Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
25 - 29 Agosto
Associazione Culturale BlueRing-Improvisers, con il patrocinio del Comune di Sovicille
Cos’è ISAR
La musica e l’improvvisazione (una pratica che fa parte di
tutte le musiche del mondo, nel presente e nel passato)
sono attitudini comunitarie, tant’è che spesso sono al centro
di cerimonie collettive sociali o religiose. Quindi l’unico modo
per affrontare in modo genuino la ricerca sul suono ci è
sembrato quello di farlo assieme: da qui ISAR, acronimo che
sta per Impro Summer Artist Residency. Si tratta infatti di una
residenza artistica estiva (residenza nella misura in cui sono
condivisi anche momenti di vita quotidiana, come pernotto e
pasti, oltre che lavoro di formazione e ricerca) per musicisti
che vogliono approfondire la pratica dell’improvvisazione o
meglio, della composizione estemporanea. Una residenza
artistica per musicisti, di qualsiasi livello tecnico e artistico.
Lo studio si articolerà in lezioni sia pratiche, sia teoriche che
verteranno sull’acquisizione di tecniche di base indispensabili
a questa modalità espressiva.
Passeremo, con chi vorrà entrare a far parte di questa
piccola comunità, 5 giorni e 5 notti in cui ci conosceremo,
parleremo di musica e di vita, scherzeremo e guarderemo
il cielo notturno, raggiungendo solo così lo scopo di creare
un legame profondo con noi stessi e con il mondo musicale
che proiettiamo all’esterno.
Le ore di laboratorio saranno così organizzate: per i primi quattro giorni ogni musicista iscritto suonerà con due ensemble
ogni giorno (uno la mattina, l’altro il pomeriggio), per un totale di sei ore al giorno. L’ultimo giorno verrà dedicato interamente
ad un laboratorio orchestrale, dove saranno coinvolti tutti i musicisti. Ogni formazione registrerà in una breve seduta in
studio (allestito in loco) e si esibirà dal vivo durante la residenza. Ogni sera, infatti, ci sarà un concerto aperto al pubblico in
cui i musicisti potranno mettere in pratica quanto studiato durante i momenti di laboratorio. Ogni coordinatore cercherà di
mettere in luce un aspetto specifico della musica e dell’improvvisazione: lavoreremo sul singolo musicista, sul combo, fino ad
arrivare all’organico orchestrale, partendo dall’assenza totale di indicazioni fino all’inserimento, nel contesto improvvisativo,
di scrittura, strutture, segnali e altre pratiche di preordinazione del materiale improvvisato. Ci sarà inoltre la possibilità di
interagire con artisti di altre discipline per creare dei ponti tra musica ed altre arti (ad esempio fotografia, grafica, video art).
In tutto questo ci lasceremo ispirare dalla natura incontaminata della montagnola senese.
La musica prima di tutto
Con ISAR cerchiamo una soluzione concreta alla settorialità della musica, al suo sgretolarsi in stili, in clichet, alla divisione tra
diverse musiche e diversi tipi di musicisti: lo facciamo tramite l’uso della composizione estemporanea, meglio conosciuta come
Improvvisazione. Affronteremo macro-argomenti (come la divisione parametrica del suono, la ricerca sul timbro, l’uso della
forma) e approfondimenti (come la trasformazione della forma-canzone, l’uso degli strumenti tipici della musica eurocolta in
ambito improvvisativo, l’utilizzo di partiture grafiche e non convenzionali, la conduzione gestuale del largo organico, il solo)
che ci guideranno attraverso un viaggio in bilico tra i contrasti, la scoperta e il piacere del creare assieme.
A chi è rivolto
ISAR è perciò una residenza rivolta a tutti i musicisti, quale essa sia la provenienza stilistica o il livello tecnico-strumentale. I
musicisti sono chiamati a mettersi in gioco come compositori estemporanei, in un contesto dove sono scardinate le regole
convenzionali per dare spazio a creatività ed espressività personale.
Il luogo
A 600 metri s.l.m., in località Molli nel
comune di Sovicille (SI), si trova la Pieve di
San Giovanni Battista, che si affaccia su un
panorama che spazia dalla città di Siena,
alle Crete e fino alle ultime propaggini
orientali della Provincia. Nel cuore della
Montagnola senese, da alcune sorgenti
poste nelle sue vicinanze nasce il fiume Elsa.
La Pieve è immersa in una natura fatta di
castagni secolari, antiche cave di marmo e
colline boscose in cui vivono volpi, scoiattoli
e caprioli. La notte immacolata, che ha fatto
di Molli una postazione di osservazione
privilegiata per gli astronomi, si popola di
tipici rapaci.
Dalla Pieve si snodano sentieri segnalati
che consentono passeggiate ed escursioni.
Nelle vicinanze sono numerosi i luoghi
di interesse storico e artistico: castelli
(Celsa, Montarrenti, Palazzo al Piano etc.),
abbazie (San Galgano, Torri etc.), pievi
(Ponte allo Spino, Pievescola, Mensano,
etc.). La Pieve è documentata sin dal 1078
e pur rimaneggiata, mostra ancora le
caratteristiche di un primitivo e rustico pre-
romanico.
L’accoglienza
Sono disponibili oltre 30 posti letto in camere condivise, in una struttura adeguata e ristrutturata attigua alla pieve, che
ospita anche la cucina in cui saranno preparati i pasti dal personale addetto, e il refettorio. I bagni, con doccia, sono
condivisi, in numero sufficiente per accogliere il numero di utenti. Il sito offre anche comodi appoggi esterni come punti
ombreggiati organizzati per il ristoro e una tensostruttura. Saranno presenti sul luogo solo 2 casieri, oltre ai partecipanti
alla residenza, in una casa staccata dal complesso in cui alloggeremo. Molli, con i suoi con 2 ettari di prato e castagneto,
offre anche molti spazi per il relax e i momenti di svago, la sua posizione sopraelevata è un sicuro rimedio contro il caldo
estivo, è inoltre distante solo circa 2km dalla frazione di Tegoia.
Materiale a disposizione e sale prova
L’organizzazione degli spazi è importante per la fluidità della fruizione
dei momenti di studio e di ricerca. E’ per questo che saranno allestiti
4 punti attrezzati come sale prove, con impianto (casse, mixer, cavi),
batteria, tastiera. Per chitarristi e bassisti, a seconda della disponibilità,
chiediamo l’uso dell’amplificatore personale, a meno che il mezzo con
cui ci raggiungono ne impedisca il trasporto, per le voci i microfoni.
I punti attrezzati
• La sala grande: sarà il nostro punto di ritrovo e il luogo dove avverranno
le lezioni comunitarie, le presentazioni, le proiezioni video, gli ascolti,
le prove orchestrali. Uno spazio adeguato ad accoglierci tutti come
musicisti o come spettatori. Qui ci sarà un proiettore, uno schermo e un
impianto audio.
• Quattro sale prova attrezzate come descritto sopra ed acusticamente
piacevoli.
• Sala di registrazione: ogni gruppo avrà la possibilità di registrare in
modo semi-professionale per avere un ricordo dei giorni di laboratorio
fissato su cd, grazie alla collaborazione del nostro fonico.
• Spazio concerti: la sera saranno allestiti all’esterno spazi in cui esibirsi
comprensivi di tutto ciò che servirà per lo spettacolo.
• Saranno riservati degli spazi anche all’interazione con altre arti:
saranno quindi allestite mostre temporanee in luoghi suggestivi (come,
ad esempio, l’interno della pieve) in cui i musicisti potranno utilizzare il
materiale a disposizione per organizzare, con l’aiuto dei coordinatori,
delle performance ispirate dalle opere.
Tobia Bondesan
Nato in Toscana nel 1990, sassofonista (tenore, soprano), improvvisatore, compositore e arrangia-
tore. Si trova immerso nel mondo del jazz sin dai primissimi anni di studio e da lì inizia a muoversi a
piccoli passi nella musica improvvisata e di ricerca. Si forma accademicamente tra le mura di Siena
Jazz: completa il quinquennio pre-universitario e conclude gli studi del percorso accademico trien-
nale con il massimo dei voti e come primo laureato della prestigiosa istituzione, seguito da alcuni
dei migliori musicisti e docenti del panorama italiano, con una tesi sui collettivi di improvvisatori. Si
laurea al biennio specialistico in musica jazz di Bologna con 110 e lode, approfondendo nella tesi
biennale un proprio metodo improvvisativo e compositivo. Negli anni di studio si muove a suo agio
tra le formazioni jazzistiche di cui fa parte e gli ensemble di avanguardia: è assiduo frequentatore
della scena dell’improvvisazione toscana (collettivi come ImproZero, Cobralibre) e allievo di alcuni
dei nomi di spicco della musica contemporanea improvvisata. Ha modo così di entrare in contatto
con musicisti che lo influenzeranno artisticamente e professionalmente, stringendo con alcuni di loro
rapporti umani che porteranno in alcuni casi a fruttuose collaborazioni: Giuseppe Sardina, Tomma-
so Taurisano, Claudio Riggio, Michele Bondesan, Stefano Bartolini, Silvia Bolognesi, Massimiliano
Sorrentini, Pasquale Mirra, Emanuele Parrini, Alessio Riccio, Stefano Battaglia, Giancarlo Schiaffini,
Alessandro Giachero, Francesco Cusa, Walter Prati, Tony Cattano, Piero Bronzi, Francesco Orio,
Davide Bussoleni ed altri...
Appassionato di improvvisazione e di tecniche direttive è fondatore e coordinatore di BlueRing-Im-
provisers (oltre che presidente dell’associazione culturale omonima):un collettivo di improvvisatori
attivo in diverse città Italiane che si guadagna, con sei anni di attività ininterrotta, un ruolo di spicco
nella scena del centro-nord. Dirige il laboratorio Orchestrale di BlueRing-Improvisers, è direttore del-
la BlueRing Orchestra e di numerose formazioni estese. Come compositore e direttore è attivo nel
ruolo di assistente nella Fonterossa Orchestra di Silvia Bolognesi. Ha suonato in diversi noti festival
(Umbria jazz, Bologna Jazz Festival, Monkathlon, AngelicA) e ha inciso alcuni lavori discografici
(“Fabbrica5”, “old postcards”, “BlueRing VOL-I”). Suona e compone per diversi gruppi di musica im-
provvisata (“Materia”, “Basement”, “Brotherhood”, “cercando il caso”), vincendo o ricevendo diversi
riconoscimenti, oltre a far parte di (o collaborare con) numerosi altri progetti e larghi organici (“Fon-
terossa Orchestra”, “Tower Jazz Composers Orchestra”, “doom Orchestra”) .
Nel 2017 concretizza l’idea di una residenza artistica incentrata sulle musiche improvvisate con il
fratello Michele e l’inseparabile Giuseppe Sardina, che si rivela fonte di grande ispirazione per
coordinatori e avventori.
Claudio Riggio
Cinquantaquattro anni, maremmano, vive a
Roma.
In autobus o treno:
I bus S33 che partono da Piazza Gramsci
(via Tozzi) arrivano in centro a Sovicille.
(http://www.tiemmespa.it/var/ezdemo_site/sto-
rage/original/application/ff5eb670a57fe-
909da0172642779ad98.pdf)
“veramente un’esperienza ricca di ascolto, di dibattito, di persone provenienti da background diversi...ricca di musica! Giorni
veramente intensi e densi di attività, con insegnanti che ci hanno messo a disposizione la loro esperienza di improvvisatori. Ci
hanno trasmesso la voglia di far musica bella insieme. Sia alle prove che in concerto c’è stata una forte coesione, una bella inti-
mità... un bel risultato. Voglia di far musica con gli altri, generosità, ascolto, reattività...e tantissimo divertimento. Unite a tutto questo
lo sfondo bellissimo della campagna toscana...boschi, colline, fiumi...e il gioco è fatto!”
Francesca - violoncello
“Sono arrivato ad ISAR come autodidatta: per me è stata la prima grande esperienza didattica riguardante l’improvvisazione...
ed ha lasciato un segno importante, a partire dalla qualità e dall’intelligenza con cui sono state preparate le attività che ci han-
no dato uno sguardo a tutto tondo sul mondo dell’improvvisazione. E poi con tutte queste persone provenienti da background
e generi musicali diversi si è creata una situazione molto stimolante, molto aperta, che ci ha dato molteplici punti di vista: di
grande ispirazione. Per me è stato il primo approdo in una vera comunità di musicisti dediti all’improvvisazione. Di lì a pochi mesi
sono iniziate collaborazioni con molte delle persone che ho conosciuto. Un’esperienza che vale la pena di fare, anche perchè
se ne vedono i risultati subito, come è successo nel mio percorso artistico e didattico: ho sostenuto un test di ammissione in un’im-
portante scuola di Copenaghen con pochissimi posti portando un’improvvisazione e sono passato. E anche qui sicuramente ISAR
ha fatto la sua parte.”
Francesco - Vibrafono
una delle esperienze più belle dell’estate, ci ha arricchito molto al livello improvvisativo e di espressione artistica. Ci siamo av-
vicinate al mondo della musica improvvisata e questa estate abbiamo voluto provare a seguire ISAR. Ci siamo trovate davvero
molto bene: una situazione anche umanamente molto bella, posti meravigliosi e abbiamo imparato moltissimo. Confesso che sto
usando i metodi imparati ad ISAR anche con i bambini e funzionano molto bene! Un’esperienza che rifaremo e che suggeriamo
a tutti!”
Anna - voce
Elena - Violino
Per partecipare*,
info e prezzi:
TOBIA BONDESAN
bondesan.tobia@gmail.com
328-1594581
FB:https://www.facebook.com/tobia.bondesan
CLAUDIO RIGGIO
claudioriggio@gmail.com
329-9825589
FB:https://www.facebook.com/claudio.riggio.12
MICHELE BONDESAN
bondesanmichele@gmail.com
349-7193936
FB:https://www.facebook.com/bondesan.michele
GIUSEPPE SARDINA
giuseppesardina85@gmail.com
333-1268410