Sei sulla pagina 1di 7

Atti ceram.

temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 255

Elvira D'Amico
ALCUNE CERAMICHE INVETRIATE DI ETÀ NORMANNA DA MESSINA

Lo studio dei materiali ceramici pro-


venienti dagli scavi urbani di Messina sve-
la un complesso quadro dal quale emer-
ge il ruolo della città come centro di con-
fluenza di traffici commerciali sin dal-
l'epoca antica e fino a tutto il Medioevo.
Presentiamo in questa sede i risultati
preliminari di uno studio tuttora in corso
sui materiali da uno scavo inedito, con-
dotto dalla Soprintendenza di Messina nel
1997 in via Oratorio della Pace (Liceo la
Farina: LLF). Si tratta di un contesto di
abitato, con fasi che si articolano dalla
prima età normanna all'età postmedieva-
le. Lo studio delle ceramiche di età nor- Fig. 1 - Messina, Liceo La Farina. Invetriate isla-
manna1 offre una considerevole quantità miche di X-XI secolo.
di dati, che, confrontati a quelli già noti
sul complesso di reperti dal Municipio, in CERAMICHE INVETRIATE
parte edito, permettono di ampliare lo Dai livelli più antichi dello scavo pro-
stato delle conoscenze e definire meglio vengono pochi frammenti di invetriate
alcune questioni2. Ci limitiamo in questa islamiche dipinte in verde, giallo e bru-
sede alle sole ceramiche rivestite e dipin- no, databili al X secolo (fig. 1); un unico
te, distinguendo ove possibile l'area di frammento attesta la presenza della Fo-
provenienza e offrendo alcune proposte rum Ware3. Nella seconda metà del XI
di interpretazione. giungono a Messina le invetriate dipinte

1 L'arco cronologico considerato corrisponde altrimenti definibile: pur trattandosi forse di un re-
al regno degli Altavilla, XI-XII secolo. siduale, è un dato interessante perchè unico da con-
2 Per un quadro completo dei rinvenimenti a testo urbano, a fronte di dati che riguardano siti
Messina vd. FIORILLA 2017, D'AMICO 2017, con ri- della provincia come Patti o Taormina (CACCIA-
mandi bibliografici. GUERRA 2009).
3 Appartiene ad una forma chiusa, non

255
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 256

sentano sempre la schiaritura delle su-


perfici6. Un esemplare rinvenuto quasi in-
tegro, di grande diametro (fig. 2), in base
a confronti con i catini dalle fornaci agri-
gentine di contrada Santa Lucia e con
quelli degli scarichi di fornace palermita-
ni, si data tra la fine del XI e gli inizi del
secolo successivo7.
Un gruppo di catini di piccolo diame-
tro riproduce8 la forma dei catini più
grandi, ma il cavo è più schiacciato e a
volte carenato (Tav. I.1); gli impasti sono
simili, mentre i decori sono semplificati:
sempre di tipo vegetale, sono eseguiti
con pennellate in verde diluito, talora
senza la marginatura bruna delle foglie.
Fig. 2 - Messina, Liceo La Farina. Catino invetriato Due ciotole a calotta con orlo indi-
(fine XI-inizi XII secolo). stinto assottigliato (Tav. I.2) hanno impa-
sti simili ai catini9: ma particolare ne è la
decorazione, che vede disporsi sulla ve-
in verde e bruno, dai centri di produzio- trina verde-oliva a partire dall'orlo, una
ne ormai noti e finora individuati a Pa- serie di semicerchi penduli marginati in
lermo ed Agrigento4. Tra i materiali di bruno10 e alternativamente campiti in ver-
questa classe dal LLF sono individuabili de pieno o con segni pseudo-epigrafici in
66 forme aperte: 52 catini, 2 ciotole e 8 bruno.
scodelle. I catini sono del tipo a calotta Le scodelle sono di tre tipi: un primo
schiacciata, con breve tesa ripiegata e tipo, attestato anche nella Sicilia occiden-
rientrante e orlo arrotondato, su piede ad tale in associazione ai catini a calotta di
anello5. Gli impasti, duri e compatti, han- prima metà XII secolo, a tesa orizzontale
no inclusi biancastri di origine calcarea: i e cavo con alta carena su piccolo piede
colori variano dall'arancio al beige, e pre- ad anello (Tav. I.3)11; è decorata sulla te-

4 Sui centri di produzione e i dati sulla diffu- diam. o 35; diam. pd 9,3; largh. tesa 1,8).
sione di questa classe, cfr. D'AMICO 2017, pp. 206 e 9 Catini: arancio (5YR 6/5) con vetrina verde;
212, note 32-33. giallino (2.5Y 7/3) con vetrina verdina; marrone
5 Diametri orli: tra cm 30 e 22; largh. tese tra (7.5YR 5/4) con vetrina verde scuro lucente; rosato
1,6 e 2,6; diametri piedi tra cm 10 e 8. (7.5YR 6/4) con vetrina verdina. Ciotole: arancio
6 CC arancio (7.5YR 6/6) con vetrina giallo scuro (5YR 5/5) o beige (10YR 6/4) con vetrina
chiaro; rosso-arancio (2.5YR 6/6) con vetrina verde verde oliva. Inclusi fitti biancastri, consistenza dura
chiaro; rosato (7.5YR 6-7/4) con vetrina giallo e compatta.
chiaro; verde chiaro (5Y 6/4) con vetrina giallo 10 Si può confrontare con una ciotola simile dal
chiaro; rosso (5YR 6/6) con vetrina verde chiaro; Castello della Pietra (Trapani): ARDIZZONE et al. 2012,
beige (7.5YR 6/4) con vetrina incolore. fig. 2.55021.
7 Cfr. D'AMICO 2017, p. 206, fig. 6, cat. p. 215 n. 2. 11 Diam. orlo 7,9, piede 6. CC arancio (5YR 6/6)
8 Diametri orli tra 14 e 23 cm; larghezza tese tra con inclusi calcitici, vetrina verdina sull'intera su-
1,2 e 1,8 cm; diam. piede: 5,5 cm (alt. 9,5-11,5; perficie. Cfr. MOLINARI A. 1992, p. 508 tav. LVIII.10.

256
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 257

sa con serie di festoni penduli marginati


in bruno e campiti in verde, alternati a
nodi ricadenti; negli spazi, motivi pseu-
do-epigrafici, sulla parte alta del cavo,
semplice banda verde.
Il secondo tipo è testimoniato da una
scodella a tesa ripiegata e rientrante, con
risalto all'attacco del cavo, e cavo schiac-
ciato, decorata sulla tesa da serie di spic-
chi pieni in verde sul fondo verdino12.
Al terzo tipo appartengono due sco-
delle a calotta con breve tesa ripiegata in
continuità con il cavo, decorate con pen-
nellate verdi, in una delle due marginate
in bruno: in quest'ultima è presente un
segno pseudo-epigrafico in bruno13.
Associate alle invetriate dipinte in ver-
de e bruno, le invetriate verdi dipinte in
bruno sono molto simili per morfologia e
impasti, e potrebbero attribuirsi agli stes-
si centri di produzione, da ricercare sem-
pre nella parte occidentale/meridionale
dell'isola. Sono distinguibili 9 individui,
tutti catini (Tav. I.4) di forme omogenee
con varianti dimensionali14: breve tesa ri- Tav. I - Messina, Liceo La Farina. Ceramiche di XI-
XII secolo: invetriate dipinte (nn. 1-7); ingobbiate in-
piegata e rientrante con orlo arrotondato, vetriate dipinte (nn. 8-11) (disegni di Antonella
cavo con alta carena segnata all'esterno Santostefano, elaborazione grafica di Caterina Per-
da risalto; piede ad anello a profilo dirit- siani).
to, fondo esterno con depressione cen-
trale. Le decorazioni, molto semplificate,
prevedono bande brune o verdi e brune Nei contesti del LLF sono presenti 23
sulla tesa e sul cavo, o serie di tratti bru- forme aperte e una forma chiusa dipinte
ni e bande verdi sulle tese; la più com- in verde su vetrina gialla lucente: le inve-
plessa è la treccia centrale con doppia li- triate gialle dipinte in verde. Si tratta di
nea ai lati che occupa l'intero cavo, atte- una produzione probabilmente "siculo-
stata in esemplari dal Municipio15. islamica" della seconda metà del XII se-

12 Diam. orlo cm 22; largh. tesa 2,6. CC arancio 15 Il catino dal Municipio trova confronto con
(5YR 6/6) con inclusi calcitici, vetrina verdina co- esemplari dallo scarico di fornace di palazzo Lun-
prente. garini a Palermo: D'AMICO 2017, pp. 206-207, fig. 10,
13 Diam. orli cm 19-20; largh. tese 1,2-1,5. CC scheda a p. 215 .
rosato (7.5YR 7/4) con schiarimento superfici, pochi 16 Le cosiddette jaunes à bord vert dal Chiostro
inclusi calcitici, vetrina incolore opaca. di S. Domenico (LESNES 1998, p. 111, p. 122 tav. VI.
14 Diametri orli tra cm 22 e 32, larghezza tese 67-68). Anche questa produzione trova confronti a
1,8-2,2; diametri piedi 8-10. Napoli (CARSANA 2002, pp. 503 e 507, fig. 9.32-34).

257
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 258

più tardi compaiono le ingobbiate dipin-


te in bruno o in verde e bruno - affianchi,
e presto sovrasti in termini quantitativi, le
ceramiche islamiche a superfici schiarite
d'importazione dalla Sicilia occidentale e
meridionale. Questo fenomeno si nota
anche nei contesti del LLF: la troviamo as-
sociata alle invetriate delle classi appena
viste, ma anche alle graffite bizantine del
Fine Sgraffito Ware; interessanti la quan-
tità e la varietà di forme19.
Prevalgono le forme aperte, rappre-
Fig. 3 - Messina, Liceo La Farina. Tesa di scodella sentate da ben 174 individui; si ricono-
con decorazione dipinta e graffita, XII secolo. scono tre forme: scodelle a tesa ripiegata
con orlo arrotondato, rialzo interno, cavo
emisferico su piede ad anello (Tav. I.8)20;
colo16. Sono ciotole (n. 16 individui) emi- catini con breve tesa ripiegata e rientran-
sferiche ad orlo assottigliato appena te con orlo arrotondato (Tav. I.9), o con
estroflesso (Tav. I.6); scodelle (n. 2) a ca- orlo indistinto ingrossato e cavo con alta
vo emisferico con breve tesa orizzontale carena segnata all'esterno da risalto op-
e piede ad anello (Tav. I.5); catini (n. 2) pure emisferico schiacciato, sempre su
a cavo troncoconico con orlo indistinto e piede ad anello21; ciotole ad orlo indi-
piede ad anello (Tav. I.7); sono decorati stinto appena estroflesso con cavo emi-
da bande verdi sull'orlo delle ciotole e dei sferico (Tav. I.10) oppure orlo appiattito
catini, e da serie di semicerchi penduli appena introflesso e cavo con carena ar-
sulle tese delle scodelle17. Due frammen- rotondata (Tav. I.11)22; piatti con ampia
ti di boccali attestano la presenza anche tesa obliqua con orlo arrotondato, cordo-
di forme chiuse. lo all'attacco del cavo, ampio cavo a pro-
filo appena convesso su basso piede ad
CERAMICHE INGOBBIATE INVETRIATE DIPINTE anello. Tra le scodelle, un'unica tesa pre-
Dallo studio delle produzioni dai li- senta una decorazione graffita (motivo a
velli del Municipio della metà del XII se- stretto reticolo) e dipinta (punti disposti
colo18, è risultato evidente come la cera- su due file parallele: fig. 3).
mica ingobbiata dipinta in verde - solo Sono rivestiti solo all'interno, tranne

17 Ciotole: diam. orli 16-25; catini: diam. orlo 23; 19 Lo studio di questo lotto di materiali sarà l'og-
scodelle: diam. orlo 17, largh. tesa 2,2. CC rosato getto di una comunicazione nel prossimo convegno
(7.5YR 6/4) o beige (10YR 7/3). dell'AIECM che avrà luogo ad Atene nell'ottobre
18 Nei contesti del Municipio si trovano in as- 2018.
sociazione con le graffite bizantine di XII secolo 20 Diam. orli da cm 16 a 30, largh. tese tra 3,2 e
(SCIBONA 2003, p. 505-507). Non sono molti i fram- 6, diam. piedi tra 3,2 e 6,1.
menti da S. Giacomo (solo 6 individui), in una US 21 Diam. orli da cm 18 a 28, largh. tese tra 1,2 e
databile alla fine del XII secolo (D'AMICO 2015, p. 1,8, diam. piede 6,8.
82, fig. 3.2). 22 Diam. orli da cm 12 a 26.

258
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 259

poche eccezioni. I decori, esclusivamen- le Glazed Reserved Slip-wares da Cesa-


te in verde, prevedono semplici motivi rea25.
geometrici: festoni, punti, archi penduli Tra le produzioni dipinte bizantine, è
sulle tese delle scodelle; serie di punti, attestata a Messina la Green Painted Wa-
tratti verticali o semicerchi penduli pieni re, alla quale attribuiamo un catino care-
dall’orlo delle ciotole e dei catini; serie di nato dal Municipio decorato a spirali in
archetti continui sulle tese dei piatti. Il de- verde sull'intero cavo26 e tre pareti di for-
coro del cavo, in tutte le forme, è a gros- me aperte dal LLF.
si punti o macchie o a strisce verticali ir-
regolari. CONSIDERAZIONI FINALI
Due tipi di forme chiuse sono identi- Si è delineato per questo arco crono-
ficabili da tre individui: il boccale a corpo logico un quadro in cui risalta la posizio-
ovoidale e bocca trilobata, con ansa a na- ne strategica del porto di Messina, che in-
stro verticale, decorato sulla spalla, l'in- tercettava, tra le altre merci, le più diffu-
terno non è rivestito; e il boccaletto a col- se produzioni ceramiche dell'epoca27.
lo cilindrico e corpo globulare, intera- Si notano due tendenze: in una prima
mente rivestito e dipinto esternamente parte, tra fine XI e metà XII secolo, pre-
con pennellate verdi. valgono le importazioni di invetriate dal-
Gli esemplari del Liceo la Farina co- le aree a cultura islamica dell'isola, ma
stituiscono un complesso omogeneo dal iniziano ad arrivare le prime graffite bi-
punto di vista morfologico e decorativo. zantine; a metà XII, un'inversione di ten-
Sia le forme e i decori che gli impasti23 denza vede prevalere le ceramiche in-
trovano corrispondenza con i tipi della gobbiate e in particolare quelle dipinte in
Glazed Slip-ware with Green Splashed De- verde, le cosiddette Glazed Slip-wares
coration nota dagli scavi dei siti crociati with Green Splashed Decoration, feno-
della Palestina, e la cui area di diffusione meno che merita un approfondimento.
tocca numerosi siti della costa tirrenica24. Numerosi studi negli ultimi anni hanno
All'interno di questo lotto di ingobbiate, individuato, con il supporto dei dati ar-
alcune forme aperte si distinguono per cheometrici, un probabile centro di pro-
l'ingobbio che lascia ampie zone non ri- duzione “dislocato nell'Egeo o nella re-
vestite (Tav. II.2): sono confrontabili con gione anatolica occidentale”28. Il quadro

23 Un CC rosato (M7.5YR 7/3-4), con pochi va- 26 SCIBONA G. 2003, p. 508, tav. 10.50; si con-
cuoli, ricco di mica dorata e di inclusi piccoli bruni fronta con manufatti da Aphrodisias sul Mar Nero:
ma più spesso bianchi; e il caratteristico ingobbio ÖZTA KIN 2017, pp. 171-174.
rosato, tipico di questa produzione. Solo pochi 27 Sono presenti inoltre, nei contesti del LLF di
frammenti si distinguono per un corpo ceramico sui fine XII-prima metà XIII, poche forme aperte attri-
toni dell'arancio più o meno vivo (7.5YR 6-7/6), op- buibili alla “cobalto e manganese” (due tese di sco-
pure marrone-beige (10YR 6/4), con inclusi neri e delle, una parete di catino o piatto); e sei frammenti
bianchi, tritume di cotto, mica argento o dorata, in- di catini d'importazione campana in Spiral Ware, sia
gobbio bianco o rosato. in bruno che nei due colori, bruno e verde.
24 Secondo la definizione di Pringle per i rin- 28 BERTI, CAPELLI 2001; BENENTE 2010, pp. 57-58.
venimenti di Cesarea: PRINGLE 1985, pp. 177-179, Sui frammenti editi da Napoli, cfr. CARSANA 2002, pp.
figg. 3-4. 501-503.
25 PRINGLE D. 1985 pp. 179-181, fig. 4.

259
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 260

di diffusione va da alcuni siti della peni- studio di questa produzione offrendo no-
sola anatolica (Cesarea, Al-Burj-al- vità formali e tipologiche, non implica
Ahmar, Beirut, Israele), all'Italia (Sicilia, d'altro canto la necessità di un'origine lo-
Calabria, Campania, Toscana, Liguria, Pie- cale.
monte) e alla costa meridionale della Recenti scavi a Jaffa (Israele), hanno
Francia (Marsiglia). confermato la presenza tra le produzioni
Un'ipotesi di produzione locale29, pur di ingobbiate egee, della classe di cui si
formulabile in base alla quantità e alla va- sta parlando, denominata dalla Burke Ae-
rietà tipologica attestata a Messina, va ve- gean glaze-painted ware e ritenuta ap-
rificata con il sostegno di analisi archeo- punto di fabbrica egea30.
metriche; i dati poi andranno confrontati Il ruolo rivestito dal porto di Messina
con quelli già noti per altri siti dov'è atte- per il raduno e la partenza delle navi del-
stata questa classe. Nell'interpretare il da- le armate crociate verso Palestina e Gior-
to ceramico, d'altro canto, è necessaria la dania, non fa escludere un'ipotesi di pro-
prudenza: in altre parole, la presenza di venienza di tali ceramiche dai quei luoghi,
questo gruppo di ingobbiate a Messina, magari al seguito proprio dei crociati.
se da un lato arricchisce sicuramente lo

29 FIORILLA 2006, p. 382. 30 BURKE 2010, fig. 10.

260
Atti ceram. temi - D'Amico:Layout 1 20-06-2018 16:20 Pagina 261

BIBLIOGRAFIA

ARDIZZONE F., D'ANGELO F., PEZZINI E., SAC- in età basso e post medievale, in TIGA-
CO V. 2012, Ceramiche di età islamica NO G. 2017, pp. 203-222.
provenienti dal Castello della Pietra FIORILLA S. 2006, Primi dati sulle cerami-
(Trapani), in Atti del IX Congresso In- che invetriate su ingobbio siciliane, in
ternazionale sulla Ceramica Medieva- “Atti del XXXVIII Convegno Interna-
le nel Mediterraneo (Venezia 23-27 no- zionale della Ceramica”, 2005, Firen-
vembre 2009), Firenze, pp. 167-172. ze, pp. 381-388.
CACCIAGUERRA G. 2009, La ceramica a ve- FIORILLA S. 2017, Il contributo dell'archeo-
trina pesante altomedievale in Sicilia: logia medievale. Carta con i siti, in TI-
nuovi dati e prospettive di ricerca, in GANO G. 2017, pp. 198-202.
“Archeologia Medievale”, XXXVI, pp. LESNES E. 1998, La ceramica medievale
285-300. rinvenuta durante lo scavo della cor-
BENENTE F. 2010, La ceramica d'importa- sia est del Chiostro di S. Domenico a
zione dal Mediterraneo tra X e XIV se- Palermo, in GELICHI S. (a cura di), Ce-
colo. Aggiornamenti e dati di sintesi ramiche, città e commerci nell’Italia
per la Liguria, in GELICHI S., BALDAS- tardo-medievale. Atti del Convegno
SARRI M. (a cura di), Pensare/Classifi- (Ravello, 3-4 maggio 1993), Mantova,
care. Studi e ricerche sulla ceramica pp. 109-126.
medievale per Graziella Berti, Firenze, MOLINARI A. 1992, La ceramica dei secoli
pp. 53-70. X-XIII nella Sicilia occidentale: alcuni
BERTI G., CAPELLI C. 2001, Considerazioni problemi di interpretazione storica, in
e analisi sulle ceramiche del tipo dei Atti delle Giornate Internazionali di
“bacini bizantini” di San Nicolò di Al- studi sull'area elima, Pisa-Gibellina,
bisola, in “Atti del XXXIII Convegno pp. 501-522.
Internazionale della Ceramica”, 2000, ÖZTA KIN M. 2017, Byzantine and Turkish
Firenze, pp. 281-287. Glazed Pottery Finds from Aphrodi-
BURKE K. 2010, Recent Research on Early sias, in BOCHAROV S., FRANCOIS V., SIT-
Islamic and Crusader Ceramics from DIKOV A. (edd.), Glazed Pottery of the
Jaffa,https://maxvanberchem.org/en/s Mediterranean and the Black Sea Re-
cientific-activities/projects/archeolo- gion, 10h-18th Centuries, vol. 2, Kazan-
gy/11-archeologie/34-recent- Kishinev, pp. 165-188.
research-on-early-islamic. PRINGLE D. 1985, Medieval pottery from
CARSANA L. 2002, Ceramica d'importazio- Caesarea: the crusader period, in “Le-
ne da contesti di XII e XIII secolo a Na- vant”, vol. XVII, pp. 171-201.
poli, in “Archeologia Medievale”, SCIBONA G. 2003, Messina XI-XII secc.: pri-
XXIX, pp. 499-509. mi dati di storia urbana dallo scavo
D'AMICO E. 2015, La riscoperta della chie- del Municipio, in Atti III Congresso na-
sa di S. Giacomo Apostolo nel centro zionale di Archeologia Medievale, Fi-
storico di Messina, in Atti VII Congres- renze, pp. 507-508.
so Nazionale di Archeologia Medieva- TIGANO G. 2017 (a cura di), Da Zancle a
le, vol. 2, Firenze, pp. 80-84. Messina 2016. Nuovi dati di archeolo-
D'AMICO E. 2017, Nuovi dati sulle produ- gia urbana, Messina.
zioni ceramiche circolanti a Messina

261

Potrebbero piacerti anche