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ADVANCED

DIVER
MANUAL
© ESA

E’ vietata la riproduzione di questo manuale o di sue singole parti

Product n° M0002

A cura di Mauro Bertolini

Progetto formativo, sviluppo, consulenza e revisioni:


Mauro Bertolini, Mario Romor, Enrico Firpo, Egidio Trainito,
Maria Laura Careddu

Testi: Enrico Firpo

Illustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo Pasqualotto

Un particolare ringraziamento a Patrizia Salaris e Pina Contis


Indice
Un subacqueo con una marcia in più
6 ESA
7 Brevetto
8 Requisiti d’ingresso
8 Struttura del corso
9 Requisiti di brevetto
10 Il brevetto ESA Nitrox Diver
10 Uso del manuale

Capitolo Uno
Immersione Profonda
11 Cosa Imparerai
12 Perché più profondi?
13 Dove ti immergerai? Tipologie d’immersione profonda
14 I fattori amplificati dalla profondità e le tecniche corrette per gestirli
15 Affanno
16 Orientamento
17 Narcosi d’azoto
19 MDD
20 Intossicazione da ossigeno
21 Consumo d’aria
22 Le attrezzature idonee
23 La pianificazione ed il sistema di coppia
24 Schema dell’immersione in acque libere
26 Complimenti!
27 Cosa hai imparato?

Capitolo Due
Immersione di orientamento
29 Cosa imparerai
30 Pianificazione
31 Riferimenti in fase di discesa
33 Riferimenti durante l’immersione
34 Stima della distanza
36 Uso della bussola
39 I fattori di disturbo
40 Schema dell’immersione in acque libere
44 Complimenti!
45 Cosa hai imparato?

Capitolo Tre
Immersione di assetto
47 Cosa imparerai
48 Posizionamento corretto dell’attrezzatura
50 Rilassati prima dell’immersione: il training autogeno
53 Tecniche in acque libere
54 La pesata neutra
54 La discesa nel blu 3
56 Il controllo dell’assetto in immersione
59 Risalita senza cima e sosta di sicurezza
61 Verifica della pesata dopo l’immersione
61 Schema dell’immersione in acque libere
64 Complimenti!
65 Cosa hai imparato?

Capitolo Quattro
Immersione con il computer
67 Cosa imparerai
68 Immersione quadra e multilivello
69 Caratteristiche dei computer subacquei
71 Regole generali d’utilizzo
75 Consigli sull’acquisto
75 Schema dell’immersione in acque libere
78 Complimenti!
79 Cosa hai imparato?

Capitolo Cinque
Immersione notturna
81 Cosa imparerai
81 Perché di notte?
83 Pianificazione
85 Attrezzatura
87 Tecniche per l’immersione notturna
90 Schema dell’immersione in acque libere
94 Complimenti!
95 Cosa hai imparato?

Capitolo Sei
Immersione di Ecologia
97 Cosa imparerai
98 Le catene alimentari: i produttori
99 Consumatori
101 Vertebrati e invertebrati
105 Modalità di raccolta del cibo
107 Le simbiosi
108 Schema dell’immersione in acque libere
110 Complimenti!
111 Cosa hai imparato?

Appendice
113 Schema per la pianificazione
114 Da non dimenticare
116 9 consigli per la difesa dell’ambiente
117 9 regole per la sicurezza
119 45 domande per ricordare
127 Hai buona memoria?
4
Un subacqueo con
una marcia in più!
Viaggiando lungo la costa meridionale della
Francia si percorre una strada che offre panorami
indimenticabili: un continuo susseguirsi di baie,
calette e promontori rocciosi. Mentre guidi e osservi
gli incredibili scenari non vedi l’ora di scoprire cosa
c’è dietro la prossima curva anche se quello che stai
vedendo è sicuramente eccezionale ed appagante.
Nell’uomo da sempre è innata una forte curiosità ed
una grande propensione verso l’avven-
tura e la scoperta.
Ti sarà già capitato di chiederti cosa
potresti fare di nuovo dopo il tuo primo
brevetto e le tue prime esperienze sub-
acquee. Forse ti sarà capitato di non
poterti immergere in un particolare
punto perché, a causa delle sue carat-
teristiche, viene considerato adatto
solo per subacquei con un brevetto di
almeno secondo livello. Forse ti sarai
risentito nei confronti della guida che
non ha voluto farti partecipare ma
avrai anche capito che colui che avevi
di fronte era un vero professionista:
uno che non ti porta sott’acqua solo
per avere un cliente in più sulla barca.
Come ricorderai dal corso precedente,
le tecniche e le nozioni che hai appre-
so sono necessarie per immergersi in
sicurezza entro certi limiti ben stabili-
ti. Per andare oltre e scoprire cosa c’è
dopo la “prossima curva” devi impara-
re ulteriori informazioni e nuove tec-
niche di immersione. Solo così potrai
godere appieno di nuove avventure
subacquee, ma sempre nel rispetto
della massima sicurezza.
Il corso che stai per iniziare ti con-
sentirà proprio questo. Imparerai nuove nozioni
teoriche e le tecniche di immersione utili per accre-
scere la tua esperienza e renderti più autonomo e
sicuro sott’acqua, sotto la guida professionale del
tuo istruttore ESA.
Nel canale tra la Sicilia e la Calabria, c’è un’immer-
sione bellissima dove si possono ammirare moltissi- 5
me e splendide gorgonie rosse e gialle e per godere di
questo spettacolo è necessario scendere oltre i 18
metri di profondità. Per fare ciò è bene conoscere le
tecniche corrette necessarie per prevenire eventuali
problemi che, come hai imparato nel corso prece-
dente, si potrebbero verificare. Un altro spettacolo
sicuramente molto emozionante, che si può vivere
sempre da quelle parti, è dato dall’incontro con i
Tuffati pesci trombetta del Mediterraneo. Li vorresti vedere?
subito E’ facile! E’ sufficiente tuffarsi in acqua di notte.
in questa Paura? No, durante questo corso potrai scegliere di
affascinante imparare tutte le tecniche necessarie per girovagare
avventura! di notte sott’acqua in modo sicuro, godendo appieno
dell’incredibile spettacolo che ti circonda. Questo
corso ti aprirà ad un sacco di nuove opportunità e
alla fine ti sentirai un subacqueo con una marcia in
più. Chiedi maggiori informazioni ai professionisti
ESA ma non esitare - Tuffati subito in questa impor-
tante ed affascinante avventura! -
ESA
ESA è un’agenzia didattica, il suo principale obiettivo
è quello di formare i subacquei dal livello iniziale
fino al raggiungimento dei livelli professionali come
Diveleader e Istruttore. Per fare questo l’ESA si pre-
figge di applicare i più evoluti standard operativi
congiuntamente ad un elevatissimo grado di sicurez-
za e di promuovere l’attività subacquea nelle sue
varie forme.
I percorsi formativi dell’ESA prevedono l’integrazio-
ne delle informazioni divulgate dall’Istruttore, con i
materiali di supporto che accompagnano i vari livel-
li di brevetto.
La formazione pratica iniziale avviene con lo svilup-
po delle capacità subacquee in piscina o bacino deli-
mitato, successivamente applicate e migliorate in
acque libere.
Per ogni programma o corso ESA è prevista una verifi-
ca dell’apprendimento da parte dell’Istruttore che dovrà
conservare una prova dell’avvenuta valutazione.
I subacquei possono ricevere dall’ESA la formazione
iniziale, progredire verso livelli più alti di brevetto,
specializzarsi in diverse aree legate all’attività subac-
quea come la biologia marina, la fotografia, l’archeo-
logia subacquea, ecc.
Raggiunte le adeguate credenziali, i subacquei posso-
no partecipare ai programmi per la formazione di tipo
professionale nell’ambito dell’attività subacquea.
L’ESA stabilisce elevati standard per la forma-
6 zione dei propri affiliati: essi sono professioni-
sti subacquei in possesso di un brevetto ESA
Diveleader o di grado più alto.
Gli istruttori ESA sono formati dagli ESA IC Director, per-
sone adeguatamente preparate e qualificate per trasmet-
tere le tecniche di insegnamento ai futuri istruttori.
La formazione dell’Istruttore è completa e prevede
l’acquisizione di informazioni sulla teoria dell’immer-
sione, sulle procedure ESA, nozioni di psicologia e di
marketing, lo sviluppo delle capacità di gestione dei Potresti
subacquei singoli o in gruppo, di gestione dei proble- scoprire
mi, di salvaguardia dell’ambiente e altro. la tua
Le convalide dei brevetti ESA sono emesse dalla sede passione
centrale e dagli uffici ESA ufficialmente autorizzati. per una o
Il dipartimento ESA che si occupa della formazione più attività
informa gli affiliati ESA sulle variazioni delle procedu- particolari
re esistenti e sull’introduzione di nuove procedure.
Possono affiliarsi all’ESA anche strutture qualificate che
operano nel campo dell’attività subacquea ricreativa.
Centri immersione, club subacquei e negozi subac-
quei possono, infatti, acquisire la qualifica di ESA
Point. Le strutture denominate ESA IC Point possono
promuovere, organizzare e condurre i corsi di forma-
zione per gli Istruttori ESA.
L’ESA intende caratterizzarsi anche attraverso
un particolare impegno volto alla divulgazione
delle conoscenze sull’ambiente, per migliorare
la qualità delle immersioni e creare nei subac-
quei una maggiore consapevolezza verso lo spa-
zio sommerso. I professionisti ESA, infatti, effettua-
no il loro percorso formativo ricevendo una solida
preparazione anche sulle conoscenze relative all’am-
biente. Tutta l’attività formativa dell’ESA è saldamente
collegata a obiettivi di salvaguardia degli ambienti
acquatici.
Brevetto
Advanced Diver rappresenta il secondo livello
ricreativo della formazione ESA e denota che hai
completato con successo l’iter formativo svolto fin
qui, consentendoti l’ottenimento dei requisiti verso
molti brevetti di Specialità e buona parte dei requi-
siti d’ingresso verso il brevetto ESA Prevention and
Rescue. Inoltre, il perfezionamento delle tecniche
in diverse aree dell’immersione specialistica, ti con-
sentirà di avere ottime credenziali per essere un affi-
dabile compagno d’immersione anche per coloro
che conoscerai solo in occasione di qualche immer-
sione, uscendo in barca con un ESA Club o un altro
ESA Point.
Questo corso metterà anche maggiormente in luce le 7
tue aspirazioni future. Infatti potresti scoprire la tua
passione per una o più attività in particolare e voler-
ti dedicare ad esse in modo più approfondito e dedi-
carti in seguito ai corsi ESA di Specialità.

Requisiti d’ingresso
Per accedere al corso ESA Advanced Diver devi sod-
disfare i seguenti requisiti:
Una
• Essere brevettato Open Water Diver o possedere
subacquea un brevetto equivalente rilasciato da un’altra organiz-
segnala zazione
OK • Avere l’idoneità psicofisica necessaria per praticare
al compagno l’attività subacquea ricreativa.
all’inizio • Aver compiuto 15 anni prima del rilascio del bre-
della prima vetto.
immersione • Consegnare un certificato medico in corso di vali-
in acque dità
libere Per accedere al corso ESA Junior Advanced Diver
del corso devi soddisfare i seguenti requisiti:
• Essere brevettato Junior Open Water Diver o pos-
sedere un brevetto equivalente rilasciato da un’altra
organizzazione
• Avere l’idoneità psicofisica necessaria per praticare
l’attività subacquea ricreativa.
• Aver compiuto 12 anni prima dell’inizio del corso
• Consegnare un certificato medico in corso di validità
Se hai dei dubbi in merito alla validità dei requisiti in
tuo possesso, non esitare a chiedere informazioni
presso un ESA Point, ad un ESA Instructor oppure
direttamente all’ESA.
Struttura del corso
Il corso è strutturato in modo flessibile, per permet-
tere sia allo studente che all’Istruttore di accedere alle
varie parti che lo compongono, a seconda delle esi-
genze di orari e condizioni ambientali.
Il corso si divide in due unità formative multimediali,
che sono: 1) l’unità teorica e 2) le immersioni in
acque libere.
1) L’Unità teorica è divisa in autostudio, verifica delle
conoscenze (con i minitest e i questionari di fine
capitolo) e presentazioni teoriche da parte
dell’Istruttore ESA, nelle quali verranno rinforzate le
informazioni relative ai capitoli che avrai precedente-
mente letto. Inoltre, prenderai visione del Video ESA
Advanced Diver, che ti mostrerà la panoramica delle
immersioni in acque libere.
2) Le immersioni in acque libere saranno dedicate a
diverse tipologie d’immersione: 1) immersione pro-
8 fonda, 2) immersione di orientamento, 3) immersio-
ne di assetto, 4) immersione con il computer, 5)
immersione notturna, 6) immersione di ecologia.
Le immersioni Uno, Due, Tre e Quattro sono obbli-
gatorie. La Cinque potrà essere cambiata con la Sei
per scelta o per questioni logistiche, di sicurezza o
legate a regole e a leggi locali. Ogni immersione sarà
supportata dalla relativa unità teorica e da un briefing
pre immersione. Se ancora non possiedi la tua attrez-
zatura personale, sarai attrezzato secondo gli standard Se ancora
dell’immersione ricreativa e durante l’immersione con non
il computer ogni subacqueo partecipante al corso dis- possiedi
porrà di uno strumento personale. la tua
attrezzatura
Requisiti di brevetto personale,
Cosa devi fare per ottenere il brevetto? sarai
Per ottenere il brevetto devi completare il corso in ogni attrezzato
sua parte, dimostrare un’adeguata competenza nelle secondo gli
diverse aree e raggiungere gli obiettivi prefissati. standard
La struttura del corso ti consente di soddisfare i requi- dell’immer-
siti secondo la tua disponibilità e nel rispetto dei tuoi sione
tempi di apprendimento. Dovrai solo concordare con
il tuo istruttore le modalità.
Potresti anche iniziare il corso in un luogo con un
Istruttore ESA e poi terminarlo da un'altra
parte con un altro Istruttore, senza dover
ricominciare da capo.
L’importante comunque sarà superare
con successo tutte le parti previste dal
programma. Solo allora l’Istruttore che
condurrà l’ultima immersione in acque
libere prevista dal corso, potrà rilasciarti il
brevetto.
Se non potrai partecipare ad un’immer-
sione in acque libere, non potrai riceve-
re il brevetto finché non la effettuerai
con successo. Ricorda che alcune parti
del corso sono propedeutiche ad altre
perciò, non partecipare ad un’attività,
potrebbe precluderti la possibilità di
accedere a quella successiva. Il tuo
Istruttore ti guiderà come un buon alle-
natore per farti raggiungere e soddisfare
con successo tutti gli obiettivi previsti
all’ottenimento del brevetto.
Il brevetto ti verrà consegnato direttamente
dall’Istruttore. In questo modo potrai partecipare
subito ad altre attività: viaggi subacquei, altre fasi di
formazione, immersioni, noleggiare attrezzature e
così via. Ricordati però che il brevetto ha una durata
limitata. Prima della scadenza riceverai per posta un 9
adesivo di conferma definitiva da applicare al tuo
brevetto. Se hai domande o non ricevi in tempo la
convalida del tuo brevetto non esitare a contattare gli
uffici ESA, il nostro personale sarà lieto di offrirti tutta
l’assistenza necessaria.

Il brevetto ESA Nitrox Diver


Il manuale Se due immersioni saranno fatte con il Nitrox e all’in-
serve durante terno del programma sarà compresa la teoria, potrai
il corso ottenere il brevetto ESA Nitrox Diver. Chiedi infor-
ed è mazioni al tuo Istruttore o presso l’ESA Point dove
un ottimo frequenterai il corso!
strumento di
consultazione Uso del manuale
Questo manuale sarà un tuo indispensa-
bile compagno di viaggio sia durante il
corso che in tutta la tua carriera di sub-
acqueo. Lo potrai sfogliare per rinfre-
scarti la memoria: prima di rituffarti sot-
t’acqua dopo un periodo di inattività o
per approfondire cose che ti ritornano
alla mente. Pensa che se proseguirai la
tua carriera subacquea sino a diventare
un professionista, lo scoprirai utile
anche nel frequentare il corso ESA
Prevention and Rescue, Diveleader
o addirittura durante L’ESA IC (il Corso
di Formazione Istruttori ESA).
Il testo è intenzionalmente semplice ed
è stato strutturato in modo da facilitare
lo studio. Ogni capitolo e suddiviso in
argomenti: per ogni argomento potrai
individuare le informazioni più impor-
tanti (cosa imparerai), la spiegazione e
le domande di verifica (minitest) con le
relative soluzioni. Alla fine di ogni
capitolo c’è un questionario (cosa hai
imparato?) che, interrogandoti, rinforza
l’apprendimento degli argomenti tratta-
ti. Rispondi con cura alle domande e,
se non riesci ad individuare una o più
risposte, puoi sempre rileggere la spie-
gazione. In ogni capitolo, dopo l’unità
teorica, troverai lo schema per l’immersione in acque
libere, che ti illustrerà gli esercizi previsti per ogni
immersione.
Ricordati che dovrai portare il manuale al prossimo
appuntamento con il tuo Istruttore: se hai dei dubbi
10 prendi appunti e chiedigli delucidazioni.
Capitolo Uno
Immersione profonda
Cosa imparerai
I moderni documentari subacquei che sono trasmes-
1
si periodicamente dalle reti televisive hanno indub-
biamente molti pregi: la qualità delle immagini e del
montaggio, divulgazione scientifica e buone dosi di
fascino, mistero ed avventura. I cameraman che fil-
mano le immagini probabilmente sono ottimi subac-
quei, visto che devono immergersi equipaggiati con
telecamere, fari e batterie molto voluminose. Essi ci
mostrano, come fossero normalmente accanto a noi,
tartarughe e squali, serpenti marini e banchi di scia-
bolanti carangidi, maestosi pesci napoleone, cernie
e buffissimi paguri. Di solito vengono spiegate le abi-
tudini di vita dei pesci e degli altri organismi mari-
ni presi in esame ma raramente viene spiegato qual-
cosa circa le condizioni di realizzo delle immagini
o delle specifiche sugli habitat o dei singoli organi-
smi tipo - a quale profondità si trovano –
Insomma, a “chi non è del mestiere”, riesce difficile
alle volte comprendere a quale profondità un subac-
queo potrebbe osservare più facilmente un pesce
napoleone o le gorgonie rosse che popolano i reef e le
secche. E’ vero che questi documenti non sono didat-
tici alla pratica subacquea e lo scopo è puramente
divulgativo. La profondità, però, è un riferimento
fondamentale per un sub che vuole pianificare
un’immersione – di qualunque tipo essa sia -. Questo
vale sia per il subacqueo neofita che apprende le tec-
niche d’immersione in acqua più bassa e impara a
rispettare i propri limiti, sia per colui che decide di
voler vedere cosa c’è un po’ oltre (senza esagerare),
pensando all’immersione profonda come ad un’oc-
casione per continuare il suo programma formativo,
migliorare le proprie capacità subacquee ed avere
l’occasione di fare incontri diversi visitando diversi
habitat.
Le condizioni, da un’immersione all’altra, possono
cambiare molto pur variando un solo fattore: la pro-
fondità, appunto. In questo capitolo analizzeremo
gli aspetti dell’immersione profonda partendo dalle
semplici domande che un subacqueo ricreativo
dovrebbe porsi quando decide di scendere oltre le
basse profondità – perché - dove - come - quando.
Analizzeremo i fattori che sono amplificati dalla
profondità e imparerai come gestirli. Ti verranno 11
anche spiegate le tecniche corrette per immergerti in
coppia a circa 30 metri e quali sono le considera-
zioni più importanti circa l’attrezzatura. Tutto il
capitolo, naturalmente, integra la parte teorica con
i consigli, le tecniche e ciò che farai in acque libere
insieme all’Istruttore.
Cerca di arrivare preparato all’appuntamento con
l’Istruttore avendo letto il capitolo e risposto alle
domande dei minitest e del questionario finale. In
questo modo potrai concentrarti meglio sull’aspetto
pratico di questo corso che ti vedrà come protagoni-
sta delle tue avventure subacquee!
Perché più profondi?
Se ti rivolgessero questa domanda cosa rispondere-
sti? Potresti elencare molte ragioni. Probabilmente
Le gorgonie molte riguarderebbero l’avventura e la scoperta, che
rosse sono sono alcuni degli affascinanti aspetti compresi in
organismi questo corso. E’ meglio, in ogni caso, che tu focalizzi
che si possono anche delle motivazioni più concrete perché immer-
osservare a gendoti “solamente più profondo”, correresti anche il
partire dai rischio di rimanere deluso.
25 – 30 Come in qualsiasi altra immersione ricreativa,
metri il ruolo della pianificazione è fondamentale e
sarà ovviamente preso in considerazione in questo
capitolo. Proprio durante la pianificazione devi porti
la domanda iniziale – perché più profondi?-
Sott’acqua, mentre aumenta la profondità aumentano
inevitabilmente i consumi, quindi può diminuire il
tempo a disposizione per poter rimanere immersi.
E’ un dato di fatto, però, che molti subacquei prati-
chino con entusiasmo e soddisfazione questa attività
(entro i limiti dell’immersione ricreativa!).
Modifichiamo un po’ la domanda iniziale e conside-
riamo obiettivi chiari e precisi: “...cosa si può osser-
vare oltre i 18 -20 metri? ...dove si possono osservare
organismi particolari come le gorgonie rosse o quel-
le più rare gialle e rosse, le lunghe spugne a canna
d’organo o a calice? ...dove sono localizzati molti dei
relitti che giacciono sott’acqua?”
Spesso per vedere queste cose è necessario immer-
gersi più profondi del solito.
In questo modo darai un senso diverso ed un’im-
pronta reale all’immersione e, se applicherai con
scrupolo le informazioni dedicate all’immersione
ricreativa profonda che riceverai in questo corso,
sicuramente sarai appagato e ti appassionerai più
facilmente. Inoltre, pensa che potrai approfondire le
tue conoscenze sull’immersione profonda con il
12 corso ESA Deep Diver. Allora si, scoprirai nuovi oriz-
zonti e concretizzerai il senso di avventura che istin-
tivamente hai innato; come lo hanno del resto tutti

1
quelli della nostra specie – la specie umana -
Un’altra ragione, non spesso messa in luce, per dedi-
carsi all’immersione profonda ricreativa, è che essa
può far aumentare conseguentemente la consapevo-
lezza nel subacqueo: dei propri limiti, della profon-
dità reale, del dover mantenere con cura l’attrezzatu-
ra, della necessità di un’accurata pianificazione e del
controllo del sistema di coppia che mai deve essere
trascurato, neppure in un’immersione che molti
potrebbero definire banale.
Dove t’immergerai?
Tipologie d’immersione profonda
Con l’ottenimento del brevetto ESA Advanced Diver
potrai presto scoprire quasi tutti i tipi d’immersione Due sub in
che di solito vengono svolte dai subacquei ricreativi immersione
e probabilmente ti appassionerai a qualche tipo d’im- profonda
mersione in particolare. Potresti viaggiare e visitare le
barriere coralline tropicali o dedicarti all’ambiente
Mediterraneo, che molti definiscono “il più affasci-
nante e misterioso”.
Qualsiasi ambiente visiterai, non mancheranno le
occasioni per immergerti in differenti condizioni.
Addirittura durante questo corso ti capiterà di immer-
gerti in punti diversi e anche questa immersione - la
profonda appunto - potrebbe essere scelta
dall’Istruttore in base a particolari caratteristiche di
logistica o d’interesse naturalistico.
Le immersioni in parete o lungo un fondale
degradante. Le immersioni in parete si svolgono di
solito ancorando la barca vicino ad una parete o a un
reef, che possono scendere più o meno verticali fino
a differenti profondità. In certi punti le pareti, o i reef,
scendono anche centinaia di metri (non preoccupar-
ti: non arriverai a tanto!). Certe isole si prestano bene
a questo tipo d’immersioni. Potrebbe essere necessa-
rio un piccolo tragitto in superficie prima della disce-
sa perché le barche non possono avvicinarsi troppo
ma, di solito, esso è breve per non stancarsi ancora
prima di scendere. Pianifica questo importante aspet-
to se andrai autonomamente (ma con un compagno)
in immersione profonda e ricordati di preventivare
assistenza qualificata in superficie. Un particolare
vantaggioso dell’immersione in parete sarà che potrai
svolgere la discesa, la risalita e la sosta di sicurezza
continuando tranquillamente a goderti il paesaggio e
la vita che c’è intorno. In questo tipo d’immersione è
fondamentale avere un ottimo assetto per rimanere 13
Minitest
nella posizione più comoda lungo la parete. Se pensi
di avere ancora bisogno di qualche “messa a punto”
circa l’assetto, puoi chiedere al tuo Istruttore di sce-
gliere per prima l’immersione di assetto prevista da
1) In questo corso impare- questo corso e poi dedicarti alle altre.
rai le tecniche per immer- Le immersioni profonde si possono fare anche
gerti con sicurezza entrando da terra e seguendo il fondale che degrada.
a. Oltre i limiti dell’im- E’ necessario pianificare per quanto tempo sia neces-
mersione ricreativa sario seguire il fondale prima di arrivare in una zona
b. Entro i limiti dell’im- profonda: molti siti d’immersione da terra hanno fon-
mersione ricreativa dali che degradano lentamente.
c. Oltre i 40 metri Secche e relitti. Queste immersioni di solito preve-
dono una discesa lungo la cima dell’ancora o di una
2) La pianificazione del- boa fissa e lo spettacolo che si presenta ai tuoi occhi,
l’immersione profonda mentre scendi, di solito è molto coinvolgente.
deve comprendere obiet- All’inizio, a seconda delle condizioni di visibilità,
tivi precisi. Alcuni di essi potresti trovarti immerso nel blu con la cima in mano
sono e vedere ad un certo momento innalzarsi gradual-
a. Osservare organismi mente dal fondo forme tondeggianti o pinnacoli
particolari appuntiti di roccia o la sagoma del relitto che diven-
b. Immergersi ad alte ta via via riconoscibile nelle sue parti. Di solito, è
profondità per vincere le necessario ritornare più volte in questi posti per
paure inconsce poter compiere una visita abbastanza completa del
c. Sia a che b sito d’immersione. Questo, però, è un vantaggio:
infatti potrai fare la stessa immersione pianificando
3) Acquisire le informa- tragitti diversi ed osservare aspetti diversi dello stes-
zioni, imparare le tecni- so ambiente ma una parte della pianificazione
che e praticare l’immer- potrebbe essere la stessa dell’immersione preceden-
sione profonda ricreati- te. In queste immersioni è fondamentale avere un
va aumentano nel sub- buon senso dell’orientamento per essere nuovamen-
acqueo te alla cima di risalita prima dello scadere del tempo
a. La possibilità di di fondo. Non preoccuparti: il programma di questo
immergersi da solo corso prevede proprio un’immersione di orientamen-
b. La consapevolezza dei to in cui riceverai le informazioni di base per sfrutta-
propri limiti re al meglio i riferimenti che ti serviranno per non
c. Le capacità di salva- perderti e fare ritorno a riva, o alla barca, in qualsiasi
mento momento. Ti affascinano i relitti? Molti di essi si
trovano oltre i venti metri e per le particolarità di que-
ste immersioni è consigliabile frequentare un corso.
Risposte: 1b – 2 a – 3b Quale occasione migliore che seguire un corso di
specialità sui relitti. Chiedi informazioni al tuo
Istruttore ESA!

I fattori amplificati dalla profondità e le


tecniche corrette per gestirli
Abbiamo appena analizzato alcuni esempi sulle tipo-
logie d’immersione profonda a cui potrai dedicarti. In
ogni caso, ricorda che le regole principali da rispetta-
re sono le stesse per ogni tipo d’immersione. L’acqua
14 è un elemento molto diverso dall’aria in cui viviamo
-circa 800 volte più densa - e chi si immerge deve Un sub in
adattarvisi in modo totale: adottare tecniche partico- affanno.

1
lari per muoversi, respirare nel modo corretto e tene- Questa
re in considerazione le giuste precauzioni per non condizione
subire il più possibile gli effetti negativi dell’aumento può mani-
di pressione. festarsi
Ci sono fattori concomitanti con l’immersione subac- maggior-
quea con autorespiratore che sono amplificati dalla mente in
profondità e devono essere considerati e gestiti nella profondità
maniera opportuna. Uno di questi, che molti cono- a causa
scono pur non essendosi mai immersi, è l’affanno. della densi-
tà dell’aria
Affanno respirata
Chi non si è mai sentito in affanno almeno una volta
nella vita? Una forte emozione, un senso di costrizio-
ne o uno sforzo fisco non previsto possono indurre
facilmente l’affanno in ognuno di noi. Il dizionario
riporta il termine come - condizione di respirazione
breve e mancanza d’aria. Ricorderai dal primo corso
le informazioni in merito. Infatti, anche durante il
corso Open Water Diver, che si svolge prevalente-
mente in acqua bassa e comunque non oltre i 18
metri, il sub viene informato sul rischio dell’affanno e
impara come respirare e muoversi. A maggior ragio-
ne, questo deve essere tenuto in considerazione in
un’immersione profonda.
Infatti, l’aria respirata a 30 metri è densa il doppio che
a 10 metri, raggiungendo i 4 bar. Questo può favori-
re l’insorgenza di affanno ma ci sono altre considera-
zioni da fare. Devi sapere come prevenire l’af-
fanno affinché l’immersione profonda sia una
bella esperienza e non una fonte di stress.
Il subacqueo preparato all’immersione profonda
deve essere in buona condizione psicofisica, dispor-
re di adeguata attrezzatura e, ovviamente, respirare e
muoversi nel modo corretto. Se hai dubbi circa la pia-
nificazione di un’immersione o non ti senti in grado
di svolgerla, dovresti parlarne al tuo compagno e non
semplicemente avventurarti forzatamente in qualco-
sa che non ti fa sentire sicuro: questo potrebbe pro-
curarti ansia e quindi affanno.
L’affanno può essere provocato anche da attrezzatu-
ra non idonea e, visto che stiamo parlando di respi-
razione, un occhio attento deve essere rivolto all’ero-
gatore. La scelta di un erogatore deve essere basata
su fattori rilevanti: la facilità di respirazione e le pre-
stazioni in profondità piuttosto che quanto esso si
intoni al colore della muta e del Gav. Quando sarai
sott’acqua con l’Istruttore per questa immersione,
vedrai che egli ti sarà molto vicino e ti segnalerà spes- 15
so “OK”, più che in un’immersione meno profonda.
Rispondi sempre ai segnali e successivamente, quan-
do ti immergerai con il tuo compagno, entrambi
ricordate e applicate sempre questa procedura.
Questo serve per far comprendere al compagno che
tutto procede bene e per valutare le sue condizioni di
respirazione e di comfort.
La regola più importante per prevenire l’affanno è:
Durante le muoviti piano, rispetta i tuoi limiti e se ti sembra
immersioni che l’aria fatichi ad arrivare, fermati – respira profon-
profonde damente - trova un punto d’appoggio e segnala
il sistema al tuo compagno.
di coppia
deve Orientamento
essere Aumentando la profondità diminuiscono la luce e la
rafforzato visibilità quindi è necessario sapersi orientare bene.
per prevenire Non ti troverai improvvisamente al buio ma l’acqua
ogni tipo più scura potrebbe non rendere molto evidenti i rife-
di problema rimenti che normalmente usi in altre immersioni per
orientarti: la stessa cima dell’ancora sparirebbe nel
blu se tu ti allontanassi troppo. In molte occasioni
potrai scendere sott’acqua senza alcun riferimento
ma se pianifichi un’immersione profonda è meglio
prevedere di avere sempre un riferi-
mento: una cima per la discesa e la risa-
lita, una parete o il fondale che degra-
da. Il sistema di coppia è importante
anche per l’orientamento e, in questo
caso, è meglio che due compagni
d’immersione stiano ben vicini per
non perdersi mai di vista.
Mentre scendi, guardati bene intor-
no e osserva i riferimenti visibili.
In assenza di riferimenti subacquei
naturali, che potrebbero non compari-
re se non quasi sul fondo, potresti
guardare il profondimetro, la cima di
discesa, il tuo compagno e, ogni tanto,
anche la superficie. Una volta raggiun-
ta la profondità stabilita, ci sono diver-
se possibilità. Se i riferimenti sono par-
ticolari e caratteristici e la visibilità è
buona puoi tranquillamente compiere
il tragitto stabilito rimanendo vicino al compagno. Se
le condizioni di visibilità non lo permettono, potreste
rimanere in vista della cima di risalita e perlustrare le
vicinanze, osservando quello che c’è. E’ meglio non
pianificare lunghi tragitti durante un’immersione pro-
fonda sia perché i consumi aumentano sia perché la
16 visibilità, per quanto buona, è quasi sempre diversa
da un’immersione in acqua bassa. Esistono le ecce-
zioni di alcuni laghi in cui la visibilità aumenta sensi-

1
bilmente solo una volta superati gli strati d’acqua
superficiale decisamente più torbida che possono
arrivare anche a oltre 20 metri. In ogni modo, anche
in quei casi, quelle condizioni non permettono, per
esempio, di sfruttare bene la luce del sole come

Minitest
“sistema d’illuminazione” e riferimento naturale.
Riceverai, comunque, maggiori informazioni circa le
tecniche per imparare a non perderti sott’acqua
durante l’immersione di Orientamento prevista da
questo corso.
Un consiglio che molti seguono spesso con soddisfa- 1) Ci sono dei fattori nel-
zione è quello di immergersi con un centro l’immersione profonda
immersioni. L’immersione guidata dovrebbe essere che sono ______ e devo-
presa in considerazione ogni qual volta ci si immerga no essere ______
in un sito nuovo e a maggior ragione se l’immersione a. Incomprensibili –
prevista è una profonda. Chiedi informazioni lasciati al caso
all’Istruttore circa gli ESA Point presenti nelle zone in b. Amplificati dalla pro-
cui pensi di immergerti: troverai un servizio altamente fondità - considerati e
professionale anche per le immersioni guidate! gestiti nella maniera
opportuna
Narcosi d’azoto c. Amplificati dalla pro-
Ricorderai dal corso Open Water Diver le informa- fondità – semplicemente
zioni sulla narcosi d’azoto. Avrai anche imparato che accantonati
questa condizione può verificarsi a circa trenta metri
e aumentare con la profondità. Pensa che, parados- 2) Vero o Falso.
salmente, ci sono molte persone che si immergono Durante l’immersione pro-
spesso in profondità senza avere problemi di questo fonda è necessario preveni-
tipo mentre altre hanno dichiarato di aver avvertito re l’affanno perché esso
strani effetti anche a profondità minori. E’ necessario diventa ingestibile
che tu sia preparato all’immersione profonda avendo
pianificato bene la discesa. Esiste, infatti, una sorta di 3) Durante un’immersio-
adattamento al respirare l’azoto dell’aria in profondi- ne profonda è meglio
tà che ti permette di gestire meglio questo fattore. ______ per avere______
Per iniziare correttamente un’immersione pro- a. Scendere lungo un
fonda, dovresti eseguire una discesa lenta. riferimento – un migliore
Come già sai, questo è importante per la compensa- orientamento
zione e per l’orientamento ma può servirti anche per b. Scendere senza una
prevenire la narcosi d’azoto. cima – migliore libertà di
Una discesa lenta ti permetterà di adattarti meglio movimento
agli effetti dell’aumento di pressione e di monitorarti c. Scendere solo in pare-
efficacemente ad ogni metro della discesa e fermarti te – un migliore orienta-
subito in caso avvertissi degli effetti strani. Infatti, mento
come ricorderai, è sufficiente risalire perché i sintomi
della narcosi scompaiano senza lasciare traccia.
Prima, però, è necessario essere consapevoli della Risposte: 1b 2 Vero - 3a
propria condizione e, come sai, spesso la narcosi
presenta un quadro di offuscamento delle percezio-
ni. Anche qui ecco che viene in aiuto il sistema di 17
coppia! Due subacquei, che scendono lentamente
lungo un riferimento, possono aiutarsi reciproca-
mente nel caso in cui uno dei due manifestasse un
comportamento strano e non fosse in grado di capir-
lo. Non è difficile aiutare il compagno in questo caso:
l’importante è non indugiare sul fondo. Rassicuralo
con dei segnali ed invitalo a risalire un po’. Puoi
anche aiutarlo prendendolo per un braccio e risalire fin-
Una ché anch’egli ti risponderà con “OK!”
coppia di Forse avrai notato che fino a questo punto non abbia-
subacquei mo parlato di esercizi particolari che dovrai svolgere
scende durante questa immersione. Infatti, per l’immersione
lentamente profonda non sono necessarie tecniche particolari
lungo che devi praticare per divertirti in sicurezza. La piani-
la cima ficazione accurata è sicuramente il tuo esercizio più
importante. Devi applicare le comuni regole d’im-
mersione che già conosci, focalizzando maggiormen-
te la tua attenzione sui fattori che saranno amplificati
dalla profondità (che stiamo analizzando) e usare
attrezzatura idonea di cui parleremo fra poco. Tutto
lo staff ESA che parteciperà a questo programma ti
aiuterà a non tralasciare nulla, in modo che sia vera-
mente la bella esperienza che pensavi.
C’è comunque un momento in cui dovrai fare qual-
cosa di diverso. Sarà un piccolo gioco per valutare la
tua lucidità mentale che, come abbiamo appena
detto, potrebbe subire un offuscamento dato dall’a-
zoto. Questo problema si può manifestare anche in
maniera molto sottile. Infatti, non è assolutamente
detto che un subacqueo a trenta metri vada “fuori di
testa completamente”: sarebbe impossibile immer-
gersi in simili condizioni. Le variazioni più fre-
quenti, possono essere date da un rallentamen-
to delle percezioni, da un conseguente rallenta-
mento della capacità di ragionamento e delle azioni
e da una manualità imprecisa. E’ possibile valutare
questo? La risposta è si e con l’Istruttore farete delle
prove sia fuori che sott’acqua. Pensa a un gioco da
eseguire mentalmente e manualmente, come contare
con le dita. L’Istruttore ti segnalerà un numero con le
dita e tu dovrai rispondere sempre aumentando di
uno (es.se il numero indicato sarà due, dovrai rispon-
dere tre e cosi via). Se il segnale fosse “cinque”, natu-
ralmente dovresti usare due mani per rispondere
“sei”. Altri tipi di piccoli esercizi che l’Istruttore ti
potrebbe chiedere di eseguire sono: una semplice
operazione matematica scritta sulla lavagnetta o stac-
care e riattaccare la frusta del Gav sia fuori dall’acqua
che in profondità e controllare il tempo che occorre
18 per farlo. Vedrai che in ogni caso sarà molto interes-
sante e divertente anche questa parte un po’ insolita Un
dell’immersione. computer

1
subacqueo:
MDD se ancora
Ricorderai la Malattia Da Decompressione già dal non lo hai
primo corso. Inevitabilmente, in ogni immersione, i usato, lo
tessuti del nostro corpo assorbono l’azoto dell’aria in proverai
relazione alla profondità e al tempo trascorso. in una
Questo significa che più in profondità vai e più specifica
tempo passa, più azoto assorbi. Se osservi la immersione
tabella per calcolare l’immersione, noterai che a più di questo
alte profondità corrispondono tempi di permanenza corso
subacquea più brevi. Questo serve per poter stimare
una quantità di azoto accettabile affinché il subac-
queo possa, dopo una lenta risalita, far ritorno in
superficie senza tappe di decompressione.
Questo vale anche per le immersioni ricreative pro-
fonde? La risposta è “certamente si!”
Infatti, quello che dovrai fare quando pianifichi
un’immersione profonda sarà quello che hai sempre
fatto anche nelle altre immersioni. Sceglierai una pro-
fondità (che sia compresa entro i 40 metri) e un
tempo d’immersione che rientri abbondantemente
nei limiti di non decompressione e rispetterai questi
dati. Sia che tu usi la tabella o il computer, potrai rica-
vare questi dati facilmente. Il computer ti fornisce
addirittura sul momento il tempo di permanenza, che
può variare se cambi quota di profondità. Se ancora
non hai fatto l’immersione con il computer,
avrai modo di scoprirlo presto: infatti sarà
un’immersione obbligatoria di questo corso.
Come saprai, non esiste una regola uguale per tutti
circa l’assorbimento d’azoto. Sia le tabelle che i com-
puter sono stati progettati per offrire un buon margi-
ne di sicurezza per tutti, essi però non garantiscono
che i sintomi non possano mai insorgere. In ogni
modo, ricorderai anche che l’azoto viene rilasciato
quando diminuisce la pressione, cioè in risalita e, per
un certo tempo, anche dopo l’immersione. Per ridur-
re al minimo i rischi e facilitare lo smaltimento del gas
(azoto) dobbiamo rispettare i calcoli ed aumentare la
prudenza con l’applicazione di piccole regole. Esse
sono: non arrivare mai alla fine del tempo di non
decompressione, risalire lentamente (almeno 10 metri al
minuto) e, prima di riemergere, fermarsi a 5 metri per
una tappa di sicurezza di 3 minuti.
Come saprai, la sosta di sicurezza non è una misura
obbligatoria nelle immersioni, ma tutti i subacquei
dovrebbero sempre farla e considerarla obbligatoria
durante le immersioni profonde. Durante l’immersio- 19
ne è anche consigliato di non eccedere in sforzi e
limitare l’esposizione al freddo. Ambedue i fattori
aumentano la concentrazione di gas nei tessuti e,
conseguentemente, i rischi di MDD. Anche una volta
che l’immersione è finita e sarai in barca o a riva,
ricorda di limitare gli sforzi fisici e prima di salire in
altitudine (anche con l’automobile!) aspetta che sia
trascorso un tempo ragionevole: almeno 24 ore.
Ricordi come si manifesta l’MDD? Semplicemente si
formano delle bolle di gas nei tessuti e, a seconda del
loro numero e della loro localizzazione, i sintomi e le
conseguenze possono essere più o meno gravi. Se le
bolle si formano in un’articolazione, ci può essere
dolore localizzato e impedimento nei movimenti, se
le bolle si localizzano nel midollo spinale può
sopravvenire anche la paralisi definitiva. E’ importan-
Due sub te sapere che, nel caso si manifestassero i sintomi di
effettuano MDD, andranno prese adeguate misure di primo soc-
la sosta corso e che dovrebbe essere disponibile dell’ossige-
di sicurezza no puro da somministrare. Puoi chiedere al tuo
Istruttore qualcosa in più circa l’ossigeno; egli ti
mostrerà volentieri il kit di cui dispone e che sicura-
mente vi porterete in barca.
Intossicazione da ossigeno
Come l’azoto, anche l’ossigeno può
dare problemi in profondità. Essi pos-
sono essere molto gravi e portare con-
vulsioni e perdita di coscienza improv-
visa anche se, per incorrere in un’intos-
sicazione respirando aria, è necessario
scendere molto profondi; diciamo a
quote superiori ai 60 metri. Perché par-
larne dunque? Come saprai, il limite
stabilito per la subacquea ricreativa è
40 metri e nell’immersione profonda di
questo corso scenderai con l’Istruttore
entro i 30 metri, ben al di sopra della
soglia pericolosa. E’ necessario, in ogni
modo, che ogni subacqueo conosca i
pericoli dell’ossigeno contenuto
nell’aria respirata in profondità per
scoraggiare quella confidenza eccessi-
va che può instaurarsi facendo immersioni profonde.
Ricorda questa semplice ma importante regola che
vale per tutte le immersioni e a maggior ragione per
un’immersione profonda: pianifica l’immersione
entro i limiti massimi dell’immersione ricreativa ad
aria e rispetta il piano d’immersione che hai fatto!
20
Consumo dell’aria
Dovrai verificare spesso questo fattore durante l’im-

1
mersione profonda. Hai imparato nel corso Open
Water Diver che a 10 metri consumi il doppio rispet-
to alla superficie.
Possiamo aggiungere che a 30 metri consumi il dop-
pio rispetto ai 10 metri, quindi, a 30 metri consumi 4

Minitest
volte in più rispetto alla superficie.
E’ un dato significativo e devi considerarlo attenta-
mente. Di solito come gestisci l’aria nelle tue
immersioni? Forse ancora non ne avrai fatte molte
ma sicuramente avrai imparato a controllare il mano-
metro per evitare di finire l’aria, risalire ed avere 1) Scendere lentamente ti
ancora autonomia per la sosta di sicurezza. Dovrai può aiutare a capire
fare la stessa cosa durante un’immersione profonda, meglio
semplicemente controllando il manometro più fre- a. Gli effetti della com-
quentemente e segnalando spesso anche con il com- pensazione
pagno circa la scorta d’aria. Considera che un’immer- b. Gli effetti della narcosi
sione profonda comporta una risalita più lunga. d’azoto
Abbiamo detto che la velocità di risalita non deve c. Gli effetti della MDD
superare i 10 metri al minuto, quindi se risali da
trenta metri impiegherai almeno tre minuti per rag- 2) L’MDD è una grave
giungere la tappa della sosta di sicurezza (abbiamo condizione medica che
arrotondato in eccesso per essere più sicuri!). Il con- può dipendere ______ e
sumo dell’aria è, in ogni modo, un fattore individua- ______
le e ci sono subacquei che, immergendosi nelle stes- a. Da trattenere il respiro –
se condizioni di altri, possono consumare il doppio o dal risalire velocemente
la metà. In certi casi può essere opportuno procurar- b. Dal superare i limiti
si una bombola di maggiore capacità per le immer- delle tabelle – non com-
sioni profonde. pensarli
Chiedi al Diveleader o all’Istruttore quali sono le pro- c. Dal superare i limiti
cedure più adatte in base all’immersione che farai e delle tabelle – dal risalire
non dimenticare la regola più importante che devi velocemente
considerare circa il consumo dell’aria: controlla spes-
so il manometro, segnala spesso al compagno e 3) L’ossigeno è un gas
lascia un buon margine di autonomia per la risalita e responsabile di potenziali
la sosta di sicurezza. problemi in profondità.
Affinché la sosta possa essere eseguita in ogni caso E’ comunque facile evi-
(anche da chi è arrivato ad avere pochissima aria), si tarli ______
usa mettere preventivamente un bombolino d’aria a. Rispettando i limiti del-
con un octopus montato (così potrebbero respirarci l’immersione ricreativa
anche due persone) alla tappa dei 5 metri. Di solito b. Non immergendosi
le barche per subacquei sono attrezzate con una mai oltre i 18 metri
barra d’acciaio a cui è possibile appendersi per la c. Respirando miscele
sosta e lì trovare anche il bombolino. In ogni modo, senza ossigeno
nel briefing pre immersione, l’Istruttore ti spiegherà
le procedure usuali circa la sosta di sicurezza e l’uso Risposte: 1b – 2c – 3a
del bombolino. Se qualcosa non ti è chiara, ricordati
di chiedere chiarimenti!
21
Le attrezzature idonee
Se ancora non possiedi la tua attrezzatura, il
Diveleader ti fornirà tutto il necessario per il corso
ma considera che è meglio se prevedi l’acquisto di
attrezzatura propria. Potrai così scegliere un erogato-
re che abbia buone prestazioni anche in profondità
ed una protezione termica adeguata. In molte occa-
sioni, pur variando la profondità, potrebbe non varia-
Una torcia re la temperatura, ma in altre occasioni questo cam-
subacquea. biamento potrebbe essere rilevante. Informati circa la
Portarla temperatura dell’acqua prima di partire per una
durante una vacanza subacquea e procurati una muta adatta alle
profonda condizioni che troverai. La strumentazione deve
potrebbe comprendere un buon manometro perfettamente
valorizzare tarato e almeno uno strumento per misurare profon-
l’immersio- dità e tempo. Ci sono in commercio ottimi strumen-
ne, restituen- ti integrati che possono affiancare il computer, se
do agli orga- decidi di non usare orologio e profondimetro. Questi
nismi i reali sono gli elementi più importanti da considerare al
colori che fine di un’immersione profonda. Possiamo aggiunge-
vengono re che il Gav deve avere un buon volume (senza esa-
assorbiti in gerare), il sistema di zavorra deve essere ben posi-
profondità zionato e la pesata essere neutra, le pinne non devo-
no essere troppo dure e la maschera si deve adattare
bene come per le altre immersioni.
E’ meglio, in ogni modo, non provare durante un’im-
mersione profonda elementi nuovi dell’equipaggia-
mento. Anche un piccolo difetto potrebbe rovinarti
l’immersione, quindi porta con te il necessario dopo
averlo provato in acqua bassa.
Sicuramente un attrezzo utile in una profonda è
la torcia subacquea. Abbiamo parlato dell’assorbi-
mento della luce sott’acqua e di come esso sia ampli-
ficato in profondità. Con una torcia potrai osservare
il reale colore delle gorgonie che altrimenti risulte-
rebbero blu: infatti sono di un bel rosso vivo! Anche
la volta di un grande masso, che potrebbe apparire
scura, acquisterebbe tutto il suo splendore mostran-
do tappezzamenti di gialle margherite di mare, di
spugne colorate e centinaia di altri organismi che
risulterebbero altrimenti invisibili.
L’Istruttore porterà una torcia subacquea sott’acqua e
potrai notare come essa potrà valorizzare ulterior-
mente la qualità di un’immersione profonda.
Ricorda, infine, che tutto l’equipaggiamento deve esse-
re conservato con un’ottima manutenzione e che un
buon sistema di coppia prevede il controllo con il com-
pagno prima della discesa. Se la tua formazione subac-
quea è iniziata con un percorso diverso da un corso
22 ESA, avrai comunque imparato un metodo per verifi-
care l’attrezzatura con il compagno. Se vuoi, puoi
anche farlo ricordando questa parola: GRAZIE.

La pianificazione ed il sistema di coppia


Abbiamo già parlato molto della pianificazione e del
sistema di coppia e in ogni paragrafo che hai letto
c’era qualche informazione in merito.
1
Soprattutto, avrai capito che questi due aspetti devo-
no essere rafforzati rispetto ad immersioni in acqua
bassa. Rivediamo in maniera più schematica le infor-
mazioni più importanti che abbiamo analizzato tra le
righe e che tu e il tuo compagno dovete tenere in con-
siderazione durante un’immersione profonda:
• Pianificate insieme degli obiettivi d’immersione
precisi in modo che essa sia divertente e sicura
• Pianificate la profondità massima e non oltre-
passate il limite stabilito o comunque quello dell’im- Ispezione
mersione ricreativa dell’equipag-
• Usate attrezzatura collaudata e sicura che giamento
garantisca ottime prestazioni in profondità
• Ogni volta, prima di scendere sott’acqua, control-
latevi reciprocamente l’attrezzatura
• Prevenite il più possibile la narcosi d’azoto
scendendo lentamente in assetto neu-
tro lungo un riferimento e segnalatevi
spesso “OK”
• Prevenite l’affanno movendovi e
respirando lentamente e aiutatevi
reciprocamente in caso d’insorgenza
dei sintomi
• Rimanete sempre alla stessa
quota e non perdetevi mai di vista
• Controllate spesso il manometro,
segnalatevi spesso circa l’autonomia e
lasciate un buon margine per la risalita
e la sosta di sicurezza
• Prevenite l’MDD risalendo ben
prima del limite di non decompressio-
ne e ad una velocità non superiore a 10
metri al minuto e fermatevi a 5 metri
per una sosta di sicurezza di 3 minuti
• Dopo l’immersione limitate gli sforzi
fisici e attendete almeno 24 ore prima di
volare o salire in altitudine

23
Minitest
Schema dell’immersione in acque libere
Briefing
Ascoltare la descrizione delle attività da svolge-
1) A 30 metri un sub re e fare domande per eventuali chiarimenti
consuma ______ rispetto Prima delle Acque Libere, il briefing è particolarmen-
a ______ te importante perché non è conveniente risalire
a. Il doppio – 10 metri durante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire
b. 4 volte – la superficie qualcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-
c. Sia a che b re e godersi l’immersione profonda in ambiente rilas-
sato per aumentare il tuo comfort, il divertimento e la
2) La regola più impor- sicurezza. L’Istruttore ti spiegherà quello che dovrai
tante circa il consumo fare, dove, come e quando, perciò è fondamentale
dell’aria prevede di che sospendi ogni attività e che gli rivolgi tutta la tua
a. Controllare spesso il attenzione.
manometro e segnalare Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-
al compagno ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar-
b. Lasciare un buon mar- ti.
gine di scorta per la risali-
ta e la sosta di sicurezza. Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzatura
c. Sia a che b Preparare correttamente tutta l’attrezzatura
necessaria per l’immersione, indossarla con l’au-
3) Vero o Falso. E’ meglio silio del compagno e controllarla reciprocamente
non provare in un’immer- Puoi assemblare il Gav e gli erogatori alla bombola e
sione profonda elementi controllare che essa sia carica. La vestizione può
nuovi dell’equipaggiamento dipendere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoi
effettuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La veri-
4) In tutte le immersioni fica è quanto di meglio puoi fare in ultima fase per
sono importanti sia la pia- prevenire problemi legati all’attrezzatura, compresi
nificazione sia il sistema di quelli legati al controllo dell’assetto. Devi curare
coppia, ma in un’immer- attentamente questa fase e segnalare all’Istruttore o
sione profonda è meglio allo Staff se tu o il tuo compagno rilevate problemi
a. Rafforzare la pianifi- con qualche elemento dell’attrezzatura.
cazione Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-
b. Rafforzare il sistema dura di controllo: Gav, Rubinetterie, Aria, Zavorra,
di coppia Individua l’erogatore di riserva, Erogatori
c. Che esse siano raffor-
zate Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
Risposte: 1c – 2c – 3 Vero – 4c alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per
un corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-
che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento entro una


profondità massima di 30 metri
Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-
menti di una cima o di una parete, correggere la
velocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-
24 si in assetto neutro prima di toccare il fondo o
raggiungere la profondità massima di 30 metri
Il controllo in discesa è una fase importante dell’im-

1
mersione. In particolare, essere in grado di fermarti
quando lo ritieni opportuno, potrebbe rivelarsi utile
in caso di problemi di compensazione, se avvertissi
qualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-
re sedimento in prossimità del fondo. Pianificherai
questa immersione insieme all’Istruttore ESA ad una
profondità massima di 30 metri, quindi controlla
bene il profondimetro mentre scendi e segnala
all'Istruttore il raggiungimento della quota.

Giro subacqueo di esperienza in profondità, uso dei


segnali e controllo dei dati di tempo, profondità e
scorta d’aria
Praticare esperienza in profondità durante un
giro subacqueo controllando frequentemente La vestizione
tempo, profondità e scorta d’aria e segnalando dell’attrez-
al compagno o all’Istruttore zatura
può
Nitrogen Check: verifica degli effetti della narcosi avvenire
In profondità, eseguire un semplice esercizio sia in acqua
psicomotorio segnalato dall’Istruttore sia fuori
Un semplice esercizio di manualità suggerito
dall’Istruttore ti servirà per verificare la completa luci-
dità psicomotoria che durante un’immersione pro-
fonda potrebbe essere, anche solo parzialmente,
compromessa dall’effetto dell’azoto.

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta di


sicurezza
Risalire lentamente (almeno 10 metri al minu-
to) lungo un riferimento e fermarsi a 5 metri
per una sosta di sicurezza di 3 minuti
E’ importante risalire lentamente e fermarsi per una
tappa di sicurezza in tutte le immersioni quindi, a
maggior ragione, in un’immersione profonda. In que-
sto modo aumenterai la tua sicurezza nei confronti
dell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto dal tuo
organismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni neces-
sarie per effettuare la sosta di sicurezza

Uscita
Uscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-
rite dall’Istruttore

Disassemblaggio e cura dell’attrezzatura


Disassemblare e prestare le dovute cure all’attrezzatura
Soprattutto quando pianifichi delle immersioni pro-
fonde, è fondamentale che tutto sia in perfetta effi- 25
cienza. Questa fase si rivela preziosa per mantenere
in efficienza la tua attrezzatura. Se puoi, è meglio
risciacquarla in acqua dolce pulita ancora prima di
disassemblarla, se ciò non fosse possibile, riponila
con cura nella tua sacca o nella cesta per risciacquar-
la in un secondo momento secondo le indicazioni
dello Staff

Debriefing
Ascoltare il commento dell’Istruttore
Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-
so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta con
attenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-
rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttore
e dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-
te e non esitare a fare domande!
Convalida
dell’immer- Convalida dell’immersione
sione Registrare l’immersione sul proprio logbook e
farla firmare dall’Istruttore
Registra l’immersione! Questa operazione serve per
confermare la tua formazione in acque libere. Annota
con cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, la
temperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.
Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuo
Istruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-

Complimenti!
lari che puoi apporre sul tuo libretto.

Forse leggendo l’unità teorica di questo capitolo


avrai notato che i cambiamenti necessari per effet-
tuare immersioni ricreative profonde non sono radi-
cali. Insomma, non devi sconvolgere tutto quello che
hai imparato in precedenza! Per poterti immergere a
profondità accettabili, che ti consentano di osserva-
re organismi particolari, o visitare punti d’immer-
sione più profondi del solito, devi assumere il giusto
atteggiamento mentale e rafforzare le norme di sicu-
rezza che già conoscevi. Anche il considerare i fat-
tori amplificati dalla profondità e disporre di attrez-
zatura efficiente rientra nella corretta pianificazio-
ne di un’immersione profonda. Hai trovato ottimi
suggerimenti in merito, come per esempio provare
una torcia subacquea in profondità ed usare attrez-
zatura già collaudata in precedenti immersioni in
acqua bassa.
Tutto il resto ora ti aspetta, insieme alle emozioni che
condividerai con il tuo compagno d’immersione
26 nelle prossime avventure subacquee.
Cosa hai
imparato? 1
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le
informazioni più importanti della relativa Unità
Teorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-
zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-
simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondi
alle domande scegliendo la risposta esatta tra quelle
indicate, specificando se l’informazione è vera o
falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-
zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-
verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-
sarie. Buon lavoro!

1) Un subacqueo dovrebbe considerare l’immersione


profonda come
a. Un’occasione per superare i limiti consentiti
b. Un’occasione per visitare punti d’immersio-
ne caratteristici
c. Un’occasione per osservare organismi che
non popolano solitamente le profondità più
basse
d. Sia b che c

2) I più importanti fattori amplificati dalla profondità


prevedono
a. Un’accurata preparazione alla soluzione dei
problemi in immersione
b.Un’accurata pianificazione e le tecniche cor-
rette per gestirli
c. Una notevole prestanza fisica per poterli
affrontare
d. Sia a che b

3) Vero o Falso. Ogni sub dovrebbe sapere che l’af-


fanno in un’immersione profonda è inevitabile e pre-
pararsi fisicamente all’evenienza

4) Aumentando la profondità di solito diminuiscono


la luce e la visibilità, quindi è meglio
a. Pianificare tragitti molto lunghi
b. Non pianificare tragitti molto lunghi
c. Pianificare un’immersione notturna
d. Sia a che c 27
5) La narcosi d’azoto può manifestarsi con sintomi
quasi impercettibili. Tra essi ricordiamo
a. Le convulsioni improvvise
b. La perdita di coscienza
c. Un rallentamento delle percezioni
d. Una sensibile diminuzione dei consumi

6) Le più importanti regole per prevenire la MDD


comprendono
a. Non arrivare mai al limite di non decom-
pressione
b. Risalire non più veloce di 10 metri al minuto
c. Non trattenere il respiro in risalita
d. Sia a che b

7) Vero o Falso. Dato che l’ossigeno dell’aria è tossi-


co solo a profondità superiori a 60 metri, non è neces-
sario che ogni subacqueo ne conosca gli effetti

8) Un dato importante da considerare immergendosi


in profondità è l’aumento
a. Delle bolle nei tessuti
b. Dei consumi
c. Della visibilità
d. Sia b che c

9) L’uso di una torcia subacquea in un’immersione


profonda potrà
a. Valorizzare la qualità dell’immersione
b. Servire se l’immersione si svolge dopo il tra-
monto
c. Restituire i colori naturali che sono assorbi-
ti in profondità
d. Sia a che c

10) L’immersione profonda del corso ESA Advanced


Diver prevede una discesa controllata e un giro sub-
acqueo entro la profondità massima di
a. 25 metri
b. 30 metri
c. 40 metri
d. 42 metri

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.

28 Firma_________________________data__________
Capitolo Due
Immersione di Orientamento
Cosa Imparerai
Sicuramente uscirai saltuariamente a passeggiare
per svagare la mente dagli impegni: forse ti sarà

2
capitato di visitare qualche parco o avrai program-
mato delle escursioni in campagna o in montagna.
In molte località caratteristiche hanno un buon
seguito le escursioni guidate. Le guide esperte dei
luoghi formano dei gruppi che in genere partono la
mattina presto e tornano la sera o addirittura piani-
ficano un piano di escursione più lungo e si accam-
pano per una notte, tornando il giorno dopo. Prima
della partenza sono previsti itinerari e percorsi che
abbiano le caratteristiche idonee ai partecipanti: più
o meno facili, più o meno lunghi e che abbiano
un’autonomia di luce necessaria a consentire l’arri-
vo verso l’automobile, o al punto di accampamento,
prima che il sole sia tramontato. Di solito i sentieri
percorribili hanno dei riferimenti: frecce e indica-
zioni colorate che sono dipinte sulle rocce. Mentre si
cammina e ci si gusta il panorama è comunque
necessario orientarsi e, volendo, si riesce anche a sti-
mare quanta strada si sta percorrendo. Se proprio
una persona volesse essere precisa, potrebbe contarsi
i passi e calcolare esattamente il percorso.
Sott’acqua le regole non sono poi così diverse: ci si
immerge per divertimento e relax e si visitano luoghi
straordinari proprio come in un’escursione. Anche
in questo caso occorre applicare le tecniche adatte
per riuscire ad orientarsi: osservare dei riferimenti,
stimare la distanza percorsa e calcolare l’autonomia
necessaria per il ritorno verso la barca o a riva. In
questo caso l’autonomia è data principalmente dal-
l’aria della bombola. Il subacqueo neo brevettato
Open Water Diver spesso lamenta una scarsa capa-
cità di orientamento in immersione ma ciò è total-
mente comprensibile. Occorre dedicare un po’ di
tempo - dopo aver appreso le tecniche di base per
immergersi - per imparare le tecniche necessarie ad
orientarsi. Capita alle volte che una coppia di sub-
acquei sia costretta a risalire in superficie lontano
dal punto d’ingresso: probabilmente non avrà tenu-
to conto del fatto che sott’acqua è particolarmente
importante sapersi orientare. La conseguenza è che, 29
una volta risaliti, essi devono pinneggiare in super-
ficie anche per centinaia di metri. Le condizioni del
mare potrebbero cambiare rapidamente e potrebbe-
ro esserci corrente e onde. Inoltre, il traffico di bar-
che e natanti potrebbe essere pericoloso e la fatica
arriverebbe a stancare anche la persona più resi-
stente.
Ecco lo scopo di questa immersione: iniziare ad
applicare le giuste procedure perché l’immersione sia
una passeggiata subacquea bella e rilassante e non
ti procuri stress o fatica. In base alla tua pianifica-
zione e seguendo i consigli per l’orientamento sub-
acqueo che troverai in questo capitolo, quando deci-
derai di terminare l’immersione, potrai tranquilla-
mente risalire trovandoti nuovamente nei pressi del
punto d’ingresso in acqua.
Valutazione
delle
condizioni Pianificazione
per una Avrai già ricevuto molte informazioni sulla pianifica-
immersione zione dell’immersione durante il tuo corso Open
da terra Water Diver. Tra le prime, ricorderai che devi sce-
gliere accuratamente il luogo d’immersione. Ai
fini dell’orientamento questa scelta
dovrebbe includere alcune caratteristi-
che che già dalla superficie ti fornireb-
bero molte indicazioni utili. Il metodo
migliore per imparare le più importan-
ti caratteristiche di un sito è un’immer-
sione guidata. Questo ti permette di
farti un’idea dei riferimenti importanti
che potrebbero servirti per le immer-
sioni successive. In un’immersione da
terra, di solito il fondale decresce men-
tre si scende: questo ti servirà per
impostare il ritorno, che avverrà salen-
do lungo il fondale crescente.
Un’immersione in parete avrà dei
riferimenti in superficie diversi da
un’immersione su una secca o su un
reef. Nel primo caso la barca potrebbe
ancorare vicino alla parete e quindi ti
basterà seguirla sia durante la discesa
sia durante l’immersione. Nel secondo caso potresti
tuffarti in acqua anche in assenza di riferimenti ester-
ni e sarebbe necessario utilizzare i soli riferimenti
naturali subacquei o addirittura la bussola. In ogni
caso, parleremo di entrambi questi argomenti nei
prossimi paragrafi. Nelle librerie, o presso i centri
30 subacquei delle località più note, si trovano delle
pubblicazioni sulle immersioni locali con le mappe
molto dettagliate dei punti più caratteristici. Con
poca spesa, esse potrebbero esserti di grande aiuto
perché riportano molti dati: le immersioni più impor-
tanti e le caratteristiche climatiche stagionali, come
raggiungere il luogo, dove è preferibile ancorare

Minitest
e se è permesso dalle leggi locali, quali sono gli
itinerari subacquei consigliati e quale tipo di vita
marina potrai osservare. Non è consigliabile avventu-
rarsi in mare senza aver pianificato bene anche que-
sti aspetti. Se le condizioni ambientali di tempo e
mare sono favorevoli per l’immersione, quantomeno 1) Un buon metodo per
dovresti conoscere anche il tipo di fondale in cui ti conoscere un sito d’im-
immergerai. Infatti, la visibilità e gli spunti per l’o- mersione è
rientamento possono cambiare molto a seconda a. Fare una lunga
della composizione del fondo e questo è un fattore immersione di esplora-
fondamentale per sfruttare al meglio i riferimenti zione
naturali (es. immergersi su un fondale con rilievi b. Farsi accompagnare
caratteristici che puoi focalizzare o su una piatta dis- almeno una volta in
tesa di sabbia, può influire molto sulla capacità di un’immersione guidata
orientamento). c. Immergersi ripetitiva-
mente a brevissima
I riferimenti in fase di discesa distanza sullo stesso sito
I riferimenti presenti in superficie ti possono essere
utili anche per farti un’idea di come si presenterà il 2) Ai fini dell’orienta-
paesaggio sott’acqua. Infatti, le caratteristiche esterne mento, la pianificazione
di un sito d’immersione spesso rispecchiano quello dell’immersione dovreb-
che c’è sotto la superficie: una scogliera che scende a be comprendere
strapiombo continuerà con una parete più o meno a. Conoscere la tipologia
profonda; un’isoletta piatta sarà circondata facilmen- di fondale
te da un fondale poco degradante e, addirittura, per b. Conoscere la tipologia
immergerti a soli 10 metri potresti doverti allontanare di organismi
molto dalla riva. Allontanarsi molto dal punto c. Sia a che b
d’ingresso, però, non è molto conveniente. Se le
occasioni di divertimento ci sono anche in pochi 3) Un buon metodo per
metri d’acqua perché non approfittarne? Spesso la farsi un’idea di un sito
sabbia circonda le piccole isolette e anch’essa può d’immersione è
servire come riferimento. Sott’acqua, davanti alla a. Perlustrare il sito in
riva, la sabbia risente dell’influenza del moto ondoso apnea
e forma spesso delle ondine - le ripple marks – che b. Se disponibili, consul-
sono parallele alla costa. Se decidessi di entrare da tare i libri sulle immer-
riva, potresti nuotare perpendicolarmente ad esse sioni locali
con il fondale che decresce per portarti in fuori, c. Se disponibile, consul-
seguirle parallelamente per spostarti verso destra o tare il portolano
sinistra rispetto al punto d’ingresso e tornare seguen-
dole perpendicolarmente con il fondale che cresce.
Le immersioni dalla barca possono essere diverse a
seconda del sito o delle condizioni ambientali.
La barca ancorata: può esserlo alla sua stessa ancora
o ad una boa fissa, come quelle che trovi usualmen- 31
te in Mar Rosso. In entrambi i casi disporrai di una
cima per la discesa che è sempre consigliabile usare:
non devi necessariamente attaccarti ad essa, tuttavia
essa è sicuramente un buon riferimento.
Quando ti tuffi in acqua e dopo che hai controllato
l’attrezzatura con il compagno, guarda verso il
fondo. Questo ti permetterà di avere una buona
panoramica del paesaggio. Scendi con le pinne verso
il basso lentamente sia per compensare agevolmente
sia per guardarti intorno. Focalizza i particolari
che ti colpiscono: una roccia dalla forma particola-
re, la divisione netta che ci può essere tra una prate-
ria di posidonia e una secca di roccia adiacente, una
franata di ciottoli o massi. Eventualmente, fermati
e osserva meglio qualcosa che potresti ricordare. In
modo particolare se ti trovi vicino al fondo, prima di
Alcuni abbandonare la cima di discesa per la direzione pia-
subacquei nificata, controlla il computer o il profondimetro:
si spostano saprai a quale profondità si trova l’ancora e questo ti
in superficie servirà quando farai il tragitto di ritorno.
per raggiun- La barca non ancorata: si usa soprattutto in condi-
gere il punto zioni di corrente o se l’ancoraggio é proibito dalle
d’immersione leggi locali. In questo caso scenderai senza una cima.
A maggior ragione,
dovrai cercare di osser-
vare il più possibile del-
l’ambiente circostante e
difficilmente ti troverai in
condizioni di totale
assenza di riferimenti. Le
immersioni in corrente
avvengono di solito in
ambienti in cui la visibili-
tà è ottima e con un
Diving Center attrezzato
per questo tipo di condi-
zioni. Ascolta attenta-
mente il briefing e chie-
di spiegazioni se non hai
compreso qualcosa o se ti
sembra che qualcosa sia
stato omesso circa la pro-
fondità, il tempo ed il tra-
gitto pianificato. Una volta in acqua, stai vicino al tuo
compagno e rimanete entrambi vicini alla guida, segna-
landogli subito se qualcosa non va bene. E’ consigliabi-
le approfondire le tecniche di orientamento anche
dopo il corso ESA Advanced Diver, seguendo il corso di
specialità ESA Orienteering: acquisirai maggiore con-
32 sapevolezza dell’ambiente sommerso, di come orientar-
tici e sarai più sicuro quando ti immergerai con un com-
pagno autonomamente.

I riferimenti durante l’immersione


Prima di abbandonare la cima di discesa, dopo aver
rilevato la profondità, devi decidere da quale parte
dirigerti. Anche in questo caso le possibilità sono
diverse. Vediamo le principali.
In parete disporrai di un riferimento naturale molto
semplice da sfruttare: addirittura potrai scendere e

2
risalire lungo di essa. Una volta raggiunta la profon-
dità pianificata, con la parete di fronte, potrai diriger-
ti verso destra o sinistra. Se scegli ad esempio que-
st’ultima, il tuo corpo sott’acqua sarà parallelo alla
parete con il braccio destro rivolto verso di essa. Una
volta che hai deciso di voltarti indietro, ritornerai con
il braccio sinistro verso la parete. Fra poco analizze- Un sub
remo i metodi per stimare una distanza sott’acqua e indica al
che ti serviranno per pianificare anche la lunghezza compagno
del tragitto subacqueo. Se la parete – pur a strapiom- la direzione
bo - scende poco sott’acqua (anche soli 7 – 8 metri), del loro
come si osserva in certe isole, troverai facilmente alla tragitto
fine di essa una serie di gradoni con franate di pietre subacqueo
più o meno grandi che comunque
degradano verso un fondale più pro-
fondo. Quindi, se scegliessi d’immer-
gerti almeno a 20 metri dovresti allon-
tanarti anche molto dalla parete, verso
fuori. In questo caso potresti impo-
stare il tragitto diversamente.
Scenderai lungo la cima della barca,
raggiungerai verso fuori la profondità
massima pianificata e ti girerai ad ango-
lo retto posizionandoti parallelamente
alla parete (sempre verso destra o sini-
stra). Puoi fare questa operazione
anche se non riesci a vedere la parete:
userai una bussola e i riferimenti del
fondo.
Una volta imparate le caratteristi-
che del sito, potrai usare solo i rife-
rimenti naturali. Procedendo paral-
lelamente alla parete (o alla riva se l’im-
mersione è da terra) ad un certo momento, in base
alla lunghezza del tragitto, ti girerai ad angolo retto
verso la parete, e procederai verso di essa fino alla
minima profondità voluta. Voltandoti con un altro
angolo retto ti porterai nella direzione opposta a
quella di partenza. Alla fine, quello che avrai com-
piuto sarà un tragitto a forma di rettangolo. 33
Minitest
Una secca potrebbe essere una montagna rocciosa
che sale dal fondo verso la superficie anche se non è
detto che esca fuori dall’acqua. Ci sono secche che
raggiungono quasi la superficie ed altre che per rag-
1) Generalmente quello giungerle devi scendere anche fino a 30 metri.
che vedrai fuori dall’ac- Premesso che la pianificazione di un’immersio-
qua avrà ne deve sempre tenere conto in anteprima del-
a. Una disparità sotto la l’esperienza e del grado di brevetto del subac-
superficie queo, come vedi pur trattandosi della stessa tipolo-
b. Una conseguenza sot- gia d’immersione – la secca appunto - le condizioni
to la superficie potrebbero essere molto diverse. I riferimenti, in
c. Una continuità sotto immersioni di questo tipo, di solito sono ben marca-
la superficie ti. Soprattutto i confini della secca, che possono esse-
re adiacenti a una distesa di sabbia o a una prateria di
2) Vero o Falso. E’ posidonia. Se la profondità e l’ampiezza della secca
sconsigliato immergersi lo consentono, potresti seguire la linea di confine e
sulla sabbia a causa del- fare un vero e proprio giro completo ritornando al
l’assenza di riferimenti punto di partenza senza doverti voltare. Molte volte,
però, l’ampiezza di una grande secca non consente
3) Qualunque sia la né una completa panoramica visiva dei confini, né la
tipologia d’immersione, possibilità di circumnavigarla completamente a causa
è consigliabile prendere dell’autonomia. Cosa fare in questo caso? Prima di
riferimenti tutto osserva quanto più riesci a vedere scendendo.
a. Una volta sul fondo Potresti poi visitarne una parte, partendo dalla cima
b. Già dalla superficie dell’ancora, spostandoti in modo che la linea di con-
c. Alla cima dell’ancora fine sia visibile e pianificare una distanza o un tempo
verso una direzione per poi tornare indietro. Le pos-
4) Un percorso in parete sibilità di effettuare tragitti subacquei sono davvero
potrebbe iniziare verso molte, sia usando i riferimenti naturali sia usando altri
______ mentre immer- sistemi (di cui fra poco parleremo). In una sola
gendosi su una secca si immersione non si riuscirebbe certamente a coprire
potrebbe ______ tutto il programma approfondito di Orientamento.
a. Sinistra o destra – Nel corso di specialità ESA Orienteering troverai
seguirne il contorno molte altre informazioni e possibilità per applicare
b. Destra o sinistra – ulteriori tecniche di orientamento subacqueo.
seguirne il confine
c. Entrambe le risposte Stima della distanza
precedenti Impostare un itinerario subacqueo, come per uno
terrestre, significa che anche il ritorno deve essere
Risposte: 1c – 2 Falso – 3b – 4c calcolato accuratamente, soprattutto per garantirti
l’autonomia necessaria a raggiungere la barca o la
riva.
Contare le pinneggiate. Quando cammini usi i
passi - di solito tutti uguali - ed imposti l’andatura
secondo un certo ritmo. Ormai questa tecnica è tal-
mente acquisita nell’uomo che neanche ci si fa più
caso. Per avanzare sott’acqua usi le pinne: puoi
impostare anche le pinneggiate, come i passi, secon-
do un certo ritmo che tenga conto dei tuoi limiti.
34 Stabilita la direzione di “marcia” (la rotta), prova a
contare quante volte usi le pinne. Un giro comple-
to si compie quando la pinna passa sia al punto più
basso sia a quello più alto rispetto al tuo corpo. Ogni
pinneggiata completa ti fa percorrere mediamente
0,70 mt. Questo sistema di conteggio delle pinneg-
giate ti permette di avere le mani libere e la vista
dedicata all’osservazione sia naturalistica sia dei rife-
rimenti per la rotta. Potresti impostare una rotta in
una direzione per 30 pinneggiate, voltarti e tornare Il conteggio
indietro per la rotta inversa (o reciproca) ricontando delle

2
altre 30 pinneggiate. pinneggiate
Naturalmente è meglio che tu parta da un punto è uno dei
di riferimento preciso: potrebbe essere la stessa sistemi
ancora o un masso caratteristico. Questo sistema più pratici
molto accurato ti può essere utile anche quando per
conosci molto poco di un sito. Molti tragitti brevi in calcolare
direzioni diverse ti permetterebbero un’esplorazione una
accurata senza correre il rischio di perderti. Proverai distanza
l’esercizio di conteggio delle pinneggiate sott’acqua
con l’Istruttore e sarà combinato anche con l’uso
della bussola.
Calcolare il tempo. Devi spesso controllare il
tempo d’immersione per non superare i limiti delle
tabelle e computer, quin-
di perché non approfit-
tarne? Una volta decisa la
rotta, puoi pinneggiare
per un certo periodo –10
15 minuti, aria e limiti
permettendo – e poi tor-
nare indietro per altret-
tanto tempo.
Combinando questo
sistema con i riferimenti
naturali ed il controllo
della profondità, hai tro-
vato un nuovo sistema
per ritornare alla barca o
a riva.
Calcolare il consumo.
Questo è uno dei sistemi
più usati anche dalle
guide subacquee che
pianificano l’immersione dovendo tener conto dei
consumi di più persone contemporaneamente.
Analogamente alla situazione precedente, in immer-
sione devi spesso controllare anche il manometro,
per avere aria sufficiente per tornare alla barca.
Questo strumento ti può fornire indicazioni utili
anche per calcolare un tragitto. Puoi impostare una 35
Minitest
direzione con la bussola, procedere controllando il
manometro finché avrai consumato 30 - 40 bar e tor-
nare indietro per altrettanti bar. Combinando questo
metodo soprattutto con il controllo della profondità,
per non far variare i consumi, potresti fare un’immer-
1) Imparare a stimare sione tornando tranquillamente al punto di partenza.
una distanza sott’acqua
è utile per Uso della bussola
a. Pianificare il tempo Avrai forse già usato questo strumento sott’acqua
per rimanere immersi durante il corso Open Water Diver per un semplice
b. Pianificare la profon- esercizio. Nel caso tu non abbia avuto modo di pro-
dità alla quale immer- vare prima d’oggi una bussola subacquea, non
gersi preoccuparti: ora rivedremo le sue caratteristiche
c. Pianificare la lun- principali ed inoltre il tuo Istruttore penserà sia a
ghezza di un itinerario rinfrescarti la memoria sia a fornirti lo strumento per
subacqueo questa immersione. Avrai anche modo di praticare
un po’ di esercizio fuori dall’acqua prima di immer-
2) I sistemi per calcolare gerti.
una distanza sott’acqua Le caratteristiche. La bussola ha un ago magneti-
comprendono co (di solito a forma di freccia con una punta e una
a. Il conteggio delle pin- coda) che sta in bilico su uno spillo. In questo modo
neggiate e il controllo del l’ago, che è attirato dal magnetismo terrestre, è libero
tempo di oscillare fino a porsi sempre con la punta verso il
b. Il controllo della pro- Nord magnetico. Le indicazioni riguardo i punti car-
fondità e della visibilità dinali sono nel quadrante al centro del quale stanno
c. Entrambe le risposte in rilievo sia lo spillo sia l’ago magnetico. Tenendo la
precedenti bussola in mano vedrai il quadrante diviso in quattro
porzioni principali nelle quali troverai: il Nord – N -
3) Usando il metodo del che corrisponde a 0 (o 360) gradi, l’Est – E - che cor-
consumo dell’aria per risponde a 90 gradi, il Sud – S – che corrisponde a
calcolare un tragitto, 180 gradi e l’Ovest – W - che corrisponde a 270
devi controllare spesso gradi. Il quadrante delle bussole subacquee presenta
anche anche una finestrella che agevola la lettura dello stru-
a. La bussola mento sott’acqua. La Linea di fede è una linea dise-
b. La profondità gnata proprio in mezzo al quadrante o di lato ad
c. La sospensione esso, dipende dai modelli di bussola, e serve per
impostare la rotta. In navigazione la linea di fede
dev’essere sempre in asse con l’asse del tuo
corpo.
Risposte: 1c – 2a – 3b La ghiera girevole è simile a quella di certi orologi
ma con dei riferimenti caratteristici e serve sia per
impostare una rotta sia per poterla mantenere in
navigazione.
Ora vedremo quali saranno gli esercizi che farai sot-
t’acqua insieme all’Istruttore o al Diveleader per fami-
liarizzare bene con la bussola. Leggi attentamente
questo paragrafo e scoprirai che queste tecniche
sono più facili da fare che da spiegare!
La posizione di navigazione. E’ forse la cosa più
36 importante da tenere in considerazione. E’ necessario
tenere lo strumento nella giusta posizione di naviga-
zione per evitare che l’ago si blocchi. In questo caso ti
fornirebbe false indicazioni. Sott’acqua devi essere a
tuo agio in assetto neutro ed in posizione orizzontale
per riuscire a mantenere la bussola nella corretta posi-
zione di navigazione. Questa sarà l’unica garanzia di
funzionamento e di attendibilità dei dati. Osserva a
questo proposito dalle foto di questo paragrafo quali
sono le posizioni più comode per navigare con la bus-
sola: in ogni situazione lo strumento è mantenuto per-

2
fettamente orizzontale.
I tracciati subacquei. Con la bussola puoi pianifica-
re ed effettuare veri e propri schemi di navigazione:
dai tracciati più semplici fino a percorsi articolati. In
questo paragrafo, analizzeremo le tecniche per impo-
stare una rotta in linea retta, la sua rotta reci-
proca e un rettangolo. Proverai anche in acqua
questi divertenti esercizi in coppia con il tuo compa- Due sub
gno. Il tuo Istruttore controllerà che entrambi svolgia- seguono
te una buona esecuzione e vi segnalerà se qualcosa una rotta
deve essere corretto. tenendo la
Per iniziare il primo esercizio – il percorso in linea bussola in
retta andata e ritorno - devi impostare una rotta. Per mano
fare ciò dovrai essere fermo, allineare
la linea di fede con la linea d’asse del
tuo corpo e porti nella direzione in cui
deciderai di andare. Una volta imposta-
ta la direzione e se la bussola sarà man-
tenuta perfettamente orizzontale, l’ago
girerà libero fino a porsi con la punta
della freccia verso Nord. A questo
punto, girando la ghiera “chiuderai”
l’ago dentro ai riferimenti ed inizie-
rai la navigazione subacquea pinneg-
giando lentamente (sempre nella dire-
zione della linea di fede). Per la distan-
za userai il conto delle pinneggiate (che
avrai stabilito in precedenza). Per man-
tenere quella rotta sarà sufficiente evita-
re che l’ago esca dai riferimenti. La cor-
rezione di rotta, se necessaria, dovrai
farla mantenendo la linea di fede dello
strumento allineata con l’asse del tuo
corpo e girerai lentamente come un tutt’uno fino a che
la punta dell’ago tornerà dentro ai riferimenti.
Impostare la rotta reciproca. Completato il numero
di pinneggiate previste ti fermerai e, mantenendo la
bussola in posizione di navigazione, girerai con tutto il
corpo finché la coda dell’ago sarà entrata nei riferi-
menti al posto della punta. In questo modo avrai com- 37
Minitest
piuto un giro di 180 gradi. Rifacendo lo stesso
numero di pinneggiate dell’andata, dovresti tornare al
punto di partenza. Questo era solo un esempio di let-
tura dello strumento. Se preferisci, puoi impostare la
rotta per gradi dalla finestrella o osservando il qua-
1) L’ago magnetico della drante. Questo è particolarmente utile quando si vuole
bussola tende a porsi percorrere un itinerario più articolato. Il tuo Istruttore ti
sempre verso fornirà comunque altre indicazioni.
a. Ovest
b. Sud Percorrere il perimetro di un rettangolo
c. Nord Potresti iniziare da qualsiasi grado leggi sul quadran-
te ma, per spiegarlo meglio, useremo i quattro punti
2) Per impostare la bus- cardinali principali. Per prima cosa dovrai pianificare
sola in posizione di navi- il tuo rettangolo. Questa figura ha tutti gli angoli di 90
gazione è necessario gradi ma due lati corti e due più lunghi per cui dovrai
a. Mantenere la bussola stabilire il numero di pinneggiate per ogni lato.
orizzontale e allineare Supponiamo che tu voglia percorrere i lati lunghi con
la linea di fede con l’asse 20 pinneggiate e quelli corti con 5. Potresti impo-
del corpo stare il primo lato lungo verso Nord. La bussola -
b. Mantenere la bussola in posizione di navigazione - ti indicherà il Nord non
davanti al viso e allinea- appena l’ago si sarà fermato. Ti girerai finché la linea
re la linea di fede con di fede sarà allineata con N e lo chiuderai ulterior-
l’asse del corpo. mente con i riferimenti della ghiera girevole. A questo
c. Mantenere la linea di punto potrai iniziare le prime 20 pinneggiate. Cerca di
fede sempre verso il Nord usare le pinne con calma e concentrazione, come se
camminassi lentamente. Finito il primo ciclo di pin-
3) Se stai navigando neggiate ti fermerai e lentamente potrai girarti verso
lungo una rotta usando destra finché nei riferimenti della ghiera entrerà - Est –
la bussola, per svoltare Questa volta le pinneggiate saranno 5. Se volessi
verso destra ad angolo anche contare i gradi sul quadrante o nella finestrella,
retto devi vedresti che ne hai aggiunti 90. Svolterai poi ulterior-
a. Sottrarre 90 gradi mente verso destra finché entrerà – Sud, equivalente a
b. Sommare 45 gradi 180 gradi – per 20 pinneggiate, poi sarà la volta del-
c. Sommare 90 gradi l’ultimo lato – W (Ovest) equivalente a 270 gradi- per
5 pinneggiate. Il tuo Istruttore segnerà un riferimento
all’inizio del percorso e, se tutto avrà combaciato, alla
fine sarai di nuovo nei suoi pressi. Abbiamo visto
come puoi compiere un rettangolo svoltando i lati
verso destra.
Ricorda che con la maggior parte delle bussole ogni
volta che vorrai svoltare verso destra ad angolo
retto dovrai sommare 90 ai gradi precedenti. Al con-
trario, se volessi impostare di svoltare ad angolo retto
verso sinistra dovresti sottrarre 90 ai gradi precedenti.
I fattori di disturbo
Abbiamo visto, fino a questo punto, diversi metodi
che puoi applicare per orientarti in immersione. Ci
sono però alcune cose importanti che devi conside-
rare, soprattutto pensando che il mare é un ambien-
38 te liquido in perenne movimento e non statico come
una strada o un sentiero. I riferimenti naturali, se Due
sono attendibili, rimarranno sempre al loro posto subacquei
(non valgono perciò i banchi di salpe che stazionano compiono
sulle rocce brucando le alghe!). Potrebbero però un angolo
esserci variazioni nelle condizioni ambientali e alcu- di 90°
ne volte esse potrebbero essere totalmente imprevi- usando
ste,anche in immersioni che conosci a menadito. la bussola.
La visibilità potrebbe essere pessima e non per- Scegliere
metterti l’uso efficace di riferimenti su cui avresti fatto percorsi
affidamento. In questo caso, oltre al fatto che devi quadrango-

2
informarti sulle condizioni ambientali prima dell’im- lari offre
mersione, è meglio che tu riduca l’ampiezza del tuo una buona
itinerario subacqueo per mantenerti in contatto con panoramica
ciò che rimane stabile. Anche la corrente, sia pur di un sito
debole, può giocare qualche scherzo.
Infatti, sia che tu stia usando la busso-
la, il manometro, o il tempo, sia che tu
stia contando le pinneggiate, la corren-
te potrebbe disturbarti la navigazione.
Se ti trovi in favore di corrente e usi i
metodi citati sopra per la misurazione
della distanza, al ritorno potresti non
trovarti al punto di partenza.
Chiaramente avresti percorso più stra-
da all’andata perché aiutato dalla cor-
rente. Se, al contrario, ti trovi a pinneg-
giare controcorrente dovrai tenere
conto che, probabilmente, percorrerai
meno strada all’andata che al ritorno.
Sia pure contando lo stesso numero di
pinneggiate. Lo stesso discorso si
applica ai consumi. Durante un tra-
gitto controcorrente, consumerai di più
che in favore di corrente: in questo
caso, il metodo dell’osservazione del
manometro potrebbe non essere molto
attendibile (o comunque è un fattore di
cui tenere ben conto). Anche una cor-
rente trasversale può indurti in
errore. Se prevedi di usare la bussola
e compiere un semplice tragitto in linea
retta – andata e ritorno – potresti esse-
re portato fuori rotta pur rimanendo i
riferimenti dello strumento in posizione corretta.
Prova a chiudere la linea di fede o l’ago magnetico
all’interno dei riferimenti della ghiera mobile, man-
tieni lo strumento in posizione di navigazione e spo-
stati piano di traverso: essi non escono fuori dai rife-
rimenti ma tu stai comunque sbagliando rotta!. Come
puoi tener conto di questi fattori di disturbo? E’ 39
molto semplice. Prima di tutto sarà molto difficile che
tu ti immerga usando solo ed esclusivamente la bus-
sola o il conteggio delle pinneggiate per orientarti:
infatti, se userai la bussola, contemporaneamente ti
servirà anche guardarti intorno e abbiamo già detto
che è meglio se combini i vari metodi integrandoli fra
loro. E’ necessario impostare un riferimento iniziale che,
come abbiamo più volte ribadito, potrebbe essere la cima

Minitest
dell’ancora o qualcosa di caratteristico e, mentre nuoti
lungo il percorso, prendere altri riferimenti “in riferimento al
precedente” e cosi via. La presenza di corrente la avver-
ti mentre nuoti potendo così correggere la rotta spostan-
doti di lato o rallentando le pinneggiate in favore di corren-
1) I fattori di disturbo te. E` meglio comunque non correggere controcorrente
nell’orientamento subac- aumentando il ritmo perché potresti facilmente affaticarti e
queo sono dovuti di solito rischiare l’affanno. Diventa più facile orientarsi sott’acqua se
a. Alla visibilità. si applicano più tecniche di riferimento, anche diverse fra
b. Alla corrente loro.
c. Entrambe le risposte
Schema dell’immersione in acque libere
2) La rotta può essere
deviata ______ soprat- Briefing
tutto a causa ______ Ascoltare la descrizione delle attività da svolge-
a. Trasversalmente – re e fare domande per eventuali chiarimenti
della visibilità Prima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-
b. Trasversalmente – del- te importante perché non è conveniente risalire
la corrente durante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire
c. Frontalmente – della qualcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-
corrente re e godersi l’immersione di orientamento in un
ambiente rilassato per aumentare il tuo comfort, il
3) Per orientarsi al divertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spiegherà
meglio sott’acqua è pre- quello che dovrai fare, dove, come e quando, perciò
feribile usare è fondamentale che sospendi ogni attività e che gli
a.. Specialmente la bussola rivolgi tutta la tua attenzione.
b. Solo i riferimenti più Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-
importanti ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar-
c. Più tecniche combina- ti.
te
Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzatura
Risposte: 1c – 2b –3c Preparare correttamente tutta l’attrezzatura
necessaria per l’immersione, indossarla con l’au-
silio del compagno e controllarla reciprocamente
Puoi assemblare il Gav e gli erogatori sulla bombola
e controllare che sia carica. La vestizione può dipen-
dere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoi effet-
tuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La verifica è
quanto di meglio puoi fare in ultima fase per preve-
nire problemi legati all’attrezzatura, compresi quelli
relativi al controllo dell’assetto. Devi curare attenta-
40 mente questa fase e segnalare all’Istruttore o allo Staff
se tu o il tuo compagno rilevate problemi con qual-
che elemento dell’attrezzatura.
Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-
dura di controllo
Gav
Rubinetterie
Aria
Zavorra
Individua l’erogatore di riserva
Erogatori Due

2
sub
Ingresso in discesa
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indi-
cazioni utili per un corretto ingresso in
acqua in base alle caratteristiche del
luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferi-


mento
Scendere con l’assetto corretto
usando i riferimenti naturali o una
cima di discesa, correggere la velo-
cità di discesa con l’aiuto del Gav e
fermarsi in assetto neutro prima di
toccare il fondo
Il controllo dei riferimenti in discesa è
una fase importante dell’immersione.
In particolare, la cima, una parete o il
fondale degradante sono già dei riferi-
menti di partenza che ti permettono di
riferire ad essi quello che vedi sott’ac-
qua. Ricorda di scendere in posizione
verticale con le pinne in basso anche
per avere il massimo della visuale
panoramica del paesaggio e focalizza
dei riferimenti importanti che segnale-
rai all’Istruttore.

Stima della distanza tra due riferimenti


lungo un percorso rettilineo di andata e
ritorno
Stimare una distanza tra due riferimenti usando
il calcolo delle pinneggiate sia per l’andata che
per il ritorno
Questa tecnica si rivelerebbe particolarmente utile se
tu volessi misurare una distanza sott’acqua.
L’Istruttore ti fornirà le indicazioni sui riferimenti da
usare per questo esercizio. Essi potrebbero essere 41
naturali, due oggetti appoggiati o una cima stesa sul
fondo.

Uso della bussola in un percorso rettilineo di andata


e ritorno
Usando la bussola, impostare una rotta in linea
retta e la sua rotta reciproca calcolando un
numero di pinneggiate stabilito dall’Istruttore
La bussola è uno strumento che raramente si usa fine
a sé stesso, ma si combina con l’uso dei riferimenti
naturali. In ogni modo, siccome questo esercizio
serve a farti familiarizzare meglio con questo stru-
mento, cerca il più possibile di concentrarti su di
esso, mantenendo un assetto costantemente neutro.
In modo particolare, ricorda che puoi svolgere le atti-
vità senza fretta, quindi pensa a come impostare la
rotta e la posizione di navigazione, a contarti lenta-
mente le pinneggiate e girare altrettanto lentamente
Una finché anche il ritorno sarà impostato correttamente.
bussola
subacquea Uso della bussola in un percorso a forma di rettan-
golo
Percorrere un itinerario a forma di
rettangolo usando la bussola
secondo la rotta stabilita
dall’Istruttore
Sfrutterai spesso dei percorsi figurati
quando ti immergerai e la bussola
potrebbe essere un valido aiuto qualo-
ra volessi esplorare un sito le prime
volte per conoscerlo bene e pianificare
dei tragitti articolati. L’Istruttore sceglie-
rà la direzione di partenza, quindi non
dovrai fare altro che impostare la rotta
con la bussola in posizione di naviga-
zione, contarti lentamente le pinneg-
giate, svoltare ad angolo retto secondo
quanto pianificato e completare i quat-
tro lati della figura. Naturalmente non
sarai solo: il tuo compagno sarà con te
in ogni esercizio e l’Istruttore o il
Diveleader supervisioneranno ogni
attività svolta.
Uso dei riferimenti naturali
Percorrere un itinerario di andata e ritorno in
linea retta usando i riferimenti naturali
Una volta conosciuto un sito d’immersione, sicura-
mente userai molto più spesso questo metodo che
altri per orientarti. In questo esercizio devi focalizza-
42 re bene dei riferimenti caratteristici ed integrarli fra
loro per compiere un tragitto di andata e ritorno
verso il punto di partenza. Come hai letto in prece-
denza, cerca di memorizzare i riferimenti già dalla
discesa. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni per il cal-
colo della distanza.

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta di


sicurezza
Risalire lentamente almeno a 10 metri al minu-
to lungo un riferimento e fermarsi a 5 metri per

2
una sosta di sicurezza di 3 minuti
E’ importante risalire lentamente e fermarsi per una
tappa di sicurezza in tutte le immersioni, quindi Ascolta il
anche in un’immersione di orientamento. In questo debriefing
modo aumenterai la tua sicurezza nei confronti con
dell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto dal tuo attenzione:
organismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni neces- sarà
sarie per eseguire la sosta di sicurezza un’ulteriore
occasione
Uscita per
Uscire dall’acqua applicando le tecniche sugge- migliorare
rite dall’Istruttore il tuo
processo
Disassemblaggio e cura dell’attrezzatu- formativo
ra
Disassemblare e prestare le dovute
cure all’attrezzatura
In immersione è fondamentale che
tutto sia in perfetta efficienza. Questa
fase si rivela preziosa per mantenere in
efficienza la tua attrezzatura. Se puoi è
meglio risciacquarla in acqua dolce
pulita ancora prima di smontarla, se ciò
non fosse possibile, riponila con cura
nella tua sacca o nella cesta per risciac-
quarla in un secondo momento secon-
do le indicazioni dello Staff

Debriefing
Ascoltare il commento
dell’Istruttore
Ecco un'altra occasione per migliorare
il tuo processo formativo! Interrompi
ogni attività ed ascolta con attenzione i commenti
sulle tue prestazioni, i suggerimenti e le raccomanda-
zioni offerte dal tuo Istruttore e dallo staff.
Approfittane per migliorare ulteriormente e non esi-
tare a fare domande!

Convalida dell’immersione 43
Registrare l’immersione sul proprio logbook e
farla firmare dall’Istruttore
Registra l’immersione! Questa operazione serve per
confermare la tua formazione in acque libere. Annota
con cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, la
temperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.
Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuo
Istruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-

Complimenti!
lari che puoi apporre sul tuo libretto

Come avrai potuto notare, in questo capitolo c’erano


molti approfondimenti sull’orientamento rispetto al
tuo precedente corso, sia per quanto
riguarda l’uso dei riferimenti naturali
sia per l’uso della bussola, che in parte
forse già conoscevi. Infatti, orientarsi
sott’acqua è importantissimo per molti
fattori, inclusa la sicurezza. Avrai
sicuramente notato come si ribadisce
spesso anche in questo corso avanzato
l’importanza della pianificazione.
Essa è infatti il pilastro più importante
su cui poggerà tutta la pratica dell’im-
mersione, dai livelli iniziali fino a
quelli professionali. Se applicherai una
buona pianificazione, familiarizzerai
meglio con l’immersione e non sarai
costretto ad improvvisare; cosa che sot-
t’acqua non giova mai. L’applicazione
pratica costante delle informazioni e
dei consigli che hai ricevuto in questo
capitolo ti farà acquisire nel tempo l’e-
sperienza necessaria per “impostare sempre la rotta
giusta” e correggerla qualora intervenisse qualche
fattore di disturbo. Non c’è cosa migliore che tuffar-
si per un’escursione subacquea ed applicare quanto
pianificato: avere in ogni momento la consapevolez-
za di dove ci si trovi e risalire avendo sfruttato in
maniera ottimale l’autonomia della bombola ed in
modo sereno le nostre risorse psicofisiche senza
doversi stancare in superficie con lunghe pinneggia-
te per raggiungere la barca lontana.

44
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le infor-
mazioni più importanti della relativa Unità Teorica,
innanzitutto per migliorare la tua formazione, ma
anche per arrivare più preparato al prossimo appunta-

2
mento con il tuo Istruttore. Rispondi alle domande sce-
gliendo la risposta esatta tra quelle indicate, specifican-
do se l’informazione è vera o falsa oppure scrivendo la
risposta nell’apposito spazio. Consegna al tuo Istruttore
questa scheda, se troverà delle imprecisioni, ti darà le
spiegazioni necessarie. Buon lavoro!
1) Le tecniche di orientamento subacqueo si basano su
a. Osservazione dei riferimenti naturali
b. Improvvisazione in base alle condizioni
ambientali
c. Stima dei percorsi e calcolo dei consumi
d. Sia a che c

2) Ai fini dell’orientamento, una buona pianificazio-


ne dovrebbe anche tener conto
a. Della composizione del fondo
b. Della scelta di una barca idonea
c. Della scelta di un compagno super esperto
d. Della possibilità di assicurarsi a delle cime

3) Davanti alla riva, sott’acqua, la sabbia a causa


______ forma spesso delle ______
a. Della risacca – onde perpendicolari alla costa
b. Delle onde – ripple marks
c. Del moto ondoso – ondine parallele alla costa
d. Sia b che c

4) Mentre scendi dalla superficie dovresti guardare


verso il fondo per
a. Evitare le vertigini
b. Calcolare la profondità
c. Prendere dei riferimenti
d. Calcolare le pinneggiate

5) I confini di una secca sono di solito


a. Ben marcati se essa non è troppo estesa
b. Indefiniti se essa non è troppo estesa
c. Graduali e mimetici
d. Opposti e monocromatici 45
6) I riferimenti naturali per essere ______ devono
______
a. Memorizzabili – essere colorati e mobili
b. Memorizzabili – essere caratteristici e fissi
c. Caratteristici – comprendere l’uso di ban-
dierine
d. Sia a che b

7) Un percorso subacqueo si può impostare in vari


modi. Tra essi c’é
a. Contare le pinneggiate
b. Calcolare il tempo
c. Calcolare il consumo
d. Tutte le precedenti

8) Tra gli esercizi che farai sott’acqua saranno com-


presi
a. Seguire una rotta in linea retta – andata e
ritorno - e un percorso a rettangolo
b. Seguire una rotta in linea retta – andata e
ritorno – e un percorso a triangolo
c. Seguire un percorso articolato con almeno
5 cambi di rotta
d. Seguire un percorso articolato con almeno
7 cambi di rotta

9) La bussola sarà in posizione di navigazione quan-


do ______ impedendo che l’ago ______
a. Sarà tenuta in mano – si liberi
b. Sarà tenuta al polso – si liberi
c. Sarà tenuta in verticale – si sblocchi
d. Sarà tenuta in orizzontale – si blocchi

10) Un fattore di disturbo per la navigazione può


essere la corrente. Per tenere conto di ciò va assunto
che ______ si percorrerà facilmente ______
a. All’andata in favore di corrente – una
distanza minore rispetto al ritorno
b. All’andata controcorrente – una distanza
minore rispetto al ritorno
c.Al ritorno in favore di corrente – una distan-
za maggiore rispetto all’andata
d. Sia b che c

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.

46 Firma__________________________data_________
Capitolo Tre
Immersione di assetto
Cosa imparerai
Hai mai pensato a quante informazioni il tuo cer-
vello elabora e spedisce ai recettori nervosi e musco-
lari ogni volta che ti muovi?. Chiudi gli occhi e pensa
alle tue gambe mentre sei seduto. Sai bene dove si
trovano: distese o accavallate o forse accoccolate
sulla poltrona con il gatto che ci dorme sopra.
Normalmente, anche quando cammini, certo non
pensi “Ora devo mettere avanti la gamba destra ora
la sinistra, poi di nuovo la destra” e cosi via...e
quando stai comodamente seduto davanti alla tele-
visione non fai caso in continuazione a dove siano

3
le braccia e le mani: sono sempre lì, lungo il corpo!
Questa sensazione che ci fa intendere dove
le varie parti del nostro corpo sono posi-
zionate nello spazio è stata definita dalla
neurologia come “propriocezione”, cioè
il nostro “ sesto senso “. Sapresti anche
dire con la stessa esattezza dove si
trovano le tue gambe e le pinne
mentre in immersione stai illu-
minando un anfratto scuro,
dove un attimo prima avevi
intravisto la flessuosa coda di
una corvina? Forse sei riuscito
a mantenere le pinne rivolte
verso l’alto in modo da non sol-
levare sedimento e piano ti sei avvicinato alla tana
o forse, preso dall’entusiasmo, hai pinneggiato ener-
gicamente per poter osservare più da vicino possibile
quel magnifico pesce, sollevando sedimento, grattan-
do la parete dell’anfratto e facendo fuggire la corvi-
na. Non ti preoccupare. Fino ad ora potresti avere
ancora poche immersioni nel tuo curriculum subac-
queo e quindi, con l’esperienza, avrai modo di
migliorare. Questo avverrà più in fretta se prima del-
l’immersione metterai a punto l’attrezzatura con dei
semplici accorgimenti e sott’acqua proverai delle
specifiche tecniche per migliorare l’assetto. Occorre
un po’ di pratica e concentrazione iniziale per
diventare eccellenti subacquei e poter controllare al
meglio la propria posizione rispetto al fondo o ad
una parete. Queste cose, se sviluppate nel modo
opportuno, ti permetteranno di automatizzare il tuo 47
assetto e i tuoi movimenti, proprio come fai quando
cammini o ti gratti la schiena. Quest’immersione
infatti, aiuterà a sviluppare il tuo “sesto senso sub-
acqueo”: capirai come controllare il tuo corpo in
questo elemento così diverso e come mantenere una
posizione corretta, muoverai le gambe con eleganza
e saprai sempre in quale direzione sono rivolte le tue
pinne. Migliorerai inevitabilmente anche la padro-
Una subac- nanza nell’uso dell’attrezzatura: imparerai a consi-
quea indossa derare la frusta dell’erogatore di riserva, e quella del
la cintura di manometro, come appendici del corpo e le pinne
zavorra. I come prolungamenti delle gambe. Alla fine l’assetto
pesi sono sarà il tuo biglietto da visita come eccellente subac-
distribuiti queo e otterrai dalle immersioni maggior relax e
in avanti divertimento.
sui fianchi,
per favorire Posizionamento corretto dell’attrezzatura
la migliore
posizione La zavorra
idrodinami- La zavorra ed il Gav sono gli strumenti usati dal sub-
ca e lasciare acqueo per controllare l’Assetto. Ma quanti chili di
libera la zavorra occorrono e dov’è meglio posizionarli?
schiena. Se usi una cintura di zavorra di tipo tradizionale o
con le tasche, prova a mettere i pesi
egualmente distribuiti sui fianchi e in
avanti vicino alla fibbia. Questo ti aiu-
terà a mantenere la migliore posizione
idrodinamica, cioè disteso in orizzonta-
le a pancia in giù. La schiena rimarrà
libera e il fondello della bombola non ti
premerà su qualche piombo lasciato
troppo indietro. Se usi la zavorra
integrata nel Gav, il bilanciamento
dovrebbe già essere ottimale e potrai
riempire le apposite tasche con i giusti
pesi.
Per iniziare, considera la pesata che
avevi nelle immersioni precedenti e
metti a punto una quantità di zavorra
analoga. Se usassi una muta molto
diversa nello spessore o addirittura una
muta stagna, potresti chiedere consi-
glio al tuo Istruttore o al Diveleader per
preparare la quantità di zavorra iniziale. Ma non
preoccuparti troppo per questo: infatti eseguirai la
prova della pesata neutra direttamente in acqua.
Durante l’immersione, la bombola svuotandosi
tende a farti diventare progressivamente più positivo.
Alla fine dell’immersione, quindi, potresti non essere
48 più neutro soprattutto quando ti fermerai alla quota
di cinque metri per la sosta di sicurezza. In particola-
re, a seconda del tipo di bombola che stai usando,
potrebbe essere utile aggiungere un po’ di peso in
più rispetto alla pesata iniziale. Se non possiedi una
tua bombola, osserva quali tipi sono usati dove ti
immergerai e chiedi informazioni alla Guida subac-
quea o all’Istruttore circa la necessità di aggiungere o
meno del peso.
Se le gambe troppo positive dovessero essere
un problema, è possibile usare le cavigliere (da tre-
cento grammi o mezzo chilo l’una). In questo caso
potrebbe essere utile togliere un chilo dalla cintura e
ridistribuirlo equamente alle caviglie. Può anche ser-
vire abbassare leggermente la cintura di zavorra più La regola-
del solito sul bacino: favorirà anche l’abbassamento zione in
delle gambe. altezza del
Gav sulla
Il Gav bombola
Strumento utilissimo per controllare l’assetto, richie- può influire

3
de soltanto un po’ di confidenza per fornirti le sensibil-
migliori prestazioni. La taglia è importante, di soli- mente sul-
to le misure vanno da extrasmall a extralarge, quindi l’assetto
devi avere cura di scegliere quella giusta. In questa
fase puoi farti aiutare dal negoziante o dal Diveleader
presso un Esa Point. Ricorda, in ogni modo, che un
Gav troppo grande risulterà “ballerino” e farà molta
resistenza mentre pinneggi, incanalerà acqua dietro
la schiena frenandoti e ti si rigirerebbe addosso, un
Gav troppo piccolo potrebbe impedirti addirittura
una corretta respirazione che, come sai, deve essere
profonda per evitare l’affanno. Se ancora non hai
un tuo Gav, approfitta di quello di qualche amico o
compagno d’immersione, provane modelli anche
diversi nelle caratteristiche, per esempio uno con il
volume d’aria distribuito a jacket e uno a volume
completamente posteriore. Non ci sono particolari
consigli in questo senso, molti si trovano bene con
un modello, molti con un altro. La cosa che devi con-
siderare, giunto a questo punto, è l’acquisto di un tuo
Gav e dell’attrezzatura in genere, perché solo in que-
sto modo potrai prendere la confidenza necessaria e
conoscere ogni particolare da sistemare prima del-
l’immersione o le tecniche giuste per rimanere bilan-
ciato correttamente sott’acqua.
Anche la regolazione del Gav sulla bombola
può influire sull’assetto. Sistemare e stringere la
fibbia del Gav verso la parte alta della bombola ten-
derà a favorirti una posizione con la testa orientata
verso l’alto. Al contrario, se sistemi la fibbia molto in
basso sulla bombola, tenderai a rimanere orientato in
orizzontale con la testa verso il basso e le pinne 49
orientate un po’ verso l’alto. A seconda del tipo d’im-
mersione che fai – in parete o a mezz’acqua – potre-
sti preferire l’una o l’altra posizione, quindi non esi-
ste una regola fissa.
Per chi usa la muta stagna (e sono sempre di più
ogni anno) sarà necessaria solo qualche considera-
zione, visto il nutrito programma previsto dal corso
ESA Dry Diver.
Immergendoti con la muta stagna, potrai regolare
l’assetto attraverso l’apposita valvola d’immissione
della muta stessa: questo procedimento è già di per
sé necessario a evitare lo schiacciamento dovuto
all’aumento di pressione. Evitando di usare anche il
Gav in immersione (comunque va indossato!), avrai
una sola cosa da dover scaricare durante la risalita o
se dovessi gestire un’emergenza (come soccorrere e
Un fermafru- riportare in superficie un sub incosciente). Potrai
sta o un fer- comunque usare il Gav per galleggiare in superficie
maboccaglio o per nuotare.
mantengono
in posizione Le fruste
corretta l’e- Sicuramente avrai provato a correre in spiaggia con
rogatore di l’acqua alle gambe e avrai notato lo sforzo necessario
riserva per spostarti. Molte persone usano questo sistema
per allenare le gambe, i muscoli addominali o per
puro divertimento. Anche in immersione, come sai,
maggiore è la resistenza che si oppone all’acqua,
maggiore sarà la fatica per pinneggiare. E’ sufficien-
te osservare la forma dei pesci o dei cetacei per
rendersene conto: essi sono affusolati o piatti e
lisci. Proprio perché ancora non possiamo fare a
meno dell’attrezzatura per le immersioni, è bene
pensare a ridurre al minimo lo spostamento d’acqua
che essa provoca. Pensa alla frusta dell’erogatore di
riserva, potresti anche lasciarla penzolare durante
l’immersione, ma quanta acqua sposterebbe e come
potrebbe il tuo compagno disporne con facilità in
caso di emergenza? Il rimedio è semplice. Devi fis-
sare il secondo stadio di riserva con l’apposito
accessorio che potrai appendere al Gav. Esistono
molti modelli di fermaboccaglio per l’erogatore di
riserva, ma alle volte l’erogatore si può staccare solo
per aver cambiato il tipo di boccaglio che potrebbe
essere più piccolo, quindi fatti consigliare su quelli
migliori e controlla che siano adeguati ai boccagli
che preferisci usare.
Un modo semplice per accertarti che tutto funzioni e
sia a posto, è il controllo dell’attrezzatura con il com-
pagno che sicuramente conosci dal corso Open
50 Water Diver. Prima di entrare in acqua, se l’imbarca-
zione lo consente, o appena prima di scendere, pra-
tica un controllo all’attrezzatura del compagno, in
modo particolare ai fini del posizionamento, assicu-
rati che l’erogatore di riserva del tuo compagno sia
posizionato nella zona del torace da un sistema effi-
cace ma comodo da sganciare (dovrebbe essere suf-
ficiente tirare l’erogatore). La frusta non dovrebbe
compiere giri contorti ma semplicemente passare

Minitest
sotto ad un braccio e rimanere aderente al corpo.
Anche quando sei sott’acqua, abituati a controlla-
re che le fruste siano a posto. Puoi farlo tastandoti il
torace dove sono fissate. Allo stesso modo, se vedi che
il tuo compagno ha la frusta dell’erogatore di riserva, o
quella del manometro, che penzolano o strisciano sul 1) Posizionare corretta-
fondo, segnalaglielo ed aiutalo a rimetterle a posto. mente i pesi è utile per
a. Calcolare la quantità
Rilassati prima dell’immersione: di peso necessario per
il Training Autogeno l’immersione
Questa fase asciutta non rappresenta un vero circui- b. Distribuire equamente
to di esercizi. E` necessario, infatti, provare l’assetto il peso necessario per
in acqua, su questo non ci sono dubbi. E’ comunque l’immersione
vero che le considerazioni che fai quando pianifichi c. Lasciare libere le mani
correttamente un’immersione tengono conto delle
condizioni ambientali (che dovrebbero essere otti- 2) Usare un fermabocca-
mali) e delle condizioni psicofisiche tue e del com- glio per l’erogatore di
pagno, inclusi l’entusiasmo e la voglia di andare in riserva serve a
acqua. Immergerti rispettando queste semplici linee a. Impedire che l’eroga-
guida ti mette già in una condizione mentale positiva tore rimanga penzolante
e favorisce il relax ed il divertimento. spostando molta acqua
Ti sarà capitato sicuramente, mentre pensi all’immer- b. Mantenere l’erogatore
sione o mentre ti stai preparando l’attrezzatura, d’im- di riserva in una posizio-
maginarti già sott’acqua o in procinto di scendere, ne facilmente accessibile
pregustando quelle sensazioni incomparabili che solo dal compagno
chi visita l’ambiente subacqueo (o forse anche gli c. Sia a che b
astronauti), riesce a vivere. Questo, che ti capita senza
un preciso ragionamento, è uno degli esercizi più 3) La frusta dell’erogato-
importanti che potresti fare e dovresti provarlo ogni re di riserva dovrebbe
volta prima di entrare in acqua. a. Arrivare da destra
Sono sufficienti alcuni minuti, anche mentre sei in b. Arrivare da sinistra
barca e ti stai dirigendo verso il punto d’immersione. c. Rimanere aderente al
Chiudi gli occhi e concentrati sulla respirazio- corpo
ne. Respira lentamente e profondamente, svuotando
bene i polmoni con lunghe espirazioni. Ora prova ad
immaginare di essere librato a mezz’acqua in assen-
za di peso (in hovering!). Piano ti sposti con un leg-
gero colpo di pinna ed espirando leggermente scen-
di fino a raggiungere un magnifico scorfano mimetiz- Risposte: 1b – 2c- 3c
zato su una roccia. Non lo tocchi, ma anche rima-
nendo completamente staccato da lui, che forse
crede di non essere visto, riesci a coglierne tutte le 51
sfumature dei colori. Le numerosissime appendici
carnose che si prolungano dal suo corpo, ora sem-
brando alghe, ora ciuffi colorati di piccole piume. La
grande bocca chiusa è come sempre pronta a risuc-
chiare in una frazione di secondo qualche pesciolino
di piccola taglia che ignaro passa davanti a lui.
L’occhio di questo magnifico pesce sembra una biglia
nera che ruota velocemente dentro la propria orbita,
forse è un’illusione che hai per via di qualche rifles-
so, ma riesci a coglierla solo soffermandoti vicino a
lui senza spaventarlo. Con una inspirazione poco più
profonda ti sollevi da quella scena e ti soffermi a
mezz’acqua guardando lontano in orizzontale. Nel
blu sembra non si possa scorgere nulla.
Pinneggi in modo lento, un leggero colpo di pinna
distinto dall’altro, aspetti che la spinta d’inerzia ti
Un sposti ancora, prima di fermarti nuovamente.
subacqueo Immobile a mezz’acqua, riesci a cogliere in lontanan-
in assetto za i bagliori argentei e la sagoma sfrecciante di un
neutro banco di ricciole che, velocemente ma con circospe-
zione, viene a vedere che buffo tipo di pesce tu sia.
Basterebbe un piccolo scatto, una mossa im-prov-
visa per vedere sparire per sempre quelle creature
argentate che ora ti stan-
no girando intorno. Ma
questo non accade e,
anche se le tue bolle
escono continuamente
dall’erogatore, i pesci
rimangono lì a girarti
intorno, per molti minuti.
Ora sei rilassato ma
continua a respirare pro-
fondamente e lentamen-
te riapri gli occhi. Stavi
quasi sognando ma in
realtà queste cose succe-
dono ogni giorno a centi-
naia di subacquei. Infatti,
la meraviglia è quella che
ti aspetta fra poco, quan-
do davvero scenderai in
acqua.
Questo era solo un esempio di training autogeno.
Puoi immaginarti sott’acqua rilassato in ogni scena
che preferisci ma cerca sempre di respirare in questo
modo durante l’esercizio. L’importante è che ti
possa immedesimare mentre sei immerso e
librato con il migliore assetto che potresti
52 avere.
Questi esercizi hanno la capacità (quasi magica) di
predisporti bene nei confronti dell’ambiente in cui
stai per tuffarti e aumenteranno le tue performan-
ce in immersione: sia durante le abilità che prove-
rai con l’Istruttore e che fra poco ti verranno spie-
gate, sia quando t’immergerai con un compagno e
ritroverai con gioia il piacere di controllare in ogni
momento dell’immersione la tua posizione sott’ac-

Minitest
qua.

Tecniche in acque libere


I subacquei di solito sono persone affascinate dal-
l’ambiente i quali spesso seguono anche altri interes-
si: passeggiate, gite ed escursioni, birdwatching. A 1) Prima di scendere sot-
chi non piace ogni tanto una passeggiata rilassante in t’acqua ogni subacqueo
campagna? Per godere bene del paesaggio è dovrebbe
meglio muoversi piano, secondo il proprio ritmo, a. Allenarsi agli sforzi
magari soffermandosi su un prato verde colorato di b. Imparare qualche tec-
fiori, osservando da sopra una roccia un tramonto dai nica di concentrazione
mille colori e cercando con occhi attenti i movimenti che possa rilassarlo
dei piccoli animali o il volo degli uccelli. Sott’acqua c. Imparare qualche tec-
avviene la stessa cosa. Oltre a voler vivere il senso nica di immersione che
di avventura e mistero che spesso è associato all’im- possa migliorarlo
mersione, il subacqueo neofita sogna di poter rima-
nere immobile a mezz’acqua per gustarsi quello che 2) Un training efficace
c’è intorno: un banco di salpe dorate o di affusolati per concentrarsi prima
barracuda che gli passano a fianco, poter osservare dell’immersione potrebbe
da vicinissimo i polipi espansi di una gorgonia o essere
aspettare l’arrivo della ricciola avvistata in lontanan- a. Respirare lentamente e
za. Tutto questo si può fare semplicemente control- profondamente, im-
lando la propria posizione rispetto al fondo e senza maginandosi perfetta-
sollevare sedimento. Ma tu come la pensi? Credi mente sospeso a mezz’ac-
che una nuvola di sedimento sollevata da un colpo di qua
pinna sbadato possa arrecare danni? Per poter fare un b. Immaginarsi al meglio
paragone prova a lanciare una manciata di sabbia delle condizioni psicofisi-
negli occhi di un amico e osserva la sua reazione. che
Possiamo dire che una nuvola di sedimento su una c. Entrambi
gorgonia equivale ad una tromba d’aria su una casa...
mentre ci sei dentro!
Occorre naturalmente qualche tecnica speciale per Risposte: 1b – 2c
riuscire a rimanere sott’acqua nella posizione voluta.
“I primi passi”, oltre a disporre dell’attrezzatura
idonea, si possono già compiere partendo dalla
superficie. Infatti, ora che l’attrezzatura è sistemata
e sai come rilassarti la mente, è il momento di pensa-
re a quello che puoi fare sott’acqua insieme
all’Istruttore e lo Staff ESA.
La pesata neutra
Il calcolo della giusta pesata, che già ricordi dal corso
Open Water Diver, è una semplice operazione che ti 53
metterà in grado di avere sempre la pesata corretta
per le immersioni sia in un mare, più o meno salato,
sia in acqua dolce.
Questo sarà il primo esercizio di quest’immersione in
acque libere - In superficie, con l’attrezzatura indos-
sata e tenendo l’erogatore in bocca, sgonfia tutto il
Gav e trattieni un respiro normale: l’acqua dovreb-
be arrivarti a livello degli occhi- Aggiungerai o
toglierai piccole quantità di zavorra finché l’acqua
sarà al giusto livello. Questa pesata è vantaggiosa
Perché in superficie ti basterà gonfiare poco il Gav
per galleggiare comodamente mentre ti sarà sufficien-
te sgonfiarlo ed espirare per incominciare a scendere
lentamente. Questo già ti favorirà in superficie, sia in
fase di discesa: nel primo caso non dovrai “pedalare”
energicamente per rimanere a galla con il Gav tutto
La prova gonfio Perché sei troppo pesante, nel secondo caso
della pesata non avrai necessità di tirarti giù con la cima Perché sei
neutra va troppo galleggiante.
effettuata
in superficie La discesa nel blu
Il primo esercizio subacqueo sarà proprio la discesa,
che dovrai praticare senza afferrarti ne guardare la
cima. In discesa, anche se non ti affer-
rerai ad una cima, potrai comunque
compensare e controllare l’assetto. Ma
perché non tenersi ad una cima? Se
ancora non hai frequentato altri luoghi
per le immersioni, sicuramente prima o
poi riuscirai a goderti una vacanza in
Mar Rosso o in qualche altra località
tropicale. Sappi che in molte locali-
tà famose per le immersioni, le
leggi non consentono l’ancoraggio
delle barche se non in punti prefissa-
ti. Per iniziare il tour guidato, al segna-
le del comandante, i subacquei saltano
in acqua insieme alla guida e scendono
direttamente sott’acqua spesso senza
alcun riferimento se non il fondale.
L’escursione termina alla boa fissa,
dove la barca si era nel frattempo anco-
rata. Pensa che, inoltre, potresti immer-
gerti con le mani occupate dalla macchina fotografi-
ca o dalla videocamera.
E’ necessario imparare una discesa semplice e poco
faticosa aiutandoti con il Gav, che sgonfierai comple-
tamente. Per scaricare correttamente il Gav è
meglio che tu sia in posizione verticale con le pinne
54 in basso, quindi puoi portare in alto il corrugato con
la mano sinistra e usare il pulsante di scarico per far
uscire l’aria.
Un altro metodo consiste nell’uso dello scarico
rapido, che azionerai tirando il tubo corrugato verso
il basso: un cavetto d’acciaio che passa all’interno del
tubo, aprirà la valvola di sovrapressione, che di soli-
to è posizionata a livello della spalla sinistra. Alcuni
Gav hanno anche scarichi rapidi accessori che si
azionano tirando un’apposita cordicella. In modo
particolare, è interessante considerare lo scarico rapi-
do posto in posizione lombo dorsale (di cui molti
Gav sono provvisti), da usarsi anche in caso di risali-
te incontrollate a pinne in alto. Ormai tutti
Ogni tanto si vedono subacquei, forse non ancora i modelli di
abbastanza esperti, che dopo aver sgonfiato il Gav, Gav hanno
rimangono galleggianti come se nulla fosse successo. lo scarico
Com’è possibile? E’ quasi sempre una questione rapido che
di concentrazione. Infatti, se trattieni involontaria- si aziona

3
mente il respiro perché forse sei troppo concentrato tirando il
sul Gav, probabilmente non riuscirai a scendere facil- corrugato
mente. Ricorda che i polmoni sono lo strumento verso il
migliore che hai per controllare l’assetto, quindi, pro- basso
prio in superficie, è necessario svuotarli parzialmen-
te per cominciare a scendere. Per fare
questo, è sufficiente espirare lentamente
quindi, al segnale dell’Istruttore e dopo
aver eseguito i segnali per la discesa con
il compagno (che potrebbe essere
l’Istruttore stesso), sgonfia il Gav e sof-
fia profondamente nell’erogatore.
Ecco di seguito il prossimo esercizio: in
discesa, attraverso il pulsante di carico, e
su invito dell’Istruttore, immetti aria a pic-
coli colpi nel Gav, fino a rallentare e a
fermarti sospeso a mezz’acqua.
Se ricordi bene le prime nozioni che
hai imparato sulla subacquea, saprai
che in discesa la pressione aumenta di
1 bar ogni 10 metri d’acqua. Quindi,
dopo che hai iniziato a scendere, l’acqua
eserciterà una forte spinta sopra di te,
facendoti scendere sempre più negativo,
sempre più veloce. E’ necessario quindi
rallentare la discesa: avrai il tempo necessario a com-
pensare, potrai osservare i riferimenti naturali utili per
l’orientamento e non piomberai sul fondo come un
sacco di patate!
Il controllo dell’assetto in immersione
Una scrittrice, parlando dei paesaggi intatti dell’Africa
ha scritto: “Occorre amore, comprensione ed anche 55
Minitest
umiltà, perché con la nostra presenza c’intromet-
tiamo nel silenzio e nella dignità della natura”.
Sembra una frase scritta apposta per l’immer-
sione subacquea.
Se ti trovi su un fondale sabbioso, puoi osservare
incantato i raggi di luce che arrivano dalla superficie,
1) Con la pesata neutra seguire i piccoli Rombi che si spostano piatti come
per iniziare la discesa sot- dischi volanti ad un paio di centimetri dal fondo ruo-
t’acqua sarà sufficiente tando gli occhi in ogni direzione o gustarti la scena
a. Sgonfiare il Gav ed dei Paguri che se ne vanno in giro con la loro con-
espirare chiglia sulle spalle. - Puoi farlo rimanendo ad un
b. Sgonfiare il Gav ed palmo dal fondo, senza muovere un granello di
inspirare sabbia-
c. Sgonfiare il Gav e Se l’immersione è in parete avrai necessità di rimane-
trattenere un respiro re orizzontale, o verticale, a pinne in basso o addirit-
normale tura a testa in giù per scoprire nei buchi di corallige-
no delle sorprese fantastiche: aragoste dalle lunghe
2) Imparare una disce- antenne e magnose mimetizzate perfettamente con
sa senza alcun riferi- l’ambiente le quali portano continuamente l’acqua e
mento è utile il cibo verso la bocca con delle piccole zampette. -
a. Per dimostrare di es- Puoi osservarle bene senza graffiare e sbriciola-
sere eccellenti subacquei re la parete con colpi di pinna o movimenti
b. Perché tornerebbe bruschi -
utile quando non si dis- Puoi anche immergerti nel blu e goderti l’uniformità
pone di una cima di di colore e paesaggio che solo lì puoi trovare.
discesa. Gironzolare a mezz’acqua per osservare i pesci di
c. Perché una cima di passo e sperare in un colpo di fortuna: la tartaruga o
discesa non è altro che il delfino. - Puoi farlo controllando l’assetto
un impedimento senza “pallonare” o scendere troppo di quota -
Bene! Da dove iniziamo?
3) Una discesa senza
riferimento si effettua Hovering
a. Scaricando il Gav e Qualunque sia il tipo di immersione che farai, appli-
compensando ca sempre le tecniche come si trattasse di un percor-
b. Scaricando il Gav, so da svolgere. Vedrai che sarà proprio così anche
espirando e compensando durante quest’immersione con il tuo Istruttore.
c. Scaricando il Gav, Mentre scendi, egli ad un certo momento ti segnale-
espirando, compensan- rà di fermarti prima di aver raggiunto il fondo: abbia-
do e rallentando la mo già parlato di questo precedentemente. Parti da
discesa questa posizione e cerca ora di rimanere fermo il
più possibile. Hai già aggiunto l’aria necessaria a
4) Vero o Falso. In fase diventare neutro durante la discesa, quindi ora non
di discesa è necessario devi più usare il Gav. Se invece volessi diventare
sia scaricare che carica- neutro partendo dal fondo, metterai aria a piccoli
re il Gav colpi nel Gav, attendendo tra un’immissione e l’altra
che si sia espansa nel sacco per non correre il rischio
Risposte: 1a- 2b – 3c – 4Vero di gonfiarlo troppo e risalire bruscamente. Ad un
certo momento ti staccherai lentamente dal fondo,
quindi non sarà necessario usare le braccia come
56 remi per aiutarti: solleveresti inutilmente molto sedi-
mento! Bene, ora senza più gonfiare il Gav, cerca una
posizione comoda. Una delle posizioni più facili per
rimanere immobili sott’acqua è quella da seduto: con
le gambe distese, incrociate davanti o dietro, non ha
importanza. Il trucco è nella respirazione. Questo
esercizio, che chiameremo hovering (“to hover”
significa “librarsi”) ti permetterà di capire come usare
correttamente i polmoni per rimanere sospeso senza
contatti con il fondo, o la superficie, e senza la neces-
sità di muoverti. Hai imparato nel corso Open Water
Diver che inspirando i polmoni tendono a farti salire,
espirando tendono a farti scendere e mai va trattenu-
to il respiro. Ma allora, per rimanere fermi, cos’è
necessario fare? Semplicemente devi dosare l’aria
in modo che il volume polmonare non cambi molto
tra un respiro e l’altro.
Puoi farlo mantenendo una respirazione profonda Esercitazione
ma non troppo lenta, cioè non dare ai polmoni il di

3
tempo necessario per svuotarsi o riempirsi troppo. hovering
Nel contempo puoi controllare la tua posizione
rispetto al fondo o alla superficie.
Se non riesci a mantenere la posizione, non preoccu-
parti. Infatti, le gambe potrebbero andare verso l’alto
e tu finire con la testa in
giù, oppure girarti su di
un fianco. Continua in
questa posizione e poi
ripeti l’esercizio cercan-
do posizioni alternative:
verticale con le pinne
in basso, a pancia in
giù, a testa in giù.
Guarda spesso
l’Istruttore, lui ti dimo-
strerà l’hovering in
diverse posizioni e ti
segnalerà le fasi salienti
dell’esercizio.
La pinneggiata misura-
ta
Hai mai provato a pin-
neggiare a rana sott’ac-
qua? Come saprai, questo è uno stile proprio del
nuoto, ma può essere applicato anche all’immersione
subacquea. L’Istruttore ti dimostrerà alcuni stili di
pinneggiata alternativi al classico “a battuta ampia”.
Variare lo stile di pinneggiata ti permetterà di
riposare le gambe e adeguare quello più adatto a
seconda delle esigenze. La cosa importante è: non 57
stancarsi mai in ogni occasione e pinneggiare in
modo misurato.
Una cosa possibile, simile a quello che fanno gli
uccelli quando battono le ali in volo, è sfruttare l’i-
nerzia. Prova a battere un colpo di pinna lento e
ampio e poi fermati: come noterai, stai ancora pro-
cedendo in avanti. Bene, perché non approfittarne?
Alla fine dell’immersione potresti aver risparmiato un
Due subac- numero cospicuo di pinneggiate e di energie. Di con-
quei osserva- seguenza avrai anche ridotto i consumi.
no piccoli
organismi L’assetto e la respirazione
sopra una Se l’immersione si svolge vicino al fondo, facilmente
roccia. E’ troverai degli ostacoli da superare o evitare: grandi
sempre massi o passaggi stretti. Potresti anche voler abbassar-
meglio ridur- ti o alzarti di quota per avvicinarti a qualche animale
re al minimo da osservare meglio. Al contrario di quello che molti
i contatti credono, l’assetto sott’acqua si controlla molto di
con il fondo più attraverso la respirazione piuttosto che usan-
per non sol- do continuamente il Gav. Certo quest’ultimo è
levare sedi- importante, ma una volta che sei sceso e ti sei posto in
mento assetto neutro, effettuerai le regolazioni minori usando
i polmoni. Prova questo facile esercizio – nuotando
lentamente in orizzontale in assetto
neutro, espira fino ad abbassarti di
quota poi inspira profondamente per
rialzarti dal fondo – Il tuo Istruttore ti
farà praticare questa tecnica anche da
fermo, cioè partendo direttamente dall’-
hovering. In questo caso ti puoi mettere
verticale con le pinne in basso in asset-
to neutro variando la respirazione (espi-
rando ed inspirando profondamente):
vedrai che sarà facile abbassarti o alzar-
ti. Naturalmente alla fine dell’immersio-
ne o quando deciderai di continuarla a
quote superiori, come si fa in un’immer-
sione multilivello, dovrai, man mano
che risali, scaricare progressivamente il
Gav e renderti neutro.
I contatti con il fondo
Si dice sempre che non si deve mai
avere nessun contatto con il fondo per non provoca-
re danni. Questo è verissimo ed il rispetto dell’am-
biente dovrebbe essere la prima regola da osservare.
Alle volte, però, potrebbe essere necessario appog-
giarsi delicatamente ad una roccia con un dito pro-
prio per allontanarsi e non creare danni con tutto il
58 corpo. E’ facile a farsi: in assetto neutro il corpo
sente anche la minima spinta di un dito e facilmente
si sposta all’indietro. Devi essere certo di avere le
pinne ferme (ricordi il “sesto senso”?). Alcuni sub,
infatti, tendono a muovere sempre un po’ le pinne
anche quando vorrebbero rimanere fermi.
E’ bene comunque ridurre sempre al minimo
ogni contatto con il fondo.
Anche quando sei vicino al fondo e non lo tocchi,
devi stare attento a come ti muovi. Infatti, la pinneg-
giata provoca un risucchio d’acqua che, se sei troppo
vicino al fondo, solleva inevitabilmente del sedimen-

Minitest
to. Questo causa sospensione e in certe occasioni,
come durante un’immersione notturna, risulta parti-
colarmente fastidiosa (a parte ovviamente l’impatto
sull’ambiente) e può creare dissapori con i compagni
che ti seguono.
Alcune persone si lamentano di non riuscire a rima-
nere nella giusta posizione Perché durante l’immer- 1) Per rimanere sospesi a
sione sentono le pinne andare verso l’alto. Non mezz’acqua è necessario
dobbiamo considerare assolutamente svantaggiosa a. Usare le braccia come
questa situazione. In molte occasioni la posizione remi per non cadere
ideale è proprio quella orizzontale, ma con le pinne all’indietro
rivolte un po’ verso l’alto: osservare qualcosa da b. Mettere aria a piccoli
vicino, o un’immersione guidata in un sito archeo- colpi nel Gav ed usare i
logico, richiede un’ottima padronanza dell’assetto polmoni correttamente
(il distacco da relitti antichi e dai reperti è fondamen- c. Sia a che b
tale).
2) Una pinneggiata può
Risalita senza la cima e sosta di sicurezza essere più rilassante se è
Se sei sceso senza l’uso di una cima, potresti facil- a. Misurata e lenta
mente non disporne anche in risalita. In Mar Rosso, b. Vigorosa e alternata
in molti punti d’immersione, la barca ti aspetta alla c. A rana piuttosto che
boa fissa, ma se prevedi un viaggio alle Maldive, o in tradizionale
qualsiasi altro luogo dove ci si immerge in corrente e
non ci sono boe, le cose vanno diversamente. Di soli- 3) Vero o Falso. In
to si risale con i riferimenti naturali e anche la sosta immersione per superare
di sicurezza, che comunque non va mai tralasciata, si degli ostacoli è necessario
fa senza nessun appoggio. usare spesso il Gav
Capirai, quindi, che è necessario imparare queste tec-
niche, ma non preoccuparti: dopo gli esercizi che 4) E’ necessario_______
avrai fatto sott’acqua, anche la risalita controllata sarà ogni contatto con il
semplice e la sosta di sicurezza senza appoggio sarà fondo per non provocare
un comodo sistema per prolungare la tua immersio- danni all’ambiente
ne godendo della meravigliosa sensazione… di stare a. evitare assolutamente
in assenza di peso! b. rispettare
Quando il tempo d’immersione volge al termine, è c. ridurre al minimo
necessario risalire rispettando una velocità di 10 Risposte: 1b – 2 a – 3 Falso – 4c
metri al minuto. Mentre risali devi occuparti di due
cose: controllare la velocità e guardare dove stai
andando. 59
Se sei sceso lungo un fondale degradante, ripercor-
rerai il tragitto inverso portandoti progressivamente
verso quote inferiori, controllerai lo strumento e sca-
richerai il Gav per non diventare improvvisamente
troppo positivo. Se sei sceso nel blu, risalirai verso la
superficie guardando verso l’alto, controllando lo
strumento e scaricando il Gav a piccoli colpi mante-
nendo l’assetto neutro. In qualsiasi momento potresti
fermarti e riprendere la risalita. Anche in questo caso,
per scaricare il Gav devi posizionarti in verticale, con
la testa in alto e le pinne in basso. Puoi usare il pul-
sante di scarico o lo scarico rapido del Gav, come hai
fatto durante la discesa.
Cerca di prestare maggiore attenzione negli ulti-
mi 10 metri, quando la pressione diminuisce rapi-
damente in poco spazio. Il passaggio è brusco, essa
E’ tempo cambia da 2 atmosfere a 1 e gli effetti sul volume
di risalire! sono importanti: l’aria si espande rapidamente,
sia quella nei polmoni – ricordi la regola importante
di non trattenere mai il respiro? – sia quella nel Gav.
Naturalmente l’Istruttore sarà sempre al tuo fianco e
sarà provvisto di un pallone segnasub. Questo vi
segnalerà alle altre barche e a chi vi assiste dalla
superficie.

Sosta di sicurezza senza appoggio


Una volta risaliti a cinque metri,
l’Istruttore ti segnalerà la sosta di sicu-
rezza. Prova a rilassarti anche in que-
st’occasione!
Controlla semplicemente la tua posi-
zione guardando lo strumento e osser-
vando la superficie o il tuo compagno.
Non dimenticare che anche i polmoni
possono aiutarti a rimanere in assetto
neutro: regolando la respirazione,
rimarrai comodamente sospeso per
tutta la durata della sosta di sicurezza e
alla fine, insieme all’Istruttore, risalirai
fino alla superficie. Ottimo lavoro!
Prima di uscire dall’acqua, un’ultima
facile verifica.

60
Verifica della pesata dopo l’immersione
Come all’inizio dell’immersione, ripeti l’esercizio
della pesata neutra. Questo ti sarà utile per verificare
quanto lo svuotarsi della bombola abbia influito sulla
pesata iniziale: l’acqua dovrebbe ancora arrivarti a
livello degli occhi con il Gav sgonfio e trattenendo un
normale respiro.
Un ultimo consiglio. Ricorda che non è necessario
ricontrollare la pesata ogni volta prima di scendere
sott’acqua ma, sicuramente, è importante farlo dopo
un periodo prolungato di inattività, quando t’immer-
gi in acqua dolce o in un mare diverso e se cambi
attrezzatura: in modo particolare muta e Gav.
Schema dell’immersione in acque libere
Briefing
Ascoltare la descrizione delle attività da svolge-

3
re e fare domande per eventuali chiarimenti
Prima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-
te importante perché non è conveniente risalire
durante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire
qualcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-

Minitest
re, dedicarsi agli esercizi per avere altro tempo utile
per eventuali ripetizioni e per il divertimento.
Imparare le tecniche per il controllo dell’assetto
avviene più efficacemente in un ambiente rilassato,
provando gli esercizi in team con gli altri subacquei e
lo Staff. L’Istruttore ti spiegherà quello che dovrai 1) Mentre risali devi
fare: dove, come e quando; perciò è fondamentale principalmente occuparti
che sospendi ogni attività e che gli rivolgi tutta la tua di due cose
attenzione. a. Risalire seguendo la
Una volta in acqua, insieme al compagno, osserva velocità del compagno e
con attenzione la dimostrazione dell’Istruttore e dello segnalargli “OK”
Staff: essa avverrà lentamente, in modo da permet- b. Controllare la velocità
terti di cogliere ogni particolare dell’esercizio. di risalita e guardare
Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia- dove stai andando
ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti. c. Sia a che b

Preparazione del sistema di zavorra, vestizione e 2) Vero o Falso. La veri-


controllo dell’attrezzatura fica della pesata va effet-
Preparare correttamente un sistema di zavorra tuata ogni volta prima di
e tutta l’attrezzatura necessaria per l’immersio- scendere sott’acqua
ne, indossarla con l’ausilio del compagno e
controllarla reciprocamente
Prima di entrare in acqua per la verifica della pesata,
puoi iniziare con il tuo sistema di zavorra abituale. A Risposte: 1b - Falso
questo punto, puoi montare il Gav e gli erogatori
sulla bombola e controllare che sia carica. La vesti-
zione può dipendere dall’uso e dal tipo di imbarca- 61
zione utilizzata e puoi effettuarla sia fuori sia diretta-
mente in acqua. La verifica è quanto di meglio puoi
fare in ultima fase per prevenire problemi legati
all’attrezzatura, compresi quelli legati al controllo
dell’assetto. Devi curare attentamente questa fase e
segnalare all’Istruttore, o allo Staff, se tu o il tuo com-
pagno rilevate problemi con qualche elemento del-
l’attrezzatura.
Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-
dura di controllo:
Gav
Rubinetterie
Aria
Zavorra
Individua l’erogatore di riserva
Erogatori

Hover Training pre immersione


In barca o a riva, provare tecniche di allenamento per
aumentare la concentrazione e favorire il rilassamento
Rilassarsi prima dell’immersione è utile per aumenta-
Una fase re il comfort subacqueo e le prestazioni durante gli
della esercizi. Dedicare pochi minuti a questa pratica, ti
vestizione aiuterà a liberare la mente e, una volta in acqua, pra-
ticherai con più scioltezza le tecniche di regolazione
dell’assetto.

Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per
un corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-
che del luogo e dell’imbarcazione. Potresti entrare in
acqua usando il rovesciamento all’indietro, il tuffo a
forbice o entrare da riva. In ogni caso, aspetta l’invi-
to e i segnali dello Staff per l’ingresso e, una volta in
superficie, aspetta insieme al tuo compagno le indi-
cazioni dello Staff sullo svolgimento degli esercizi e
sulla discesa.

Verifica della pesata in superficie prima dell’immersione


Controllare di avere la quantità di zavorra cor-
retta prima di iniziare la discesa
La pesata corretta è fondamentale per raggiungere un
buon controllo dell’assetto e un comfort ideale in
immersione. Come già hai imparato dal primo corso,
metti l’erogatore in bocca e sgonfia il Gav trattenen-
do un respiro. L’acqua a livello degli occhi indica la
pesata neutra. Se sei troppo positivo o negativo,
62 aggiungerai o toglierai pesi con l’aiuto dello Staff.
Discesa nel blu
Scendere con l’assetto corretto senza riferimen-
ti, correggere la velocità di discesa con l’aiuto
del Gav e fermarsi in assetto neutro prima di
toccare il fondo
Su invito dell’Istruttore, inizia la discesa sgonfiando il
Gav ed espirando. Osserva solo il fondale per avere
dei riferimenti visivi. Mentre scendi, controlla la velo-
cità di discesa immettendo aria a piccoli colpi nel
Gav, fino a raggiungere l’assetto neutro.

Tecniche per controllare l’assetto sott’acqua


Durante l’immersione, mantenere l’assetto neutro Assetto
provando tecniche diverse: hovering, pinneggiata neutro
misurata, respirazione e superamento di ostacoli in
immersione, contatti minimi con il fondo
Questi “giochi subacquei” aumenteranno la tua abili-
tà subacquea nel controllo dell’assetto. Provali in
scioltezza insieme al tuo Istruttore ESA!

Risalita controllata senza la cima e sosta di sicurezza


senza appoggio
Risalire dal fondo in modo controllato senza riferi-
menti rispettando la corretta velocità di risalita e fer-
marsi senza alcun appoggio per una sosta di sicu-
rezza a 5 metri per 3 minuti prima di riemergere
Ricorda che quando risali devi rispettare una corretta
velocità di risalita (10 metri al minuto) e, se opportu-
no, fermarti per la sosta di sicurezza come faresti per
qualsiasi altra immersione. Proverai queste tecniche
senza riferimenti per la risalita e senza appoggio
durante la sosta per aumentare la tua abilità nel con-
trollo dell’assetto

Verifica della pesata in superficie dopo l’immersione


Dopo l’immersione, in superficie e prima di
uscire dall’acqua, verificare la pesata
Se la pesata era corretta all’inizio dell’immersione,
allo stesso modo si dovrebbe galleggiare con l’acqua
a livello degli occhi anche a fine immersione con la
bombola quasi vuota.
Verifica questa procedura insieme all’Istruttore e
segui i consigli che riceverai.

Uscita
Uscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-
rite dall’Istruttore

Disassemblaggio e cura dell’attrezzatura


Disassemblare e prestare le dovute cure all’attrezzatura 63
Questa fase si rivela preziosa per mantenere in effi-
cienza la tua attrezzatura. Se puoi, è meglio risciac-
quarla in acqua dolce pulita ancora prima di disas-
semblarla, se ciò non fosse possibile, riponila con
cura nella tua sacca, o nella cesta, per risciacquarla in
un secondo momento secondo le indicazioni dello
Staff.

Debriefing
Ascoltare il commento dell’Istruttore
Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-
so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta con
attenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-
rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttore
e dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-
te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersione
Registrare l’immersione sul proprio logbook e
farla firmare dall’Istruttore
Registra l’immersione! Questa operazione serve per
confermare la tua formazione in acque libere. Annota
con cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, la
temperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.
Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuo
Istruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-

Complimenti!
lari che puoi apporre sul tuo libretto.

Questa immersione è stata un ottimo punto di par-


tenza per il controllo dell’assetto e ora sei pronto per
diventare un eccellente subacqueo. Ora che hai pro-
vato la meravigliosa sensazione di rimanere in
assenza di peso e hai capito come stimolare il tuo
“sesto senso” sott’acqua potrai presto dedicarti agli
altri obiettivi che ti eri prefissato. Se ancora non hai
le idee chiare, sappi che ci sono molte occasioni per
appassionarti ad altri aspetti dell’immersione: un
esempio sono le attività di Specialità. Se questa
immersione ti è piaciuta, ma vuoi perfezionarti ulte-
riormente nelle tecniche di assetto, non c’è occasio-
ne migliore che continuare con il corso di specialità
ESA Hover Diver.
Forse le tue passioni abbracciano la fotografia, la
videoripresa e la biologia marina: questo potrebbe
essere il momento giusto per applicarle all’attività
subacquea. Chiedi maggiori informazioni su questi
corsi al tuo Istruttore ESA o al Diveleader…scopri le
64 tue passioni!
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le
informazioni più importanti della relativa Unità
Teorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-
zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-
simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondi
alle domande scegliendo la risposta esatta tra quelle
indicate, specificando se l’informazione è vera o
falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-
zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-
verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-
sarie. Buon lavoro!

1) Sistema di zavorra e Gav sono strumenti che il


subacqueo usa per
a. Orientarsi in immersione
3
b. Rimanere in assetto negativo
c. Controllare solo la discesa
d. Controllare l’assetto

2) Durante l’immersione il subacqueo userà di più


______ per effettuare ______
a. Il Gav – piccole variazioni di quota
b. I polmoni – piccole variazioni di quota
c. Inspirare – piccole variazioni di quota
d. Espirare - piccole variazioni di quota

3) Una pesata neutra va provata


a. In superficie scaricando il Gav e trattenen-
do un respiro
b. Ogni volta prima di immergersi
c. Quando si cambia attrezzatura e ambiente
d. Sia a che c

4) Per evitare di offrire molta resistenza all’acqua un


sub dovrebbe
a. Indossare solo attrezzatura leggera
b. Sia c che d
c. Sistemare gli elementi dell’attrezzatura più
esposti in modo che rimangano aderenti al
corpo
d. Sistemare le fruste nascondendole sotto il
Gav 65
5) Concentrarsi con il Training Autogeno prima del-
l’immersione può servire a
a. Migliorare le qualità fisiche del subacqueo
b. Migliorare le qualità psicosomatiche del
subacqueo
c. Rilassarsi e favorire il controllo dell’assetto
d. Rilassarsi e favorire l’aumento della profon-
dità

6) Per scendere correttamente in immersione è


importante
a. Raggiungere il fondo in assetto negativo e
alzarsi dal fondo
b. Raggiungere velocemente il fondo e gonfia-
re il Gav
c. Compensare la discesa gonfiando il Gav a
piccoli colpi
d. Compensare la discesa gonfiando tutto il Gav

7) Per rimanere comodamente in assetto neutro a


mezz’acqua è necessario
a. Aver disposto l’attrezzatura in modo equili-
brato
b. Aver calcolato una pesata neutra
c. Usare correttamente la respirazione
d. Tutte le precedenti

8) Un subacqueo dovrebbe pinneggiare ______ per


______
a. Lentamente – poter prolungare il tempo
d’immersione
b. In modo misurato – risparmiare le energie
c. A rana – migliorare i tempi
d.Con il metodo tradizionale – evitare i cram-
pi
9) Vero o falso. In risalita il subacqueo dovrebbe
essere in assetto positivo
10) Migliorare l’assetto permette al subacqueo di
a. Ridurre la fatica
b. Ridurre i consumi
c. Preservare l’ambiente
d. Tutte le precedenti

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.

66 Firma____________________ data___________
Capitolo Quattro
Immersione con il computer
Cosa Imparerai
Una volta, senza tornare troppo indietro nel tempo,
c’era la vecchia e cara macchina da scrivere. Chi
svolgeva lavori d’ufficio o più elaborati lavori di
scrittura come libri e trattati non faceva certo a
meno di questo strumento. Un esempio rimasto
famoso e con lui la sua inseparabile macchina da
scrivere fu Ernest Emingway. Egli fu prolifico gior-
nalista e scrittore, autore di romanzi rimasti nella
storia della letteratura. I suoi libri trassero ispirazio-
ne dai luoghi che aveva visitato in qualità di corri-
spondente di un giornale e per lavorare non aveva
bisogno d’altro, oltre alle sue capacità e qualità di
scrittore, che della sua fedele macchina e di fogli di
carta per scrivere. Chissà però come avrebbe lavora-
to se avesse avuto fra le mani un moderno computer
portatile! In fondo le caratteristiche di base di un
computer usato per scrittura sono le stesse di una
macchina da scrivere: una tastiera e un “foglio elet-
tronico”. Ci sono però molte funzioni in più e per
poterle sfruttare al meglio occorre conoscerle e fare
un po’ di pratica. Usando un computer la scrittura è
più precisa poiché si possono analizzare in ogni
istante i periodi, la punteggiatura, gli spazi e tutto
ciò che alla fine forma un brano, un capitolo, un
4
romanzo. Anche nella subacquea, ormai già da
tempo, sono entrati in campo i computer da immer-
sione. Una volta i subacquei si immergevano piani-
ficando il “tuffo” con le tabelle. Questo metodo, che
rimane comunque un valido sistema per pianificare
l’immersione, ha, rispetto al computer, sia dei limiti
di precisione perché deve essere complementare ad
un orologio e ad un profondimetro (un tempo c’era-
no solo i profondimetri analogici, più imprecisi dei
sensori dei moderni computer) sia dei limiti di uti-
lizzo, perché non può fornire calcoli in tempo reale,
cioè a qualsiasi profondità un subacqueo si trovi,
come invece permette il computer.
Nel primo paragrafo analizzeremo proprio le diffe-
renze tra un’immersione quadra, cioè calcolata con
la tabelle ed una multilivello calcolata con il com-
puter che offre più possibilità per sfruttare meglio il
tempo d’immersione. In seguito vedremo le caratteri-
stiche di questi strumenti e le regole generali di uti- 67
lizzo che applicherai in questa immersione. I com-
puter subacquei sono soggetti a continue migliorie in
base ai collaudi e all’ampliamento delle funzioni,
troverai quindi di seguito un piccolo paragrafo sulle
informazioni ed i consigli per l’acquisto del tuo
computer subacqueo personale (la scelta migliore
che potrai fare!).

Pianificazione Immersione quadra e multilivello


dell’immer- Probabilmente avrai già sentito la definizione –
sione con il immersione quadra - durante il corso Open Water
computer Diver, quando hai imparato l’uso delle tabelle.
Osserva nella pagina a fianco il grafico dell’im-
mersione quadra: ti trovi in superficie ed esegui una
discesa verticale fino a raggiungere la profondità mas-
sima pianificata, quindi ti sposti lungo il fondo ed in
prossimità dello scadere del tempo massimo – il limi-
te di non decompressione - dato dalla tabella, risali
lentamente fino alla superficie fermandoti prima di
riemergere per una sosta di sicurezza. Questo è esat-
tamente quello che puoi fare pianificando l’immersio-
ne con la tabella: un quadrato (o un rettangolo) i cui
2 lati orizzontali sono dati dalla superficie e dalla pro-
fondità massima e i due lati verticali sono dati dalla
discesa e dalla risalita. Avrai sicuramente imparato
come programmare un’immersione di questo tipo,
calcolando cioè tutta l’immersione secondo la
profondità massima pianificata e, fino a non molti
anni fa, questo era l’unico metodo possibile.
Fino all’avvento dei computer subacquei.
Supponiamo che la tua pianificazione preveda
un’immersione in una secca alla profondità massima
di 24 metri e che il limite di non decompressione
secondo le tabelle sia di 30 minuti. Per essere più
sicuro, dovrai evitare di raggiungere questo limite e
prima d’immergerti pianificherai un tempo inferiore
che sarà più conservativo. Vorresti scattare della foto
in macro a delle margherite di mare con la tua nuova
fotocamera digitale, quindi inizi la discesa con in
mano la custodia subacquea. Scendendo fino a
24metri, cioè alla quota pianificata, ti rendi conto che
le condizioni migliori per realizzare le tue immagini
sono più in alto, verso i 19 metri, in prossimità di
grandi massi le cui pareti in ombra creano le condi-
zioni ideali allo sviluppo di questi organismi. Nulla ti
vieta di risalire più in alto - l’importante è non
scendere oltre la quota pianificata - ma certamen-
te devi tener conto di alcuni fattori: hai già raggiunto
la quota massima e, anche se per poco, hai già inizia-
68 to ad assorbire azoto a quella profondità. Anche dis-
ponendo della tabella sott’acqua non potresti modifi-
care i calcoli che avevi pianificato prima dell’inizio
dell’immersione. Questo è indubbiamente un limi- Grafico
te ma se vuoi mantenere la sicurezza non puoi di un’im-
indugiare: devi rispettarlo! mersione
Le tabelle, quindi, pur rimanendo validi mezzi per pia- quadra
nificare l’immersione non hanno la capacità di calcola-
re in tempo reale i cambiamenti dell’assorbimento di
azoto che si verificheranno risalendo da una profondi-
tà maggiore ad una minore o viceversa. Questo è ciò
che fanno i computer e l’immersione, proprio perché si
può calcolare e condurre per diversi livelli di profondi- superficie
tà, si chiama immersione multilivello. sosta 5 metri
I computer subacquei non eseguono un diverso cal-
colo dalle tabelle, forse avrai sentito parlare vaga-
mente di modelli matematici su cui entrambi si basa-
no ma poiché il computer ha capacità di effettuare
calcoli in tempo reale avendo un sensore che rileva
costantemente tempo e profondità, esso adeguerà il
calcolo dell’azoto in base alla profondità in cui ti tro- profondità massima
verai in quel momento, evitando oltretutto gli arro-
tondamenti tipici delle tabelle. Questo si tradurrà in
un’ottimizzazione del tempo a disposizione. Se
paragoni un’immersione “quadra” eseguita con la
tabella e un’immersione “multilivello” eseguita con il
computer, ma pianificate alla stessa profondità mas-
sima, la seconda permetterà anche i calcoli per ogni
livello di quota superiore, anche di un metro per
volta. Questo si tradurrà sostanzialmente in un tempo
maggiore di permanenza sott’acqua. Per sapere
come puoi ottenere queste informazioni, nel prossi-
mo paragrafo troverai le principali caratteristiche di
questi strumenti.
Caratteristiche dei computer subacquei
I moderni computer subacquei sono oggetti di
dimensioni ridotte, quindi non molto ingombranti
che stanno comodamente al polso o in consolle e
devono essere accesi prima dell’immersione. Di soli-
to per accenderli è sufficiente inumidire i sensori
posti vicino al display.
Quello che vedi sul display. Nonostante le ridotte
dimensioni, i computer hanno di solito un display Un compu-
abbastanza ampio nel quale leggere le informazioni ter da polso
e molti possiedono anche la funzione di retroillumi- che legge
nazione che favorisce la lettura in caso di immersio- anche
ne notturna o in condizioni di scarsa visibilità. Il dis- l’autonomia
play fornisce molto precisamente e come solo uno della
strumento digitale sa fare, le informazioni circa la
profondità e il tempo, lasciando visibile in un’area 69
Minitest
apposita la profondità massima raggiunta. A seconda
della taratura dello strumento, potrebbero esserci dif-
ferenze dell’ordine massimo di mezzo metro tra un
computer e l’altro. Durante questa immersione del
corso ESA Advanced Diver confronterai il tuo
1) I computer subacquei computer, se già lo possiedi, o quello che avrai in
calcolano l’assorbimento dotazione con quello del compagno e
dell’azoto dell’Istruttore per rilevare e verificare eventuali diffe-
a. Con principi comple- renze. A seconda della profondità in cui ti troverai lo
tamente diversi da quelli strumento ti segnalerà costantemente il tempo massi-
usati dalle tabelle mo a tua disposizione - il limite di non decompres-
b. Con modelli matema- sione - che cambierà ogni volta che varierai di quota,
tici completamente di- anche di un solo metro. Di solito questi strumenti ini-
versi da quelli usati dalle ziano i calcoli una volta che sei a circa un metro sot-
tabelle t’acqua, continuano ad elaborare per tutta la durata
c. Con gli stessi modelli dell’immersione, fino a quando uscirai dall’acqua.
matematici usati dalle Abbiamo visto i quattro dati principali visibili sul dis-
tabelle play che rimangono visualizzati (variando continua-
mente) in quattro aree ben distinte. Naturalmente
2) I vantaggi dell’im- anche se tutti i computer riportano questi dati, per
mersione multilivello ragioni di design, stile ed ergonomia, gli strumenti
rispetto ad un’immersio- avranno differenze sia nell’ampiezza dello schermo
ne quadra sono che sia nella localizzazione dei dati. Leggi bene le istru-
a. Viene aumentato il zioni allegate allo strumento che acquisterai; in
tempo totale d’immersione ogni caso, l’Istruttore o il Diveleader ti spiegheranno
b. Viene diminuito il tem- la caratteristiche dello strumento che avrai in dota-
po totale d’immersione zione per questa immersione: dove localizzare
c. Il tempo totale d’im- tempo, profondità, profondità massima e limite di
mersione rimane lo stes- non decompressione. Ma non finisce qui. Infatti, una
so ma si assorbe meno volta che sarai uscito fuori dall’acqua, il computer
azoto durante una mul- segnalerà l’azoto residuo che ancora dovrai smaltire
tilivello e, in funzione di questo e insieme al tempo di super-
ficie, potrà calcolare immediatamente eventuali
3) I computer subac- immersioni consecutive.
quei, avendo dei precisi I moderni strumenti offrono anche altre interessanti e
sensori che rilevano pro- pratiche funzioni come l’indicazione della velocità di
fondità e tempo, possono risalita, della temperatura dell’acqua, gli avvisatori
a. Calcolare l’assorbi- acustici e lampeggianti, la possibilità di impostare
mento di azoto in tempo una miscela di Nitrox e alcuni modelli più sofisticati,
reale per ogni profondità la possibilità di leggere l’autonomia di aria o
b. Calcolare l’assorbi- nitrox della bombola. In questo caso una sonda
mento di azoto per ogni ricetrasmittente sarà collegata all’uscita ad alta pres-
10 metri di profondità sione del primo stadio dell’erogatore.
c. Calcolare l’assorbi- I computer prevedono anche possibili errori umani
mento di azoto fittizio (riferendoci alle immersioni ricreative). Infatti, in
caso di superamento della curva di sicurezza, essi ti
forniscono le informazioni sulle tappe da effettuare
Risposte: 1c – 2 a – 3a per la decompressione di emergenza. Infine, una
volta terminate le immersioni, avrai visualizzato
70 anche il tempo totale di desaturazione, lo stato di
Minitest
carica delle batterie e un vero log book elettronico
che terrà in memoria le immersioni permettendo in
molti casi di interfacciarsi con un PC e scaricare i dati
e il grafico dell’immersione.
Insomma, questi strumenti sono dei veri gioielli del-
l’elettronica e sono facili da usare. Come tutte le mac- 1) I dati principali che
chine, però, non potranno mai sostituire il pensiero osserverai in immersione
umano o scegliere quale sarà il profilo d’immersione sul display del computer
migliore. Essi forniranno gli stessi dati sia che ad saranno
indossarlo si tratti di un subacqueo sia che si tratti di a. Tempo, profondità,
un macigno che precipita verso il fondo. profondità massima e
Come al solito, occorre usare il buon senso e temperatura
per non sbagliare è meglio iniziare subito! b. Tempo, profondità,
profondità massima e
Regole generali di utilizzo limite per il volo
Pianificare l’immersione in acque libere. Come per c. Tempo, profondità,
ogni altra immersione, anche usando il computer profondità massima e
dovrai pianificare bene tutte le attività, comprese limite di non decompres-
quelle legate al profilo d’immersione. Anche questa sione
operazione rientra tra le caratteristiche dei computer.
Questa funzione si attiva con dei pulsanti e le moda- 2) Vero o Falso. Prima
lità d’impostazione variano a seconda dei modelli. di un’immersione conse-
Non dovrai fare altro che leggere le istruzioni o farti cutiva, devi aspettare che
aiutare dal Diveleader per ricercare la funzione di il computer segnali sul
consultazione tabella. In fondo è proprio come usare display la completa desa-
la tabella: sceglierai la profondità massima avendo turazione dall’azoto resi-
cura di rimanere abbondantemente entro i limi- duo
ti della curva di sicurezza. Solo in questo modo
sarai sicuro di avere i tuoi dati sotto controllo. Un 3) Altre importanti fun-
computer, naturalmente, non saprà nulla del zioni dei computer sub-
tuo stato fisico, della tua esperienza, né della acquei sono
tua resistenza al freddo. In base a questi parame- a. Visualizzazione della
tri, dovrai essere tu a comportarti di conseguenza e velocità di risalita
sarà meglio che tu sia sempre prudente e ragionevol- b. A seconda dei modelli,
mente conservativo. Abbiamo detto che il computer la possibilità di immer-
aggiorna i calcoli costantemente in base alla profon- gersi usando il nitrox
dità in cui ti trovi. Questo succede anche se da una c. Sia a che b
certa profondità stabilita, tu decida di scendere ulte-
riormente. Certo, lo strumento non ti abbandonerà
spegnendosi ma accorcerà il tempo a disposizione in
ogni fase di discesa aggiornando il limite di non
decompressione fino ad uscire dalla curva. In effetti,
esso non può sapere qual’era la profondità massima
che avevi scelto né quali sono le regole dell’immer-
sione ricreativa né le leggi o i regolamenti locali circa
le profondità. In ogni caso, hai imparato dal corso
Open Water Diver che è importante rispettare la pia-
nificazione pre immersione, compresa la profondità
massima stabilita. Il profilo d’immersione, secondo le
raccomandazioni dei fisiologi (che sono coloro che 71
progettano i computer), non dovrebbe mai essere
irregolare. Sarà meglio seguire un profilo partendo
da una profondità massima stabilita e continuare
l’immersione risalendo lentamente e progressiva-
mente a profondità minori fino a terminare l’immer-
sione con una sosta di sicurezza.
Questa era la fase più importante della pianificazione
dell’immersione con il computer.
Alcuni Vediamo ora cosa potrai fare sott’acqua. In
modelli di superficie dovrai controllare che i dati visibili siano
computer attendibili, il tempo e la profondità saranno a zero o
posati sul vedrai dei trattini orizzontali o dei simboli caratteri-
fondo. Il stici di quel modello di computer (che saprai ricono-
controllo dei scere). In fase di discesa dovresti osservare lo stru-
dati con il mento: a partire da pochissima profondità esso ini-
tuo compa- zierà a fornirti i dati.
gno è consi- Potrai raggiungere la profondità massima e qui controlla-
gliato per re i dati con lo strumento del tuo compagno. Questo sarà
rilevare se un esercizio previsto per questa immersione: la verifica
sussistono dei tuoi dati con il computer del compagno e
differenze dell’Istruttore. La cosa più importante che potrai fare
importanti usando il computer in immersione (come del resto usan-
do la tabella) sarà di non raggiungere mai il limite di non
decompressione. Non sarà
difficile, dovrai spesso con-
trollare lo strumento come
fai per il manometro dell’a-
ria: vedrai che il tempo di
non decompressione
andrà a scalare e dovrai
alzarti di quota prima che
arrivi a zero.
Come per altre regole,
anche in questo caso è
importante che tu sia
precauzionalmente con-
servativo; stabilirai cioè
che almeno tre minuti
prima del limite tu stia
già risalendo di quota
per almeno 5 metri per
mantenere poi sempre
quote superiori a quella
precedente. In questo modo il tuo corpo assorbirà e
rilascerà azoto in modo progressivamente regolare e
più sicuro rispetto a sbalzi dovuti a cambiamenti con-
tinui di profondità. Insieme al tuo Istruttore pianifi-
cherai l’immersione ad una profondità massima di 30
metri comprendendo due ulteriori livelli di quota
72 superiori, aria permettendo. Se tu pianificassi un’im-
mersione quadra a questa profondità, vedresti dalla
tabella che il tempo massimo concesso sarebbe di 30
minuti. Alla fine della tua immersione multilivello,
probabilmente sarai rimasto sott’acqua per un tempo
superiore!
Come probabilmente hai imparato dal corso Open
Water Diver, non esiste una regola assoluta circa
l’insorgenza dei sintomi della Malattia Da
Decompressione: oltre ai pericoli di una risalita
veloce e del non rispettare i limiti, alcune persone
possono essere predisposte a questa patologia o essa
può derivare da indisposizione fisica o esposizione al
freddo. Come vedi, occorre essere precisi e conser-
vativi e seguire delle regole come quella di diminui-
re il limite di non decompressione e pianificare bene
l’immersione anche se si usa il computer. Hai già
imparato molte regole sulle tabelle nel precedente Un sub in
corso. Bene, non devi fare altro che continuare a immersione
rispettarle. I processi fisiologici che avvengono in segnala al
immersione respirando aria compressa rimangono gli compagno
stessi, sia che tu ti immerga con il computer al polso per il cambio
sia che tu abbia pianificato l’immersione con le tabel- di livello
le.
Ci sono comunque alcune raccomandazioni che
sono appropriate all’uso del computer e che puoi
leggere in questo schema:

• Ogni subacqueo deve disporre e riferirsi ad


un computer personale – Potresti facilmente usare
il computer per immergerti più volte in un giorno
quindi è necessario che lo strumento sia sempre lo
stesso per tener conto di profili precedenti, della
pausa di superficie e dell’azoto residuo. Acquista al
più presto il tuo computer personale, diventerà fami-
liare come la tua maschera o l’erogatore

• Prima di immergerti, devi leggere bene le


istruzioni d’uso allegate al computer - Solo in
questo modo conoscerai le caratteristiche dello stru-
mento che userai, le modalità di accensione e spe-
gnimento, le impostazioni per la pianificazione ed il
controllo dei dati in immersione e in risalita

• Prima di immergerti, pianifica sempre l’im-


mersione con il computer ed eventualmente
verifica i dati con la tabella – Ogni computer sub-
acqueo dispone della modalità per poter pianificare
e controllare i dati prima dell’immersione. Pianifica
l’immersione in base al tuo grado di esperienza e
rimani sempre entro i limiti di non decompressione 73
• Verifica spesso i dati con il compagno e se
rilevate differenze significative affidatevi a
quello più conservativo – Non ci dovrebbero esse-
re enormi discrepanze tra un computer e l’altro per
quanto riguarda la profondità. Alcuni modelli posso-
no essere comunque più conservativi di altri per
quanto riguarda il limite di non decompressione

Ma un computer si può rompere? Esattamente


come si può rompere un qualsiasi oggetto o un mec-
canismo o uno strumento digitale. Non sono eventi
frequenti ma un computer potrebbe spegnersi,
incantarsi, allagarsi o fornire diciture di errore: per
questo è fondamentale che sia controllato prima del-
l’immersione. In particolare, essendo uno strumento a
Finita l’im- batteria, dovrai controllare lo stato di carica (le modalità
mersione di verifica le potrai leggere sulle istruzioni). Se un com-
anche il puter si accende regolarmente e fornisce i dati pre
computer si immersione, sarà più difficile che ti causi problemi
risciacqua rispetto ad uno strumento che ti infili al polso senza con-
in acqua trollarlo – perché comunque si accenderà automatica-
dolce mente in acqua – Molte volte i subacquei che hanno
avuto problemi non avevano controllato lo strumento
prima d’immergersi.
In ogni caso, se dovesse succedere che in immersio-
ne il computer si spegne, si incanta o se leggessi scrit-
te che non comprendi, sarebbe il momento di inter-
rompere l’immersione. - Seguendo le indicazioni dello
strumento del compagno sulla velocità di risalita, vi por-
tereste fino alla sosta di sicurezza rimanendovi il più
possibile e comunque non meno di tre minuti -
In ogni caso, non continuate l’immersione con
un solo computer!
Una buona idea per garantirti maggiore controllo dei
dati è quella di rendere complementare il computer
con altri strumenti. Se non vuoi anche equipaggiarti
con orologio e profondimetro, potresti sistemare in
consolle uno strumento elettronico integrato che
ti fornirà allo stesso modo: tempo, profondità, pro-
fondità massima e temperatura dell’acqua. Questi
strumenti sono molto affidabili, le loro batterie gene-
ralmente durano per moltissime immersioni e la spesa
d’acquisto è abbastanza contenuta.
Manutenzione. Oltre alle normali procedure di
risciacquo e cure, vedrai che il computer non neces-
siterà di molti controlli se non quello del ricambio
delle batterie. Ci possono essere molte differenze tra
un modello e l’altro: alcuni hanno batterie speciali
74 che assicurano centinaia d’immersioni, altri hanno
Minitest
minore durata. Spesso è necessario che sia l’assisten-
za qualificata a provvedere al ricambio delle batterie.
Anche queste informazioni le potrai facilmente tro-
varle sul libretto d’istruzioni. 1) La cosa più importante
che potrai fare usando il
Consigli sull’acquisto computer in immersione
Affidabilità e funzioni. Esistono molti modelli di sarà di
computer subacquei in commercio; ormai quasi tutte a. Guardarlo ogni tanto
le case produttrici di attrezzatura subacquea ne b. Controllare che sia acceso
hanno diversi modelli in catalogo. c. Non raggiungere il limite
Ma come scegliere il computer giusto? di non decompressione.
Probabilmente la risposta la troverai rivolgendoti
verso i modelli che riscuotono maggior successo: 2) E’ importante che in
quelli più venduti e quindi più collaudati. Di solito le immersione tu sia conservati-
novità offrono un ventaglio maggiore di funzioni vo; stabilirai cioè che almeno
accessorie e design più accattivanti ma le caratteristi- tre minuti prima del limite di
che importanti rimangono ancora la scelta del non decompressione
modello matematico usato e della sua affidabili- a. risalirai per almeno 5
tà, cosa che solo gli usi intensivi, come è avvento nel metri ad una quota superio-
caso di modelli “collaudati”, possono confermare. E’ re per mantenere poi quote
comunque possibile informarsi su quale tipo di algo- superiori alla precedente
ritmo (modello matematico) i vari computer si basino b. scenderai di quota per
e su quella base scegliere lo strumento più adatto. mantenere poi quote
Anche scegliendo il computer si dovrebbe tener inferiori alla precedente
conto delle condizioni fisiche, dell’età e della tempe- c. aspetterai che il limite
ratura dell’acqua. Se, ad esempio, ci si immergerà più di non decompressione
spesso in condizioni di acqua fredda, potrebbe esse- arrivi a zero
re meglio scegliere un computer tra i più conservati-
vi. Queste informazioni potrai averle rivolgendoti 3) Vero o Falso. I processi
alle case costruttrici o dai cataloghi e per la loro con- fisiologici in immersione
sultazione ti puoi rivolgere all’Istruttore o al con aria compressa riman-
Diveleader. gono gli stessi, sia che ti
immerga con il computer,
Schema dell’immersione in acque libere sia che abbia pianificato
l’immersione con le tabelle.
Briefing
Ascoltare la descrizione delle attività da svolge- 4) L’acquisto di un com-
re e fare domande per eventuali chiarimenti puter subacqueo dovreb-
Prima delle Acque Libere il briefing è particolarmen- be tener conto
te importante perché non è conveniente risalire a. Della scelta del modello
durante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire matematico adatto al tipo
qualcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende- d’immersioni previste
re e godersi l’immersione multilivello con il compu- b. Della sua capacità di
ter in ambiente rilassato per aumentare il tuo com- autoadattamento
fort, il divertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spie- c. Dello stile e del colore
gherà quello che dovrai fare, dove, come e quando,
perciò è fondamentale che sospendi ogni attività e Risposte: 1c – 2 a – 3 Vero – 4 a
che gli rivolgi tutta la tua attenzione.
Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-
ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar- 75
ti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzatura


Preparare correttamente tutta l’attrezzatura
necessaria per l’immersione, indossarla con l’au-
silio del compagno e controllarla reciprocamente
Puoi assemblare il Gav e gli erogatori sulla bombola
e controllare che sia carica. La vestizione può dipen-
dere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoi effet-
tuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La verifica è
quanto di meglio puoi fare in ultima fase per preve-
nire problemi legati all’attrezzatura, compresi quelli
legati al controllo dell’assetto. Devi curare attenta-
mente questa fase e segnalare all’Istruttore o allo Staff
se tu o il tuo compagno rilevate problemi con qual-
che elemento dell’attrezzatura, compreso il computer
Una fase che avrete in dotazione
delle proce- Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-
dure di con- dura di controllo:
trollo prima Gav
della discesa Rubinetterie
Aria
Zavorra
Individua l’erogatore di riserva
Erogatori.

Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per
un corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-
che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento alla profon-


dità massima di 30 metri
Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-
menti di una cima o di una parete, correggere la
velocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-
si in assetto neutro prima di raggiungere la pro-
fondità massima di 30 metri
Il controllo in discesa è una fase importante dell’im-
mersione. In particolare, essere in grado di fermarti
quando lo ritieni opportuno, potrebbe rivelarsi utile
in caso di problemi di compensazione, se avvertissi
qualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-
re sedimento in prossimità del fondo. Pianificherai
questa immersione insieme all’Istruttore ESA ad una
profondità massima di 30 metri, quindi controlla bene il
computer mentre scendi e segnala all’Istruttore.
76
Giro subacqueo di esperienza alla profondità massi-
ma stabilita
Praticare esperienza d’immersione controllando
frequentemente tempo, profondità e scorta d’aria,
segnalando al compagno o all’Istruttore e risalire
lentamente per almeno 5 metri ad almeno 3
minuti dal limite di non decompressione

Giro subacqueo di esperienza al 2° livello


Praticare esperienza d’immersione al 2° livello stabili-
to controllando frequentemente tempo, profondità e
scorta d’aria, segnalando al compagno o all’Istruttore
e risalire lentamente per almeno 5 metri ad almeno 3
minuti dal limite di non decompressione
Giro subacqueo di esperienza al 3° livello
Praticare esperienza d’immersione al 3° livello stabili-
to controllando frequentemente tempo, profondità e
scorta d’aria, segnalando al compagno o all’Istruttore
e risalire lentamente per almeno 5 metri ad almeno 3
minuti dal limite di non decompressione

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta di


sicurezza
Risalire lentamente, almeno 10 metri al minuto,
lungo un riferimento e fermarsi a 5 metri per Durante
una sosta di sicurezza di 3 minuti l’esercita-
E’ importante risalire lentamente e fermarsi per una
tappa di sicurezza in tutte le immersioni quindi, a
maggior ragione, in un’immersione multilivello. In
questo modo aumenterai la tua sicurezza nei con-
zione
conviene
controllare
spesso
4
fronti dell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto dal tempo e
tuo organismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni profondità
necessarie per fare la sosta di sicurezza.

Uscita
Uscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-
rite dall’Istruttore
Smontaggio e cura dell’attrezzatura
Smontare e prestare le dovute cure all’attrezzatura
Questa fase si rivela preziosa per mantenere in effi-
cienza la tua attrezzatura, compreso il computer. Se
puoi, è meglio risciacquare l’attrezzatura in acqua
dolce pulita ancora prima di smontarla, se ciò non
fosse possibile, riponila con cura nella tua sacca o
nella cesta per risciacquarla in un secondo momento
secondo le indicazioni dello Staff.
Debriefing
Ascoltare il commento dell’Istruttore 77
Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-
so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta con
attenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-
rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttore
e dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-
te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersione
Registrare l’immersione sul proprio logbook e
farla firmare dall’Istruttore
Registra l’immersione! Questa operazione serve per
confermare la tua formazione in acque libere. Annota
con cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, la
temperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.
Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuo
Istruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-
Risciacquo lari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!
dell’attrezza-
tura

Come avrai potuto notare i vantaggi che il computer


offre in immersione sono evidenti: è come se tu aves-
si maggiore libertà. Infatti, la possibilità di calcolare
differenti livelli di quota durante la stessa immersio-
ne ti permetterà di gustarla meglio e, alla fine, di-
sporrai di più tempo da trascorrere sott’acqua.
Questo strumento, che ha fatto la sua comparsa
negli anni ’80, è oggi diventato un “compagno” inse-
parabile per migliaia di subacquei.
Naturalmente, come per ogni innovazione tecnologi-
ca, è bene sempre tener conto dei rischi associati ad
un suo utilizzo sbagliato. Per questo motivo hai tro-
vato anche molte raccomandazioni e qualche rego-
la da seguire, oltre a quelle che già conoscevi per le
tabelle. Il computer non deve diventare in nessun
caso un sostituto del tuo compagno d’immersione né
tanto meno devi pensare che esso possa tener conto
delle tue condizioni psicofisiche: sarebbe lo sbaglio
più grande che potresti fare. In ogni modo, se terrai
sempre conto di pianificare bene l’immersione e di
attenerti al tuo livello di brevetto ed esperienza,
potrai godere degli enormi vantaggi di questo stru-
mento per tutte le tue immersioni future. E’ impor-
tante, però, se ancora non ne possiedi uno proprio,
che inizi a pensare al prossimo acquisto per le tue
avventure subacquee: un moderno computer da
immersione.

78
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le informa-
zioni più importanti della relativa Unità Teorica, innanzi-
tutto per migliorare la tua formazione, ma anche per arri-
vare più preparato al prossimo appuntamento con il tuo
Istruttore. Rispondi alle domande scegliendo la risposta esat-
ta tra quelle indicate, specificando se l’informazione è vera
o falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spazio.
Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se troverà delle
imprecisioni ti darà le spiegazioni necessarie. Buon lavoro!
1) Una multilivello è un’immersione in cui
a. Si può calcolare solo un livello di profondità
b.Si possono calcolare solo due differenti livel-
li di profondità
c. Si possono calcolare differenti livelli di pro-
fondità
d. Si può superare il livello dell’immersione
ricreativa

2) Durante l’immersione del corso, insieme al tuo Istruttore


e seguendo le indicazioni del computer, pianificherai
a. Almeno due livelli di profondità
b. Almeno tre livelli di profondità
c. Una profondità massima di 30 metri
d. Sia b che c
4
3) Vero o Falso. In tutti i computer subacquei viene
sempre indicata la profondità massima raggiunta

4) I computer da immersione non solo forniscono i dati


per le immersioni multilivello ma sono anche in grado di
a. Calcolare immersioni consecutive tenendo
conto dell’azoto residuo e del tempo di super-
ficie
b. Calcolare immersioni consecutive senza
tener conto dell’azoto residuo e del tempo di
superficie
c. Tenere un log book elettronico per un certo
numero di immersioni
d. Sia a che c

5) Le principali regole da tenere in considerazione


usando un computer subacqueo comprendono
a. Prima di immergerti devi leggere bene le 79
istruzioni di utilizzo
b. Ogni subacqueo deve disporre e riferirsi ad
un computer personale
c. Verifica spesso i dati con il compagno e se
rilevate differenze significative, affidatevi a
quello più conservativo
d. Tutte le risposte precedenti

6) Vero o Falso. Un computer subacqueo affidabile non si


può esaurire, spegnere o incantare durante l’immersione
7) Se dovesse succedere che in immersione il computer si
spegne, si incanta o se leggessi scritte che non comprendi
a. Potresti continuare l’immersione riferendoti
al computer del compagno
b. Potresti continuare l’immersione riferendoti
alla tabella
c. Dovresti interrompere l’immersione e fer-
marti alla sosta di sicurezza il più possibile
d. Dovresti interrompere l’immersione e risali-
re in superficie

8) La manutenzione di un computer subacqueo non


comporta complessi interventi. Principalmente devi
a. Sciacquarlo dopo l’uso, verificare lo stato di
carica delle batterie e sostituirle o farle sosti-
tuire quando necessario
b. Sciacquarlo dopo l’uso, verificare lo stato di
carica delle batterie e sostituirle o farle sosti-
tuire prima di ogni immersione
c. Prevedere d’imparare a smontarlo se non
dovesse funzionare bene
d. Sia a che c

9) Vero o Falso. Siccome tutti i computer subacquei


usano lo stesso modello matematico di calcolo, la
scelta di uno o l’altro non è significativa

10) Se le zone in cui ti immergerai avranno preva-


lentemente condizioni di acqua fredda, sarebbe
meglio scegliere un computer
a. Tra i più permissivi
b. Tra i più conservativi
c. Da polso
d. Da consolle

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.
80
Firma_______________________ data__________
Capitolo Cinque:
Immersione Notturna
Cosa Imparerai
In questa immersione proverai per la prima volta
nuove, fantastiche sensazioni e nuovi aspetti pratici.
Immergersi di notte rivela importanti cambiamenti
nell’ambiente e offre l’opportunità di provare nuova
attrezzatura. Molti sono i motivi per provare un’im-
mersione notturna e alcuni saranno analizzati in
apertura del capitolo. Questa opportunità, grazie
soprattutto alla possibilità che il subacqueo ha di
attrezzarsi efficientemente per immergersi di notte,
apre nuovi orizzonti d’immersione ed esperienza
che hanno un seguito enorme nella comunità dei
subacquei ricreativi. Naturalmente le cose vanno
programmate per bene quindi proprio la pianifica-
zione riveste un ruolo fondamentale per assicurare
divertimento, relax e sicurezza. Scoprirai che l’im-
mersione notturna può anche essere più pratica di
una qualsiasi immersione condotta di giorno: infat-
ti, dopo il tramonto, quasi ogni luogo può essere ido-
neo per immergersi perché cambiano totalmente le
condizioni ambientali; anche quelle della vita mari-
na che potrai osservare in piena attività.
L’attrezzatura specifica per l’immersione notturna
merita un paragrafo apposito in cui saranno ana-
lizzati i necessari sistemi d’illuminazione, la loro
preparazione, la cura e la manutenzione e i consi-
gli adeguati se deciderai di acquistare la tua perso-
nale attrezzatura. Naturalmente sott’acqua di notte
cambiano anche i riferimenti, potrai quindi impa-

5
rare quali saranno le tecniche raccomandate per
divertirti senza correre il rischio di perdere l’orienta-
mento. Infine, daremo uno sguardo ai principali
organismi che facilmente ti capiterà di vedere sot-
t’acqua di notte. Visto il cambiamento delle princi-
pali abitudini di vita che la varie specie di animali
praticano dal giorno alla notte, sicuramente non
mancheranno piacevoli sorprese ed insoliti incontri
che di giorno difficilmente potrai fare.
Perché di notte?
” E’ stata l’esperienza più rilassante che mi sia capita-
ta.” Molto spesso questi commenti seguono l’uscita
dall’acqua di subacquei che per la prima volta hanno
provato ad immergersi di notte. Molti di loro forse 81
erano scettici, altri ansiosi, altri impauriti. Altri, forse
te compreso, devono ancora provare questa fantasti-
ca avventura. I motivi per provare l’immersione
notturna sono molti; basti pensare che migliaia di
subacquei mettono questo tipo d’immersione indi-
scutibilmente al primo posto nella classifica delle
loro preferenze.
Un altro valido motivo è quello dell’osservazione
naturalistica. Infatti di notte puoi facilmente vedere
organismi diversi da quelli che popolano i fondali in
pieno giorno. Non si tratta di misteriosi ed enormi ani-
mali che al calare delle tenebre risalgono da profon-
dità abissali per cacciare o curiosare alle più basse
profondità. Nella maggioranza dei casi potrai osser-
vare organismi che di giorno stanno rintanati e
la notte escono liberi per cacciare o organismi che
Un granchio semplicemente non vedi a causa della visibilità.
tropicale Sembra un paradosso ma di notte, nel raggio d’azione
che esce dei sistemi d’illuminazione e a seconda della sospen-
dalla sua sione, la visibilità può essere migliore che di giorno
tana perché la luce concentrata risalta tutto quello che c’è
solo di notte intorno ad essa, restituendone anche i colori reali. Di
giorno, a causa della bassa capacità di penetrazione
della luce e a causa della rifrazione, la tonalità di colo-
re che vedi maggiormente sott’acqua è il blu. Questa
diffusione della luce influisce anche su molti
organismi che, a causa delle loro ridotte dimensioni
in un grande ambiente monocromatico, del loro
mimetismo, delle zone che rimangono in ombra e
naturalmente dell’assorbimento dei colori, passano
inosservati perché non li vedi o semplicemente non ci
fai caso.
Un sito d’immersione molto facile, alla portata di tutti e
che non diresti mai potrebbe riservare le più grandi
sorprese, ti può garantire un’esperienza emozionante e
appagante se lo frequenti di notte. Un esempio sono le
immersioni notturne svolte dalle spiagge, quelle
che di giorno sono affollate da centinaia di bagnanti.
Solo immergendosi di notte si può veramente
scoprire la vita che c’è sulla sabbia.
Molti potrebbero pensare che di notte sott’acqua fac-
cia freddo, ma questo non è sempre vero.
Naturalmente, se la stagione è rigida e l’acqua è fred-
da, dovrai pensare che di notte le cose non siano
tanto diverse. In ogni modo la differenza di tempera-
tura tra fuori e dentro l’acqua può essere ridotta
rispetto al giorno quindi l’impatto con l’acqua sarà un
po’ attenuato. Inoltre, la capacità che l’acqua ha di
trattenere il calore accumulato durante il giorno,
82 specialmente quando d’estate fa molto caldo, per-
metterà di sfruttare il “serbatoio termico” proprio
la notte, quando l’acqua rimarrà piacevolmente
calda.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo in particolare
quello che potrai vedere sott’acqua a seconda del-
l’ambiente che sceglierai. La prima cosa a cui devi
pensare quando vuoi immergerti di notte riguarda la
scelta del sito d’immersione. Questo è un aspetto
importantissimo della pianificazione.

Pianificazione
Ogni operazione che fai quando pianifichi un’im-
mersione di giorno deve essere a sua volta eseguita
per la notturna, prestando maggiore attenzione a

Minitest
quello che ora andremo a considerare. Cosa fai di
solito quando programmi un’immersione?
Cerchi di raccogliere tutte le informazioni necessarie
per ottimizzare la tua uscita: localizzazione e caratte-
ristiche del sito, ancoraggi, profondità, condizioni di
visibilità e correnti locali, ecc.
Pensi che queste condizioni potrebbero cam- 1) I motivi per immerger-
biare solo per il fatto che diventa buio? si di notte sono svariati e
Immagina se per arrivare a casa tua dovessi percor- molti subacquei seguono
rere un piccolo sentiero o semplicemente una via appassionatamente que-
poco illuminata: le condizioni cambierebbero sicu- sta attività perché
ramente dal giorno alla notte! a. E’ maggiore il senso
Naturalmente se sei abituato a tornare a casa dopo del rischio
che il sole è calato, significa certamente che adotti le b. Immergendosi a basse
misure necessarie ma è anche molto probabile che profondità non si corro-
tu conosca bene il posto in cui ti trovi. no i rischi dell’assorbi-
Un’immersione notturna deve rispettare gli stessi mento di azoto
principi: una buona conoscenza del sito e le tecni- c. Possono facilmente
che adatte per immergersi in sicurezza. osservare organismi
Scelta del sito d’immersione. Se volessi immerger- diversi da quelli che
ti di notte da una spiaggia a poca profondità, potreb- popolano i fondali in
be essere sufficiente una perlustrazione del sito pieno giorno
facendo snorkeling durante il giorno. Potresti così
individuare il punto adatto per l’entrata e l’uscita e 2) La capacità che l’ac-
dove sistemare delle luci a terra, osservare le caratte- qua ha di mantenere
ristiche del fondo ed i riferimenti naturali su cui _____ sarà piacevolmen-
potresti fare affidamento. Se invece volessi immer- te apprezzabile ______
gerti in un sito raggiungibile solo con la barca, o con a. Il calore – di notte
un tragitto in superficie, è meglio se prevedi almeno b. La densità – di notte
un’immersione di perlustrazione condotta di giorno. c. I colori – di giorno
Questo ti permetterà di avere un quadro più comple-
to del sito, ammesso che una sola immersione ti sia
sufficiente. L’ideale, se ciò è possibile, rimane sfrutta-
re un’immersione guidata. Oltre al fatto che in
immersione avrai una guida qualificata che ti propor-
rà un itinerario già stabilito e sicuro, avrai anche l’oc- 83
Minitest
casione di seguire un briefing pre immersione: questo è
un ottimo sistema per raccogliere molte informazioni
che ti saranno utili in seguito.
1) Durante la pianifica- Un’ottima combinazione è quella di seguire proprio
zione dell’immersione un’immersione notturna guidata che, oltre ai van-
notturna, oltre alle con- taggi già citati, ti permetterà con una piccola spesa
suete operazioni che ese- aggiuntiva, di avere la tua dotazione di attrezzatura
gui normalmente in specialistica: i sistemi di illuminazione portatili e le luci
qualsiasi immersione, fisse di riferimento di cui parleremo fra poco.
devi porre un accento Scelta dell’orario. Una parte importante della piani-
particolare su ficazione deve essere riservata agli orari. Le condizio-
a. La scelta degli orari ni per un’immersione notturna vi sono poco tempo
b. La scelta e la cono- dopo che il sole è calato, ma le stesse possono varia-
scenza del sito d’immer- re notevolmente da una stagione all’altra. In estate,
sione quando le giornate sono più lunghe, potrebbe essere
c. Sia a che b necessario attendere almeno fino alle 21 e 30 prima di
entrare in acqua mentre in autunno, o in inverno, le
2) Prima di immergersi giornate più corte potrebbero permetterti una nottur-
di notte è raccomandato na anche alle 18 (della sera). In ogni caso l’ideale
a. Avere sempre una sarebbe, sia in estate sia in inverno, raggiungere il
barca appoggio sito d’immersione quando ancora c’è luce.
b. Perlustrare preventi- Questo favorirà tutte le operazioni pre immersione:
vamente il sito di giorno dall’ancoraggio, l’assemblaggio e la verifica dell’at-
c. Tracciare ogni volta trezzatura, alla sistemazione dei sistemi di illumina-
una mappa del sito zione di riferimento fino al concedersi 10 minuti di
d’immersione rilassamento prima di entrare in acqua, magari
gustando gli esiti di un tramonto mozzafiato.
3) E’ meglio se in immer- Informati su quali sono gli orari di marea nelle zone
sione notturna usi in cui questo fenomeno è influente per non correre il
attrezzatura _________ rischio di restare all’asciutto a molte decine di metri
perché preverrai stress e dalla riva o non poter rientrare in porto con la barca
problemi legati a ______ fino a quando la marea sia risalita.
a. Collaudata – difetti di Un’attenzione particolare, durante la programmazio-
fabbricazione ne di una notturna, deve riguardare l’assistenza fuori
b. Vecchia – difetti di dall’acqua e l’attrezzatura che di solito usi per l’im-
fabbricazione mersione. Se in una facile immersione diurna come
c. Nuova – attrezzatura quella da una spiaggia potrebbe essere sufficiente
collaudata disporre, oltre al compagno, di un pallone segnasub
e di una minima assistenza fuori dall’acqua, di notte
è consigliabile che qualcuno assista ogni fase del-
l’immersione, soprattutto quelle che riguardano l’en-
trata e l’uscita dall’acqua.
Cerca sempre di avere attrezzatura efficiente evitan-
do di provare elementi nuovi proprio di notte.
Per le immersioni particolari, come nel caso delle
profonde o delle notturne, è meglio usare attrezzatu-
ra già collaudata, pena la forzata rinuncia o l’interru-
zione dell’immersione qualora un qualsiasi difetto
provocasse un guasto. Questo vale naturalmente
84 anche per i sistemi d’illuminazione che devono esse-
re provati prima dell’immersione. Una spiaggia
al tramonto:
Attrezzatura sorprendente
Durante l’immersione notturna userai l’attrezzatura paradiso per
standard come per le altre immersioni, aggiungendo le immersioni
i sistemi di illuminazione: le luci portatili e le luci notturne
fisse di riferimento. Le luci portatili
sono le torce subacquee ed i segnalato-
ri individuali.
Prima dell’immersione, il Diveleader ti
darà in dotazione una torcia principale,
una torcia di riserva ed un segnalatore
individuale.
La torcia subacquea principale di
solito è più grande e più potente rispet-
to a quella di riserva, che potrà stare
comodamente appesa (spenta) a un
gancio del Gav o infilata in una sua
tasca.
Il segnalatore individuale può essere
una luce chimica (cyalume) o una pic-
cola luce a batteria, disponibile in
diversi colori, che serve ad individuare
la tua posizione e quella
del tuo compagno. Il
segnalatore è galleggian-
te e andrà fissato con
una cimetta al subac-
queo in modo che la sua
piccola luce possa essere
vista per 360 gradi. Di
solito un buon punto di
fissaggio è la rubinette-
ria, che in immersione
rimane un punto suffi-

5
cientemente alto. Il van-
taggio del segnalatore a
batteria è rappresentato
dal fatto che non devi
usare ogni volta una luce
chimica che ha una dura-
ta limitata e che, per
quanto non sia inquinan- Esposizione
te, è pur sempre un rifiuto da gettare. di torce
Segui attentamente il briefing perché riceverai infor- subacquee
mazioni importanti sull’uso delle torce. Se comunque in un
sei interessato all’acquisto di torce subacquee, puoi negozio
chiedere consiglio allo Staff dell’ESA Point presso cui
stai seguendo il tuo corso. Le torce subacquee
dovrebbero raggiungere un buon compromesso tra 85
ergonomia, potenza e durata di esercizio.
L’ergonomia riguarda tutti gli aspetti pratici di un
oggetto in riferimento alle persone che lo useranno,
quindi in questo caso considera il peso, l’impugna-
tura e la posizione dell’interruttore che dovreb-
be permettere facilmente di poter accendere e spe-
gnere la torcia con una mano sola. Una scelta su cui
ormai moltissimi subacquei e centri subacquei si
Sistemi orientano è l’acquisto di torce ricaricabili. Sono più
d’illumina- costose delle tradizionali ma i vantaggi sono legati ad
zione per le un recupero sulle spese di batterie e alla maggiore
immersioni praticità, necessitando solamente di una presa di cor-
notturne rente. Un’alternativa potrebbe essere quella di dotare
una torcia tradizionale di batterie ricaricabili. Ricorda
che se ti rechi all’estero è meglio che ti
informi sul voltaggio in uso.
Eventualmente, procurati un trasforma-
tore universale (in genere si trovano in
tutti i più importanti aeroporti).
Le luci fisse di riferimento subac-
quee di solito sono luci stroboscopiche
stagne che emettono scatti di luce bian-
chissima e potente, visibile a grande
distanza. Fissando un paio di queste
luci a circa due metri di profondità
rivolte verso il fondo (alla cima dell’an-
cora o alla sbarra della sosta di sicurez-
za), sarà agevole controllare in ogni
momento la posizione della barca. Se i
gruppi di subacquei saranno numerosi,
la guida potrebbe usare una di queste
luci come segnalatore individuale per
differenziarsi e rendersi visibile a tutti i
componenti del gruppo.
Le luci fisse di riferimento a terra
possono essere qualsiasi sorgente
luminosa non subacquea, come lampa-
de a batteria con lampadina, al neon o
a gas. Se decidi di entrare da terra per
un’immersione notturna potresti siste-
mare due luci di questo tipo in modo
che dal punto di entrata esse siano alli-
neate. Una volta in superficie troverai
più facilmente il punto esatto di uscita nuotando
parallelamente alla riva e riallineando le luci a terra.
Manutenzione. Una particolare cura prima e dopo
l’immersione va dedicata ai sistemi d’illuminazione.
Se usi torce con batterie interne, ricaricabili o no,
assicurati che siano cariche e che la torcia sia ben
86 chiusa prima di tuffarti in acqua. Alcune torce devo-
no essere completamente aperte per inserire le batte-
rie mentre altre hanno un semplice tappino che pro-
tegge la presa di ricarica. In un caso e nell’altro saran-
no presenti degli o-ring per la tenuta stagna.
Controlla semplicemente che siano puliti, lubrificati
secondo le indicazioni della casa costruttrice e inseri-

Minitest
ti correttamente nella loro sede. Prima di entrare in
acqua controlla che tutte le luci funzionino. E’
meglio comunque che non usi, se non al minimo,
una torcia subacquea fuori dall’acqua in quanto le
lampade emettono un gran calore che potrebbe sia
bruciare la lampadina sia fondere alcune parti in pla- 1) La torcia subacquea
stica. Come per il resto dell’attrezzatura, anche tutti i principale di solito è più
sistemi d’illuminazione subacquei devono essere ______ rispetto a______
risciacquati in acqua dolce dopo l’immersione. Di a. Grande ma meno
solito le indicazioni sulle batterie ricaricabili indicano potente – quella di riserva
che non è presente nessun “effetto memoria”. Questo b. Grande e potente -
è vero solo per certi tipi di batterie e comunque, è quella di riserva
buona norma scaricare completamente la torcia c. Piccola e potente –
prima di rimetterla in carica. Potresti approfittare del quella di riserva
risciacquo e lasciare la torcia accesa dentro alla vasca
fino a che sia scarica. Infine assicurati di averla asciu- 2) Il segnalatore indivi-
gata bene prima di aprire il tappo o l’oblò anteriore duale può essere
per ricaricarla. a. Una torcia principale
o una di riserva
Tecniche per l’immersione notturna b. Una luce fissa a terra
Una volta che tutto è sistemato e sei in procinto di o sulla barca
entrare in acqua, è il momento di accendere le torce. c. Una luce chimica o
Userai la torcia principale che terrai saldamente in una piccola luce a batte-
mano senza mai spegnerla. In superficie, mentre ria
aspetti alla cima di discesa che anche il tuo compa-
gno sia in acqua, ricorda di mantenerla immersa e di 3) L’attrezzo della do-
non puntarla negli occhi di qualcuno - devi manda precedente do-
osservare bene questa importante regola anche vrebbe essere posto sul
durante l’immersione - Prima di scendere assicurati di subacqueo in modo che
poter leggere bene la tua strumentazione: se possie- la luce possa essere
di un computer retroilluminato ricorda di attivarlo, a. Vista per 360 gradi
inoltre punterai il fascio di luce per qualche secondo b. Vista solo dal davanti
sul manometro, che diventerà così fosforescente.
Durante l’immersione tu e il tuo compagno dovete Risposte: 1b – 2c – 3a
rispettare bene il sistema di coppia.
Una situazione di stress potrebbe aggravarsi di notte
se dovesse succedere che il compagno si ritrovi lon-
tano o se addirittura vi foste persi. Le comunicazio-
ni potranno avvenire tramite i segnali. A tal fine
potrete usare la torcia per illuminarvi la mano che
segnalerà o comunicare direttamente qualcosa con la
luce: per attirare l’attenzione del compagno muove-
rai velocemente e lateralmente il fascio di luce men-
tre per segnalare “OK” disegnerai con la luce un 87
ampio cerchio sul fondo o verso l’alto.
Navigazione e orientamento. Di notte è meglio
limitare la profondità rispetto a un’immersione diur-
na. Questa regola aumenterà sia il tuo senso dell’o-
rientamento sia la tua sicurezza in caso di imprevisti.
Abbiamo già parlato delle luci fisse di riferimento;
questo deve essere il tuo punto di partenza e di arri-
Alicia vo, quindi è necessario che tu rimanga in vista del
mirabilis:: loro costante lampeggio. Potresti compiere dei
solo di notte percorsi in linea retta partendo dal punto di riferi-
questa gran- mento contandoti le pinneggiate (come hai visto
de attinia nell’Immersione di Orientamento) tornando ogni
rivela tutto volta verso di esso, o percorrere un ampio cerchio
il suo rimanendo costantemente in vista della luce. In ogni
splendore. caso, è decisamente
sconsigliabile uscire fuori
della portata delle luci di
riferimento: potrebbe
essere la prerogativa per
perdersi sott’acqua di
notte e questo non è rac-
comandabile. Per eserci-
tarti nell’orientamento
notturno l’Istruttore ti
farà compiere un facile
tragitto in linea retta -
andata e ritorno – con
misurazione della distan-
za percorsa e uso dei
riferimenti naturali o
della bussola
Osserva bene i riferimen-
ti prima di iniziare questa
navigazione e se userai la
bussola, rendila fosforescente con la luce e man-
tienila nella giusta posizione di navigazione come hai
visto nell’Immersione d’Orientamento. Se ancora non
hai condotto quell’immersione non preoccuparti:
l’Istruttore provvederà a spiegarti il necessario sull’u-
so della bussola.
Cosa vedrai sott’acqua. Le sorprese più belle le
avrai in acqua bassa. La sabbia è un ambiente
favoloso per le immersioni notturne perché si
può trovare facilmente a pochi metri di profondità
entrando da una spiaggia. Ci sono molte forme di vita
che possono passare inosservate di giorno pur essen-
do in attività, ma se ti fermi in assetto neutro in modo
da non sollevare sedimento o ti appoggi delicata-
mente sul fondo e guardi attentamente lungo il fascio
88 di luce della torcia, scoprirai centinaia di organismi
che danno vita ad uno scenario da film. Sogliole e
rombi si spostano radenti il fondo incrociandosi con
i buffi paguri che si portano chissà dove la loro casa
e il loro prezioso carico di attinie. Seppie e calama-
ri, incuriositi dal fascio di luce che emani, arriveran-
no quasi a toccarti mentre, se punterai la torcia un po’
verso l’alto, scorgerai a mezz’acqua moltissime pic-
cole sciabole argentate che dormono immobili: pro-
babilmente acciughe, sardine o sugarelli.
Anche sulla roccia e sulla posidonia lo spettacolo è
garantito. Banchi di pesci argentati con una caratteri-
stica macchia nera rettangolare - le mennole - sta-
zioneranno vicini alla prateria all’erta da qualche pre-
datore più grande, mentre fra i piccoli massi potresti
incontrare furtiva e flessuosa la pol-
pessa, un cefalopode di specie diversa
dal polpo (non è la femmina) che pre-
senta una colorazione bruno rossastra
con caratteristiche macchie bianche.
Di notte sono frequenti gli incontri con
gronghi e murene che cacciano indi-
sturbati scivolando fra le rocce. Anche i
crostacei sono attivi di notte.
Un animale comune in Mediterraneo in
Mar Rosso ed anche ai Carabi, è l’alicia
(Alicia mirabilis). Puoi osservare que-
sta grande attinia in ambiente sabbioso
o su roccia e posidonia ma solamente
di notte essa rivelerà tutto il suo splen-
dore espandendosi in una lunga colon-
na con molte protuberanze ed un lun-
ghissimo ciuffo di tentacoli molto urti-
canti. Se sei fortunato da poterla osser-
vare, mantieniti alla giusta distanza in Dr.Jeckill e
modo da non toccarla. Di solito essa reagisce alla Mr.Hide:

5
forte luce delle torce e della sospensione chiudendo- l’alicia si
si progressivamente come fa di giorno, quando assu- comporta
me le sembianze di un tubero che passa completa- al contra-
mente inosservato. Quindi è meglio se la osservi per rio, infatti
qualche secondo e poi cambi direzione in modo da di giorno
non disturbarla. Potresti tornare diverse volte a guar- ha questo
darla perché comunque si tratta di un animale che aspetto
rimane fermo. poco
Alla fine dell’immersione. Quando il tuo tempo attraente
d’immersione sarà prossimo al termine, risalirai verso
la barca o verso riva. Non dovrai fare altro, insieme al
tuo compagno, che dirigerti verso le luci di riferi-
mento prestando attenzione in fase di risalita al con-
trollo del Gav che, come sempre, aumenterà il suo
volume d’aria. Sarà quindi utile tenersi alla cima, se 89
Minitest
disponibile, o seguire attentamente il profilo del
fondo controllando il computer o il profondimetro.
Alla sosta di sicurezza vedrai che sarà molto interes-
sante osservare i piccoli bagliori di microorganismi
che stanno a mezz’acqua: questo fenomeno è chia-
1) Una regola importan- mato bioluminescenza ed è una delle meraviglie
te circa l’uso delle torce dell’immersione notturna.
subacquee ricorda che Una volta in superficie segnala la tua posizione a chi
esse sta in barca o sulla riva, e attendi il tuo turno alla sca-
a. Non vanno puntate letta o, quando anche il tuo compagno è pronto per
negli occhi uscire, incamminatevi verso riva osservando le luci di
b. Non vanno tenute riferimento. Appena puoi spegni la torcia subac-
accese per molto tempo quea fuori dall’acqua per evitare che si riscaldi ed
fuori dall’acqua evita di posarla su sabbia o pietre che potrebbero
c. Entrambe le risposte graffiare l’oblò.
precedenti Non ti resta a questo punto che risciacquare l’attrezza-
tura e…pensare alla prossima immersione notturna!
2) Per comunicare sot- Se questa esperienza ti ha soddisfatto, come succede
t’acqua di notte si posso- a moltissimi subacquei, sappi che avrai anche altre
no usare possibilità. Oltre al fatto che potrai tornare ad immer-
a. I segnali manuali gerti di notte ogni volta che vorrai, potrai anche con-
b. I segnali luminosi tinuare la tua esperienza formativa con il corso di
c. Entrambi specialità ESA Night Diver. Imparerai nuove tecni-
che, proverai l’esperienza di “spegnere le luci” e
3) Per aumentare il saprai cosa fare nel malaugurato caso che una torcia
senso di orientamento e si allaghi. Non aspettare oltre, chiedi informazioni al
a causa dei cambiamen- Diveleader circa questa opportunità!
ti che riguardano l’os-
servazione e le abitudini Schema dell’immersione in acque libere
degli organismi marini,
sott’acqua di notte è più Briefing
conveniente Ascoltare la descrizione delle attività da svolge-
a. Aumentare la profon- re e fare domande per eventuali chiarimenti
dità Prima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-
b. Diminuire la profon- te importante perché non è conveniente risalire
dità durante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire
c. Diminuire il tempo qualcosa. Questo vale ancora di più durante un’im-
d’immersione mersione notturna, quindi è meglio ascoltare con
attenzione, scendere e godersi l’immersione in
Risposte: 1c – 2 c - 3b ambiente rilassato per aumentare il tuo comfort, il
divertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spiegherà
quello che dovrai fare, dove, come e quando, perciò
è fondamentale che sospendi ogni attività e che gli
rivolgi tutta la tua attenzione.
Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-
ro: l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzatura


Preparare correttamente tutta l’attrezzatura
90 necessaria per l’immersione notturna, compre-
si i sistemi d’illuminazione, indossarla con l’au-
silio del compagno e controllarla reciproca-
mente
Puoi montare il Gav e gli erogatori sulla bombola e
controllare che essa sia carica, controllare che le
torce subacquee siano cariche e appendere quella di
riserva al Gav o infilarla in una tasca. La
vestizione può dipendere dall’uso e dal
tipo di imbarcazione e puoi effettuarla
sia fuori sia direttamente in acqua. La
verifica è quanto di meglio puoi fare in
ultima fase per prevenire problemi
legati all’attrezzatura, compresi quelli
legati al controllo dei sistemi d’illumi-
nazione. Devi curare attentamente
questa fase e segnalare all’Istruttore o
allo Staff se tu o il tuo compagno rile-
vate problemi con qualche elemento
dell’attrezzatura.
Puoi usare la parola GRAZIE per ricor-
dare la procedura di controllo:
Gav
Rubinetterie
Aria
Zavorra
Individua l’erogatore di riserva
Erogatori
e aggiungi:
Sistemi d’illuminazione

Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica ade-
guata in base alle caratteristiche
del luogo Una
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per lampada
un corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi- da

5
che del luogo e dell’imbarcazione. Ricorda che è campeggio
meglio se accendi la torcia principale prima di entra- è un’ottima
re in acqua, dopodiché non spegnerla più per evita- luce di
re che un falso contatto ne impedisca la riaccensione. riferimento
a terra
Discesa controllata lungo i riferimenti naturali e lumi-
nosi
Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-
menti di una cima o del fondale e i riferimenti
dei sistemi d’illuminazione fissi, correggere la
velocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-
si in assetto neutro prima di toccare il fondo
Il controllo in discesa è una fase importante dell’im-
mersione. In particolare, essere in grado di fermarti 91
quando lo ritieni opportuno potrebbe rivelarsi utile
in caso di problemi di compensazione, se avvertissi
qualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-
re sedimento in prossimità del fondo. Il controllo dei
riferimenti naturali e luminosi in fase di discesa è
importante perché di notte la visibilità è circoscritta al
fascio della torcia e dal lampeggio costante delle luci
stroboscopiche.
Praticare esperienza in immersione notturna durante
un giro subacqueo controllando frequentemente
tempo, profondità, scorta d’aria e segnalando al com-
pagno o all’Istruttore con la torcia subacquea o illu-
minando i segnali manuali
In questa fase non dovrai fare altro che gustarti tutto
quello che si muove intorno a te. Considera sempre
Nei mari di prestare attenzione a dove appoggi le mani e limi-
tropicali ta al minimo qualsiasi contatto con il fondo. Controlla
di notte spesso i tuoi strumenti e segnala al compagno. Se
è normale deciderai di usare i segnali manuali, ricorda di illumi-
incontrare nare bene la tua mano e di non puntare la torcia negli
grossi pesci occhi del compagno o dell’Istruttore
pappagallo
che dormono Esperienza di orientamento in notturna
tra i coralli Eseguire un tragitto in linea retta –
andata e ritorno – usando un meto-
do per stimare la distanza e control-
lando i riferimenti naturali, o la bus-
sola, o i sistemi d’illuminazione fissi
L’Istruttore ti chiederà di compiere
questo facile esercizio in qualsiasi
momento durante l’immersione. Al
segnale dovrai memorizzare il punto di
partenza e contandoti le pinneggiate
potrai usare la bussola o seguire alcuni
riferimenti per andare e tornare in linea
retta. Questo esercizio serve a svilup-
pare il tuo senso dell’orientamento
subacqueo notturno quindi cerca sem-
pre di essere in grado di localizzare la
barca o il punto di entrata per non
dover risalire alla cieca alla fine dell’im-
mersione. L’istruttore ti indicherà il
numero di pinneggiate da utilizzare
Risalita controllata lungo un riferimento e sosta di
sicurezza
Risalire lentamente, non più veloce di 10 metri
al minuto, lungo un riferimento e fermarsi a 5
metri per una sosta di sicurezza di 3 minuti
E’ importante risalire lentamente e fermarsi per una
92 tappa di sicurezza in tutte le immersioni, quindi
anche in una notturna. In questo modo aumenterai
la tua sicurezza nei confronti dell’MDD potendo
smaltire ulteriore azoto dal tuo organismo.
L’Istruttore ti fornirà durante il briefing le indicazio-
ni necessarie per svolgere la sosta di sicurezza e
sarai aiutato dai riferimenti luminosi fissati prima di
scendere

Uscita
Uscire dall’acqua ap-plicando le tecniche sugge-
rite dall’Istrut-tore
In questa fase devi prestare attenzione alle indicazioni
di chi sta in barca, preparandoti ad uscire quando viene
il tuo turno.

Disassemblaggio e cura
dell’attrezzatura
Disassemblare e pre-
stare le dovute cure
all’attrezzatura
Durante le immersioni in
genere e sopratutto
quando pianifichi delle
notturne, è fondamentale
che tutto sia in perfetta
efficienza. Questa fase si
rivela preziosa per man-
tenere in efficienza la tua
attrezzatura. Se puoi, è
meglio risciacquarla in
acqua dolce pulita anco-
ra prima di smontarla, se
ciò non fosse possibile,
riponila con cura nella La polpessa
tua sacca o nella cesta per risciacquarla in un secon- è un tipico

5
do momento secondo le indicazioni dello Staff. animale
Userai le stesse procedure con le torce e i segnalato- notturno
ri individuali che, se avuti in dotazione, dovrai ricon- del Mediter-
segnare a un membro dello Staff raneo

Debriefing
Ascoltare il commento dell’Istruttore
Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-
so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta con
attenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-
rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttore
e dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-
te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersione 93
Registrare l’immersione sul proprio logbook e
farla firmare dall’Istruttore
Registra l’immersione! Questa operazione serve per
confermare la tua formazione in acque libere.
Annota con cura tutti i parametri, le condizioni
ambientali, la temperatura ed aggiungi i tuoi com-
menti personali. Ricorda di far convalidare l’immer-
sione dal tuo Istruttore e chiedi se ci sono timbri o

Complimenti!
adesivi particolari che puoi apporre sul tuo libretto

Probabilmente ricorderai questa bella esperienza per molto


tempo. Immergersi di notte per la prima volta è una di quelle
cose che lasciano il segno in chi è appassionato subacqueo.
Come hai avuto modo di provare, quando la pianificazione è
Solo di notte eseguita senza lasciare nulla al caso, anche nelle esperienze
è possibile che possono sembrare più stressanti, si riescono ad ottenere
avvicinare moltissime soddisfazioni
così un pesce Probabilmente all’inizio ti sarai sentito un po’ sovra equi-
molto paggiato con i vari sistemi che servono per illuminare il buio
guardingo che c’è sott’acqua di notte ma avrai anche capito che ogni
come componente dell’attrezzatura ha, e mantiene, la sua impor-
il dentice tanza in ogni fase dell’im-
mersione. Forse questa volta
non avrai avuto modo di
usare la torcia di emergen-
za ma questo non significa
che un giorno le batterie
non possano esaurirsi prima
del previsto o che la torcia
principale non possa mai
allagarsi o spegnersi improv-
visamente. Per questo
dovrai averla sempre con te
durante un’immersione
notturna. Molte altre infor-
mazioni e suggerimenti
sulla manutenzione e gli
interventi di emergenza per
le torce allagate potrai aver-
le seguendo il corso di spe-
cialità ESA Night Diver.
Durante questo corso, inoltre, ti immergerai di notte per
altre 3 volte e imparerai molte altre tecniche per migliorare
la tua esperienza.

94
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le informa-
zioni più importanti della relativa Unità Teorica, innanzi-
tutto per migliorare la tua formazione, ma anche per arri-
vare più preparato al prossimo appuntamento con il tuo
Istruttore. Rispondi alle domande scegliendo la risposta esat-
ta tra quelle indicate, specificando se l’informazione è vera
o falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spazio.
Consegna al tuo Istruttore il questionario: se troverà delle
imprecisioni ti darà le spiegazioni necessarie. Buon lavoro!
1) L’immersione notturna è un’ottima occasione per
a. Migliorare la capacità di orientamento
b. Conoscere aspetti diversi dell’ambiente
subacqueo
c. Provare attrezzatura nuova
d. Tutte le risposte precedenti

2) Se decidessi d’immergerti di notte da una spiaggia


a. Sarebbe inutile una perlustrazione di giorno
b. Sarebbe comunque utile una perlustrazio-
ne di giorno
c. Probabilmente non vedresti niente di inte-
ressante
d. Dovresti comunque avere un appoggio in mare

3) Le condizioni ottimali per un’immersione notturna ci sono


a. Anche poco tempo dopo che il sole è calato
b. Solo dopo almeno tre ore che il sole è calato
c. Dopo la mezzanotte

5
d. Solo a notte fonda

4) Se non conosci un luogo d’immersione per una


notturna un buon consiglio è
a. Sceglierlo a caso
b. Immergersi solo da terra
c. Immergersi solo da una barca
d. Seguire un’immersione guidata presso un
centro subacqueo

5) Vero o falso. L’attrezzatura accessoria indispen-


sabile per una notturna sicura comprende una torcia e
un segnalatore individuale

6) Le più valide luci fisse di riferimento subacquee sono 95


a. Due lampade a gas da campeggio da porre
sotto la barca o vicino al punto di entrata
b. Due torce subacquee con parabola da porre
sotto la barca o vicino al punto di entrata
c.Due luci stroboscopiche da porre sotto la barca
o vicino al punto di entrata
d. Due luci psichedeliche da porre sotto la barca
o vicino al punto di entrata

7) Vero o Falso. Le torce subacquee devono essere


aperte per accedere al vano batterie o alla presa di
carica. Prima di chiudere la torcia devi assicurarti che
gli o-ring siano sgrassati bene con un solvente, prima
di essere posti nella sede di esercizio
8) Per segnalare “OK” in notturna puoi ______ mentre
per attirare l’attenzione del compagno puoi______
a. Disegnare con la luce un ampio cerchio verso
gli occhi del compagno – muovere velocemente
e lateralmente il fascio di luce della torcia
b. Disegnare con la luce un ampio cerchio sul
fondo o verso l’alto - muovere velocemente e
lateralmente il fascio di luce della torcia
c. Illuminarti la mano che segnala - muovere veloce-
mente e lateralmente il fascio di luce della torcia
d. Sia b che c

9) Vero o Falso. Di notte è meglio limitare la profondi-


tà rispetto al giorno sia per sicurezza, sia perché di notte
la vita marina è molto attiva anche in acqua bassa

10) Una volta in superficie, alla fine dell’immersione, devi


______, mentre una volta fuori dall’acqua devi ______
a. Segnalare la tua posizione a chi sta in barca
o a riva – spegnere appena possibile la torcia
subacquea per evitare che si riscaldi
b.Spegnere immediatamente la torcia – riac-
cenderla per scaricarla completamente
c. Segnalare la tua posizione a chi sta in barca
o a riva – aprire immediatamente la torcia sub-
acquea per evitare che si formi condensa
d. Segnalare la tua posizione a chi sta in
barca o a riva – segnalare la tua posizione a
chi è ancora immerso

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.

96 Firma_________________ data___________
Capitolo Sei:
Immersione di ecologia
Cosa imparerai
Durante le tue immersioni precedenti forse ti sarai
reso conto che la vita sott’acqua si manifesta nelle
forme più varie. Proprio per questo alle volte ci si può
confondere e scambiare un animale per un vegetale
o addirittura per un oggetto senza vita come un
masso. Anche tra le varie specie animali è possibile
confondersi: quasi per tutti è
facile focalizzare nella
mente la forma di un
pesce ma per quanto
riguarda gli altri
organismi che si posso-
no osservare in immersione
non è così scontato e, in ogni modo,
ci sono pesci che assomigliano talmente a delle pie-
tre che sono indistinguibili da esse (infatti ne hanno
anche acquisito il nome). Certe volte anche la
nomenclatura può confondere: un esempio è dato
dal polpo che molti chiamano polipo senza sapere
che in realtà essi sono due animali diversi: il primo
è il simpatico animale dalla grande testa e dai lun-
ghi tentacoli che cambia rapidamente colore per
mimetizzarsi con l’ambiente, sbuffa nuvole d’in-
chiostro nero e quando è disturbato si spinge via con
un potente getto d’acqua, il secondo è minuscolo,
spesso assomiglia ad un fiore e vive sempre attacca-
to al fondo da solo o insieme a molti altri individui
della stessa specie formando delle colonie che vivono
in ramificazioni arborescenti: i coralli e le gorgonie.
Una semplice conoscenza delle più significative dif-
ferenze tra gli organismi marini certamente ti sarà
utile per osservare meglio le specie che più facilmen-
te potresti incontrare in immersione. Chi impara ad
immergersi non conoscendo quasi nulla della vita
marina, le prime volte non apprende molto da quel-
lo che c’è sott’acqua sia perché è impegnato nell’ad-
destramento sia perché, addirittura, può non rico-
noscere come essere vivente qualche animale dalla
forma strana. Così nasce spesso in un secondo
momento il desiderio di saperne di più. Ecco lo scopo
di quest’immersione: l’occasione per iniziare a capi-
6
re alcuni aspetti della vita che popola l’ambiente
subacqueo. Pensa che nel 1800 il 60% delle terre 97
emerse era inesplorato; oggi stiamo esplorando addi-
rittura altri pianeti. Il mare però rimane in parte
ancora misterioso e sono ancora molte le cose che
non si conoscono. Il vantaggio del mare è che è a
portata di mano o meglio di maschera e solamente
affacciandosi sott’acqua si vedono cose che per
chiunque appartenga alla specie umana si possono
definire straordinarie. Cominciamo dunque un
Nelle zone breve viaggio alla scoperta di alcune caratteristiche
tropicali della vita marina. In quel mare che visiti ogni volta
gran parte che ti immergi, che tanto ti affascina e che sicura-
della mente non vorrai più abbandonare.
produzione
primaria è Le catene alimentari: i produttori
da addebitare Come ricorderai dal corso Open Water Diver, l’acqua,
alle alghe a causa della sua densità, assorbe la luce del sole.
microscopiche Questo assorbimento, che è in relazione a profondi-
che vivono tà, torbidità e movimento dell’acqua, trasforma lette-
in simbiosi ralmente la luce. Essa infatti perde i suoi colori a par-
con le tire già dai primi metri: prima il rosso, poi l’arancio, il
madrepore giallo e cosi via. Il colore che resiste e penetra di più
in profondità è il blu: è sufficiente guardare la super-
ficie del mare o mettere la testa sott’acqua per ren-
dersene conto. Ma que-
sto fattore come condi-
ziona la vita degli organi-
smi che vivono sott’ac-
qua? In modo determi-
nante. In particolare, le
trasformazioni della
luce condizionano la
distribuzione degli
organismi sott’acqua.
La luce agisce in prima
linea nella produzione di
sostanza organica attraver-
so la fotosintesi: ad effet-
tuarla sono anche sott’ac-
qua, come sulla terrafer-
ma, i vegetali che per
questo si chiamano
produttori.
I vegetali che vivono sot-
t’acqua e che potrai osservare in immersione si distinguo-
no in alghe e fanerogame (le vere piante). Le alghe si pos-
sono dividere tra quelle che amano la luce e quelle che
amano l’ombra. I tre gruppi di alghe più facilmente osser-
vabili sono: le verdi e le brune che in genere amano la luce
e le rosse che in genere amano l’ombra.
98 Distinguere in immersione gli ambienti maggiormente
a cielo aperto, in altre parole più esposti alla luce del
sole (i fondali piatti, la superficie delle rocce, le diste-
se di sabbia) da quelli maggiormente in ombra (pareti
ridossate dalla luce, le entrate di caverne e grotte) ti
può servire per l’osservazione delle diverse specie di
vegetali. Il colore delle alghe alcune volte ti può esse-
re utile per riconoscerle ma questa non è una regola
assoluta perché esistono alghe di colore verde che
sono alghe brune, alghe di colore bianco che sono
alghe verdi ecc. In certi casi anche la forma potrebbe
confondere. L’alga palla verde è un esempio che
spesso mette in difficoltà i subacquei; infatti, essa può
essere scambiata per una spugna a causa della sua
forma rotondeggiante. In ogni modo non ci sono
dubbi: è proprio un’alga! Ombrellino
Le alghe più facilmente riconoscibili dai primi metri di mare:
sono: l’ombrellino di mare, caratteristico perché non- nonostante
ostante abbia dimensioni macroscopiche è costituito le sue
da una sola cellula, l’alga palla verde, dalla forma dimensioni
rotonda nei piccoli esemplari e schiacciata nelle quest’alga è
forme più grandi, l’alga coda di pavone, bianca a costituita
forma di ventaglio. da una
Ma sono le alghe più piccole, quelle unicellulari che vivo- sola cellula
no e vagabondano in mare aperto e i cui
cicli di distribuzione sono legati alla quanti-
tà di luce disponibile, a rappresentare la più
importante componente vegetale marina:
infatti esse sono alla base delle catene ali-
mentari. Senza addentrarci troppo nella
complessità delle reti alimentari, afferme-
remo che i vegetali in genere sono “orga-
nismi produttori” perché non necessitano
d’altro che della luce, dell’acqua e dell’a-
nidride carbonica per produrre sostanza
organica, per sopravvivere e crescere.
Altri tipi di vegetali sono le faneroga-
me, in tutto simili alle piante terrestri.
Esse fioriscono, fruttificano e sono
provviste di radici, fusto e foglie.
L’esempio che più facilmente potrai
osservare in immersione è la posidonia
che forma vere e proprie praterie som-
merse in cui vivono moltissimi altri
organismi e le cui foglie sembrano dei lunghi nastri
verdi.
I consumatori
Essere alla base della catena alimentare come lo sono
6
i vegetali significa che esistono altri organismi - gli
animali - i quali si cibano di essi: essi sono detti gene- 99
ricamente consumatori.
In Mediterraneo non sono molti i pesci completa-
mente erbivori ma se in immersione ti fermi vicino ad
una roccia, potrai facilmente osservare dei piccoli
branchi di pesci tutti uguali che brucano le alghe pro-
prio come una capra bruca l’erba. Cerca di mantene-
re una certa distanza e un buon assetto neutro: potrai
così osservare molti esemplari di salpe, bellissimi
pesci argentati dalle caratteristiche strie longitudinali
dorate. Questi pesci, nella loro fase adulta si nutrono
quasi esclusivamente di alghe. Gli animali che si
cibano di vegetali si chiamano consumatori di 1°
livello. Oltre a certi pesci, sono consumatori di 1°
livello anche altri tipi di animali tra cui certe specie di
riccio di mare, che osserverai numerosi e apparente-
mente immobili sulle rocce. Alcune specie di questi
La catena spinosi animali brucano le alghe e altre, come il ric-
alimentare cio di prateria, oltre alle alghe si cibano del fusto e
delle balene delle radici della posidonia. I ricci si spostano lenta-
mente per mezzo di piccoli pedicelli posti sul guscio.
Forse conoscerai la puntura di spina di riccio, quindi
è meglio se eviti d’appoggiartici sopra perché le
spine si romperebbero facilmente per rimanerti con-
ficcate nelle mani o nelle
ginocchia.
1 balena Siamo a buon punto: hai
già imparato a distingue-
re un produttore da un
consumatore di 1° livello.
Un altro esempio di con-
sumatore di 1° livello,
che si ciba cioè di vegeta-
li e che si ritrova in miliar-
di di esemplari, è un
microscopico gamberetto
che purtroppo non si può
vedere in immersione ed
è chiamato krill. Questo
piccolo gamberetto è
importantissimo perché
miliardi di miliardi di alghe miliardi di krill rappresenta l’alimenta-
zione delle balene.
Queste ultime, ponendo-
si al secondo posto in questa catena alimentare si
definiscono consumatori di 2° livello. Esse non
devono fare altro che aprire la bocca e filtrare grandi
quantità d’acqua per trattenere il cibo.
Siamo così arrivati al secondo punto: anche i consu-
matori di 1° livello a loro volta possono essere pre-
100 dati e mangiati da qualcun altro.
20 catena balene
Forse questo è l’aspetto più conosciuto della vita
marina. Infatti tutti, più o meno, sanno che in mare il
pesce più grande di solito mangia quello più piccolo.
In linea di massima, sott’acqua, esclusi i vegetali e gli
organismi erbivori che non cacciano, è proprio que-
sto ciò che succede. La vita marina però è molto

Minitest
più complessa di così: i consumatori di 2° livello, a
seconda del loro stadio di crescita, potranno essere
sia “prede” sia “ predatori”: animali della stessa spe-
cie potranno cacciarsi tra loro (un pesce grande può
cacciare le larve di un altro pesce) e in molti casi spe-
cie animali completamente diverse tra loro convivo-
no a stretto contatto per ricavarne cibo, protezione e 1) Qual è il fattore che
pulizia. maggiormente condizio-
na la distribuzione degli
Vertebrati e invertebrati organismi marini sott’ac-
Appena ti immergi e inizi la discesa, sicuramente vedi qua?
qualche specie di pesce e anche in prossimità del a. La luce
fondo, puoi osservare molte specie di pesci più o b. La corrente
meno colorati che brucano le alghe o si rincorrono. I c. La profondità
pesci, però, non sono gli unici animali che vivono
sott’acqua. Le forme di certi organismi alle volte non 2) Le catene alimentari
fanno pensare ad animali e per questo spesso molte marine hanno alla loro
specie di animali diverse dai pesci passano inosser- base
vate. Sarebbe impossibile in questo contesto analiz- a. I pesci
zare tutte le specie di animali marini conosciute ma b. I mammiferi
per favorirne l’osservazione è possibile fare una c. I vegetali
prima distinzione. Gli animali si possono distinguere
in animali vertebrati e animali invertebrati. I verte- 3) Gli animali che si
brati si definiscono così perché hanno una colonna cibano di vegetali si defi-
vertebrale, una struttura rigida – lo scheletro - cartila- niscono
gineo od osseo e un cranio che contiene il cervello. a. Carnivori e consuma-
Sono vertebrati marini tutti i pesci, i mammiferi tra tori di 1° livello
cui balene, delfini, leoni marini e otarie, i rettili tra cui b. Erbivori e consumatori
le tartarughe e molte specie di uccelli tra cui pingui- di 1° livello
ni, albatri, cormorani, pellicani, gabbiani ecc. Tra i c. Carnivori e consuma-
vertebrati analizzeremo i pesci, i più numerosi e facil- tori di 2° livello
mente osservabili.
Gli animali invertebrati invece non possiedono una
colonna vertebrale e sono rappresentati in moltissi-
me specie diversissime tra loro per forma e abitudini
Risposte: 1a – 2c – 3b
di vita. Analizzeremo in seguito le specie più comuni
e facili da osservare in immersione.
I pesci
Sono le forme di vita che per tradizione e cultura si
associano più facilmente al mare e per questo sono
anche quelle che istintivamente ricerchi con lo sguar-
do appena metti la testa sott’acqua.
6
Tutti i pesci sono Vertebrati e puoi osservare queste
caratteristiche osservando nel piatto i resti di un 101
pesce che è stato servito intero a tavola e poi man-
giato. I pesci possono avere lo scheletro cartilagineo
od osseo. I pesci cartilaginei sono rappresentati da
squali, razze, mante, aquile di mare e trigoni. In
Mediterraneo durante le immersioni si possono
osservare più facilmente trigoni e aquile di mare.
Non sono incontri frequenti ma quando capita lo
spettacolo è magnifico. Le aquile di mare si possono
Anche vedere guardando in lontananza nel blu, i trigoni
nei mari possono trovarsi appoggiati sul fondo e in parte rico-
tropicali perti da sabbia e da altri sedimenti e non è raro che
dell’Indo questi ultimi si possano ritrovare nello stesso posto
Pacifico le da una volta all’altra. Se in immersione ti capita di
castagnole vedere un trigone, cerca di non avvicinarti troppo,
formano perché quasi sicuramente il volteggiante animale
grandi prenderebbe la fuga sollevandosi dalla sabbia in un
assembra- volo maestoso e radente.
menti sopra I pesci ossei raggruppano circa 25.000 specie e,
le scogliere come dice il nome, molte parti del loro scheletro
coralline sono d’osso. Quante specie di pesci potrai vedere
sott’acqua? Certamente moltissime, anche se l’osser-
vazione delle varie specie dipende da dove ti immer-
gerai. In Mediterraneo non mancano molte specie di
pesciolini coloratissimi che potrai facil-
mente osservare appena sceso sott’ac-
qua di qualche metro. Se ti immergi in
un ambiente roccioso, anche dove il
fondo sale quasi fino alla superficie, o
sulla posidonia, facilmente ti ritroverai
in mezzo a nuvole di piccoli pesci tutti
uguali di colore castano scuro: le
castagnole. Se ci fai caso, prima d’im-
mergerti e se l’acqua è abbastanza lim-
pida, potrai vederle dalla barca come
tante piccole ombre scure sotto la
superficie. Una particolarità che si può
osservare durante il periodo estivo è la
presenza dei piccoli nati dopo la schiu-
sa delle uova, uguali nella forma ai
genitori ma completamente diversi
nella colorazione – blu elettrico – che
cambia mentre essi raggiungono lo sta-
dio adulto. Potrai così osservare picco-
li esemplari completamente blu, altri blu e neri, altri
castano scuro.
I fondali rocciosi offrono anche altri spettacoli: i tordi
e le donzelle. Questi pesci molto colorati popolano i
fondali già dai primi metri e sono: il tordo pavone, il
tordo fischietto, il tordo rosso, il tordo verde, la don-
102 zella, la donzella pavonina. Potrai facilmente osser-
vare il tordo pavone mentre sbriciola frammenti di
detriti con le robuste labbra o un piccolo tordo chia-
mato pulitore perché è spesso impegnato a pulire la
pelle di altri pesci di specie diverse i quali si mettono
dritti “in candela”, una posizione che agevola queste
operazioni. Una curiosità straordinaria che fa capire
anche l’origine del nome - tordo - riguarda la ripro-
duzione di molte di queste specie, che avviene depo-
nendo le uova in nidi tondeggianti costruiti da
alghe. Proprio come gli uccelli!
Le donzelle sono più affusolate dei tordi e sono colo-
rate da bande longitudinali gialle, rosse e bianche. La
donzella pavonina si osserva più facilmente nelle
zone meridionali del Mediterraneo mentre la donzel-
la comune vive da pochi metri fino a profondità di
120 metri. Entrambe queste specie sono molto terri-
toriali. Ti sarà sufficiente rimanere in assetto neutro Un piccolo
vicino a qualche roccia per osservare molte scene di tordo grigio
brevi e fulminei inseguimenti tra le donzelle e altre difende
specie di pesci che entrano nel loro territorio. il suo nido
Un’importante famiglia di pesci comunemente osser- di alghe
vabili sott’acqua in Mediterraneo è quella degli spa-
ridi a cui appartengono molte specie. Conoscerai
forse le orate, le occhiate e i saraghi
Perché apprezzati sulla tavola, le prime
ormai anche soggette ad allevamento
intensivo. Tra i pesci che appartengono
a questa famiglia potrai facilmente
osservare alcune specie di saraghi. Essi
si riconoscono per il corpo tondeggian-
te alto e compresso, la colorazione
argentea di base e, a seconda della spe-
cie, caratteri distintivi particolari. Nei
mari tropicali c’è invece da scervellarsi
a riconoscere le tante specie di pesci
farfalla: mentre è facile assegnarli a
questo gruppo, per il loro aspetto com-
plessivo, distinguere una specie dall’al-
tra richiede molto allenamento e l’uso
di una buona guida di riconoscimento.
Orientarsi nella diversità dei pesci tro-
picali non è facile e spesso anche le
specie di grandi dimensioni pongono
problemi di identificazione. Abbiamo visto alcune
delle specie più facilmente osservabili fin dai primi
metri. Ci sono pesci che vivono quasi sempre nasco-
sti durante il giorno prediligendo la vita e la caccia
notturna. Essi sono murene e gronghi che pur
6
assomigliando a serpenti sono pesci veri e propri.
Durante il giorno potresti trovarne uno dentro ad una 103
tana dalla quale sporgerà solo la testa o la coda. Sarà
importante non stuzzicarli infilando la mano nella
tana perché potrebbero avere reazioni difensive vio-
lente morsicando il disturbatore, anche se di solito
preferiscono scivolare via. Questi animali sono pre-
datori formidabili ed è più facile osservarli fuori tana
durante l’immersione notturna.
Gli invertebrati più comuni
In immersione è abbastanza facile osservare qualche
esemplare di polpo o di seppia. Questi simpatici ani-
mali, come abbiamo detto in precedenza, sono inver-
tebrati privi di scheletro ma la loro più straordinaria
caratteristica è il mimetismo che gli permette di
assumere la colorazione “in tinta” con l’ambiente in
cui si trovano. Spesso capita che il Diveleader che
guida l’immersione segnali verso il fondo la presenza
Due seppie di un polpo che gli altri del gruppo non vedono. E’
maschio si necessario concentrarsi sul perimetro del corpo e sulle
contendono pupille, che spesso si riescono a distinguere nel conte-
una femmi- sto in cui si trovano. Questo bellissimo animale trova
na su un rifugio principalmente in buchi del fondo che circonda
fondale tro- con pietroline e quant’altro trovi nelle vicinanze spo-
picale standole con gli 8 tentacoli muniti di ventose. Rimanere
fermi ad osservare un
polpo che in un secondo
cambia completamente
colore è uno spettacolo
incredibile: ineguagliato
anche dai migliori effetti
speciali!
La seppia rispetto al
polpo ha meno contatti
con il fondo. Essa si spo-
sta rimanendo radente al
fondo o anche a mez-
z’acqua e sembra un’a-
stronave che esegue
manovre di pilotaggio,
circondata da una pinna
laminare che ondula in
continuazione. Se ti
muovi piano potrai avvi-
cinarti senza che fugga
ma se spaventata la reazione sarebbe fulminea e
come in un cartone animato ti lascerebbe solo e stu-
pefatto in una nuvola di inchiostro nero.
Nei mari tropicali le seppie spesso sono di dimensio-
ni notevoli e a volte fanno assistere alle loro com-
plesse cerimonie di corteggiamento, durante le quali
104 un maschio dominante cerca di tenere a bada altri
Minitest
pretendenti alla femmina. Questi due animali hanno
in comune il fatto che dispongono di tentacoli con
ventose, si spostano attraverso un getto d’acqua
che fuoriesce da un imbuto, si mimetizzano,
spruzzano nuvole d’inchiostro per confondere prede
e predatori e hanno grandi occhi. Occhi ancora più 1) I pesci sono animali
grandi sono quelli del calamaro e sono la caratteristi- vertebrati e possono
ca di questo animale che colpisce di più; infatti gra- avere lo scheletro
zie ad essi riesce a vedere anche a centinaia di metri a. Osseo o squamoso o
di profondità. b. Cartilagineo o squa-
Questi animali hanno anche un robusto becco che moso
può infliggere dolorosi morsi, quindi, se avrai la for- c. Osseo o cartilagineo
tuna di osservarli, è meglio che cerchi di non affer-
rarli o strapparli dal loro rifugio (specialmente il 2) I tordi sono pesci
polpo che rimane spesso in tana o aderente al fondo molto colorati e prendo-
fidandosi troppo del suo mimetismo). no questo nome dal fatto
Altre specie completamente diverse di animali inverte- che molte specie
brati in cui quasi certamente ti imbatterai sono le stelle a. Depongono le uova in
marine. Apparentemente immobili come i ricci, anche le appositi nidi come fanno
stelle marine si spostano molto lentamente sulle rocce o gli uccelli
sul fondo per mezzo di piccoli pedicelli. Una tra le spe- b. Partoriscono i piccoli
cie più comuni in Mediterraneo è la stella rossa, ben in appositi nidi come
distinguibile sulle rocce ma che rivela tutta la sua bellez- fanno gli uccelli
za se illuminata dalla luce di una torcia. c. Hanno le pinne ugua-
li alle ali degli uccelli
Modalità di raccolta del cibo
Molte specie di animali invertebrati usano procurarsi 3) Vero o Falso. La
il cibo con sistemi talmente differenti e curiosi da una murena e il grongo non
specie all’altra che meritano di essere distinti proprio sono pesci, ma serpenti
in base alle modalità di raccolta del cibo. Vediamo le
principali categorie di questi animali che potrai 4) Polpo, seppia e cala-
osservare facilmente in immersione. maro sono
a. Pesci invertebrati
I sospensivori. Se in immersione ti capiterà di b. Pesci vertebrati
osservare degli organismi attaccati al fondo che si c. Animali invertebrati
presentano simile a fiori o che hanno lunghi tentaco-
li simili a filamenti, probabilmente si tratterà di ani-
mali sospensivori.
Come dice questo termine, essi non devono fare altro
che aspettare che il cibo – in sospensione e traspor-
tato dalla corrente - cada fra le loro braccia, tentacoli
Risposte: 1c- 2 a – 3 Falso – 4c
o ciuffi per portarselo alla bocca.
In immersione potrai osservare i coralli e le gorgonie
che sono colonie composte di molti piccolissimi
polipi, le margherite di mare che rivestono le pareti
in ombra di molte rocce e gli spirografi che sono
vermi ma sembrano fiori dal lungo gambo a forma di
tubo i quali si aprono verso l’alto. Questi ultimi
hanno dimensioni macroscopiche ma se vuoi osser-
vare bene i primi due, prova con una lente d’ingran- 105
dimento: vedrai meglio i loro piccoli tentacoli aperti
proprio come i petali dei fiori. La cosa importante sarà
non arrecare danni e disturbo, quindi devi essere
sicuro di stare sott’acqua in una posizione corretta per
non sollevare sedimento.

I deposivori. In ambiente roccioso ti capiterà spesso


di vedere delle lunghe stringhe nere appoggiate al
fondo che escono da sotto qualche masso e al termine
si biforcano a “ T ”. Quello che vedrai è la proboscide di
un animale molto comune in Mediterraneo. Si chiama
bonellia ed è una specie di verme. La proboscide serve
appunto per ritirare il cibo che si deposita su di essa e
che è formato da residui organici.

I detritivori. Questi animali per cibarsi usano ingerire i


Una classica detriti che poi filtrano trattenendo le sostanze organiche
simbiosi ed espellono i residui dall’ano, che si trova opposto alla
tra un bocca. Sott’acqua, più spesso nella sabbia, si vedono
pulitore e comunemente le oloturie (o cetrioli di mare), che stri-
un grande sciano lentamente sul fondo o sulle rocce.
pesce
tropicale I filtratori. I più caratteristici sono le spugne. Forse
saprai che questi organi-
smi sono animali ma forse
non sapevi che questa è
una scoperta abbastanza
recente: infatti fino alla
metà del Settecento si
pensava che le spugne
fossero vegetali. Le spu-
gne non si muovono,
rimangono fisse al sub-
strato e non hanno nep-
pure organi. In ogni modo
quello che mangiano è
rappresentato da materia
organica che viene risuc-
chiata all’interno dell’ani-
male attraverso piccoli fori
che puoi facilmente osser-
vare sulla sua superficie
esterna. Altri fori più gran-
di servono per incanalare via l’acqua dopo che il cibo è
stato filtrato. Lo stesso sistema viene usato da organismi
molto più complessi, come i molluschi bivalvi.
Le simbiosi
La vita di due esseri, animali o vegetali, appartenenti
a specie diverse, può in molti casi diventare un rap-
106 porto molto stretto: una vera vita in comune, come
nel caso delle simbiosi.
Avrai visto almeno in fotografia il pesce pagliaccio
che sta sempre a stretto contatto con l’attinia, un
invertebrato munito di tentacoli urticanti. Il pesce
tiene pulita l’attinia la quale lo protegge con i suoi
tentacoli. Ovviamente il pesce pagliaccio è immune

Minitest
dall’azione urticante dei tentacoli. Questo spettacolo
si può osservare nei mari tropicali dell’Indo Pacifico
anche in pochi metri d’acqua.
In tutti i mari del mondo l’esempio classico di sim-
biosi è quella tra il paguro (un simpatico crostaceo
simile all’aragosta) e l’attinia. Un particolare curioso:
il paguro vive dentro la conchiglia di qualche mollu- 1) Un animale sospensi-
sco morto sulla quale stanno aderenti le attinie e, voro è caratterizzato dal
man mano che cresce, esso cambia conchiglia sce- fatto che
gliendone di più adatte alle sue dimensioni. Quando a. Si muove sul fondo per
avviene lo scambio, il simpatico animale prende le catturare il cibo
attinie dalla conchiglia vecchia e le piazza sulla con- b. Nuota a mezz’acqua
chiglia nuova. L’attinia, che cattura il cibo in sospen- per catturare il cibo
sione, trae vantaggio dalla convivenza con il paguro c. E’ attaccato al fondo e
perché quest’ultimo, camminando molto sul fondo, aspetta che piccole parti-
le facilita la cattura di grandi quantità di cibo. Il pagu- celle in sospensione cada-
ro riceve in cambio protezione dai tentacoli urticanti. no fra i suoi tentacoli
L’esempio più straordinario di simbiosi lo potrai incon-
trare se viaggerai in un mare tropicale: è la barriera 2) Un tipico animale fil-
corallina in cui piccolissime alghe vivono immerse tratore munito di fori per
nei tessuti delle madrepore e le une e le altre si l’entrata e l’uscita del-
scambiano sostanze utili alla crescita di entrambi. l’acqua è
Abbiamo già parlato in precedenza di certi pesci a. La spugna
pulitori. Essi, insieme anche ad alcune specie di b. L’alga palla verde
gamberi, si cibano dei tessuti morti e di parassiti di c. La margherita di mare
altri pesci più grandi, che grazie a questo vivono al
sicuro da certe malattie. 3) Una classica simbiosi
Un altro tipo di rapporto di simbiosi, in cui però solo è quella tra
uno dei due animali trae vantaggio dalla convivenza, a. Il paguro e l’attinia
a danno dell’altro, è il parassitismo. Forse in immer- b. Il pesce pagliaccio e
sione ti capiterà di osservare qualche pesce con attac- l’attinia
cato al corpo, più spesso vicino alla coda, dei corpu- c. Entrambe le precedenti
scoli ovali e scuri. Probabilmente si tratterà di crosta-
cei parassiti i quali vivono cibandosi dei tessuti del-
l’ospite. Anche le gorgonie subiscono forme di paras-
sitismo, a volte tali da rimanere totalmente soffocate.
E’ il caso del corallo nero del Mediterraneo che spes-
so cresce sopra lo scheletro delle gorgonie fino a
ricoprirlo interamente.

107
Schema dell’immersione in acque libere
Briefing
Ascoltare la descrizione delle attività da svolge-
re e fare domande per eventuali chiarimenti
Prima delle Acque Libere il briefing è particolarmente
importante perché non è conveniente risalire durante
l’immersione o uscire dall’acqua per chiarire qualcosa. E’
Un paguro meglio ascoltare con attenzione, scendere e godersi l’im-
eremita con mersione di ecologia in ambiente rilassato per aumenta-
il suo carico re il tuo comfort, il divertimento e la sicurezza.
di attinie L’istruttore ti spiegherà quello che dovrai fare, dove,
sulla come e quando, perciò è fondamentale che sospendi
conchiglia ogni attività e che gli rivolgi tutta la tua attenzione.
Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chiaro,
l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzatura


Preparare correttamente tutta l’attrezzatura neces-
saria per l’immersione, indossarla con l’ausilio del
compagno e controllarla reciprocamente
Puoi montare il Gav e gli erogatori sulla bombola e con-
trollare che sia carica. La vestizione può dipendere dal-
l’uso e dal tipo di imbarca-
zione e puoi effettuarla sia
fuori sia direttamente in
acqua. La verifica è quanto
di meglio puoi fare in ulti-
ma fase per prevenire pro-
blemi legati all’attrezzatura,
compresi quelli legati al
controllo dell’assetto.
Devi curare attentamente
questa fase e segnalare
all’Istruttore o allo Staff se
tu o il tuo compagno rile-
vate problemi con qual-
che elemento dell’attrez-
zatura. Puoi usare la paro-
la GRAZIE per ricordare
la procedura di controllo:
Gav, Rubinetterie, Aria,
Zavorra, Individua l’ero-
gatore di riserva, Erogatori

Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per
108 un corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-
che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento


Scendere con l’assetto corretto usando i riferimenti
di una cima o di una parete, correggere la velocità
di discesa con l’aiuto del Gav e fermarsi in assetto
neutro prima di raggiungere la profondità prevista
Un pesce
Osservazione e identificazione delle specie pagliaccio
In immersione tentare di identificare alcune tra i tenta-
delle specie osservate durante l’immersione coli di
Vedrai che non sarà difficile questo esercizio di iden- un’attinia è
tificazione, anzi, sarà molto divertente. Ricorda che uno spetta-
non serve avere un raggio di azione molto vasto: è colo irresi-
più utile muoversi piano, osservare stibile
l’ambiente con calma e identificare gli
organismi in base alle informazioni
ricevute prima di immergersi. Per
osservare bene gli organismi più picco-
li puoi usare una lente d’ingrandimen-
to che ti permetterà di focalizzare i par-
ticolari: i fori delle spugne, i tentacoli
dei polipi di gorgonie e coralli o il
mimetismo dei polpi.

Risalita controllata lungo un riferimen-


to e sosta di sicurezza
Risalire lentamente non più veloce
di 10 metri al minuto lungo un rife-
rimento e fermarsi a 5 metri per
una sosta di sicurezza di 3 minuti
E’ importante risalire lentamente e fer-
marsi per una tappa di sicurezza in tutte
le immersioni; in questo modo aumen-
terai la tua sicurezza nei confronti
dell’MDD potendo smaltire ulteriore
azoto dal tuo organismo. L’Istruttore ti
fornirà le indicazioni necessarie per fare
la sosta di sicurezza

Uscita
Uscire dall’acqua applicando le tec-
niche suggerite dall’Istruttore

Smontaggio e cura dell’attrezzatura


Smontare e prestare le dovute cure all’attrezzatura
Nelle immersioni in genere, è fondamentale che tutto sia
in perfetta efficienza. Questa fase si rivela preziosa per
6
mantenere in efficienza la tua attrezzatura. Se puoi, è
meglio risciacquarla in acqua dolce pulita ancora prima di 109
smontarla, se ciò non fosse possibile, riponila con cura
nella tua sacca o nella cesta per risciacquarla in un secon-
do momento secondo le indicazioni dello Staff

Debriefing
Ascoltare il commento dell’istruttore
Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-
so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta con
Una attenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-
seppiola, rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo istrutto-
incontrata re e dallo staff. Approfittane per migliorare ulterior-
di notte, mente e non esitare a fare domande!
dimostra
che non Convalida dell’immersione
sono le Registrare l’immersione sul proprio logbook e
dimensioni farla firmare dall’istruttore
a rendere Registra l’immersione! Questa operazione serve per confer-
interessanti mare la tua formazione in acque libere. Annota con cura tutti
gli animali i parametri, le condizioni ambientali, la temperatura ed
marini aggiungi i tuoi commenti personali. Ricorda di far convalida-
re l’immersione dal tuo istruttore e chiedi se ci sono timbri o
adesivi particolari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!
In questo capitolo hai già trovato molte
informazioni sugli organismi che più
facilmente potrai osservare sott’acqua
anche dai primi metri. Questo ti favorirà
nelle tue immersioni di osservazione
naturalistica perché non dovrai scende-
re molto profondo e avrai più tempo a
disposizione da trascorrere sott’acqua. E’
incredibile quanto appaia diversa la vita
marina da quella che osserviamo abi-
tualmente fuori dall’acqua ma forse
avrai notato che in realtà le basi neces-
sarie allo sviluppo della vita sono le stes-
se: la luce e l’acqua danno origine alle
catene alimentari. Sicuramente gli
aspetti che ancora si possono approfon-
dire sono molti e presto ti verrà voglia di
saperne di più. A tua disposizione c’è un
bellissimo corso di biologia marina con tre appassionanti
immersioni e affascinanti lezioni: ESA Ecodiver. Un corso
più approfondito che ti svelerà altri misteri del mondo som-
merso.

110
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le
informazioni più importanti della relativa Unità
Teorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-
zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-
simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondi
alle domande scegliendo la risposta esatta tra quelle
indicate, specificando se l’informazione è vera o
falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-
zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-
verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-
sarie. Buon lavoro!

1) La luce agisce in prima linea nella produzione di


energia attraverso la fotosintesi: a trarne vantaggio
sono
a. I vegetali
b. I produttori
c. Gli animali
d. Sia a che b

2) I vegetali marini si dividono tra


a. Alberi e fiori
b. Alghe e fanerogame
c. Quelli a foglia e quelli a fusto
d. Quelli a radice e quelli a fiore

3) Un esempio di consumatore di 1° livello è un ani-


male
a. Predatore
b. Predato
c. Erbivoro
d. Carnivoro

4) Vero o Falso. I consumatori di 2° livello possono


essere sia prede che predatori

5) Una famiglia di pesci molto importante è quella


degli sparidi. Ad essa appartengono
a. I saraghi
b. I tonni
6
c. I delfini
d. Le murene 111
6) Il polpo vive _____ mentre la seppia ______
a. Sul fondo – vive dentro a dei buchi
b. Sul fondo – ha meno contatti con il fondo
c. A mezz’acqua – ha più contatti con il fondo
d. A mezz’acqua – vive sul fondo

7) La caratteristica più sorprendente del polpo è data


da
a. I grandi occhi
b. I lunghi tentacoli
c. La grande testa
d. Il mimetismo

8) Se in immersione ti capita di osservare un organi-


smo fisso simile ad un fiore o che ha lunghi tentaco-
li simili a filamenti, probabilmente si tratterà di
a. Un animale detritivoro
b. Un animale filtratore
c. Un vegetale sospensivoro
d. Un animale sospensivoro

9) Le spugne sono animali filtratori che


a. Aspirano l’acqua e il cibo da piccoli fori
b. Aspirano l’acqua da una grande bocca
c. Catturano il cibo con dei tentacoli
d. Catturano il cibo con una proboscide

10) L’attinia trae vantaggio dalla convivenza con il


paguro perché esso
a. Rimane fermo sul fondo, facilitandole la cat-
tura del cibo
b. Cammina molto sul fondo, facilitandole la
cattura del cibo
c. Rimane fermo sotto ai massi, facilitandole la
cattura del cibo
d. Nuota a mezz’acqua, facilitandole la cattura
del cibo

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte con


l’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione di
quelle da me sbagliate.

112 Firma_________________________data__________
Appendice
Schema per la pianificazione
dell’immersione
Pianificazione generica
Compagno d’immersione
Data e orario dell’immersione
Scopo dell’immersione
Luogo prescelto
Località alternativa
Percorso per raggiungere la località
Appuntamento: luogo e orario
Attrezzatura particolare
Controllo previsioni meteomarine
Verifica e ricarica delle bombole
Verifica e preparazione dell’attrezzatura
Kit con attrezzi e parti di riserva
Zavorra completa
Borsa completa
Mezzi di trasporto
Informazioni sul sito
Contatti d’emergenza
Informazioni per chi rimane a terra
Cibo e bevande
Prenotazioni/Biglietti
Denaro
Pianificazione sul punto d’immersione
Condizioni psicofisiche
Condizioni meteomarine
Idoneità delle condizioni ambientali
Individuare e provare i sistemi di comunicazione
Decidere tecniche e punti di entrata
Decidere tecniche e punti di uscita
Sistema di coppia
Tecniche di comunicazione subacquea
Percorso
Limiti di profondità e tempo
Procedure di emergenza
Controllo dell’attrezzatura

In caso di necessità contattare:__________________

_____________________________________________

_____________________________________________
113
Da non dimenticare
Varie
Documento di riconoscimento
Brevetto
Log book
Prenotazioni / biglietti
Informazioni sui contatti d’emergenza
Costume da bagno
Filtro o crema solare
Occhiali da sole
Berretto
Giacca a vento
Asciugamano
Accappatoio
Ciabatte
Cuffia e occhialini per il nuoto
Abbigliamento di ricambio
Cibo / bevande
Medicinali

Attrezzatura
Borsa
Pinne, maschera e snorkel
Muta
Sottomuta
Cappuccio
Guanti
Calzari
Zavorra
GAV
Bombola carica
Erogatore principale
Erogatore di riserva
Manometro
Frusta del GAV
Frusta della muta stagna
Coltello

Strumenti
Computer
Strumenti integrati
Profondimetro
Timer
Bussola
Termometro
Tabelle
114
Accessori
Lavagnetta
Schede di riconoscimento delle specie
Matita
Boa segnasub
Segnalatore di superficie
Mulinello
Torcia principale
Torcia di riserva
Strobo
Luce di posizione
Moschettoni
Liquido antiappannante
Cimetta per l’attrezzatura

Attrezzatura di riserva
0-ring
Bombole
Pesi
Cinghioli
Utensili
Kit per riparare la muta

Attrezzatura particolare
Macchina fotografica
Obiettivi
Flash
Pellicola
Videocamera
Custodia
Cassette
Illuminatori
Batterie
Caricabatterie
Cavetti

Note
______________________________________________________
______________________________________________________
_____________________________________________________
______________________________________________________
______________________________________________________
______________________________________________________
______________________________________________________
______________________________________________________
115
9 consigli per la difesa
dell'ambiente
Mettendo in pratica questi semplici suggerimenti,
darai il tuo importante contributo alla salvaguardia
dell’ambiente.

1) In immersione mantieni un assetto neutro, evita il


contatto con il fondo e con gli organismi marini:
senza i guanti starai più attento a dove metti le mani.
2) In prossimità del fondo blocca ogni movimento di
mani e pinne e, se devi posarti, controlla che le tue
ginocchia e le pinne non creino danni.

3) Evita di passare sotto le volte o nelle grotte, potre-


sti urtare e danneggiare gli organismi, inoltre le bolle
d’aria intrappolate sul soffitto causano gravi danni
all’ambiente.

4) Non attaccarti a tartarughe, grandi pesci, o cetacei,


ma nuota con loro, non inseguire gli animali se ti
accorgi di recare disturbo.

5) Evita di toccare organismi che non conosci o che


potrebbero essere delicati; non accarezzare i pesci ed
altri organismi, potresti asportare il muco protettivo
che li ricopre e causare lesioni.

6) Non raccogliere dal fondo organismi vivi o morti,


reperti di valore storico o archeologico e oggetti
coperti da alghe ed animali.
7) Non acquistare souvenir prodotti con materiali
provenienti dal mare, scoraggerai così la loro rac-
colta.
8) Non buttare niente in acqua (rifiuti, filtri di siga-
retta, batterie, bottiglie, carta, cibo, ecc): getta i rifiu-
ti negli appositi contenitori.

9) Continua la tua formazione ed approfondisci la


conoscenza degli ambienti marini, scoprirai che ogni
luogo merita un'immersione e che in ogni fondale c'è
una straordinaria varietà di organismi da scoprire.

Tutti gli abitanti ed i frequentatori degli spazi som-


mersi ti ringraziano fin d’ora per il tuo impegno.
116
9 regole per la sicurezza
1 Mantieni efficiente il tuo equipaggiamento.
Controllalo prima di partire per un viaggio e prima dell’immersione.

2 Devi essere fisicamente e psichicamente in forma.


L’esercizi fisico e la dieta adeguata ti faranno apprezzare di più
l’attività subacquea. Puoi mantenerti mentalmente allenato a pre-
venire lo stress e l’ansia riprovando ogni tanto i principali esercizi
del Corso Open Water, specialmente quando non ti immergi da
molto tempo. Incomincia l’immersione riposato, caldo e idratato.

3 Immergiti secondo il tuo grado di esperienza.


Considera che potresti immergerti in condizioni di profondità per te
insolite, con forte corrente, in acqua fredda o in condizioni di scarsa
visibilità, quindi è meglio se prima ricevi l’adeguata preparazione.

4 Pianifica l’immersione e segui il piano che hai fatto.


Immagina i potenziali problemi che potresti trovarti ad affrontare,
come prevenirli e rispondere ad essi. Accordati con il tuo compagno
su limiti sicuri di tempo, profondità, di percorso e i corretti segnali.

5 Controlla i tuoi strumenti e mantieni un buon


margine di sicurezza.
Sebbene tu possa conoscere i tuoi consumi abituali, condizioni
di profondità, corrente e fatica potrebbero farti consumare di
più. Non considerare i limiti delle tabelle o del computer come
assoluti, ma rimani ben entro i limiti.

6 In immersione rilassati e divertiti, respira conti-


nuamente, profondamente e lentamente.
Fatica e affanno aumentano il tuo ritmo respiratorio e possono
diminuire le prestazioni del tuo erogatore. Se ti senti stanco o in
affanno, fermati, rimani calmo e respira, vedrai che tutto andrà
bene. Se necessario puoi risalire lentamente in superficie.
Raggiunto un buon grado di comfort sott’acqua, pensa a cosa ti
piacerebbe dedicarti in immersione e coltiva questi interessi. I Corsi
di Specialità soddisfano quasi tutte le tue aspettative.

7 Se non sei convinto, rinuncia all’immersione.


Il coraggio di rinunciare è una dote invidiabile ed è il modo migliore
per prevenire problemi che potresti non sentirti in grado di affrontare.

8 Risali lentamente dal fondo e fermati per una sosta


di sicurezza a cinque metri.
E’ il modo migliore per prevenire la malattia da decompressione.

9 Attendi almeno 24 ore prima di prendere l’aereo o


salire in altitudine dopo l’immersione. Dopo l’immersio-
ne è meglio aspettare sempre più tempo possibile prima di volare.
117
118
?
45 domande
per ricordare

119
1. Riceverai il brevetto ____________ completamen-
to di tutti i requisiti.
a. dopo 3 giorni dal
b. dopo una settimana dal
c. dall’Istruttore, subito dopo il corso
d. nessuna di queste

2. Per far durare di più l’attrezzatura, e contribuire


alla prevenzione di eventuali malfunzionamenti, è
bene:
a. risciacquare accuratamente tutta
l’attrezzatura con acqua dolce
b. riporre l’attrezzatura in un luogo
asciutto e lontano da fonti di calore
c. smontare tutte le fruste, le valvole del
GAV ed il secondo stadio dell’erogatore
d. a e b sono esatte

3. Vero o falso. L’erogatore ti fornirà aria a pressio-


ne ambiente e su richiesta.

4. La caratteristica più importante nella scelta di un


erogatore è:
a. il prezzo
b. il colore delle fruste
c. la capacità di fornire aria anche in
condizioni difficili
d. la possibilità di essere montato sia a
destra sia a sinistra

5. L’acquisto dell’attrezzatura personale è importante


per migliorare:
a. la comodità
b. la praticità
c. la sicurezza
d. tutte le precedenti sono esatte

6. Il GAV deve essere munito di:


a. valvola di scarico
b. pulsante di immissione
c. tasche con le cerniere
d. a e b sono esatte

7. Per garantire la compensazione la maschera deve:


a. essere di un materiale molto morbido
b. comprendere il naso del subacqueo
e permettere una facile presa del naso
c. avere due lenti
d. essere munita di un cinghiolo in
120 neoprene morbido
8. A 10 metri la pressione ambiente equivale a:
a. 3 bar
b. 1 bar
c. 2 bar
d. 10 bar

9. Durante la risalita il volume del gas contenuto in


un palloncino, tende a:
a. aumentare
b. rimanere costante
c. diminuire
d. raddoppiare

10. Se durante la discesa, la compensazione è diffici-


le, conviene:
a. aumentare la velocità di discesa
b. forzare la compensazione
continuando a scendere
c. risalire di un po’ e riprovare,
anticipando la compensazione
d. scendere con la testa rivolta in basso

11. La regola più importante con l’autorespiratore è


__________________________________________

12. Se una bombola dura 30 minuti a 10 metri, quan-


to dura in superficie?
a. 60 minuti
b. 30 minuti
c. 15 minuti
d. 20 minuti

13. Un oggetto che galleggia ha un assetto:


a. positivo
b. negativo
c. neutro
d. dipende dalla densità del liquido

14. Un buon controllo dell’assetto serve a:


a. limitare l’impatto ambientale
b. ridurre il consumo di energia
c. prevenire danni all’attrezzatura
d. tutte le precedenti sono esatte

15. La caratteristica più importante della cintura di


zavorra è
a. la velocità di vestizione
b. il meccanismo di sgancio rapido
c. il materiale di costruzione
d. le dimensioni della fibbia 121
16. La poppa della barca si trova:
a. nella parte posteriore
b. nella parte anteriore
c. nel lato sinistro
d. nel lato destro

17. Per usare il nitrox devi:


a. imparare le relative nozioni teoriche
b. soddisfare i requisiti di brevetto
c. ottenere il brevetto
d. tutte le precedenti sono esatte
18. In immersione, il suono si propaga più veloce-
mente perché:
a. l’acqua è circa 800 volte più densa
dell’aria
b. l’acqua è circa 80 volte più densa
dell’aria
c. l’acqua è 8 volte meno densa dell’aria
d. l’acqua stimola l’udito

19. Per vedere nitidamente sott’acqua è necessario:


a. portare particolari lenti
b. non servono particolari accorgi-
menti
c. interporre uno spazio aereo tra l’oc-
chio e l’acqua
d. tutte le precedenti sono esatte

20. Per prevenire l’affanno prova a:


a. nuotare tranquillamente
b. rispettare il tuo ritmo
c. respirare lentamente e profondamente
d. tutte le precedenti sono esatte

21. Se ti accorgi di avere terminato l’aria ed il tuo com-


pagno, munito di erogatore di riserva, è vicino a te:
a. risali direttamente espirando l’aria
b. inizia la procedura di condivisione
dell’aria con il compagno
c. assieme al compagno, risali usando
l’erogatore di riserva
d. b e c sono esatte

22. Gli incidenti con lesioni dovute ad animali mari-


ni, la maggior parte delle volte sono imputabili:
a. ad un’azione difensiva dell’animale
b. ad una disattenzione del subacqueo
c. ad un’azione offensiva dell’animale
122 d. a e b sono esatte
23. Per prevenire problemi dovuti all’ipertermia:
a. bere molto
b. stare all’ombra
c. indossare la muta poco prima di
entrare in acqua
d. tutte le precedenti sono esatte

24. In caso di difficoltà in immersione, la prima cosa


da fare è:
a. risalire molto velocemente in super-
ficie
b. gonfiare al massimo il GAV
c. applicare la regola “fermati e respira,
vedrai che tutto andrà bene”
d. tutte le precedenti sono esatte

25. Durante la pratica delle immersioni in apnea è


buona norma:
a. applicare con rigore il sistema di
coppia
b. evitare l’iperventilazione eccessiva
prima dell’immersione
c. evitare sforzi in immersione
d. tutte le precedenti sono esatte

26. Per motivi di sicurezza, le bombole _________


non possono essere ricaricate.
a. con il collaudo scaduto
b. che hanno più di due anni
c. con la spalla verniciata a spicchi
bianchi e neri
d. tutte le precedenti sono esatte

27. L’attacco DIN, prevede che il primo stadio dell’e-


rogatore sia:
a. bloccato sulla rubinetteria tramite
una staffa munita di vite
b. connesso alla rubinetteria senza
l’impiego di guarnizioni
c. avvitato direttamente nella sede
della rubinetteria
d. tarato per pressioni inferiori a 3
bar

28. Il gas maggiormente presente nell’aria è:


a. l’ossigeno
b. l’azoto
c. l’elio
d. l’idrogeno
123
29. In caso di sospetta PDD, il primo soccorso prevede:
a. che il paziente stia sdraiato e
tranquillo
b. la somministrazione di ossigeno puro
c. l’intervento di un medico
d. tutte le precedenti sono esatte

30. Se sospetti che il tuo compagno sia sotto gli effet-


ti della narcosi d’azoto:
a. cerca di farlo risalire a quote minori
b. scendi e fallo rimanere fermo sul fondo
c. offrigli l’erogatore di riserva
d. sganciagli la zavorra

31. Se pensi che la tua bombola sia stata ricaricata


con aria contaminata è importante:
a. non respirare profondamente in
immersione
b. riemergere con almeno 80 bar nella
bombola
c. avvertire il responsabile della ricarica
d. tutte le precedenti sono esatte

32. Per vedere i colori in immersione è utile una:


a. maschera con lente color magenta
b. una torcia subacquea
c. una lente d’ingrandimento
d. una maschera gran facciale

33. In immersione, la maggior parte dei computer


subacquei indica sul display:
a. la profondità
b. il tempo trascorso
c. il tempo che si può rimanere sotto
acqua senza eccedere i limiti di non
decompressione
d. tutte le precedenti sono esatte

34. Per usufruire al meglio dei servizi offerti da un


diving center, è molto importante portare con sé:
a. il brevetto subacqueo
b. il libretto delle immersioni
c. un documento di riconoscimento
d. tutte le precedenti sono esatte

35. Accingendoti a compiere un viaggio subacqueo,


valuta la possibilità di:
a. stipulare una polizza assicurativa
b. portare con te quanta più attrezzatura
124 sia possibile
c. portare con te la copia autenticata
dei documenti
d. a e c sono esatte

36. Per viaggiare in aereo con tranquillità:


a. evita di immergerti l’ultimo giorno
di vacanza
b. pianifica le gite terrestri negli ultimi giorni
c. rispetta le “regole per salire di quota
dopo l’immersione”
d. tutte le precedenti sono esatte
37. Per praticare l’attività subacquea in sicurezza e
con il massimo divertimento è utile:
a. mantenere una buona forma fisica
b. mangiare adeguatamente, senza
appesantirsi
c. riposare adeguatamente
d. tutte le precedenti sono esatte

38. Il maggior responsabile del movimento delle acque è:


a. il vento
b. il moto ondoso
c. la corrente
d. l’escursione di marea

39. Frangenti e risacca molto forti:


a. sono da evitare
b. si possono affrontare con particolari
attrezzature
c. possono creare condizioni pericolose
d. a e c sono esatte

40. Se incontri una corrente in superficie:


a. nuota il più velocemente possibile
contro la corrente
b. immergiti fino a che non finisci l’aria
c. assumi un assetto positivo e richiedi
assistenza immediatamente
d. assumi un assetto leggermente
negativo per nuotare più efficacemente

41. In caso di pioggia:


a. è assolutamente vietato immergersi
b. se le altre condizioni lo consentono,
ci si può immergere
c. per immergersi, è necessario un
brevetto di livello professionale
d. durante l’immersione si consuma
molta più aria del solito 125
42. Vero o Falso: anche se la maggior parte delle
volte userai i servizi di un diving center, ci sono degli
aspetti della pianificazione che devi comunque con-
siderare.

43. Prima di iniziare qualsiasi attività, sul punto di


immersione devi:
a. valutare le condizioni ambientali
b. assemblare l’attrezzatura
c. misurare la temperatura dell’acqua
d. controllare l’attrezzatura del compagno
44. L’intervallo di superficie è:
a. il tempo che intercorre per raggiun-
gere il punto di immersione
b. il break durante il quale si mangia
c. il tempo tra un’immersione in apnea
ed un’altra
d. il tempo che passa tra due immersioni,
dal momento dell’emersione fino alla suc-
cessiva discesa

45. Il limite massimo di permanenza per un’immer-


sione a 18 metri è:
a. 55 minuti
b. 60 minuti
c. 50 minuti
d. 52 minuti

Controlla
le tue risposte
nella pagina
a fianco
e chiarisci
con
l’istruttore
eventuali dubbi!

126
127 Risposte esatte
1 c
2 d
3 Vero
4 c
5 d
6 d
7 b
8 c
9 a
10 c
11 Respirare continuamente
12 a
13 a
14 d
15 b
16 a
17 d
18 a
19 c
20 d
21 d
22 d
23 d
24 c
25 d
26 a
27 c
28 b
29 d
30 a
31 d
32 b
33 d
34 d
35 d
36 d
37 d
38 a
39 d
40 c
41 b
42 Vero
43 a
sono più di 33!
44 d
esatte
45 c
se le risposte
Si,
memoria?
Hai buona
128
129

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