Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Futurismo
Il Futurismo nasce all'inizio del Novecento, in un periodo di notevole fase evolutiva dove tutto il mondo dell'arte e
della cultura era stimolato da numerosi fattori determinanti: le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i
grandi cambiamenti politici e le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione, come il telegrafo senza fili,
la radio, gli aeroplani e le prime cineprese; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione
delle distanze e del tempo, "avvicinando" fra loro i continenti.
Il XX secolo era quindi invaso da un nuovo vento, che portava all'interno dell'essere umano una nuova realtà:
la velocità. I futuristi intendevano idealmente "bruciare i musei e le biblioteche" in modo da non avere più
rapporti con il passato e concentrarsi così sul dinamico presente; tutto questo, come è ovvio, in senso
ideologico. Le catene di montaggio abbattevano i tempi di produzione, le automobili aumentavano ogni giorno, le
strade iniziarono a riempirsi di luce artificiale, si avvertiva questa nuova sensazione di futuro e velocità sia nel
tempo impiegato per produrre o arrivare ad una destinazione, sia nei nuovi spazi che potevano essere percorsi,
sia nelle nuove possibilità di comunicazione.
Questo movimento nacque inizialmente in Italia e successivamente si diffuse in tutta Europa.