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Isaac Puente Amestoy (1896-1936) è stato uno degli autori anarchici più
noti in Spagna durante la Seconda Repubblica, soprattutto per il pamphlet
dal titolo "El Comunismo Libertario", tanto che Gómez Casas nella sua
celebre "Historia de la FAI" lo ha definito il teorico per antonomasia di
quest'impostazione del comunismo.
Nel dicembre del 1933 - dopo il trionfo elettorale delle destre alle elezioni di
novembre - partecipò a Zaragoza, come membro del comitato rivoluzionario
della CNT alla fallita insurrezione armata in Aragona.
Allo scoppio della rivolta dei generali reazionari Isaac Puente non fece
granché per mettersi in salvo, forse non aspettandosi quale selvaggia
operazione di sterminio le destre avessero programmato. Quindi il 28 luglio
del 1936 la Guardia Civil, agli ordini dei rivoltosi, non ebbe difficoltà alcuna
ad arrestarlo. Puente fu imprigionato nel carcere di Vitoria, e un tentativo -
ideato da Manuel Chiapuso, segretario della CNT a San Sebastián - di
realizzare uno scambio con l'industriale basco Ajuria, che era nelle mani
dei miliziani, non riuscì.
E così fu. La notte del 1º settembre 1936 molti prigionieri furono tirati fuori
dalla prigione per essere fucilati. Alcuni testimoni dicono di aver visto visto
Isaac Puente salire sul camion che l'avrebbe condotto alla morte,
indossando un impermeabile sul pigiama - segno evidente della frettolosità
con cui fu condotta l'operazione. Probabilmente fu ucciso in località
Pancorbo, nella provincia di Burgos.
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