Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Facciamo
STORIA
Viaggio nella storia antica
LIBRO MISTO
Coordinamento editoriale: Anna Maria Battaglini
Progetto editoriale: Gianluca Tarabbia
Redazione: Maria Letizia Minsenti, Gianluca Tarabbia
Ricerca iconografica ed elaborazione immagini: Egidio Bonanno, Mario Morello, Gianluca Tarabbia
Consulenza didattica: Fabio Cioffi
Coordinamento tecnico: Francesco Stacchino
Progetto grafico: Piergiuseppe Anselmo
Impaginazione: Puntografica
Coordinamento tecnico iconografia: Mario Macchiorlatti
Disegni: Bluedit, Damiano Nembrini
Cartografia: Bluedit
Copertina: Piergiuseppe Anselmo
Foto in copertina: Alessandro Magno nella battaglia di Isso, particolare di un mosaico del II seco-
lo a.C. (Napoli, Museo Archeologico Nazionale)
Ristampa
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2011 2012 2013 2014 2015
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del
15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dal-
l’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.
INDICE
Dalla preistoria al tardo impero 5
CAPITOLO 1: LA PREISTORIA 6
CAPITOLO 2: IL NEOLITICO 12
lezione 9: L’ellenismo 28
L’egemonia della Macedonia, 28 – L’avventura di Alessandro Magno, 28 – Le
monarchie ellenistiche, 29
RIFLETTI E RISPONDI 30
509 a.C.
Inizio del periodo
repubblicano a Roma
336-323 a.C.
31 a.C.- 98 d.C.- 313 d.C.
Anni di regno di 14 d.C. 114 d.C.
Alessandro Magno
Regno di Augusto: fine Regno di Traiano: massima Costantino porta a Bisanzio
della repubblica a Roma espansione dell’impero romano la capitale dell’impero romano
DALLA PREISTORIA AL TARDO IMPERO
6
1 LA PREISTORIA
lezione Le origini della vita
1 All’inizio, il big bang
Le teorie scientifiche più accreditate di-
I tempi della preistoria
Con la comparsa dell’uomo cominciò la
cono che all’inizio di tutto vi fu il big preistoria (“prima della Storia”): un
bang (“grande scoppio”): una grande periodo lunghissimo, chiamato anche
esplosione di energia e materia. Il big età della pietra. Gli uomini infatti non
bang avvenne in un’epoca imprecisata, conoscevano ancora l’uso dei metalli e
tra i 20 e i 10 miliardi di anni fa. potevano utilizzare solo la pietra o il le-
Lentamente i materiali lanciati nello gno per fabbricare i propri strumenti.
spazio si raffreddarono, dando vita alle Nella preistoria possiamo distinguere
stelle e ai pianeti. Tra questi la Terra, tre grandi epoche.
che è vecchia 5 miliardi di anni. • Il Paleolitico, o età della pietra
L’uomo apparve tra 1,5 e 2 milioni antica: da 2 milioni di anni fa, essa
di anni fa. Non l’uomo moderno, però, giunge fino a 12 mila anni fa. In que-
ma i suoi antenati, gli antichi omìnidi. sto lunghissimo periodo, l’uomo im-
L’uomo moderno, come vedremo, com- parò via via a raccogliersi in comunità
parve sul pianeta 150-100 mila anni fa. con i propri simili; cacciava i grandi
da 2 milioni strumenti:
Paleolitico età della pietra
di anni fa a 12 pietre
antica
mila anni fa scheggiate
da 12 mila
Mesolitico età della pietra strumenti:
a 10 mila
di mezzo pietre levigate
anni fa
I nostri antenati
I disegni in queste due pagi- 1 2
ne ricostruiscono il possibi-
le aspetto di alcuni nostri
antenati. In ordine sono raf-
figurati l’australopitèco (1),
l’Homo habilis (2), con un
utensile di pietra da lui pro-
dotto, l’Homo erectus (3) e
l’uomo di Neandertal (4).
Nella fotografia (5), in-
vece, il fotografo tedesco
Thomas Ernsting posa in
mezzo alla ricostruzione di
alcuni antenati dell’uomo
moderno.
3 4
50 000-35 000
O C E ANO 30 000 O C E ANO
PAC I FIC O PAC I FIC O
60 000
AMERICA
25 000 SETTENTRIONALE 30 000
ASIA
EUROPA 40 000
0 -40 0
O C E ANO 00 0 0 OCEANIA
45
ATL ANTIC O
100 000
O C E ANO
15 000 AFRICA Rift IN DI ANO
Valley
AMERICA
MERIDIONALE
Linea di costa durante
le glaciazioni
Linea di costa attuale
25000
Direttrici e periodo
25000
presunto delle migrazioni
RIFLETTI E RISPONDI
......................................................................................................................
a) Il Paleolitico va da .................................................. di anni
fa a .................................................. di anni fa. 7. Illustra ora in breve le abitudini di vita dell’uomo
di Neandertal.
b) Il Mesolitico va da ................................................... di anni
.........................................................................................................................
fa a .................................................. di anni fa.
.........................................................................................................................
c) Il Neolitico va da ..................................................... di anni .........................................................................................................................
fa a .................................................. di anni fa. .........................................................................................................................
.........................................................................................................................
3. Quanto tempo fa comparvero i primi omìnidi?
.........................................................................................................................
.........................................................................................................................
.........................................................................................................................
4. Quando invece apparve l’uomo moderno?
.........................................................................................................................
8. Rifletti sulle glaciazioni.
a) Che cos’è una glaciazione?
5. Riassumi la teoria dell’evoluzione, rispondendo al-
......................................................................................................................
le seguenti domande.
......................................................................................................................
a) Quale scienziato la elaborò e quando? b) Quali effetti ebbero le glaciazioni sulla vita del
...................................................................................................................... nostro pianeta?
......................................................................................................................
b) Che cosa afferma tale teoria riguardo alle varie
......................................................................................................................
specie animali e vegetali?
...................................................................................................................... c) Quali conseguenze arrecò l’ultima glaciazione
...................................................................................................................... nella vita degli uomini?
......................................................................................................................
c) Che cos’è l’adattamento?
......................................................................................................................
......................................................................................................................
......................................................................................................................
b) Quando cominciò questo processo?
......................................................................................................................
6. Descrivi in breve le caratteristiche delle tre specie
c) Secondo te, si può dire che sia terminato?
di Homo.
E quando?
a) L’Homo habilis era in grado di ....................................... ......................................................................................................................
...................................................................................................................... ......................................................................................................................
...................................................................................................................... ......................................................................................................................
2 IL NEOLITICO
lezione I progressi tecnici:
l’agricoltura e i metalli
3 L’agricoltura nella Già da molto tempo gli uomini primiti-
vi conoscevano bacche e radici e il loro
“Mezzaluna fertile” valore nutritivo, e sapevano quanto tem-
Una delle invenzioni più importanti per po era necessario perché crescesse una
pianta con i frutti maturi. Tali preziose
la storia dell’umanità fu l’agricoltura: gra-
informazioni venivano quindi trasmesse
zie a essa, il cibo necessario a sopravvi-
di generazione in generazione. Un ulte-
vere poteva essere prodotto, non solo
riore passo in avanti venne fatto quando
raccolto nella foresta. In tal modo gli uo-
si cominciò a procurare la crescita di
mini, da semplici raccoglitori, comincia- queste piante nei terreni vicini ai villaggi,
rono a diventare agricoltori e quindi coltivati e seminati opportunamente.
produttori di cibo. Assieme alla domesticazione delle
L’agricoltura nacque circa 12 mila piante (grano, orzo, miglio, più avanti
anni fa nel Vicino Oriente, nella zona sesamo e ulivo) procedeva quella degli
detta della “Mezzaluna fertile” (tra Me- animali (asini, pecore, capre, cammelli).
sopotamia, Palestina ed Egitto); da qui, L’inizio dell’agricoltura segna l’in-
poi, si diffuse nelle aree circostanti. Po- gresso degli uomini nella fase storica
co dopo l’agricoltura si sviluppò in India chiamata dagli studiosi Neolitico, che
e Cina e, in modo autonomo, anche sarebbe durata circa 8 millenni, fino al
nell’America centro-meridionale. 4000 a.C. (cioè seimila anni fa).
Cipro
IA caldo lo stagno, il rame e gli altri me-
an
PALESTINA
rr
ate
EGITTO G
a temperature molto alte, quindi pla-
Perolfo
sico smati e infine raffreddati.
In tal modo ai vecchi arnesi in legno
Nil
o
combattere.
P. Di Sacco, Facciamo Storia © SEI, 2011
IL RACCONTO STORICO 2. IL NEOLITICO
13
La città
senza strade
Il disegno raffigura la
città di Çatal Hüyük,
una delle più antiche
del mondo.
Questa città aveva una
caratteristica che la ren-
deva unica: non esisteva-
no, infatti, le strade e ogni
spostamento avveniva sui
tetti della città, a cui era pos-
sibile accedere tramite apposite
scale.
gerarchia
Per regolare la vita in città, nacquero la loro quantità. Più tardi, con gli ideo-
sociale le prime forme di gerarchia sociale: ad grammi, diverrà possibile indicare i con-
È il rapporto che, in alcuni era riconosciuta un’autorità, e co- cetti astratti: gli ideogrammi più noti so-
una comunità, lega storo la esercitavano governando la no i geroglifici egizi. La scrittura che
individui e gruppi,
massa dei cittadini. usiamo noi, quella alfabetica, sarà in-
dal più importante
al meno importante. ventata molti secoli dopo dai Fenici, ver-
Chi sta in alto, nella
gerarchia, ha il com-
L’invenzione so il 1200 a.C.
L’invenzione della scrittura segnò l’in-
pito di guidare chi della scrittura gresso degli uomini nella Storia vera
sta più in basso.
La scrittura nacque per necessità pra- e propria:
ideogramma
Segno, a cui corri- tiche (registrare i raccolti, le merci ecc.). • prima della scrittura tutto si traman-
sponde una parola, All’inizio, si utilizzavano disegni molto dava a voce (oralmente);
che può indicare un approssimativi. Man mano, nel corso • poi, grazie alla scrittura, i fatti del
oggetto o un con-
cetto astratto. dei millenni, nacque in Mesopotamia la passato cominciarono a essere scritti
prima forma di scrittura, quella cu- e quindi ricordati per le generazioni
scrittura
alfabetica neiforme, così chiamata perché utiliz- future.
Si basa sul fonema zava segni a forma di cuneo. Nacque anche una nuova figura, mol-
(“suono”): a ogni se- Con i simboli della scrittura cuneifor- to prestigiosa: lo scriba, il professioni-
gno grafico (le lette- me si potevano indicare oggetti o cose e sta della scrittura.
re dell’alfabeto) cor-
risponde un suono.
tendono a invadere
gli spazi agricoli
alcuni villaggi
diventano CITTÀ
RIFLETTI E RISPONDI
.................................................................................................................. .........................................................................................................................
.................................................................................................................. .........................................................................................................................
.........................................................................................................................
b) quale utilità pratica ebbe la lavorazione dei me-
.........................................................................................................................
talli?
.........................................................................................................................
..................................................................................................................
.........................................................................................................................
..................................................................................................................
.........................................................................................................................
4. Chiarisci con parole tue: .........................................................................................................................
............................................................................................................... . .........................................................................................................................
3 LE ANTICHE CIVILTÀ
lezione Le civiltà dei grandi fiumi
5 Agricoltura e civiltà
L’agricoltura poté cominciare a svilup-
•
•
sulle sponde del Nilo, in Egitto;
nella valle dell’Indo, tra India e Paki-
stan;
parsi su larga scala intorno al 4500- • lungo il Fiume Giallo, in Cina.
4000 a.C. A quell’epoca, infatti, si per- L’agricoltura praticata in queste re-
fezionarono le grandi opere d’irriga- gioni garantiva una produzione assai
zione create dall’uomo. Bacini, dighe, superiore a quella di altre zone. La mag-
canali servivano a non disperdere le ac- giore ricchezza economica rese possi-
que e il prezioso limo, cioè lo strato fer- bile la crescita della popolazione e il suo
tile di detriti e argilla fangosa che le ac- benessere materiale.
que dei fiumi lasciavano quando si Il sistema agricolo fondato sull’irri-
ritiravano e che costituivano un prezioso gazione esigeva, inoltre, che sorgesse
concime per i terreni. un’autorità riconosciuta, in grado di di-
Le prime civiltà sorsero proprio vi- rigere i lavori per le acque. Nacquero
cino ai grandi fiumi: così le prime società organizzate, fon-
• presso il Tigri e l’Eufrate, in Meso- date su una precisa gerarchia:
potamia; • il re comandava, con l’aiuto dei sa-
Civilta_dei_fiumi.eps
Le civiltà dei grandi fiumi
Eu
Tig
fra
te
ri
Lagash
O C E ANO Uruk
ATL ANTIC O Ur
iume
F
MESOPOTAMIA
Giallo
VALLE DEL
Tig
Eu FIUME GIALLO
ri
fra
te
o
Ind
VALLE VALLE
DEL NILO DELL’INDO
Nilo
O C E ANO
IN DI ANO
cerdoti, che tenevano i rapporti con ne dei primi racconti mitologici sulle mitologia
la divinità; origini del mondo. Insieme di leggende
• vi erano poi i nobili, possessori di ter- I Sumeri non erano organizzati in un (miti, da una parola
re, e i soldati, difensori della comunità; regno, ma in una serie di città-stato, greca che significa “di-
• infine gli artigiani, che fabbricavano l’una indipendente dalle altre, rette cia- scorso”, “racconto”)
scuna da un re-sacerdote. Le principali relative a dèi ed eroi.
gli strumenti utili alla vita quotidiana, All’inizio tali leggende
i mercanti e i contadini, che lavo- città sumere erano Ur, Uruk, Lagash. si tramandano oral-
ravano la terra. La regione mesopotamica fu poi abi- mente, poi vengono
tata da altri popoli: messe per iscritto.
• prima dagli Accadi, tra il 2500 e il
I popoli 2000 a.C.;
città-stato
Centri autonomi e
della Mesopotamia • poi dai Babilonesi: a loro si deve il indipendenti; ogni
primo codice di leggi, elaborato dal città-stato è gover-
La più antica civiltà conosciuta nacque re Hammurabi (che regnò su Babilo- nata da una propria
in Mesopotamia, la “terra tra i due fiu- nia tra il 1792 e il 1750 a.C. circa); autorità, emette leg-
mi” (il Tigri e l’Eufrate), corrispondente gi proprie ecc.
• infine dagli Hittiti, che provenivano
in parte all’odierno Iraq. Qui si stanzia- dall’Anatolia (la Turchia di oggi). Gli codice di leggi
rono, verso il 4000 a.C., i Sumeri, il Hittiti erano invincibili in battaglia gra- Una raccolta di leggi
primo popolo civile della storia. A loro si e norme emanate da
zie alle armi di ferro, il nuovo metallo
chi ha autorità (per
deve l’invenzione della ruota e della che essi lavorarono per primi intorno esempio il sovrano).
scrittura cuneiforme, e l’elaborazio- al 1800 a.C.
LA STORIA INSEGNA
L’origine della società: fango e dalle erbe, sorve-
insieme si progredisce gliare che l’acqua fosse
distribuita a tutti gli agri-
Le prime città nacquero intorno ai grandi fiumi: coltori…
il Nilo, il Tigri e l’Eufrate, l’Indo, il Fiume Giallo. In sostanza, c’era bisogno
La loro acqua dolce costituiva una preziosa ri- di qualcuno in grado di
sorsa, a patto che le acque fossero conservate dirigere i lavori, di fornire
e si evitassero le piene distruttive. Bisognava agli operai cibo, vestiti,
cioè costruire un complesso sistema di canali, abitazioni, strumenti ecc.
argini e dighe. Occorreva un’organizza-
A tale scopo non poteva bastare la piccola co- zione apposita, diretta dal
munità dei contadini del villaggio, in cui cia- re e dai suoi funzionari.
scuno faceva per sé. I lavori di canalizzazione Essa rappresentò un pas-
erano infatti lunghi e impegnativi: andavano so decisivo nella storia
quindi diretti da veri specialisti e svolti da un umana. Gli uomini impa-
Due funzionari su-
numero elevato di lavoratori; ma come con- rarono che quanto non
meri, rilievo in ma-
vincerli ad abbandonare i loro campi, come in- potevano fare singolar- dreperla del III mil-
quadrarli in squadre di lavoro, guidarli nello mente, diventava invece lennio a.C.: a loro
scavo ecc.? Occorreva un’organizzazione ben possibile cooperando tra era affidato il con-
trollo dell’organizza-
precisa ed efficiente; scavare canali, infatti, po- loro e perseguendo in
zione lavorativa nel-
teva anche essere semplice, il difficile veniva modo armonico un uni- la realizzazione delle
dopo: conservarli in uso, tenerli sgombri dal co scopo. opere pubbliche.
Antico_egitto.eps
L’antico Egitto
POPOLI
DEL MARE
Mar Mediterraneo
Piramidi di
Giza
BASSO
EGITTO HYKSOS
Menfi
Sahara
Ma
Tebe Luxor
rR
Nilo
ALTO
o ss
EGITTO
o
LA CIVILTÀ EGIZIA
L’EGITTO
30 secoli di storia
il culto conoscenze
il faraone regna i geroglifici
di molti dèi scientifiche, opere
di architettura ecc.
Tiro
M a r M e d i t e rr a n e o
Samaria
Giordano
Gerico
Gerusalemme
Mar
Morto
EGITTO
Una ricostruzione del
Tempio di Salomone a
Nilo
Gerusalemme.
con i re Saul, Davide e Salomone. Cen- I Persiani diedero vita, infatti, a un im- impero
tro del regno ebraico era il Tempio di pero multinazionale, capace cioè di Un territorio esteso,
Jahvè, eretto sulla collina sacra della ca- integrare popoli e culture differenti in mo- costituito da zone, re-
pitale Gerusalemme. do abbastanza pacifico. Il “Gran Re” (il ti- gni e città differenti,
tolo attribuito al sovrano persiano) gover- ma unificato (spesso
grazie a una conqui-
Assiri e Persiani nava appoggiandosi sui nobili e sulla forza sta militare) sotto
dell’esercito. Un sistema molto efficiente un’unica autorità.
In seguito il piccolo regno d’Israele si di- di strade collegava le province (o satra-
vise in due parti, nord e sud, e venne pie) dell’impero. Dal punto di vista reli-
conquistato dai suoi potenti vicini. Nel gioso i sacerdoti persiani, o Magi, vene-
722 a.C. Israele cadde in mano agli ravano un dio del bene, Ahura-Mazda,
Assiri, un popolo di guerrieri prove- Il disegno raffigura il
che esortava gli uomini a essere giusti e
palazzo di Persepoli, la
niente dalla Mesopotamia, che fondò un generosi, opponendosi al male. cui costruzione iniziò
impero di breve durata ma molto vasto. Nel V secolo a.C. il grande impero per- sotto il Gran Re Dario I
Più avanti (nel 587 a.C.) Israele fu in- siano cercò, come vedremo, di assogget- tra il 519 e il 515 a.C.
vaso dai Babilonesi. Da questa domi- tare le città greche, ma
nazione fu liberato nel 539 a.C. dai senza successo. In segui-
Persiani, i quali, partendo dagli alto- to, come studieremo più
piani dell’odierno Iran, costituirono il avanti, tutta questa re-
primo impero “universale”, esteso su gione cadrà nelle mani
buona parte del mondo di allora. di Alessandro Magno.
n
Do
o Lago
Danubi d’Aral
Ma
Mar Nero
r Ca
TRACIA
SOGDIANA
spio
Sardi
LIDIA ARMENIA
Atene IONIA
Sparta Mileto
CILICIA ASSIRIA BATTRIANA
MESO Ninive
P
PALESTINA OTAMIA
Tig
Tiro fra
Gerusalemme
te
Babilonia Susa
Persepoli ARACOSIA
Golf
PERSIA do
Nilo
In
oP
rsi
e
co
ASIA MINORE
E geo
ni
Sulcis Mozia
GRECIA
Sicilia Micene Ugarit
Cartagine Rodi Cipro
Cnosso Biblos
Mar Creta
Espansione e colonie M e d i t e rr a n e o Sidone
dei Fenici Tiro
Rotte cretesi
Rotte dei Micenei ARABIA
Rotte dei Fenici EGITTO
Territori cretesi
M
ar
Territori micenei Ro
ss o
Gli Achei diedero vita a una civiltà guerriera, Intorno al 1200 a.C., i Micenei vennero
anche se aperta agli scambi commerciali. Ver- però spazzati via dai Dori, un popolo prove-
so il 1230 a.C. essi distrussero la città rivale di niente dai Balcani, che s’insediò nella peniso-
Troia. la ellenica.
RIFLETTI E RISPONDI
1. Considera questi tre fenomeni: 16. Quale legame esiste tra la storia egizia e il
Nilo?
a) lo sviluppo dell’agricoltura su larga scala;
...............................................................................................................
b) la nascita delle prime civiltà; ...............................................................................................................
...............................................................................................................
c) l’origine di una gerarchia sociale.
Spiega con parole tue il perché essi si collegano 17. Illustra la civiltà egizia nei seguenti aspetti:
l’uno all’altro. a) struttura politica e sociale
.......................................................................................................................... ...............................................................................................................
.......................................................................................................................... ...............................................................................................................
a) di fiume c) religione
.................................................................................................................. ...............................................................................................................
...............................................................................................................
b) di terra
.................................................................................................................. 18. Quale grande novità portò il popolo ebraico nel-
c) di mare la Storia antica?
......................................................................................................................
..................................................................................................................
..........................................................................................................................
4. Quale fu il primo popolo della storia a costruire 10. Considera adesso l’impero persiano. Illustra con
città? Illustra in breve le caratteristiche di questa parole tue:
civiltà.
a) perché fu un impero multinazionale
..........................................................................................................................
...............................................................................................................
..........................................................................................................................
...............................................................................................................
..........................................................................................................................
b) la religione persiana
5. Quali popoli si succedettero nel controllo della re- ...............................................................................................................
4 LA GRECIA ANTICA
lezione La civiltà greca
8 La Grecia: un dono
per la cultura europea
• la filosofia, cioè l’arte di ragionare
alla ricerca delle cause;
• una letteratura, cioè una serie di testi
scritti da grandi autori e incentrati sui
I Greci erano uno dei tanti popoli stan-
temi universali della vita umana (l’a-
ziati sulle sponde del Mediterraneo. Abi-
more, il destino, la paura della fine
tavano la penisola ellenica, una piccola ecc.);
area periferica nel grande mare, non • lo stile “classico”, fatto di equili-
particolarmente ricca. Eppure, in pochi brio, misura, senso delle proporzioni,
secoli, riuscirono a dar vita a una splen- sia in scultura sia in architettura;
dida civiltà, la cui eredità è ancora og- • l’invenzione del teatro, lo spazio su
gi viva intorno a noi. cui rappresentare le vicende del mito
I Greci infatti recarono al mondo oc- antico o le grandi questioni civili.
cidentale alcune straordinarie novità. Queste cose, tutte ben vive nella cultura
Ne ricordiamo cinque, in particolare: europea, sono il dono che ci proviene
• la partecipazione politica dei cit- dalla Grecia antica (l’Ellade, come la
tadini alla vita dello Stato (la demo- chiamavano i suoi abitanti) e dal suo pic-
crazia); colo, grande popolo.
Il tempio greco
Per i Greci il tempio era la casa
degli dèi. Ogni tempio era dedi-
cato a un dio e aveva una cella
interna, chiamata naos, alla
quale potevano accedere solo i
sacerdoti incaricati del culto.
In questa cella si trovava an-
che la statua della divinità.
Le persone invece si raccoglie-
vano all’esterno del tempio
dove si tenevano le funzioni
religiose.
L’elemento più caratteristico
del tempio era il colonnato,
che circondava tutto l’edificio.
La facciata era dominata dal
frontone, generalmente ab-
bellito con sculture.
UN MONDO DI CITTÀ-STATO
la PÓLIS
è un piccolo mondo a sé
debolezza politica
della Grecia
ATTICA
ATTICA Regioni
Regioni storiche
storiche
MACEDONIA
MACEDONIA
EPIRO
EPIRO
TESSAGLIA
TESSAGLIA
ETOLIA
ETOLIA M a r E g e o EOLIDE
EOLIDE
Mar FOCIDE
FOCIDE
Ionio EUBEA
EUBEA
BEOZIA
BEOZIA IONIA
IONIA
ACAIA
ACAIA ATTICA
ATTICA
ELIDE Efeso
Efeso
ELIDE Atene
Atene
Cuma ARGOLIDE
ARGOLIDE Mileto
Cuma
ARCADIA Mileto
ARCADIA
Napoli
Napoli Poseidonia
Poseidonia
(Paestum)
(Paestum) Taranto
Taranto MESSENIA
MESSENIA
Metaponto Sparta
Sparta DORIDE
DORIDE
Metaponto
Mar Sibari
LACONIA
LACONIA
T i rr e n o Sibari Rodi
Rodi
Crotone
Crotone
Messina
Messina
Cnosso
Cnosso
Panormos
Panormos Locri
Locri
Segesta
Segesta Tyndaris
Tyndaris Reggio
Reggio Creta
Creta
Selinunte
Selinunte Mar
Agrigento
Agrigento
Ionio
Gela
Gela
Siracusa
Siracusa M a r M e d i t e rr a n e o
LA STORIA INSEGNA
L’ideale della democrazia giorno
per giorno
La culla della civiltà greca fu Atene, la grande città che aveva, di fatto,
sconfitto i Persiani. Fu qui, ad Atene, che maturò l’esperienza della de-
mocrazia: una realtà nuova per il mondo antico e destinata a rimanere
irripetibile per molti secoli.
Il culmine della democrazia ateniese fu raggiunto al tempo di Pe-
ricle, che governò la città fra il 461 e il 426 a.C., senza mai esser-
ne il re: non si può avere un re, in democrazia!
Le varie cariche pubbliche erano sorteggiate fra tutti i cittadini,
purché fossero maschi, liberi, nati da madre ateniese. Solo la ca-
rica di stratego, il supremo comandante militare, non veniva sor-
teggiata. Inoltre, poiché l’arte di governo richiede tempo, s’intro-
dusse un salario giornaliero, che spettava agli eletti per tutto il
tempo della loro carica. Infine, ognuno poteva intervenire nel-
l’assemblea, l’ekklesía, che si radunava sulla collina della Pníce.
Pericle riuscì a rendere i suoi concittadini orgogliosi di questa
straordinaria esperienza. Tutti gli Ateniesi si sentivano coinvolti in
un grande progetto, fieri di appartenere alla città.
E come in una vera democrazia, neppure ad Atene mancava-
no le critiche. Pericle e gli altri governanti venivano presi in
giro soprattutto nelle commedie, recitate a teatro davanti al-
la folla che giungeva ad Atene da tutta l’Attica, nei giorni di fe-
sta e di mercato. A teatro ognuno poteva riconoscersi parte vi-
va della città, protagonista del suo vivere civile.
lezione L’ellenismo
9 L’egemonia
della Macedonia
Divenuto re nel 336 a.C., a soli vent’an-
ni, nel 334 a.C. decise di dichiarare
guerra al grande impero persiano. Il
Nel IV secolo a. C. stava già emergendo suo scopo, diceva, era vendicare l’ag-
la potenza della Macedonia: questo era gressione subita dai Greci al tempo del-
uno Stato periferico, in cui si parlava la le guerre persiane. In realtà Alessandro
lingua greca, ma che i Greci disprezza- era mosso da spirito d’avventura, da de-
vano. siderio di conquista, da una straordina-
Nell’anno 340 a.C. il re Filippo di ria curiosità verso il nuovo.
Macedonia sconfisse i Greci a Cheronea Nel giro di pochi anni, con una leg-
e pose fine per sempre alla libertà delle gendaria avanzata dalle coste mediter-
loro città-stato: esse vennero, di fatto, ranee fino al cuore dell’Asia, Alessandro
poste sotto il controllo macedone. sconfisse il “Gran Re” persiano, Dario:
la battaglia decisiva si svolse a Gauga-
L’avventura mela, sul fiume Tigri, nel 331 a.C. Il re
macedone si ritrovò in tal modo padro-
di Alessandro Magno ne dell’intero mondo medio-orientale, fi-
Il figlio di Filippo, Alessandro detto no all’Iran e all’India attuali.
“Magno”, cioè “il Grande”, si rese pro- Alessandro non si ricorda solo per le
tagonista di una memorabile impresa. vittorie militari. Altrettanto memorabile
La falange macedone
Uno dei motivi dei successi mili-
tari di Alessandro fu la falange
macedone. Questa era un blocco
compatto di fanti corazzati, ognu-
no dei quali era armato con una
lancia lunga più di quattro metri,
detta sarissa.
Gli uomini disposti nelle prime file
tenevano in avanti le lance, che
formavano così una barriera quasi
impenetrabile. I fanti disposti al
centro e in fondo allo schieramen-
to, invece, alzavano le sarisse,
pronti comunque ad abbassarle
qualora i compagni nelle prime fi-
la avessero avuto la peggio. I fian-
chi della formazione erano invece
protetti dalla cavalleria.
fu il suo governo, improntato a tolle- In tutti questi regni si parlava il greco ellenismo
ranza e integrazione tra i diversi po- (la koiné, cioè “lingua comune”); le leg- Il termine (da elle-
poli del suo immenso regno. gi erano greche, così come greci erano nikós, “greco”) indi-
i modi di vita. La piccola Grecia, in- ca la diffusione della
civiltà greca in tutto
Le monarchie somma, aveva unificato con la propria
il mondo mediter-
cultura il mondo orientale.
ellenistiche Sarà con questo mondo “ellenizzato”
raneo, resa possibi-
le dalla conquista di
Alessandro Magno morì però giovane, nel che si confronterà Roma, la futura do- Alessandro Magno.
323 a.C. A quel punto scoppiarono lotte minatrice di tutta l’area mediterranea.
tra i suoi generali e governatori; alla fine
sorsero diversi regni, detti ellenistici:
• il regno di Macedonia;
• il regno di Pergamo;
• il regno d’Egitto, retto da Tolomeo,
uno dei generali di Alessandro;
• il regno d’Asia, che comprendeva
la Mesopotamia e la Persia;
• il regno della Battriana, il più
orientale.
Regni_Ellenistici.eps
I regni ellenistici
Lago
d’Aral
Mar
Pella
Pergamo
REGNO
DI PERGAMO
Atene
Antiochia Battra
Tigri
Eu REGNO
M a r M e d i t e rr a n e o frat
e D’ASIA REGNO
Alessandria DELLA
Persepoli BATTRIANA
REGNO
D’EGITTO
Go
lfo
Pe
Mar
do
rsi n
Nil
co
I
o
R o ss
Mare
Arabico
o
RIFLETTI E RISPONDI
1. Elenca le cinque importanti novità che caratteriz- 17. Molte città greche, le cosiddette colonie, sorsero
zarono la civiltà greca. anche al di fuori dei confini della Grecia.
a) .................................................................................................................. a) In quali zone vennero fondate?
b) .................................................................................................................. ...................................................................................................................
...................................................................................................................
c) ..................................................................................................................
d) .................................................................................................................. b) Elenca le colonie principali.
...................................................................................................................
e) .................................................................................................................. ...................................................................................................................
termine pólis.
19. Rifletti ora sull’impresa di Alessandro Magno.
..........................................................................................................................
a) Sparta era sede di un governo di tipo ................ d) Infine: come governò il suo regno?
.................................................................... , in cui ............................ ...................................................................................................................
................................................................................................................... ...................................................................................................................
..........................................................................................................................
a) Quando avvenne?
...................................................................................................................
11. Che cos’è l’ellenismo?
b) Quali conseguenze derivarono alla Grecia? ..........................................................................................................................
................................................................................................................... ..........................................................................................................................
................................................................................................................... ..........................................................................................................................
L’inizio di Roma 1
La carta qui a fianco (1) mostra l’u-
bicazione dei sette colli di Roma,
mentre l’immagine (2) raffigura
un’urna cineraria a forma di capan-
na, simile alle prime abitazioni sor-
te sul colle Palatino.
LA SOCIETÀ ROMANA
patrizi =
all’inizio dominio dei patrizi
nobili proprietari di terre
O C E ANO
ATL ANTIC O GALLIA
GALLIA
GALLIA CISALPINA
NARBONENSE Rubicone
Danubio Mar Nero
ILLIRIA
SPAGNA ON TO
ULTERIORE SPAGNA Roma Bisanzio
A EP
CITERIORE MACEDONIA INI
BIT
ASIA
Cartagine Tarso
ACAIA Antiochia
EGITTO
Impero romano Ma
rR
o ss
o
lo. Lasciava libere le varie popolazioni A tali popoli vanno aggiunti i Greci.
di seguire la loro religione e le loro usan- I Romani se li trovarono all’inizio come
ze. Esigeva però che i popoli sottomes- avversari, quando combatterono contro
si fornissero i soldati richiesti in caso di Taranto, Siracusa e le altre città della
guerra e pagassero regolarmente i tri- Magna Grecia. Poi Roma si allargò sul
buti, cioè le tasse. Guai a ribellarsi: Ro- Mediterraneo, occupando la Grecia e
ma premiava la fedeltà e puniva dura- tutto il vasto mondo ellenistico, in pre-
mente la ribellione e l’infedeltà. cedenza conquistato da Alessandro Ma-
Furono soprattutto i Galli (gli attuali gno. A quel punto i Greci, per Roma,
Francesi e i Belgi) e gli Ìberi (gli attuali divennero maestri di cultura e di civiltà.
Spagnoli) a “romanizzarsi”: la loro Tale integrazione di popoli realizzata
cultura si fuse cioè, gradualmente, con da Roma costituisce la lontana base del-
quella di Roma. la nostra Europa.
LA STORIA INSEGNA
Roma, patria meno da madre o padre romano, né dal colo-
della cittadinanza re della pelle. Ad Atene, per esempio, era citta-
dino solo chi fosse nato da madre ateniese; in
Come poté una piccola città-stato del Lazio non Grecia vigeva dunque una concezione biologi-
solo conquistare, ma anche tenere unito e con- ca della cittadinanza. Non a caso Atene non riu-
servare un dominio tanto esteso? scì a costruire uno Stato che andasse oltre le
Ci riuscì in parte con le armi, in parte con un mura cittadine. A Roma, invece, per essere cit-
ideale nuovo, quello della cittadinanza. tadini romani bisognava obbedire alle leggi.
Diversamente dalle al- All’inizio i Romani concessero la cittadinanza
tre realtà antiche, a solo a poche città, o ai più ricchi e nobili al lo-
Roma la cittadi- ro interno. Poi però la allargarono: prima (89
nanza, ovvero il a.C.) a tutti gli abitanti della penisola, poi, nel
diritto di esse- 212 d.C., con un editto dell’imperatore Cara-
re considerato calla, a tutti gli abitanti dell’impero, senza di-
cittadino ro- stinzioni.
mano, non di- Divenire cittadini romani era un buon affare: si
pendeva dal- partecipava alla spartizione delle terre conqui-
l’essere nati o state o degli schiavi, si entrava in un mondo di
doveri, ma anche di diritti politici.
Era la vittoria di un’idea nuova di cittadinanza,
un’idea giuridica e non più biologica. È la stes-
sa idea che, ancora oggi, ispira la nostra civiltà
occidentale.
RIFLETTI E RISPONDI
...................................................................................................................
2. Spiega con parole tue che cosa significò, per Ro-
ma, il passaggio dalla monarchia alla repubblica. b) nel mondo mediterraneo: contro chi furono ot-
..........................................................................................................................
tenute?
...................................................................................................................
..........................................................................................................................
...................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
c) l’oligarchia al potere era composta da
................................................................................................................... ..........................................................................................................................
................................................................................................................... ..........................................................................................................................
6 L’IMPERO ROMANO
lezione Il tempo della “pace romana”
12 La svolta di Augusto:
dalla repubblica
al principato
Infine, nel 31 a.C., con la battaglia navale
di Azio, Ottaviano sconfisse Antonio e la
sua alleata, la regina egiziana Cleopatra,
rimanendo l’unico padrone di Roma.
La repubblica, a quel punto, era fi-
Il I secolo a.C., l’ultimo della repubblica,
nita. Troppo esteso il dominio (in latino
era stato funestato dalle guerre civili.
In breve tempo, infatti, ne furono com- imperium) di Roma, troppi i problemi da
battute tre: affrontare per organismi politici (il senato
• la prima fra i due generali Mario e e le magistrature) pensati per una città-
Silla (85-82 a.C.); stato del Lazio. Enormi erano anche gli
• la seconda fra altri due generali, Pom- interessi economici in gioco per il gover-
peo e Cesare (49-48 a.C.); no (e lo sfruttamento) delle province.
• la terza fra Ottaviano e Antonio, i Occorreva adesso un’autorità capace
due eredi politici di Cesare. di impedire nuove guerre civili e di coor-
nasce il PRINCIPATO
Il disegno ricostruisce
una zona della Roma
imperiale, quella dei
Fori.
Traiano, che governò dal 98 al 114 d.C. era indispensabile: solo la forza delle ar-
Traiano fu il primo imperatore provin- mi poteva mantenere l’ordine, garantire
ciale: proveniva infatti non dall’Italia, ma l’obbedienza alle leggi, reprimere le ri-
dalla Spagna, che era una delle “provin- volte che talvolta scoppiavano, o re-
ce” dell’impero, insieme alla Gallia (l’attuale spingere i nemici, come i bellicosi Parti
Francia), all’Acaia (Grecia), all’Asia Mino- (Persiani) o i Germani, che cominciava-
re, alla Giudea (Palestina), all’Egitto, all’A- no a premere sui confini dell’impero. Le
legione frica (Mauritania, Numidia) ecc. legioni, però, organizzate, disciplinate
L’unità maggiore del- Con Traiano l’impero raggiunse la sua ed efficienti, erano perfettamente in
l’esercito romano. massima estensione. In particolare egli grado di controllare la situazione.
Contava circa 6000 conquistò la Dacia, l’attuale Romania. I Tuttavia l’impero di Roma non si reg-
uomini perfettamen- Rumeni parlano ancora oggi una lingua geva solo sulle armi. Ai popoli e alle
te armati e addestra-
ti. La legione, co-
derivata dal latino, il rumeno che, come città del suo dominio, Roma imponeva
mandata dal tribuno, l’italiano, il francese, lo spagnolo ecc., è le proprie leggi, uguali per tutti. Grazie
si suddivideva a sua infatti una lingua neolatina o roman- a esse, quei popoli potevano godere di
volta in 10 coorti. za. È un altro segno dell’impronta lascia- una giustizia che non avevano mai co-
ta da Roma sul presente in cui viviamo. nosciuto prima di allora. L’impero era
quindi un mosaico di popoli governato
La forza delle armi con equità e tolleranza: grazie a ciò poté
rimanere unito per altri tre secoli e mez-
e quella delle leggi zo. I veri problemi, per lo Stato, non ve-
Traiano era un generale: ormai l’eser- nivano da lontano, dalle province, ma
cito decideva su chi, a Roma, dovesse dalla capitale, dove spesso si scatenava-
comandare. Del resto, un esercito forte no lotte per il potere.
Massima_espansione_impero.eps
O C E ANO
ATL ANTIC O M
REZIA Danubio
GALLIA NORICO ar
PANNONIA Ca
DACIA sp
io
MESIA M a r N e r o
ARMENIA
SPAGNA ILLIRIA TRACIA
Roma CAPPADOCIA
MACEDONIA ASIA
ASSIRIA ig
MINORE
T
Eufrate ri
MAURITANIA ACAIA SIRIA MESOPOTAMIA
NUMIDIA Mar
Medite
rr a n e o GIUDEA
CIRENAICA ARABIA
PETREIA
Territorio romano Conquiste di Vespasiano EGITTO
alla morte di Augusto e Domiziano
M
Ro
Conquiste di Claudio
ss o
LA STORIA INSEGNA
Le leggi, la vera forza di Roma
Roma è nota come la patria, o la culla, del diritto: ed
è una fama meritata. Le leggi, è vero, esistevano an-
che prima dei Romani: i Greci le avevano e, prima an-
cora, i Babilonesi e gli Hittiti avevano inventato i codici,
cioè delle raccolte di leggi.
Il merito di Roma però consiste in questo: mentre le leggi ba-
bilonesi o greche valevano solo per i Babilonesi o i Greci, le leggi
romane regolavano una realtà molto più vasta. Era tutto il mondo
romano a essere regolato dal diritto.
Frammento di ta-
Il diritto romano crebbe nel tempo, si modificò, ma su un punto non cambiò vola in bronzo su
mai: chi riceve un torto, può appellarsi alla legge; e lo Stato interviene, con i suoi cui è incisa una
magistrati, assegnando i torti e le ragioni sulla base appunto delle leggi. legge risalente al
II secolo a.C. (Na-
Mentre le società primitive erano regolate dalla forza (il più forte prevale), il mondo romano era
poli, Museo Ar-
regolato dal diritto. La prepotenza e l’arbitrio potevano essere puniti, a Roma così come nel più cheologico nazio-
sperduto angolo del suo dominio. Ovunque c’erano magistrati che giudicavano nel nome di Ro- nale).
ma. Chiunque poteva appellarsi alla legge e tutti erano soggetti a essa.
Naturalmente anche nella storia romana si ebbero casi di soprusi e di disobbedienza alla legge.
Roma però ha insegnato all’Europa che:
• esiste un principio di uguaglianza (tutti siamo uguali di fronte alla legge);
• esso vale sempre.
LA STORIA INSEGNA
La rivoluzione del cristianesimo gativi: Gesù morì crocifisso, un supplizio che i Romani ri-
servavano ai banditi di strada e agli schiavi fuggitivi. Infine i
Gesù era un predicatore particolare: rifiutava gli onori, si ri-
suoi seguaci non avevano potenza, ricchezze, cultura.
volgeva agli umili invece che ai potenti, annunciava amore
e perdono senza limiti. Anche la sua morte avvenne in mo-
do strano: accusato, rinunciò a difendersi davanti al prefet-
to romano, Ponzio Pilato, l’unico che avrebbe potuto ri-
mandarlo libero.
La nuova fede, inoltre, era nata in un angolo sper-
duto del grande impero, in un ambiente ostile (l’e-
braismo era severo con quelli che giudicava falsi
profeti) e fu accompagnata all’inizio da segni ne-
na distinzione tra uomini e donne, tra si (come aveva fatto Augusto) quali sem-
individui di diverse nazioni, nascita e plici cittadini. Esigevano culti e riti in
condizione: il suo messaggio era dav- proprio onore: si presentavano insom-
vero rivoluzionario. ma come divinità, e i cristiani non era- religione
Per tutti questi motivi la nuova fede si no disposti ad adorare come un dio di Stato
diffuse rapidamente: raggiunse an- l’imperatore romano. Professavano ob- La religione che uno
che le persone colte e socialmente im- bedienza all’imperatore, ma in quanto Stato riconosce co-
portanti, ma prima di tutto conquistò i me propria, pratica-
uomo: la fede in Gesù riconosce infatti
ta da tutti i cittadini
semplici, i poveri, gli schiavi. un solo Dio. (a volte obbligati
Domiziano lanciò nel 95 d.C. una con la forza).
Gli imperatori persecuzione contro i cristiani. In segui- persecuzione
to ne furono scatenate altre, le più gravi Ricerca organizzata e
e i cristiani dall’imperatore Decio, nel 250 d.C., e punizione di indivi-
poi da Diocleziano (303 d.C.). Questa dui e gruppi che lo
Inizialmente i cristiani non vennero per- Stato giudica perico-
seguitati: il dominio di Roma si era però fu l’ultima, perché una grande svol- losi. Tra le persecu-
sempre caratterizzato per la sua tolle- ta si stava preparando. zioni, vi sono anche
ranza religiosa. Roma aveva la sua re- Nel 313 d.C., infatti, l’imperatore quelle contro coloro
Costantino concesse libertà di culto che professano una
ligione di Stato, ma rispettava i culti dei
religione non gradita.
popoli vinti e consentiva loro di aprire ai cristiani in tutto l’impero. Trascorso
templi persino nella stessa capitale del- qualche decennio, nel 380 d.C. l’impe- libertà
di culto
l’impero. ratore Teodosio dichiarò il cristianesi- La possibilità di pro-
La situazione cambiò sul finire del I mo, fino a poco prima religione proibi- fessare liberamente
secolo, prima con Nerone (nel 65 d.C.), ta o tollerata, “religione di Stato”, una religione, di ce-
e poi, soprattutto, con l’imperatore Do- cioè religione ufficiale dell’impero ro- lebrare i suoi riti
ecc., senza essere
miziano. A quel tempo, ormai, gli im- mano. Si apriva un’era nuova per la sto-
puniti dalle autorità.
peratori avevano cessato di presentar- ria della fede cristiana.
Il palazzo di Diocleziano
Il disegno ricostruisce il pa-
lazzo-fortezza dell’impera-
tore Diocleziano a Spala-
to, dove si ritirò negli
ultimi anni della sua vita.
Più che un palazzo era
una vera e propria for-
tezza: era infatti delimi-
tata da una cinta di mura,
munita di torri. Il palazzo
comprendeva gli edifici più
diversi: un tempio dedicato a
Giove, le terme, gli appartamen-
ti imperiali, ambienti per le ceri-
monie ufficiali ecc.
RIFLETTI E RISPONDI
1. Nell’ultimo periodo della repubblica vennero com- 10. La forza di Roma, nell’età imperiale, si reggeva:
battute tre guerre civili: a) sulle armi: in che senso?
a) la prima fra ........................................ e ........................................ ...............................................................................................................
b) la seconda fra ..................................... e ..................................... b) sulle leggi: in che senso?
c) la terza fra ........................................ e ........................................ ...............................................................................................................
2. La repubblica romana non poteva non finire, a un 11. Nei primi due secoli dell’impero la civiltà roma-
certo punto: spiega perché con parole tue. na conobbe la sua massima fioritura. La situa-
3. Ottaviano detto “Augusto” pose fine alla repubblica zione, tuttavia, presentava luci e ombre:
e fondò l’impero usando un modo particolare. a) le luci erano costituite da
a) Quale modo? ...............................................................................................................
................................................................................................................... b) le ombre erano costituite da
b) Per quale motivo scelse questa linea? ...............................................................................................................
...................................................................................................................
12. Inizialmente i cristiani non furono perseguitati
4. Elenca i successori di Augusto, fino a Traiano. dagli imperatori: perché?
.......................................................................................................................... ...................................................................................................................
5. Metti a confronto la cartina di p. 40 con un atlan- 13. Poi però la situazione cambiò.
te moderno; elenca quali Stati attuali coprono l’a- a) Perché?
rea dell’antico impero romano. ...............................................................................................................
..........................................................................................................................
b) Quali imperatori perseguitarono i cristiani?
..........................................................................................................................
...............................................................................................................
6. Spiega in breve il significato delle seguenti espres- c) Quando cessarono le persecuzioni?
sioni: ...............................................................................................................
a) prìncipe: ..............................................................................................
b) lingue romanze: ......................................................................... 14. Spiega la differenza tra “libertà di culto” e “reli-
c) pax romana: .................................................................................. gione di Stato”. ...................................................................................
d) anarchia militare: ....................................................................... a) Ora rispondi: quale imperatore concesse la li-
e) tetrarchia: ......................................................................................... bertà di culto ai cristiani, e quando?
...............................................................................................................
7. Quando visse Gesù e in quale regione?
b) Quale imperatore proclamò il cristianesimo
..........................................................................................................................
religione di Stato, e quando?
8. Il cristianesimo ebbe fortuna e diffusione nella sua ...............................................................................................................
epoca.
15. La fase dell’anarchia militare costituì un periodo:
a) A quali esigenze rispondeva la nuova fede?
...................................................................................................................
a) di debolezza politica, perché
...............................................................................................................
b) Quali classi sociali raggiunse?
................................................................................................................... b) di debolezza militare, perché
...............................................................................................................
9. Riassumi il messaggio del cristianesimo:
c) di debolezza economica, perché
a) sul piano religioso:
...............................................................................................................
...............................................................................................................
b) sul piano sociale: 16. Riassumi gli interventi di Diocleziano.
............................................................................................................... ...................................................................................................................
4 L’antico Egitto 18
SOGDIANA
spio
at e
Babilonia
9 I regni ellenistici 29
Susa
Persepoli ARACOSIA
10 I popoli italici 31
Golf
PERSIA do
11 I sette colli di Roma
In 32
oP
rsi
e
co 12 L’espansione di Roma 35
13Mare
L’impero romano al tempo di Traiano 40
Arabico
Facciamo
STORIA
Facciamo Storia è un testo che rende coinvolgenti l’attività didatica e l’apprendimento della Storia.
Il manuale, per ottenere questo risultato, punta su due aspetti:
s UNA FORTE OPERATIVITÌ
s UN GRANDE NUMERO DI AIUTI ALLO STUDIO Cittadinanza e Costituzione
è disponibile anche autonomamente:
codice per l’adozione
978-88-05-07230-9
LIBRO + MULTIMEDIA
tradizione e innovazione