DOMENICA
13 MAGGIO 2018
POLPACCI&NUVOLE
Alviero e i PesceCanini
Ispirata dal tifo molto speciale del ‘Magico’, la Cremo invece di farsi friggere nell’olio bollente della
paura si mangia il Venezia, torna a vincere dopo la bellezza di centoundici giorni e scaccia i fantasmi
di GIOVANNI RATTI
n Tu ti aspetti una tranquilla
visita all’acquario dei pesci
grigiorossi, innocui e un po’
qualunque come quelli che al
luna park una volta se tiravi la
pallina da pingpong nel vaso
ne portavi a casa uno da re-
galare al gatto. E comunque tu
sei il Venezia che se la gioca
per la serie A e gli altri non
vincono da centoundici giorni
feste comprese. O in tempo
calcistico milleseicentoventi
minuti più recupero. A metà
partita sei un po’ meno spa-
valdo perchè l’hai vista po-
chino, però rassicurato dal
fatto che dopo aver ballato un
po’ di rumba (a ritmo comun-
que moderato) sei in parità e
sotto sotto pensi ancora di fa-
re bottino.
E allora com’è che alla fine ne
hai presi cinque senza nem-
meno poter dare la colpa al
portiere, e i pesciolini grigio-
rossi invece di diventare frit-
tura nell’olio bollente della
paura sono diventati undici
PesceCanini, vabbè di acqua
dolce anzi dolcissima, e han-
no ridotto te Venezia a uno
spiedino di cinque bocconi, e
l’olio bollente lo hanno tra-
cannato come malvasia? Se ti
può consolare, nemmeno noi
che siamo felici di quello che è
successo ci abbiamo capito
granché, ci limitiamo a go-
dercelo.
Per quanto non credo ti inte-
ressi troppo, ti informo che
per essere la settimana che
portava all’Armageddon era
stata abbastanza normale. Si
era tornati dalla visita alla
squadra già traslocata al piano
di sopra con un punto, con la
sensazione di un impianto
squadra che si sta solidifican-
do in tempi compatibili con le
urgenze di classifica, con negli
occhi il gol più bello come
manovra e quindi più facile
come conclusione dell’intero
campionato, e con la spina di
essere stati acciuffati da un ri-
gore truffaldino. Insomma
non si era ancora trovata la
soluzione alla necessità di da-
re un taglio al viaggio alluci-
nante che ci aveva cacciato
nelle budella meno frequen-
tabili del campionato, e per
fortuna che arrivavi tu, il dif-
ficilissimo Venezia, dato che
fin qui più facili erano più ci si
era fatti male. E per fortuna
dalle porte girevoli dell’infer-
meria per qualcuno che è en-
trato qualcuno è anche uscito.
E poi stamattina in centro c’e-
ra l’uomo che qualsiasi grigio-
rosso giù di corda vorrebbe
incontrare, l’Alviero, e gli ho
stretto la mano due volte spe-
rando di prendergli un po’
della sua polverina magica,
con cui impollinare la presta-
zione dei suoi successori.
La formazione a parte un Pic-
colo dettaglio è ricalcata su
quella di lunedì.
La Cremo ci mette ottanta se-
condi per andare avanti. Cross
di Perrulli, testa di Canini e
Modolo inganna il proprio
portiere. Stai a vedere che alla
Cremo sono finalmente spun-
tati i denti, e sono i Canini di
Dracula.
Il Venezia tarda a mandare il
motore in temperatura, Per-
rulli inaugura la serie di spre-
co su possibili contropiede
Sport 43
mette fuori in modo quasi ir-
reale. Inzaghi mette la punta
in più, Macek che di nome fa
Roman dà il cambio a Piccolo,
la Cremo è ancora imperfetta
per carità ma sta in campo
con una irriducibilità e una
voglia che non le si vedevano
da parecchio. La paura, quella
figlia di mignatta, non smette
di succhiarci il sangue, ma
adesso non trova più pelle di
neonato da bucare ma scorza
di rinoceronte. Il terzo cambio
ha il colore dell’azzardo, Go-
mez per Perrulli che esce in
una giusta doccia di battima-
ni. La Cremo si apposta, fa te-
mere di essere in riserva, e si
sa il Venezia è uno scorpione
con la coda velenosa. Ma la
partita fa l’ultimo salto mor-
tale, come l’acrobata del circo
che tiene l’esercizio più spet-
tacolare per la fine dopo aver
Andrea Mandorlini fatto spaventare il gentile
pubblico con le sue finte ca-
dute. Minuto novanta meno
nove, una manovra corale
perfino bella finisce per ar-
mare il sinistro di Pesce ed è
giusto che sia lui a infilare
nell’angolo dove Audero non
può volare e da cui invece vo-
la via la paura come un pic-
cione spaventato, o come i
brutti sogni all’alba. Cremona
urla come un pescivendolo e
nell’urlo ci sono felicità e sol-
lievo e scarico di paura. Il Ve-
nezia scioglie, la Cremo tra-
scinata anche da Croce ha l’a-
Giampietro Perrulli contrastato da Stulac Pippo Inzaghi del Venezia ria di chi scaricata l’ansia ri-
scopre che giocare al pallone
più o meno corti che si offro- palloni dai piedi avversari, rischia di strapparsi via la B dei peones, Giampi Perrulli al può perfino essere divertente.
no. Si manovra benino, si con- Piccolo spreca un raid di Cro- come un cerotto che fa male. quale capita di prendere de- E infatti i sei minuti di recu-
ferma la drastica diminuzione ce, la Cremo continua ad ave- Perchè l’entrata di Garcia Te- cisioni sbagliate ma stavolta pero che sembrano un acca-
di errori gratuiti già notata a re, e sprecare, opportunità per na tarda due minuti, un cre- ne prende una da genietto, nimento mica tanto terapeu-
Empoli; però l’avarizia nel doppiare il colpo. Al 33’ Per- paccio nel quale precipita il entra in ghirigoro in area e tico invece saranno come il
movimento senza palla (pau- rulli azzecca un aggancio sul vantaggio. Altro cross di Ga- trova la caviglia giusta su cui pavone che apre la coda, la
ra che il caldo succhi la ben- quale in tempi più sereni si rofalo, e stavolta il colpo di te- planare, rigore anche per noi. squadra coglie l’occasione per
zina dai serbatoi?) depotenzia spenderebbe un paragrafo, sta di Litteri trova la mano di Piccolo si prende sulle spalle versare alla sua gente una
la manovra. Il Venezia a sua invece messi come siamo si Claiton, il fischio cancella l’il- il mondo grigiorosso che sta specie di risarcimento danni
volta gira a bassi regimi, ma i pensa solo che manca ancora lusione che l’arbitro non abbia tutto in quel tiro, che è buono per i mille spaventi che le ha
cross di Garofalo (sul quale una vita. visto. Ujkani legge il tiro di anzi ottimo direi come la cera fatto passare. Segna il nostro
Piccolo si affanna) fanno suo- E dopo aver governato la par- Litteri che però è troppo com- dei Caroselli, infatti Audero prode Arini, all’ultimo secon-
nare l’allarme aereo davanti a tita per quaranta minuti la petente per essere parato. tocca la palla ma non la toglie do Macek che di nome fa Ro-
Ujkani. Al 22’ proprio Garofa- Cremo trova il modo di but- I fantasmi tornano allo Zini dalla porta. Si balla ancora co- man dimentica la sua timi-
lo crossa dalla trequarti, Sa- tarsi via. Minuto 42, angolo come un plotone d’esecuzio- sa credi, Ujkani e il palo tol- dezza ed entra in porta col
mir rimedia su Litteri ma Bru- per noi e schizza via il Vene- ne di rientro dopo una licenza. gono dalla porta un altro ten- pallone. E così chi l’avrebbe
scagin ribatte in gol, e a sal- zia, Renzetti salva al limite Adesso si giocherà a chi è più tativo di Litteri, poi uno del mai detto ci sentiamo perfino
varci provvisoriamente è la dell’area ma intanto Marconi avanti nella cottura. Ma per Venezia che non riconosco ma un po’ Romanisti.
bandierina. Pesce sbullona si strappa. E anche la Cremo fortuna ci pensa il meno peon comunque ringrazio di cuore © RIPRODUZIONE RISERVATA
Risultati e classifica Classifica La salvezza è ormai matematica
Classifica Punti Giocate
41ª giornata di serie B
Empoli* 82 41
grazie alla sfida da giocare Ascoli-Brescia
Risultati
Frosinone 71 41 n La salvezza della Cremo-
Avellino-Spezia 1-0 nese è matematica. La certez-
Brescia-Empoli 0-2 Parma 69 41 za nasce dalla sconfitta del
Carpi-Cittadella
p 1-1 Palermo 68 41 Brescia che con 47 punti resta
alle spalle dei grigiorossi. Una
Cremonese-Venezia 5-1 Venezia 66 41 condiz ione che p ot r ebbe
Entella-Frosinone 0-1 Bari 64 41 sembrare insufficiente per fa-
Foggia-Salernitana
gg 1-0 re dormire sonni tranquilli e
Cittadella 63 41 invece in soccorso della squa-
Palermo-Cesena 0-0 dra di Mandorlini arriva il ca-
Parma-Bari 1-0 Perugia 60 41 lendario che riserva venerdì
Perugia-Novara
g 1-1 Foggia 57 41 prossimo lo scontro diretto tra
Ascoli e Brescia.
Pescara-Ascoli 0-1 Spezia 53 41 Tra i grigiorossi e la zona pla-
Pro Vercelli-Ternana 2-1 Carpi 52 41 yout ci sono 3 punti di distac-
co ma sono quattro le squadre
Prossimo turno 18/5/2018 Salernitana 51 41 di mezzo. Il Novara con 44
punti è quartultimo e non rag-
Ascoli-Brescia ore 20.30 Cremonese 48 41 giungerà mai la Cremonese,
Bari-Carpi ore 20.30 Brescia 47 41 quindi una squadra condan-
nata ai playout quanto meno
Cesena-Cremonese ore 20.30 Pescara 47 41 esiste già.
Cittadella-Pro Vercelli ore 20.30 Cesena 47 41 Questo significa che tre squa-
Empoli-Perugia
p g ore 20.30 dre tra Ternana, Pro Vercelli,
gg
Frosinone-Foggia ore 20.30
Avellino 45 41 Entella e Novara retrocede-
ranno direttamente, mentre
Novara- Virtus Entella ore 20.30 Ascoli 45 41 una potrà salvarsi attraverso i
Salernitana-Palermo ore 20.30 Novara 44 41 playout.
Resta quindi da stabilire quale Roman Macek Michele Canini contro Garofalo
p
Spezia-Parma ore 20.30 Entella 41 41 sarà la quintultima squadra:
Ternana-Avellino ore 20.30 ora c’è l’Ascoli con 45 punti e i in virtù del calendario, una vezza è ormai certa.
Pro Vercelli** 40 41
marchigiani potrebbero an- vittoria dell’Ascoli vorrebbe Il risultato di venerdì prossi-
Venezia-Pescara ore 20.30
Ternana** 37 41 cora agganciare la Cremonese, dire sconfitta per il Brescia che mo a Cesena non conterà più
* promosso in A ** retrocessa in C
con cui sono in vantaggio ne- resterebbe dietro ai grigioros- nulla.
gli scontri diretti, ma proprio si. Per questo motivo la sal- © RIPRODUZIONE RISERVATA