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Venezuela

Venezuela, piazze contro in un Primo maggio segnato da proclami di guerra, accuse


di golpe, e con le Forze armate sempre pi� ago della bilancia di quella che ormai �
diventata una guerra civile. Si svolger� a partire da 15 punti di Caracas e in 21
Stati venezuelani la mobilitazione convocata contro il governo del presidente
Nicolas Maduro dal leader dell'opposizione Juan Guaid�, autoproclamatosi presidente
ad interim del Paese, che dopo la giornata di ieri annuncia nuove manifestazioni: �
ricomparso in pubblico, dinanzi a migliaia di sostenitori a Caracas, e ha promesso
che andr� avanti fino a che non sia raggiunto "l'obiettivo di disarcionare il
regime di Nicolas Maduro".

Allo stesso tempo, i sostenitori del capo dello Stato sono stati chiamati a
marciare nella capitale fra il raccordo di Longaray, sull'autostrada Valle-Coche,
fino al palazzo presidenziale di Miraflores. Guaid� ha chiamato a un'altra giornata
di proteste stamattina. "Oggi continueranno le proteste" con pi� forza che mai" in
tutto il Paese contro il governo del presidente Nicolas Maduro. "Oggi continuiamo",
ha scritto su Twitter, condividendo le informazioni sui 15 principali punti di
concentrazione delle proteste che si terranno oggi a Caracas. "Andiamo avanti con
pi� forza che mai, Venezuela", ha aggiunto. "Sapevamo che l'inizio non sarebbe
stato facile", ma "abbiamo dimostrato che ci sono soldati disposti a difendere la
Costituzione", ha sostenuto Guaid� in un video di quasi tre minuti diffuso nella
notte su Youtube.

Contemporaneamente lo stesso presidente venezuelano Maduro ha invece ringraziato le


Forze armate per aver "sconfitto i golpisti". "Voglio congratularmi con voi Forze
armate per l'atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza con cui
avete condotto alla soluzione e alla sconfitta del piccolo gruppo che pretendeva di
riempire il Paese di violenza con una scaramuccia golpista", ha dichiarato nella
notte scorsa il presidente venezuelano. In un video con ministri, leader del
Partito socialista unito del Venezuela e vertici militari diffuso attraverso
Twitter, Maduro riferendosi a ieri ha parlato di un giorno intenso di eventi,
emozioni, riflessioni e di sguardi sul futuro del Venezuela". � stato anche, ha
proseguito, "un giorno di contrasto in cui si sono contrapposte due Venezuela: una
di pace e dialogo ed un'altra portatrice di violenza e venduta alle ambizioni
straniere". "Ringrazio tutto il popolo venezuelano - ha poi detto - per il suo
valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato
frustrato. Avete dimostrato che un popolo mobilitato � garanzia di tranquillit� per
la Patria". Maduro ha quindi smentito l'intenzione, attribuitagli dal segretario di
Stato americano, di abbandonare il Paese per trasferirsi a Cuba quando � cominciata
la rivolta militare guidata da Guaid�.

La tensione nel Paese � altissima. � di almeno un morto, un ragazzo di 24 anni, e


59 feriti il bilancio degli scontri di marted� Lo riportano i media locali citando
dati dell'Ong venezuelana per i diritti umani Foro Penal. La giovane vittima,
rimasta ferita negli scontri nella citt� di La Victoria, � stata trasportata in
ospedale dove per� � giunta senza vita. La stessa ong ha riferito che 119 persone,
di cui 11 adolescenti, sono state arrestate durante le manifestazioni. Lo stato che
ha registrato il maggior numero di arresti � quello di Zulia, con 68 persone.
Seguono gli stati di Carabobo (10 arresti), Aragua (9 arresti) e Merida (8
arresti). Foro Penal riporta inoltre arresti negli stati di Lara, Monagas e Tachira
(5 persone per ogni stato), nell'area di Caracas (4 persone), nello stato di
Bolivar (3 persone) e in quelli di Miranda e Trujillo (un arresto per ogni stato).
Nuovi scontri sono esplosi tra manifestanti e la Guardia nazionale bolivariana a
Caracas mentre sono in corso le marce contrarie di sostenitori di Maduro e
oppositori.

Il potente presidente dell'Assemblea costituente venezuelana, Diosdado Cabello, ha


chiamato i sostenitori chavisti a raccolta nel palazzo presidenziale di Miraflores
a Caracas. Il ministro della Difesa, Vladimir Padrino, dopo aver assicurato che la
situazione "� sotto controllo" e che la Fuerza Armada Nacional Bolivariana (Fanb)
"resta ferma nella difesa della Costituzione", ha poi aggiunto che i militari
"faranno uso delle armi se si render� necessario per fermare la sommossa" contro
Maduro. Intanto hanno cominciato a circolare dei video di alcuni gruppi di
miliziani armati fedeli a Maduro in cui si invita a soffocare militarmente la
rivolta: "� giunto il momento di difendere la rivoluzione con le armi", afferma in
un video il capo del gruppo La Piedrita, Valenti�n Santana che si mostra alla
telecamera con un mitra in mano. La gang di Santana controlla le colline vicine al
palazzo presidenziale Miraflores.

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