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21:37 Mattitude [In Sella/P.

Cancelli] mantiene il busto eretto e fiero all'interno del pettorale nero in cuoio

borchiato bardato d'oro, con le grosse ma corte braccia distese in avanti ed entrambe le mani, coperte dai guanti
in cuoio, ben strette attorno alle redini del cavallo. Il capo è leggermente piegato in avanti, con l'incolto mento
bianco che tocca la parte superiore della gorgiera dell'armatura mentre la coccarda gialla posta sull'elmo aperto
ondeggia ad ogni passo compiuto dal cavallo pezzato in direzione dei cancelli. Gli spallacci in ferro battuto dalle
sembianze di teste di leone sbattono contro le spalle e contro il mantello rosso scuro posto sullo schienale,
raffigurante le insegne scorpioniche, sbattendo ritmicamente come le gambe, nude sotto il gonnello da guerra,
ben strette attorno al ventre del cavallo stesso.

21:42 Kebrah [Cancelli|Int.] posta alla sinistra dei cancelli, il cavaliere presidia in piedi. Sguardo rivolto verso

l'esterno, si presenta avvolta in una ampia cappa di colore viola. Il busto e le gambe sono protette da una solida
armatura in cuoio che le lascia libertà di movimento pur conferendo una complessiva protezione. Stretta alla vita
una cinta d'arma cui sono agganciati i foderi su entrambi i fianchi ove giacciono una lunga ed un gladio. Il volto
nero è scoperto, quantunque sul capo gravi un cappuccio. Il vento mite spolvera la lunga chioma annodata alla
nuca da un nastro bene assicurato. Lo sguardo s'alterna tra l'esterno ed i propri fianchi mostrando attenzione alle
sagome che stanziano d'intorno
21:46 Mattitude [In Sella/P.Cancelli] Mph, dovrei essere quasi arrivato ormai. {Parla a se

stesso mentre il destriero continua a trottare in direzione dei cancelli, ora poco distanti dai
due.} M'ero scordato tutta 'sta nebbia, ecchescrad! {Alza il braccio destro, lasciando la presa
delle redini e portando così la mano a togliere alcune goccie di sudore dal volto ispido, poco
sotto la visiera dell'elmo aperto in cuoio.} Mi dovranno fà na statua in piazza come minimo,
forse n'attimo più alto. {Gli stivali sono ben piantati nelle staffe, con le punte degli stivali verso
l'esterno mentre i talloni sbattono ritmicamente sul ventre del cavallo pezzato.}

21:49 Eoghan [Cancelli] <lega le briglie del proprio akal-tèke dal manto scuro ad un anello

posto vicino alla struttura dei cancelli. Il destriero da suo canto non si lamenta più del dovuto,
rimanendo li, tranquillo, ad annusare il terreno e talvolta muovere la coda. Lo osserva per
qualche istante, prima di andare a muoversi verso kebrah, cercando di raggiungerla. È un
uomo d’un metro e novanta, con quei suoi ottanta e passa chili in peso. Veste di stivali scuri,
pantaloni neri ed una camicia grigio scuro dal colletto alla coreana. Il tutto vien coperto da
gambali e bracciali in metallo e da quella cotta di maglia scura. In vita si ferma una fusciacca
verde, posta sotto alla cinta d'arme alla cui pendono due spade lunghe consacrate, Sìorgràin e
Sìorraidh.> In Honorem Simehtis <ammette all’Eletto Assolutore>
21:52 Ohaarn [Cancelli] <Viene da lontano, l’Antenato Vivente del Popolo Nanico,

spingendosi al di là del Vento di Grecale e delle Nebbie Eterne delle Lande Sacre. Calpesta i
ciottoli della Pietraia dei Fedeli, lasciandosi alle spalle il Borgo Cittadino. Seco, l’Armatura
Completa di schinieri, spallacci, guanti d’arme e calzari in cuoio borchiato e rivestito di metallo
battuto – l’Elmo, inutilizzato, gli ciondola al fianco sinistro. Al destro, pesante, la Santa
Mazzachiodata UL ed in schiena, allacciato al busto a mo’ di guscio di testuggine, lo Scudo
Medio. Effigi della Santa Cavalleria imperano egemoniche su Scudo e Mantello Verde di Rango.
Sulla fronte la Nera Mezzaluna rovesciata. La barba, folta e bianca, è raccolta in tre trecce
inanellate d’argento ed il cranio è calvo. Puzza di sudore, Birra ed ErbaPipa. La sua mole si
palesa a Kebrah, Eoghan e MATTITUDE.> In Honorem Simehtis. <Tace.>
21:54 Kebrah [Cancelli|Int.] <l'eco degli zoccoli della cavalcatura di MATTITUDE, in quella

quiete colpisce il pur non brillante udito della mortale che, tuttavia, offre privilegio anzitutto
alla vicina presenza di Eoghan. Una lieve torsione del collo sì da offrirsi all'uomo in posizione
frontale> In honorem Simehtis <netto lo stacco ed il susseguente cenno del capo piegato
all'indirizzo del pari razza. Subito dopo è recepito e reciprocato il saluto di Ohaarn al quale
corrisponde il medesimo cenno> Cavaliere, in honorem Simehtis <con il garbo che
contraddistungue ogni atto della mortale> qualcuno in arrivo <rivolgendo lo sguardo verso
l'esterno lì dove è solo il rumore degli zoccoli ad essere sintomatico della presenza estranea di
MATTITUDE>
21:56 Mattitude [In Sella/P.Cancelli] Ecco qua, finalmente! {Una volta giunto ai cancelli

muove entrambe le braccia verso di sè, mantenendo salda la presa sulle redini ed andando a
tirarle con forza verso il proprio corpo,} Sia Elegos a voi tutti, bella e brutti! {Alza leggermente
il tono di voce nel rivolgersi ai presenti. Le gambe vengono premute contro il grosso ventre del
cavallo pezzato così come i talloni, lasciando che quest'ultimo nitrisca e sbuffi dense nuvole di
vapore nel fermarsi.} Sono MATTITUDE SteppenWolf, fu Imperatore e mò sò qua come da
accordi! {Il capo viene dunque alzato e portato in postura eretta e fiera, lasciando ricadere
alcune ciocche di capelli davanti al volto, sul mantello scorpionico e sui grossi spallacci,
fuoriusciendo dalle aperture dell'elmo.}

22:00 Eoghan [Cancelli] <lo sguardo scuro, infossato nel taglio orientale dello sguardo, si

sofferma su Ohaarn, andando a volgergli i tre quarti del proprio corpo, con una leggera
torsione> In Honorem Simehtis, StoneHelmet <andando a chinare all’altro il capo, prima di
poter volgere lo sguardo su kebrah che pronuncia l’incipit dell’arrivo di qualcuno. Così il capo si
volge a favore di MATTITUDE, andando ad inquadrare la sua presenza ed i suoi dettagli>
SteppenWolf <china all’altro il capo> In Honorem Simehtis <per poi andarlo a rialzare e
lasciando il silenzio perfino per i classici convenevoli. Le labbra sottili rimangono chiuse. I
capelli scuri e spessi sono tenuti legati in una crocchia dietro il capo tramite un legaccio scuro e
alle folate di vento qualche filo d’ebano scappa dalla capigliatura>
22:02 Ohaarn [Cancelli] <Allarga le narici e pressa via dai polmoni fiati caldi che si sporcano

di rumori di fondo, quando, passando nell’esofago in subbuglio a causa del troppo uso di Birra,
filtrano in un muro di catarro che rende quei suoni baritonali e piuttosto rozzi, ruvidi. Eppure
negli occhi c’è la solennità degli Antichi Generali e la fierezza di una Fara Nanica di cui lui è
l’Ultimo Discendente.> Murioch, Semhare. <Accenna a loro un profondo chinar di cranio calvo,
esegesi del Rispetto. E’ poi il Manifesto di Fede a rappresentarsi in sottoforma sonora,
cacofonico, alla mercé dell’Aculeo MATTITUDE.> SteppenWolf. La Leggenda Vi precede, il
declino V’è succeduto. Prego Iddio Padre che il Vostro Cammino si ritrovi, prima o poi.
<Stritola la mandibola, e tace nel più sepolcrale e catacombale dei silenzi. Egli è Latore della
Vecchia Dottrina dell’Atarassia.>
22:04 Kebrah [Cancelli|Int.] <quando MATTITUDE rende la propria presenza una evidenza,

lo sguardo del cavaliere giace nella sua direzione. Il capo si piega in un formale cenno del capo
mentre sposta poi d'un mezzo passo verso il centro> In honorem Simehtis e ben rivisto, milord
Steppenwolf <celebrando il completamento del saluto e, di nuovo, gli occhi tornano ad
incagliarsi su Eoghan ed Ohaarn che presidiano il perimetro> Dunque <riprende verso
MATTITUDE> dopo tanta attesa, auspico siate riuscito a dar corpo ad un eleborato
impeccabile <a beneficio del mannaro cui torna ad offrire lo sguardo; ma è ancora la voce
adulterata dai malanni di Ohaarn ad attrarre la curiosità di lei, tanto da alternare tra i due
l'attenzione>
22:06 Agarthi [Pr.Cancelli|Sella] avanza accompagnato da un frastuono degno dell'immane Shire nero - bardato

a guerra - che cavalca, il Cupo Re e del peso del Sacro Equipaggiamento che porta seco: un'armatura completa
metallica pesante viola scuro rostrata d'oro in più punti tanto che da essa, richiamando figurativamente il Chaos
Primordiale, si dipartano plurime lingue metalliche del medesimo metallo prezioso soprattutto in concomitanza
degli spallacci tanto che s'elevino in parziale protezione del collo. Non indossa l'elmo, invero adagiato sull'arcione
e trattiene con la mano sinistra le redini. Asimmetrìa: l'avambraccio e la mano destra non sono protette dal
metallo ma vestite di un guanto di pelle color oro, simbolo del Suo Comando. Dietro di se si scorge l'Elsa di Magna
Vox Simehtis, al fianco sinistro un Mazzapicchio, al destro una Spada Corta. Un mantello nero ed oro gli onora le
spalle.
22:07 Mattitude [In Sella/Cancelli] Mio vecchio discepolo,Elegos. {China leggermente il capo

verso Eoghan mentre muove la gamba destra indietro, sfilando così lo stivale dalla staffa e
lasciando penzolare la gamba lungo il fianco del cavallo, che rimane fermo a poca distanza dai
consacrati.} Cavaliere e Nano, e del declino che è successo dopo che me ne sò andato mi
dispiace, ma era destino. {Alza leggermente il tono di voce nel rispondere ad Ohaarn,
abbassando leggermente le palpebre nell'osservare con attenzione Kebrah, alla propria
sinistra.} Eccoste parole Semhare, parlate normale che di eleborato c'è la dissenteria di un mio
discepolo, a quanto so. {Il peso del corpo viene appoggiato sullo stivale sinistro, con entrambe
le braccia che vengono mosse in avanti e con le mani a stringere con forza l'arcione della sella,
dandosi maggiore stabilità durante la smonta.}

22:12 Ohaarn [Cancelli] .. Destino. <Allarga le narici e storce il setto nasale di quel

bitorzoluto apparato respiratorio che gli si staglia al centro d’un volto divorato dai Secoli e dalla
Guerra. Allaccia le mani a due delle tre trecce di barba, quelle esterne, lasciando la centrale
libera di ciondolare sul petto grosso. Le gambe, possenti travi di muscolatura fibrosa e
nervosa, sostano parallele l’una all’altra a contenere quel baricentro in maniera ottimale. La
voce si spalanca ancora, per MATTITUDE, tra i vicoli di silenzio lasciato da Eoghan, Kebrah e
Mattitude istesso.> Siete la decadenza d’una Gloria passata che non meritate più,
SteppenWolf. Evitate di andare in giro a dire che foste Imperatore. <Recupera della saliva e la
SPUTA ai propri piedi, ruvidamente. Poi gli zoccoli lontani dello Shire del Re e i suoi muscoli
s’induriscono appena. Chiude su Mattitude.> ..E, Scorpione, è D u e r g a r.
22:13 Eoghan [Cancelli] <rimane con l’attenzione incagliata su MATTITUDE, ma lascia su

di lui il silenzio, si che possa avere spazio per discutere con l’eletto assolutore. Ed è proprio su
di lei, su di Kebrah che l’attenzione si muove, facendo da spola tra lei ed il mannaro, seguendo
le loro parole. Finisce per aggiungere su MATTITUDE un alzare appena l’angolo destro delle
labbra. Lo sguardo si volge a favore di Ohaarn, seguendo con il silenzio anche le sue parole. Si
sofferma sul suo sputo, andando ad alzare appena il sopracciglio destro. Se ne sta in disparte,
ricavandosi il suo spazio nel mondo da cui godere delle loro gestualità, sguardi e parole>
22:17 Kebrah [Cancelli|Int.] <allorché MATTITUDE riprende a parlare, quel volto che è casa

per le tenebre appare adombrarsi per una frazione impercettibile, attraversato da una ruga
espressiva che la donna domina poi modulando un sorriso costruito opportunamente> ah già, i
nostri registri linguistici non hanno trovato ancora una giusta armonia <riconosce così
ragionando sugli argomenti del mannaro; ed ancora, però, appare irrinunciabile l'attenzione
alle parole di Ohaarn> Dunque <tossicchiando un poco mentre ancora cerca di trovare un
varco ulteriore verso MATTITUDE> non abbiate timore di avanzare, dobbiamo solo verificare
l'ela<tossicchia, corregge> la bozza ecco <alzando la mano destra che si tende verso il
mannaro>
22:20 Agarthi [Cancelli|Sella] [ La nebbia che troneggia sull'Impero di Diopare diradarsi,

reverenziale, all'imporsi del trotto a cui sospinge Achros: nel progressivo rallentare di questo
imposto da un ritiro di redini della mancina quel che lo accompagna è il silenzio di mille rumori
che si zittiscono, della natura a lui d'intorno che pare piegarsi dinanzi all'avanzata del Nulla e
del Chaos che - con l'eleganza e l'Ordine - dispiegano la loro immane potenza. Dilata le narici,
vistosamente, crogiolandosi negli odori di sangue sprigionati a lui d'intorno prima che la sua
timbrica s'imponga, omaggiandoli tutti. ] In Honorem Simehtis. [ Il silenzio che consegue
all'enunciazione del nome di Dio ne amplifica la maestosità; un cenno del capo verso Kebrah,
Ohaarn, Eoghan ed - infine - MATTITUDE. Piega il capo di lato, ostentando una curiosità
felina. ] SteppenWolf; "finalmente".
22:21 Mattitude [Cancelli] Il passato non si cancella, Duergar...nemmeno se si fa finta di

nulla. {Piega leggermente le ginocchia una volta smontato da cavallo, dando così le spalle al
drappello di cavalieri e lasciando le braccia alte e distese, con le mani sempre ben strette
attorno all'arcione della sella.} E non è Scorpione,ma A c u l e o. {Cerca di imitare la voce di
Ohaarn nel parlare, alzando lo sguardo al cielo per poi osservare nuovamente Kebrah con
attenzione.} Registri di cosa? Oh, io vi do la carta e voi mi dite, facciamo così? {Al fianco
sinistro v'è legata una pergamena recante il sigillo scorpionico che il mannaro va a stringere
con la mano sinistra una volta giratosi verso il drappello, ottenendo così una postura frontale
rispetto a loro.} Spero vi piacc...{Quando alza il braccio sinistro, tentando di dare la
pergamena a Kebrah, muove lo sguardo su Agarthi e apre la bocca.} Elegos.

22:24 Eoghan [Cancelli] <la discussione che vien presa tra Kebrah e MATTITUDE riguardo

ai registri linguistici, finisce per strappargli una curva più approfondita delle labbra pallide e
quello scuotere leggero del capo, stando fuori da quella discussione. Non si perde però altri
dettagli, andando a soffermarsi su quanto il Duergar e l’altro si dicono. Il suo ruolo da
spettatore, quello da mobilio ed oggetto d’arredamento, quello da integerrima
rappresentazione del Settimo, finiscono per essere distrutti dall’arrivo dell’Agarthi e dalla sua
parola. Si volge così a favore del tetragono andando a far scivolare il piede sinistro all’indietro,
poggiando il peso sul destro. Le ginocchia si flettono, lasciando che il sinistro trovi contatto col
terreno ed il destro no. Il piede destro rimane perpendicolare al mondo> In Honorem Simehtis,
Tetragono.
22:27 Ohaarn [Cancelli] <Resta in ascolto, in virtù del Decalogo che gl’impone ponderazione

e fermezza. Ascolta MATTITUDE, e Kebrah, ed Eoghan ed infine accoglie l’arrivo dell’Agarthi a


cavallo del suo Shire maestoso. E’ ora il Rispetto a muovere i muscoli dell’Anziano Duergar che
tende a volgersi in direzione frontale verso il Tredicesimo Cupo Re per il quale, poi, BATTE il
PUGNO DESTRO al petto per TRE VOLTE.> In Honorem Simehtis, Cupo Re. <Rifiata, a corto,
ed infine tace spingendosi ad osservare la reazione di Eoghan che cade in ginocchio. Annuisce,
al Redentore, eppur lui non crolla. E’ il suo mento a cadere e a cozzare contro lo sterno, il suo
pugno a restare ad altezza cuore, i suoi occhi a baciare la ghiaia ai piedi del Vampiro. Per
MATTITUDE è il silenzio di chi ascolta ma glissa.>
22:29 Kebrah [Cancelli|Int.] Aculeo <corregge sulla scorta delle parole di MATTITUDE di cui

osserva i movimenti> Oh no, voi mi date la bozza, ed io l'esamino sì da verificare sia in linea
con le intese per essere sottoposta al <ogni slancio verso MATTITUDE degrada nell'istante in
cui la voce di Agarthi tinge ogni cosa della propria presenza. In un movimento repentino, di
busto e gambe, la donna agisce in una rotazione, sì da offrire al Tetragono una proposizione
diretta. Piega dunque verso il terreno cercando con il ginocchio destro impatto con il suolo,
mentre sposta con la sinistra l'impedimento della lunga> In Honorem Simehtis, Tetragono <il
capo piegato in un eloquente gesto di deferenza> presidio tranquillo sin qui, lord Steppenwolf
in visita diplomatica <aggiunge in quella ridondanza che, evidentemente, non reputa tale>
null'altro da segnalare, Vostra Grazia
22:31 Agarthi [Cancelli] [ Non appena i convenevoli s'esauriscono la smonta da cavallo che

si concede - nonostante la pesantezza del proprio sacro equipaggiamento difensivo ed


offensivo - palesa la sua inumana 'conditio' così come la dimostra quando torni a concedersi un
lungo silenzio prima di esporre alcunchè, reincarnazione marciante del Settimo, lasciando
scendere il proprio sguardo sino ad Eoghan, che si inginocchia. ] Ebbene, questa volta,
Murioch, rimarrete inginocchiato al mio cospetto. [ Alza lo sguardo, sebbene non di molto data
la statura di Ohaarn, per cercare il suo sguardo. ] Voi invero, StoneHelmet, Vi affiancherete a
lui ma rimarrete in piedi... [ Lascia in sospeso il suo dire, sorridendo sardonico quasi non
avesse voluto infierire mentre si volge a distogliere *Unitas* dal gancio che la tratteneva
ancorata alla sella. Kebrah. ] Come mi avevate riferito. Rimarrà a lungo? [ Stuzzica. ]
22:31 Mattitude [Cancelli] DemonCry...o come vi chiamano adesso, tetris..tetragono...sia

Elegos. {Increspa le rosee labbra in una smorfia nell'osservare il vampiro, mostrando così la
fila superiore di piccoli denti appuntiti dal colore giallastro.} Mantenete lo stesso aspetto di
prima, seppur penso che 'sto bianco e questa mia sensazione di disagio vogliano dire ben altro.
{Muove la gamba sinistra in avanti, senza tuttavia alzare il piede dal suolo e dunque lasciando
scivolare la suola dello stivale lungo il terreno nell'offrire dunque il fianco sinistro ai Consacrati,
seppur di poco.} Stavamo parlocchiando con i vostri Cavalieri, soprattutto con sta
bellezz..bocconcin...hem, Semhare! {Alza entrambe le braccia all'unisono, incrociandole sul
pettorale in cuoio borchiato all'altezza del ventre, con le mani ben appoggiate sui bicipiti
opposti,ben contratti sotto gli spallacci in ferro.}

22:35 Eoghan [Cancelli] <aggrotta la fronte, andando ad ascoltare le parole che l’Agarthi gli

rivolge. Il capo si rialza, andando ad osservarlo da quel suo starsene in ginocchio al cospetto
altrui. Il capo si muove appena, andando ad annuire qualche volta in più e qualche volta di
troppo. Il braccio destro vien flesso, andando a poggiare l’avambraccio sulla gamba destra. Il
busto è costretto così ad incurvarsi ancora, lasciando che lo sguardo si soffermi sul terreno che
ha ai suoi piedi. Non si perde nei discorsi altrui, andando ad adocchiare semplicemente Ohaarn
ed il suo fare al suo fianco>
22:36 Ohaarn [Cancelli] <Istruisce i tendini e le fibre dei propri muscoli compatti a muovere

l’intero peso a favore di Eoghan – ne CERCA il FIANCO DESTRO. L’altezza del Duergar, messa
a confronto col Redentore inginocchiato, è parimenti. Ma negli occhi dell’Anziano Khaza Grigio
v’è la grandezza di un Gigante di Pietra. Al sorriso di Agarthi risponde il grugnito profondo,
viscerale, animalesco, dello StoneHelmet. Schiaccia la ghiaia sotto i suoi piedi e rimane
frontale a Kebrah, Agarthi e MATTITUDE. Fissa quest’ultimo, ed imbocca una frase chiara,
sovrana, con la calma dei Boia.> Rispetto, Aculeo. Immediatamente. <Va a guardare il Re e lui
soltanto, dal basso della sua stazza, compatto in quell’agglomerato di pelle ruvida, spessa e
grigia che gli pesa un quintale, metallo escluso.> Re. <Sfiata, come da ordinanza, ad ordine
attuato.>
22:41 Kebrah [Cancelli|Int.] <ha per Agarthi ogni premura, traducendo immediatamente ed

indirettamente la sequenza delle sue parole in ordini, tanto che, al culmine delle
argomentazioni del Tetragono, si riatta sino a riconquistare la statuaria postura. Lo sguardo,
tuttavia, mai s'incaglia entro le orbite del vampiro, in un gesto di manifesto rispetto> Non c'hio
sappia, Tetragono <riguadagnando la saldezza, sposta per un istante gli occhi su Eoghan,
colpito dall'ordine di Agarthi e, subito dopo, su Ohaarn> Se mi consentite, Tetragono,
m'apprestavo a ricevere la bozza predisposta dall'aculeo per apprezzarne la conformità con le
intese di massima raggiunte per le vie brevi <esplicita verso Agarthi e solo dopo torna a far
riposare lo sguardo su MATTITUDE> dunque <cercando di riprendere un passo verso il
mannaro> se voleste fermarvi, appare di gradimento per il Tetragono <quasi fosse un invito>
22:43 Agarthi [Cancelli] Il disagio è tutto Vostro, Steppenwolf. [ Cosi principia scattando con

i suoi occhi totalmente neri su MATTITUDE per il tempo di un battito di ciglia sufficiente,
comunque, ad evidenziare il principio di un processo osmotico involontario che il suo odore di
sangue sprigiona in lui: una goccia di antichissima Vitae ne screzia quei mari di nero odio di un
rosso ardente. ] Ho imparato molto tempo fa a combattere al fianco di Mannari nel nome di
Dio. Non certo un piacere ma sempre, comunque, un Onore. Nel corso di una crociata contro le
Fiamme di Themis mi ammalai; il Fato ed il mio Comandante mi resero ciò che sono ora. La
Fede e la Volontà e Dio in virtù di esse mi hanno reso un R e. [ La destra snuda lo Spadone,
*Unitas*, la sinistra adagia il fodero a terra e segue, sotto, la destra guantata
sull'impugnatura, puntandola in direzione di Eoghan. Kebrah. ] Ovviamente, concesso.
22:47 Mattitude [Cancelli] Lasciate parlà il Re, duregar...rispetto, immediatamente!

{Mantiene il sorriso sul volto ispido, rispondendo a Ohaarn ma continuando ad alternare lo


sguardo solo tra Kebrah ed Agarthi.} Disagio ancestrale che controlliamo per anzianità, seppur
qualche volta...e per la mia stirpe...{Chiude per un attimo gli occhi, iniziando a respirare più
lentamente e mischiando il respiro a dei lunghi ringhi gutturali ogni volta che espira.} Il
passato che ritorna, seppur le schiere siano diverse...chissà se un giorno dovrà ripetersi una
battaglia così. {Il petto si gonfia all'interno del pettorale, cercando di mostrarsi più grosso
mentre le braccia vanno muovendosi nuovamente verso il basso, con il braccio destro che
ricade lungo il fianco come privo di vita ed il sinistro che rimane fermo a mezz'aria,offrendo la
pergamena a Semhare.}

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