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Tecniche di Riattivazione e ripristino delle valvole termoioniche
Mauro Patrignani
14-18 minuti
- Inizio dell'articolo originale apparso su "La Radio per Tutti" del 1936 a firma
dell'Ing. Argia dal titolo "La riattivazione delle valvole termoioniche".
tempo il conduttore fra il mercurio che viene messo nella vaschetta (c) e il
rimanente del circuito.
Due aghi di acciaio che passano dentro due manici isolanti costituiscono i contatti
di tali interruttori. Ogni volta che viene immersa la punta del mercurio si
stabilisce il circuito, interrompendosi nel caso contrario.
E' preferibile colorare l'orlo del pozzetto (p) corrispondente alla placca di color
rosso colorando egualmente di rosso il manico isolante del relativo ago (p). Il
circuito � completato secondo lo schema teorico della fig. 1, e secondo lo schema
costruttivo della fig.2. La resistenza (r) necessaria per ottenere la tensione di
accensione di 2,5 volt ha il valore di circa 1 ohm. La sezione del filo deve essere
sufficiente a sopportare la corrente di 1,5 amp�re.
Stabilito il riattivatore, il funzionamento risulta abbastanza
semplice almeno teoricamente. In pratica la cosa pu� assumere una fisonomia diversa
giacch� solamente dopo una certa esperienza si riesce alla riattivazione della
quasi totalit� delle valvole. Nei primi tempi non bisogna fare affidamento che solo
sulla riattivazione del 50% delle valvole che vengono sottoposte a tale
trattamento.
L'alta tensione applicata alla griglia e alla placca deve essere inviata ad impulsi
e bisogna regolarsi
Tipo di valvola
Riattivate
2
80
22-25
50
71-A
15
22
24
3-5
5-10
Ing. Argia.
- Fine dell'articolo originale apparso su "La Radio per Tutti" del 1936 a firma
dell'Ing. Argia dal titolo "La riattivazione delle valvole termoioniche"
Riassumendo:
Tipologia
1a Fase
Dare al filamento una tensione doppia rispetto a quella nominale per un tempo che
va da 30Sec a 3Min. aumentando a step di 30Sec nel caso non si sortisca nessun
effetto
Dare al filamento una tensione doppia rispetto a quella nominale per un tempo che
va da 30Sec a 3Min. aumentando a step di 30Sec nel caso non si sortisca nessun
effetto
2a Fase
Si alimenta l'anodo con due o tre impulsi sino a che non raggiunge una colorazione
rosso cupo (con una tensione di filamento normale)
3a Fase
Si mandano simultaneamente due o tre impulsi all'anodo e alla griglia (con una
tensione di filamento normale)
4a Fase
5a Fase
6a Fase
Nel caso di catodo ricoperto di ossidi ha senso anche dare una surriscaldata
all'anodo e alle griglie, in questo modo si provoca la fuoriuscita di gas da questi
elettrodi che ricombinandosi (nel caso dell'ossigeno) con il metallo del catodo
potrebbe ricostituire lo strato di ossidi che emettono elettroni.