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Gli autori di questo contributo provengono dal mondo della Scuola superiore
italiana, Liceo classico e formazione degli adulti.
Grazie all’OS hanno acquisito competenze tecnologiche che li hanno portati ad
esiti professionali alquanto curiosi : dalla progettazione di contenuti didattici alla
erogazione di corsi di e-learning, dalla installazione ed applicazione di CMS e
LCMS fino al progetto di un GLSP (Global Learning Service Provider) che offra
alle scuole ed alle istituzioni tutti i servizi della filiera e-learning che
generalmente necessita loro, dalla registrazione del dominio alla formazione dei
docenti, dalla A alla Z.
Per la verità il nostro percorso è partito dalla realizzazione di un corso
multimediale su LCMS proprietario, per conto di una società del gruppo RCS.
Presto ci siamo accorti, tuttavia, che il nostro desiderio di conoscenza e il
bisogno di strumenti adeguati alle necessità didattiche sarebbe rimasto
insoddisfatto , limitato com’era agli angusti spazi delle soluzioni proprietarie
all’interno delle quali ci eravamo mossi fino ad allora. Ci pareva , infatti, che il
database della piattaforma proprietaria su cui lavoravamo fosse sottoutilizzato,
cioè non esprimesse tutte le potenzialità che intuivamo si dovessero richiedere
ad un sistema di gestione degli utenti , sia nel tracciamento delle statistiche, sia
dal punto di vista dell’assessment . Le nostre richieste di strumenti più flessibili,
come ad esempio quella di un servizio che consentisse l’inoltro via mail o via
sms dei post del gruppo di lavoro, erano destinare a cadere nel vuoto.
Il passaggio ad una fase di studio e di rassegna di (L)CMS e SW Open source
è stato dunque inevitabile, e naturale.
2.1. La normativa
2.2. Il progetto
Nel nostro progetto, che è stato presentato all’Expo del capitale umano e
dell’Innovazione (Milano, 15-18 marzo 2006), è un ente di formazione (L’IS
Carlo Dell’Acqua – Legnano) che si propone come fornitore e partner di altre
scuole per tutti i servizi che la filiera dell’e.learning richiede : dalla registrazione
del dominio, alla creazione, o all’eventuale trasferimento del sito scolastico, alla
implementazione ed installazione di un CMS ed un LCMS, alla loro
amministrazione sia a livello di interfaccia che di database, alla formazione dei
docenti, dei tutor e degli amministratori.La competitività di un GLSP realizzato
da un ente scolastico consiste nel superamento dei limiti che una società di
hosting ha inscritti nel proprio DNA: difficilmente, infatti, chi fornisce hosting è in
grado di provvedere alla installazione, alla realizzazione del sito, alla sua
amministrazione e contemporaneamente alla formazione dei docenti, nemmeno
sotto forma di addestramento, figuriamoci con un’impostazione didattica che
risponda realmente ai bisogni della scuola. Il fatto che il servizio sia fornito
proprio da una scuola, è per gli altri istituti, come si è detto, garanzia di
comprensione dei processi organizzativi reali, delle problematiche ricorrenti, dei
vincoli legislativi, della sostenibilità dei costi, delle esigenze della usabilità e
della accessibilità.
Tale progetto intende non solo anticipare i bisogni che si manifesteranno e che
in parte già si stanno manifestando, all’interno degli istituti scolastici, di ampliare
la propria offerta formativa sia nel senso della integrazione con il distance
learning che in quello del CSCL (apprendimento collaborativo in rete), ma
intende valorizzare le competenze che all’interno del nostro Istituto si sono
definite nel tempo, anche lato server, con la gestione della centrale di
simulazione “Impresa Formativa Simulata” della Regione Lombardia.
Anche qui, il solo aspetto tecnico non può bastare: è impensabile dotare una
istituzione scolastica di strumenti così avanzati per la gestione delle iscrizioni,
del registro elettronico, per la costruzione di corsi di recupero e per
l’ampliamento dell’offerta formativa senza aiutarla ad esprimere un progetto
didattico, senza mettere i docenti in grado di affrontare i forti cambiamenti che
la didattica online e l’e-learning comportano. Sarebbe davvero una “bella
senz’anima”, una terra fertile ma assolutamente incolta.
In questa prospettiva, a noi sembra che l’open source non sia una minaccia alla
competitività, anzi la stimoli perché favorisce l’emergere ed il consolidarsi di
professionalità ad elevato profilo tecnologico, provenienti tuttavia da canali
diversi da quelli della formazione professionale e del mondo aziendale. E lo fa
NON tanto perché combatte monopoli ed oligopoli, quanto perché
combatte la società chiusa, legata alle clientele, ai collateralismi, alle
appartenenze, alle caste ed agli ordini professionali: la società italiana.
L’OS per una società “aperta”, alla Popper, più liberale, più meritocratica, nella
quale il merito ed il valore vengano prontamente riconosciuti dal mercato.
4. Bibliografia e Linkografia
Adkins, 2005, Wake-Up Call: Open Source LMS
http://www.learningcircuits.org/2005/oct2005/adkins.htm
Direttiva Stanca sull’Open Source nella P.A., 2003
http://www.osservatoriotecnologico.net/internet/e-learning/scenari_OSS_e-learning.htm
Osservatorio ANEE/ASSINFORM, 2005, “E-learning in Italia : una strategia per l’innovazione”
http://www.anee.it/ricerche/osservatorio05/default.asp
Pekka, 2003, L’etica hacker, Milano
Raymond,1998 la cattedrale e il bazar http://www.apogeonline.com/openpre, Milano
ss/doc/cathedral.html
Roellin, 2005 Gestione del “sistema” tra collaborazione e conflitti potenziali, in “E-learning”,
Roma.