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Alla luce dei danni e delle vittime il sisma risulta il quinto terremoto più
distruttivo in Italia in epoca contemporanea dopo il terremoto di
Messina del 1908, il terremoto di Avezzano del 1915, il terremoto del
Friuli del 1976 e il terremoto dell'Irpinia del 1980.
Nei giorni successivi alla scossa principale altri intensi focolai sismici si
sono sviluppati a sud-est del capoluogo (Valle dell'Aterno,
epicentro Ocre: scosse del 7 e dell'8 aprile 2009con magnitudo tra 3,0 e
5,6 MMS) e poco più a nord (zona del Gran Sasso,
epicentro Campotosto: scosse del 6, 7, 8, 9, 10 e 13 aprile 2009 con
magnitudo tra 3,1 e 5,4 MMS). Lo sciame sismico successivo all'evento
principale del 6 aprile si sposta dunque in zone limitrofe a nord-ovest
della città e in generale della conca
aquilana (Pizzoli, Campotosto e Montereale).
Un altro evento di magnitudo 4,7 MMS (4.5 ML)[21] è avvenuto alle ore
22:58 del 22 giugno, con epicentro vicino all'abitato di Pizzoli, a 11 km
dall'Aquila. Nella stessa giornata, e soprattutto nella mattinata
immediatamente successiva ci sono state anche numerose scosse
minori.
4. DANNI E VITTIME
L’immenso patrimonio artistico e culturale situato nelle zone colpite dal sisma del
2009 e non solo, è stato fortemente rovinato o distrutto!!!
6. L’AQUILA… OGGI
A fine del 2016, più dell'80% delle abitazioni della città non-storica era
stato ricostruito