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LE REAZIONI CHIMICHE

LE REAZIONI CHIMICHE
Una reazione chimica è un processo in cui alcune specie chimiche (A
e B) chiamate REAGENTI interagiscono tra loro e, mediante la
formazione o la rottura di legami chimici,
chimici, si trasformano in altre
specie chimiche (C e D) chiamate PRODOTTI

EQUAZIONE CHIMICA o STECHIOMETRICA

αA (s) + βB(g) γC(g) + δD(g)

REAGENTI PRODOTTI
Stato iniziale della reazione Stato finale della reazione

Se i reagenti si trovano in un’UNICA fase, LA REAZIONE è detta OMOGENEA


Se i reagenti si trovano in fasi DIVERSE, LA REAZIONE è detta ETEROGENEA

NB. Il termine REAZIONE CHIMICA viene spesso utilizzato sia per indicare il
PROCESSO di TRASFORMAZIONE dei reagenti in prodotti, sia l’EQUAZIONE
CHIMICA che lo rappresenta
LE REAZIONI CHIMICHE
Una reazione chimica è un processo in cui alcune specie chimiche (A
e B) chiamate REAGENTI interagiscono tra loro e, mediante la
formazione o la rottura di legami chimici,
chimici, si trasformano in altre
specie chimiche (C e D) chiamate PRODOTTI

EQUAZIONE CHIMICA o STECHIOMETRICA

αA (s) + βB(g) γC(g) + δD(g)

REAGENTI PRODOTTI
Stato iniziale della reazione Stato finale della reazione

PerIlscrivere
NB. un’equazione
termine REAZIONE nellaviene
CHIMICA forma più completa
spesso occorre
utilizzato sia indicare
per indicare il
lo STATO FISICO
PROCESSO di TRASFORMAZIONE deidireagenti
reagenti e prodotti
in prodotti, sia l’EQUAZIONE
CHIMICA che lo rappresenta
(g)= gas (l)=liquido (s)=solido
REAZIONI ALL’EQUILIBRIO

αA + βB γC +δ
+δD

In alcune reazioni i prodotti aumentano fino ad un certo livello e poi prodotti e


reagenti raggiungono concentrazioni stabili

STATO DI EQUILIBRIO
Condizione in cui la concentrazione dei reagenti e dei prodotti non varia nel tempo

Ciò è dovuto al fatto che tante


molecole di reagente di trasformano
in prodotti quante molecole di
prodotti si trasformano in reagenti

Le reazioni che avvengono in entrambe le direzioni sono dette reazioni


REVERSIBILI

L’equilibrio di una reazione chimica è un EQUILIBRIO DINAMICO


LEGGE di GULDBERG-
GULDBERG-WAAGE

REAZIONI ALL’EQUILIBRIO
αA + βB γC +δD
γ δ

eq a temperatura costante!
α β

COSTANTE DI EQUILIBRIO DELLA REAZIONE (Keq)

Tale relazione è nota anche come LEGGE DELL’AZIONE DI


MASSA (per SISTEMI CHIUSI)

Se la Keq ha un valore elevato l’ EQUILIBRIO è SPOSTATO A DESTRA


(quasi tutte le molecole di reagente all’equilibrio si sono convertite in prodotti)

Se invece la costante è piccola, l’EQUILIBRIO


l’EQUILIBRIO è SPOSTATO A SINISTRA
(poche molecole di reagente all’equilibrio si sono convertite in prodotti)
Poiché ogni specie chimica ha caratteristiche propri ben definite, le proprietà di un
sistema materiale che si trasforma cambiano

Si possono osservare variazioni di

VOLUME DENSITA’ COLORE CONDUCIBILITA’ ELETTRICA ECC…

Vi sono però alcune importanti proprietà che si conservano nell’ambito di una


reazione chimica:

Il numero di atomi degli elementi presenti nei reagenti deve essere


uguale al numero degli atomi degli elementi presenti nei prodotti
LEGGE DELLA CONSERVAZIONE DELLA MASSA

La somma delle cariche dei reagenti deve essere uguale alla somma delle
cariche dei prodotti
LEGGE DELLA CONSERVAZIONE DELLA CARICA O DI ELETTRONEUTRALITA’
BILANCIAMENTO DELLE EQUAZIONI
CHIMICHE

BILANCIAMENTO della MASSA


Il numero totale di atomi di ciascun elemento deve essere lo stesso nei
reagenti e nei prodotti

BILANCIAMENTO della CARICA


La somma algebrica della cariche ioniche dei reagenti deve essere uguale in
valore e segno a quella dei prodotti
BILANCIAMENTO DELLE EQUAZIONI
CHIMICHE

Per bilanciare un’equazione chimica bisogna far precedere alla formula


di ciascuna specie chimica rappresentata nell’equazione un opportuno
coefficiente numerico, detto COEFFICIENTE STECHIOMETRICO,
STECHIOMETRICO, che
normalmente è un numero intero.

CH4 + 2 O2 CO2 +2 H2O

O2
CH4

Questi coefficienti, nel loro insieme, definiscono i rapporti secondo cui le varie
specie chimiche scompaiono e si formano in quella data reazione
BILANCIAMENTO DELLE EQUAZIONI
CHIMICHE

Per bilanciare l’equazione si deve intervenire UNICAMENTE sui


coefficienti stechiometrici

NON AGGIUNGERE, ELIMINARE O CAMBIARE


NESSUNA SPECIE CHIMICA
CLASSIFICAZIONE DELLE REAZIONI
CHIMICHE
Reazioni di SINTESI
Due o più sostanze (elementi o composti) reagiscono tra loro formando una
sostanza unica (un composto)

2Mg(s) + O2(g) 2MgO(s)

Reazione di DECOMPOSIZIONE o SCISSIONE


Un unico composto si scinde in due o più sostanza più semplici
(elementi o composti)

2HgO(s) Hg(l) + O2(g)


Reazioni di SOSTITUZIONE
o SCAMBIO SEMPLICE
Un elemento sostituisce un altro
elemento in un composto
2Li(s) + 2H2O(l) 2LiOH(aq) + H2(g)

Reazione di DOPPIO SCAMBIO


Reazione che comporta scambio di ioni tra due composti

BaCl2 + Na2SO4 BaSO4 + NaCl

Reazioni di COMBUSTIONE
Reazione dell’ossigeno con un’altra sostanza che porta alla liberazione di energia
sotto forma di luce e calore

C + O2 CO2
Reazione di DISSOCIAZIONE
Un composto si dissocia liberando ioni

NaCl Na+ + Cl-

Reazioni di NEUTRALIZZAZIONE
Un acido reagisce con una base formando un sale e acqua

NaOH + HNO3 NaNO3 + H2O


Reazioni di OSSIDORIDUZIONE
In una reazione di ossidoriduzione avviene un trasferimento di elettroni da un
atomo all’altro

Composto A ridotto Composto B ossidato


(agente riducente) (agente ossidante)
e-
A B
e-

A è ossidato, B è ridotto,
perde elettroni acquista elettroni

e-
A B
e-
Composto A ossidato Composto B ridotto
Reazioni di OSSIDORIDUZIONE
In una reazione di ossidoriduzione avviene un trasferimento di elettroni da un
atomo all’altro

+1 0 +2 0
Ag 3 + Cu
2AgNO Cu Cu(NO3)2
Cu Ag
+ 2Ag

Essa può essere considerata la somma di due semireazioni

Reazione di OSSIDAZIONE
In cui un atomo o una molecola perdono elettroni cioè SI OSSIDANO,
OSSIDANO,
ovvero aumentano il proprio numero di ossidazione.
ossidazione.
L’atomo (o molecola) che perde elettroni è definito AGENTE
RIDUCENTE,, perché ossidandosi, provoca la riduzione di un’altra specie
RIDUCENTE

Reazione di RIDUZIONE
In cui un atomo o una molecola acquista elettroni cioè SI RIDUCE,
RIDUCE,
ovvero diminuiscono il proprio numero di ossidazione.
ossidazione.
L’atomo (o molecola) che acquista elettroni è definito AGENTE
OSSIDANTE,, perché riducendosi, provoca l’ossidazione di un’altra specie
OSSIDANTE
BILANCIAMENTO DELLE REAZIONI REDOX

e-
e-e-e-
e-e- e- e-e- e-
e-e- e-e- e-e-e-
e-
e-e- e-e-
e-
e-e- e-e-
e-e- e-
e-e-
e- e- e-
e- e-e-e- e-e-
e-e-e-
e-
e- e-
e- e-e- e-e-
e-e- e-
e- e-
e-
e-
e-e-e-
e-e-e- e-
e-e-
e-e- e- e-e-e-e-e-e-e-
e- e-e-
e- e-e- e-e-
e-e-e-
e-e- e-
e-e-e-
e-
e- e-
e- e-
e-
e- e- e- e- e-e- e- e-e-
e- e-e-e-
e-e- e-e- e-e-
e-e- e-e-
e- e-e- e- e-e-
e- e-e-
e- e-e- e-
e-
e- e-
e- e- e-
e- e-e-e- e- e- e-
e- e-e-
e- e-
e-e-e- e-e- e- e-e-
e-
e- e-e-e-e-
e-e- e- e-
e- e-

Bilanciare una reazione redox significa trovare i valori dei coefficienti


stechiometrici tali da garantire, oltre alla conservazione della massa,
anche quella della carica. In qualsiasi reazione redox, infatti, il numero
di elettroni ceduti complessivamente dal riducente deve essere
necessariamente uguale al numero di elettroni acuistati dall’ossidante
REGOLE PER IL BILANCIAMENTO

+2 -1 +4 -1 +3 -1 +2 -1
FeCl2 + Sn
2Fe SnCl4 2FeCl3 + SnCl2

 Assegnazione a tutti gli atomi dei rispettivi numeri di ossidazione

 Identificazione degli atomi che si ossidano e riducono e calcolo delle


variazioni dei numeri di ossidazione

 Scrittura delle 2 semireazioni


+4 +2
Sn + 2e-
2e- Sn RIDUZIONE
+2
+2 +3
+3
Fe
Fe -- 2e
2e-
1e--
1e- Fe OSSIDAZIONE
 Bilanciamento delle cariche elettriche

+4 +2
Sn + 2e-
2e- Sn RIDUZIONE
+2
+2 +3
+3
2 Fe - 2e
2e-
1e--
1e 2Fe
Fe OSSIDAZIONE

 Eventuale bilanciamento delle masse


-3 +1 +2 -2 0 0 +1 -2
2N
NH3 + 3 Cu
CuO N2 + 3Cu + 3 H2O

 Assegnazione a tutti gli atomi dei rispettivi numeri di ossidazione

 Identificazione degli atomi che si ossidano e riducono e calcolo delle


variazioni dei numeri di ossidazione

 Scrittura delle 2 semireazioni


+2 00
Cu
Cu +
+ 2e-
2e
2e--
2e- Cu
Cu RIDUZIONE
--33 0 0
N
N -- 3e
3e-
3e--
3e- NN OSSIDAZIONE
 Bilanciamento delle cariche elettriche
+2 00
3Cu
Cu ++2e-
2e
6e--
6e- Cu
3Cu
--33 0 0
RIDUZIONE
2N
N -- 3e
6e
6e-
--
3e- N2N OSSIDAZIONE
 Eventuale bilanciamento delle masse
Reazioni di DISMUTAZIONE
Particolare tipo di reazione di ossidoriduzione nella quale la stessa specie si
comporta da ossidante e da riducente

-1 -2 0

2H2O2 H2O + O2

L’O di una molecola di H2O2 passa da n.o. – 1 a 0, si ossida


L’O di un’altra molecola di H2O2 passa da n.o. –1 a – 2, si riduce
Reazioni ossidoriduzioni:
Calcolare il numero di equivalenti nelle seguenti reazioni:
a) MnO4- + H+ → Mn2+ + H2O
b) MnO4- + H2O → MnO2 + OH-

Nella reazione a) Mn varia il proprio numero di ossidazione da +7 a +2.


1 mole di MnO4-
MnO4- acquista 5 moli di elettroni.
neq = 5
Nella reazione b) Mn varia il proprio numero di ossidazione da +7 a +4.
1 mole di MnO4-
MnO4- acquista 3 moli di elettroni.
neq = 3
SOLUZIONI ELETTROLITICHE
Un ELETTROLITA è una sostanza che, disciolta in acqua, la rende
conduttrice, sfruttando il fenomeno della DISSOCIAZIONE
ELETTROLITICA che consiste nella separazione degli ioni costituenti
l’elettrolita

ELETTROLITA FORTE ELETTROLITA DEBOLE


Sostanza che in acqua si Sostanza che in acqua si
dissocia TOTALMENTE dissocia PARZIALMENTE
Sali, Acidi Forti, Basi Forti Acidi e Basi Deboli

Se ad una soluzione elettrolitica viene applicato un campo elettrico, gli


ioni disciolti in soluzione si muoveranno sotto l’azione di tale campo,
generando una corrente elettrica.

LE SOLUZIONI ELETTROLITICHE SONO DEI CONDUTTORI DI


CORRENTE ELETTRICA

La conducibilità elettrica è proporzionale alla carica, concentrazione e


mobilità degli ioni e alla temperatura della soluzione
PILA ELETTRICA
Dispositivo in grado di trasformare ENERGIA CHIMICA, liberata da
una reazione esoergonica (spontanea) di ossidoriduzione in ENERGIA
ELETTRICA

Tale trasformazione è resa possibile facendo avvenire le semireazioni di


ossidazione e riduzione in due comparti distinti, chiamati semicelle,
separati da un ponte salino (o da un setto poroso) e collegate da un
conduttore metallico esterno che consente il passaggio degli elettroni
dalla semicella dove avviene la reazione di ossidazione alla semicella
dove avviene la riduzione
PILA DANIEL
RED CAT
e- e-

Zn Cu
Ponte salino
SO42- K2SO4K+

OSSIDAZIONE RIDUZIONE
Zn Catodo
Anodo ZnSO4
Zn2+ CuSO4
- SO42- +
Zn2+ SO42- Cu2+

0 +2 +2 0
Zn = Zn2+ + 2e-
2e- Cu2+ + 2e-
2e- = Cu

Al passaggio di cariche elettriche negative (elettroni) dallo zinco al rame


nel circuito esterno corrisponde un uguale flusso netto di cariche negative
(ioni) in soluzione, dall'elettrodo di rame a quello di zinco, attraverso il
ponte salino.
salino.

N.B. in assenza di un ponte salino una cella voltaica non può funzionare perché
genererebbe due soluzioni non elettroneutre
La forza che guida il movimento degli elettroni dall’anodo al catodo è un
potenziale elettrico, denominato FORZA ELETTROMOTRICE (f.e.m.) della
(Ecella).
pila (Ecella ). Essa rappresenta la
la massima differenza di potenziale fra i due
elettrodi di una cella voltaica, misurata quando non vi è passaggio di corrente

E = ∆V(I→0)
V(I→ ∆E = ECatodo - EAnodo = EC - EA

0 +2
Zn = Zn2+ + 2e-
2e- EQUAZIONE DI
NERNST E°= potenziale standard della
coppia red-
red-ox della semicella
R= 8,31 J K-1 mol-1;
T è la temperatura assoluta;
F = 9.649 ·104 C mol-1;
n è il numero di elettroni trasferiti
nella semireazione;
[red]= conc. Specie RIDUCENTE
[ox] = conc specie OSSIDANTE
In condizioni standard (25°
(25°C) e passando al log 10 l’equazione diventa
ELETTROLISI
Durante l’elettrolisi, al contrario di ciò che accade nella pila si ha trasformazione di
energia elettrica in energia chimica. L’energia elettrica viene utilizzata per forzare
una reazione endoergonica (non spontanea) di ossidoriduzione

Una cella elettrolitica è generalmente più semplice di


un cella voltaica, in quanto:

 Non è necessario far avvenire separatamente


le due semireazioni
 La polarità degli elettrodi è imposta dalla
sorgente esterna di corrente elettrica ed in
paticolare essa è OPPOSTA rispetto a quella di
una cella voltaica, per cui. In altre parole l’anodo
al quale avviene l’ossidazione, in una cella
elettrolitica è il l’elettrodo positivo, mentre il
catodo, a cui avviene la riduzione, è l’elettrodo
negativo

Essa è costituita da due elettrodi inerti (platino e


grafite), immersi nella massa liquida di un elettrolita
fuso (ELETTROLISI
(ELETTROLISI DI SALI FUSI)
FUSI) o in una soluzione
acquosa elettrolitica (ELETTROLISI
(ELETTROLISI IN SOLUZIONI
OSSIDAZIONE RIDUZIONE ACQUOSE DI SALI ) e connessi ad un generatore di
+ - corrente elettrica
ELETTROLISI DI SALI FUSI
Le semireazioni sono solo quelle che coinvolgono i due ioni che sostituiscono il sale.
Consideriamo ad esempio una cella elettrolitica per l’elettrolisi di NaCl fuso
(costituito da ioni Na+ e Cl-
Cl- liberi di muoversi)

La reazione NON E’ SPONTANEA e per


avvenire ha bisogno dell’applicazione di
una differenza di potenziale che fornisca
al sistema l’energia per fare avvenire
questa reazione
+1 0 -1 0
2Na+ + 2e-
2e- = 2Na (s) 2Cl- (l)= Cl2 (g) + 2e-
2e-
RIDUZIONE OSSIDAZIONE
Catodo Anodo

- +
ELETTROLISI IN SOLUZIONE ACQUOSA DI SALI
In questo caso, oltre agli ioni Na+ e Cl-, sono presenti in soluzione anche molecole
di acqua che possono essere sia ridotte che ossidate

 Al catodo si osserva
solo la riduzione delle
specie col potenziale di
riduzione maggiore
 All’anodo si osserva
solo l’ossidazione della
specie col potenziale di
ossidazione maggiore
(o equivalentemente
col potenziale di
riduzione minore).

CATODO
Riduzione
- ANODO +
Ossidazione
+1 0 -1 0
2Na+ + 2e-
2e- = 2Na (s) 2Cl- (l)= Cl2 (g) + 2e-
2e-
+1 0 -2 0
2H2O (l) + 2e-
2e- = H2 (s) + 2OH- 2e- = O2 (g) + 4H+ + 4e-
2H2O + 2e- 4e-
ELETTROLISI IN SOLUZIONE ACQUOSA DI SALI
In questo caso, oltre agli ioni Na+ e Cl-, sono presenti in soluzione anche molecole
di acqua che possono essere sia ridotte che ossidate

 Al catodo si osserva
solo la riduzione delle
specie col potenziale di
riduzione maggiore
 All’anodo si osserva
solo l’ossidazione della
specie col potenziale di
ossidazione maggiore
(o equivalentemente
col potenziale di
riduzione minore).

+1
2H2O
CATODO
Riduzione
(l) + 2e-
-
0
2e- = H2 (s) + 2OH -
-1
2Cl - (l)=
ANODO
0
Cl (g)
Ossidazione
2 +
+
2e-
2e-
RIDUZIONE OSSIDAZIONE
+1 0 -1 0
+ 2e-Catodo
2Na + 2e- = 2Na (s) 2ClAnodo
- (l)= Cl2 (g) + 2e-
2e-
+1
2H2O (l) + 2e-
- 0
2e- = H (s) + 2OH
2
-
-2 + 0
2e- = O2 (g) + 4H+ + 4e-
2H2O + 2e- 4e-
DIFFERENZE tra PILA e
ELETTROLISI
Gli aspetti quantitativi dell’elettrolisi sono regolati dalle

LEGGI DI FARADAY

1a LEGGE DI FARADAY 2a LEGGE DI FARADAY


La quantità di specie chimiche che Le quantità in grammi di specie
si trasformano agli elettrodi sono diverse tasformate agli elettrodi
proporzionali alla quantità di carica sono proporzionali ai loro pesi (o
elettrica passata nella cella masse) equivalenti
elettrolitica

Il passaggio di 1F (1 faraday) in una soluzione elettrolitica determina la


trasformazione di un’equivalente della sostanza sottoposta a elettrolisi.
Ne segue che per ottenere n. equivalentidi della sostanza occorre una
quantità di carica elettrica q pari a

Q=neq — F

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