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Organi non necessari:

Sono non necessari gli organi del Governo che non partecipano alla determinazione del suo
indirizzo politico
generale e conseguentemente non fanno parte del Consiglio dei Ministri. Per essi la Costituzione
non prevede alcunché.

- il Vice-Presidente del Consiglio dei Ministri è un Ministro avente ruolo vicario nei confronti del
Presidente, nell’ipotesi di supplenza per assenza di quest’ultimo.

- il Consiglio di Gabinetto, istituito per coadiuvareil Presidente del Consiglio nell’esercizio


delle sue competenze;

- i Comitati interMinisteriali, due tipi


CIPE- comitato interMinisteriale per la programmazione
economica, nonché il bilancio preventivo dello stato, coordina l’attività di tutte le
istituzioni pubbliche in materia economica fornendo direttive ad altri comitati
interministeriali

Il CIRC- comitato interMinisteriale per il credito ed il risparmio);e quelli istituiti


con decreto delP. del C. con compiti provvisori (in questo caso si parla di comitati
di Ministri), che hanno funzioni consultive

- i Ministri senza portafoglio sono Ministri partecipanti al Consiglio senza avere un dicastero
(o Ministero) anche se svolgono funzioni loro delegate dal P. del C. dei Ministri

- i Sottosegretari di Stato sono organi del Governo ecoadiuvano il Ministro nello svolgimento
delle sue funzioni, svolgendo le funzioni che questi delega loro, in quanto non possono
svolgere funzioni proprie: sono organi vicari. Sono nominati con DPR su proposta del
Presidente del Consiglio, di concerto con il Ministro interessato e dopo avere sentito il
Consiglio dei Ministri.

- i Vice-Ministri sono quei sottosegretari con competenze particolari di una o più strutture
dipartimentali o di più direzioni generali

- i Commissari straordinari del Governo, nominati al fine di realizzare obiettivi specifici in


relazione a programmi o ad indirizzi deliberati dal Governo o dal Parlamento.
ATTI FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE PRESIDENZIALI
Gli atti formalmente e sostanzialmente presidenziali sono i seguenti:

⇒ gli atti di nomina, cioè gli atti con i quali il Presidente della Repubblica nomina i 5 Senatori a
vita (art.59.2 Cost.) e 1/3 dei giudici costituzionali (art.135.1 Cost.).

⇒ il rinvio delle leggi. Il P. della R. con un messaggio motivato, che deve contenere l’indicazione
dei
motivi del rinvio medesimo, può rinviare una legge alle Camere per una nuova deliberazione.

⇒ i messaggi presidenziali. Il P. della R. può inviare messaggi “liberi” alleCamere (messaggi non
vincolato rispetto al contenuto), ex art.87. L’invio del messaggio non necessariamente
promuove un dibattito.

⇒ le esternazioni atipiche: sono tutte quelle manifestazioni del pensiero presidenziale i cui
destinatari sono in genere la pubblica opinione o il popolo. Sono riconducibili alle esternazioni
atipiche presidenziali i “messaggi alla nazione, i discorsi pubblici, le lettere ufficiali, le
interviste, le conferenze stampa e in generale le altre manifestazioni di pensiero presidenziale
che, per loro natura, si sottraggono alla controfirma Ministeriale.

⇒ la convocazione straordinaria delle Camere (art. 62 Cost.), che è diretta a garantire il


funzionamento delle istituzioni costituzionali contro eventuali prevaricazioni della
maggioranza.

ATTI FORMALMENTE PRESIDENZIALI E SOSTANZIALMENTE GOVERNATIVI

Gli atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi sono i seguenti:

⇒ L’emanazione degli atti governativi aventi valore di legge, e cioè dei decreti-legge e dei
decreti legislativi. In questi casi il Capo dello Stato esercita un controllo di legittimità e di
merito costituzionale sull’atto.

⇒ L’adozione, con la forma del decreto presidenziale (d.P.R.), dei più importanti atti del
Governo, ed in particolare della nomina dei funzionari di Stato, nei casi previsti dalla legge
(art.87 Cost.). Comunque è importante sottolineare che conservano la forma di decreto
presidenziale pochi atti come lo scioglimento anticipato dei Consigli comunali e provinciali, la
decisione dei ricorsi straordinari al P. della R. etutti gli atti dove è intervenuta la deliberazione
del Consiglio dei Ministri; mentre per molti atti governativi, alcune leggi hanno previsto la
forma del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.)o dei Ministri (D.M.).

⇒ La promulgazione della legge è attribuita al Capo dello Stato. La formula di


promulgazione accerta che la legge è stata approvata nel medesimo testo da entrambi i rami del
Parlamento; manifesta la volontà di promulgare la legge; ne ordina la pubblicazione; obbliga
chiunque ad osservarla e a farla osservare come legge dello Stato.

⇒ La ratifica dei trattati internazionali, predisposti dal Governo, ed eventualmente autorizzati dal
Parlamento, l’accreditamento dei rappresentanti diplomatici esteri (art.87), la dichiarazione dello
stato di guerra previa deliberazione delle Camere e altresì il comando delle forze armate e la
presidenza del Consiglio supremo di difesa.
⇒ La concessione della grazia e la commutazione delle pene(art.87 Cost.), che un tempo
costituivano, insieme all’amnistia e all’indulto tipiche manifestazioni del potere del P. della R.
L’amnistia e l’indulto ormai sono stati sottratti interamente al P. della R., mentre la grazia e
la commutazione della pena sono state attratte nell’orbita governativa.

La Costituzione (art.87), infine, affida al Capo dello Stato i poteri:

• di “autorizzare” la presentazione alle Camere dei disegni di legge governativi;

• di “indire” le elezioni delle nuove Camere fissandone la prima riunione; di “indire” il


Referendum popolare;

• di “conferire” le onorificenze della Repubblica;

• di “emanare” il decreto di scioglimento dei Consigli regionali e la rimozione del P. della


Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge
(art. 126).

ATTI COMPIUTI NELLA QUALITÀ DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI


DIFESA E DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

Contemplato allo art. 87 Cost. laddove si dispone che il Presidente della Repubblica presiede il
Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, esso è inteso come un comitato
interministeriale del Governo con funzioni puramente consultive e organo di collaborazione fra
Governo e Presidente della Repubblica che ha poteri di convocazione, di formazione
dell’ordine del giorno, di nomina e revoca del segretario del Consiglio.

La legge istitutiva è la L. 28 luglio 1950 n. 624.


Essa dispone la competenza in materia di esame dei problemi generali e tecnici e politici attinenti
alla difesa nazionale determinando criteri e direttive per la organizzazione e il coordinamento della
attività.

Composizione:

• Capo dello Stato come Presidente


- Presidente Consiglio dei ministri
• Ministri per gli affari esteri, l’interno, tesoro, difesa, industria e commercio
• Capo di Stato maggiore della difesa
Si riunisce almeno 2 volte l’anno anche eventualmente con composizione allargata di esperti
politici o militari.

Per quel che concerne la presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, la prassi riconosce
al P. della R. un generico potere di rinvio per irregolarità formali nello svolgimento del
procedimento per il conferimento degli incarichi direttivi.

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