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"The Mission"- il titolo di un film il quale inizia con l'omicidio compiuto dal capitano Mendoza nei confronti

del fratello Felipe (che stava con la sua donna). Affranto dai sensi di colpa inizia il suo cammino di salvezza
insieme a Padre Gabriel, un gesuita. Questo cammino consiste nel seguire Padre Gabriel in una faticosa
missione, in altre parole arrampicarsi sulle cascate del fiume per portare la parola di Dio agli Indios che
abitavano la foresta. Il cammino di Rodrigo è di penitenza poiché egli è costretto a trascinare con sé
durante la salita un "carico": una rete contenente armature e spade, in segno di pentimento.
Nella scena della cascata è molto evidente la sofferenza che Rodrigo prova durante il suo cammino per
arrivare poi alla liberazione.
Verso la fine del cammino Padre Gabriel e gli altri gesuiti notano che Rodrigo è in difficoltà, ma la situazione
non cambia perché dicono che sono in un ordine e quindi deve essere lui a decidere ed egli non vuole
mollare. Solo una volta arrivato in cima alla cascata completamente senza forze, gli Indios tagliano la spessa
corda che lega l'uomo alla sua colpa.
La cosa importante è che il perdono sia dato da chi è stato colpito dal nostro peccato e non da noi stessi;
purtroppo questa cosa non è sempre così.
È inoltre corretto differenziare il senso di colpa dalla coscienza di peccato: il senso di colpa ha come
riferimento la persona stessa e può essere ad esempio dovuto a una scelta sbagliata, a un errore che è
realizzato appena dopo essere stato terminato. La coscienza di peccato ha invece come riferimento la
parola di Dio, i suoi comandamenti. Essa opera quando l'uomo è consapevole di non aver fatto la volontà di
Dio.
L'ultima parte del film è la battaglia tra i gesuiti e "alcuni spagnoli-portoghesi" dove viene mostrata tutta la
cattiveria dell'uomo. Gli unici a salvarsi sono un gruppo di bambini indios dove si vedono in una scena finale
su una canoa. Deve essere proprio brutto non avere più un po' di sicurezza all'improvviso!
Un'altra scena con un bel significato è quella della comunità che continua la celebrazione mantenendo la
calma, intanto che essi sono sotto un insistente attacco. Non credo che la civiltà odierna saprebbe
rispondere a un attacco senza ricorrere alla violenza. Un po' come Gandhi che voleva comunicare il suo
pensiero non con la forza e la violenza, ma sulla comunicazione a parole, allontanandosi dai bisogni
materiali.

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