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E. Radi
sistemi a masse concentrate nei baricentri dei vari piani (ad es. edifici
multipiano con solai rigidi)
gradi di libertà: numero minimo di spostamenti e rotazioni indipendenti
u3 m3
Per un edificio di n piani con solai rigidi nel
proprio piano si hanno:
k3/2 k3/2
u1 m1
n g.d.l. nel piano (1 spostamento orizzontale
per ciascun piano) ⇒
k1/2 k1/2
n=3
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OSCILLAZIONI LIBERE NON SMORZATE
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PROBLEMA AGLI AUTOVALORI
&& g
Per un sistema smorzato soggetto ad una sollecitazione sismica x
l’equazione del moto diventa
&& + C u
Mu & +Ku=– Mr x
&& g
dove
r vettore di influenza del terremoto (da gli spostamenti nella
direzione dei g.d.l. per uno spostamento unitario del terreno)
C matrice di smorzamento
ri xg
xg
xg
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DISACCOPPIAMENTO DEI MODI
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COMBINAZIONE DEI MODI
8 ξ2 (1 + βij ) βij3/2 ωi
E= ∑ ρij Ei E j con ρij =
(1 − βij2 )2 2
+ 4 ξ βij (1 + βij2 )
e βij =
ωj
(CQC)
i, j =1,n
In ogni caso, i contributi dei primi modi, pesati dai coefficienti di parte-
~
cipazione γi, e le corrispondenti masse modali m i risultano preponde-
ranti, per cui è sufficiente considerare solo i primi k modi con
k
~ ~
m k ≥ 0.05 mtot oppure tali che ∑ m i ≥ 0.85 mtot
i =1
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ESEMPIO (n = 3) - autovalori e autovettori
h m3 Per m1 = m2 = m3 = m e k1 = k2 = k3 = k si ha:
h m2 2 −1 0 1 0 0
K = k − 1 2 − 1 M = m 0 1 0
h m1
0 − 1 1 0 0 1
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ESEMPIO (n = 3) - accelerazioni spettrali
ξ=5%
3 D
Sa
ag 2 B,C,E
1
Sa(T2)
Sa(T1)
Sa(T3)
0
0 T2
T1 1 2
T3 T [sec]
~
Masse efficaci m i = (Σk mk Φik)2/Σk mk Φik2:
~ ~ ~
m 1 = 2.742 m m 2 = 0.225 m m 3 = 0.033 m
~
poiché m 3/mtot = 0.01 < 0.05 il contributo del 3° modo è trascurabile
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ESEMPIO (n = 3) - forze modali massime
0.74
1 0.92
0.42
F2,max = 0.349 m Sa(T2, 0.05) 0.455 = 0.42 m ag
0.92
- 0.802 − 0.74
0.14
- 0.802 0.24
0.30
F3,max =-0.134 m Sa(T3, 0.05) 1 = − 0.30 m ag
0.24
- 0.455 0.14
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ESEMPIO (n = 3) - sollecitazioni complessive
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ANALISI MODALE CON SPETTRO DI RISPOSTA
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SOVRAPPOSIZIONE DEI MODI
dove Φ = [Φ1, Φ2, ..., Φn] zT= {z1, z2, ..., zn}
Le forze elastiche F associate ad u risultano
F(t) = K u(t) = K Φ z(t)
Utilizzando la relazione
K φi = ωi2 M Φi cioè KΦ=MΦΩ
dove Ω = diag[ω12, ω22, ..., ωn2] è la matrice diagonale dei quadrati delle
frequenze modali, si ottiene
F(t) = M Φ Ω z(t) = M Φ {ωi2 γi νi(t)}
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