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(Provincia di Taranto)
P. R. G.
Approvato in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 04/11/2003
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- ZONA “Ac” - ZONA ARTIGIANALE CERAMICHE
Superficie Territoriale Superficie viaria Standards urbanistici e parco
a) - opere di consolidamento;
b) - opere di restauro conservativo;
c) - opere di ristrutturazione e di risanamento interne che lascino inalterato l’aspetto esterno.-
B) - Per le fabbriche esistenti con aree libere interne e retrostanti di pertinenza, sono possibili ampliamenti accorpati nei limiti del 10% del volume
preesistente e comunque non superiore a 150 mc. - La parte in ampliamento deve uniformarsi esteticamente a quella preesistente. - La richiesta
deve essere accompagnata da documentazione fotografica con l’inserimento della parte aggiuntiva e sottoposta al parere della Sovrintendenza
alle Antichità ed ai Monumenti.- Le aree di pertinenza a servizio delle fabbriche costituenti cortili o spiazzi attigui a trame viarie devono
rimanere inalterate. - Tali aree dovranno essere pavimentate in basolato calcareo o in cotto d’argilla;
C) - Le insegne da porre in opera dovranno essere realizzate in ceramica a piastrelle, a basso rilievo o ad altro rilievo;
D) - Non sono ammessi rivestimenti in marmo sulle facciate e l’eventuale rivestimento delle murature esterne dovrà essere realizzato con intonaco
civile comune liscio. - Le eventuali coloriture esterne dovranno essere esclusivamente bianche scialbate a latte di calce. -
F) - Il quartiere sarà assoggettato a piano di recupero delle urbanizzazioni primarie con riformazione della pavimentazione in basolato calcareo e ad
uno studio di arredo urbano. -
L’impianto di pubblica illuminazione da ristrutturare dovrà uniformarsi all’ambiente.
I progetti relativi compreso quello dell’arredo urbano dovranno riportare il parere favorevole della Sovrintendenza ai Monumenti;
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G) – (N.B.: punto depennato, rispetto al testo originariamente adottato con delibera del C.C. n. 74 del 12/03/1988, con deliberazione della G.R. n.
1193 del 29/04/1998);
H) - Il complesso ricadente nella zona “Ac” ora utilizzato ad industria di trasformazione di prodotti agricoli e da trasferire nelle zone destinate dal
P.R.G. ad aree industriali, potrà essere ristrutturato per iniziativa pubblica e/o privata con la seguente destinazione “Edificio per Mostra e
Commercializzazione consortile dei prodotti della ceramica”, con ufficio di vendita e con servizi per il pubblico. Il progetto deve riportare il
preventivo parere della Soprintendenza ai Monumenti di Puglia. Nell’ambito dell’Edificio una parte potrà essere destinata a bar e ristoro;
I) - Tutti gli immobili ricadenti nella zona “Ac” con destinazione attuale diversa da quella per attività ceramiche potranno essere ristrutturate per
l’uso artigianale-ceramico;
L) - Nella zona destinata a parco, ricadente nell’ambito della zona “Ac” potrà utilizzarsi parte dell’area alla Mostra annuale dell’Arte Ceramica e ad
attività culturali finalizzate anche con la realizzazione di manufatti fissi da prevedere con unico progetto organico a cura dell’Amministrazione
Comunale e che dovrà riportare il parere della Sovrintendenza ai Monumenti di Puglia. -
I manufatti fissi (stande per mostre) non potranno occupare una superficie superiore al 20% della intera area.
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ZONA “A” - Centro Storico Ambientale
Area Territoriale Area Fondiaria Viabilità Standards Urbanistici Volumi esistenti Abitanti insediati
Ha 15.31.45 Ha 10.35.88 Ha 4.95.57 Esistenti e previsti mc. 984.572 anno 1984 n. 4.435
Ha (vedi riepilogo)
Per i sottoindicati edifici possono eseguirsi opere di consolidamento e di restauro conservativo. - I progetti relativi devono essere sottoposti al parere
della Sovrintendenza ai Monumenti di Puglia:
1° - Castello Arcivescovile;
2° - Palazzo Urselli in via Vittorio Emanuele II°;
3° - Palazzo Pignatelli. -
1° - Chiesa S. Francesco;
2° - Chiesa Madonna del Lume;
3° - Chiesetta Santa Lucia;
4° - Palazzo De Felice;
5° - Palazzo Cometa;
6° - Palazzo Ettorre;
7° - Congrega del Purgatorio;
8° - Palazzo Tuzzo;
9° - Chiesa Matrice;
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10° - Palazzo La Sorte;
11° - Chiesa Madonna del Carmine;
12° - Convento Santa Chiara;
13° - Palazzo Cantore - Pignatelli;
14° - Palazzo del Principe;
e tutti gli altri indicati nelle tavole di piano. - Per tali edifici potranno eseguirsi interventi di consolidamento e di restauro conservativo. - Per
il Palazzo del Principe potranno pure eseguirsi opere di modifica del portone d’ingresso per armonizzare l’Edificio all’ambiente circostante.
1° - per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente dismesso e da utilizzare per edilizia sovvenzionata;
3° - per interventi da attuare, mediante esproprio od occupazione temporanea previa diffida nei confronti dei proprietari delle unità
minime di intervento da indicare nel piano in caso di inerzia dei medesimi. -
Interventi di recupero:
Sono quelli dettati dall’art. 31 della Legge n. 457 del 5/08/1978 da indicare nel piano di recupero da redigere. -
Potranno redigersi piani di recupero di minimo intervento da estendere ad isolati ben definiti ad iniziativa pubblica o privata. -
Opere che possono realizzarsi in assenza o prima della redazione del piano di recupero:
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a) - interventi di manutenzione ordinaria secondo quanto indicato alla lettera a) dell’art. 31 della Legge 457/1978;
b) - interventi di manutenzione straordinaria atti a realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non vengano alterati i
volumi, i prospetti e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso;
c) - opere di restauro e di ristrutturazione edilizia che riguardino esclusivamente opere interne a singole unità immobiliari, sempre che rimangano
inalterati i volumi, i prospetti e le superfici utili;
d) - opere di consolidamento e di sostituzione di coperture previo accertamento e dichiarazione dell’Ufficio Tecnico Comunale sullo stato di
pericolosità che non alterino l’aspetto estetico originario dello stabile, fermo restando che i lavori saranno eseguiti ripristinando le forme e le
inclinazioni ed utilizzando gli stessi materiali delle vecchie coperture. -
b) - rivestimento in marmo o altro materiale di qualsiasi tipo ad eccezione di rivestimenti in pietra lavorata alla bocciarda
per l’altezza di mt. 1,00 dal piano viario;
c) - pitturazione delle facciate con colori diversi dal bianco e dal bianco sporco;
Saranno individuati nelle tavole di P.P. e/o P.R. relative alla zona “A”) gli interventi di cui all’art. 31 - lettere a - b - c - d - per la redazione
dei piani di recupero.
L’adeguamento delle urbanizzazioni primarie dovrà realizzarsi con ricostruzione dei piani viari in basolato calcareo, con ricostruzione dei tronchi
fognanti e degli allacciamenti in tubi di gres e con ammodernamento della pubblica illuminazione da adeguare all’ambiente. - Il progetto relativo
alla pubblica illuminazione dovrà essere sottoposto al preventivo parere della Sovrintendenza ai Monumenti. -
In mancanza dei P.P.E. sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento
conservativo (ex art. 31 Legge 457/78), con il rispetto delle seguenti prescrizioni da applicarsi in linea generale anche nei Piani Attuativi prescritti:
1) – nella manutenzione ordinaria e in quella straordinaria si deve tendere al mantenimento e al ripristino dei valori storici, al recupero delle
tipologie costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e materici (quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i solai in legno, le
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coperture a tetto, i collegamenti verticali, la composizione dei prospetti e quant’altro di specifico), comunque con l’obiettivo di dotare le
singole unità abitative di tutti i servizi igienico sanitari e degli impianti, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità
immobiliari, mediante l’uso di tecniche e di materiali appropriati; è comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi impropri in
precedenza eseguiti sui prospetti e delle superfetazioni;
2) – negli interventi di restauro e di risanamento conservativo in linea generale si deve conservare la destinazione d’uso attuale, sempre che sia
compatibile con la destinazione prevalentemente residenziale della zona. Si deve tendere al mantenimento e al ripristino dei valori storici, al
recupero delle tipologie costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e matrici quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i
solai in legno, le coperture a tetto, i collegamenti verticali, la composizione dei prospetti e quant’altro di specifico; in tutti i casi le facciate
dovranno essere in toto lasciate inalterate; non sono ammesse aperture di nuova finestratura; è sempre vietato l’ampliamento dei vani porta
esterni a piano terra; è comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi impropri in precedenza eseguiti sui prospetti e delle
superfetazioni; .
3) – nel caso di edifici in struttura muraria, vanno conservati a “faccia vista” gli elementi lapidei di facciata quali zoccolature di piano terra, paraste
e cornici marcapiano, cornicioni, mensole e balaustre di balconi e relativi sostegni, cornici di porte e finestre, eventuali decorazioni, con
esclusione di qualsiasi trattamento superficiale con prodotti non trasparenti e colorati; sono comunque vietate arbitrarie decorticazioni di pareti
intonacate;
4) – nel caso di rifacimento di trattamenti superficiali esterni prospicienti le strade ed in genere gli spazi aperti al pubblico, vanno esclusi intonaci
plastici, cemento a vista, stilatura con malte cementizie, materiali ceramici e simili, lignei, pietra di Trani, travertino e simili;
5) – i rifacimenti di tinteggiature sulle facciate devono essere armonizzati con le restanti parti dell’isolato per tutta la lunghezza del fronte; gli infissi
esterni devono essere in legno pitturato; le chiusure di oscuramento devono essere realizzate esclusivamente con persiane in legno con colori
armonizzati con la tinteggiatura di facciata e prevalentemente in verde locale o marrone scuro;
6) – è vietato l’uso della plastica per pluviali;
7) – è vietato l’uso di ringhiere in anticorodal e simili: le stesse dovranno essere ripristinate secondo i tipi in uso nella tradizione locale (in ferro o in
ghisa) con colore prevalentemente nero antracite opaco; non sono consentite colorazioni o finiture dorate, argentate o simili;
8) – negli interventi di restauro e risanamento conservativo, è ammesso l’inserimento di ascensori e montacarichi e altri impianti tecnologici, con la
esecuzione dei soli volumi tecnici strettamente necessari in corrispondenza delle coperture, per i quali è obbligatorio l’arretramento di almeno
tre metri dal filo del fabbricato con creazione di elementi di mascheramento in muratura, il tutto in coerenza con l’assetto architettonico
dell’edificio;
9) – in tutti gli interventi è consentita la modifica e/o la realizzazione di nuove chiostrine, di pozzi di luce e di aerazione;
10) – è vietata la realizzazione di verande a chiusura di logge e balconi, affaccianti su strade ed in genere su spazi aperti;
11) – è vietata la realizzazione sui lastrici solari di attrezzature fisse o provvisorie di copertura quali pensiline, serre, ecc..;
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12) – nel caso di rifacimenti di facciata è vietata l’apposizione di impianti a rete, pubblici o privati, ad eccezione degli impianti pubblici che per
ragioni tecnologiche o di sicurezza debbano svilupparsi all’esterno nel caso di creazione o di rifacimento di canne fumarie le stesse non devono
essere esterne alla muratura e la parte terminale deve essere armonizzata con l’edificio esistente;
13) – è vietata l’apposizione di apparecchiature di impianti di condizionamento sulle facciate dei fabbricati;
14) – non è ammessa in nessun caso la realizzazione di impianti tecnologici sui lastrici solari, ad eccezione di quanto previsto al punto 8;
15) – sulle facciate prospicienti spazi pubblici non sono ammessi elementi a insegne pubblicitarie luminose o no che sporgano dal filo dell’edifico
oltre 1/50 della larghezza stradale; non sono ammesse insegne o tabelloni pubblicitari sui lastrici solari;
16) – è vietato modificare con manufatti sia permanenti sia precari tutti gli spazi (interni al lotto) dotati di qualsiasi tipo di vegetazione e
piantumazione, alterandone le caratteristiche;
17) – è vietato alterare particolari elementi di pregio all0interno dell’edificio, ancorché non segnalati o vincolati; la eventuale presenza o assenza di
tali elementi, sotto la responsabilità del tecnico preposto, va dichiarato nella istanza di concessione, o di autorizzazione, o nella denuncia;
19) – per gli edifici vincolati ai sensi della legge 1089/39 va richiesta la preventiva autorizzazione alla Soprintendenza ai Beni AA.AA.AA.SS. della
Puglia”.
STANDARDS URBANISTICI
ESISTENTI:
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h - Caserma Carabinieri mq. 1.155
i - Chiesa Madonna del Lume mq. 100
l - Chiesa di Santa Chiara mq. 2.195
m - Chiesetta di San Nicola mq. 47
n - Ufficio Telefonico mq. 160
o - Carcere Mandamentale (dismesso e da
recuperare per altre strutture) mq. 500
p - Chiesa dei Paolotti (fuori dal perimetro) mq. 8.240
q - Castello Arcivescovile mq. 6.195
r - Ufficio di Collocamento mq. 107
TOTALE mq. 25.286
B) - Edilizia Scolastica a servizio del Centro Storico:
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OPERE DI INTERESSE PUBBLICO
Sono state considerate attrezzature esistenti ed aree libere fuori della perimetrazione del centro storico a servizio però di tale Quartiere e del
Quartiere di Via XXV Luglio e di Via Partigiani Caduti.
- palazzo “ DE FELICE “ in Piazza Santa Lucia -
Dovrà essere assoggettato a piano di recupero ad iniziativa comunale ed acquisito per attività Socio-Culturale di quartiere, ai sensi della lettera c)
dell’art. 31 della Legge 457/1978. -
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“ZONA OMOGENEA “A2” – AREE URBANE DI VALORE STORICO – AMBIENTALE
Sono consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo (ex art. 31 Legge
457/78), con il rispetto delle seguenti prescrizioni da applicarsi in linea generale anche nei Piani attuativi prescritti:
1 – nella manutenzione ordinaria e in quella straordinaria si deve tendere al mantenimento e al ripristino dei valori storici, al recupero delle tipologie
costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e materici (quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i solai in legno, le coperture
a tetto, i collegamenti verticali, la composizione dei prospetti e quant’altro di specifico), comunque con l’obiettivo di dotare le singole unità
abitative di tutti i servizi igienico sanitari e degli impianti, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari,
mediante l’uso di tecniche e di materiali appropriati; è comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi impropri in precedenza eseguiti sui
prospetti e delle superfetazioni;
2 – negli interventi di restauro e di risanamento conservativo in linea generale si deve conservare la destinazione d’uso attuale, sempre che sia
compatibile con la destinazione prevalentemente residenziale della zona. Si deve tendere al mantenimento e al ripristino dei valori storici, al
recupero delle tipologie costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e materici, quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i
solai in legno, le coperture a tetto, collegamenti verticali, la composizione dei prospetti in toto lasciate inalterate; non sono ammesse aperture di
nuova finestratura; è sempre vietato l’ampliamento dei vani porta esterni a piano terra, è comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi
impropri in precedenza eseguiti sui prospetti e delle superfetazioni;
3 – nel caso di edifici in struttura muraria, vanno conservati a “faccia a vista” gli elementi lapidei di facciata quali zoccolature di piano terra,
paraste e cornici marcapiano, cornicioni, mensole e balaustre di balconi e relativi sostegni, cornici di porte e finestre, eventuali decorazioni, con
esclusione di qualsiasi trattamento superficiale con prodotti non trasparenti e colorati; sono comunque vietate arbitrarie decorticazioni di pareti
intonacate;
4 – nel caso di rifacimento di trattamenti superficiali esterni prospicienti le strade ed in genere gli spazi aperti al pubblico, vanno esclusi intonaci
plastici, cemento a vista, stilatura con malte cementizie, materiali ceramici e simili, lignei, pietra di Trani, travertino e simili;
5 – i rifacimenti di tinteggiature sulle facciate devono essere armonizzati con le restanti parti dell’isolato per tutta la lunghezza del fronte, gli infissi
esterni devono essere in legno pitturato, le chiusure di oscuramento devono essere realizzate esclusivamente con persiane in legno con colori
armonizzati con la tinteggiatura di facciata e prevalentemente in verde locale o marrone scuro;
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7 – è vietato l’uso di ringhiere in anticorodal e simili: le stesse dovranno essere ripristinate secondo i tipi in uso nella tradizione locale (in ferro o in
ghisa) con colore prevalentemente nero antracite opaco; non sono consentite colorazioni o finiture dorate, argentate o simili;
8 – negli interventi di restauro e risanamento conservativo, è ammesso l’inserimento di ascensori e montacarichi e altri impianti tecnologici, con la
esecuzione dei soli volumi tecnici strettamente necessari in corrispondenza delle coperture, per i quali è obbligatorio l’arretramento di almeno
tre metri dal filo del fabbricato con creazione di elementi di mascheramento in muratura, il tutto in coerenza con l’assetto architettonico
dell’edificio;
9 – in tutti gli interventi è consentita la modifica e/o la realizzazione di nuove chiostrine, di pozzi di luce e di aerazione;
10 – è vietata la realizzazione di verande a chiusura di logge e balconi, affaccianti su strade ed in genere su spazi aperti;
11 – è vietata la realizzazione sui lastrici solari di attrezzature fisse o provvisorie di copertura quali pensiline, serre, ecc..;
12 – nel caso di rifacimenti di facciata è vietata l’apposizione di impianti a rete, pubblici o privati, ad eccezione degli impianti pubblici che per
ragioni tecnologiche o di sicurezza debbano svilupparsi all’esterno nel caso di creazione o di rifacimento di canne fumarie le stesse non devono
essere esterne alla muratura e la parte terminale deve essere armonizzata con l’edificio esistente;
14 – non è ammessa in nessun caso la realizzazione di impianti tecnologici sui lastrici solari, ad eccezione di quanto previsto al punto 8;
15 – sulle facciate prospicienti spazi pubblici non sono ammessi elementi a insegne pubblicitarie luminose o no che sporgano dal filo dell’edifico
oltre 1/50 della larghezza stradale; non sono ammesse insegne o tabelloni pubblicitari sui lastrici solari;
16 – è vietato modificare con manufatti sia permanenti sia precari tutti gli spazi (interni al lotto) dotati di qualsiasi tipo di vegetazione e
piantumazione, alterandone le caratteristiche;
17 – è vietato alterare particolari elementi di pregio all’interno dell’edificio, ancorché non segnalati o vincolati; la eventuale presenza o assenza di
tali elementi, sotto la responsabilità del tecnico preposto, va dichiarato nella istanza di concessione, o di autorizzazione, o nella denuncia;
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19 – per gli edifici vincolati ai sensi della legge 1089/39 va richiesta la preventiva autorizzazione alla Soprintendenza ai Beni AA.AA.AA.SS. della
Puglia”.
Per quanto riguarda la composizione delle facciate, il rapporto tra i pieni ed i vuoti (finestrature) dovrà essere congruente con l’assetto degli edifici
limitrofi; non sono consentite inoltre verande e bow-window”.
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“ZONA OMOGENEA “A3” – Edifici sparsi di valore storico – ambientale.
Per tali edifici sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo
(ex art. 31 Legge 457/78), con il rispetto delle seguenti prescrizioni:
1 – nella manutenzione ordinaria e in quella straordinaria si deve tendere al mantenimento e al ripristino dei valori storici, al recupero delle tipologie
costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e meterici (quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i solai in legno, le coperture
a tetto, i collegamenti verticali, la composizione dei prospetti e quant’altro di specifico), comunque con l’obiettivo di dotare l’immobile di tutti i
servizi igienico sanitari e degli impianti, sempre che non alterino i volumi e le superfici, mediante l’uso di tecniche e di materiali appropriati; è
comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi impropri in precedenza eseguiti sui prospetti e delle superfetazioni;
2 – negli interventi di restauro e di risanamento conservativo in linea generale si deve conservare la destinazione d’uso attuale. Si deve tendere al
mantenimento e al ripristino dei valori storici, al recupero delle tipologie costruttive e alla conservazione dei caratteri architettonici e materici,
quali ad esempio le strutture murarie, le volte, i solai in legno, le coperture a tetto, i collegamenti verticali, la composizione dei prospetti e
quant’altro di specifico; in tutti i casi le facciate dovranno essere in toto lasciate inalterate; non sono ammesse aperture di nuova finestratura; è
sempre vietato l’ampliamento dei vani porta esterni a piano terra; è comunque obbligatoria l’eliminazione degli interventi impropri in
precedenza eseguiti sui prospetti e delle superfetazioni;
3 - nel caso di edifici in struttura muraria, vanno conservati a “faccia a vista” gli elementi lapidei di facciata quali zoccolature di piano terra, paraste
e cornici marcapiano, cornicioni, mensole e balaustre di balconi e relativi sostegni, cornici di porte e finestre, eventuali decorazioni, con
esclusione di qualsiasi trattamento superficiale con prodotti non trasparenti e colorati; sono comunque vietate arbitrarie decorticazioni di pareti
intonacate;
4 - nel caso di rifacimento di trattamenti superficiali esterni vanno esclusi intonaci plastici, cemento a vista, stilatura con malte cementizie,
materiali;
5 – i rifacimenti di tinteggiature sulle facciate devono essere armonizzati con le restanti parti dell’immobile per tutta la lunghezza del fronte, gli
infissi esterni devono essere in legno pitturato, le chiusure di oscuramento devono essere realizzate esclusivamente con persiane in legno con
colori armonizzati con la tinteggiatura di facciata e prevalentemente in verde locale o marrone scuro;
6 – è vietato l’uso della plastica per pluviali;
7 – è vietato l’uso di ringhiere in anticorodal e simili: le stesse dovranno essere ripristinate secondo i tipi in uso nella tradizione locale (in ferro o in
ghisa) con colore prevalentemente nero antracite opaco; non sono consentite colorazioni o finiture dorate, argentate o simili;
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8 – negli interventi di restauro e risanamento conservativo, è ammesso l’inserimento di ascensori e montacarichi e da altri impianti tecnologici, con
la esecuzione dei soli volumi tecnici strettamente necessari in corrispondenza delle coperture, per i quali è obbligatorio l’arretramento di almeno
tre metri dal filo del fabbricato con creazione di elementi di mascheramento in muratura, il tutto in coerenza con l’assetto architettonico
dell’edificio;
9 – nel caso di rifacimenti di facciata è vietata l’apposizione di impianti a rete, pubblici o privati, ad eccezione degli impianti pubblici che per
ragioni tecnologiche o di sicurezza debbano svilupparsi all’esterno nel caso di creazione o di rifacimento di canne fumarie le stesse non devono
essere esterne alla muratura e la parte terminale deve essere armonizzata con l’edificio esistente;
10 - è vietato alterare particolari elementi di pregio all’interno dell’edificio, ancorché non segnalati o vincolati; la eventuale presenza o assenza di
tali elementi, sotto la responsabilità del tecnico preposto, va dichiarato nella istanza di concessione, o di autorizzazione, o nella denuncia;
12 - per gli edifici vincolati ai sensi della legge 1089/39 va richiesta la preventiva autorizzazione alla Soprintendenza ai Beni AA.AA.AA.SS. della
Puglia”.
Si prescrive inoltre che all’edificio vengano accorpate le pertinenze (per pertinenze di intendono precisi riferimenti fisici allo stato attuale quali il
giardino ed in genere la piantumazione ad alto fusto presente, le corti, la aie, i viali, etc.. ed in generale tutti quagli spazi necessari alla chiara
identificazione del bene nella sua originale configurazione)”
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- ZONE OMOGENEE DI TIPO “B” -
- Sono state precedentemente assoggettate a Piano Particolareggiato in variante al P.R.G. vigente, approvato con Delibera G.R. n. 5369 del 30
giugno 1980 resa esecutiva in data 24 luglio 1980 con decisione del Commissario di Governo n. 9410.
- Comprendono le zone “BA2” - “B1” e le “Br” ( “B” di ristrutturazione ) secondo le perimetrazioni indicate nelle tavole di piano. -
1-1 Nelle aree vincolate a verde privato nelle zone “B” sono consentiti interventi di ristrutturazione sui fabbricati esistenti al fine di migliorare
le condizioni igienico sanitarie. - Detti interventi di ristrutturazione possono prevedere anche aumenti della cubatura esistente, alle
condizioni seguenti:
a) - La superficie coperta risulti uguale a quella preesistente e maggiorata di una percentuale non superiore al 10%;
b) - L’indice di fabbricabilità fondiaria riferita all’intera area di pertinenza del fabbricato sia 0,5 mc./ mq.
1 - 2 Nelle zone vincolate a verde privato nelle zone “B” è consentito, previa demolizione dei fabbricati precedentemente esistenti, la
costruzione di nuovi edifici su area da concordare con il Comune pari a quella preesistente ampliata nella misura massima del 10% dell’intera area
vincolata a verde privato di pertinenza del vecchio edificio, purchè l’area che resta libera da costruzioni sia ceduta gratuitamente al Comune per
essere destinata a verde attrezzato di uso pubblico. -
A tali operazioni si applicano le seguenti prescrizioni:
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- Distanza dai confini H x o,5 con un minimo assoluto di m. 5,00
quando non si costruisce in aderenza.
- Distanza tra i fabbricati Somma delle altezze dei fabbricati per 0,5
( H1 + H ) x 0,5
1-3 E’ consentito l’accorpamento di isolati contigui liberi da costruzioni o parzialmente interessati da viabilità secondaria a condizione che sia
ceduta gratuitamente al Comune, per uso pubblico un’area appartenente agli stessi isolati oggetto dell’intervento di superficie pari a quelle
delle strade da abolire aumentate del 30%. -
L’intervento potrà avvenire solo a mezzo di piano particolareggiato che, previo parere della Commissione Edilizia, dovrà essere sottoposta
all’approvazione del Consiglio Comunale. -
2.
2-1 Nella zona tipizzata “B1” con eccezione degli isolati di cui al punto 2-2 gli interventi devono rispettare le seguenti prescrizioni:
- rapporto tra altezza dell’edificio (H) e larghezza stradale (L) : H/L = 1,25
N.B. : Su strade di larghezza inferiore a mt. 7,00 la sopraelevazione potrà essere consentita a condizione che si realizzi un arretramento dal
fronte della fabbrica esistente tale che la distanza dall’asse della nuova costruzione sia uguale a mt. 4,50. -
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- distacco dagli edifici: il rapporto tra l’altezza dell’edificio più alto (H max) e la larghezza dello spazio esterno pubblico o privato (D) H/D =
1,25
- distacco minimo assoluto dagli edifici delle parti sopraelevate: d min = mt. 9,00
- distacco minimo assoluto dai confini delle sopraelevate : d min = 4,50 quando non si costruisca in aderenza sul confine. -
- distacco dagli edifici: il rapporto tra l’altezza dell’edificio più alto (H max) e la larghezza
dello spazio esterno pubblico o privato (D) deve essere H max = 1,25
D
- distacco minimo assoluto tra edifici: mt. 9,00
- distacco minimo dai confini: mt. 4,50 quando non si costruisca in aderenza sul confine. -
c) - Demolizione e ricostruzione di gruppi di edifici e costruzioni che interessano aree libere superiori a mq. 1.000. -
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- Indice di fabbricabilità fondiaria: 5 mc. / mq. ;
- Distacco minimo dai confini mt. 7,00 quando non si costruisca in aderenza sul confine. -
2-2 Le aree nell’ambito della zona “B1” contrassegnate dai numeri I - II - III - IV - VI - VII - VIII nella tavola di piano n. 8 sono interessate
da ipotesi di utilizzazione fondiaria e da indicazioni planovolumetriche. -
Ad accettazione consensuale dell’ipotesi proposta da parte dei proprietari interessati possono rilasciarsi concessioni edilizie previa
cessione delle aree per urbanizzazione. -
Gli edifici da realizzare devono rispondere a tutte le indicazioni delle ipotesi per quanto riguarda:
- Sagoma di ingombro;
- Altezza;
- Numero dei piani;
- Distanza da fabbricati;
- Distanze dagli assi stradali.
In alternativa resta l’obbligo di presentare lottizzazione estesa all’intera maglia, da convenzionare ed approvare in Consiglio
Comunale, nel rispetto rigoroso degli indici di fabbricabilità fondiaria e territoriale indicati nelle schede relative allegate alla presente
normativa. -
La scheda n. V viene abolita in quanto esiste uno stato di fatto nell’ambito dell’isolato che non consente l’applicazione di quanto a
suo tempo stabilito. -
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Per tale isolato valgono le norme di cui alla lettera b del punto 2 - 1. -
2-3 NORME DI ATTUAZIONE PER EDIFICI RICADENTI SU AREE DI PARTICOLARE SITUAZIONE URBANISTICA
a) - L’edificabilità sull’isolato compreso tra le Vie Telesio, Sant’Agostino e Viale Gramsci è consentita con edifici da realizzare su
porticato a piano terra da destinare ad uso pubblico.
b) - Per il fabbricato all’incrocio delle Vie Pacinotti e Leoncavallo prospiciente Piazza Verdi è consentita la sopraelevazione di due piani più
un piano attico secondo il Piano planovolumetrico già approvato con Delibera Consiliare n. 83 del 16/09/1974. -
3 Nella zona tipizzata “BA2” , gli interventi devono rispettare le seguenti prescrizioni:
N.B.: Per le strade di larghezza inferiore a mt. 7,00 la sopraelevazione potrà essere consentita a condizione che si realizzi un
arretramento dal fronte della fabbrica esistente tale che la distanza dall’asse stradale della nuova costruzione sia uguale a mt. 4,50.
- Distacco dagli edifici: il rapporto tra l’altezza dell’edificio più alto (H max) e la larghezza
dello spazio esterno o privato (D) deve essere : H = 1,25
D
20
- Distacco minimo assoluto dagli edifici delle parti sopraelevate: d min = 9,00;
- Distacco minimo dai confini: d min = 4,50 quando non si costruisca in aderenza.
- Distacco dagli edifici: il rapporto tra altezza dell’edificio più alto (H max) e la larghezza dello
spazio esterno pubblico o privato (D) deve essere H = 1,25
D
- Distacco minimo assoluto tra edifici: d min = mt. 8,00
- Distacco minimo dai confini: mt. 4,00 quando non si costruisca in aderenza sul confine.
21
- Altezza massima degli edifici H max = 14,00 mt.;
- Distacco edifici prospicienti: uguale alla semisomma delle altezze degli edifici prospicienti
D = (H 1 + H2) x 0,5 con un minimo assoluto di mt. 10,00;
- Distacco minimo dai confini: mt. 7,00 quando non si costruisca in aderenza. -
Per i fabbricati prospicienti con muri ciechi su aree a verde pubblico (ex verde privato) possono consentirsi aperture di finestre,
formazioni di sporti dell’ampiezza non superiore a mt. 1,00 di elementi architettonici sulla facciata. -
Le opere devono essere completate entro sei mesi dalla data dell’autorizzazione. -
Nell’ambito delle perimetrazioni possono rilasciarsi singole concessioni edilizie su suoli liberi tra costruzioni, secondo le indicazioni
planovolumetriche della tavola sostitutiva di piano di cui alla lettera e) dell’art. 15 della Legge Regionale 56/1980. Sugli allineamenti
esistenti nel rispetto di tutti gli indici indicati per la zona “B” , ad eccezione dell’indice di fabbricabilità fondiaria che non potrà essere
superiore a 5 mc. / mq. Per le costruzioni esistenti sono consentiti ampliamenti e volumi aggiuntivi purchè per l’esistente ed il realizzabile
non venga superato l’indice di fabbricabilità fondiario di 5 mc. / mq.
Per i fabbricati a piano terra esistenti su viabilità definita, di larghezza inferiore a mt. 7,00, la sopraelevazione è consentita a
condizione che si realizzi un arretramento dal fronte della fabbrica tale che la distanza dall’asse stradale della nuova costruzione sia uguale a
mt. 4,50. -
Rapporto tra l’altezza dell’edificio più alto (H max) e la larghezza dello spazio esterno (D) deve essere: H = 1,25
D
- Distacco minimo assoluto dagli edifici delle parti sopraelevate: d min = mt. 9,00;
22
- Distacco minimo dai confini: d min = mt. 4,50 quando non si costruisca in aderenza. -
- Per le parti libere a completamento della zona perimetrata possono rilasciarsi singole concessioni edilizie ad accettazione consensuale da
parte di tutti i proprietari interessati, secondo le indicazioni planovolumetriche della tavola sostitutiva di cui alla lettera e) dell’art. 15 della
Legge Regionale n. 56/1980. -
L’attuazione dovrà eseguirsi a comparto. - Altezza, distanze, superficie coperta, lotto, secondo le tavole di piano. - Piani: P.T. + 1° P.
con piano cantinato - H max mt. 7,50. -
Gli standards urbanistici esistenti e previsti a servizio delle zone “B” sono i seguenti:
- ESISTENTI -
- Piscina coperta con contigui campi da tennis, campi di baskett e pallavolo mq. 23.600
- Palazzo dello sport-Rione Campitelli- e Pista per pattini a rotelle mq. 15.504
TOTALE mq. 71.744
- PREVISTO -
Ai proprietari da espropriare aree a destinazione pubblica nell’ambito della Zona “B” possono cedersi aree edificabili nelle zone destinate
ad “Edilizia Convenzionata”.
23
B) - Area per l’istruzione:
- PREVISTI -
24
- Mattatoio Comunale mq. 8.440
mq. 84.074
D) - Area per parcheggio
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- ZONA “CB1” -
Già assoggettata a Piano Particolareggiato approvato con D. P. G. R. n. 1412 del 20/06/1975 e riapprovato con D. P. G. R. n. 431 del
20/03/1978. -
- NORME VIGENTI -
Ad eccezione dei lotti contrassegnati con le lettere A-B-C-D-E-F-G-H-I per i quali è valida la Normativa fissata dal Piano Regionale
Generale per le zone “CB1” , per le rimanenti aree del presente piano particolareggiato, l’intervento edilizio è vincolato alla seguente
normativa:
Il rilascio delle licenze edilizie dovrà essere subordinato alla stipula di una idonea convenzione che preveda da parte dei privati il
versamento di una quota attinente gli oneri di realizzazione o miglioramento o ampliamento delle opere di urbanizzazione primaria, nonchè
di un contributo per le opere di urbanizzazione secondarie spettanti al nucleo in parola e reperite in suoli appositamente indicati dal P. R. G.
vigente. -
26
Per i lotti ricadenti negli isolati A-B-C-D-E-F-G-H-I-L-M valgono le norme di attuazione della zona “B” del P. R. G. vigente ad
eccezione dell’indice di Fabbricabilità Fondiaria da limitare a 4,50 mc. / mq. ed all’altezza degli Edifici da contenere in mt. 8,00 per piano
terra e primo piano. -
Per gli isolati contrassegnati con le lettere “T-Q-N-S varranno le norme del Piano Particolareggiato della zona “CB1” e secondo
piano planovolumetrico. -
27
- PIANO DI ZONA “167” AD EST DELLA ZONA “CB1” -
Il Piano di Zona “167” è stato approvato con D. P. G. R. n. 2310 del 21 giugno 1975 e riapprovato con D. P. G. R. n. 433 del 20
marzo 1978. -
- ATTUAZIONE -
Il Piano ha avuto completa attuazione secondo il piano planovolumetrico e la normativa allegata allo stesso piano. -
- URBANIZZAZIONI PRIMARIE -
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- Spazio gioco bambini;
- Spazi a verde;
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- ZONE A “VINCOLO ARCHEOLOGICO” -
Nelle zone a vincolo archeologico è vietata qualsiasi opera di edificazione ad eccezione di opere di ristrutturazione conservativa o di
consolidamento di fabbricati o di masserie preesistenti nella zona.
In caso di consistenti trasformazioni agricole (cambi di colture, espianti, scavi agricoli) deve essere data tempestiva e preventiva comunicazione alla
Soprintendenza competente ai sensi dell’art. 48 della legge 1089/39.
Qualsiasi opera di trasformazione della parte del territorio ricadente nella zona vincolata è soggetta ad autorizzazione comunale, previo parere
favorevole della Soprintendenza ai Monumenti ed ai Beni Culturali di Puglia.
E’ vietata qualsiasi opera di scavo per il reperimento di reperti archeologici che resta di esclusiva competenza della Sovrintendenza.
- PIANTUMAZIONE -
E’ possibile la piantumazione su aree ricadenti nelle zone vincolate previa autorizzazione Comunale e della Soprintendenza ai Beni Culturali e
Monumenti di Puglia.
30
ZONA “Da” (ARTIGIANALE) SUD) - PICCOLA INDUSTRIA - LUNGO LA SUPERSTRADA -
St Area Territoriale Sf Area fondiaria Viabilità Spazi punto 1 art. 5 insediamenti artigianali
D.M. 02/04/1968 previsti n. 88
Ha 24.44.40 Ha 11.08.80 Ha 9.76.80 Ha 3.58.80 > 10% St
H max = mt. 6,00 - sono consentite maggiori altezze per attività artigianali particolari
U.a. - Unità abitativa mq. 54,83 < 61,20 mq. Su (punto 2 art. 51 Legge Regionale n. 56/1980
Uff. - Uffici attinenti l’unità produttiva mq. 30,20
Distanze: dalla viabilità principale mt. 7,58
da un confine laterale e posteriore mt. 5,00
dal 2° confine laterale mt. 12,40
Parcheggi: l’area sul 2° confine laterale di mq. 42,00 x 12,50 = mq. 525,00 è destinata a parcheggio;
Verde ecologico di pertinenza: sul resto dell’area libera indice di piantumazione una pianta a medio od alto fusto - ogni 25 mq.
I lotti limitrofi alla zona turistica-alberghiera dovranno essere utilizzati per attività non inquinanti e non rumorose. –
- NORME PARTICOLARI -
31
a) - E’ possibile l’accorpamento sino a tre lotti con Edifici contigui ed in aderenza nel rispetto degli indici innanzi indicati. - L’edificio su
lotti accorpati deve rispettare le distanze minime di normativa. -
b) - Le industri artigianali con scarichi di acque di lavorazione inquinanti dovranno essere dotate di depuratore per l’abbattimento del
“BOD” secondo gli indici della tabella “A” della Legge “319” prima di essere immesse nella fognatura dinamica. -
c) - Le industrie artigianali producenti fumi con “BOD” dovranno dotarsi di depuratori di fumi.
Tutti i progetti dovranno riportare il preventivo parere dell’Organo competente dell’Unità sanitaria Locale. -
La zona, come da tavola generale è stata particolareggiata con l’indicazione dei lotti.
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- ZONA “DA” OVEST VERSO LA STAZIONE FERROVIARIA -
E’ stata già interessata da Piano P. I. P. approvata con delibera consiliare n. 328 del 25/10/1982. -
col P. R. G. il P. I. P. è stato ampliato della superficie territoriale di Ha 1.70.56 così suddivisa:
Sf = mq. 13.906
Standards 3.150;
ATTUAZIONE
La Zona “Da” dovrà attuarsi con piano P. I. P. secondo quanto prescritto dall’art. 27 della Legge 22/10/1971, n.
865 e con la procedura della Legge 18/04/1962, n. 167. -
1° - Tavola planovolumetrica;
2° - Riporto del piano sulle tavole catastali;
3° - Elenco delle ditte da espropriare;
4° - Elaborati relativi alla realizzazione delle infrastrutture primarie;
5° - Piano finanziario con prezzo di cessione delle aree;
6° - Schema di convenzione tipo per la cessione delle aree in diritto di proprietà ( 50% di Sf );
7° - Schema di convenzione tipo per la cessione delle aree in diritto di superficie ( restante 50% di Sf ). -
33
PIANO PARTICOLAREGGIATO PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
DA OVEST
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INDICAZIONI DI PIANO PER UTILIZZAZIONE - Superficie fondiaria -
Sono da aggiungere le superfici fondiarie in ampliamento per mq. 13.905 e quelle dei lotti A-B-C-D. Sf totale mq. 125.980.
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NORMATIVA
1- Per il lotto n° 1 della superficie fondiaria di 19.265 mq. può realizzarsi in ampliamento alla superficie coperta esistente di mq. 2.110 un
ulteriore “Sc” di mq. 5.596 nel rispetto dell’indice di fabbricabilità fondiario di 3 mc/mq. esteso all’intera area e delle distanze dagli edifici
e dai fili stradali.
2- Per i lotti dal n° 2 al n° 26 possono presentarsi soluzioni plano-volumetriche alternative nel rispetto dell’indice di copertura pari al 40% di
“Sf1”, della volumetria massima consentita, delle distanze tra fabbricati dai confini e dai fili stradali.
3- L’altezza massima dei corpi di fabbrica potrà essere pari al rapporto tra il volume massimo consentito e la superficie coperta del fabbricato.
4- Per ogni lotto dovrà essere realizzato e mantenuta a cura dei proprietari l’area a verde indicata nel piano.
5- Sono consentite abitazioni ed uffici a primo piano secondo le tipologie di piano o con soluzioni alternative nei limiti del 10% del volume
massimo consentito per il lotto.
6- Per le parti di piano contrassegnate con le lettere “A” - “B” già interessate da attività industriali potrà procedersi all’ampliamento delle parti
edificate esistenti purchè il totale delle superfici coperte esistenti e da realizzare sia contenuto nel 40% della superficie fondiaria e l’indice di
fabbricabilità complessivo non superi i 3 mc/mq.
7- Per la parte di piano contrassegnata dalla lettera “C”, già interessata da attività per trasformazione di prodotti agricoli, potrà richiedersi deroga
agli indici di PRG per ulteriori ampliamenti nel rispetto delle distanze dai nastri stradali.
8- Per la parte di piano contrassegnata con la lettera “D” l’edificabilità è consentita nei limiti del 40% della superficie del lotto, del volume
massimo consentito di 3 mc/mq. delle distanze dal nastro stradale e con l’obbligo della formazione del verde ecologico indicato nel piano
particolareggiato.
9 - Le recinzioni sulle strade e sui confini devono realizzarsi con muro dell’altezza massima di mt. 1,20 con sovrastante ringhiera in ferro.
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La normativa del P.R.G. vigente, approvato in via definitiva con Delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003,
come originariamente adottata con delibera del C.C. n. 74 del 12/03/1988, ha prescritto per la zona omogenea tipizzata
“Cres” (Zona Residenziale Estensiva Stagionale) quanto viene qui di seguito testualmente riportato:
Interessa le parti improduttive del territorio ove si sono rilevate tendenze abitative nel corso della stagione estiva. (Vedi relazione).
_____________________________________________________________________________________________________________________
Zona Territoriale Lotto minimo Superficie coperta max Volume max Iff = 0,085 mc/mq. Standards Urbanistici
investita per abitazione > 18 mq. per ogni insediato
_____________________________________________________________________________________________________________________
D I S T A N Z E:
PRESCRIZIONI PARTICOLARI:
a) - Sono ammesse costruzioni di cisterne per deposito acque e raccolta acque piovane;
b) - In assenza di rete fognante è ammessa la costruzione di cisterna a perfetta tenuta stagna munita di fossa biologica del tipo
“IMHOFF” o di depuratore per l’abbattimento batteriologico secondo la tabella “A” della Legge n. 319/1976;
c) - Il restante terreno libero dovrà essere tenuto a coltura di ortaggi o con alberi da frutto. -
37
Sono ammesse piante infruttifere nel numero massimo di dieci.
d) - E’ ammessa la sola viabilità d’accesso all’abitazione e la formazione di piazzale antistante, di superficie non superiore a mq.
100 (cento). -
e) - Per lotti di superficie superiore a mq. 5.000 è consentita la realizzazione di campi da tennis, basket, piscine, purchè non
occupino una superficie superiore al 10%. -
f) - E’ ammesso l’accorpamento sino a mq. 10.000
g) - Il volume consentito può essere realizzato ad un solo piano o a piano terra + 1° piano (mt. 7,00 ). -
h) - E’ ammessa la costruzione di porticati nei limiti del 20% della superficie coperta. -
Per la zona saranno stabiliti i comparti ai fini dell’equa distribuzione dei diritti ed oneri e delle eventuali permute per la costituzione del lotto
minimo. -
Gli oneri di urbanizzazione saranno rapportati ai costi per la realizzazione delle urbanizzazioni primarie e secondarie. -
Per ogni comparto dovrà redigersi piano finanziario. -
- TIPOLOGIA DI MASSIMA -
( vedi allegati )
I volumi realizzabili sono incluse nel fabbisogno quindicennale perchè ad utilizzazione stagionale. -
Parcheggio sul piazzale esterno. -
- STANDARDS URBANISITICI -
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Rapporto mq. 228.138 ∼ 84 mq. / abit.
abit. 2.745
N. B. : - Possono presentarsi soluzioni alternative dai proprietari interessati per zone con estensione minima di 10 ettari, da attuare
sempre a comparto e da sottoporre all’adozione ed approvazione del Consiglio Comunale. -
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
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La tipologia proposta per edilizia privata è puramente indicativa. -
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
40
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
Si precisa:
- che la predetta normativa, a seguito della definitiva approvazione con deliberazione della Giunta Regionale n. 1629 del
4/11/2003,, è stata definitivamente modificata sia per quanto riguarda la consistenza della superficie territoriale
dell’intero comparto, conseguente allo stralcio di tutte le nuove previsioni residenziali aggiuntive rispetto al P.R.G.
previgente, con conseguente ritipizzazione delle stesse come zona agricola E, sia per quanto riguarda il volume
complessivo che è stato proporzionalmente ridotto;
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
41
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per le zone commerciali “EDC”
quanto di seguito riportato:
42
0,30 x mq. 1.500 = mq. 450 = 4,50 x 80 mq. = mq. 360
100
Nella tavola sostitutiva sono indicati gli spazi a parcheggio esterni a carattere pubblico. -
Sono ammessi fabbricati per depositi ed esposizioni non soggetti alla disciplina commerciale se non previsti nel relativo piano. -
Possono pure insediarsi unità per lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli da esportare sul mercato nazionale ed
estero. -
E’ possibile l’accorpamento sino ad un massimo di quattro lotti per la realizzazione di un solo edificio nel rispetto degli indici
innanzi indicati. -
N. B. :
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- Con riferimento alle c.d. “zone Dc” – commerciali ed in particolare alla zona Dc1, la stessa è stralciata dalle previsioni di
P.R.G. e ritipizzata quale zona Es – agricola speciale; ciò in relazione alla localizzazione ed alla contiguità con aree Es –
agricola speciale poste a protezione del nucleo storico dell’abitato, emergente nel paesaggio e come tale da tutelare.
43
- ZONA “E” -
Comprende tutta la parte a Nord – Sud ed Ovest del territorio Comunale con terreni in gran parte ad alta produttività con impianti irrigui. –
St = comprende tutto il territorio comunale escluso il centro abitato con le zone di espansione per residenze, per attività artigianali, industriali e
commerciali. –
- La minima unità colturale con possibilità edificatorie passa da mq. 5.000 a mq. 10.000;
- Sono consentiti interventi di edificazione, nel rispetto dell’art. 9 delle LL.rr. n. 6 e n. 66/1979, con concessioni onerose ai sensi dell’art. 3 della L.
n. 10/1977, soltanto nelle aree del territorio agricolo non interessate da ambiti distinti e/o estesi previsti nel P.U.T.T. approvato dalla Regione
Puglia e/o non assoggettate ad altri vincoli previsti dal P.R.G. e dalla normativa statale e regionale.
Nelle aree interessate da ambiti estesi e/o distinti previsti dal P.U.T.T. e/o assoggettate ad altri vincoli è possibile soltanto il rilascio di concessioni
a favore di coloro i quali siano in possesso del requisito di imprenditore agricolo, di coltivatore diretto o di bracciante agricolo secondo le modalità
previste dall’art. 9, lett. a) della L. n. 10/1977 e dall’art. 9 della L.r. n.6/1979 come modificato dall’art. 2 della L.r. n.66/1979, previa acquisizione
dei pareri e/o autorizzazioni e/o nulla-osta necessari secondo le previsioni delle Norme Tecniche del P.U.T.T. e/o del P.R.G..
- Indice di fabbricabilità fondiario 0,03 mc/mq.;
- Altezza massima pari a mt. 4,00;
- Superficie coperta: l’1% (uno per cento) dell’unità colturale;
- Distanze dai confini: in assoluto mt. 10,00;
- Dalla viabilità rurale non compresa nella comunale esterna: mt. 15,00;
- Dalla strada a carattere autostradale Taranto-Brindisi: mt. 60,00;
- Dalla statale Appia 7 ter: mt. 40,00;
- Dalle provinciali e comunali di larghezza maggiore o uguale a mt. 10,50: mt. 30,00;
- Dalle comunali esterne: mt. 20,00;
- NORME PARTICOLARI –
Per le aziende con terreni non confinanti è ammesso l’accorpamento delle aree con asservimento delle stesse regolarmente trascritto e registrato a
cura e spese del richiedente.-
L’intervento di edificazione può avvenire su una delle particelle purché di superficie non inferiore a mq. 10.000 e nei limiti di 0,03 mc/mq. per tutti i
terreni asserviti e purché l’accorpamento non superi i 20.000 mq.
44
E’ vietata qualsiasi opera di edificazione e di qualsiasi altra opera di trasformazione del territorio all’interno della fascia di mt. 300 dalle gravine
interessanti il territorio indicate nelle tavole al 5.000 ed al 10.000.
Per terreni irrigui oltre l’intervento edilizio nei limiti di 0,03 mc/mq. è pure consentita la costruzione di cabine elettriche tipo “ENEL” e comunque
di superficie coperta non superiore a mq. 20,00.-
Per gli interventi di edificazione a scopo residenziale, l’abitazione dovrà essere munita di cisterna a tenuta stagna per il contenimento dei liquami e
dotata di impianto di depurazione per l’abbattimento batteriologico secondo la tabella “A” della legge 319/ . Per le zone agricole ricadenti nella
parte territoriale può consentirsi
- Per le Masserie esistenti del territorio ed ancora in uso, possono eseguirsi solo opere di consolidamento e di ristrutturazione interne anche per l’uso
agro-turistico.
Nuove strutture, qualora consentite dall’indice di fabbricabilità, devono essere realizzate a distanza di mt. 25 dal corpo principale della Masseria
per non disturbare l’aspetto architettonico.
Per i volumi aggiuntivi nell’ambito degli interventi agrituristici l’altezza massima consentita è fissata in mt. 4,00 (H max).
Per le Masserie destinate ad attività agro-turistiche può consentirsi la realizzazione di piscina e di altre attrezzature sportive che non investano una
superficie superiore a mq. 2.500.-
E’ prescritto l’obbligo di acquisizione del parere preventivo della Soprintendenza ai BB.AA.AA.AA.SS. per gli interventi da realizzare su aree e/o
immobili assoggettati a vincoli specifici di competenza della stessa Soprintendenza negli elaborati del P.U.T.T. e/o del P.R.G..
STANDARDS URBANISTICI: Attrezzature di cui alle lettere a) e b) dell’art. 3 del D.M. 2/04/1968 nella misura di mq. 6 per
insediato:
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- “ La Torre
Sempre per le zone agricole, appare inoltre opportuno segnalare l’improcedibilità, allo stato attuale legislativo e giurisprudenziale, di concessioni in
deroga ex art. 30 della L.r. n.56/1980 per interventi di edificazione rurali.
46
- ZONA “Es” -
Valgono tutte le norme della Zona “E” (riportate infra).
In tale parte del territorio possono realizzarsi serre con strutture mobili prefabbricate e vivai con locali di deposito di attrezzature nei limiti di 0,03
mc./mq.-
E’ ammesso un lotto minimo di superficie non inferiore a mq. 10.000 su cui potranno realizzarsi solo strutture mobili per serre.
47
- ZONA “Ec” (Zona agricola utilizzabile a cave di tufo)
- In tale zona possono aprirsi cave di tufo il cui bordo limitrofo a qualsiasi tipo di viabilità dovrà distare mt. 10 dal limite della banchina
stradale;
- La profondità di sfruttamento delle cave non può essere superiore a mt. 8,00 dal piano di campagna con l’obbligo dell’eliminazione di
eventuali cippi tufacei non utilizzabili, al fine di avere il piano di base perfettamente livellato;
- Ad esaurimento cave il fondo dovrà essere colmato con uno strato di terreno drenante per uno spessore medio di cm. 50 - 60 per la
riutilizzazione ad uso agricolo. - Prima della sua utilizzazione la cava dovrà essere recintata con paletti e rete metallica.
- E’ consentita la costruzione di locali per ricovero attrezzature e per custode non superiore a 300 mc. da sviluppare ad uno o due livelli
sempre che l’estensione del terreno da sfruttare a cava non sia inferiore ad un ettaro. -
- Per le cave esistenti in altre zone possono essere utilizzate senza ampliamento di superficie sino alla profondità di mt. 8,00 dal piano di
campagna su autorizzazione comunale. -
Quanto innanzi compatibilmente con il rispetto delle disposizioni statali e/o regionali vigenti in materia.
48
- ZONA “Ed” - (Zona per discarica pubblica controllata)
- Ai fini antinquinanti del sottosuolo prima della loro utilizzazione dovrà spianarsi il fondo della cava e reso impermeabile con uno strato di
argilla dello spessore di cm. 50 da compattare per determinare un fondo uniforme e compatto e con manto in polietilene ad alta densità che
dovrà interessare pure le pareti verticali;
- I liquami e le acque piovane dovranno essere raccolte in apposite cisterne stagne con pompa ad immersione per l’estrazione dei liquami ed
il trasporto con carro botte per l’immissione nelle opere terminali di fognatura;
- Per ogni metro di spessore di materiale discaricato e compattato dovrà stendersi uno strato uniforme di terra o tufina per uno spessore di
cm. 30-40 e così di seguito sino allo strato superiore da ricoprire con uno strato di terreno vegetale per la riutilizzazione a scopo agricolo ad
esaurimento della discarica. E’ ammessa la costruzione di locali a piano terra per ricovero automezzi per uffici e per custode di superficie
non superiore a mq. 150.
La discarica dovrà essere dotata di camini per scarico gas da bruciare con apposito bruciatore ad intervento automatico posti in testa
ai camini. –
Quanto innanzi compatibilmente con il rispetto delle disposizioni statali e/o regionali vigenti in materia.
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- ZONE BOSCATE -
Sono indicate nelle tavole di P.R.G. con apposito retino:
Sono comprese la Pineta Frantella, la Pineta Fantiano, La Pineta Noce-Paparazio, la Pineta Comunale.
In tali parti del territorio è vietata qualsiasi attività edilizia, ad eccezioni delle recinzioni da realizzare in muratura ciclopica in pietra calcarea o a
secco con sovrastante rete metallica sostenuta da paletti.
Nell’ambito delle zone pinetate sono ammessi viali frangifuoco che dovranno essere autorizzati su progetto da presentare per l’approvazione. Sono
ammesse opere di piantumazione, mentre per lo snellimento o il diradamento deve ottenersi l’autorizzazione da parte della Forestale.
Nella fascia perimetrale di 300 mt. i progetti per le opere di edificazione, devono essere sottoposti al parere preventivo della Forestale e dell’ufficio
Urbanistico Regionale.
Per la pineta Frantella è stato redatto il progetto di parco attrezzato con normativa di utilizzazione.
La pineta Frantella, di proprietà Comunale e destinata ad uso pubblico, ha la superficie di Ha 47.61.45.
50
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per la zona turistico -
alberghiera “Ta” quanto di seguito riportato:
Nella zona Territoriale a Sud è ammesso l’indice di fabbricabilità territoriale di 0,05 mc. / mq. per le seguenti attività:
- Albergo centralizzato dell’altezza massima di mt. 18,50 con cellule a solo piano terra per famiglie della superficie massima di mq. 70 con
corpi di fabbrica in aderenza posti ad esedra attorno all’albergo centralizzato con interposto spazio interno a patio dell’altezza minima di mt.
20. -
- Nella zona potranno realizzarsi campi di “HOKEY” , piste per pattini a rotelle, campi da tennis e di basket, piscina scoperta, galoppatoio,
campi di bocce. -
- Il progetto esteso all’intera zona, ricadendo in zona paesaggistica vincolata oltre al parere della Commissione Edilizia ed all’approvazione
del Consiglio Comunale dovrà essere sottoposto al benestare della Sovrintendenza ai Beni Culturali, all’Assessorato Regionale al Turismo
ed all’Assessorato all’Urbanistica. Qualsiasi opera di edificazione deve distare mt. 200 dal ciglio della Gravina. Quanto riportato nel piano è
puramente indicativo. La preesistente masseria potrà essere ristrutturata all’interno per uso agro-turistico con ricettività stagionale.
- Nella zona territoriale a Nord è ammesso l’indice di fabbricabilità territoriale di 0,075 mc. / mq. per le sottoindicate attività edificatorie:
Albergo a piano terra e tre piani superiori e piano seminterrato per impianti tecnologici.
Nell’ambito della zona potranno realizzarsi campi di bocce, campi da tennis, basket, piscina scoperta o coperta.
51
Il progetto stesso all’intera zona, oltre al parere della Commissione Edilizia dovranno riportare il parere favorevole dell’Assessorato
Regionale allo Sport e Turismo prima della approvazione del Consiglio Comunale. -
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- Con riferimento alla zona omogenea Ta2 (turistico-alberghiera) nonché alla ulteriore zona alberghiera (ancora da
individuare – delib. di C.C. n. 74), le stesse sono stralciate dalle previsioni di P.R.G. e ritipizzata zona agricola E, attesa la
carenza di motivazione in ordine al dimensionamento ed alla localizzazione peraltro in zone di rilevante interesse
ambientale.
Per quanto riguarda la masseria presente in zona Ta2, per la stessa potrà valutarsi, ove ricorrano i presupposti,
l’opportunità di inserirla nell’ambito di quelle utilizzabili per attività agro-turistiche.
In tutti i casi, comunque, gli eventuali volumi aggiuntivi, se consentiti, dovranno posizionarsi ad una distanza non
inferiore di mt. 200 dal ciglio della vicina Lama Pensiero che necessita di una adeguata fascia di rispetto sufficientemente
ampia ove non deve consentirsi alcuna modificazione dei luoghi.
Per quanto riguarda in particolare la zona Ta1, la stessa viene riconfermata nella destinazione proposta dal presente
P.R.G. in quanto di ridotte dimensioni e risultata già interessata da insediamenti di tipo turistico.
52
- ZONA A “VINCOLO IDROGEOLOGICO” -
Le zone a vincolo idrogeologico sono indicate nelle tavole di piano con apposito retino.
Tavola al 5.000.
Gli interventi edilizi in tale zona sono consentiti nel rispetto dell’art. 9 della L. R. n. 6 e succ. mod. e int., e dell’art. 51 della L. R. n. 56/80 e
subordinati al rispetto dei seguenti parametri:
Superficie fondiaria minima del lotto: 30.000 mq.;
Indice di fabbricabilità fondiaria: 0,01 mc./mq.;
Hmax: mt. 4,00.
Non è possibile alcun accorpamento fra lotti non contigui. E’ richiesto il parere preventivo degli Uffici Regionali Forestali. Non è ammessa alcuna
edificabilità in zone assoggettate a vincoli aggiuntivi e nelle parti a compluvio.
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- ZONE A “VINCOLO PAESAGGISTICO” -
In tali zone sottoposte a “vincolo paesaggistico”, comprese le fasce di rispetto, è vietata qualsiasi edificazione.
C) Monte Salete
Per le gravine è ammessa la forestazione lungo i costoni, su preventivo nulla-osta Regionale, l’esecuzione di opere di ritrovamenti archeologici a
cura della Sovrintendenza Archeologica, di ripresa di affreschi, di restauro su iniziativa comunale e sotto la direzione della Soprintendenza ai
Monumenti, opere di illuminazione ed opere di accesso alle gravine i cui progetti devono riportare il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni
Culturali dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali prima dell’approvazione del Consiglio Comunale.
54
- ZONA PER PARCO GIOCHI -
E’ l’area compresa tra la superstrada ed il lato Sud perimetrante il campo sportivo comunale, la via Aldo Moro ed il complesso
sportivo costituito dai campi di basket, pallavolo, piscina coperta. -
Su tale zona possono sostare attrezzature mobili per parco giochi nelle ricorrenze festive. -
55
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per zona destinata a viabilità
quanto di seguito riportato:
Lungo le viabilità esterne a scorrimento veloce possono realizzarsi stazioni di servizio per distribuzione carburanti, con impianti fissi di
distribuzione a distanza di mt. 60,00 dal ciglio stradale. -
L’area della stazione, dotata di ingresso e uscita, ad innesto tangenziale di ampiezze non superiori a mt. 5,00, sarà separata dalla viabilità
principale da aiuola spartitraffico della larghezza minima di mt. 6,00. - Sono ammesse costruzioni per deposito lubrificanti e per accessori di
emergenza auto e per servizi igienici pubblici di superficie non superiore a mq. 50 su lotto minimo di mq. 5.000. -
Per lotti di superficie pari o superiore a mq. 10.000 è ammessa pure la costruzione di bar-ristoro con superficie aggiuntiva di mq. 100. -
I tracciati della viabilità esterne possono in sede progettuale subire lievi modifiche nel caso interessino impianti produttivi ad alta redditività
o manufatti di pregio ambientale. -
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- Con riferimento alla linea ferroviaria ed alla viabilità di Piano in particolare alla c.d. ‘Strada a Scorrimento Veloce’
all’interno dell’abitato e alla già realizzata ‘Superstrada Brindisi-Taranto’, si prescrive la individuazione di idonee fasce
di rispetto secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative.
Fermo restando quanto innanzi detto, le N.T.E. devono prevedere anche una specifica disciplina urbanistica per la
viabilità di Piano, finalizzata all’indirizzo della futura progettazione che dovrà tenere presente la situazione orografica e le
preesistenze storico-artistiche ed ambientali delle aree interessate.
56
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C1” quanto di
seguito riportato:
“ COMPARTO N. 1 “
Volumi edificabili
Superficie Superficie viaria Superficie Standards Edilizia privata Edilizia Edilizia
Territoriale fondiaria Urbanistici Sovvenzionata Convenzionata
VEsu = mc. 7.632
St = Ha 32.49.60 Svp = 9.90.44 Ha 13.43.48 Ha 9.15.68 VEp = mc. 301.750 VEsp = VEc = mc. 45.880
148.278,50
Vt = Volume totale: VEp = 301.750 + VEsu = 7.632 + VEsp = 148.278,50 + VEc = 45.880 = mc. 503.540
57
UNITA’ COMMERCIALE NELL’AMBITO DEL COMPARTO
La superficie coperta è divisibile in unità commerciale a P.T. + 1° P. Piano diversificate secondo le superfici minime delle tabelle
merceologiche che vengono stabilite col piano commerciale.-
La sagoma d’ingombro è puramente indicativa; può essere modificata purchè restino invariate le superfici coperte e le aree di pertinenza. -
58
- COMPARTO “C1EP” - 1 SOTTOZONA - P.T. + 3P. CON CANTINATO
_________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________________
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
_____________________________________________________________________________________________________________________
Edilizia privata SL = mq. 1.000 Sc = mq. 316 mt. 12,40 + 1,05 = mt. 13,45 mc. 4.250 If = 4.250 = 4,25 mc/mq.
1.000
_____________________________________________________________________________________________________________________
La 1 sottozona comprende n. 62 lotti da 1.000 mq. - dal n° 1 al n° 16; dal n° 19 al n° 36; dal n° 38 al n° 43;
- dal n° 46 al n° 53; dal n° 56 al n° 59; dal n° 61 al n° 70.
Gli altri lotti hanno le seguenti superfici: Lotto n° 37 mq. 1333,20 - Lotto n° 44 mq. 1333,20;
Lotto n° 45 mq. 1333,20 - Lotto n° 54 mq. 1333,20;
Lotto n° 55 mq. 1878,60 - Lotto n° 60 mq. 1727,10;
Lotto n° 71 mq. 1878,60 - Lotto n° 17 mq. 1408,00;
Lotto n° 18 mq. 1468,00 -
Totale mq. 13.693
Sf = 75.693 mq.
59
Volume totale n. 71 x 4.250 mc. = Vt = mc. 301.750 - Edifici in aderenza
Indice di fabbricabilità medio: mc. 301.750 = If medio = 3,986 mc. / mq. - Distanze:
mq. 75.693 dalla viabilità mt. 10,00
dal confine posteriore mt. 9,30
60
- COMPARTO “ C1Esu “ - 2^ Sottozona - P. T. + 1 P. -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie Coperta Superficie utile Altezza massima Volume massimo Indice di
Unifamiliare mq. 230 mq. 95,15 P.T. mq. 42,52 + mt. 6,10 - N.B. mc. 477 fabbricabilità If =
1° p. mq. 70,48 = (escluso muretto 477 mc./230 mq. =
mq. 113 = mq. 95 d’attico) 2,074 mc. / mq.
+ 18
Superficie fondiaria: 230 mq. x n. 16 lotti mq. 3.680 Distanze: dalla viabilità mt. 7,50
Volume totale mc. 477 x n. 16 lotti mc. 7.632 dal confine posteriore mt. 5,50
Indice di fabbricabilità: 7.632 = 2,074 mc. / mq. Rapporto max tra Edifici - parti interne
3.680
61
- COMPARTO “ C1Esp “ - 3^ Sottozona P. T. + 3 P. - 9 appartamenti -
Utilizzazione Superficie Superficie Superficie Rapporto per Superficie Volume Indice di Altezza
Lotto Coperta utile piano abitazione utile massimo fabbricabilità massima
terra per complessiva
autorimessa appartamento
Edilizia Sovv. mq. 1082,75 mq. 365 mq. 162 mq. 162/9 =18 95 mq. x 9 = mc. 3817,18 If = 3817,18 / mt. 11,50
plurifam. mq. 855 1083 = 3,52
mc. / mq.
Superficie fondiaria 1082,75 x 10 lotti = mq. 10.827,50 Distanze: dalla viabilità mt. 7,50
Volume totale: 10 x mc. 3.817,18 = mc. 38.171,80 dal confine posteriore mt. 11,50
Indice di fabbricabilità If mc. 38.171,80 = 3,525 mc. / mq. Rapporto tra facciate interne di edifici
Abitanti Vt = mc. 38.171,80 = 382 Altezza virtuale mq. 3817,18 = 4,46 < 4,50
100 mc. 100 / abit. mq. 855
62
- COMPARTO “ C1Esp “ - 4^ Sottozona P. T. + 4 P. - ( 12 appartamenti )
Utilizzazione Superficie Superficie Superficie Rapporto Superficie Volume Indice di Altezza
Lotto Coperta utile P.T. per appartamento utile massimo fabbricabilità massima
autorimessa complessiva
Edilizia Sovv. mq. 1082,75 mq. 365 mq. 198,12 198,12 / 12 = mq. mc. 5004,85 If = 5004,85 / mt. 14,50
plurifamiliare 16,51 1140+198,12 1083 = 4,62
= mq. 1338,12 mc./mq.
Superficie fondiaria mq. 1082,75 x 22 lotti = mq. 23.820,50 Sft Distanze dalla viabilità mt. 7,50
Volume totale mc. 5004,85 x 22 = mq. 110.106,70 Distanze dal confine posteriore mt. 11,50
Rapporto tra facciate interne di edifici
63
- COMPARTO “ C1Ec “ - 5^ Sottozona P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie Coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia mq. 276 Sc = mq. 134 H = 6,40 Vmax mc. 740 If = mc. 740 / 276 =
Convenzionata H = 7,50 se rialzato 2,68 mc. / mq.
unifamiliare
Superficie fondiaria n. 62 lotti x mq. 276 = 17.112 mq. Distanze: dalla viabilità mt. 7,50
dal confine posteriore mt. 5,00
Volume totale: n. 62 x mc. 740 = mc. 45.880 Rapporto H = tra edifici parti interne
D
La superficie utile dell’alloggio è stabilita nel massimo di mq. 140. - Il Comune per le particolari attività della popolazione dedita in
massima parte all’agricoltura ha stabilito per le pertinenze della residenza una superficie pari al 40% di quella utile per le residenze. -
Recinzione sulle strade e sui confini: muretto in pietra o in tufo dell’altezza di mt. 1,00 con sovrastante ringhiera in ferro dell’altezza di mt.
1,20. -
64
- TIPOLOGIA EDILIZIA E LOTTIZZAZIONI -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Per l’edilizia privata può proporsi una diversa lottizzazione nel rispetto degli indici di fabbricabilità, del numero dei piani e delle
distanze innanzi indicate. -
La tipologia edilizia per edilizia privata è puramente indicativa. -
B) - EDILIZIA SOVVENZIONATA E CONVENZIONATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona “ Legge 18/04/1962 n. 167. -
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
5° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1° P.
Lottizzazione - pianta – sezione
65
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
66
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
67
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
68
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C2” quanto di
seguito riportato:
“ COMPARTO N. 2 “
Volumi edificabili
Superficie Superficie viaria Superficie Standards Edilizia privata Edilizia Edilizia
Territoriale fondiaria Urbanistici bifamiliare Sovvenzionata convenzionata
Unifamiliare
Ha 33.25.60 Sv = Ha 15.00.23 Sf = Ha 13.04.81 Ha = 5.20.56 VEp = mc. 162.240 VEsu = mc. 50.085 VEc = mc. 51.800
Volume totale : VEp = mc. 162.240 + VEsu mc. 50.085 + VEc mc. 51.800 = Vt mc. 264.125 - mc. 10.680 per preesistenze = mc. 253.445
Abitanti da insediare e insediati (Vedi sottozone) 1.622 + 508 + 518 = n. 2.198 abitanti.
69
Indice territoriale It = mc. 264.125 = 0,794 mc. / mq.
mq. 332.560
70
- COMPARTO N. 2 “C2EP” - 1 SOTTOZONA -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
minimo su lotto
Edilizia privata Sl = mq. 700 Sc = mq. 140 Hmax = mt. 7,00 Vmax = mc. 960 If = mc. 960/mq.700 =
1,37 mc. / mq.
4 - 5 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 24 - 25 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 34 - 36 - 40 - 41 - 42 - 43
44 - 45 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 -
84 - 86 - 87 - 93 - 94 - 95 - 103 - 113 - 114 - 118 - 119 - 120 - 121 - 126 - 127 - 128 - 129 - 130 - 131 - 133 - 134 - 135 - 136 - 137 -
138 - 139 - 140 - 141 - 143 - 144 - 145 - 146 - 147 - 148 - 149 - 150 - 151 - 152 - 153 - 154 - 155 - 156 - 157 - 158 - 159 - 160 - 161 -
162 - 163 - 164 - 165.
Totali lotti n. 111 da mq. 700. Superficie fondiaria n. 111 x 700 = mq. 77.700
B) - I lotti di superficie maggiore sui quali potrà realizzarsi la stessa superficie coperta di mq. 140 e lo stesso volume di mc. 960 sono i
seguenti:
71
- Lotto n. 3 = mq. 730 - Lotto n. 111 = mq. 725
- Lotto n. 6 = mq. 702 - Lotto n. 112 = mq. 725
- Lotto n. 23 = mq. 1.000 - Lotto n. 115 = mq. 750
- Lotto n. 37 = mq. 1.302 - Lotto n. 116 = mq. 787
- Lotto n. 38 = mq. 900 - Lotto n. 117 = mq. 800
- Lotto n. 46 = mq. 1.078 - Lotto n. 123 = mq. 1.075
- Lotto n. 52 = mq. 800 - Lotto n. 124 = mq. 812
- Lotto n. 58 = mq. 750 - Lotto n. 125 = mq. 812
- Lotto n. 59 = mq. 750 - Lotto n. 132 = mq. 1.000
- Lotto n. 78 = mq. 850 - Lotto n. 142 = mq. 812
- Lotto n. 79 = mq. 725
- Lotto n. 80 = mq. 737 Superficie fondiaria Sf = mq. 37.193
- Lotto n. 81 = mq. 737
- Lotto n. 82 = mq. 725
- Lotto n. 83 = mq. 737 Lotti n. 46 x V = mc. 960 = 44.160
- Lotto n. 85 = mq. 737
- Lotto n. 88 = mq. 750
- Lotto n. 89 = mq. 737
- Lotto n. 90 = mq. 750
- Lotto n. 91 = mq. 737
- Lotto n. 92 = mq. 737
- Lotto n. 96 = mq. 750
- Lotto n. 97 = mq. 725
- Lotto n. 98 = mq. 750
- Lotto n. 99 = mq. 750
- Lotto n. 100 = mq. 750
- Lotto n. 102 = mq. 1.350
- Lotto n. 104 = mq. 712
- Lotto n. 105 = mq. 762
- Lotto n. 106 = mq. 750
- Lotto n. 107 = mq. 750
- Lotto n. 108 = mq. 737 A riporto 150.720
A riporto mc. 150.720
72
C) - Lotti di superficie di mq. 1.500 sui quali potrà realizzarsi un volume doppio di mc. 1.920 e con superficie coperta doppia nel rispetto
delle distanze dai confini e dalle strade:
PREESISTENZE EDILIZIE: Possono determinarsi ampliamenti di superfici coperte e sopraelevazioni a 1° piano nei limiti
dell’indice di fabbricabilità fondiario di 1,37 mc. / mq. consentito per il lotto tipo di mq. 700 e
rispetto delle distanze dalle strade e dagli edifici secondo il D. M. 2 aprile 1986.
RECINZIONI: La recinzione sulle strade e sui confini deve essere realizzata con muretto in pietra o in tufo
dell’altezza di mt. 1,00 con ringhiera sovrastante dell’altezza di mt. 1,20. -
73
- COMPARTO “C2Esu” - 2 SOTTOZONA - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Superficie utile Altezza massima Volume Indice di fabbricabilità
max massimo fondiaria
Edilizia P.T. mq. 42,52 + 1° mt. 6,00 If = 477 mc. / 230 mq. = 2,07
Sovvenzionata L = mq. 230 mq. 100,00 P. mq. 70,48 = mq. N.B. Vmax = mc. mc. / mq.
Unifamiliare 113 = mq. 95 + mq. escluso muretto d’attico 477
18
Superficie fondiaria n. 105 x mq. 230 = mq. 24.150 Distanze: dalla viabilità mt. 7,50
dal confine posteriore mt. 5,50
Volume totale: n. 105 x mc. 477 = mc. 50.085 Rapporto max tra edifici (parti interne)
H = 6,80 = 0,618 mt. / mt.
D 11,00
74
- COMPARTO “C2EC” - 3 SOTTOZONA - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità Superficie Lotto
Edilizia H = 6,40
Convenzionata Sc = mq. 140 H = 7,50 se rialzata Vmax = mc. 740 If = mc. 740/276 = 2,68 mc. / mq. Sl = mq. 276
unifamiliare
La Sottozona comprende
Superficie fondiaria: n. 70 lotti x mq. 276 = mq. 19.320 Fabbricati in aderenza laterale
Volume totale: n. 70 lotti x mc. 740 = mc. 51.800 Distanze dalle viabilità mt. 7,50
Distanze dal confine posteriore mt. 5,00
Indice di fabbricabilità:
mc. 51.800 = 2,68 mc. / mq. Rapporto H = tra edifici parti interne
mq. 19.320 D
75
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
76
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
77
- viene ridimensionata sia la consistenza della superficie territoriale dell’intero comparto, conseguentemente allo stralcio di
tutte le nuove previsioni residenziali aggiuntive rispetto al P.R.G. previgente con conseguente ritipizzazione delle stesse
come zona agricola E, sia il volume complessivo che è stato proporzionalmente ridotto da mc. 242.765 a mc. 97.726;
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
78
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C3” quanto di
seguito riportato:
- COMPARTO n. 3 -
Superficie Superficie viaria Superficie Standards Edilizia PrivataEdilizia Sovvenzionata Volumi preesistenti utilizzabili
territoriale fondiaria Urbanistici ricadenti in aree fondiarie mc.
6.581.
Edilizia privata realizzabile mc.
90.854 - 6.581 = mc. 84.273
S.T. Ha 9.36.40 SVP = Ha 03.00.06 Ha = 03.56.16 mq. 2.80.18 VEP = mc. 90.854 VESP = mc. 56.209
79
- COMPARTO “C3EP“ - 1^ SOTTOZONA P.T. + 3 P. con cantinato -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia privata 12,40 + 1,05 = mt. If = 4,25 mc. / mq.
S.L. = mq. 1.000 Sc = mq. 316 13,45 mc. 4.250
La 1^ sottozona comprende 18 lotti di cui 10 di mq. 1.000 per un volume complessivo di mc. 42.500. -
Gli altri lotti hanno le sottoindicate superfici:
80
- COMPARTO “ C3Esp “ - 2^ SOTTOZONA - P. T. + 5 P. APPARTAMENTI -
Utilizzazione Superficie Superficie Superficie int. Rapp. / Appart Superficie Volume Indice di Altezza
Lotto coperta P.T. utile massimo fabbricabilità massima
complessiva
Edilizia Lf = 6.023,82
Sovvenzionata mq. 1.710 mq. 576 P. T. mq. 1.695 mc. 6.023,82 / 1.710 = 3,52 mt. 17,30
plurifamiliare
81
- COMPARTO “ C3Esp “ - 3^ SOTTOZONA P. T. + E. P. - 12 Appartamenti -
Utilizzazione Superficie Superficie Superficie Rapp. Appart. Superficie Volume Indice di Altezza
Lotto coperta utile P.T. utile massimo fabbricabilità massima
complessiva
Edilizia mq. 198,66 / 1140 + 198,66 If = 5.018,56 /
Sovvenzionata mq. 1.086 mq. 366 mq. 198,66 12 = 16,55 = mq. mc. 5.018,56 1.086 = 4,62 mt. 14,20
plurifamiliare 1.338,66
La 3^ sottozona comprende n. 10 lotti di cui n. 6 di mq. 1.086 per un volume complessivo di mc. 30.111
Gli altri lotti hanno le sottoindicate superfici:
82
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
83
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
84
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
85
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C4” quanto di
seguito riportato:
- COMPARTO N. 4 “C4” -
Volume totale = VEP = mc. 57.890 + VESU = mc. 14.787 + VECU = mc. 21.460 = Vt = mc. 94.137
Vt da realizzare mc. 94.137 - 8.500 = mc. 85.637 al netto dei volumi preesistenti non realizzabili
Abitanti da insediare e insediati: (vedi sottozona) 580 + 147 + 214 + = 941 abit.
Rapporto art. 2 Legge 28/01/1977, n. 10: VESU + VECU mc. 14.787 + 21.460 mc. 36.247 = 42,32%
Vt 85.637 85.637
al netto dei volumi preesistenti
non rinnovabili. -
Il COMPARTO “ C4 “ si suddivide:
86
1^ Sottozona - Edilizia Privata “Ep” = (P.T. + 1° P.)
2^ Sottozona - Edilizia Sovvenzionata unifamiliare “ ESU “ = (P.T. + 1° P.)
3^ Sottozona - Edilizia Convenzionata unifamiliare “ ECU “ = (P.T. + 1° P.)
87
- COMPARTO N. 4 - 1^ SOTTOZONA (C4p) - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia privata SL = mq. 700 mq. 140 mt. 7,00 mc. 980 If = mc. 980 / mq. 700
= 1,40 mc. / mq.
La 1^ sottozona comprende: n. 53 lotti di cui 29 di mq. 700 per un volume complessivo di mc. 3.450.
Gli altri lotti hanno le sottoindicate superfici:
- Lotto n. 15 mq. 837
- Lotto n. 16 mq. 775 Valgono tutte le norme del “C2Ep “
- Lotto n. 17 mq. 898
- Lotto n. 18 mq. 754 a) - per i lotti di superficie inferiore a mq. 1.400 volume max 980 mc.
- Lotto n. 19 mq. 728
- Lotto n. 20 mq. 1.568 b) - per i lotti di superficie superiore a mq. 1.400 volume max 1960 mc.
- Lotto n. 21 mq. 1.058
- Lotto n. 22 mq. 812 n. 20 lotti di superficie inferiore a mq. 1.400
- Lotto n. 23 mq. 728 V = n. 20 x mc. 980 = mc. 19.600
- Lotto n. 24 mq. 1.840
- Lotto n. 33 mq. 812 n. 4 lotti di superficie superiore a mq. 1.400
- Lotto n. 34 mq. 841 V = n. 4 x mc. 1.960 = mc. 7.840
- Lotto n. 35 mq. 840
- Lotto n. 36 mq. 812 Vt = 30.450 + 19.600 + 7.840 = mc. 57.890
- Lotto n. 37 mq. 754
- Lotto n. 38 mq. 840 Volumi preesistenti utilizzabili: mc.;
- Lotto n. 40 mq. 1.300
- Lotto n. 41 mq. 2.448 Vt da realizzare effettivamente mc. 57.890 - mc. 8.500 = mc. 49.390
- Lotto n. 42 mq. 850
- Lotto n. 43 mq. 825
- Lotto n. 44 mq. 2.500 Iff = mc. 57.890 = 1,24 mc. / mq.
- Lotto n. 46 mq. 850 Teorico mq. 46.470
- Lotto n. 52 mq. 1.372
- Lotto n. 53 mq. 1.127
88
- COMPARTO “ C4 “ - 2^ SOTTOZONA “C4su “ - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Superficie utile Altezza massima Volume massimo Indice di
fabbricabilità
Edilizia P.T. mq. 42,52 + If = 477 mc. / 230
Sovvenzionata S. L. mq. 230 Sup. C. 95,15 1° P. mq. 70,48 = mt. 6,10 V. max = mc. 477 mq. = 2,07 mc./mq
unifamiliare mq. 113 = mq. 95
+ mq. 18
INDICE DI FABBRICABILITA’:
If = Vt = mc. 14.787 = 2,07 mc./mq.
Sf 7.130
89
- COMPARTO n. 4 - 3^ SOTTOZONA “ C4Ec “ - P.T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice fabbricabilità Superficie lotto
Edilizia Convenzionata H = 6,40 mt. If = mc. 740 = 2,68 mc./mq.
unifamiliare Sc = mq. 134 H = 7,00 se V max = mc. 740 276 SL = mq. 276
rialzata
INDICE DI FABBRICABILITA’:
90
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
91
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
92
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- il volume complessivo edificabile nell’ambito dell’intero comparto C4 viene ridotto a mc. 64.192 con conseguente
proporzionale riduzione dell’indice di fabbricabilità territoriale;
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
93
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C5” quanto di
seguito riportato:
- COMPARTO N. 5 -
Superf.Terr. Superf. Viaria Superf. Fondiaria Standards Urb. Volumi edificabili Ediliz.convenzionata.
Unifamiliare
Edilizia Privata Edil. Sovv. Unif. + Plur.
St = 27.12.00 Ha 09.21.21 Ha 10.06.86 Ha 07.83.93 VEP= mc. . 233.750 VESU = mc. 11.448 VEC = 37.000 mc.
VESP = mc. 95.353
Vt = Volume totale: VEP = 233.750 + VESU = 11.448 + VESP + VEC = 37.000 = mc.. 397.624
Abitanti insediati e da insediare: Vedi Sottozone = 2337 + 114 + 1154 + 370 = n. 3975
VESU 11.448 + VESP 115.426 + VEC 37.000 = mc. 163.874 = 41,21 (anche prescindendo dalle preesistenze)
Vt 397.624 397.624
B) - Considerando i volumi preesistenti non rinnovabili nella misura del 50% del volume totale esistente (legge 28/01/1977 n. 10) il rapporto
diventa:
VESU + VESP + VEC = ml. 11448 + 115.426 + 37.000 = 41,63% Volume preesistenze mc. 8.125
Vt mc. 393.562 Volume preesistenze non rinnovabile pari al 50% del vo-
lume totale = mc. 4.062.
I
Indice Territoriale t = mc. 401.907 = 1,48 mc./mq. Volume edilizia privata tenendo conto del 50% di volume
mq. 271.200 non rinnovabile:
94
VEP = mc. 233.750
4.062
mc. 229.688
95
- COMPARTO n. 5 - 1^ Sottozona (C5EP) - P. T. + 3° P. CON CANTINATO -
Utilizzazione Superficie Lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia privata SL = mq. 1.000 Sc = mq. 316 Hmax = mt. 12,40 + Vmax = mc. 4.250 If = 4.250 = 4,25
1,05 = mt. 13,45 1.000
mc./mq.
La 1^ Sottozona comprende: n. 55 lotti di cui n. 46 di mq. 1.000 per un volume complessivo di mc. 195.500
Gli altri lotti hanno le sottoindicate superfici sui quali potrà realizzarsi il volume massimo di mc. 4.250. -
volume totale mc. 37.250 + 195.500 = mc. 233.750 Preesistente non rinnovabile mc. 4.125
96
- COMPARTO 5° - 2^ Sottozona (C5SU) P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Superficie utile Altezza volume indice fabbricabilità
massima massimo
Edilizia P.T. mq. 42,52 + 1° P. mq. 70,48 = mt. 5,80 If = 477 mc. = 2,074
sovvenzionata Sl = mq. 230 Sc = mq. 95,15 mq.113 = 95 + 18 N. B. mc. 477 mc./mq.
unifamiliare 230 mq.
97
- COMPARTO 5° - 3^ SOTTOZONA (C5SP) - P. T. + 4 P. (12 APPARTAMENTI) -
Utilizzazione Sperficie lotto Superficie Superficie Rapporto Superficie Volume Indice di Altezza
coperta utile P.T. appartamento utile massimo fabbricabilità massima
complessiva
Ed. sovv. plur. 198,66 / 12 = mq. 1.140 + If = mc.
mq. 1.086 mq. 366 mq. 198,66 mq. 1338,66 198,66 = mq. mc. 5.018,56 5.018,56 / mq. mt. 14,20
1.338,66 1.086 = 4,62
mc. / mq,
Abitanti da inserire:
115.426 = 1.154
100
98
- COMPARTO 5 - 4^ SOTTOZONA “ C5EC “ - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia convenzionata H = 6,40 If = 740 = 2,68 mc./mq.
unifamiliare mq. 276 mq. 134 H = 7,00 se rialzato mc. 740 276
99
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
100
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
101
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- il volume complessivo edificabile nell’ambito dell’intero comparto C5 viene ridotto a mc. 369.653 con conseguente
proporzionale riduzione dell’indice di fabbricabilità territoriale;
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
102
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C6” quanto di
seguito riportato:
- COMPARTO “6” -
Superficie territoriale Superficie viaria Superficie fondiaria Standards Urbanistici VOLUMI
EDIFICALIBI
Edilizia privata Edilizia sovvenzionata Edilizia convenzionata
Ha 19.10.40 Ha 7.99.19 Ha 8.99.81 Ha 2.11.40 mc. 69.580 mc. 24.804 mc. 22.940
Considerando i volumi preesistenti non rinnovabili nella misura del 50 % del volume totale esistente il rapporto art. 2 Legge 28/01/1977, n.
10
103
mc. 69.580 -
mc. 6.155 =
mc. 63.425
104
- COMPARTO “ 6 “ - 1^ SOTTOZONA (C6P) - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia privata SL = mq. 700 Sc = mq. 140 mt. 7,00 mc. 980 If = mc. 980/700 = 1,4 mc./mq.
105
- COMPARTO “ 6 “ - 2^ Sottozona - (C6SU) - P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Superficie utile Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia P.T. mq. 42 mc. 477 If = 477,00 = 2,074 mc./mq.
sovvenzionata mq. 230,00 mq. 95,15 P.P. mq. 70,48 mt. 5,80 230,00
unifamiliare Parcheggio 18,00
Tot. mq. 113(95+18)
106
- COMPARTO “ 6 “ - 3^ Sottozona (C6C) P. T. + 1° P. -
Utilizzazione Superficie lotto Superfice coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia convenzionata If = mc. 740,00 = 2,68 mc. / mq.
unifamiliare mq. 276,00 mq. 134,00 H = 7,00 mc. 740 mq. 276,00
107
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
108
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
109
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- Con riferimento alla zona omogenea C6, contraddistinta dalla presenza di villini signorili otto-novecenteschi di buona
qualità architettonica, circondati da giardini con alberature secolari, atteso che le previsioni di Piano non rispondono ad
esigenze di tutela e salvaguardia, si prescrive la riduzione dell’indice di fabbricazione territoriale al valore di 0,4 mc/mq
con tipologia edilizia uni o bifamiliare; detta zona dovrà essere assoggettata altresì a Piano Particolareggiato esteso
all’intera maglia “teso ad armonizzare in una visione unitaria il vecchio con il nuovo, garantendo aree di rispetto
opportunamente estese all’intorno dei villini (da classificare come zone omogenee A3 insieme alle aree di pertinenza), con
divieto assoluto di abbattimento di alberature” (vedere in proposito il parere della Soprintendenza ai Monumenti);
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
110
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C7” quanto di
seguito riportato:
- COMPARTO n. 7 -
VOLUMI EDIFICABILI
Superficie Superficie viaria Superficie fondiaria Standards Edilizia privata Edilizia sovvenzionata Edilizia
territoriale Urbanistici unifamiliare convenzionale
Ha = 27.14.00 Ha = 11.30.68 Ha = 11.73.74 Ha = 4.09.58 mc. 108.780 mc. 34.821 mc. 33.300
Considerando i volumi preesistenti non rinnovabili nella misura del 50% del volume totale preesistente il rapporto art. 2 Legge 28/01/1977,
n. 10 diventa:
STANDARDS URBANISTICI:
Sur = 4.09.58 = 4.09.58 = 23,16 mq. / abit.
Abit. 1.087 + 348 + 333 1.768
111
mc. 108.780 -
mc. 8.746 =
VEP 100.034 mc.
112
“ COMPARTO n. 7 “ - 1^ Sottozona (CEP) - P. T. + 1° P. –
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia mq. 700 mq. 140 mt. 7,00 mc. 980 mc. 980/700 = 1,4 mc./mq.
privata
La 1^ Sottozona comprende n° 106 lotti di cui n. 60 di mq. 700 x un volume complessivo di mc. 58.800.
Gli altri lotti hanno le sottoindicate superfici
1 840 980 === 33 775 980 === 55 952 980 === 87 1216 980 910
2 840 980 === 34 840 980 === 56 952 980 === 100 1440 1960 2310
3 840 980 === 35 800 980 === 57 918 980 === 101 1476 1960 ===
4 840 980 === 36 768 980 === 58 952 980 591 102 1140 980 ===
5 1440 1960 1064 39 768 980 409 59 980,540 980 === 104 1446 1960 1512
6 840 980 === 40 850 980 === 60 1110 980 1050 105 800 980 450
7 840 980 === 41 800 980 441 61 1250 980 773 85 1178 980 761
8 750 980 === 42 850 980 === 68 1196 980 === 86 1258 980 882
9 812 980 === 43 825 980 315 83 780 980 980 84 825 980 ===
10 783 980 === 44 850 980 === Totale mq. 46.164 + T. mc. 49.980 + 17.492
11 754 980 === 45 792 980 === 42.000 58.800
28 2400 1960 443 46 816 980 === mq. 88.164 mc. 108.780
31 783 980 === 53 1216 980 804 Volume totale mc. 108.780
32 1215 980 1123 54 1368 980 === Abitanti da insed. 108.780 / 100 mc./ab. = 1087/ ab.
113
- COMPARTO N. 7 - 2^ SOTTOZONA ( CESU ) P.T. + 1° p. -
Utilizzazione Superficie lotto Superficie Superficie utile Altezza massima Volume Indice di fabbricabilità
coperta massimo
Edilizia mq. 230 mq. 95,15 P.T.=mq. 42,52 mt. 5,80 mc. 477 If = 477,00 = 2,074 mc./mq.
sovvenzionata P.P.=mq. 70,48 230,00
unifamiliare PARCHEG.
18,00
113(94 – 18)
114
COMPARTO N. 7 – 3^ SOTTOZONA ( C7C) P.T. + 1° P.
Utilizzazione Superficie lotto Superficie coperta Altezza massima Volume massimo Indice di fabbricabilità
Edilizia mq. 276,00 mq. 134,00 H = 6,40 mt. Vmax = mc. 740 If = mc. 740,00 =2,68mc./mq.
convenzionata H = 7,00 mt. . mq. 276,00
Unifamiliare
115
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
116
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
117
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- viene ridimensionata sia la consistenza della superficie territoriale dell’intero comparto, conseguentemente allo stralcio di
tutte le nuove previsioni residenziali aggiuntive rispetto al P.R.G. previgente con conseguente ritipizzazione delle stesse
come zona agricola E, sia il volume complessivo che è stato proporzionalmente ridotto da mc. 159.409 a mc. 44.298;
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
118
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “I” quanto di
seguito riportato:
COMPARTO N° I – (in ZONA “B”)
Utilizzazione Superf.Lotto Superf.Coperta Altezza max Vol.max Indice Fabb.Fond. Indice Terr. Piani
Edilizia Priv. V. tabella mq. 300 (*) con cantinato mc. 3390 Vedi tabella It= 2.31 mc/mq PT + 3 piani
Mt. 13.30 Iff medio 4.79 mc/mq
(*) i lotti sono divisibili in due con superficie coperta di mq. 150
- TABELLA LOTTI -
LOTTI SUPERF. MQ. VOLUMI Iff
119
Superf.totale 9.980 mq. 47.880 Iff medio :4.79 mc/mq Abitanti: V= 47.880 = 479
100 mc/ab.
Gli standards urbanistici di Comparto vanno a sommarsi a quelli esistenti e reperiti per la Zona “B”.
120
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
121
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
122
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
123
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “IX” quanto di
seguito riportato:
Utilizzazione Superf.Lotto Superf.Coperta Altezza max Vol.max Indice Fabb.Fond. Indice Terr. Piani
Edilizia Priv. V. tabella mq. 300 (*) con cantinato mc. 3390 Vedi tabella It= 2.18 mc/mq PT + 3 con
Mt. 13.30 Iff medio 4.43 mc/mq cantinato
(*) i lotti sono divisibili in due con superficie coperta di mq. 150
Gli standards urbanistici di Comparto vanno a sommarsi a quelli esistenti e reperiti per la zona “B”.
TABELLA LOTTI
Lotti Superf.mq. Volumi Iff Lotti Superf.mq. Volumi Iff Lotti Superf.mq. Volumi Iff
1 2.613 3.990 1.52 mc/mq 12 750I 3.990 5.32 mc/mq 23 750 3.990 5.32 mc/mq
2 1.242 3.990 3.21 “ 13 750 3.990 5.32 “ 24 650 2.713 4.17 “
3 715.00 3.990 5.58 “ 14 750 3.990 5.32 “ 25 650 2.713 4.17 “
4 600.00 3.351 5.58 “ 15 750 3.990 5.32 “ 26 650 2.713 4.17 “
5 780 3.990 5.11 “ 16 750 3.990 5.32 “ 27 650 2.713 4.17 “
6 800 3.990 4.98 “ 17 750 3.990 5.32 “ 28 800 3.990 4.98 “
7 1.022 3.990 3.90 “ 18 750 3.990 5.32 “ 29 910 3.990 4.38 “
124
8 728 3.990 5.48 “ 19 750 3.990 5.32 “ Sup. 24.774 mq. 109.963 mc iff medio=
9 714 3.990 5.58 “ 20 750 3.990 5.32 “ totale 4.43 mc./mq.
10 1.500 3.990 2.66 “ 21 750 3.990 5.32 “
11 750 3.990 5.32 “ 22 750 3.990 5.32 “
125
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
126
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
127
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
128
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “X” quanto di
seguito riportato:
COMPARTO N° X
Utilizzazione Superficie Superficie Altezza massima Volume massimo Indice fabbricabilità Indice terr. Piani
lotto coperta fondiaria
Edilizia privata V. tabella mq. 300 ( * ) Mt. 13,30 con mc. 3.990 Iff ( V. tabella ) It = 2,10 mc/mq P.T. +3 Piani
cantinato Iff medio = 4,27 con cantinato
mc./mq.
(*) i lotti sono divisibili in due con superficie coperta di mq. 150.
TABELLA LOTTI
129
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
130
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
131
Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
132
La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C8” quanto di
seguito riportato:
COMPARTO N. 8
Superf.Territoriale Superf.Viaria Superf.Fondiaria Standards Urbanist. Zona “B” di ristrutturaz. Edilizia Privata
_______________________________________________________________________________________________________________________
S.T. Ha 06.56.80 S.V. Ha 01.28.91 S.F. Ha 01.44.34 Su Ha 01.26.05 “B”= Ha 01.10.00 E.P. mc. 24.192
_______________________________________________________________________________________________________________________
Standards urbanistici mq/ab. = mq. 12.605 = 52.08 mq/ab. (a servizio anche delle zone limitrofe carenti di standards)
242
133
COMPARTO N ° 8 – SOTTOZONA (CEP) P.T. + 1° P.
Utilizzazione Superf. Lotto Superf. Coperta Altezza max Volume max Indice di fabbricabilità
Edilizia Privata S.L. mq. 500 S.C. mq. 140 Hmax = 7.20 m. Vmax = mc. 1.008 If= mc. 1.008/500= 2.016 mc/mq
134
NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
135
C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
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Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
PRESCRIZIONE n° 1.9
“Con riferimento al comparto c.d. zona omogenea C8, interessante sotto l'aspetto ambientale e paesistico data la presenza di una depressione
naturale (gravina) e la contiguità con il Centro Storico, e rilevato che le previsioni di Piano non rispondono ad esigenze di tutela e salvaguardia
complessiva delle aree interessate, si prescrive la redazione di un Piano Particolareggiato con finalità solo di recupero e/o ristrutturazione degli
edifici esistenti, tutela delle aree libere e con esclusione di nuova volumetria; e ciò con riferimento anche alle zone omogenee BR, ricomprese nello
stesso comparto C8.
Con le motivazioni e finalità suddette, l'intero comparto C8 viene ritipizzato come zona omogenea "A2".
DECISIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
“Si approva l’adeguamento del P.R.G. alla prescrizione n. 1.9 riportata nel parere del C.U.R. n. 19/98”.
Al riguardo ed in via preliminare si riporta la definizione di zona omogenea “A2” (Area urbana di valore storico-
ambientale) prevista dalla Deliberazione di Giunta Regionale n° 6320 del 13/11/1989 (Approvazione criteri per la
formazione degli strumenti urbanistici e per il calcolo del fabbisogno residenziale e produttivo):
“Tessuti formalizzati su griglie geometriche dell’ottocento e principio del novecento. Per essi vanno, generalmente, previsti:
a. mantenimento delle caratteristiche dell’architettura coeva;
b. possibilità di sostituzione solo se si verificano due condizioni:
- scarso valore ambientale dell’immobile;
- interesse anche pubblico nella operazione in riferimento alla destinazione, traffico, parcheggi;
c. possibilità di completamento del primo piano (su tipologie nate con schema di accrescimento verticale) con opportuna
altezza in riferimento alla larghezza delle strade ed alla possibilità di traffico e parcheggio;
d. individuazione di punti dove intervenire per creare piazzette di sosta e parcheggi;
e. individuazione dei piani di recupero.”
Questa definizione della zona A2 (vedi in particolare punti b – c) contrasta con i contenuti della Prescrizione 1.9 che
prevede, esplicitamente, di non realizzare nuovi edifici (“tutela delle aree libere e con esclusione di nuove volumetrie”).
Inoltre questa prescrizione non è congruente con le caratteristiche fisiche e morfologiche delle aree e/o immobili
presenti nella zona.
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Le diverse maglie del comparto si presentano molto differenziate, come si evince chiaramente dalle tavole grafiche e
dalla documentazione fotografica allegate, e possono essere, di massima, così suddivise in sub-comparti sulla base delle
testimonianze attualmente esistenti:
1) Sub-comparto A: Presenta particolari significati di valore storico-ambientale che effettivamente devono essere
tutelati e salvaguardati per conservare la memoria storica della città. Si ritiene pertanto che è
opportuno prevedere il recupero dell’edificio esistente, la realizzazione nella zona posteriore di
un nuovo corpo di fabbrica da destinare ad attività turistico-ricettive-direzionali e/o servizi e la
sistemazione a parcheggio alberato di alcune aree scoperte.
2) Sub-comparto A1: Sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico è molto significativa la depressione naturale esistente.
L’intera area interessata dall’avvallamento dovrebbe essere assoggettata a tutela assoluta e
destinata a verde pubblico attrezzato previa acquisizione al patrimonio del Comune attraverso
la cessione gratuita e/o la procedura espropriativa, secondo le modalità che saranno stabilite
dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Particolareggiato.
3) Sub-comparti Br - Cc: La restante parte del comparto C8 è stata interessata, in alcune maglie, da remoti e
recenti processi di trasformazione (prevalentemente fabbricati costruiti al piano terreno sub-
comparto Br), oppure presenta aree libere prive di elementi significativi sotto l’aspetto
paesaggistico e/o ambientale e/o architettonico (sub-comparto Cc).
Può essere pertanto sostanzialmente suddivisa in due ulteriori sub-comparti:
a) sub-comparto Br: Sono maglie quasi completamente edificate che coincidono, in linea di massima, con le Zone Br
previste nel P.R.G. adottato. Le maglie esistenti presentano i requisiti previsti, per i “tessuti
edificati”, dall’art. 3 della L. R. n° 6/1985 (Rapporto tra suoli occupati e liberi pari a 2/3). Può
pertanto, per dette maglie, essere riconfermata la tipizzazione zona Br prevista nel P.R.G.
adottato con le relative norme di attuazione (concessione singola per interventi di
ristrutturazione e/o ampliamenti, sopraelevazione, demolizione e ricostruzione, nuova
costruzione con indice di fabbricabilità max di 5 mc./mq. etc.).
Essendo comunque il comparto in esame tipizzato come zona C sia dal P.R.G. vigente (Zona
CID) e dal P.R.G. adottato (Comparto C8) il rilascio della concessione dovrà essere subordinato
oltre che alla corresponsione del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione primaria e
secondaria ai sensi della L. n° 10/1977 e L. R. n° 66/1979 e successive modifiche ed integrazioni
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anche ad un contributo aggiuntivo per la mancata cessione delle aree per standard
(monetizzazione delle aree per standard).
Il contributo aggiuntivo sarà stabilito in fase di redazione del Piano Particolareggiato sulla base
degli standard fissati dal D. M. 1444/1968 (mq. 18 per abitante, 100 mc. per abitante) e dovrà
essere versato al momento del rilascio della concessione edilizia;
b) sub-comparto Cc: E’ costituito da tutte le restanti aree libere del comparto che non presentano elementi
significativi sotto il profilo paesaggistico-ambientale e pertanto potranno essere edificate
secondo i seguenti indici e parametri urbanistici edilizi fondamentali:
Indice di fabbricabilità fondiaria: 3 mc./mq.;
Rapporto di copertura: 50%;
Altezza massima: 7,00 mt.;
Distacco dai confini 5,00 mt..
Al fine di limitare il carico insediativi in prossimità delle aree da assoggettare a tutela (depressione naturale) è
opportuno che l’indice di fabbricabilità sia pari a 3 mc./mq. cioè inferiore a quello previsto per le zone Br. (5,00
mc./mq.).
Inoltre va evidenziato che è stato riscontrato che il P.U.T.T., approvato dalla Giunta Regionale con delibera n° 1748 del
15/12/2000, non assoggetta a tutela le aree e/o immobili ubicati nella intera maglia tipizzata come Zona C8 nel P.R.G.
adottato. Soltanto nella tav. Serie n° 10 –Geomorfologia- riporta l’indicazione di “cigli di scarpata” al margine del
comparto C8 in fregio alla via Quinto Ennio.
Le considerazioni soprariportate determinano, a mio avviso, la necessità di un approfondimento delle determinazioni
comunali in merito alla Prescrizione n° (1.9) del Parere C.U.R. n° 19/98 e di conseguenza anche dei criteri informatori
che devono guidare la redazione del Piano Particolareggiato.
Si allegano:
Tav. 1 Stralcio P.R.G. vigente relativo al comparto CID;
Tav. 2 Stralcio P.R.G. adottato relativo al comparto C8;
Tav. 3 Perimetrazione del comparto C8 su rilievo aerofotogrammetrico e suddivisione in sub-comparti (A – A1 – Br
– Cc);
Tav. 4 Perimetrazione del comparto C8 su planimetria catastale e suddivisione in sub-comparti (A – A1 – Br – Cc);
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Tav. 5 Stralcio della tav. Serie n° 10 (Geomorfologia) del P.U.T.T./Puglia riportato sul P.R.G. vigente;
Tav. 6 Documentazione fotografica;
Tav. 7 Perimetrazione dei sub-comparti sul P.R.G. adottato.
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
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La normativa del P.R.G. vigente, come originariamente adottata dal C. C. con delibera n. 74 del 12/03/1988, approvato
in via definitiva con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, ha prescritto per il comparto “C9” quanto di
seguito riportato:
COMPARTO N° 9
St = Ha 4.23.61 SVP = Ha 0.64.68 Ha 02.54.76 Ha 1.04.17 VEP = mc. 44.080 VESP = mc* 32.531,52
VESP 32.531,52 = 42,46% Il fabbisogno di 18 mq/abit. è soddisfatto dalle aree attrezzate limitrofe.
VT 76.611,52
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Indice territoriale It = mc 76.611,52 = 1,808 mc/mq
42.361
Utilizzazione Superf. Lotto Superf. Coperta Altezza max Volume max Indice di fabbricabilità
Edilizia privata S.L. = mq. 500 S.C. = mq. 160 V. max = 9.50 V. max = mc. 1.520 If= 1.520 = 3.04 mc/mq
500
Indice di fabbricabilità medio : mc. 44.080 = If medio 2,504 mc/mq Abitanti: Vt = 44.080 = 441 abit
mq. 17.601 100 mc/ab 100
Edifici in aderenza laterale: Distanze: mt. 10.00 dal confine posteriore e dalla viabilità e secondo gli allineamenti di piano
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COMPARTO N. 9 - 2^ SOTTOZONA p.t. + 4 p. ( 12 appartamenti)
UTILIZZAZIONE SUPERF. SUPERF. SUPERF. UTILE RAPPORTI SUPERFICIE VALORE INDICE H MAX
LOTTO COPERTA P.T. PER APPARTAMENTI UTILE MASSIMO FABBR.
AUTORIMESS COMPLESS.
A
Esil.Sovv. plurif. S.L. (vedi mq. 365 mq. 198,12 198,12 = 16,51 mq. mc. If = mt. 14,50
tabella) 12 1140+198,18 5004,85 (vedi
= mq.1338,12 tabella)
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NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
- EDILIZIA RESIDENZIALE -
- NORMATIVA -
1° - Tutte le zone di espansione vanno attuate a comparto ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lettera h - Legge Regionale 12/02/1979, n. 6
modificata ed integrata con Legge Regionale 31/10/1979, n. 66 e Legge Regionale n. 56/1980. -
2° - Ad accettazione consensuale da parte di tutti i proprietari dei terreni ricadenti in ogni singolo comparto o su iniziativa comunale le
tavole particolareggiate allegate saranno riapprovate dal Consiglio Comunale come facenti parte di strumento urbanistico esecutivo, integrate
dagli altri elaborati prescritti dalle norme vigenti per i Piani Particolareggiati. -
3° - Entro sei mesi dall’approvazione del P. R. G. tutti i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti possono contestualmente presentare
proposte urbanistiche alternative a quelle indicate nelle tavole particolareggiate di piano nel rispetto degli indici delle distanze, degli
standards della viabilità, della percentuale per edilizia economica e popolare e di quanto altro indicato nella presente Normativa. -
A) - EDILIZIA PRIVATA
Le parti territoriali relative vanno adottate con Piano di Zona Legge 18/04/1962, n. 167 nell’ambito dell’intero comparto ai fini
della verifica degli standards urbanistici.
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C) - ALLEGATI:
1° - Edilizia privata:
P.T. + 3 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
2° - Edilizia privata:
P.T. + 4 P.
Lottizzazione - pianta - sezione
6° - Edilizia Convenzionata:
P.T. + 1 P.
Lottizzazione - piante - sezioni
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Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta
Regionale n. 1629 del 4/11/2003, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati:
- tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa
pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980;
- con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente
indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento
attuativo (P.P. e/o P.L.).
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ZONA “ Cf1 “ - AREA FIERISTICA
Possono realizzarsi strutture fisse su iniziativa comunale e su progetto da approvarsi in consiglio Comunale per la realizzazione di stando di
vendita, per la realizzazione di struttura di interesse comune (guardie municipali, bar, edicola, servizi igienici).
I posti di vendita all’aperto saranno delimitati da cordoletti in cemento e numerati per l’assegnazione.
L’area potrà essere utilizzata per il mercato settimanale e per la fiera annuale.
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AREE PER MERCATI SETTIMANALI
Le due Zone saranno acquisite dal Comune con mutuo da contrarre con un Istituto di Credito autorizzato da ammortizzare in parte o
in tutto con i proventi derivanti dall’occupazione di suolo pubblico. –
In ognuna delle due zone, su concessione del Comune potrà realizzarsi un posto bar. -
Le aree territoriali saranno servite da viabilità pedonale nelle ore di mercato, utilizzabile dai veicoli per carico e scarico delle merci
nelle ore non di mercato. -
Le aree per la commercializzazione saranno delimitate dal Comune con elementi lapidei posti a terra. -
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- MASSERIE UTILIZZABILI PER ATTIVITA’ AGRO-TURISTICHE -
- Masseria Angiulli
- Masseria Angiulli piccolo
- Masseria Lella
- Masseria Mutata
- Masseria La Torre
- Masseria Le Grutte
- Masseria Amici
- Masseria Caprarica
- Masserie Mannara
- Masseria Casabianca
- Masseria S. Angelo
Per tali masserie possono eseguirsi solo lavori esterni di restauro conservativo senza aggiunte di volumi o di ampliamenti che possano
modificarsi l’aspetto architettonico-volumetrico. -
Strutture a servizio produttive dell’azienda sono consentite a distanza di mt. 50 dal corpo principale della Masseria, sempre che il volume
edificato ed edificabile non superi il rapporto di 0,03 mc. / mq.
Per l’attività agro-turistiche è consentita la realizzazione di piscine, galoppatoi, campi di atletica ( tennis, basket, pallavolo ). -
Per le chiese rurali annesse e per quelle ricadenti nell’agro sono consentite solo opere di restauro conservativo da sottoporre al preventivo
parere della Sovrintendenza. -
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