Sei sulla pagina 1di 6

Lo stretto di Messina é un braccio di mare a forma di imbuto

che divide la Sicilia dalla Calabria e collega il Mar Ionio a sud al


Tirreno a nord.

La larghezza dello Stretto varia da un massimo di circa 16 km


fino a un minimo di circa 3 km. Nel punto più basso lo Stretto
ha una profondità di 72 metri mentre in altri punti si toccano
anche i 2000m.

Lo stretto é caratterizzato da forti correnti. Queste correnti


fanno dello stretto un ecosistema molto particolare in cui
trovano il loro habitat specie animali e vegetali uniche nel
Mediterraneo. Altrettanto peculiare é il movimento di masse
aeree al di sopra dello stretto, che rappresenta una rotta
privilegiata seguita dalla maggior parte degli uccelli migratori.
Ricordiamo che lo stretto é una zona altamente sismica.
terremoto di Messina 1908.

L'idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente ha


origini molto antiche.

I primi progetti risalgono all'epoca dei Romani che avevano


pensato e, probabilmente, realizzato un ponte su barche.
Plinio il Vecchio narra della costruzione di un ponte fatto di
barche e botti per trasportare dalla Sicilia 140 elefanti catturati
ai Cartaginesi nella battaglia di Palermo.
Questa soluzione, quasi banale, avrebbe pero' impedito il
transito delle navi nello stretto.

Nonostante i propositi di vari governanti nel corso dei secoli, da


Carlo Magno a Roberto il Guiscardo, da Ferdinando II di
Borbone ai successivi Governi dall' Unità d' Italia le oggettive
difficoltà dovute alle condizioni ambientali dello Stretto,
caratterizzare da fondali marini irregolari e molto profondi e da
tumultuose correnti marine e da forti venti in una zona a
elevata sismicità fecero si' che la costruzione di un ponte
rimanesse sempre una sfida impossibile.

Innumerevoli studi e progetti sono stati sviluppati per tutta la


seconda metà del XIX secolo e per tutto il XX secolo.

Nel 1981 é stata costituita per legge la Società Stretto di


Messina SpA che ha iniziato la progettazione dell' opera,
acquisendo tutti gli studi precedenti e portando avanti un
enorme lavoro di ricerca teorica e sperimentale e di
progettazione che é approdato nel 2002 all' attuale progetto
preliminare che é andato in appalto nel 2005 ed é stato poi
fermato nel 2012. Questo progetto, prevede un' unica
campata di 3300 m, ed é un progetto estremamente
complesso ed ardito. Se si realizzasse, il progetto supererebbe
di gran lunga tutti i record mondiali per i ponti sospesi e
diventerebbe il più grande PONTE SOSPESO al mondo.

E' prevista la realizzazione di un ponte SOSPESO con due corsie


stradali più una di emergenza per ogni senso di marcia e due
binari di traffico ferroviario.

La lunghezza totale dell'impalcato sospeso é pari a 3666 m


mentre la campata centrale del progetto misura ben 3300 m.
L'impalcato del ponte era previsto sospeso a quattro cavi d'
acciaio del diametro di 1,24 m e della lunghezza di 5300m. I
due piloni del ponte, posti sulle sponde, supererebbero il record
mondiale attuale di altezza dei ponti.

Il progetto prevede che l'opera resista senza danni strutturali a


terremoti fino a magnitudo 7,1( pari a quello che distrusse
Messina nel 1908)

La capacità di smaltimento del traffico é stata calcolata in circa


6000-9000 automezzi all'ora e 200 treni al giorno.

Il progetto di un ponte di tali dimensioni , senza alcun


precedente al mondo, ha ovviamente dato luogo ad un difficile
confronto tecnico scientifico sulle diverse proposte presentate e
sulla loro fattibilità.

La lunghissima storia del progetto testimonia proprio questa


intrinseca difficoltà dovuta alle eccezionali condizioni ambientali
e alle prestazioni richieste al manufatto. Fondali profondi, forti
correnti marine, traffico marittimo intenso, zona altamente
sismica e altamente ventosa, prestazioni di traffico stradale e
ferroviario.

Alcuni autorevoli ingegneri continuano a nutrire perplessità


sulla idoneità della soluzione a campata unica di 3300m ma l'
idea di realizzare due o più piloni nello stretto con relative
fondazioni nelle acque profonde é stata considerata troppo
difficile da realizzare. La soluzione a luce unica comporta anche
l'innegabile vantaggio di non porre limiti alla navigabilità dello
stretto.

Altri problemi riguardano la stabilità dell'impalcato sotto l'


azione del vento e la deformabilità laterale e verticale dello
stesso nonché la costruibilità di un'opera di dimensioni così'
colossali.

Uno dei problemi più gravi é quello sismico. Messina e Reggio


Calabria furono rase al suolo: ci si chiede se é una buona idea
costruire proprio li' il ponte a campata unico più lungo del
mondo?

Ci sono poi problemi ambientali e paesaggistici dovuti alle


dimensioni grandiose dell'opera.

I favorevoli fanno notare che si tratta di un'importante


infrastruttura in grado di promuovere il rilancio dell' economia
delle regioni meridionali d' Italia e soprattutto della Sicilia
riducendo notevolmente i tempi di trasporto. Il ponte
permetterebbe soprattutto il rilancio del trasporto ferroviario di
merci e passeggeri (si risparmierebbero due ore nel trasporto
viaggiatori e ancora di più per le merci) e di ridurre il numero
dei Tir e l'inquinamento causato da essi e dai traghetti.
Attualmente il trasporto merci é affidato a un gran numero di
Tir traghettati da navi private tra le due sponde dello stretto.

I detrattori asseriscono che l'opera é inutile dal punto di vista


economico e che non si otterrebbero miglioramenti delle
condizioni di trasporto merci e passeggeri a causa delle carenti
infrastrutture stradali della zona. Il costo enorme dell' opera
potrebbe essere più utilmente investito nella modernizzazione
delle strutture del sud Italia dove non sono presenti autostrade
e ferrovie a doppio binario capaci di raggiungerlo.utilizzato

E' poi innegabile il forte rischio di infiltrazioni della criminalità


organizzata nella gestione degli appalti e dei subappalti.

La vicenda travagliata del Ponte sullo Stretto di Messina é una


storia tutta italiana, caratterizzata da numerosi colpi di scena e
improvvisi cambiamenti di rotta, ormai al limite del farsesco.

Nel 1985 l'allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi,


annuncio' la prossima realizzazione del ponte.

Nel 2001 i due principali candidati alla guida del governo, Silvio
Berlusconi e Francesco Rutelli annunciarono durante la
campagna elettorale per le elezioni legislative il loro sostegno
politico alla proposta di costruzione del ponte sul o Stretto di
Messina.

Nel 2005 durante il Governo Berlusconi, il progetto della


Società Stretto di Messina fu messo in appalto e l' Associazione
temporanea di Imprese Eurolink, capeggiata da Impregilo,
vinse la gara d' appalto come contraente generale per la
costruzione del ponte con un' offerta di 3,88 miliardi di euro.
Nel caso in cui il Governo , una volta iniziati i lavori e aperti i
cantieri avesse voluto recedere questo avrebbe comportato il
pagamento di una penale del 10% sulla parte non ancora
realizzata dell'opera, non superiore ai 4/5 del valore del
contratto, di 3, miliardi di euro e pertanto non superiore a 312
milioni di euro.

Già il 4 Novembre 2005 La Direzione Investigativa Antimafia


informo' il Parlamento dei tentativi di Cosa Nostra di interferire
con la realizzazione del ponte e che era stata avviata un'
inchiesta.

Il 27 marzo 2006 Impregilo firmo' ufficialmente il contratto per


la progettazione finale e la realizzazione dell' opera seguita
dalle altre imprese ma con l'insediamento del nuovo Governo
Prodi in aprile 2006 l' iter si blocco' nuovamente.

Il ponte fu inserito tra le grandi opere promesse dal Governo


Berlusconi II, succeduto nel maggio 2008 al Governo Prodi in
seguito alle elezioni politiche anticipate, diventando oggetto di
nuove polemiche.

A Gennaio 2009 il Governo riconfermo' il suo impegno a iniziare


i lavori nel 2010 e a realizzare l' opera entro il 2016, 4-5 anni
prima del completamento dell' Asse Ferroviario 1 della Rete
Ferroviaria trans-europea TEN-T (Il cosiddetto Corridoio 1
Berlino - Palermo) che dovrebbe avvenire dopo il 2020 in cui il
ponte é fondamentale insieme al Tunnel del Brennero e alla
rete dell' Alta Velocità italiana della quale rimangono ancora da
completare le linee Verona-Brennero nonché tutto l' asse
ferroviario Salerno - Palermo.
Il Governo promise un contributo di 1,3 miliardi di euro al costo
totale di costruzione del ponte che nel frattempo era lievitato a
6,1 miliardi di euro.

Il 20 dicembre 2010 il contraente generale Eurolink consegno'


alla Società Stretto di Messina il progetto definitivo del ponte e
degli oltre 40 km di raccordi stradali e ferroviari e il 2 luglio
2011 l'allora ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero
Matteoli, comunico' l' avvenuta approvazione del progetto
definitivo da parte del Consiglio di Amministrazione della
Società Stretto di Messina.

Ma nell' ottobre 2011 l' Unione Europea non incluse il ponte


sullo stretto tra le opere pubbliche destinate a ricevere
finanziamenti comunitari.

E il 27 ottobre 2011 la Camera dei Deputati Italiana voto' la


soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del PsS con
284 voti favorevoli, uno solo contrario e l' astensione della
maggioranza PdL. Tuttavia già il giorno successivo la
maggioranza torno' a sostenere che il ponte si sarebbe fatto in
quanto l'opera é solo in parte finanziata dall' intervento
pubblico. L'onere complessivo dell' infrastruttura prevede anche
la partecipazione di capitale privato, l'utilizzo di Fondi
Strutturali e di altre fonti.
Poi arrivo' la crisi, il Governo Berlusconi é caduto e il Governo
Monti ha deciso di non riaprire le procedure per il PsS ma, al
contrario, di voler chiudere le procedura aperte dai governi
precedenti e ha stanziato nella cosiddetta legge di stabilità 300
milioni di euro per il pagamento delle penali per la non
realizzazione del progetto.
La Società Stretto di Messina SpA é stata posta in liquidazione
ed é stato nominato un Commissario Liquidatore. La Società
sarà tenuta a indennizzare Eurolink.

E' di qualche giorno fa l' annuncio del premier Renzi di voler


riaprire il dossier del ponte.

Potrebbero piacerti anche