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Maria Lavinia Paladi

Anul II, Master limbi, literaturi si civilizatii straine - italiana

I valori della famiglia tradizionale nel melodramma "La traviata" di


Francesco Maria Piave

La bellezza dei capolavori Verdiani resta, insieme alla musica spettacolare


anche nei libretti scritti da Francesco Maria Piave.

Ispirato dalla storia d’amore tra Alexandre Dumas il figlio e Marie Duplessis,
descritta per la prima volta nel romanzo La signora delle camelie, la dramma di
questo lavoro rappresenta una delle più aprezzatte opere del periodo, che
trascende il tempo e porta con se i valori di quel mondo, facendola anche oggi,
una delle più conosciute rappresentazioni mai sentite.

La famiglia rappresenta per certezza uno dei sogetti principali de La Traviata,


perche Violetta Valery e Alfredo Germont, i due protagonisti, provengono da
mondi che ritengono elementi comuni però allo stesso tempo molto diversi. Il
giovane Alfredo provviene da una buona famiglia, ha una sorella e il suo padre si
preocupa del futuro dei suoi figli, mentre Violetta è una giovane molto bella, ma
sola nella società parigiana, senza nessuno che si cura di lei. La felicità dei due
viene interotta dal padre di Alfredo che desidera vedere la sua figlia sposata, però
la relazione che i due hanno, impedisce questo fatto. Allo stesso tempo, Giorgio
Germont ricorda a Violetta nonostante il suo amore per Alfredo, a causa della sua
condizione sociale, la giovane non portà mai sposare il suo figlio. A quel tempo,
le donne dovevano essere vergine per sposarsi nella chiesa, ormai per Violetta
questo non sarebbe stato mai possibile. L’intervento di Giorgio non è solo a causa
di preocupazione e amore paterna, ma anche perche fino a 1970 l’autorita nella
famiglia francese riviene al padre, le responsabilità genitoriali appartenevano
esclusivamente alla figura paterna, e ancora lui aveva l’unico potere di
amministrazione delle eventuali proprietà dei figli. Per questo ragione, Giorgio
accusa Violetta di voler spogliare Alfredo delle sue ricchezze. La giovane mostra i
documenti che provano la vendita di ogni suo avere per mantere la sua relazione
con il suo ammante e il padre capisce che i due sono veramente innamorati. Le
Maria Lavinia Paladi
Anul II, Master limbi, literaturi si civilizatii straine - italiana

paure del padre non sono infondate, perche a quel tempo le cortigiane erano ben
note per la vita di lusso che vivevano, sopportata da un nobile innamorato
perdutamente da loro.

Il padre, pur convinto dell'amore che lega Violetta al figlio, le chiede un


sacrificio per salvare il futuro dei suoi due figli. La giovane, cosciente della sua
situazione, provata dalla tisi, non vuole rinunciare alla persona che rappresenta per
lei l’unica famiglia che potrebbe mai avere nella vita. Però Germont il padre
riesce a persuaderla, invocando che la loro relazione non avrà un bel futuro perche
non è benedetta dal cielo, e cosi stremata, Violetta accetta di lasciare Alfredo.

Allo stesso tempo, considero che il personaggio femminile della cortigiana


porta la parte più drammatica dell’opera. La giovane consente al suo cuore di
finalmente amare a qualcuno e tutto quello che riceve alla fine e solitudine. Ogni
volta quando Violetta ha bisogno d’aiuto, non c’è nessuno accanto lei, e la fine
dell’ultimo atto la trova di nuovo sola, ammalata, piangendo il suo destino. Il suo
desiderio è stato quello di avere qualcuno insieme a lei, ma la fortuna non sembra
di seguirla. La sua bontà è rivelata tramite le sue scelte: La giovane accetta di
sacrificare la sua felicità per il futuro della sorella di Alfredo, una giovane bella
che ha tutte le opportunità di avere una famiglia.

L’ultimo atto descrive Violetta sul letto di morte, mentre legge una lettera di
Giorgio Germont, che la informa di aver rivelato la verità ad Alfredo, e che il suo
figlio è in camino verso lei. Arrivato, il giovane abbraccia la sua amata e le
promete di portarla con sé lontano da Parigi, però la cortigiana già sa che non gli
rimangono molti momenti di vita. Il suo ultimo desiderio è che Alfredo la ricordi
per sempre.

Dopo un momento in cui sembra di riaquistare le forze, Violetta cade subito


morta.

Il suo sacrificio viene dal suo desiderio di sposarsi con l’uomo amato, aspetto
impossibile per una cortigiana, e sceglie di non rovinare il futuro di un’altra
giovane, sorella del suo ammante, perchè Violetta conosce il gusto amaro della
solitudine. Il suo amore rappresenta la sua qualità più ammirevole, e grazie a
questa qualità la sua storia commuove ogni volta il publico.

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