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METODOLOGIA DELL’ATTIVITÀ
DELL’ATTIVITÀ
MOTORIA
CFU 6
18 ottobre 2010
RIPASSO
DEI
CONTENUTI ………
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Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienze Motorie
COMUNICAZIONE
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Motricità riflessa o automatica.
• La
L motricità
m tri ità primiti
primitiva
• La motricità riflessa
• Riflessi monosinaptici e polisinaptici
• Riflessi da stiramento
• Riflessi condizionati o acquisiti
• Riflesso miotatico o ‘stretch
‘stretch--reflex’
IL RIFLESSO
MIOTATICO
(STRETCH REFLEX)
3
La motricità: Riflesso miotatatico
mio: 'muscolo'
taticos:: 'messo
taticos messo in tensione
tensione‘
4
La motricità: Riflesso miotatico
5
La motricità: Riflesso miotatico
PER COMPRENDERE
MEGLIO ….
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7
8
9
OGGI
PARLEREMO
DI
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IL MOVIMENTO
VOLONTARIO
LA MOTRICITÀ VOLONTARIA
p g
I movimenti volontari sono impegnativi sotto l’aspetto
p sia
condizionale sia coordinativo e dispendiosi dal punto di
vista energetico specie se eseguiti per le prime volte
volte..
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I primi tentativi intenzionali di apprendere i nuovi
movimenti si possono trovare a tutte le età:
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Chiamiamo elaborazione controllata quel meccanismo di
scelta e di controllo tipico di gesti nuovi o poco
conosciuti e praticati che caratterizza i momenti di
apprendimento, ove i gesti appaiono impacciati, poco
fluidi, avvengono ad un ritmo lento e senza la giusta scelta
di tempo
tempo..
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I programmi motori o pattern che si costruiscono
attraverso una completa automatizzazione
automatizzazione del
movimento compongono la cosiddetta memoria
chinestesica o procedurale
procedurale,, che si dimentica con
facilitàà rispetto a quella dichiarativa
minor facilit dichiarativa..
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3. fase esecutiva vera e propria del movimento
che avviene quando, stabilito il programma, gli
impulsi nervosi vengono trasmessi dai centri
corticali
ti li alla
ll muscolatura
l t d l nostro
del t corpo che
h cii
consente di muoverci
muoverci..
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piùù vie di informazione:
Il sistema sensoriale si articola in pi informazione:
le
l vie
i enterocettive
t tti che
h inviano
i i l sensazioni
le i i profonde
f d della
d ll
sensibilitàà dolorifica, del senso di benessere o malessere, dei bisogni
sensibilit
sensibilità proveniente dalla
primari legati alla fame ed alla sete, della sensibilità
muscolatura liscia degli organi interni.
interni.
L’ANALIZZATORE PROPRIOCETTIVO
O CINESTETICO
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Propriocettiva :(da proprio, dall'interno del corpo)
corpo)
fusi neuromuscolari;
neuromuscolari;
organi muscolo
muscolo--tendinei di Golgi
Golgi;;
propriocettori vestibolari
vestibolari;;
propriocettori articolari
articolari..
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I fusi neuromuscolari sono sempre
sincronizzati con le situazioni di
allungamento e stiramento e ci trasmettono
informazioni sul grado di allungamento o di
contrazione della muscolatura.
muscolatura.
(Quando un muscolo si contrae sono sottoposti a
stiramento attivando la cosiddetta catena gamma che
comanda lo stretch
stretch--reflex o riflesso miotatico).
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Organi muscolo
muscolo--tendinei di Golgi che agiscono
come misuratori della tensione muscolare, ovvero
della forza di contrazione.
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20
L’apparato vestibolare è un vero e proprio organo di senso
propriocettivo situato nell'orecchio interno ed è composto dalla
coclea e dal labirinto vestibolare che, con le sue tre parti parti:: canali
semicircolari,, utricolo e sacculo;
semicircolari sacculo; ci permette di rilevare la posizione
del capo nello spazio, rispetto al tronco e le variazioni di
orientamento spaziale del capo rispetto alla forza di gravit gravitàà
consentendoci di reagire prontamente alle perdite di equilibrio.
equilibrio.
(Infatti ad ogni movimento del capo il liquido contenuto nei canali
semicircolari si muove ed attiva le cellule ciliate che trasmettono
l'informazione ai nuclei vestibolari i quali, a loro volta attraverso la
via extrapiramidale vestibolospinale,
vestibolospinale, attivano i circuiti spinali).
spinali).
Breve digressione:
Le vie afferenti
della sensibilità somatica
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A livello neurofisiologico le modalità di trasmissione delle
informazioni alla corteccia avviene attraverso gli assoni dei
nervi afferenti primari e le vie spinali della sensibilità
somato-sensoriale tattile e cinestetica.
Le afferenze somato-
somato-sensoriali più lente sono quelle
relative al dolore, alla temperatura ed al prurito e
percorrono gli assoni sensoriali di tipo A-gamma e C di
diametro inferiore rispetto ai precedenti.
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IL CONTROLLO CORTICALE DEL
MOVIMENTO
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Il sistema di controllo volontario corticale coinvolge gran
parte delle aree della neocorteccia
neocorteccia:: l'area prefrontale, quella
parietale posteriore e le aree 4 e 6 che costituiscono la
corteccia motrice.
motrice.
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La programmazione del movimento può avvenire grazie
all'apporto di altre due aree localizzate nella corteccia
parietale posteriore:
posteriore: l'area 5 che riceve afferenze dalla
corteccia somato-
somato-sensoriale e quindi dalla propriocezione
area 7 che è considerata bersaglio delle aree
e dal tatto e ll’area
visive corticali superiori.
superiori.
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È considerato parte del sistema extrapiramidale ed è un organo nervoso
sottocorticale estremamente importante per il controllo motorio.
motorio.
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Grazie per
l’attenzione!
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