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Superstizione a tavola: 15

usanze tipiche anti-iella


4 marzo 2015
di Walter Farnetti

TORTA DI MELE
Ecco la video ricetta per preparare la torta di mele

Adesso non fate quelli che non credono alle superstizioni: avete incrociato le dita
mille volte e smettete di parlare sotto i ponti. Da secoli, da sempre, riconosciamo in
alcune pratiche, in gesti, in oggetti, la possibilità di influenzare il corso della nostra
vita, anche a tavola. Ecco una serie di usanze per cui sarete maledetti e alcune
che potranno salvarvi.

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Pane capovolto. Intanto, al pane si deve una devozione superiore a ogni altro cibo:
non si spreca, non si butta e si dispone sul tavolo in maniera ordinata. Per
riconoscervi poi un’ombra oscura, bisogna recuperare la memoria di un’antica
usanza: pare che nella Francia di Carlo VII i fornai rovesciassero gli alimenti
destinati al boia, per renderli immediatamente riconoscibili rispetto agli altri.
Capovolgere il pane può dunque provocare un richiamo macabro; capovolgerlo
invece quando viene a cena vostra suocera non è elegante.
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Incrociare i coltelli sul piatto. Adesso, o siete persone che usano molte molte
posate o praticate cene particolarmente dinamiche, comunque, se dovesse
capitarvi di incrociare i coltelli sul piatto probabilmente litigherete con i commensali.
Se anche doveste quindi trovare simpatico vostro cugino – che per tutti è l’uomo
più borioso della terra – e sua moglie – una snob di prima categoria – vi sembra
persona gioviale e alla mano, rassegnatevi: finirete a litigare.

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Far cadere il sale. Personalmente ritengo molto più grave quando la pentola ti
sfugge mentre scoli i maccheroni e l’acqua bollente zampilla provocandoti tre
diversi gradi di ustione, ma le urla vere, la paura in cucina, si sentono quando cade
in terra il sale. Ogni persona assennata sa che quella svista può causare anni di
sventure: anticamente il sale era preziosissimo e perderlo significava perdere soldi.
Bisogna immediatamente raccoglierlo e tirare 3 manciate dietro di sé, così la
sventura si abbatterà solo su chi deve pulire.

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Far cadere l’olio. Simile è la credenza riguardante l’olio, l’oro liquido: se vi cade
sulla tavola, sarete disgraziati per sempre, dovrete abbandonare la vostra casa e
vivere in povertà. Fortunatamente c’è un rimedio: buttateci subito sopra del sale.
Se il sale vi cade, porta sfortuna. Raccoglietelo e versatene 3 manciate dietro le
spalle, come spiegato in dettaglio al punto 3.

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Essere in 13 a tavola. Sappiamo come è andata l’ultima cena: se Giuda non fosse
stato invitato, oggi le cose starebbero diversamente. Per questo ospitare 13
commensali è considerato un presagio di sventura: qualcuno morirà entro l’anno o
comunque scoprirà tradimenti e intrighi. A questo aggiungo che fare la spesa per
13, cucinare, apparecchiare e sparecchiare, è dura: invitate solo la ragazza più
attraente del gruppo e al diavolo gli amici.

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Lasciare la tovaglia bianca sul tavolo per tutta la notte. Ci sono altre pratiche
considerate innocenti che possono farvi morire: chi ha una tovaglia bianca, oltre a
faticare parecchio per non farla ingiallire, rischierà spesso di passare a miglior vita.
Questo perché potrebbe diventare un lugubre richiamo al lenzuolo funebre. Se vi è
cara la pelle, scegliete tovagliati dalle fantasie floreali; se vi è più caro il buongusto,
continuate a sfidare la sorte.

7. 7
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Torta nuziale: come si taglia, come si mangia. Per avere un matrimonio decente,
gli sposi devono tagliare la torta insieme, con la stessa complicità con cui, in un
futuro prossimo, lei costringerà lui a un corso di balli latini. Entrambi devono tenere
il coltello, la moglie con la mano sinistra, appoggiandosi sulla mano del coniuge.
Gli invitati si troveranno di fronte all’ennesimo bivio: non accettare la torta
significherà anni di sfortuna e problemi matrimoniali; accettarla sarà il colpo di
grazia sul fegato messo a prova già dagli antipasti presi a gomitate al banchetto
dei fritti.

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Non tirare il riso ai matrimoni. E non parliamo dell’ennesimo risotto agli scampi che
verrà servito, solo di quello che fa la gioia di tutti gli spazzini della provincia: il riso
tirato sugli sposi per augurare loro un matrimonio prospero. Per portare davvero
fortuna alla coppia e scongiurare ogni sfiga possibile, va gettato attorno ai loro
corpi imbellettati e non addosso; la lapidazione di cereali a cui spesso assistiamo
pare più una pratica per vendicarsi di quanto abbiamo sborsato in regali che non
un rito benaugurante.

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Gettare il guscio intero dell’uovo. Intanto, complimenti a voi, abili massaie, se siete
riusciti a non rompere il guscio e non farlo cadere in mille croccanti frammenti
nell’impasto della frittata. A ogni modo, buttare nella spazzatura il guscio intero,
senza frantumarlo, può significare creare un confortevole rifugio per il demonio,
con tutte le sfortune annesse.

10. 10
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Non mangiare lenticchie a Capodanno. Si dice che le lenticchie portano guadagno
se mangiate a Capodanno. Fate il conto adesso: da quanti maledetti anni tirate
fuori dall’angolo più polveroso della dispensa il sacchetto di lenticchie decorticate
trovato nel cesto aziendale del Natale precedente? Avete mai vinto la Lotteria
Italia? Ci avrete guadagnato in sali minerali e fibre, ma riconsiderate le vostre
strategie per fare soldi.

11. 11
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Intingere il dito nel vino caduto. Difficile spiegare per quale ragione il vino versato
non porti sfortuna o malaugurio, anzi, intingerci il dito e bagnarsi dietro il collo
potrebbe favorire anni di grazia e prosperità. Quanto meno, vi farà cambiare
tovaglia, evitando così i pericoli del punto 6.

12. 12
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Fare la maionese nella settimana del ciclo. Già la maionese è più complicata di
quanto si creda, poi, amiche da casa, se tentate di farla nella settimana nera,
quella in cui nessuno può avvicinarvi o sopravvivere al vostro umore, state
tranquille: non monterà. Lo dice il saggio.

13. 13
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Mangiare insalata durante la Quaresima. La rivincita per il gentil sesso arriva
tuttavia con l’attesa della Pasqua. Le donne che mangeranno solo insalate, magari
scondite, per accentuare il valore sacrificale della quaresima, vedranno il proprio
seno crescere e rassodarsi. Segno che la preghiera tutto può.

14. 14
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Proteggersi col sedano. Non solo brodo, il sedano allontana le presenze maligne;
sappiate che le minestrine disintossicanti della domenica sera, mentre ammazzano
l’umore, vi proteggono dal diavolo. Fin dall’antichità Greci e Romani riconoscevano
al sedano tali proprietà benefiche, tanto da coltivarlo in ogni giardino e in ogni orto.
È ancora in fase di accertamento se il dado pronto possa compiere lo stesso
miracolo.

15. 15
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Spegnere tutte insieme le candeline del compleanno. Prodigio a cui gli asmatici
non potranno mai aspirare, se riuscite a spegnere tutte le candeline della torta in
un unico soffio, il vostro desiderio si avvererà. Perciò, concentratevi, prendete fiato,
e auguri. Il fatto che la vostra concentrazione abbia provocato colature di cera su
ogni frutto della guarnizione è una sfortuna che toccherà solo agli invitati, già così
sfigati da essersi persi Masterchef per venire al vostro compleanno.

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