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01 ottobre 2016
Papa Francesco (ansa) TBILISI - C'è "un grande nemico oggi del matrimonio: la teoria
del gender", ha detto papa Francesco 'a braccio' nel suo discorso di circa 40 minuti
durante l'incontro con il clero a Tbilisi. "Oggi c'è una guerra mondiale per distruggere il
matrimonio - ha affermato rispondendo a una delle testimonianze, quella di una madre
di famiglia -. Ma non si distrugge con le armi, si distrugge con le idee: ci sono
colonizzazioni ideologiche che distruggono. Pertanto difendersi dalle colonizzazioni
ideologiche".
La situazione attuale
Il Papa nel suo discorso sottolinea come "nella congiuntura attuale i legami coniugali e
familiari sono in molti modi messi alla prova": dall'individualismo, dall'assenza del
senso di responsabilità, anche dalla povertà "che minaccia il futuro di tante famiglie".
Ma anche dallo sviluppo di nuove tecnologie che "rendono possibili pratiche talvolta in
conflitto con la vera dignità della vita umana". E anche sul fronte ideologico e filosofico
non mancano attacchi alla famiglia. Il riferimento è a quanti vorrebbero scardinare il
rapporto uomo-donna. "Il riconoscimento della dignità dell’uomo e della donna
comporta una giusta valorizzazione del loro rapporto reciproco. Come possiamo
conoscere a fondo l’umanità concreta di cui siamo fatti senza apprenderla attraverso
questa differenza - si domanda il Papa nel suo discorso alla comunità accademica -? E
ciò avviene quando l’uomo e la donna si parlano e si interrogano, si vogliono bene e
agiscono insieme, con reciproco rispetto e benevolenza. È impossibile negare l’apporto
della cultura moderna alla riscoperta della dignità della differenza sessuale. Per
questo, è anche molto sconcertante constatare che ora questa cultura appaia come
bloccata da una tendenza a cancellare la differenza invece che a risolvere i problemi che
la mortificano". Insomma è sconcertante negare la differenza uomo-donna.
"È necessario applicarsi con maggior entusiasmo al riscatto - direi quasi alla
riabilitazione - di questa straordinaria invenzione della creazione divina", che è l'amore
tra uomo e donna, aggiunge il Papa, precisando che "le dinamiche del rapporto fra Dio,
l'uomo e la donna, e i loro figli, sono la chiave d'oro per capire il mondo e la storia, con
tutto quello che contengono". E se in passato, ammette Francesco, a volte "abbiamo
presentato un ideale teologico del matrimonio troppo astratto, quasi artificiosamente
costruito, lontano dalla situazione concreta e dalle effettive possibilità delle famiglie
così come sono", oggi la Chiesa è chiamata a "sviluppare la nostra capacità di leggere e
interpretare per il nostro tempo, la verità e la bellezza del disegno creatore di Dio",
sapendo che la Chiesa "vede nella famiglia l'icona dell'allenza di Dio con l'intera
famiglia umana". Un esempio di questo cammino, ha ricorda lo stesso Pontefice, è stato
il duplice appuntamento sinodale dei vescovi proprio sul tema della famiglia. Un Sinodo
straordinario nell'ottobre 2014 e uno ordinario l'anno successivo proprio focalizzato
sulla famiglia. Impegno e cammino riassunto nell'Esortazione post-sinodale Amoris
laetitia, che "sollecita l'intero popolo di Dio ea rendere più visibile ed efficace la
dimensione familiare della Chiesa".
"Il nuovo orizzonte di questo impegno vede certamente convocato in un modo del tutto
speciale, il vostro Istituto - ha detto il Papa -, che è chiamato a sostenere la necessaria
apertura dell'intelligenza della fede al servizio della sollecitudine pastorale del Papa".
L'invito è a far camminare insieme teologia e pastorale: "Una dottrina teologica che non
si lascia orientare e plasmare dalla finalità evangelizzatrice e dalla cura pastorale della
Chiesa - sottolinea Francesco - è altrettanto impensabile di una pastorale della Chiesa
che non sappia fare tesoro della rivelazione e della sua tradizione in vista di una
migliore intelligenza e trasmissione della fede". Proprio per tutto questo, "vi esporto a
frequentare coraggiosamente queste nuove e delicate implicazioni con tutto il rigore
necessario senza cadere nella tentazione di verniciarle, di profumarle, di aggiustarle un
po' e di addomesticarle". Ma con lo spirito di voler camminare accanto alle famiglie di
oggi.