al cimitero, quindi volevo
capire se questa situazione era stata in parte gestita, superata e
qual era la vostra intenzione per affrontare la situazione che si era
andata a creare.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Noi abbiamo predisposto una progettazione di massima di


concerto con l’Amministrazione comunale che ha visto reperire
delle posizioni nuove all’interno del cimitero per realizzare dei
colombari, che sono quelli di cui proprio c’è grossa carenza,
perché sono terminati, e di realizzare invece dei posti sul terreno
con dei cassoni.
Non ci sarà bisogno di ampliare il cimitero in questa fase,
perché parliamo di un intervento tampone. Andremo però a
reperire un numero importante di posti con questa tipologia di
modalità. Era in atto una verifica sulle zone di rispetto perché si è
identificata un’area che è nella parte in fondo del nostro cimitero,
sono state fatte le opportune verifiche e adesso attendiamo l’input
da parte dell’Amministrazione che ci permetta di procedere con
questo tipo di lavorazione.

PRESIDENTE

Silenzio, per cortesia. Prego Consigliere Butti, scusi.


Silenzio il pubblico.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ancora non abbiamo esaurito i posti, stiamo cercando di


muoverci preventivamente perché non succeda questo.

PRESIDENTE

Prego Consigliere Butti.

67
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Questa situazione è una situazione che viene affrontata da


anni e c’è stato anche un intervento con una monetizzazione degli
standard per l’acquisizione di alcuni terreni per l’ampliamento del
cimitero accanto al cimitero. Volevo capire se anche
quest’operazione è un’operazione che va avanti.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ha molto senso ed è pertinente. Stiamo attendendo proprio


in questi giorni l’ok dell’Assessorato competente, ai lavori
pubblici.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Tornando un po’ nel merito delle affermazioni e dell’utilità


dell’esistenza di Aspes a cui lei faceva riferimento prima sulla
capacità di flessibilità, io volevo partire da alcune sue
affermazioni. Lei ha detto che quest’anno abbiamo l avorato bene
con il Comune. Io leggendo i verbali degli stessi Consigli vostri
mi rendo conto che non è così.
Nel verbale del 21 aprile lei afferma: il Presidente informa i
presenti che la situazione attuale, ritardi da parte del Comune nel
pagamento delle prestazioni effettuate nell’ambito dell’attività di
manutenzione ordinaria e straordinaria, impone alla società un
comportamento improntato alla prudenza. Questo è un problema.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Però non è un problema, è un problema di cui c’è


consapevolezza reciproca, è soltanto un realismo nell’affrontare le
situazioni. C’è una consapevolezza che il Comune deve rispettare
il patto di stabilità perché se no questo comporterà ulteriori tagli
nei trasferimenti da parte dello stato. Noi stiamo facendo i
necessari sacrifici per adeguarci a questa necessità del nostro
socio unico.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Al termine della relazione i Sindaci di Aspes portano a


conoscenza del Consiglio di Amministrazione il contenuto della

68
lettera di risposta del Comune di Seveso, protocollo 8811, alla
loro richiesta di circolarizzazione dei crediti presentata al
Comune.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ quella a cui facevamo accenno prima.

PRESIDENTE BUTTI PAOLO

Sì. Letta la risposta il Collegio Sindacale sottol inea la


palese non correttezza delle osservazioni fatte dall’estensore della
stessa nella parte in cui si fa riferimento alla fattura eccetera.
Anche questo denota una serie di problemi che vengono rimarcati
anche da parte dell’ente.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non è un problema questo.

PRESIDENTE BUTTI PAOLO

L’organo di revisione dell’ente sollecita attraverso il


Presidente nel richiamare quanto da noi espresso tra i
suggerimenti indicati nel parere al bilancio di previsione al fine
di migliorare il monitoraggio informativo sulla partecipata Aspes,
le chiede di attuare la seguente procedura con l’organo
amministrativo della società chiedendo di fornire al Comune con
cadenza trimestrale le situazioni contabili patrimoniali ed
economiche infra-annuali, riservandosi di richiedere ulteriore
documentazione e approfondimenti sulle voci singole di bilancio,
fornire al Comune entro il mese di febbraio dell’anno successivo
un pre-consuntivo del bilancio annuale, fornire tempestivamente
al Comune copia dei verbali delle delibere di Consigli di
Amministrazione e delle assemblee riunite nel corso dell’anno.
A me non risulta che tutte queste situazioni siano state
sanate. Per quanto riguarda poi le modalità con cui è stata gestita
la situazione legata alla modifica del contratto tra Comune ed
Aspes, lei faceva riferimento ad una sollecitazione da parte dei
revisori del Comune per avere un parere da parte di Aspes sulla
modifica del contratto.

69
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non un parere, ripeto, una manifestazione mia personale di


disponibilità a rivedere il contratto, è questo quello di cui stiamo
parlando.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Lei ha protocollato la risposta in data 15 settemb re.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Mi è stata fatta la richiesta il 15.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il 13.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non è assolutamente vero.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Comunque non è questo l’aspetto, è stata fatta richiesta il


15, lei ha risposto il 15.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Esatto.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il Consiglio Comunale c’è stato il 4 ottobre, il f atto che sia


un membro dei Sindaci di Aspes sia un membro del CdA lamentino
il fatto che non ci sia stato un coinvolgimento di questi due
organismi per approfondire la proposta del Comune, io penso che
questo poteva avvenire benissimo nel giro di venti giorni.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Perché venti giorni, scusi? Mi faccia capire.

70
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Dal 15 al 4.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ma il CdA è stato convocato, adesso non ricordo bene, ma


intorno al 20, eravamo ancora a settembre, 20 settembre, 22, non
lo so. E’ stato convocato il CdA di Aspes.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il ragioniere Pirozzi nella lettera che ha protocollato dice di


essere venuto… Per favore, mi fa leggere?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Sì ma glielo spiego io.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Leggo: avendo preso atto oggi 30.09.2010 che sul s ito del
Comune di Seveso risulta all’O.d.G. del Consiglio Comunale del
4.10 una modifica al contratto di Aspes; quale membro in carica
del Collegio Sindacale in relazione al contratto di servizio
relativo alla gestione manutentiva degli immobili, avendo preso
visione solo il giorno 27.09.2010 del contratto senza alcun atto
deliberativo del Consiglio di Amministrazione di Aspes in
relazione alla volontà di modificare l’attuale contratto di servizio
mi corre l’obbligo di informare il Comune di Seveso, quale socio
unico, del mio parere contrario.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Vede che mi dà conferma, Consigliere, di quello che le dico.


Quello è successivo al CdA in cui ho informato della situazione in
essere, è successivo. Poi ci sarà il verbale di CdA che lo proverà.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Lei mi sta dicendo che ha parlato nel Consiglio di Aspes del


contratto ma non ha fornito il contratto.

71
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ma non esisteva un contratto. Scusi un attimo, Consigliere


Butti, non ci capiamo sui termini.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

La bozza, la vogliamo chiamare bozza?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Io la bozza l’ho esposta in quel CdA, è stata esposta e ne


abbiamo parlato. Non poteva essere che un’idea.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io ho parlato di contratto perché qui il ragionier e Pirozzi


parla in relazione al contratto di servizio.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ho capito, ma non c’è nessun contratto.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il documento è questo, quello che poi abbiamo emendato e


votato.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ inconfutabile, Consigliere Butti. Io capisco qu ello che sta


dicendo lei, però mi ascolti un attimo. Quello che le dico è
inconfutabile perché provato dai fatti e dalle persone. Un CdA è
stato convocato, adesso la data esatta non la ricordo, comunque
antecedentemente a quella data.
In quella data io ho fatto quello che potevo fare, dare
un’informativa su quello che era successo e chiedere che ai
membri del Consiglio di Amministrazione fosse data la bozza di
quello che era stato proposto dall’Amministrazione e che io avevo
rielaborato secondo alcune indicazioni. Però non possiamo parlare
di niente di concreto, perché poi, infatti, sono stati inseriti oltre a
quella cosa degli emendamenti nell’ambito della discussione in
Consiglio Comunale.

72
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Il ragioniere Pirozzi afferma invece che una volta che è


venuto a conoscenza, che ha potuto vedere la bozza di contratto
lui ha espresso parere contrario. Questo è avvenuto il 30, dopo il
CdA.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Il ragioniere Pirozzi, ripeto, dice una cosa corre tta lì, però
manca una parte. Dice che il canone di 200.000,00 euro non è
sostenibile, ma manca la parte che dice che la differenza sarà
finanziata…

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Ma io non voglio entrare nel merito. Io voglio sot tolineare


che non è vero che c’è collegialità, che c’era la possibilità di
creare questa collegialità e non è avvenuta.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Non è vero quello che dice lei, Consigliere Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Per finire, leggo la lettera presentata oggi: come già


ampiamente discusso ieri, afferma Monica Rasi, membro del CdA
di Aspes, e considerato il parere contrario alla modifica del
contratto di servizio relativo alla manutenzione, quanto già
esposto nella mia precedente mail del 1 ottobre in riferimento alla
modifica del contratto di servizio relativo alla manutenzione,
l’invito del collegio dei revisori del Comune di Seveso eccetera,
l’esito del Consiglio Comunale, sono a chiederti nuovamente di
valutare l’opportunità di rimandare l’audizione di Aspes e di
procedere preventivamente con un allineamento interno tramite
convocazione del CdA di Aspes.
Scusi, adesso lei non mi può dire che siete tutti d’accordo e
che siete una grande famiglia felice. Ci sono dei problemi che lei
non ha voluto affrontare, questo è il mio parere.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo, ma il suo parere è rispettabile però deve confrontare


la realtà. C’è stato un CdA.

73
PRESIDENTE BUTTI PAOLO

Il mio è un parere che mi porta e ci porta a dare alcune


considerazioni. Le considerazioni sono in questo ca so che Aspes
non ha funzionato bene e questo è un aspetto di Aspes che non
funziona. Un altro aspetto veniva citato anche ieri per quanto
riguarda le manutenzioni, sia dal collega della Lega che oggi non
c’è, Benetti, sia da parte dell’Assessore.
Riguardo all’intervento che è stato fatto al Palafamila
Redipuglia di pulizia dei canali, questo è risultat o un intervento
che doveva essere effettuato da Aspes, il centro polifunzionale,
non il Palafamila, doveva essere un intervento che rientrava nella
manutenzione ordinaria ed invece il mancato intervento o
l’intervento non corretto ha provocato un danno.
Anche in questo caso l’Amministrazione si lamenta del fatto
di non essere stata messa a conoscenza della situazione e di aver
dovuto intervenire per rimediare ad una situazione che lei avrebbe
gestito in un modo diverso. Questo è un altro esempio di quanto
anche la gestione della manutenzione sia in questo caso come in
altri fuori del controllo dell’Amministrazione.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Le rispondo subito. Nel canone che il Consiglio ha


deliberato l’altro giorno per il 2010 non rientra quell’intervento.
Se ci viene commissionato verrà fatto, non rientra nel canone che
è stato deliberato dal Consiglio Comunale pochi giorni fa.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Prima c’era?

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Noi non possiamo fare la manutenzione con anche i 750.000


euro su tutto il patrimonio comunale, è evidente. Noi la facciamo
su input dell’Amministrazione comunale perché se no, Consigliere
Butti, succede anche il fatto opposto, che ci viene detto: ma voi
perché avete fatto quell’intervento quando avreste potuto fare
quell’altro?
Noi ci muoviamo soltanto su input dell’Amministrazione
comunale.

74
CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

In ultimo, un riferimento al concetto della flessi bilità,


dell’accessibilità al credito. Io ritengo che questo sia l’aspetto
meno trasparente di tutto il fatto che dia un senso ad Aspes. Se
esiste un patto di stabilità, esistono certe norme che costringono
al rispetto del patto di stabilità un’Amministrazione comunale,
trovare la via d’uscita per affrontare certe situazioni può essere
utile nel breve periodo ma è un cane che si morde la coda.
Alla fine è sempre il Comune il riferimento contabile. Non è
che Aspes stampi soldi, i servizi in attivo che ha Aspes li
potrebbe avere il Comune, l’accessibilità al credito che ha Aspes
alla fine si ripercuote sul Comune, sarà il Comune alla fine che
dovrà rispondere se Aspes non è in grado di coprire
l’investimento.
Per quanto riguarda l’aspetto investimenti, io ricordo che
Aspes sta pagando un prestito che ha dovuto fare per coprire un
buco con Gelsia che ci ha costretto a pagare degli interessi per
70.000,00 euro che riguardano una partita per la quale i cittadini
avevano già pagato, riguardo alla Tarsu, questi soldi non sono
stati trasferiti a Gelsia, Gelsia ha rivendicato il credito sia nei
confronti di Aspes che del Comune, si è dovuto fare un prestito
che costerà ai cittadini, e qui, ripeto, alla fine è sempre il Comune
che paga, 70.000,00 euro di interessi.
Anche questo è l’esempio chiaro di come alla fine tutti i
nodi vengono al pettine. Alla fine che paga o che ci guadagna è
sempre il Comune. Non è pensabile che la soluzione di tutti i mali
sia mandare tutto in quel calderone che è Aspes, perché poi Aspes
dovrà rispondere al Comune e il Comune dovrà rispondere
attraverso interventi che pesano sui cittadini.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Mi permetto di dare una veloce risposta su questa cosa


proprio per citare dei numeri. E’ pur vero che a una prima
impressione potrebbe essere corretto quello che dice lei, però
sempre se vogliamo ritornare su questa questione annosa del
credito vantato da Gelsia nei confronti di Aspes per questioni che,
sappiamo, abbiamo ereditato, penso che questo sia verificato, io
direi che in quell’operazione non abbiamo perso quasi niente.
Perché mi permetto di dire questa cosa? Parlo di numeri,
sempre facendo riferimento a quello che il Sindaco ha citato in
quella lettera con cui ci sono passate le consegne di un quadro
debitorio e di un quadro di liquidità. Allo stato attuale, e questo
va dato merito alla capacità contrattuale del Sindaco perché

75
quando mandiamo lui alle trattative, quando ci va lui si porta a
casa sempre qualcosa di buono, di quegli interessi si pagheranno
50.000,00 euro circa allo stato attuale.
I 50.000,00 euro sono spalmati su un anno e mezzo, 18 mesi
e di questi 50.000,00 euro noi abbiamo invece gestito la liquidità
che ci aveva lasciato in eredità il precedente CdA, avendo in un
anno 30.000,00 euro di beneficio positivo. Il delta negativo sono
20.000,00 euro, su 18 mesi se rapportiamo al milione e mezzo
iniziale, la cifra è veramente risibile, è l’1%, è inferiore
addirittura all’inflazione considerando però che noi avevamo le
fatture che risalivano addirittura al 2007 da pagare, perché gli
interessi sono stati applicati solo a partire dal 2009.
Se noi consideriamo l’inflazione e il potere di acquisito
direi che addirittura ci abbiamo guadagnato, in quest’operazione
che non abbiamo voluto ci abbiamo guadagnato perché un debito
che risaliva a partire dal 2007 è stato pagato a partire dal 2009 in
18 mensilità, abbiamo utilizzato la liquidità che ci ha fruttato
30.000, di fatto, quindi neanche l’inflazione abbiamo pagato. Non
è un’operazione che abbiamo voluto, l’abbiamo gestita nel
migliore dei modi.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

A livello di correttezza, cosa che non sta in piedi, noi ci


siamo confrontati con un’azienda che è un’azienda partecipata da
altri Comuni. Pensare di arrivare quasi a sfruttare queste
situazioni…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Scusi, bisogna chiarire che Gelsia deve dei canoni al


Comune che sono altrettanto arretrati come quelli che rivendicava
da noi. E’ su questo che bisogna fare le famose compensazioni di
quest’anno. Non parliamo neanche di questo fatto perché
purtroppo siamo al livello che quando ce li devono chiedere li
vogliono subito, quando ce li vogliono dare bisogna aspettare.
Non è corretto neanche quello. Scusi? Gelsia ci deve dare i
canoni dell’acqua e del gas.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Ho visto lettere di richiesta di credito in ripetizione su


diversi mesi per tre, quattro, cinque volte.

76
PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Ma non avrà visto probabilmente anche le nostre richieste di


pagamento del canone del gas, ad esempio, che Gelsia deve dare al
Comune di Seveso, che pure quelle tardano parecchio.

PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Formenti.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io ho tre domande. Una rivolta al Sindaco: per qua le motivo


nell’assemblea di approvazione del bilancio del 28 di giugno non
ha nominato il nuovo collegio dei Sindaci, nonostante le
candidature anche dell’Opposizione sono depositate al protocollo
dal gennaio di quest’anno?
Le altre due domande sono rivolte al Presidente di Aspes,
una se può spiegare come avvengono le assunzioni nella
municipalizzata, le procedure che la municipalizzata deve seguire
e se posso avere risposta adesso della mia richiesta di
informazioni di maggio sul mezzo che si trovava ricoverato al
deposito comunale di Via RediPuglia, alla quale non ho ancora
avuto risposta.

SINDACO

Non abbiamo ancora proceduto perché abbiamo tempo per


poterlo fare, nel senso che ci pensiamo con calma, anche perché
tutto sommato questo collegio dei revisori mi sembra che stia
lavorando bene, per cui prima di cambiare il buono con l’ignoto, a
prescindere poi da tutti quelli che sono i giochi politici, ci
pensiamo un attimo.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Probabilmente sono i giochi politici il problema.

SINDACO

No. Vedo che dovreste essere soddisfatti, avete già un


ottimo rappresentante.

77
CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Noi vorremmo una persona che ci rappresenti davvero, anche


politicamente più che altro.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Le richieste del Consigliere Formenti…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Una era in merito alle procedure che segue Aspes per le


assunzioni e l’altra il mezzo che era ricoverato presso il deposito.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Le assunzioni sono effettuate tramite procedura selettiva,


anche se al momento purtroppo non possiamo permette rci niente.
Secondo la normativa noi dobbiamo seguire una procedura
selettiva che sia effettuata da un rappresentante i nterno
all’azienda, che può essere quindi il Direttore Generale
abitualmente o un responsabile di settore, come avviene per la
farmacia. Si parla di procedura selettiva, questo è quello che ci
impone la normativa.
Per quanto riguarda invece il discorso dell’altra richiesta,
adesso io vado a memoria perché è una cosa abbastanza datata. Sul
magazzino di cui lei mi parla so che c’è un problema di
promiscuità, nel senso che è adibito a utilizzo promiscuo del
Comune, di Aspes e forse non so di quale altra realtà. Mi riservo
di darle un’informazione più dettagliata. So che ci sono dei
problemi gestionali dati dal fatto che c’è un utilizzo promiscuo di
questo spazio, non so a quale mezzo lei si riferisca esattamente.
Ribadisco ai Consiglieri di Opposizione la disponi bilità
personale, questo lo voglio ribadire, a livello personale sono
disponibile a essere contattato personalmente anche
telefonicamente per avere risposte a quesiti, se vedete che le
lungaggini del protocollo, sapete, ci sono anche dei tempi tecnici
per il passaggio delle richieste, presentano delle lungaggini
contattatemi pure personalmente che vedremo di dare delle
risposte certe e veloci.
In questo modo penso tagliamo anche la testa al to ro di tutte
le eventuali polemiche possibili, quando una richiesta arriva

78
direttamente a me, pur suffragata da qualcosa di scritto, non si
potrà dire se è stata evasa o meno la richiesta.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Se controlla in Aspes dovrebbe esserci una lettera


dell’architetto Corbetta che gira la mia richiesta di informazioni a
voi di Aspes con tanto di foto.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Esatto, infatti, adesso ricollego. A noi di richieste di


informazioni dirette ne arrivano ben poche, infatti, quelle che
arrivano cerchiamo di evaderle in tempi veloci.

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Non lo faccio neanche, mi limito al canale pubblico.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

E’ giusto che sia così. Come per noi l’assemblea è


rappresentata dal socio unico, che è il Sindaco del Comune di
Seveso, per voi è il Consiglio Comunale nell’ambito di proposta.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Vista la disponibilità del Presidente chiedo che vengano


consegnati ai Consiglieri copia del bilancio 2009 e anche dei
bilanci settoriali, cosa che è stata richiesta anche l’anno scorso,
non è stata fatta. Vista questa disponibilità ripetuta anche
quest’anno…

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Certo. Dico subito che il bilancio è stato protocollato,


quello ufficiale, i bilanci settoriali possono essere estrapolati per
aree di business ma presentano, perché abbiamo fatto delle
simulazioni, oggettivamente delle forzature. Penso che lei sia
consapevole di questo. Le forzature si prestano poi
necessariamente a strumentalizzazioni.
C’è la massima trasparenza e la massima volontà di dare
tutte le informazioni. Mi aspetto la necessaria serietà
nell’elaborazione di queste informazioni perché è oggettivo, e
chiunque capisce di bilancio lo può dire, che l’estrapolazione di

79
bilanci settoriali da un bilancio che invece è unico, non esiste un
bilancio della farmacia o del cimitero, presenta necessariamente
delle forzature.
Le forzature possono essere lette politicamente secondo la
convenienza, questo deve essere chiaro.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Credo che l’intenzione sia di capire, non tanto di


strumentalizzare. Capisco che ci sono gruppi politici che abbiano
questa intenzione, questa sera tra l’altro non sono presenti.
Queste forzature si chiamano congetture in termini economici,
però basta esplicitare che sono delle congetture e come tali vanno
prese.

PRESIDENTE

Non solo, ma immagino che siano anche strutture diverse,


perché il bilancio depositato è riclassificato quarta direttiva CEE,
mentre quelli settoriali per forza di cose immagino che siano i
cosiddetti bilancini di verifica per quanto riguarda la parte
economica. Sono dati non immediatamente confrontabili
immagino.
Io non ho altre richieste d’intervento, per cui di rei di fare,
chi vuole, un giro di interventi finali di Capigruppo. La parola a
Pontiggia.

CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

In queste serate si è cercato di demolire Aspes, di demolire


il suo operato, di demolire anche il lavoro dei suoi dipendenti.
Aspes è una realtà…

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Stai dicendo cose che noi non abbiamo detto.

CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Non ho detto che l’hai detto tu.

PRESIDENTE

Silenzio, per favore. Silenzio.

80
CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

A voi piace solo sentire la vostra musichetta, adesso sentite


anche la mia che ho sentito la vostra per due ore. Sentite due
minuti della mia musichetta, se non vi va andate da quella parte.
Io sono stato zitto e corretto e non vi ho interrotto.

PRESIDENTE

Va bene il rispetto però anche da quella parte, io ho sentito


dei commenti che non erano proprio il massimo. Cerchiamo di
essere comprensivi reciprocamente.

CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Due minuti di pazienza e ascoltate anche voi quello che ho


da dire. Se non lo volete ascoltare vi accomodate fuori, senza
interrompermi perché io non vi ho interrotto. Si è cercato di
demolire Aspes e di demolire il suo operato. Aspes è una realtà
comunale, il suo socio unico è il Comune e i suoi dipendenti sono
ex miei colleghi, ex perché io non lavoro più qui a Seveso, quindi
li conosco e conosco la loro professionalità.
Io ringrazio Matta e i suoi dipendenti per l’ottimo lavoro
che stanno facendo. Io conosco l’operato di Aspes solo per le
emergenze, emergenze neve, emergenze dei fiumi, ogni volta che
c’è un’emergenza, anche alle due di notte, io chiamo Matta e alle
due di notte Matta risponde, alle due di notte esce e controlla
insieme ai suoi operai se i mezzi sono fuori, perché così al
mattino la gente possa andare a lavorare per quanto riguarda la
neve.
Non mi sento di dire che Aspes sia una cosa poco
trasparente. Poco trasparenti secondo me sono quei giochi politici
all’interno, e secondo me ci sono, per cercare di far passare Aspes
per quello che non è. Questo è quello che io volevo dire. Io voglio
solo dire che Matta sta facendo un ottimo lavoro e sicuramente
potrà fare ancora meglio se questa congiuntura economica potrà
cambiare.
Aspes non è un extraterreste, Aspes è il Comune, una parte
del Comune per dipendenti che ha Aspes e per il lavoro che fa
Aspes per il Comune. Io la ringrazio per quello che questa sera ha
potuto portare qui in quest’aula del Consiglio Comunale e per il
lavoro suo e dei suoi dipendenti e del Consiglio di
Amministrazione. La ringrazio e spero che continui così. Grazie.

81
PRESIDENTE

Grazie Consigliere Pontiggia. Consigliere Lucchini.

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Semplicemente per ringraziare il Presidente Matta per essere


stato disponibile stasera a esaudire tutte le richieste che sono
pervenute, soprattutto dall’Opposizione, che in alcuni punti ha
esplicato delle domande che anche per me potevano essere
interessanti, quindi ha risposto in maniera per me esauriente. Lo
ringrazio e vi auguro un buon lavoro nel proseguimento della sua
attività. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Lucchini. Ci sono altri interventi?


Consigliere Marzorati, prego.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Grazie. Ho già fatto i ringraziamenti al Presidente e a chi


lavora in Aspes. Volevo solo rimarcare una puntualizzazione che
serve per andare avanti e che voglio approfondire, il fatto che
secondo me sulla questione del canone e quindi del rapporto sul
futuro bilancio tra Aspes e Amministrazione comunale io chiedo
al Presidente di fare una verifica ponderata delle capacità di
sostenere quelle spese, di sostenere quindi il prossimo bilancio ma
soprattutto anche di verificare che sì gli emendamenti sono stati
fatti, però gli emendamenti non sono soldi, è la parte
intenzionale, non ci sono i fondi, quindi il trasferimento della
mancanza di equilibrio del Comune sul bilancio Aspes è evidente
per il calo dei trasferimenti.
Questa è la mia grossa preoccupazione. Credo che si veda la
mancanza di collegialità che è avvenuta, seppur non poteva
approvare un atto definitivo, questo Matta lo ha spiegato, però io
credo che le indicazioni dei revisori, le indicazioni di parte del
Consiglio di Amministrazione devono essere ricucite all’interno di
Aspes. Questa è una necessità per l’impresa.
Poi se deve essere fatto a maggioranza, all’unanim ità,
l’importante è che ci sia una formalità che dia la possibilità al
Consiglio Comunale di verificare che l’abbassamento dei
trasferimenti non va a pregiudicare l’azione di continuità della
struttura Aspes nel suo complesso. Questa è la mia
preoccupazione, della quale non sono stato confortato come

82
Consigliere Comunale, qui non c’entra nulla lei nell’approvazione
degli equilibri.
L’altro, sono d’accordo con la sottolineatura che faceva
Tagliabue sul discorso dell’utilizzo dell’utile, se l’azienda va in
una positiva direzione e si generano utili significativi oppure si
possono mettere in vendita anche delle azioni significative, in
questo caso bisogna prestare una certa attenzione, credo che sarà
frutto magari di un approfondimento in Consiglio Comunale sulle
modalità perché non può essere espropriato il Comune di scelte
strategiche che riguardano l’utilizzo di risorse ch e fanno capo ad
Aspes in maniera strumentale, non in maniera sostanziale.
Mi riservo di ritornare su questo discorso. Non so se è
chiaro ma la preoccupazione del bilancio, della sostenibilità della
spesa, io non sono stato confortato questa sera Presidente con un
approfondimento numerico perché è quello, credo, che deve più
parlare più che discorsi generali politici, giustamente sono stati
fatti sulla congiuntura però il quadro dei conti e la sostenibilità
del socio unico sono determinanti, su questo io non sono
soddisfatto, né del 4 ottobre né dell’esposizione di questa sera per
quanto riguarda questo punto.
La mia preoccupazione rimane e rimane anche un’incertezza
sulla gestione del prossimo bilancio. Ultima cosa, un dettaglio
però la prego di approfondire le questioni legate al rapporto con i
cittadini. Sono state sottolineate, se queste sussistono, sussistono,
comunque approfondire l’aspetto di trasparenze e di
comunicazione rispetto alla cittadinanza sui vari servizi. Penso
che questo sarà facile da fare e sarà una cosa che trova
sicuramente da parte dei dipendenti degli uffici disponibili ad
affrontarle nel caso che ci siano state e che lei lo verifichi.
Grazie.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Posso brevemente solo puntualizzare due cose, Consigliere


Marzorati, se permette integrazioni. Io capisco la sua
preoccupazione, che è anche la mia, sulla sostenibilità di quel
contratto. E’ chiaro che quel contratto è sostenibile nel momento
in cui il Comune, come ha fatto e questo è stato fatto anche grazie
proprio alla dialettica intercorsa col Consigliere di
Amministrazione Rasi, per cui è anche sua preoccupazione
esplicitare questa preoccupazione. Ho chiesto al nostro
Capogruppo che ha condiviso col Capogruppo della Lega la
presentazione di quell’emendamento che specificava che il
Comune attingerà a un fondo per la manutenzione straordinaria, lì
i soldi reali ci sono in ultima analisi.

83
Questo è chiaro, la preoccupazione è anche la mia ma con
quello ci siamo garantiti. Ci siamo garantiti anche specificando
che Aspes a fronte dei costi del personale, che per noi è molto
importante, che deve sostenere può effettuare soltanto un certo
numero di manutenzioni periodiche, oltre quelle tutto diventa
straordinario.
Altra cosa velocissima, il Comune non è espropriato di
nessuna prerogativa perché noi ci muoviamo soltanto dietro input
dell’Amministrazione comunale che per noi è rappresentata
dall’assemblea, che è rappresentata in ultima analisi dal Sindaco.
E’ chiaro però ci tenevo a puntualizzare perché deve essere
chiaro.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Scusi, Matta, però deve contenere il ruolo per cui risponde,


se no faccia il Consigliere Comunale la prossima volta. Io chiedo
una replica alla sua, perché lei mi ha già risposto a queste cose.
Io volevo fare una dichiarazione breve.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Farò anch’io la conclusione finale. Ci tenevo a dirlo per


essere in tema.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Ho capito che ci tiene ma deve stare al suo ruolo, se no io


faccio un’altra dichiarazione. Anzi, dopo la faccio.

PRESIDENTE

Se vuole metterla in coda a questa.

CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Io apprezzo la foga, credo che venga da quello che pensa,


però le dichiarazioni sono quelle. Io ribadisco quello che ho detto,
che non ho una soddisfazione piena e sono preoccupato per questa
mancanza di copertura e di collegialità dei revisori e del
Consiglio di Amministrazione di Aspes rispetto a questo.
Il trasferimento di una crisi, di una difficoltà politica
sull’aspetto dell’impresa è preoccupante in maniera rilevante,
questo lo abbiamo visto, non è tollerabile per la gestione di
un’impresa.

84
PRESIDENTE

Certo, grazie. Consigliere Tagliabue.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Io ringrazio il Presidente Matta per quanto ci ha esposto.


Secondo me l’esaltazione delle capacità che sono all’interno di
Aspes e quindi del suo personale, che certamente nessuno stasera
ha voluto mettere in dubbio, verrebbero realizzate solo
mantenendo all’interno di Aspes i servizi che generano ricavi, non
trasferendo cose tipo centri di costo, come le manutenzioni, che
non hanno secondo me alcun vantaggio nel loro trasferimento.
Ribadisco che quest’azienda è un’azienda che deve essere
valorizzata, deve essere fatta crescere per la sua capacità di
produrre utili al servizio della cittadinanza, utili la cui
destinazione poi possa essere decisa in questo luogo, che è il
luogo in cui la comunità decide come usare le risorse. Tutto qui.
In questo credo che ci sia grande spazio per Aspes, però uno
spazio più legato al core business di questa società.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Tagliabue. Consigliere Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Innanzitutto volevo chiarire quello che stavo dicendo prima


in risposta all’intervento del Capogruppo Pontiggia, che da parte
nostra non c’è nessuna volontà di andare ad una critica nei
confronti del personale, che ringraziamo, della persona del
Presidente. Aspes ad un certo punto sembrava un contenitore
vuoto e questo veniva pensato da quasi tutto il Consiglio
Comunale alla fine della scorsa legislatura, un con tenitore vuoto
da riempire.
E’ stato riempito con diverse mansioni, gli è stata data la
farmacia, gli sono state date le manutenzioni. L’esperienza
manutenzioni secondo noi non è stata positiva, ha generato più
problemi che vantaggi. Il nostro giudizio su questo tipo di
gestione di Aspes è un giudizio negativo, tutto qua. Sul far
riferimento poi ad aspetti politici che stanno dietro a una nostra
posizione, a una nostra considerazione sull’operatività di Aspes,
non c’è niente di più falso.

85
Se c’è una questione politica all’interno di…(Fine lato B
seconda cassetta)
… Maggioranza, anzi che tiene in piedi un pezzo della
propria Maggioranza. Quindi non c’entriamo niente noi sotto
l’aspetto politico di Aspes, tanto più che lo stesso Presidente
prima accennando ai due capigruppo ha detto: “Il mi o capogruppo
è quello della Lega”. Politicamente gestite voi.
Quindi le nostre considerazioni sono assolutamente al di
fuori di ogni aspetto politico. Il contenitore Aspes è stato
riempito, ma non ha funzionato, quindi quando una cosa non
funziona si può anche vedere se tornando indietro si può
migliorare. Tutto qua.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Butti. Credo un saluto finale d el


Presidente Matta e poi del Sindaco.

PRESIDENTE MATTA ANTONIO

Volevo ringraziare anch’io il Consiglio Comunale per


l’opportunità che c’è stata data di chiarire il nostro punto di vista
e il lavoro importante, ribadisco, che stiamo facendo.
Non ho esaltato il personale, Consigliere Tagliabu e, ho
soltanto detto che il personale sta facendo tutto il possibile per
dare delle risposte pur essendo anche sottodimensionato rispetto
alla realtà operativa e sta facendo il possibile per crescere in uno
spirito di gruppo e di consapevolezza di questo ruolo perché
Aspes è mutata parecchio negli ultimi anni, ha cambiato pelle, ha
inglobato nuovi servizi, si è adattata al tempo in cui vive.
Ringrazio il gruppo consiliare del Pdl, della Lega Nord che
stanno condividendo il grosso lavoro che stiamo facendo.
Ringrazio anche i gruppi consiliari di Minoranza.
Colgo in positivo quello che ha detto anche Lei, C onsigliere
Tagliabue, io concordo con lei che sia scelto qui dove indirizzare
gli utili di Aspes. Noi siamo un braccio operativo, possiamo
essere tutt’al più propositivi.
Apprezzo anche il tenore di tutti gli interventi del Partito
Democratico che denotano una genuina volontà di conoscere,
quindi mi sembra che siano stati anche oggi sostanzialmente
corretti.
Condivido anche gran parte delle cose dette dal Co nsigliere
Marzorati. Qui spero che la realtà dei fatti dimostrerà che come
ho esposto il quadro oggi sostanzialmente è ciò che corrisponde
alla realtà.

86
Ringrazio il Sindaco per il sostegno che sta dando
all’attività di Aspes e rimaniamo chiaramente a disposizione come
realtà al servizio del Comune.

PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Sindaco per l’intervento finale


approfitto anch’io per ringraziare il Presidente Matta per la sua
presenza, soprattutto perché, non l’ho detto volutamente
all’inizio, ero al corrente del fatto che questa sera il Presidente
Matta ha voluto essere presente nonostante le condizioni di salute
non fossero le migliori.
La prego di estendere i ringraziamenti a tutti i Suoi
collaboratori, alcuni li ho visti presenti, altri sono andati via
comprensibilmente, vista l’orario. Grazie a tutti voi. Prego, signor
Sindaco.

SINDACO

Un intervento brevissimo. Ringraziamenti, ma anche un


incitamento a proseguire su questa strada. C’è un t rend positivo
evidentissimo. Io sono molto contento di come le co se in Aspes si
siano trasformate, di come stiano lavorando.
Prego veramente il Presidente di attivare questo canale per
dare un’informazione costante anche perché così avremo qualche
interpellanza in meno e magari alle altre risponderemo in maniera
più tempestiva, senza nessuna polemica. Volevo scusarmi magari
per un po’ di foga nell’intervento di prima.
Grazie Presidente, a letto con il vino caldo, così consigliava
la nonna.

PRESIDENTE

Grazie signor Sindaco. La seduta è tolta, buona notte a tutti.

87

Potrebbero piacerti anche