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• P O S S I B I L I A P P L I C A Z I O N I D I U N A T E C N O L O G I A A N C O R A P O C O C O N O S C I U TA
P
generation), rappresenta un particolare
er cogenerazione, denominata sviluppo dei sistemi di cogenerazione nei
anche Chp (Combined heat and quali viene recuperata, per mezzo di cicli
power), si intende la produzio- frigoriferi, quota parte o la totalità del-
Con apparecchiature
ne contemporanea di energia l’energia termica generata per la produ- come gli assorbitori a bromuro di litio
elettrica e calore, considerati entrambi zione di energia frigorifera (figura 2). è possibile condizionare gli edifici
effetti utili, partendo da una sorgente di a partire dal calore dei generatori
energia primaria mediante un unico si- Sistemi di trigenerazione
stema (figura 1). In altre parole la coge- funzionamento (sistemi di dissipazione,
nerazione consiste nell’impiego utile del Gli elementi fondamentali di un siste- strumentazione di regolazione e control-
calore scaricato da un ciclo di potenza, ma di trigenerazione, che ritroviamo in lo dell’impianto, sistemi di antinquina-
che risulterebbe altrimenti inutilizzato. tutte le soluzioni impiantistiche, sono mento e di insonorizzazione, ecc.).
La riduzione di tale refluo termico con- sostanzialmente due:
sente la sostanziale diminuzione, a pa- • il motore primo che attua la conver- Motori primi
rità di servizio reso all’utenza, dei con- sione dell’energia termica introdotta in
sumi di energia primaria. L’entità del ri- energia meccanica, accoppiato a un ge- I motori primi utilizzati per la cogene-
sparmio varia a seconda delle tecnologie neratore elettrico che trasforma l’energia razione o trigenerazione possono essere
impiegate e delle condizioni di utilizzo meccanica in energia elettrica; suddivisi in due classi.
dell’energia elettrica e del calore prodot- • una macchina frigorifera che attua la A un grado di libertà. Per i mo-
ti. In via approssimativa tale risparmio conversione dell’energia termica prodot- tori primi a un grado di libertà, la defi-
può essere stimato attorno al 35-40%. ta in energia frigorifera. nizione della potenza elettrica fissa ne-
Chiariamo i concetti appena esposti con A questi va aggiunta una serie di im- cessariamente anche la potenza termica
un esempio. Se si utilizzano 100 unità pianti ausiliari che ne consente il corretto (o viceversa). Tra questi si annoverano
• Un miglioramento dei rendimenti glo- bile, a causa delle seguenti circostanze: riguarda la rete di distribuzione del ca-
bali di utilizzo e quindi una diminu- • le utenze assorbono energia elettrica, lore e del freddo;
zione dei consumi (a parità di poten- calore e freddo con leggi sostanzialmente • la cogenerazione si presenta vantag-
za) delle fonti energetiche tradizionali indipendenti e, considerando che l’elet- giosa quando la domanda di calore è a
(idrocarburi), limitando la dipenden- tricità non è praticamente accumulabile e bassa temperatura, vantaggio di entità
za dei Paesi industrializzati dai Paesi il calore e il freddo lo sono solo per brevi tanto maggiore quanto più bassa risulta
esportatori di petrolio meglio conosciuti periodi, la trigenerazione è proponibile tale temperatura. Tali vantaggi vengono
come Opec (Organization of the petro- solo quando le domande di energia sono a mancare quando le temperature del
leum exporting countries), dipendenza contemporanee; vettore energetico termico sono relati-
che in questi ultimi anni, dato il costo • poiché, a seconda della soluzione im- vamente elevate (il limite di tali tempe-
sempre crescente dei combustibili de- piantistica adottata, i massimi rendi- rature dipende dal sistema cogenerativo
rivati dal petrolio, si è rivelata partico- menti di un impianto cogenerativo-tri- adottato);
larmente pesante. generativo si attuano intorno a un de- • il sistema cogenerativo si dimostra eco-
• Un maggior utilizzo, in termini di ore, terminato valore del rapporto energia nomicamente e tecnicamente vantaggio-
dell’impianto: il recupero del calore per elettrica/energia termica/energia frigo- so solo se la potenza richiesta dall’uten-
la produzione di freddo consente un au- rifera, è necessario che la domanda di za supera una determinata soglia mini-
mento delle ore di funzionamento an- elettricità e calore da parte dell’utenza si ma, variabile con la tipologia costruttiva
nue, e, con queste, crescono notevol- collochi all’interno del campo di valori dell’impianto stesso. Da ciò discende la
mente anche i risparmi conseguibili, del rapporto caratteristico della macchi- necessità di eseguire preliminarmente
mentre si riducono i tempi di recupero na impiegata; un’accurata analisi del sistema energeti-
dell’investimento. • sotto il profi lo logistico, affi nché si co in esame, l’individuazione dell’entità
• Una maggiore salvaguardia ambienta- realizzi una convenienza economica per e della variabilità dei prelievi, la distri-
le: visto che con i sistemi trigenerativi, a l’impianto, le utenze termiche, elettri- buzione delle utenze.
parità di energia utile ricavata, si impie- che e frigorifere devono trovarsi nelle Al di là delle limitazioni di natura tec-
ga una minore quantità di combustibile, vicinanze del sistema di generazione nica, la diff usione dei sistemi cogenera-
le emissioni di CO2 in atmosfera vengo- energetica, in particolare per quanto tivi, e ancor più di quelli trigenerativi, è
no notevolmente ridotte, contribuendo stata finora ostacolata soprattutto dagli
ad adempiere alle riduzioni imposte dal TABELLA 2 - Temperatura alti costi iniziali di impianto imputabili
protocollo di Kyoto. e recupero di calore dei fluidi alla maggiore complessità di tali siste-
• La riduzione dell’impatto ambientale operativi mi, se confrontati con i costi dei sistemi
e dei costi dovuti alle realizzazione della Temperatura tradizionali.
centrale tecnologica. Fluido operativo Calore (%) Da questo punto di vista la complessi-
(°C)
• La riduzione delle perdite di distribu- tà dell’impianto è tanto più insostenibile
Gas di scarico 30-35 400-500
zione dell’energia elettrica, termica e fri- quanto minore è la potenzialità dell’im-
Acqua di raffreddamento
gorifera resa possibile dalla vicinanza
motore
10-20 75-89 pianto stesso. •
dei luoghi di produzione con quelli di Mario Baldini
utilizzo della stessa. Aria di sovralimentazione Dipartimento di scienze agrarie
(nel caso di motori 13-25 130-150 e ambientali
turbocompressi)
Svantaggi Università di Udine
Olio di lubrificazione 4-7 75-85 baldini@uniud.it
L’applicazione pratica del concetto ap- Patrizia Simeoni
Il calore recuperabile a bassa
parentemente semplice di cogenerazio- temperatura si aggira attorno al 25% Alessandro Mattiussi
ne può diventare difficoltosa (e ancor dell’input termico, a fronte del 30-35% Dipartimento di energetica e macchine
più la trigenerazione), se non impossi- disponibile nei gas di scarico. Università di Udine