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Si � sostenuto che prima del tempo di Eratostene (250 a.C. circa), autori greci
avessero collocato le Colonne d'Ercole nello Stretto di Sicilia, ma non ci sono
prove di tale ipotesi.[62] Secondo Erodoto (c. 430 a.C.) una spedizione fenicia
circumnavig� l'Africa con il benestare del faraone Necho II, navigando a sud sotto
il Mar Rosso e l'Oceano Indiano e verso nord nell'Atlantico, facendo ritorno nel
Mediterraneo attraverso le Colonne d'Ercole.[63] La sua descrizione dell'Africa
nord-occidentale rende molto chiaro che localizz� le Colonne d'Ercole precisamente
dove sono oggi. Malgrado questo, la credenza che le Colonne fossero collocate nello
Stretto di Sicilia prima di Eratostene � stata citata in alcune ipotesi sulla
collocazione di Atlantide.
Da quando la deriva dei continenti divenne largamente accettata nel corso degli
anni sessanta, la popolarit� di buona parte delle teorie sul "continente perduto"
di Atlantide inizi� a svanire, mentre si cominciava ad accettare ampiamente la
natura immaginaria degli elementi della storia di Platone. La studiosa di Platone
Julia Annas ha avuto modo di dire al riguardo:
Kenneth Feder fa notare che la storia di Crizia nel Timeo fornisce un indizio
importante. Nel dialogo, Crizia dice, riferendosi alla societ� ipotetica di
Socrate:
�(...) mentre ieri tu parlavi dello Stato e degli uomini che delineavi, rimanevo
meravigliato richiamando alla memoria proprio le cose che ora ho raccontato e
osservando che per una incredibile coincidenza avevi in gran parte perfettamente
aderito con quelle cose che disse Solone.[68]�
Feder cita A. E. Taylor, che scrive, "Non ci potrebbe essere detto in modo pi�
chiaro che l'intera narrazione della conversazione di Solone con i sacerdoti e la
sua intenzione di scrivere il poema su Atlantide sono un'invenzione
dell'immaginazione di Platone".[69]
La Sfinge di Giza, il cui corpo di animale discordante rispetto alla testa ricorda
secondo Steiner l'aspetto degli uomini atlantidei
Gli atlantidei avrebbero posseduto facolt� di chiaroveggenza oggi scomparse,[71] in
virt� del fatto che all'epoca il loro corpo fisico era piuttosto separato dalle
altre componenti spirituali. Questa costituzione favoriva la possibilit� che entit�
pi� progredite si incarnassero nei loro corpi per guidarli come maestri spirituali
all'interno delle scuole iniziatiche,[72] cosa che gli Arcangeli mettevano in
pratica agendo direttamente in questo modo,[73] oppure che facessero la conoscenza
di divinit� superiori cos� come oggi si parla con un'altra persona.[74] La
percezione delle cose e pertanto il gusto erano diversi, tanto che allora la musica
e il canto erano sviluppati su accordi di settima, oggi considerati non musicali.
[75]
Nei primi tempi, la consistenza particolarmente "molle" del corpo umano consentiva
loro, ad esempio, di allungare elasticamente un arto o le dita a loro piacimento,
[76] mentre la vista era meno sviluppata, consentendo di vedere gli oggetti con
contorni poco definiti.[74] Il pensiero logico non era ancora sviluppato, ma i suoi
limiti erano compensati da un'incredibile memoria con cui gli atlantidei tenevano a
mente ogni dato di esperienza. Steiner fa l'esempio della capacit� di risolvere
semplici calcoli grazie alla memoria esperenziale.[77]
�Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico
dell'uomo dell'Atlantide, arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo
attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica
della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide
si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con pi� precisione, sporgeva di
molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico,
fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un
punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto
distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli
sempre di pi�. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si
avvicin� al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si
svilupparono alcune caratteristiche dell'umanit� attuale: il calcolare, il contare,
la facolt� di giudizio e in genere la capacit� di formare concetti, l'intelligenza.
Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la
facolt� di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza
dell'io.[78]�
Un retaggio del modo in cui appariva un individuo di Atlantide, con la parte
eterica della testa pi� evoluta, sovrastante l'aspetto fisico ancora animalesco,
secondo Steiner sarebbe visibile tuttora nelle sculture delle Sfingi dell'antico
Egitto: la Sfinge rappresenterebbe lo sviluppo incompiuto dell'essere umano, il cui
corpo attende di essere modellato dalla testa gi� compiuta.[79] Gli Atlantidei
vivevano a stretto contatto con la natura, le stesse abitazioni erano formate da
oggetti naturali trasformati. L'uomo viveva in piccoli gruppi con un forte senso
gerarchico dell'autorit� e tenuti assieme da affinit� di sangue. Essi possedevano
dei veicoli che sfruttavano la combustione delle piante con cui trasformavano la
forza vitale in energia in grado di far volare i velivoli.[80] Tuttavia le
condizioni in cui si realizzavano tali possibilit� tecniche sarebbero state diverse
da oggi in quanto sia la densit� dell'aria che la fluidit� dell'acqua erano diverse
e pertanto di difficile riproducibilit� oggi.[81]
Mappa congetturale di Atlantide di Bory de Saint-Vincent del 1803 che situa l'isola
verso le Azzorre, le Canarie e Madera
America
Dapprima si � pensato all'America, che in effetti � un continente in mezzo
all'Oceano (Atlantico) che per� ai tempi di Platone non era per nulla conosciuto e
che, per quanto se ne sappia, non ha conosciuto cataclismi recenti.
Altra ipotetica collocazione �, secondo alcuni tra cui il sensitivo Edgar Cayce,
nel Mar dei Sargassi[89]: i fenici, secondo lui, conoscevano le Azzorre e lungo la
faglia atlantica non sono sconosciuti casi di emersione e affondamento di isole,
anche in tempi storici recenti; si tratta comunque di piccole isole e non di
continenti che potessero ospitare fiumi navigabili come nel racconto di Platone.
Polo Nord
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Concezione
storica di Bailly.
Il primo ad elaborare l'ipotesi di un Atlantide nordica fu, molto probabilmente, lo
svedese Olaus Rudbeck che, nel XVII secolo, posizion� - soprattutto per motivi
nazionalistici - il continente perduto in Svezia. Le sue idee furono riprese,
modificate e razionalizzate dall'astronomo e letterato francese Jean Sylvain Bailly
che, nella seconda met� del Settecento, arriv� a posizionare Atlantide nelle remote
regioni siberiane, in prossimit� dell'isola di Spitzbergen.