Sei sulla pagina 1di 6

CITTA’ DELL’AQUILA : DIECI ANNI DOPO IL TERREMOTO DEL 2009

1. IL PERIODO DI ATTIVITA’ SISMICA

 Con il nome di terremoto dell'Aquila del 2009 si intende una serie


di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e terminati nel 2012[4],
con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte
della provincia dell'Aquila (bassa Valle dell'Aterno, Monti della
Laga e Monti dell'Alto Aterno).

2. IL TERREMOTO DEL 06 APRILE 2009

 La scossa distruttiva si è verificata il 6 aprile 2009 alle ore 3:32

 In termini di scala Mercalli di misurazione dei danni, la stima iniziale


dell'INGV (L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) è stata tra
l’ottavo e il nono grado.
 Il terremoto è stato avvertito su una vasta area comprendente tutto
il Centro Italia, fino a Napoli, causando panico tra la popolazione, e
inducendola a riversarsi in strada. La regione più colpita è stata
l'Abruzzo, seguita dal Lazio. Alcuni lievi danni sono stati riscontrati nella
zona di Ascoli Piceno, nelle Marche

 Alla luce dei danni e delle vittime il sisma risulta il quinto terremoto più
distruttivo in Italia in epoca contemporanea dopo il terremoto di
Messina del 1908, il terremoto di Avezzano del 1915, il terremoto del
Friuli del 1976 e il terremoto dell'Irpinia del 1980.

3. SUBITO DOPO LE ORE 3:32 DEL 06 APRILE 2009

 Nelle 48 ore dopo la scossa principale, si sono registrate altre 256


scosse o repliche, delle quali più di 150 nel giorno di martedì 7 aprile, di
cui 56 oltre la magnitudo 3,0 ML. Tre eventi di magnitudo superiore a
5,0 sono avvenuti il 6, il 7 e il 9 aprile. Dall'esame dei segnali della
stazione INGV aquilana (AQU, ubicata nei sotterranei del Forte
spagnolo), sono state conteggiate oltre 10 mila scosse.

 Nei giorni successivi alla scossa principale altri intensi focolai sismici si
sono sviluppati a sud-est del capoluogo (Valle dell'Aterno,
epicentro Ocre: scosse del 7 e dell'8 aprile 2009con magnitudo tra 3,0 e
5,6 MMS) e poco più a nord (zona del Gran Sasso,
epicentro Campotosto: scosse del 6, 7, 8, 9, 10 e 13 aprile 2009 con
magnitudo tra 3,1 e 5,4 MMS). Lo sciame sismico successivo all'evento
principale del 6 aprile si sposta dunque in zone limitrofe a nord-ovest
della città e in generale della conca
aquilana (Pizzoli, Campotosto e Montereale).

 Un altro evento di magnitudo 4,7 MMS (4.5 ML)[21] è avvenuto alle ore
22:58 del 22 giugno, con epicentro vicino all'abitato di Pizzoli, a 11 km
dall'Aquila. Nella stessa giornata, e soprattutto nella mattinata
immediatamente successiva ci sono state anche numerose scosse
minori.

 Altre scosse rilevanti si sono verificate il 3 luglio (magnitudo 4,1 ML alle


ore 13:03 con epicentro tra L'Aquila e Pizzoli, preceduta da altri due
eventi di magnitudo 3,4 ML alle ore 03:14 e 3.6 ML alle ore 11:43), il 12
luglio (magnitudo 4,0 ML alle ore 10:49 con epicentro tra L'Aquila e
Roio Poggio[22]) e il 24 settembre (magnitudo 4,1 ML alle ore 18:14 con
epicentro tra L'Aquila e Pizzoli[23]). Le scosse di assestamento si sono
prolungate per circa un anno dall'evento principale e repliche di
magnitudo 3 si protraggono tuttora[24]. Ad esempio, il 30 ottobre
2011[25] e il 30 ottobre 2012 si sono registrate due scosse entrambe di
magnitudo 3,6 ML.

 Nell'anno che ha seguito l'evento del 6 aprile, l'INGV ha dichiarato di


aver registrato circa 18.000 terremoti in tutta l'area della città dell'Aquila

4. DANNI E VITTIME

 Il numero definitivo è di 309 morti[2][7][8], circa 1600 feriti di cui 200


gravissimi ricoverati negli ospedali di TERAMO, AVEZZANO, CHIETI,
PESCARA, ANCONA, ROMA, RIETI, FOLIGNO e TERNI

 circa 65.000 gli sfollati[44], alloggiati momentaneamente in tendopoli,


auto, alberghi lungo la costa adriatica

 Il quotidiano abruzzese Il Centro ha pubblicato un database in continuo


aggiornamento, con nome, cognome, foto, età, luogo di nascita, di
morte, nazionalità, sesso e una breve storia di ogni persona morta sotto
le macerie
 Numerose le persone estratte vive dalle macerie, anche dopo molte ore
dalla scossa principale

 Secondo le stime inviate dal Governo Italiano alla Commissione


Europea per accedere al Fondo Europeo di Solidarietà, il danno
ammonta a circa 10,212 miliardi di euro[9] avendo il sisma colpito
direttamente una città e non una semplice zona rurale.

 Al 9 agosto 2009 secondo la Protezione Civile gli sfollati erano 48.818,


di cui 19.973 presso 137 tendopoli (in 5.029 tende), 19.149 in alberghi
e 9.696 presso case private. A questi vanno aggiunte 273 persone
presenti in 9 campi spontanei

 Al 22 gennaio 2010 il numero degli sfollati risultava pari a 10.128, di cui


1.123 nelle caserme di Coppito e Campomizzi, 8.905 presso strutture
alberghiere (delle quali 6.195 fuori della provincia dell'Aquila) cui vanno
aggiunte le 12.056 persone che hanno avuto una sistemazione
provvisoria nelle C.A.S.E. e le 2.362 che l'hanno avuta nei M.A.P

 Il sisma ha apportato danni notevoli al patrimonio storico-artistico di cui


era particolarmente ricca la città dell'Aquila; tutte le chiese (più di un
centinaio), a partire dalle più importanti basiliche, sono state dichiarate
immediatamente inagibili per lesioni o crolli importanti assieme a
palazzi storici nel centro storico compreso il Forte spagnolo, uno dei
simboli della città.
5. ALCUNI MONUMENTI COLPITI DAL SISMA NELLA CITTA’
DELL’AQUILA

PALAZZO DELLA PREFETTURA

CHIESA DELLA CONCEZIONE A PAGANICA

L’immenso patrimonio artistico e culturale situato nelle zone colpite dal sisma del
2009 e non solo, è stato fortemente rovinato o distrutto!!!
6. L’AQUILA… OGGI

 Anche quest'anno, a ridosso dell'anniversario del sisma del 2009,


l'attenzione dei media tornerà probabilmente a concentrarsi sul
terremoto de L'Aquila e sulla successiva ricostruzione della città.

 Secondo un rapporto del Parlamento, sono stati finora stanziati 21


miliardi di euro (una cifra paragonabile a quella di una legge
finanziaria). Per concludere il processo di ricostruzione, dovranno
essere trovati nei prossimi anni altri 4 miliardi, portando il costo
complessivo del processo a 25 miliari. Ergo, bisogna riconoscere che lo
sforzo pubblico in termini economici è stato notevole

 A proposito di finanziamenti pubblici, è interessante notare come una


parte consistente dei fondi pubblici della ricostruzione fisica è stata
incamerata da professionisti e aziende abruzzesi – molte delle quali
provenienti da L'Aquila stessa.

 Il processo di ricostruzione è cominciato all'indomani dal terremoto. La


"ricostruzione privata" (ossia, la ricostruzione delle abitazioni di
proprietà privata, finanziata dallo Stato) è cominciata pochi mesi dopo il
sisma; ha tuttavia raggiunto l'apice tra il 2012 e il 2015. Oggi, la
maggior parte della ricostruzione privata è stata terminata.

 A fine del 2016, più dell'80% delle abitazioni della città non-storica era
stato ricostruito

 La "ricostruzione pubblica" (ossia quella di edifici e strutture pubbliche)


ha proceduto invece un po' più lentamente. Ha cominciato a prendere
abbrivio nel 2011 e verrà plausibilmente completata nel 2025

 "New town" è il termine giornalistico con il quale sono stati identificati i


19 insediamenti del progetto C.A.S.E. (comprendenti un totale di 4.500
alloggi), costruiti in pochi mesi per ospitare una quota rilevante della
popolazione sfollata. Le "New town" sono state oggetto di numerose
critiche, legate per esempio al loro elevato costo di realizzazione o alla
frammentazione sociale che avrebbero generato.

 La ricostruzione del centro storico è ancora piuttosto indietro

Potrebbero piacerti anche