Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Mantova, 04.05.2018
Responsabile del Corso: Ing. Aurelio Menoni – ORDINE INGEGNERI MANTOVA
Relatore: Ing. Matteo Mometti – SISTHEMA ENGINEERING S.R.L.
Ing. Matteo Mometti 2
ARGOMENTI TRATTATI
LA PROGETTAZIONE ANTINCENDIO NELLE AUTORIMESSE
LE PRINCIPALI CRITICITA’
IL NUOVO
UO O APPROCCIO
OCC O INTRODOTTO
O O O DAL CO
CODICE
C DI PREVENZIONE
O INCENDI
C
(D.M. 03/08/2015)
LE NOVITÀ DEL D.M. 21/02/2017, NUOVA RTV PER AUTORIMESSE INSERITA NEL
CODICE (SEZIONE V – CAP.
CAP V V.6)
6)
LIVELLO PROCEDURALE
METODO “SEMI-
“SEMI-PRESCRITTIVO” O
“SEMI
“SEMI-
S -PRESTAZIONALE”
S O
Ing. Matteo Mometti 5
CODICE DI PREVENZIONE
INCENDI
(RTO – D.M. 03/08/2015) CODICE DI PREVENZIONE
+ INCENDI
RTV Attività in progetto (RTO – D.M. 03/08/2015)
versione Codice (SE
EMANATA!!!)
FSE: UTILIZZABILE SEMPRE COME
FSE
FSE: UTILIZZABILE SEMPRE COME SOLUZIONE ALTERNATIVA
SOLUZIONE ALTERNATIVA
Ing. Matteo Mometti 6
D.M. 16/02/82
ATTIVITA’ N. 92
ASSOGGETTABILITA’ VV.F.
IN FUNZIONE DEL N. DI VEICOLI PARCATI (> 9 AUTOVEICOLI)
D.P.R. 151/2011
ATTIVITA’ N. 75
ASSOGGETTABILITA VV.F.
ASSOGGETTABILITA’ VV F
IN FUNZIONE DELLA SUPERFICIE (> 300 m2)
Ing. Matteo Mometti 7
ATTIVITÀ 75.1.A:
AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE, PARCHEGGI PLURIPLANO E MECCANIZZATI,
CON SUPERFICIE COMPLESSIVA COPERTA COMPRESA TRA 300 m2 E 1.000 m2.
ATTIVITÀ 7575.2.B:
2B
AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE, PARCHEGGI PLURIPLANO E MECCANIZZATI,
CON SUPERFICIE COMPLESSIVA COPERTA COMPRESA TRA 1.000 m2 E 3.000 m2.
ATTIVITÀ 75.3.B:
Ricovero di natanti ed aeromobili, con superficie compresa tra 500 m2 e 1.000 m2
ATTIVITÀ 75.4.C:
AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE, PARCHEGGI PLURIPLANO E MECCANIZZATI,
CON SUPERFICIE COMPLESSIVA COPERTA SUPERIORE A 3.000 m2
ATTIVITÀ 75.5.C:
Ricovero di natanti ed aeromobili
aeromobili, con superficie superiore a 1 000 m2
1.000
ATTIVITÀ 75.6.C:
Depositi di mezzi rotabili al chiuso, con superficie coperta superiore a 1.000 m2
Ing. Matteo Mometti 8
DEFINIZIONI
CLASSIFICAZIONE
ISOLAMENTO
COMUNICAZIONI
COMPARTIMENTAZIONI
ACCESSI
VENTILAZIONE
Ing. Matteo Mometti 9
Densità di affollamento
Capacità di deflusso
Vie di uscita
Dimensionamento delle vie di uscita
Caratteristiche delle vie di uscita
Larghezza delle vie di uscita
Ubicazione delle vie di uscita
Numero delle uscite
SCALE E ASCENSORI
IMPIANTI TECNOLOGICI
IMPIANTI ELETTRICI
SERVIZI ANNESSI
AUTOSALONI
NORME DI ESERCIZIO
NORME TRANSITORIE
DEROGHE
Ing. Matteo Mometti 11
RESISTENZA AL FUOCO
R / REI 90
IDRANTI
SPRINKLER
ALIMENTAZIONE:
- ACQUEDOTTO
- RISERVA IDRICA ANTINCENDIO
Ing. Matteo Mometti 23
SPRINKLER
PAVIMENTI
Ing. Matteo Mometti 26
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il documento p
può essere facilmente aggiornato,
gg , in caso di
AGGIORNABILITA’ nuove tecnologie o nuove conoscenze
Ing. Matteo Mometti 31
CAPITOLI: S.1,, S.2,, S.3,, S.4,, S.5,, S.6,, S.7,, S.8,, S.9,, S.10
Sezione M: METODI
CAPITOLO G.1
TEMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
CAPITOLO G.2
PROGETTAZIONE PER LA SICUREZZA ANTINCENDIO
CAPITOLO G.3
G3
DETERMINAZIONE DEI PROFILI DI RISCHIO DELLE
ATTIVITA’
SEZIONE S
MISURE ANTINCENDIO [RTO]
STRATEGIA ANTINCENDIO
CAPITOLO S.1
REAZIONE AL FUOCO
CAPITOLO S.2
RESISTENZA AL FUOCO
Ing. Matteo Mometti 33
CAPITOLO S.3
COMPARTIMENTAZIONE
CAPITOLO S.4
ESODO
CAPITOLO S.5
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
CAPITOLO S.6
CONTROLLO DELL’INCENDIO
CAPITOLO S.7
RIVELAZIONE ED ALLARME
CAPITOLO S.8
CONTROLLO DI FUMI E CALORE
CAPITOLO S.9
OPERATIVITA’ ANTINCENDIO
CAPITOLO S.10
SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
E DI SERVIZIO
Ing. Matteo Mometti 34
CAPITOLO V.1
AREE A RISCHIO SPECIFICO
CAPITOLO V.2
V2
AREE A RISCHIO PER ATMOSFERE ESPLOSIVE
CAPITOLO V.3
VANI DEGLI ASCENSORI
CAPITOLO V.4
EDIFICI ADIBITI AD UFFICI
D.M. 08/06/2016
CAPITOLO V.5
ATTIVITA’ RICETTIVE TURISTICO-ALBERGHIERE
D.M. 09/08/2016
CAPITOLO V.6
V6
AUTORIMESSE
D M 21/02/2017
D.M.
CAPITOLO V.7
SCUOLE
D.M. 07/08/2017
…
Ing. Matteo Mometti 35
SEZIONE M – METODI
CAPITOLO M.1
METODI PER L’INGEGNERIA DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
CAPITOLO M.2
SCENARI DI INCENDIO PER LA PROGETTAZIONE
PRESTAZIONALE
CAPITOLO M.3
SALVAGUARDIA DELLA VITA CON LA PROGETTAZIONE
PRESTAZIONALE
NOTE:
PRESCRIZIONI
COGENTI
INDICAZIONI NON
OBBLIGATORIE
SUGGERIMENTI
DI
OPPORTUNE
VALUTAZIONI
CONGIUNZIONE
“E” – AND
CONGIUNZIONE
“O” – OR
OPERATORE
LOGICO “XOR”
Ing. Matteo Mometti 38
CAMPO DI APPLICAZIONE
IPOTESI FONDAMENTALI
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
PREVENZIONE INCENDI
•Profilo di rischio
•Strategia antincendio
•Misura antincendio
•Livello
Li ll di prestazione
t i
•Soluzione conforme
•Soluzione alternativa
Ing. Matteo Mometti 41
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
NORMAZIONE VOLONTARIA
• Norma
• D
Documento t di normazione
i europea
• Progetto di norma
• Specifica
p tecnica
ATTIVITA’
• Attività soggetta
• Attività non normata
• Attività normata
• Attività esistente
Ing. Matteo Mometti 42
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
SOGGETTI
• Responsabile dell’attività
• P
Progettista
tti t
• Tecnico abilitato
• Professionista antincendio
• Persona con disabilità
• Occupante
• Soccorritore
Ing. Matteo Mometti 43
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
GEOMETRIA
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
GEOMETRIA - ESEMPI
Ing. Matteo Mometti 45
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
GEOMETRIA - ESEMPI
Ing. Matteo Mometti 46
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
GEOMETRIA - ESEMPI
Ing. Matteo Mometti 47
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
COMPARTIMENTAZIONE
• Spazio scoperto
• C
Compartimento
ti t antincendio
ti di
• Filtro
• Di tipo
p protetto
p
• Di tipo a prova di fumo
• Scala esterna
• Intercapedine antincendio
Ing. Matteo Mometti 48
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
ESODO
•Sistema d’esodo
•Luogo
L sicuro
i
•Luogo sicuro temporaneo
•Spazio
p calmo
•Affollamento – Densità di affollamento
•Via d’esodo – Via d’esodo orizzontale
•Corridoio cieco
•Via d’esodo verticale
•Scala d’esodo
•Uscita finale
•Lunghezza d’esodo
•Larghezza della via di esodo
Ing. Matteo Mometti 49
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
ESODO
• Esodo simultaneo
• Esodo
E d per fasi
f i
• Esodo progressivo
• Protezione sul posto
p
Ing. Matteo Mometti 50
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
RESISTENZA AL FUOCO
•Resistenza al fuoco
•Capacità portante in caso d’incendio
•Carico d’incendio – Carico d’incendio specifico
•Carico d’incendio specifico di progetto
•Classe di resistenza al fuoco
•Incendio convenzionale di progetto
•Fascicolo tecnico
•Elementi non portanti di opere da costruzione
Ing. Matteo Mometti 51
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
REAZIONE AL FUOCO
• Reazione al fuoco
• Classe di reazione al fuoco
• M t i l incombustibile
Materiale i b tibil
PROTEZIONE ATTIVA
•Impianto o sistema di protezione attiva contro l’incendio
•Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme
incendio (IRAI)
•Impianto di estinzione o controllo dell’incendio
(automatico o manuale)
•Rete di idranti (RI)
•Sistema per l’evacuazione di fumo e calore (SEFC)
•Sistema di allarme vocale per scopi di emergenza (EVAC)
Ing. Matteo Mometti 52
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
ASCENSORI
• Ascensore antincendio
• Ascensore di soccorso
• At i protetto
Atrio t tt
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
TOLLERANZE
• Tolleranza
• Tolleranza ammissibile
• Valori delle tolleranze ammissibili
Ing. Matteo Mometti 54
SEZIONE G: GENERALITA’
CAPITOLO G.1: TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
SIMBOLI GRAFICI
Ing. Matteo Mometti 55
METODOLOGIA GENERALE
Ing. Matteo Mometti 57
RESISTENZA AL FUOCO
COMPARTIMENTAZIONE
PER CIASCUNA MISURA
ANTINCENDIO DEVO ESODO
SELEZIONARE IL
CORRETTO LIVELLO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
PRESTAZIONE
CONTROLLO DELL’INCENDIO
RIVELAZIONE E ALLARME
LIVELLI DI PRESTAZIONE
I,, II,, III,, IV … ecc.
ecc CONTROLLO FUMO E CALORE
CON UN AUMENTO DELLA COMPLESSITA’ DELLE
ECC. ECC…
PRESTAZIONI PREVISTE
Ing. Matteo Mometti 58
ALLEGATI SEZIONE 2
“STRATEGIA ANTINCENDIO”
Soluzioni progettuali
SOLUZIONI CONFORMI di immediata applicazione
nei casi specificati dalla norma
NELLE REGOLE TECNICHE VERTICALI POSSONO ESSERE DESCRITTE EVENTUALI SOLUZIONI CONFORMI E SOLUZIONI
ALTERNATIVE aggiuntive o sostitutive di quelle presenti nel documento generale OPPURE SEMPLICI PRESCRIZIONI
AGGIUNTIVE, SPECIFICHE PER LA TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
SOLUZIONI IN DEROGA NELLE ATTIVITA’ NORMATE, QUALORA NON POSSANO ESSERE EFFICACIEMENTE APPLICATE
NE’ LE SOLUZIONI CONFORMI, NE’ LE SOLUZIONI ALTERNATIVE SI PUO’ RICORRERE AL PROCEDIMENTO DI DEROGA
AL FINE DI DIMOSTRARE IL SODDISFACIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SICUREZZA (coi metodi di progettaz. sicurezza antinc.)
Ing. Matteo Mometti 63
2) PROVE SPERIMENTALI
PARAGRAFO V.6.1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
PARAGRAFO V.6.2
DEFINIZIONI
PARAGRAFO V.6.3
CLASSIFICAZIONI
PARAGRAFO V.6.4
PROFILI DI RISCHIO
PARAGRAFO V.6.5
STRATEGIA ANTINCENDIO
PARAGRAFO V.6.6
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPLOSIONE
PARAGRAFO V.6.7
METODI
Ing. Matteo Mometti 71
V 6.2 – DEFINIZIONI
Ing. Matteo Mometti 73
V 6.2 – DEFINIZIONI
Ing. Matteo Mometti 74
NOTA: TALI VALORI DI CLASSI MINIME DI RESISTENZA AL FUOCO VALGONO SOLO NEL CASO
DI AUTORIMESSE MISTE.
REAZIONE AL FUOCO
RESISTENZA AL FUOCO
COMPARTIMENTAZIONE
Questo significa che mentre prima i Vigili del fuoco imponevano un numero massimo di
autoveicoli da ricoverare in una data superficie, adesso questo limite non c’è più.
Ing. Matteo Mometti 81
In genere la RTV richiede un controllo di fumi e calore molto più flessibile e razionale
rispetto a quanto previsto dal Decreto del 1986:
ordinariamente la superficie di ventilazione naturale,
naturale
in particolare PER LE AUTORIMESSE PIÙ SEMPLICI,
SEMPLICI può essere
ridotta fino a valori anche inferiori ad 1/30 della superficie dell’autorimessa.
AUMENTA LA POSSIBILITÀ
À DI RICOVERO DEI VEICOLI ALIMENTATI A GPL
La RTO prevede una larghezza delle vie di esodo verticali non inferiore a 1,20 m,m
che generalmente potrebbe non essere soddisfatta per una scala condominiale,
richiedendo di ricorrere alla procedura di deroga.
Inoltre per le AUTORIMESSE AVENTI QUOTA INFERIORE A - 5,00 5 00 M
M, tutti i piani devono
essere serviti da almeno 2 vie di esodo verticali.
verticali
Il senso di apertura e i dispositivi di apertura richiesti dalla RTO anche per affollamenti
non elevati, non sempre sono compatibili con le situazioni delle autorimesse condominiali.
Ing. Matteo Mometti 84
ESEMPIO PROGETTUALE
AUTORIMESSA PUBBLICA
AUTORIMESSA
ATT. N. 75.4.C
Att. n. 75.4.C – DPR 151/2011 DPR 151/2011
SPAZI COMMERCIALI –
LOCALI ADIBITI ALLA
VENDITA
ATT. N. 69.3.C
DPR 151/2011
N. Box singoli = 34
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 6
SUP. = 1.505 m2
N. AUTOVEICOLI = 46
AUTORIMESSA
ACCESSO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO NEGOZIO
Ing. Matteo Mometti 88
CIVILE ABITAZIONE
P+3 CIVILE ABITAZIONE
P+3
P+2
P+1
AUTORIMESSA P-1
P-2
P-3
Ing. Matteo Mometti 90
P+2
P+1
P+1 SPAZI COMMERCIALI
PAR
P-1
P-1 SPAZI COMMERCIALI
LOCALI TECNICI
P-3
Ing. Matteo Mometti 91
P+3
P+2
FILTRO
P+2 SPAZI COMMERCIALI
P+1 FILTRO
CIVILE ABITAZIONE
+ 14,25
CIVILE ABITAZIONE
+ 10,85
CIVILE ABITAZIONE
+ 7,40
P+2
P+2 SPAZI COMMERCIALI
+ 0,00
P+1
- 3,30
P-1
- 6,60
P-2
- 9,40
AUTORIMESSA
P3
P-3
- 12,20
Ing. Matteo Mometti 93
CIVILE ABITAZIONE
+ 14,25
CIVILE ABITAZIONE
+ 10,85
CIVILE ABITAZIONE
+ 7,40
P+2
P+2 SPAZI COMMERCIALI + 0,00
0 00
P+1
- 3,30
P-1
- 6,60
6 60
P-2
- 9,40
AUTORIMESSA
P-3 - 12,20
Ing. Matteo Mometti 94
N. Box singoli = 16
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 0
SUP. = 950 m2
N. AUTOVEICOLI = 16
C.T.
< 116 kW
LOCALI
TECNICI
AUTORIMESSA
UFFICI
Ing. Matteo Mometti 95
N. Box singoli = 34
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 6
SUP. = 1.505 m2
N. AUTOVEICOLI = 46
AUTORIMESSA
INGRESSO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO NEGOZIO
Ing. Matteo Mometti 96
N. B
N Box singoli
i li = 42
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 2
SUP. = 1.980 m2
N. AUTOVEICOLI = 46
AUTORIMESSA
NEGOZI
NEGOZI
Ing. Matteo Mometti 97
N. Box singoli = 42
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 2
SUP. = 1.800 m2
N. AUTOVEICOLI = 46
AUTORIMESSA
SPAZI
COMMERCIALI
SPAZI
CANTINE
COMMERCIALI
Ing. Matteo Mometti 98
N. B
N Box singoli
i li = 51
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 1
SUP. = 2.225 m2
N. AUTOVEICOLI = 53
AUTORIMESSA
AUTORIMESSA
CANTINE
Ing. Matteo Mometti 99
N. B
N Box singoli
i li = 21
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 3
SUP. = 1.125 m2
N. AUTOVEICOLI = 27
VASCA
ANTINC.
AUTORIMESSA
LOCALI
TECNICI
Ing. Matteo Mometti 100
NOTE:
1) IL PROFILO DI RISCHIO Rvita E’ DETERMINATO PER CIASCUN COMPARTIMENTO
DELL'ATTIVITA’.
2) I PROFILI DI RISCHIO Rbeni
b i E Rambiente
bi t SONO DETERMINATI PER L'INTERA
L INTERA ATTIVITA
ATTIVITA’.
Ing. Matteo Mometti 105
NOTA:
PER LA DETERMINAZIONE DEI DUE PARAMETRI δocc E δα VEDI TABELLE
Ing. Matteo Mometti 106
NOTA 1:
DEVONO ESSERE OBBLIGATORIAMENTE IMPIEGATI ALMENO I VALORI DI δα RIPORTATI
IN QUESTA TABELLA NEL CASO DI ATTIVITA’ SOGGETTE PER LE QUALI NON SIA PREVISTA
PROGETTO ANCHE IN DEROGA, DA PARTE DEI VIGILI DEL FUOCO
LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO,
(ES. ATTIVITA’ SOGGETTE DI CATEGORIA A).
NOTA 2:
IL VALORE DI δα PUO’ ESSERE RIDOTTO DI UN LIVELLO SE L'ATTIVITA’ E’ SERVITA DA
SISTEMA AUTOMATICO DI CONTROLLO E SPEGNIMENTO DELL'INCENDIO DI LIVELLO
DI PRESTAZIONE V.
Ing. Matteo Mometti 109
DETERMINAZIONE DI Rvita
Ing. Matteo Mometti 110
AI FINI DELL'APPLICAZIONE
DEL CO
CODICE
C P.I.:
DETERMINAZIONE DI Rbeni
Ing. Matteo Mometti 113
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO CONDOTTE DAL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO SONO ESCLUSE
DALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DANNO AMBIENTALE.
GM3
Ing. Matteo Mometti 119
NOTA: TALI VALORI DI CLASSI MINIME DI RESISTENZA AL FUOCO VALGONO SOLO NEL CASO
DI AUTORIMESSE MISTE (CHE E’ IL NOSTRO CASO!).
LIVELLO III:
III “…
“ per un periodo
i d
congruo con la durata dell’incendio”
Rvita = B2
TABELLA ANALOGA A QUELLA DEL D.M. 09/03/2007 – TABELLA 4 (qui innalzato il C.I. soglia: da 100 a 200 MJ/m2)
NOTA: SONO CONSENTITE CLASSI INFERIORI A QUELLE INDICATE PER IL LIVELLO DI PRESTAZIONE II SE
COMPATIBILI CON IL LIVELLO DI PRESTAZIONE III.
Ing. Matteo Mometti 129
qf,d
f d = δq1 x δq2 x δn x qf
qf,d
f d CARICO DI INCENDIO SPECIFICO DI PROGETTO
Ing. Matteo Mometti 135
OSSERVAZIONI:
Ing. Matteo Mometti 138
CODICE
Tabella S.2.7
Densità di C.I. da
UNI EN 1991-1-2
Cfr.
LETT. CIRC.
PROT. N.
P414/4122 DEL
28/03/2008
Ing. Matteo Mometti 139
CODICE
Tabella S.2.8
Norma UNI EN
1995-1-2
Cfr.
NEL CODICE VENGONO RISOLTE DUE <CRITICITA’> PRESENTI NELLA LETT. CIRC.
1)) IL METODO PROPOSTO NELLA CIRC. NON TIENE CONTO DELLA POSSIBILITA’
DI PROTEZIONE DEGLI ELEMENTI IN LEGNO AD OPERA DI PROTETTIVI TESTATI IN BASE
ALLA NORMA EN 13381-7 IL CODICE NE TIENE CONTO!!!
“In caso di elementi strutturali di legno dotati di rivestimenti protettivi
antincendio si p
può procedere
p al calcolo dello spessore
p di carbonizzazione
tenendo conto delle specifiche indicazioni fornite dalla norma UNI EN 1995-1-2.”
CLASSI
TABELLA IDENTICA A
QUELLA DEL D.M. 16/02/2007
(ALLEGATO A – TAB. A1)
TABELLA IDENTICA A
QUELLA DEL D.M. 16/02/2007
(ALLEGATO A – TAB. A2)
ECC ECC
ECC…
TUTTE LE TABELLE SONO UGUALI A QUELLE DEL D.M. 16/02/2007 – ALLEGATO A; PER ALCUNI ELEMENTI
VENGONO AGGIORNATI I RIFERIMENTI NORMATIVI
Ing. Matteo Mometti 146
STRATEGIA ANTINCENDIO – CAPITOLO S.2
RESISTENZA AL FUOCO
CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI DI OPERE DA COSTRUZIONE
TRATTAZIONE UGUALE A QUELLA DEL D.M. 16/02/2007 – ALL. B: AGGIUNTO AL PUNTO 5 IL “RAPPORTO DI CLASSIFICAZIONE” –
EN 13381; TOLTO IL PUNTO B.7.4 (qui sarebbe stato il 7.d) RELATIVO ALLA “DICHIARAZIONE DELLA DURABILITA’ DELLE
PRESTAZIONI CHE SI VANNO A VALUTARE”, CHE IL RICHIEDENTE LA PROVA <DEVE / DOVEVA> FORNIRE AL LABORATORIO
Ing. Matteo Mometti 147
STRATEGIA ANTINCENDIO – CAPITOLO S.2
RESISTENZA AL FUOCO
CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI DI OPERE DA COSTRUZIONE
LE TABELLE PRESENTI NEL CODICE SONO DEL TUTTO ANALOGHE A QUELLE PRESENTI NELL’ALLEGATO D DEL
D M 16/02/2007
D.M. 16/02/2007.
LE UNICHE DIFFERENZE SONO:
LIVELLI DI PRESTAZIONE
Rvita
it = B2
• L’autorimessa
L autorimessa deve costituire COMPARTIMENTO AUTONOMO; AUTONOMO
• E’ ammessa la presenza di aree TM1 (cantine) nello stesso
compartimento di autorimesse classificate SA+AA+HA (cioè
autorimesse private con Sup. < 1.000 m2 e altezza antincendio
compresa tra - 6 m ≤ h ≤ 12 m); nel caso in esame le aree TM1
andranno inserite in un compartimento a sè stante;stante
• Le aree TT ((cioè ad es. C.E.,, C.T. e G.E.)) devono essere inserite in
compartimenti distinti dall’autorimessa;
• La comunicazione dell’autorimessa con altre attività deve avvenire
tramite FILTRO
FILTRO.
Ing. Matteo Mometti 157
>
>
Ing. Matteo Mometti 166
>
3
Ing. Matteo Mometti 167
>
Ing. Matteo Mometti 168
>
SPAZIO SCOPERTO
FILTRO
Il filtro a prova di fumo è un filtro con una delle seguenti caratteristiche aggiuntive:
a. dotato di camino di ventilazione ai fini dello smaltimento dei fumi d’incendio
adeguatamente progettato e di sezione comunque non inferiore a 0,10 m2
sfociante al di sopra della copertura dell'opera da costruzione;
b. mantenuto in sovrappressione ad almeno 30 Pa in condizioni di
emergenza, da specifico sistema progettato,
progettato realizzato e gestito secondo la R.A.;
c. aerato direttamente verso l'esterno con aperture di superficie utile
complessiva non inferiore a 1 m2 . Tali aperture devo essere permanentemente
aperte o dotate di chiusura facilmente apribile in caso d’incendio in modo
automatico o manuale. E’ escluso l’impiego di condotti.
Ing. Matteo Mometti 173
Nel caso in esame, ogni piano avrà almeno n. 2 vie di esodo indipendenti.
indipendenti
NOTA Il piano P-3 e il Piano P+3 potrebbero avere anche solo n. 1 via di
NOTA:
esodo, ma tenuto conto della loro conformazione e della lunghezza dei
percorsii di esodo,
d avranno anch’essi
h’ i almeno
l n. 2 vie
i di esodo
d
indipendenti.
Ing. Matteo Mometti 184
Alla luce di quanto previsto dal CODICE al PAR. S.4.8.2 comma 1, il numero di uscite
previsto dovrà comunque garantire che da ogni punto dell’attività sia disponibile almeno
una via con lunghezza d’esodo non superiore ai valori massimi indicati in TAB TAB.. S.4
S.4--10
10.
Rvita = B2 Lesodo max = 50 m; Lcc max = 20 m
Tali valori vengono rispettati in tutti i piani dell’autorimessa, anche tramite verifica con la
“regola del filo teso”.
Ing. Matteo Mometti 185
OSSERVAZIONE:
Solo a titolo di esempio,
p si segnala
g che l’adozione di misure antincendio
aggiuntive permetterebbe di incrementare tali valori,
valori secondo quanto
precisato dal CODICE al PAR. S.4.10:
- rivelazione ed allarme con livello di prestazione IV;
- controllo di fumi e calore con livello di prestazione III.
Ing. Matteo Mometti 186
Talili valori
T l i costituiscono
tit i un riferimento
if i t minimo
i i per le
l di
dimensioni
i i complessive
l i
delle uscite da ciascun piano.
Ing. Matteo Mometti 188
ESEMPIO PROGETTUALE: AUTORIMESSA / PARCHEGGIO MULTIPIANO
STRATEGIA ANTINCENDIO – S.4 ESODO
VIE DI ESODO ORIZZONTALI
435 / 3
Ing. Matteo Mometti 189
Codice – Tabella S.4-12: Larghezza unitaria per vie di esodo verticali in mm/pers.
Ing. Matteo Mometti 192
OSSERVAZIONI
Ing. Matteo Mometti 195
L = 1200 mm
Ing. Matteo Mometti 199
N. Box singoli = 34
AUTORIMESSA
N. Box doppi = 6
SUP. = 1.505 m2
N. AUTOVEICOLI = 46
AUTORIMESSA
ACCESSO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO
NEGOZIO NEGOZIO
Ing. Matteo Mometti 200
(*)
(**)
( )
(***)
Ing. Matteo Mometti 205
(*)
Ing. Matteo Mometti 206
(**)
( )
(***)
Ing. Matteo Mometti 207
PROTEZIONE DI BASE
PROTEZIONE MANUALE
PROTEZIONE MANUALE
E’ p IDRANTI,, a p
prevista l’installazione della RETE DI IDRANTI protezione di tutti i
piani dell’attività, progettata, installata e gestita in conformità alla UNI 10779;
10779
in particolare, ai fini dell’applicazione della norma UNI 10779, saranno adottati i
parametri di p
p progettazione
g minimi indicati nella Tabella V.6-
V.6-3 della RTV del
CODICE e riportata nella slide precedente e cioè:
- Livello di pericolosità: 2;
- Protezione interna: idranti a parete UNI 45;
- Protezione esterna: idranti soprassuolo UNI 70 (presidio antincendio
NON richiesto nel progetto svolto col D.M. 01.02.1986 e approvato VV.F.) VV.F.)
[*] [**];
- Alimentazione idrica: singola.
Ing. Matteo Mometti 218
PROTEZIONE MANUALE
[*] Osservazione:
Al Paragrafo S.6.6.2 punto 6 del CODICE viene specificato che la
PROTEZIONE ESTERNA,
ESTERNA previa valutazione del Comando Provinciale dei
VV.F. competente per territorio, può essere SOSTITUITA DALLA RETE
PUBBLICA se utilizzabile anche per il servizio antincendio,
antincendio a condizione
p
che la stessa sia rispondente alle seguenti
g indicazioni:
• gli idranti devono essere posti nelle immediate vicinanze
dell’attività stessa;
stessa si considera accettabile un percorso sempre
fruibile di 100 metri fra un idrante della rete ppubblica ed il confine
dell’attività;
• la rete deve essere in grado di erogare la portata totale prevista per
la protezione esterna specificata;
specificata tale prestazione deve essere
attestata dal progettista tramite dati forniti dall’ente erogatore o da
prove pratiche di erogazione.
Ing. Matteo Mometti 220
OSSERVAZIONE:
Si fa notare che la protezione con Impianto Sprinkler NON si rende necessaria
per il Piano P-3, a differenza del caso approvato VV.F. con il metodo
tradizionale RTV prescrittiva classica (D
tradizionale, (D.M.
M 01/02/1986)
01/02/1986).
Ing. Matteo Mometti 222
IIn base
b alla
ll Norma
N UNI EN 12845 e alla
ll Norma
N UNI 10779
10779, i parametri
ti
considerati per la determinazione della CLASSE DI PERICOLO e i
conseguenti DATI CARATTERISTICI MINIMI DI PROGETTO possono essere
riassunti nelle tabelle seguenti
seguenti.
Ing. Matteo Mometti 223
• Rvita = B2;
• Densità affollamento P+2 = 84 persone / 1.505
1 505 m2 =
0,051 persone / m2 < 0,7 persone / m2
• Carico di incendio specifico qf = 243 MJ / m2 < 600 MJ / m2
• P+3: QP+3 = + 22,90
90 m < 54 m
• P-3: QP-3 = - 12,20 m (rispetto al piano di riferimento, Piano P+2) <
- 10 m
Ing. Matteo Mometti 229
La SOLUZIONE CONFORME,
CONFORME così come previsto dal CODICE (PAR. S.7.4.1),
sarà costituita da un IMPIANTO DI RIVELAZIONE ED ALLARME INCENDIO
(IRAI) progettato, installato e gestito in conformità alla vigente
regolamentazione e alle norme e ai documenti tecnici adottati dall’ente di
normazione nazionale; le aree sorvegliate da tale impianto saranno
rappresentate almeno dagli spazi comuni, vie di esodo e spazi limitrofi, aree
dei beni da proteggere e aree a rischio specifico.
specifico
Le FUNZIONI MINIME previste per IRAI sono le seguenti Funzioni principali:
principali
• A: Rivelazione automatica dell’incendio;
• B: Funzione di controllo e segnalazione;
• D: Funzione di segnalazione manuale;
• L:L Funzione
F i di alimentazione;
li t i
• C: Funzione di allarme incendio.
Ing. Matteo Mometti 230
LIVELLI DI PRESTAZIONE
SEa
Ing. Matteo Mometti 239
Ssm = 1/25 x A
ove Ssm Superficie
S fi i utile
til minima
i i d
delle
ll aperture
t t [[m2]
di smaltimento
lti
A Superficie lorda del piano del compartimento [m2].
Ing. Matteo Mometti 240
Il 10% della superficie totale Ssm sarà di tipo SEa o SEb o SEc. (vedi
FIGURA seguente).
Ciascuna apertura di smaltimento avrà superficie minima pari a 0,2 m2.
L' if
L'uniforme distribuzione
di t ib i in
i pianta
i t delle
d ll aperture
t di smaltimento
lti t è stata
t t
verificata impiegando il METODO DELLE AREE DI INFLUENZA (Capitolo S.8)
ed imponendo contemporaneamente:
• raggio di influenza roffset pari a 20 m per tutte le tipologie di aperture
di smaltimento;
• raggio di influenza roffset pari a 30 m per le sole aperture di
smaltimento SEa,
SEa SEb,
SEb SEc.
SEc
Ing. Matteo Mometti 241
VERIFICA DELL’UNIFORME
DELL UNIFORME DISTRIBUZIONE IN PIANTA DELLE
APERTURE DI SMALTIMENTO
Ing. Matteo Mometti 242
OSSERVAZIONE:
UNI 9494 NON applicabile nel caso in esame, in quanto tale Norma richiede
una altezza h > 3 m Qui NON verificato!!!
Ing. Matteo Mometti 245
COMANDO DI EMERGENZA
La probabilità di formazione di
CONDIZIONI
Tuttavia,
T tt i trattandosi
t tt d i di
AUTORIMESSA MISTA
si è visto che la
RTV contiene indicazioni
indica ioni complementari
a quelle presenti nella RTO.
In particolare,
particolare per le autorimesse
autorimesse, con esclusione di quelle isolate
isolate,
vengono fissati
VALORI MINIMI DI RESISTENZA AL FUOCO, FUOCO
in funzione della tipologia di autorimessa (vedi classificazione)
classificazione).
Ing. Matteo Mometti 259
AUTORIMESSA: S = 850 m2
N. 1 PIANO INTERRATO
CLASSIFICAZIONE
TIPOLOGIA DI SERVIZIO: SA
SUPERFICIE
SUPERFICIE: AA
QUOTA DEI PIANI: HA
Ing. Matteo Mometti 264
PROFILO DI RISCHIO
Rvita = A2
RESISTENZA AL FUOCO
COMUNICAZIONI
Comunicazione diretta con le CANTINE (aree TM1).
Comunicazioni con aree TM2 (depositi) e TT (cabine elettriche) tramite varchi muniti di
chiusure con caratteristiche di resistenza al fuoco determinate secondo il Capitolo S.2 e
comunque NON inferiori a classe 30.
COMPARTIMENTAZIONE
Suddivisione in compartimenti antincendio (Capitolo S.3).
Superficie massima del compartimento a quota H = -3 m:
Smax = 8.000 m2 compartimento unico (sono comprese le aree TM1, ovvero
PICCOLI DEPOSITI / CANTINE),
CANTINE) separato t dalle
d ll attività
tti ità adiacenti
di ti come sopra descritto.
d itt
CODICE RTO
Codice TAB
TAB. S
S.3-4:
3-4: MASSIMA SUPERFICIE LORDA DEI COMPARTIMENTI IN m2
Ing. Matteo Mometti 266
CONTROLLO DELL’INCENDIO
AUTORIMESSA: S = 1.900 m2
1 900 m2
SUPERFICIE COMPLESSIVA: Stot = 1.900
N. 1 PIANO INTERRATO
CLASSIFICAZIONE
TIPOLOGIA DI SERVIZIO: SA
SUPERFICIE: AB
QUOTA DEI PIANI: HA
Ing. Matteo Mometti 271
PROFILO DI RISCHIO
Rvita = A2
RESISTENZA AL FUOCO
COMUNICAZIONI
COMPARTIMENTAZIONE
Suddivisione in compartimenti
p antincendio (Capitolo
( p S.3).
)
Superficie massima del compartimento a quota H = -3 m:
Smax = 8.000 m2 compartimento unico, separato dalle attività adiacenti
(comprese aree TM1, cioè PICCOLI DEPOSITI / CANTINE) tramite “FILTRO”
“FILTRO”.
CODICE RTO
CONTROLLO DELL’INCENDIO
Livello di prestazione richiesto: LIVELLO III RETE IDRANTI (O NASPI) [Cap. S.6.6.2]
CONTROLLO DELL’INCENDIO
AUTORIMESSA: S = 8.500 m2
8 500 m2
SUPERFICIE COMPLESSIVA: Stot = 8.500
N. 3 PIANI INTERRATI P-1 e P-2 ciascuno con Sup. = 3.000 m2 ; P-3 Sup. = 2.500 m2
QUOTA DELL’ATTIVITA’ = - 9 m (q
(quota del piano
p più
p basso dell’autorimessa))
ALTEZZA ANTINCENDIO = - 9 m
Ing. Matteo Mometti 278
CLASSIFICAZIONE
TIPOLOGIA DI SERVIZIO: SB
SUPERFICIE: AC
QUOTA DEI PIANI: HC
Ing. Matteo Mometti 279
PROFILO DI RISCHIO
Rvita = B2
RESISTENZA AL FUOCO
COMPARTIMENTAZIONE
Autorimessa isolata.
Suddivisione in compartimenti antincendio (Capitolo S.3).
CONTROLLO DELL’INCENDIO
Li ll di prestazione
Livello t i i hi t LIVELLO IV RETE IDRANTI (O NASPI)
richiesto:
+ IMPIANTO AUTOMATICO DI ESTINZIONE [Capitolo S.6.6.3]
In particolare nei vari compartimenti:
P-1 (SB, AB, HA) Livello di Prestazione III RETE IDRANTI
P-2 (SB, AB, HA) Livello di Prestazione III RETE IDRANTI
P-3 (SB, AB, HC) Livello di Prestazione IV IMPIANTO AUTOMATICO DI ESTINZIONE
(SPRINKLER)
CONTROLLO DELL’INCENDIO
TABELLA V.6-3 RTV – Parametri progettuali per la Rete Idranti secondo UNI 10779
Ing. Matteo Mometti 283
CONTROLLO DELL’INCENDIO
TABELLA V.6-3 RTV – Parametri progettuali per la Rete Idranti secondo UNI 10779
P-1 (SB
(SB, AB,
AB HA) Livello
Li ll di Prestazione
P t i II SMALTIMENTO DI FUMO E CALORE
DI EMERGENZA
P-2 (SB, AB, HA) Livello di Prestazione II SMALTIMENTO DI FUMO E CALORE
DI EMERGENZA
P-3 (SB
(SB, AB,
AB HC) Livello
Li ll di Prestazione
P t i III SEFC SISTEMA DI EVACUAZIONE FUMO
E CALORE [progettato come da Cap. S.8 CODICE]
di tipo naturale o forzato, con quadro di
comando e controllo in posizione protetta
e segnalata.
l t
GRAZIE PER L
L’ATTENZIONE
ATTENZIONE
“Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le
scambiamo, abbiamo sempre una mela per
uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e
ce le scambiamo,, allora abbiamo entrambi
due idee ”
(George Bernard Shaw)