LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
CADUTA DEI PREZZI dovuta a un calo
progressivo dei costi di produzione e a
una conseguente sovrapproduzione.
DECLINO DEI VALORI LIBERISTI,
SOSTITUITI DA UN PROTEZIONISMO
mirato ad ampliare l’economia nazionale.
Unico stato a non aderire a queste nuove
politiche è la Gran Bretagna che inizia
una fase di lenta decadenza.
CRISI AGRARIA: dovuta allo sviluppo
agricolo degli Stati Uniti che, più avanzati
tecnologicamente dell’Europa, offrivano
prodotti a prezzi stracciati e
monopolizzarono il commercio agricolo.
Politica protezionistica applicata anche ai
prodotti agricoli, in particolare ai cereali.
Le innovazioni tecnologiche più
rilevanti furono applicate alle
industrie.
Impiego dell’acciaio
L’applicazione di reagenti chimici
permise di ampliare il settore
dell’industria chimica, di
conseguenza poté nascere
un’industria alimentare che fece
progressi nella conservazione di
alimenti (soprattutto USA)
Si passò dal motore a vapore a
quello a scoppio, la cui invenzione
coinvolse numerosi scienziati in
tutto il mondo.
1885 furono realizzate le prime
automobili dai tedeschi Daimler e
Benz
1897 invenzione del motore a nafta
dal tedesco Diesel.
Sviluppo dell’industria petrolifera
Industria elettrica: invenzione della
lampadina (Edison) permise la
nascita delle prime centrali
termiche (motore a vapore) che
permettevano l’illuminazione
elettrica privata.