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Dott.

Marco Fringuellino -

Acustica 1 - Lezione terza

Riflessione
Assorbimento
campo riverberato
Dott. Marco Fringuellino -

Ambiente disturbante Ambiente di ricezione

Energia incidente per via aerea Energia dissipata


in calore

Energia riflessa per via aerea Energia trasmessa per via aerea

Energia trasmessa
per via solida
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I coefficienti ISO 31-


31-7 1992
Ø Coefficiente di dissipazione (dissipation factor) δ :
Rapporto fra potenza sonora dissipata e incidente;
Ø Coefficiente di trasmissione (transmission factor)τ :
Rapporto fra potenza sonora trasmessa e incidente;
Ø Coefficiente di assorbimento (absorption factor) α :
Rapporto fra potenza sonora assorbita e incidente;
α=δ+τ
Ø Coefficiente di riflessione (reflection factor) r :
Rapporto fra potenza sonora riflessa e incidente.
r+δ+τ=r+α =1
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Coefficiente di riflessione r
q coefficiente di riflessione r. Rapporto tra potenza sonora riflessa e potenza
sonora incidente: r+α =1

1 - Riflessione speculare: avviene se la superficie è piana e di grandi


dimensioni (idealmente infinita) rispetto alla lunghezza d’onda λ ; è dominata
dalle leggi dell’acustica geometrica (Legge di Snell).
2 - Riflessione diffusa: avviene quando la superficie è rugosa e la lunghezza
d’onda è dell’ordine di grandezza della dimensione della rugosità; l’energia
sonora è riflessa lungo una molteplicità di direzioni, comprendente o meno
quella speculare. Per lunghezze d’onda molto piccole, rispetto alla
dimensione della rugosità, la diffusione dell’energia può essere interpretata
come riflessione speculare da ciascun elemento in cui è articolata la
superficie.

3 - Diffrazione: quando la superficie non è di estensione infinita, sono presenti


dei bordi; questi causano la diffrazione del suono incidente.
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Coefficiente di riflessione r
q Legge di Snell:
• angoli definiti rispetto all’asse x normale alla
superficie di separazione:
•angolo di incidenza θi,
•angolo di riflessione θr,
•angolo di trasmissione θt.
• Se l’onda incide obliquamente sulla superficie di
interfaccia tra i due fluidi, valgono le seguenti leggi:
• relazione tra angolo di riflessione e angolo di
incidenza:
sinθr = sinθi
• la legge di Snell nota in ottica geometrica
sinθt c2
⇒ =
• angolo critico θc tale per cui, se si verifica la sinθi c1
condizione c1< c2 e θi > θc, l’onda incidente viene
totalmente riflessa:
sinθc = c1 / c2
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Rifrazione
• Un caso interessante di rifrazione delle onde sonore si manifesta nella
propagazione in atmosfera, in presenza di un gradiente termico.

• Al variare con continuità della temperatura, per la legge di Snell, l’angolo di


rifrazione dell’onda rispetto alla normale alla superficie di separazione, varia
progressivamente da strato a strato, in funzione dell’altezza dal suolo, rendendo
deflesso il percorso del’onda, anziché rettilineo.

• Nel caso particolare di condizioni di inversione termica (la temperatura dell’aria


aumenta in funzione dell’altezza dal suolo), risulta che la velocità cresce
anch’essa da strato a strato; ipotizzando che la temperatura aumenti ad ogni
strato di una quantità ∆T, la velocità aumenta anch’essa di una quantità ∆c =
0,6∆T. Ciò fa variare l’angolo di propagazione in modo progressivo.

• Il processo si ripete regolarmente fino a quando l’angolo di rifrazione non


diventa più grande dell’angolo critico; quando questa condizione si determina
l’onda viene totalmente riflessa, e il fenomeno della rifrazione viene a ristabilirsi
in senso contrario, con l’onda che prende a propagarsi verso il suolo.
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Diffrazione
• E’ assai frequente avere a che fare con suoni la cui lunghezza d’onda è dello stesso
ordine di grandezza o più grande delle dimensioni delle superfici, degli oggetti, delle
strutture presenti nell’ambiente in cui i suoni si propagano.
• Quando ciò si verifica interviene il
fenomeno della diffrazione, e i metodi
puramente geometrici non costituiscono
più uno strumento sufficiente.
• Una classica esemplificazione della
diffrazione è rappresentata da un’onda
piana che attraversa un’apertura praticata
in un elemento divisorio perfettamente
riflettente. Se le dimensioni dell’apertura di
larghezza d, sono più grandi della
lunghezza d’onda λ (d>λ), al di là del
divisorio l’onda risulta confinata
spazialmente, essendosi trasmessa solo
la porzione di fronte d’onda
corrispondente all’apertura.
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Diffrazione
• Se si verifica la condizione per cui d≤λ,
cioè se la lunghezza d’onda è dello
stesso ordine di grandezza o più grande
delle dimensioni dell’apertura praticata
nel divisorio, l’onda si propaga anche
attorno all’apertura stessa, in una zona,
detta “zona d’ombra acustica”, in cui,
se ci si limitasse a considerazioni
puramente geometriche, non dovrebbe
propagarsi.

• La ragione sta nel fatto che i bordi


dell’apertura, interagendo con l’onda
incidente, diventano essi stessi sorgenti
elementari di onde sonore che si
irradiano in tutte le direzioni.
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Diffrazione
• Un processo analogo si instaura quando
l’onda sonora incontra, durante la
propagazione, ostacoli fisici di dimensioni
finite, come schematizzato in figura.
• Quando la lunghezza d’onda diventa
comparabile o più grande delle dimensioni
dell’ostacolo, si può dire che l’onda sonora
“aggiri” l’ostacolo stesso e si propaghi
anche nella sua zona d’ombra.
• Qualitativamente si può affermare che
solo attraverso aperture di grandi
dimensioni o al di là di ostacoli molto estesi
è possibile che si stabiliscano zone
d’ombra ben definite;
• i suoni a bassa frequenza, caratterizzati
da grandi lunghezze d’onda sono molto più
facilmente diffratti dei suoni ad alta
frequenza, con piccola lunghezza d’onda.
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D
i
f
f
r
a
z
i
o
n
e
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Diffrazione ripple simulation


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Coefficiente di assorbimento α

• è il rapporto tra la potenza assorbita W a e quella incidente sulla superficie W I:

α = W a/WI Wa
• può teoricamente variare tra 0 e 1:
WI
α = 0 ⇒ tutta l’energia incidente è riflessa

α = 1⇒ tutta l’energia incidente è assorbita

• dipende dalla frequenza e dall’angolo di incidenza

• α0 = misurato per incidenza normale (metodo delle onde stazionarie in tubo)

• αSab= misurato per incidenza diffusa (in camera riverberante)

• da esso si possono ricavare il fattore di riflessione e l’impedenza acustica del


materiale.
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Ipotesi di campo perfettamente diffuso


p Ambiente ideale

• Ambiente di grande volume

• Ambiente eccitato a larga banda

• le onde piane si propagano con equi-probabilità in tutte le direzioni ⇒ Intensità


sonora isotropa (uguale in tutte le direzioni)

• la densità di energia sonora media spaziale è uniforme

p Campo diretto e campo riverberante

• “campo diretto”: quello che si avrebbe se la coppia sorgente-ricevitore fosse nello


spazio libero illimitato

• “campo riverberante”: è il campo dovuto all’insieme delle interazioni dell’energia


emessa dalla sorgente con l’ambiente circostante
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p Ambienti reali Campo perfettamente diffuso
• non esiste il campo perfettamente diffuso
• la Camera Riverberante è l’approssimazione migliore:
• Grande volume
• Dimensioni non sproporzionate
⇒ le dimensioni sono comparabili
• irregolare: le superfici non sono parallele
⇒ no focalizzazione delle riflessioni
• pareti massimamente riflettenti ⇒ minimo assorbimento
• presenza di elementi diffusori
• Nella pratica il campo può considerarsi diffuso se:
• si è in ambienti grandi
• se l’ambiente non è troppo assorbente
• se l’ambiente è irregolare
• se l’ambiente è non sproporzionato
(no “corridoi”, bassi soffitti, ecc.)
• presenza di superfici ed oggetti diffondenti
• se si è a sufficiente distanza da sorgente o pareti
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Livello di pressione sonora in regime stazionario


Il campo sonoro generato da una sorgente viene valutato come somma dei contributi
del campo diretto e del campo riverberante

p Campo diretto:

• Ipotesi di campo sferico libero generato da sorgente puntiforme posta nel centro
acustico (divergenza sferica ~ 1/r2):

WQ
D0 =
4πcr2
• W = potenza sorgente (W)

• Q = fattore di direttività della sorgente lungo la direzione considerata

• r = distanza fra centro acustico e punto rilevamento (m)


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Livello di pressione sonora in regime stazionario


p Campo riverberante:
• Ipotesi di campo perfettamente diffuso

4W  peff
2 
DR = = 
Rc  ρ0 c 2 
 
Sαm
– R = costante dell’ambiente (m2): R=
(1 − αm )
Siαi
– αm = coefficiente di assorbimento medio: αm = ∑i
S
– S = superficie totale dell’ambiente

– αi = coefficienti di assorbimento delle superfici parziali Si

– A = S·αi = area equivalente di assorbimento S ⋅αm = ∑i Siαi


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Livello di pressione sonora in regime stazionario


• Valore medio quadratico efficace della pressione sonora
nell’ambiente:
 Q 4
2
peff = ρ0cW  + 
 4πr 2 R

• In termini logaritmici (tenendo conto dei valori di riferimento), si


ottiene la Relazione di Hopkins e Stryker (1948):

 Q 4
Lp ≈ LW + 10 log + 
 4πr 2 R
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Rappresentazione della relazione di Hopkins e Stryker

= r/ Q
Beranek (1971)
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Distanza critica rcrit

• Distanza critica r (m): è la distanza dalla sorgente (centro acustico), lungo una
crit
direzione data, in corrispondenza della quale la densità dell’energia del campo
diretto uguaglia quella del campo riverberante.

RQ
rcrit =
16π
• se r < r crit:
domina il campo diretto (es. a poco giova aumentare il
fonoassorbimento del locale nell’intento di ridurre il livello di pressione sonora
causato dalla sorgente).

• se r > r crit:
domina il campo riverberato. E’ possibile stimare rapidamente una
variazione del livello di pressione sonora dovuto ad azioni sull’assorbimento della
stanza come:
∆L = 10 log(Rdopo/Rprima)
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Riverberazione
p Tempo di riverberazione T60 (s):
• Nell’acustica tecnica è di primario interesse una misura della
rapidità con cui, disattivata la sorgente, il suono si estingue
nell’ambiente. Questa informazione è associata al tempo di
riverberazione T in s.
•Il tempo di riverberazione viene misurato, sollecitando l’ambiente
con un rumore casuale a banda larga affinché la maggioranza dei
modi risulti eccitata in risonanza.
• Il decadimento del livello della pressione sonora è registrato
filtrando il segnale di pressione sonora in bande di frequenza per
ottenere informazioni sulla durata convenzionale del decadimento
(il tempo di riverberazione), media per bande di frequenza.
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Riverberazione

p Tempo di riverberazione T60 (s):


• Il tempo di riverberazione T60
in s viene misurato, sollecitando
l’ambiente con un rumore
casuale a banda larga affinché
la maggioranza dei modi risulti
eccitata in risonanza. RT60 Time
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Riverberazione

p Esperienza di Sabine (1927):


• I suoni che nella realtà interessano gli ambienti chiusi non hanno
caratteristiche tali da determinare un regime stazionario (ad es. parlato e
musica)
• Esperienza di Sabine: iperbole coda sonora-assorbimento
V
T = 0,161
• V = volume dell’ambiente (m3) ;
A
• Si = superfici presenti
• αSab,i= Coefficiente di assorbimento apparente della superficie Si
• αSab,m = ΣαSab,i Si /S = Coefficiente di assorbimento apparente medio
• A = ΣαSab,i Si = αSab,m S = Area equivalente di assorbimento (m2)
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Riverberazione
p La teoria classica (Jaeger, Joyce):
• Fondata sull’ipotesi di campo perfettamente diffuso anche durante il
transitorio.
• Il bilancio di energia comporta che l’aumento di energia
nell’ambiente in un piccolo intervallo di tempo uguaglia la differenza
tra l’energia iniettata dalla sorgente e quella uscente dall’ambiente
per assorbimento
• La densità dell’energia, uniforme nell’ambiente, dipende solo dal
D(t ) = Dstaze
tempo: -cAt 4V

• Il decadimento di 60 dB, corrisponde al rapporto: Dstaz D(t ) = 106


• Con la condizione t = T si ha:
4 6 V
T = ln10 ⋅
c A
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Riverberazione

p La teoria di Norris- Eyring (1932):


• Se si considera un ambiente perfettamente assorbente (αm = 1), la
formula di Sabine non prevede un tempo di riverberazione nullo, ma pari
a T = 0,161 V/S.
• L’idea di Norris ed Eyring è che il suono non viene assorbito con
continuità nel tempo (teoria classica), ma in modo discontinuo.
• Le onde che impattano contro i confini danno luogo ad un nuovo
insieme di onde (rinvio di energia del primo ordine).
• Per ogni impatto la densità dell'energia media dell’insieme rinviato
decresce del fattore 1−αm rispetto a quella dell’insieme incidente.

4 ⋅ ln106 V
T =−
c S ln(1 − αm )
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Riverberazione

p La formula empirica di Fitzroy (1959):


• utile quando in un ambiente assimilabile ad un parallelepipedo le
proprietà fonoassorbenti dei confini non sono distribuite con sufficiente
uniformità.
V V V
T = 0,161 2 S x + 0,161 2 S y + 0,161 2 Sz
S αm,x S αm, y S αm,z

• Sx, Sy e Sz (m2) = estensioni delle coppie di superfici contrapposte


ortogonali all’asse x, all’asse y e all’asse z, rispettivamente;
• S = Sx + Sy + Sz (m2) = estensione della superficie totale;
• αm,x, αm,y e αm,z = coefficienti di assorbimento medi pesati di ciascuna
coppia di superfici.
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Riverberazione

p Effetti dell’assorbimento dell’aria:


• L’aria sede di un campo sonoro è considerata un mezzo privo di perdite
dissipative (equazione delle onde linearizzata)
• Nella realtà, pur in assenza di divergenza geometrica, questo tipo di
onda si attenua. La causa è individuata nella diffusività termica, negli
effetti della viscosità e nel fenomeno di rilassamento molecolare
caratteristico dei gas poliatomici
• Per l’aria umida ambientale gli effetti di dissipazione dell’energia
meccanica del campo sonoro diventano importanti in ambienti chiusi,
relativamente grandi, oltre la frequenza di 1kHz.
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Riverberazione
p Effetti dell’assorbimento dell’aria:
• E’ possibile tenere conto di questo assorbimento aggiuntivo con una
costante di attenuazione dell’aria m (m-1), funzione della temperatura,
dell’umidità relativa e della frequenza.
• Nelle formule del tempo di riverberazione è sufficiente sommare al
denominatore il termine 4mV (m2):

V
T = 0,161
∑αSab,i Si + 4mV
• Per quanto attiene alla relazione di Hopkins e Striker, nella costante
dell’ambiente nella forma R = Sαm/(1− αm), αm è sostituito da:

αm + 4mV/S,
• oppure R = ΣαSab,i Si + 4mV,
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Riverberazione
p Metodi empirici per ambienti di grandi dimensioni:
• Esistono circostanze in cui la complessità della situazione impedisce
l’applicazione dei metodi dell’acustica statistica (campo perfettamente diffuso) e
dell’acustica geometrica (tracciamento dei raggi sonori e tracciamento delle
sorgenti immagine).
• Metodo empirico di Zetterling: dato il livello sonoro in dB(A) determinato da
una sorgente alla distanza di 1 m, il metodo permette, attraverso l’uso di
diagrammi, la valutazione del livello in un punto ricevente in un ambiente
industriale di forma qualsiasi.
• Formula empirica di Schultz: risultati sperimentali mostravano che,
all’aumentare della distanza del punto di osservazione dalla sorgente, il livello
della pressione sonora non tendeva a un valore quasi costante, (teoria del
campo diffuso), ma diminuiva di –3 dB al raddoppio della distanza.

Lp = LW -10log(r ) -5log(V ) -3log( f ) + 12

• LW = livello di potenza sonora della sorgente (dB)


• r = distanza sorgente-ricevitore (m)

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