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in Materiale Composito
l’Alma Mater Studiorum - Università di Bolo-
gna. Il titolo, Meccanica delle Strutture a Gus-
cio in Materiale Composito, illustra il tema
trattato e la prospettiva seguita nella scrit-
tura del volume. Il presente elaborato si pone
come obiettivo quello di analizzare il compor-
tamento statico e dinamico dei gusci moder-
atamente spessi in materiale composito attra-
verso l’applicazione del Metodo Generalizzato
di Quadratura Differenziale (GDQ Method).
Una particolare attenzione viene riservata
oltre che ai compositi fibrosi e laminati anche
ai “functionally graded materials” (FGMs).
Essi risultano materiali non omogenei, carat-
terizzati da una variazione continua delle
proprietà meccaniche lungo una particolare
direzione.
La soluzione numerica GDQ viene confron-
tata con i risultati presenti in letteratura e con
quelli forniti e ricavati mediante l’utilizzo di
diversi programmi di calcolo strutturale basati
sul metodo agli elementi finiti (FEM).
www.editrice-esculapio.it
Francesco Tornabene
Francesco Tornabene
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PREFAZIONE............................................................................................................................. XI
IV F. Tornabene
Indice
VI F. Tornabene
Indice
VIII F. Tornabene
Indice
BIBLIOGRAFIA........................................................................................................................ 587
X F. Tornabene
Prefazione
Il presente manoscritto scaturisce dall’esperienza maturata nel corso di circa nove anni di
studio e di ricerca sulle strutture a guscio e sul metodo di Quadratura Differenziale.
Comprendono il periodo della tesi di laurea in “Scienza delle Costruzioni”, i tre anni del
Dottorato di Ricerca in “Meccanica delle Strutture”, e alcuni anni di Assegni di Ricerca svolti
dall’autore presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Il titolo, Meccanica delle Strutture a Guscio in Materiale Composito, illustra il tema
trattato e la prospettiva seguita nella scrittura del volume. Il presente elaborato, nato
dall’interesse di approfondire temi in parte affrontati nel corso di Scienza delle Costruzioni e
nella redazione della tesi di Laurea e di Dottorato, si pone come obiettivo quello di analizzare
il comportamento statico e dinamico dei gusci moderatamente spessi in materiale composito
attraverso l’applicazione della tecnica di Quadratura Differenziale (DQ).
Il libro si articola in otto capitoli, nei quali viene fornita nel dettaglio la teoria relativa alla
statica e alla dinamica degli elementi strutturali analizzati e vengono presentati i risultati
dell’applicazione della tecnica numerica adottata ai diversi problemi affrontati.
All’interno del primo capitolo sono esposti i fondamenti matematici su cui si basa il
Metodo Generalizzato di Quadratura Differenziale (GDQ Method). In particolare, si
illustrano le modalità secondo cui vengono calcolati i coefficienti di ponderazione e le
tipologie di discretizzazione più usate nelle applicazioni. Si descrive il metodo di quadratura
differenziale basato sui polinomi di Lagrange (Polynomial Differential Quadrature) e quello
basato sull’espansione in serie di Fourier (Harmonic Differential Quadrature).
Partendo dalla Geometria Differenziale, fondamentale strumento per l’analisi delle
strutture in esame, il secondo capitolo presenta la Teoria delle Strutture a Guscio in Materiale
Composito. Nella trattazione teorica si fa riferimento al campo di spostamento associato alla
teoria di Reissner-Mindlin, nota nella letteratura scientifica anglosassone come “First-order
Shear Deformation Theory” (FSDT). Una volta introdotte le equazioni di congruenza e le
leggi di legame costitutivo, le equazioni indefinite di equilibrio e le condizioni naturali al
contorno sono dedotte mediante il principio di Hamilton. Le equazioni del generico guscio a
doppia curvatura, così ricavate e sintetizzate nello schema delle teorie fisiche, sono poi
specializzate alle strutture di rivoluzione.
Per quanto riguarda le equazioni di legame elastico, una particolare attenzione viene
riservata ai materiali compositi a causa del crescente sviluppo, a cui si è assistito in questi
ultimi anni in molti ambiti dell’ingegneria strutturale. L’interesse scientifico per questi
materiali dalle elevate potenzialità applicative ha suggerito l’analisi statica e dinamica delle
strutture a guscio in materiale composito. Una nuova classe di materiali compositi,
recentemente introdotta in letteratura, viene anche presa in considerazione. Come ben noto, i
materiali compositi laminati risultano affetti da inevitabili problemi di delaminazione dovuti
alla presenza di interfacce in cui materiali diversi entrano a contatto. I “functionally graded
materials” (FGMs) invece sono caratterizzati da una variazione continua delle proprietà
meccaniche, quali ad esempio il modulo elastico, la densità del materiale, il coefficiente di
Poisson, lungo una particolare direzione. Tale caratteristica è ottenuta facendo variare in
maniera graduale, lungo una direzione preferenziale, la frazione in volume dei materiali
costituenti attraverso opportuni processi produttivi. I FGMs risultano, pertanto, materiali non
omogenei, tipicamente composti da un materiale metallico ed uno ceramico.
Partendo dall’analisi dei gusci di traslazione e di rivoluzione a doppia curvatura, nel terzo
capitolo vengono illustrate in dettaglio le equazioni fondamentali per le Principali Strutture a
Guscio oggetto del presente volume. In questo capitolo si mostra come risulti possibile
ricavare attraverso semplici relazioni geometriche le equazioni governanti il problema elastico
dei gusci conici e cilindrici, delle piastre circolari e rettangolari e dei cilindri di traslazione a
profilo generico dalle equazioni dei gusci di rivoluzione a doppia curvatura.
Nel quarto capitolo vengono presentate le Equazioni dell’Elasticità Tridimensionale in
Coordinate Curvilinee Ortogonali, che costituiranno la base per una adeguata ricostruzione
dello stato tensionale e deformativo lungo lo spessore del guscio. La ricostruzione in parola si
rende necessaria perché si sono trascurati determinati effetti al passaggio da una teoria
tridimensionale ad una bidimensionale al fine di diminuire il costo computazionale
dell’analisi strutturale. Questo passaggio dalla teoria dell’elasticità tridimensionale ad una
teoria ingegneristica è reso possibile mediante l’introduzione opportune ipotesi e limita
l’applicabilità delle teorie ingegneristiche all’interno di opportuni range di validità.
Le equazioni tridimensionali in coordinate curvilinee ortogonali vengono ricavate
mediante il principio di Hamilton.
Il libro prosegue con il quinto e sesto capitolo, in cui sono illustrati i risultati numerici
ottenuti per le diverse tipologie strutturali considerate. Sono presentati i risultati dell’analisi
XII F. Tornabene
Prefazione
Ringraziamenti
Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli studenti che hanno contribuito nel corso degli
anni alla realizzazione del presente elaborato: Ilaria Ancona, Silvia Mercuri, Andrea
Benedetti, Alessia Fusaro, Filippo Fanti, Paolo Pastore, Ilaria Ricci, Nicholas Fantuzzi,
Giancarlo De Vittorio, Luca Fini e Santa Tornabene. A loro rivolgo la mia gratitudine per
l’entusiasmo e la dedizione mostrati durante lo svolgimento della loro tesi di laurea.
‘‘Reginaldo, non posso’’ (più scrivere), ‘‘perché tutto quello che ho scritto è come paglia
per me, in confronto a quello che ora mi è stato rivelato da Dio’’.
Francesco Tornabene
XIV F. Tornabene