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indice
Introduzione pag 6
PASSO NUMERO 1
PASSO NUMERO 2
PASSO NUMERO 3
Curiosità pag 19
PASSO NUMERO 4
PASSO NUMERO 5
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PASSO NUMERO 6
Curiosità pag 23
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introduzione
Da oltre 20 anni sono appassionata dalla cultura del Vino e continuo ancora oggi,
con grandi soddisfazioni a studiare ed approfondire, spesso anche con viaggi in giro
per l’Italia e all’estero per degustare dei buoni Vini e conoscere nuove realtà.
Ho scoperto che forse, perché cosi affascinante, legato ad antiche tradizioni, il vino
suscita un interesse sempre più diffuso, e il desiderio di decifrare ogni segreto, stimola
una ricerca creativa che porta a scoprire, in angoli nascosti tra le colline, frammenti di
storia e momenti di piacere.
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introduzione
Allora che fare, se tu senti il desiderio di conoscere e saperne di più? Magari hai anche
pensato di farti una cultura “fai da te”, (in mancanza di una persona di riferimento a cui
poter chiedere), leggendo qualche libro, ma fra tanti libri non è neanche facile scegliere
qual’é quello più adatto a te, probabilmente ne hai anche comprato qualcuno, che hai
abbandonato presto, perché il vino ha un linguaggio tutto suo, e se nessuno ti spiega
cosa vogliono dire certi termini, è proprio difficile capirne il significato.
Ad esempio:
se ti dicono o leggi che un vino è fresco, nel linguaggio del vino, si intende che ha
acidità, ma tu potresti capire che si vuole dire freddo, cioè dal frigo,
o se ti dicono che il vino é caldo, può voler dire che è caldo di temperatura ma anche
caldo perché ha una alcoolicità ecc…
Può darsi che hai anche pensato di fare delle degustazione un po’ qua
e un po’ là, così da poter imparare qualcosa, ma senza una base, destreggiarsi fra i
diversi tipi di vini diventa problematico e spenderesti diversi soldini.
Questi problemi li capisco bene perché li ho sperimentato in primis sulla mia pelle…
qualche anno fa, e quindi so bene quanto è difficile, quanta dedizione, pazienza e
tempo ci vuole per intendersene.
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introduzione
Ecco i 6 principali passi che puoi fare fin da subito, per cominciare a capire se
quello che stai degustando è un vino di Qualità.
In questo e-book ti parlerò proprio della cosa a cui tieni di più, ossia La QUALITA’ e a
come RICONOSCERLA.
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perché dovrei applicare questi consigli
• Se stai leggendo questa guida, probabilmente sei tra quelli/e che hanno già notato
che, oggi intendersene di vino è, come avere una marcia in più.
• Oppure sei fra quelli che non vogliono più sentirsi come un pesce fuor d’acqua
quando si parla di Vino.
• Oppure sei tra quelli che il vino è sempre stato il tuo hobby preferito, e per lavoro o
altro non hai mai avuto modo, di approfondire ed hai sempre rimandato.
Sicuramente sai quanto è importante l’autostima, e fare bella figura è una gran bella
cosa! (si sa che piace a tutti ).
Anche tu avrai notato più volte, andando a cena fuori, che se c’é una persona che sa
di Vino, quando il cameriere porta il vino in tavola per l’assaggio, viene guardato con
ammirazione da tutti.
• Ti sarà capitato anche di lasciare questo compito a qualcun altro proprio perché
non sapevi da dove cominciare.
• Oppure a una cena con la tua dolce metà (sono quei momenti dove il vino non può
mancare sulla tavola) lasciar fare al cameriere per paura di sbagliare.
• Oppure semplicemente a una cena di lavoro importante dove proprio tu hai fatto
l’invito e al momento di scegliere il vino, hai dovuto affidarti a qualcun altro.
Nella mia esperienza ho potuto constatare, che anche le cose che ti sembrano difficili,
con un metodo, dei giusti consigli e un pizzico di buona volontà, puoi ottenere degli
evidenti risultati e soddisfazioni.
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la differenza tra degustare e bere
Una pratica che oltre ad una buona conoscenza del vino, necessita anche di abilità e
sensibilità, che si ottengono con l’esercizio e l’esperienza.
Mentre bere è un atto istintivo, che serve per rinfrescare la gola, come l’acqua e altre
bibite dissetanti e non occorre bere a piccoli sorsi. Non è richiesta nessuna competenza.
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come si degusta
Come si Degusta?
• L’analisi visiva
• L’analisi olfattiva
• L’analisi gustativa
La degustazione è un’arte antica, fin dai tempi dei Greci, si annovera fra le attività
sociali, non si addice agli appassionati solitari, perché l’assaggio invita al confronto,
alla discussione, all’interpretazione delle sensazioni attraverso parole appropriate,
acquisite con lavoro, dedizione ed esperienza.
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passo numero 1
PASSO NUMERO 1
Uno degli errori che spesso si commettono, quando si apre una bottiglia di vino, è quello
di sottovalutare l’importanza della scelta del giusto bicchiere, dove poter degustare le
varie tipologie di vini.
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passo numero 1
Come anche, chi ama il vino sa, quanto è importante avere a disposizione degli
strumenti, per apprezzarlo in tutto il suo valore, eccone alcuni:
1- Cavatappi professionali per non sbagliare mai,
2- il Decanter da usare per i vini invecchiati,
3- il Termomentro per servire il vino sempre alla giusta temperatura,
4- e il classico Tastevin, che adoperano i sommelier negli eventi importanti.
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passo numero 1
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passo numero 1
Flut
La personalità di un vino può essere esaltata o sacrificata a seconda del bicchiere che
viene utilizzato.
Per quanto riguarda i materiali, quello più apprezzato è il cristallo e per poter essere
chiamato cristallo deve avere almeno 24% di piombo con l’obligo di esporre l’apposito
bollino di certificazione.
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passo numero 2
PASSO NUMERO 2
Dopo aver versato il vino nel calice da degustazione, non resta che prenderlo in mano
e iniziare la valutazione, anche se questa operazione può sembrare banale, in realtà ci
sono delle indicazioni che dovrebbero essere seguite.
Un calice non si prende mai per il corpo, (cioè la parte più larga del bicchiere) a parte
la poca eleganza nel tenere un calice per il suo corpo, per chi degusta vino ci sono
altre diverse ragioni importanti, prima di tutto il calore della mano riscalderebbe il vino
e, come vedremo più avanti, la temperatura è un fattore determinante per la corretta
valutazione di un vino.
Oltre a questo, renderebbe difficoltosa la valutazione visiva del vino, in quanto la
mano, ostacolerebbe la visione del contenuto del bicchiere un’altra ragione è che,
l’esame olfattivo potrebbe essere alterato, da eventuali odori presenti nella mano e
che disturberebbero la reale analisi olfattivo del vino.
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passo numero 3
PASSO NUMERO 3
Quando ti versano (o versi) il vino nel bicchiere osserva il colore, perché da qui puoi
subito farti una idea.
Per quanto riguarda i Vini Bianchi in generale, comincia a capire come non devono
essere.
Nel mondo del vino c’é un termine esatto per descrivere questo tipo di vino, ed è:
“ Vino Ambrato” per ricordartelo meglio, pensa al colore delle pietre preziose
dell’Ambra e del Topazio.
Queste tonalità rappresentano un aspetto negativo, in quanto rappresentano una
accentuata ossidazione, e quindi puoi capire subito che, ti trovi davanti a un vino scadente.
Invece il colore che dovrebbe avere è: un bel colore giallo che va dal Giallo
Verdolino al Giallo Paglierino, e al Giallo Dorato, a secondo della tipologia, provenienza,
maturazione in legno ed età.
Attenzione…
Vini Rosè
Quando valuti il colore di un vino rosè , le tonalità positive sono:
Il Rosa Tenue: alcuni vini hanno proprio un colore delicato, come il colore dei petali di
rosa, (facile da ricordare), questo colore si può trovare sia nei vini, (in genere provenienti
dal nord Italia), che negli spumanti.
Rosa Cerasuolo: anche qui si ricorda bene, perché ricorda il colore delle ciliegie, sono
vini provenienti dal centro e dal sud.
Rosa Chiaretto: questi vini hanno un colore rosè molto intenso, quasi come un vino
rosso giovane, leggermente più chiaro.
Se invece hai davanti un Vino Rose’ con una tonalità che va’ verso l’aranciato, stai
sicura che è un vino vecchio, che ha perso ogni freschezza, caratteristica positiva e
quindi priva di pregio.
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passo numero 3
Vini Rossi
Per i Vini Rossi, quando valuti il colore, se ti trovi davanti un grande vino rosso maturo
invecchiato, avrà sicuramente una tonalità aranciata, (paragonabile al colore dei
mattoni), perché ha subito un lungo invecchiamento, questo è da considerare normale.
Se invece questa tonalità la riscontriamo nei vini rossi giovani è un “ fattore negativo”
e indica un precoce stato di maturazione e un avanzato stato di degradazione.
Secondo la tipologia, il colore deve essere di un rosso rubino, somigliante alla pietra
preziosa del rubino, tendente al granato.
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passo numero 4
Curiosità
PASSO NUMERO 4
Il profumo del vino è senz’altro un indicatore importante per la qualità del vino.
Ed è relativo all’intensità e alla persistenza dei profumi.
Il floreale: che ricorda fiori di diverso tipo, come: acacia biancospino, violetta, mammola
ecc.
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passo numero 4
Il fruttato: che ricorda la frutta come la mela verde negli chardonnay, la pera nel pinot
grigio, ecc..
L’erbaceo: che ricorda l’erba tritata, essenze vegetali come il peperone verde, la foglia
del pomodoro, questi sentori erbacei si trovano nei vini/vitigni Cabernet Sauvignon,
Sauvignon Blanc, Riesling Renano, Lagrein ecc..
Speziato: qui si sentono profumi di spezie come pepe nero, cannella, chiodi di garofani.
Un esempio è il vitigno/vino Syrah, questi profumi si sentono anche in vini invecchiati
in botti di legno .
• Profumi primari: sono tutti quei profumi che derivano direttamente dal tipo di uva
(moscato, malvasia ecc..)
• Profumi secondari: che derivano dalla vinificazione, sia durante la pigiatura che
durante la fermentazione.
Quelli più comuni sono i floreali come l’acacia biancospino, fiori d’arancio ecc..
• Profumi terziari: che derivano dall’invecchiamento e dalla maturazione, come lo
speziato, l’anice, la cannella, chiodi di garofano ecc..
Oppure in casa, si possono sentire profumi di frutta matura o acerba, spezie varie,
profumo di cioccolata, ogni genere di profumi, una volta percepito, va memorizzato,
quindi odoratelo diverse volte.
Questo allenamento vi permetterà di crearvi un vostro vocabolario/memoria olfattiva,
che vi servirà quando degusterete un vino. In questo modo affinerete sempre di più la
vostra sensibilià olfattiva.
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passo numero 5
PASSO NUMERO 5
Il gusto del vino è dato dall’insieme delle sensazioni di dolcezza, acidità sapidità,
amarezza e delle sensazioni retronasali olfattive (aroma in bocca), la parte direttamente
interessata è la lingua.
Un esempio:
sensazioni al primo impatto, per quanto riguarda i vini bianchi, specialmente se
sono giovani, cioè’ non sono barricati, devono lasciare una sensazioni di piacevole
freschezza.
Oppure
se si degusta un vino rosso avrai delle sensazioni pulite, asciutte, e piacevolmente
amarognole.
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passo numero 5
Capita più sovente di quanto non dovrebbe, bottiglie mal conservate, tenute in piedi,
alla luce o peggio ancora al caldo, che si rivelano spesso imbevibili perché sanno di
tappo.
Può capitare anche con una bottiglia pregiata, che fare? Se siete a casa e la bottiglia
è stata acquistata in enoteca, si può provare a riportargliele e farsela cambiare, sé la
persona è corretta, come credo, non avrà nessun problema a cambiarvela.
Se invece vi trovate in un ristorante, siete anche fortunati, perché potete garbatamente
rifiutarla, argomentando gentilmente il difetto, facendovela sostituire,
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passo numero 6
Il momento migliore per rifiutare una bottiglia è quello della prima degustazione, sta a
voi usarlo al meglio, riuscendo a motivare ragionevolmente il vostro rifiuto.
Se c’è un sommelier, tutto è più facile, perché difficilmente vi serviranno una bottiglia
difettosa.
PASSO NUMERO 6
Curiosità
A proposito di termometri…
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passo numero 6
Abbinamento Cibo-Vino
Mestiere o divertimento?
L’abbinamento e’ sicuramente un’arte che aiuta chi cucina, ma anche chi mangia.
Il vino viene goduto al meglio a tavola, l’aspetto importante è riuscire ad apprezzare
al massimo ciò che si sta mangiando e ciò che si sta bevendo, armonizzarli per farli
esaltare a vicenda
La prima regola è che il sapore e la struttura del vino debbano essere di intensità
quanto più simile al piatto,
• Soggettivo
• Tradizionale
• Stagionale
• Emotivo
• Logico
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passo numero 6
L’abbinamento logico: si basa sul gusto e sugli stimoli del cibo e del vino. Voglio
ricordarti che le varie pietanze presentano differenze organolettiche variabili, dovute
non solo alla varietà di ingredienti utilizzati, ai diversi tipi
di cottura ma anche alle diverse tradizioni culinarie.
Abbinamenti Regionali
Piemonte
Agnolotti al sugo Barbera
Anatra farcita Barbaresco
Valle d’Aosta
Lardo di Arnad Vino con le bollicine (Franciacorta)
Fondue alla valdostana Un fruttato, Gamay
Bistecca di manzo alla valdostana Chambave rosso
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passo numero 6
Liguria
Trofie al pesto genovese Vermentino ligure
Cappon magro genovese Vermentino o Rossese
Lombardia
Bresaola della Valtellina Rosso giovane con buona acidità
Risotto allo zafferano Albana di Romagna amabile
Friuli
Prosciutto san Daniele Tocai
Granseola alla triestina Ribolla gialla
Capriolo in salmì Cabernet Sauvignon
Veneto
Bigoli al sugo d’anatra Lessini durello
Casunzei ( ravioli di zucca) Valpolicella ripasso
Baccalà alla vicentina Valpolicella classico
Insalata di Gallina in saor Sauvignon bianco
(alla padovana)
Toscana
Pappa al pomodoro Chianti colli fiorentini
Bistecca alla fiorentina Chianti classico
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passo numero 6
Umbria
Frittata al tartufo nero di Norcia Sagrantino di Montefalco
Tegamaccio di pesce di lago Torgiano bianco
Lazio
Bucatini all’amatriciana Aleatico di Gradoli
Maccheroni alla carbonara Aleatico di Gradoli
Cotiche con i fagioli Rose’ colli Etruria viterbese
Abruzzo e Molise
Maccheroni alla chitarra Montepulciano d’Abruzzo
Sogliole alle olive Pecorino
Agnello ai peperoni Aglianico del vulture
Campania
Pizza margherita La birra è l’ideale ma se si
vuole sperimentare si può’
provare, Barbera, o un Tocai
Agnolotti alla napoletana Ischia bianco
Pasta alla puttanesca, Fiano di Avellino
qualcuno dice che è una ricettaromana
altri campana, la leggenda dice che è
nata a Ischia
Puglia
Cozze ripiene gratinate Salice salentino rosso
Minestra di face e cicoria Alezio rosato
Orecchiette alle cime di rapa Locorotondo, Gravina
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passo numero 6
Basilicata
Fusilli con le fave Gioia del colle bianco
Agnello in casseruola Aglianico
Calabria
Sarde a scapece Cirò
Lombatina d’agnello Cirò rosso
Sicilia
Pasta alla norma Alcamo bianco
Caponata di melanzane Cerasuolo di vittoria
Cannoli alla siciliana Malvasia delle Lipari
Sardegna
Porceddu Cannonau di Sardegna
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passo numero 6
Abbinamento formaggio-vino
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e ora cosa devo fare?
Innanzitutto voglio ringraziarti, per essere arrivato fin qui e per avermi dato la possibilità
di farti vedere il mondo del vino, dal mio personale punto di vista.
Con i 6 passi che ti ho illustrato in questa breve ma utilissima guida hai creato delle
basi molto solide, quindi sei sulla buona strada per ottenere degli ottimi risultati e fare
delle interessanti Degustazioni!
Ora continua a scoprire tutti gli altri Segreti, Risorse e consigli su:
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che via via verranno pubblicati, per diventare sempre più un Esperto.
Se vorrai approfondire (come io spero che lo sia), quello che hai iniziato e metterti alla
prova, sarò felicissima di essere la tua compagna di viaggio.
puoi scrivermi a:
segreteria@degustareilvino.com
info@corsodegustazionevino.it
Ciao
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