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storia economica 14/10/2016

diffusione della rivoluzione inglese nel territorio europeo:

-assunzione di tecnici e operai specializzati in ambito della tecnologia inglese, portando in europa il know how,
riconosciuti a loro alti salari.

-emigrazione di imprenditori inglesi in europa dove erano presenti piu opportunita di iniziativa economica

-viaggi di istruzione da parte di europei in inghilterra per imparare le conoscienze tecniche

-lo spionaggio, contrabbando di progetti tecnici e prototipi di macchine industriali

la monarchia cerca di limitare il flusso attraverso restrizioni legislative che impedivano o disincentivavano
l'uscita di progetti, prototipi o macchine, come l emigrazione di operai. fino al 1824, poi le restrizioni si
allentarono.

le aree europee piu diffuse furono le aree piu vicine e economicamente integrate con l inghilterra, quali belgio,
francia settentrionale e area tedesca settentrionale, aree dove era gia presente uno sviluppo proto-industriale
(putting out sistem - tercnici e artigiani gia competenti in ambito manifatturiero). queste aree erano anche
ricche di materie prime (belgio e area tedesca). condizioni logistiche favorevoli (strade e porti). le innovazioni
qui erano brevettabili e tutelate dalla legge.

nel momento in cui le innovazioni venivano trasferite venivano modificate per avvicinarsi alle caratteristiche del
paese che raggiungevano (path dipendence, dipendenza dal percorso, la struttura produttiva del paese che
accoglieva l innovazione industriale).

dal empirismo (artigiano-imprenditore) si passa alla scienza. le invenzioni non sono piu create dal lavoro o
esperienza, ma saranno il frutto di processi che avvengono nei laboratori delle universita e nelle imprese. nel
corso dell 800 si sviluppa il settore della siderurgia, meccanica (trasporti), comunicazioni, chimica e energia.

-siderurgia= dalla seconda meta dell 800 si inizia la produzione industriale di acciaio grazie al convertitore
bessemer (1856) (poteva sparare un grande getto di aria nella ghisa che decarburava molto velocemente,
toglieva carbonio e purificava il ferro, 2%carbonio=acciaio) la qualità d acciaio non era pero ottima, e si
inventeranno i forni martin-siemens, con elevate temperature che generavano una buona qualità. spesso pero
era presente il fosforo che non permetteva lo sfruttamento massimo del ferro. il procedimento thomas
permette di eliminare il fosforo dal ferro durante la lavorazione permettendo di fruttare i ricchissimi giacimenti
della Lorena e della Svezia, aumentando la disponibilità di acciaio. inoltre con l eliminazione del fosforo si
generavano i fosfati, utilizzati come fertilizzanti chimici.

-settore dei trasporti: la macchina a vapore viene applicata ai trasporti ferroviari e marittimi e diffusione di
rotaie in acciaio. viene costruito il canale di suez.

-settore meccanico: perfezionamento della macchina a vapore di J. watt da aprte degli europei e si diffonde l
editoria (stampa a rulli), nuove macchine agricole e macchine da cucire (simens).

-settore chimico: di punta nella seconda rivoluzione industriale, creazione di acido solforico, soda (saponi,
detersivi, vetro carta), sintesi di prodotti organici per la produzione di coloranti, plastica, antiparassiti...

-settore dell energia: estrazione in america di petrolio e la sua raffinazione, utilizzato nei motori e nell
illuminazione a cherosene. energia elettrica utilizzata nella trazione, elettrochimica e elettromeccanica.

-settore delle comunicazioni: telegrafo, telefono, cinema, radiotrasmissioni

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, in confronto alla prima, è caratterizzata da:

-un industria pesante, il capitale è un fattore determinante in confronto al lavoro (capital intensive),
investimenti molto superiori

-una applicazione della ricerca scientifica alle innovazioni, con una maggiore complessità della tecnologia, che
non deriva piu dalla esperienza ma dal laboratorio

-incremento dei volumi di produzione

-realizzazione di economie di scala (risparmi di costo ottenuti abbassando il costo di produzione)

Tutto questo rende l 800 un secolo di grande espansione, generando molti aspetti istituzionali:

-importanza degli intermediari finanziari e lo stato > Gerschenkron: il paese leader è la gran bretagna, gli altri
sono inferiori, follower, poichè non sono stati caratterizzati dai prerequisiti che ha avuto l inghilterra per avere
questo sviluppo. in caso di mancanza diquesti prerequisiti intervengono i fattori sostitutivi, cioè banche e stato,
e grazie a loro ci si può agganciare al paese leader (processo di catching up).

-Settore bancario: in europa il sistema cambia. le banche di emissione diventano banche centrali con funzioni:

-emissione di moneta a corso legale (con potere liberatorio delle obbligazioni) e convertibilità in oro;

-banca delle banche (prestatore di ultima istanza), prestito alle banche (saggio di sconto, tus) con la possibilità
di modificare il tasso per modificare le politiche monetarie.

-banca dello stato, che effettua prestiti allo stato e effettua il servizio di tesoreria

-sorveglianza del sistema bancario, affinche non sorgano problematiche riguardo fallimenti delle banche

-controllo del mercato dei cambi (valute)

-gestione di riserve valutarie (oro e valute)

3 tipologie di banche:banche di emissione, banche commerciali e banche a vocazione sociale

banche commerciali: 1 alta banca che ha racimulato soldi grazie al rapporto stretto con i sovrani e reti di filiali
capillari, finanziava attività commerciali per tradizione. 2 credito mobiliare si finanzia con emissione di azioni e
obbligazioni e finanza attività industriale, nasce in francia e si diffonde in italia austria e spagna. 3 banca
mista/universale/despecializzata nasce in germania, erogava prestito a breve e a medio/lungo termine.
finanziava il settore industriale con tanti servizi

Banche a vocazione sociale: casse di risparmio, popolari, casse rurali. a vantaggio delle classi meno abbienti per
anche invitare al risparmio, principali funzioni: mutuo ipotecario, sconto cambiali e prestiti ai comuni. le casse
rurali sono piu piccole e di ispirazione cattolica, con idea etica di aiuto delle classi meno abbienti

stato e politica economica nell 800: lo stato aumenta la spesa pubblica nelle infrastrutture, trasporti,
armamenti, istruzione, e sviluppa una legislazione commerciale per la nascita della responsabilità limitata. il piu
importante intervento è quello della politica doganale, dove si oscilla dal protezionismo che arriva al 1850, per
poi passare al liberismo (libero scambio, abbassamento dazi) e tornare dal 1875 al protezionismo. 1834 c'è
l'unione doganale tedesca che unisce commercialmente gli stati tedeschi (abbattimento dazi tra stati tedeschi e
protezionismo in confronto agli stati esterni). teoria ideata ad F.List per proteggere l'industria "bambina"
tedesca dall'avviata ed economica industria estera.

Dopo le guerre napoleoniche 1815 in Inghilterra ci fu un conflitto ideologico tra proprietari terrieri (Thomas
Malthus, teoria maltusiana) e capitalisti (david ricardo) a causa della loro visione di sviluppo differente. I
proprietari Terrieri vedevano lo sviluppo sull’agricoltura e non sull’ industrializzazione, gli altri auspicavano il
contrario. Vincono i proprietari terrieri e sviluppano le Corn Laws, leggi protezionistiche che proteggevano
l’agricoltura interna e bloccavano completamente le importazioni di grano. I capitalisti reagirono e si diffuse un
movimento “anti-corn laws” che voleva abolire le corn laws. I dazi avevano aumentato il prezzo dei prodotti
agricoli e questo si ripercuoteva sui costi de lavoro, aumento salari, aumento costo del lavoro che doveva essere
sostetnuto dai capitalisti. Nel 1846 vengono abolite le corn laws e i navigation acts (1849) e si arrivò ad uno
smantellamento del protezionismo inglese. 1860 trattato Cobden-chevalier, prevedeva la riduzione di dazi
doganali tra i due paesi e (clausola “nazione più favorita”) se un paese avesse concluso un trattato di riduzione
di dazi con un altro paese i benefici derivanti dal trattato si sarebbero estesi anche all’altro paese, con questo
trattato si diffonde il liberismo anche in Europa.

Boom ferroviario in Inghilterra. Fino agli anni 1830 i trasporti erano nei canali, le ferrovie poi diventano molto
importanti, e a costruirle erano delle società che dovevano essere molto capitalizzate (spa) (bubble act abolito
da poco, lo stato stesso riconosce l’importanza delle spa di costruzione ferroviaria, imprese di pubblica utilità),
erano società monopolistiche e molto quotate e ritenute molto solvibili, come lo stato. Ci fu una grande
contrattazione e una nuova bolla speculativa nel 1847.

In Europa l’industrializzazione si diffonde a ondate: prima (1830-1870 nei paesi limitrofi all’Inghilterra) e
seconda (fine 800 e inizio 900 negli altri paesi). I paesi della prima ondata furono favoriti da: disponibilità di
risorse, servizio bancario, costruzione rete ferroviaria.

USA. Indipendenza nel 1789 in stato federale e parte l’espansionismo americano e cresce la popolazione. Il
territorio è diviso in 3 aree:

 Sud: con produzione agricola di tabacco, zucchero, cotone, riso

 Nord-est: (prima colonizzata) industria, grande commercio, finanza, ortofrutta e settore lattiero
caseario

 Nord-ovest: produzione cerealicola e allevamento


Mercato crescente e di grande espansione. Contrasto tra nord(protezionista) e sud (liberista, perché produceva
molto e voleva esportare), il sud in più doveva pagare la costruzione dei canali che collegavano le miniere e la
costa atlantica, in più il sud sfruttava molto la schiavitù mentre il nord era abolizionista della schiavitù. 1861-
1865 guerra civile, vince il nord e parte l’espansione del nord, mentre il sud incontra progressivamente un
relativo declino. A fine dell’1800 l’America supera il reddito pro capite inglese e diventano il leader della
seconda rivoluzione industriale e sorpassano la gran Bretagna.

Russia. Protezionismo doganale 1838-53 a favore delle cotoniere. Lo stato attira tecnici inglesi promettendo
alti salari. Lo stato vuole espandersi in asia per il cotone. Riforma agraria con affrancazione dei servi 1861-68. Le
terre che venivano date ai contadini pero non erano sufficienti a sostenerli, perciò o le compravano nell’arco di
20 o ne mantenevano solo l’usufrutto. Estesa la rete ferroviaria ma il vero sviluppo si ha a inizio 900 grazie a
investimenti da parte di investitori esteri e si sviluppa la grande impresa. Il 40% delle spa russe sono di proprietà
estera e salirà fino al 50%. La Russia resta però un paese agricolo e si genera molto malcontento e porterà alle
rivoluzioni.

Giappone. Paese di seconda ondata di rivoluzione (industriale). 1868 viene restaurato il potere imperiale e
mette fine all’anarchia e da questo periodo lo stato promuove la modernizzazione del paese come in Russia, ma
anche il settore bancario sarà importante. Riforma fiscale, introdotta imposta fondiaria che colpisce i proprietari
terrieri e stimolò la redistribuzione del reddito. Rinnovamento del sistema monetario e creditizio, introdotto lo
YEN e viene istituita la banca centrale. Investimento da parte dello stato in settori strategici (siderurgia,
cantieristica e meccanica) fondando imprese nuove o rilevando imprese già esistenti. A partire dal 1880 cambia
strategia e privatizza le imprese vendendole a grandi famiglie giapponesi che saranno responsabili della
formazione degli oligopoli (struttura Zaibatsu, una Zaibatsu gestiva un settore industriale): la holding era
composta da società industriali e commerciali e una banca di riferimento che le curava (main bank system).

La grande depressione 1873-96, fenomeno di caduta dei prezzi in tutta Europa, che esalta l’elevata dipendenza
tra le economie europee. Non è una fase recessiva, c’è comunque sviluppo economico. Eccesso di produzione e
offerta, che determina un calo dei prezzi. Il calo dei prezzi dei prodotti agricoli è causato dai flussi di prodotti
americani e russi che erano più economici e i costi di trasporto erano diminuiti drasticamente. Ci fu una
contrazione del reddito agrario (dei coltivatori) che non vendevano i loro prodotti, quindi ci fu una crisi agraria,
emigrazione e riorno al protezionismo agrario. Ci fu anche una calo dei prodotti industriali, a causa della
diffusione delle economie di scala e all’aumento della concorrenza

Questione sociale: problematiche relative alle condizioni di lavoro e vita della classe dei salariati. Anche in
Europa si formano le prime forme associative di lavoro (replica delle friendly society inglesi, società di mutuo
soccorso) finalizzate ad aiutare gli aderenti nelle situazioni di difficoltà (malattia, infortuni, vecchiaia). Si
diffonde anche il cooperativismo (ottenere migliori condizioni di acquisto dei beni di consumo, decisioni
democratiche, voto a testa). Questi movimenti divennero spesso in movimenti di protesta verso i datori di
lavoro, scioperi, sotto influenza di socialisti utopici (non socialismo come noto), con lo scopo di raggiungere una
giustezza sociale (tutto 1800).

1867 pubblicazione del “capitale” di Marx, aumenta la persuasione del socialismo. Questo socialismo di
distingueva perché sosteneva che il radicale cambiamento della società, versi il socialismo, doveva avvenire con
una rivoluzione che sovvertisse il modello capitalista, sostituendo il borghese con il proletariato. L’influenza più
organizzativa si verificò con la prima internazionale, Londra 1864, che riunì i rappresentanti delle varie
organizzazioni di lavoratori con lo scopo di far nascere in Europa partiti socialisti con lo scopo di ottenere
migliori condizioni di lavoro per i lavoratori. Dal 1865 si diffondono i partiti socialisti, più importante il tedesco
(partito social democratico tedesco). In quegli anni si diffuse anche il movimento cristiano sociale (da Austria e
Germania), papa leone 13 rerum novarum 1891 che enunciava i principi della dottrina sociale della chiesa
cattolica. I principi erano: la condanna della lotta di classe (opposto socialismo) ma auspicava ad una
collaborazione tra capitale e lavoro che doveva portare a benefici per la classe lavoratrice che doveva essere
retribuita con una “equa mercede” (salario giusto) e migliori condizioni di lavoro. La Germania con Bismark,
grazie a queste idee avvia movimenti sociali influenzati da tutti e due i movimenti: emanata legislazione sociale
che costringe ai lavoratori di versare una quota in un fondo che diventerà la previdenza sociale. Lo stato inizia a
diventare un regolatore sociale poiché inizia a rendersi necessario l’intervento dello stato nel sistema
economico a beneficio della società (regole per bilanciare l’eccessiva espansione del mercato).

A fine 800 riparte l’espansione coloniale caratterizzato dal nazionalismo, volontà di affermare la propria nazione
superiore alle altre, e questa espansione era favorita dalla conflittualità tra le potenze europee. Il conflitto si
verificherà in Africa e Asia con la spartizione tra le potenze europee.

Cause del colonialismo:

Cause prettamente economiche

 Migliore accesso a mercati extraeuropei

 Controllo elle fonti di materie prime e beni agricoli

 Creazione di aree di popolamento come area di sfogo dei processi migratori della popolazione
in eccesso

 Export di capitali, nuove possibilità di investimenti (ferrovia Berlino-Baghdad)

Cause politico-culturali

Grande depressione nelle imprese. L’elemento scatenante è la caduta dei prezzi industriali a causa della
diffusione delle economie di scala e la concorrenza, calo prezzi prodotti industriali. Le imprese decidono di
limitare la concorrenza nel fine 1800 con intese fra le vaie imprese per decidere quante merci vendere, a quale
prezzo e come dividersi il mercato. In Germania si sviluppano i cartelli (accordi tra imprese dello stesso settore)
per limitare la concorrenza, soprattutto nella industria pesante (carbone, elettricità, siderurgia). 1893 nasce il
consorzio carbonifero. Negli USA avviene roba simile, si diffusero i trust, organismi societari dove gli azionisti
delle società industriali di un settore affidavano le proprie quote di controllo delle società (non è vendita di
azione, ma affidamento, e il trust era l’unico responsabile della gestione delle società). 1882 standard oil trust è
un trust che riunisce il mercato petrolifero. Negli USA ci fu una reazione da parte delle classi dirigenti che
vedevano male questa limitazione di concorrenza. Il congresso arrivò ad una legislazione contro i trust, lo
Sherman Act (1890) che però non vietava le fusioni, e con esse si aggirò la legge. La standard oil trust infatti
scioglie il trust e fonde le varie compagnie. Questo portò all’aumento della dimensione societaria e con loro
aumentò la loro contrattazione in borsa e si crearono le holding.

L’economia anglosassone diventa orientata al mercato, le fonti di finanziamento derivano dai mercati azionari
(market-oriented) contrapposto al modello continentale (capitalismo renano) orientato agli intermediari
finanziari (banche). L’economia anglosassone vuole massimizzare il valore delle azioni (soddisfare gli share
holders, ovvero i detentori di azioni) e permette il take over (se le azioni si abbassano è possibile acquistare la
maggioranza azionaria da parte di altre società e sostituire il management) e vi è uno stato smithiano (scuola
classica), tutto questo non accade nel mercato renano.

Scuola classica: lo stato si deve occupare solo di difesa, giustizia e l’ordine pubblico. Solo servizi essenziali

Si diffondono le imprese unidivisionale (u form): c’era un quartier generale (cda) che è legato a vari settori
aziendali (acquisti, vendite, finanza, personale…) e le linee produttive erano indipendenti e facevano capo
direttamente al cda.

La caduta dei prezzi ha determinato una nuova organizzazione aziendale, si separa la proprietà dal management
(gli azionisti non sono più direttori ma si affidano al manager)

W.Taylor studiò le aziende siderurgiche per capire se erano migliorabili. Analizzò tutti i movimenti e operazioni
cercando di aumentare la produttività. Non vi era un metodi unico per svolgere le funzioni ma vari, e questo
determinava caos, causato dalla non istruzione degli operai al lavoro. I nuovi principi della teoria organizzativa
di Taylor si basa su una raccolta di conoscenze tradizionali del lavoro, una sorta di regola che guida i lavoratori
nel processo produttivo per evitare che ci fossero tanti modi inefficienti di svolgere il lavoro, oltrechè una
selezione dei lavoratori più efficenti. Il fine era quello di stabilire tempi e metodi standardizzati delle fasi del
processo produttivo, quindi parcellizzare il lavoro in porzioni piccole e automatiche (lavoro semplice e
ripetitivo), poiché che questa è la via più efficiente del lavoro (applicazione industriale di fine 800 de factoring
system di adam smith) e si diffuse la catena di montaggio in primis nell’industria di confezionamento dei
prodotti alimentari e poi nella azienda automobilistica (ford) e venne introdotta una nuova modalità di rapporto
salariale (non più contratti basati al tempo di lavoro, ma contratti a cottimo con l’obbiettivo di stimolare
l’aumento della produttività). Questa idea si diffuse fuori gli USA dopo la ww1.

Sistema monetario internazionale, Gold Standard. All’inizio dell’800 il paese dominante è l’Inghilterra e la
sterlina è la valuta di riferimento internazionale. L’ Inghilterra a inizio 1800 passa al monometallismo aureo, cioè
l’oro diventa la misura standard della moneta (solo l’oro dava la misura con un tasso di convertibilità fisso, non
l’argento per esempio…) e diventerà il sistema di riferimento internazionale a partire dal 1871, la Germania per
prima partecipò al gold standard che aveva stabilito un tasso fisso tra marco e oro. Questo comportò la
diffusione di un sistema di cambio fisso tra valute rispetto all’oro. Con questo le valute non sono più soggette
alla variazione e determinò stabilità nei paesi commerciali che aderirono al gold standard fino alla ww1, perodo
di crescita economica (belle epoque) e crescita del benessere

25/10/2016

Prima guerra mondiale. 1882 triplice alleanza, inizio 900 triplice intesa.
28/6/1914 scoppia guerra, cause: crescente conflittualità a causa dell’imperialismo, crescente forza e minaccia
della Germania nei confronti della Gran Bretagna, volontà dei francesi di rivincita contro i tedeschi (1870
Prussia), irredentismo italiano…

Idea di guerra rapida che però diventerà guerra di posizione

Lo sforzo bellico fu molto esteso tanto che lo stato doveva necessariamente intervenire per proseguire il
conflitto (economia di guerra) attraverso:

 Le commesse pubbliche (ordinativi a industrie private come siderurgia, armi, medicinali…). In


tutti questi settori fu necessaria una riconversione industriale da civile a militare.

 Prezzi concordati tra stato e imprese e quindi “sottratti” dal mercato

 Regolazione e coercizione del lavoro, niente lotte sindacali, che comportò una espansione
industriale ed aumento dei profitti

 Approvvigionamento alimentare, soprattutto imperi centrali (lo stato requisisce i beni e li


distribuisce attraversi le tessere annonarie)

Tutto questo porta ad un aumento sensibile della spesa pubblica (per l’80% erano spese militari)

Si ricorre quindi ad un aumento della tassazione e ad una sottoscrizione del debito pubblico. (L’indebitamento
estero, talvolta presente, proviene da Inghilterra e stati uniti)

Alternativa alle due modalità precedenti è l’emissione di moneta, e si sviluppò un potenziale fenomeno
inflattivo che però non esplose poiché la domanda e offerta di beni era controllata dallo stato.

Si moltiplicarono scioperi e diserzioni contro la guerra, in Russia la situazione esplose nel 1917 con la
rivoluzione bolscevica, quindi la Russia usci dal conflitto e instauro il comunismo di guerra:

 Esproprio della proprietà terriera

 Soppressione del mercato

 Statalizzazione di banche, imprese

 I prodotti venivano requisiti e poi redistribuiti

Nel 1921 Lenin inaugura la nuova politica economica e fece una parziale liberalizzazione del mercato,
reintrodusse la proprietà privata contadina e le piccole imprese (sotto 20 dipendenti). L’idea era di proseguire la
rivoluzione con le grandi imprese che rimanevano in mano allo Stato. Si ha un espansione della Russia fino al
1928 dove subentrò Stalin che tornò alla completa statalizzazione del sistema con obbiettivo di industrializzare
massicciamente la Russia.

Dopo la prima guerra mondiale ci fu un crollo

 demografico,
 commerciale (soprattutto il commercio marittimo, perché era stato affondato),

 agricolo (soprattutto dove passarono gli eserciti, e a causa della leva militare molti giovani
furono sottratti al lavoro),

 industriale (per la riconversione in industrie civili)

 monetaria (inflazione che portò alla svalutazione delle monete)

 finanziaria (aumento del debito pubblico)

dopo la guerra la Germania divenne Repubblica di Weimar dovette pagare le riparazioni di guerra (Kanes
prevede un desiderio di rivincita), come gli altri paesi avevano un alto debito pubblico. Gli USA che avevano
prestato molti soldi ai paesi bellici chiesero di riottenere i loro soldi, ma i paesi non volevano pagare finché i
perdenti non avessero saldato il loro debito. Francia e Belgio decisero di occupare la Ruhr per ottenere carbone
ma i minatori tedeschi protestarono e venivano finanziati per far questo dallo stato tedesco che stampa per loro
moneta (ulteriore aumento dell’inflazione, iperinflazione, Gli stati uniti attuano un piano per il finanziamento
della Germania).

Malcontento, si formano partiti socialisti e nazionalisti e autoritari.

La crisi ha il picco nel 1921 e poi si ristabilizza nel 22-23, fino alla fine del decennio. Per stabilizzare la moneta si
decise di tornare al Gold Exchange Standard (abbandonato e non applicabile durante la guerra), con una
maggiore influenza degli USA, dollaro e sterlina diventano insieme le valute di riferimento internazionali. Si
reintroducono quindi i cambi fissi con riferimento a oro, dollaro e sterlina, che sono riserve di valore detenute
nelle banche centrali.

Piano Dawes 1923-24 è un piano finanziato dagli USA per saldare i debiti della Germania. Prevedeva la
rateizzazione del debito tedesco e un prestito internazionale che sarà in realtà solo americano, questo per
risolvere il problema della iperinflazione (evitare alla Germania di stampare moneta). Fu efficace.
Corporativismo= processo di accordo tra datori di lavoro e proletari che doveva evitare lo scontro tra capitale e
lavoro, questi rapporti erano quindi concordati sotto la supervisione dello stato, per favorire le condizioni di
lavoro dei lavoratori industriali.

Crisi del 1929

Precondizioni (medio periodo):

 Ristrutturazione produttiva (da militare in civile), in USA non c’era stata conversione e ora
esporta in Europa

 Isolazionismo americano (misure protezionistiche, no immigrati per preservare il livello


salariale, non partecipazione ad organismi internazionali)

 Crescita economica soprattutto nel settore chimico e automobilistico (ruggenti anni venti)
(american way of life, sperequata redistribuzione del reddito), i redditi erano sempre più investiti in
borsa in titoli che con le contrattazioni crebbero sempre di più di valore. Le banche prestavano soldi e
incentivavano l’acquisto di titoli e immobili finché nel 29 il sistema si saturò

Fattori di breve periodo (prossimi al crollo):

 Riduzione dei prezzi dei prodotti agricoli

 Inversione delle aspettative di crescita economica, furono pubblicati risultati negativi di molte
imprese (anche a causa della saturazione del mercato, l’offerta è superiore della domanda ed è difficile
piazzare prodotti sul mercato)

 L’aspettativa negativa portò i detentori di azioni a venderle in massa in un meccanismo di


panico azionario

RIFLESSI NEL SISTEMA BANCARIO

 Il crollo della borsa ebbe un riflesso immediato nel sistema bancario (acquisto dei titoli a
credito, le persone diventano insolventi nei confronti delle banche. Allo stesso tempo le imprese
agricole in crisi non riuscivano a restituire i finanziamenti.

 Davanti a queste situazioni i correntisti iniziarono a ritirare soldi dalle banche massicciamente

 le autorità monetarie, davanti a questa crisi di liquidità, non intervennero

il problema avrebbe potuto essere stato tamponato attraverso una politica monetaria espansiva (stampare
moneta). Si ebbe invece la caduta dei prezzi agricoli ed industriali, tanti fallimenti di imprese e banche (50.000),
aumento della disoccupazione.

Il crollo dei prezzi si trasmise in Europa attraverso l’arresto dei prestiti che gli USA concedevano. La crisi pone
fine al Gold Exchange Standard in modo che ogni paese potesse adottare le proprie politiche economiche

27/10/2016

Dopo la crisi del 29 si perde la fiducia nel libero mercato (senza regole). Il primo paese in cui si attua una nuova
politica economica sono gli USA con i New Deal di Roosevelt, con un maggiore intervento dello stato per
rilanciare le crescita economica. Keynes è l economo che influenzò le politiche economiche (the end of laissez-
faire). Keynes propone di sollevare la domanda aggregata (C+I+G) tramite la spesa pubblica (effetto
moltiplicatore del reddito/moltiplicatore Keynesiano).

Questa teoria viene applicata tramite (New Deal):

 Agricultural Adjustment Act (riduzione delle agricolture in eccesso e sussidi agli agricoltori
indebitati)

 National Industrial Recovery Act (piano esteso di lavori pubblici e riforma delle relazioni
industriali prevedendo dei minimi salariali)

 Emergency Banking Act e legge Glass-Steagall (conferire maggiori poteri di controllo alla Federal
Reserve Bank e separare banche di investimento da quelle di credito ordinario e sorveglianza del
mercato azionario (security Exchange Comission) e abbassamento dei tassi di interesse)

 Social Security Act (coordinamento dei lavori pubblici e sistema previdenziale e assicurativo

Il New Deal non raggiunse mai la sua completa efficienza a causa della pressione degli industriali e dalla corte
suprema che temeva per l’eccessiva spesa pubblica. La vera ripresa economica si avrà con la produzione militare
durante la seconda guerra mondiale.

Nei paesi europei lo stato diventa imprenditore e banchiere. L’IRI in Italia detiene la maggior parte dei pacchetti
azionari di imprese e banche, anche società miste tra pubblico e privato e vennero istituiti organi di controllo. In
Germania il nazismo controllava tutto. Si diffondono politiche di Welfare state in ambito assistenziale e
previdenziale (ispirato dai paesi scandinavi che l’hanno applicato al meglio).

Nel frattempo l’unione sovietica si è molto sviluppata (negli anni 40 è il paese più industrializzato dopo USA e
Germania) e genera una terza via rispetto a quella che si era diffusa (completa statalizzazione del sistema
economico).

La seconda guerra mondiale vede l’uso di carri armati e aerei con tanti danni agli impianti e infrastrutture,
tuttavia la produzione mondiale aumenta anche grazie al forte sostegno della produzione bellica Americana,
questo a conferma della leadership economica, industriale e politica degli USA (e valutaria, tramonto
dell’Inghilterra).

Conseguenze della guerra sono la cortina di ferro, i blocchi commerciali e inflazione. La ricostruzione fu però più
rapida rispetto alla ww1 grazie a:

 Stabilità monetaria: 1944 accordi di Bretton Woods (riunione dei paesi alleati per stabilire una
nuova politica monetaria mondiale) si decide di ancorare l’oro al dollaro (niente sterlina) e si riprende il
sistema di cambi fissi e le banche centrali dovevano mantenere fissi i tassi di cambio attraverso
operazioni di acquisto di valuta. Il vantaggio è determinare certezza nel mercato dei cambi e facilitare le
decisioni economiche

 Cooperazione internazionale (stabiliti da Bretton Woods):

1945 viene fondato il Fondo Monetario Internazionale, funzione di concedere prestiti di breve termine
ai paesi che avevano la bilancia dei pagamenti in deficit (non si può più svalutare la moneta per
incentivare le esportazioni, in questi casi dovevano ottenere i prestiti).

1945 fondata BIRS (banca mondiale) per fornire prestiti di medio lungo termine e finanziare i paesi in
via di sviluppo

1947 fondata GATT con obiettivo di abbassare i dazi e liberalizzare i commerci (poi diventerà il WTO)

Piano Marshall cessione d beni gratuiti agli stati beneficiari e finanziamenti a tassi bassi
1948 E organizzazione economica per la cooperazione economica (poi OCSE)

 Effetti del welfare state: politiche keynesiane in Europa, in Inghilterra “rivoluzione silenziosa”,
sanità gratuita, sussidi a disoccupati e poveri, miglioramento all’istruzione. Una redistribuzione del
reddito verso i settori medio bassi per sollevare la domanda aggregata. Non solo l’aumento del reddito
generò l’aumento della dilatazione della spesa, ma anche l’aumento della popolazione grazie ad una
alta natalità (grazie a migliori prospettive future) (baby boom). Nasce quindi una età dell’oro (Golden
Age) dove si espando no i consumi non solo di beni primari, ma anche di beni di fasce superiori quali
auto, elettrodomestici e radiotelevisioni. Tutto favorito dal basso costo dei fattori produttivi e dalla
stabilità monetaria e da tanta popolazione (spostamento da campagne a città, in Italia da suda a nord).
Diffusione in Europa del modello fordista e potenziamento dell’industria, che porta ad un importante
sviluppo industriale nei settori siderurgici, meccanici, automobilistico e chimico che fece crescere le
società multinazionali.
Negli anni settanta ci fu una nuova crisi dovuta all’inversione di quei fattori produttivi che avevano portato
l’espansione del periodo precedente, cioè i fattori produttivi erano diventati ad alto costo.
-Gli USA sono in guerra in Vietnam e questo causa grandi deficit statali. Nixon decide l’inconvertibilità del dollari
in oro, quindi la fine degli accordi di Bretton Woods e porta l’Europa nell’incertezza in un sistema di cambi
flessibili.
-Inoltre ci fu un aumento del costo del petrolio (principale fonte energetica). Dopo la guerra arabo-israeliana
l’OPEC decide di alzare il prezzo del petrolio a poiché i paesi occidentali avevano aiuto Israele nella guerra.
Shock petrolifero 1973 e 1980 porta a deficit nella bilancia commerciale dei paesi importatori. Nel 1980 guerra
Iran-Iraq provoca il secondo shock (stesso funzionamento del primo).
- In questi anni si raggiunge una piena occupazione del lavoro e non ci furono più elementi che potessero
contenere il costo del lavoro che stava aumentando a causa dei sindacati.
Questi fattori negativi scoraggiarono gli investimenti e l’occupazione, ci fu un periodo di stagflazione (inflazione
e stagnazione) e questi fattori erano opposti alla politica keynesiana.
La politica keynesiana era finanziata dalle banche centrali che stampavano moneta e prestavano agli stati, ora
non è più possibile per non alimentare l‘inflazione.
Negli anni 80 ci furono politiche opposte a Keynes, ci furono provvedimenti per contenere l’inflazione
riducendo la spesa pubblica, provvedimenti per contenere il costo del lavoro. Soprattutto in Inghilterra ci fu un
ritorno al liberismo e privatizzazioni e questo segnò la crisi delle politiche keyesiane (Friedman, scuola di
Chicago).
Crolla il muro di Berlino e i costi di riunificazione sono molto elevati e frenano l’espansionismo tedesco.
Dagli anni 90 si tende a liberalizzare e deregolamentare (abolizione della legge Glass-Steagall), questa
liberalizzazione si dice che causerà la crisi del 2008 a causa della sua stimolazione della leva finanziaria
(aumento dell’indebitamento delle aziende), turbocapitalismo.
Si formano nuovi protagonisti economici BRICS, processi migratori.
 quali innovazioni istituzionali riguardanti le forme di impresa,le tecniche creditizie e contabili
sostennero lo sviluppo economico dell’europa medievale.
 Quali caratteristiche assunse la crisi del 200 in europa e quali furono le principali consegueze a
livello economico, sociale e istituzionale.
 Si descrivano le principali forme di organizzazione del lavoro in età preindustriale, analizzando
in particolare le differenze esistenti tra il modello protoindustriale e quello corporativo.
 Le crisi di sussistenza nell’europa preindustriale: se ne analizzino le principali caratteristiche.
 Analizzate i nessi esistenti tra le esigenze finanziarie degli stati territoriali di spagna e
portogallo, l’espansione coloniale extraeuropea e la rivoluzione dei prezzi nell’europa del 500
 Si discutano caratteri e origini del processo di pauperizzazione della società del 500 e in che
modo questo incise sulle politiche assistenziali e di lotta della povertà adottate dai principali paesi
europei tra 16 e 17 secolo
 Indicate le principali caratteristiche assunte dalle politiche mercantilistiche in Inghilterra,
olanda, francia tra 6 e 700
 Si discuta del ruolo svolto dai banchi pubblici e dalle borse nel corso dell’età moderna
 Lo sviluppo del commercio estero e l’espansione coloniale di inghilterra olanda e francia
vennero affidate a partire dai primi del 600 a grandi compagnie commerciali: esaminate la loro
particolare organizzazione societaria e le funzioni da esse svolte.
 Quali mutamenti dell’agricoltura, della dinamica della popolazione e del mercato interno ed
internazionale sostennero l’industrializzazione inglese nel corso del 700.
 Quali innovazioni tecnologiche della rivoluzione industriale inglese e come si trasmisero in altri
paesi dell’europa continentale
 Si descrivano le conseguenze sociali del processo di riv. Industriale in inghilterra.
 Esaminate il ruolo svolto dalle banche nell’avviare il processo di industrializzazione di francia e
germania nel corso dell’800.
 Analizzate le caratteristiche del sistema bancario europeo nel corso dell 800 (emissione,
commerciali e vocazione sociale)
 Nel corso dell 800 le politiche commerciali dei principali stati europei oscillarono tra
protezionismo e liberismo: se ne discutano gli snodi principali con particolare attenzione al caso inglese
e tedesco.
 Quali innovazioni tecnologiche ed istituzionali caratterizzarono i processi di industrializzazione
dell’800 in europa
 Si pongano a confronto i processi di industrializzazione di Germania e USA nel corso dell’800
 Tra i diversi percorsi nazionali di industrializzazione i casi di Giappone e Russia si distinguono
entrambi per essere caratterizzati da un forte intervento dello stato: si discutano aspetti comuni e
differenze
 Quali fattori determinarono l’avvio in Europa e negli USA della cosiddetta grande depressione
1886… come si manifestò e quali conseguenze ebbe sulle forme di organizzazione di impresa
 Tra i principali fenomeni che accompagnarono lo sviluppo industriale nel secondo 800 in Europa
ci fu la cosiddetta questione sociale: se ne descrivano i caratteri e le misure principali adottate dai paesi
europei per farvi fronte
 Quali caratteristiche assunse l’economia dei guerra nei principali paesi che parteciparono alla
ww1
 Quali caratteristiche assunse la crisi del primo dopoguerra in Europa e quali fattori
contribuirono alla relativa stabilizzazione nel corso degli anni 20
 Esaminate i complessi fattori che determinarono l’avvio della crisi del 29 negli USA e le
drammatiche conseguenze ce essa ebbe nell’economia degli USA
 Quali regole e istituzioni prevedevano gli accordi siglati a Bretton Woods nel 1944 e quali effetti
produssero sullo sviluppo economico del secondo dopoguerra
 Discutete le cause della crisi degli anni 70 e e sue principali manifestazioni

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