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Dall’11 al 13 maggio si terrà a Madrid Forum Umanista, e vi volevamo invitare a portare e testimoniare la

vostra esperienza nell’Area Arte Collettiva.

Prima permettici di raccontarvi in generale di questo Forum.

Chi siamo?
Il Forum Umanista Europeo 2018 Ciò che ci unisce. Verso la Nazione Umana Universale è organizzato dagli
umanisti – individui, gruppi e organizzazioni e da tutti coloro che condividono gli ideali di fondo del Forum.
Siamo ottimisti e crediamo nella libertà di pensiero ed espressione, nel progresso sociale, nella democrazia
reale e nella nonviolenza. Pensiamo all’avvenire mentre lottiamo per superare la crisi generale del
presente.

Siamo internazionalisti, aspiriamo a una Nazione Umana Universale. Abbiamo una visione globale del
mondo in cui viviamo ma agiamo nel nostro ambiente prossimo perché il cambiamento nasce dalla base
della società. Non desideriamo un mondo uniforme, ma multiforme, nelle culture e nei costumi, nelle
autonomie locali e regionali e nelle credenze spirituali, atee o religiose che siano.

Cosa avviene nel Forum?


Creeremo spazi di convergenza; interscambio, discussione, dibattito, presentazioni di organizzazioni sociali,
partiti politici e individui consapevoli della necessità di cambiare questo mondo, per aprire nuove vie verso
il futuro.

Sentiamo il bisogno di unire le forze e di ispirarci a vicenda, di raccogliere e condividere esperienze, idee e
intuizioni delle diverse attività in campo culturale, sociale, artistico, educativo, ecc., sia come individui che
come associazioni.
Perché adesso?
In questo momento accelerato e in continuo cambiamento, la nostra visione e interpretazione del mondo
viene messa in discussione.

Chi è al potere sta provocando conflitti e disuguaglianze dappertutto, con conseguenze devastanti per
l’umanità. Tuttavia in questo mondo asfissiante sta apparendo una nuova sensibilità, una voce che
considera la vita umana il valore da mettere al centro della vita sociale, proteggendo allo stesso tempo
l’ambiente e le altre specie; tutti gli esseri umani devono avere le stesse opportunità e nessuno può essere
discriminato o escluso.

Come si possono tradurre in pratica queste aspirazioni a un


mondo migliore?
Nessuna organizzazione o persona può realizzare da sola i cambiamenti necessari. Il mondo cambierà
soltanto grazie allo sforzo comune di migliaia e migliaia di organizzazioni e individui che si muovono nella
stessa direzione di rispetto reciproco, tolleranza, libertà e nonviolenza, creando il progresso reale di cui
abbiamo tanto bisogno.

Ci piacerebbe molto che voi arricchiste il Forum Europeo con la vostra


partecipazione, con le vostre idee, esperienze e proposte nell’area ARTE
COLLETTIVA, di cui di seguito un breve inquadramento.

Opere d’arte collettive


Come espressione di una nuova sensibilità non individualistica ed egocentrica

Nel campo delle arti visive, da oltre 500 anni in Europa si assiste a una accentuazione dell’individuo a
scapito dell’insieme. Questo atteggiamento parte dal rinascimento e si palesa chiaramente ne “Le Vite…”
del Vasari. Nel periodo idealista e nel romanticismo si esalta il mito dell’artista solo, contro tutti, sofferente
e divino. Nell’arte moderna l’artista si pone come attore principale al di sopra dell’opera e del consenso e
comunicazione sociale. L’artista nell’arte contemporanea perde sempre più la centralità se non nella
facciata, il potere viene a poco a poco assunto dai critici, dai curatori, dai grandi musei e dalle case d’asta,
dove anche l’artista e le sue opere vivono il flusso irrazionale e speculativo dei mercati. L’individualismo
estremo, la competizione, la sopraffazione si accentuano anche nei settori delle arti storicamente di
insieme: la figura del direttore d’orchestra o del regista o dell’attore o ballerino famoso si assumono tutto il
merito del lavoro collettivo percependo compensi che valgono da soli la maggiore fetta dell’investimento.

Al contempo, vi è stata e continua a esserci un’altra linea più popolare e sotterranea, sociale e collettiva
che interpreta le arti come espressione di un insieme per l’insieme. Come nelle storiche “fabbriche”
medievali e prerinascimentali, gli artisti creano e si confrontano per un arricchimento reciproco, dove
l’interesse è posto nella creazione di luoghi e momenti di bellezza e profondità in cui nessuno degli “attori”
risulta essere protagonista. Questa coralità che si esprime quando l’artista, con la sua tecnica e la sua
ispirazione, si pone al servizio di un ideale collettivo da cui si fa attraversare e superare ha da sempre
portato ad una espressione dell’arte trascendentale. L’arte della strada, dei murales, degli interventi nelle
periferie degradate, dei collettivi che creano gruppi di lavoro esprimono spesso alcune caratteristiche della
nuova sensibilità in cui al centro non vi è l’individuo ma neanche una collettività generalizzata che lo
spersonalizza. L’insieme infatti cambia e migliora l’individuo in un clima di condivisione; nel caso dell’artista
permettendogli di dare il meglio di sé agli altri attraverso la propria sensibilità ed il proprio operato.

In questo tavolo di lavoro si vogliono valorizzare e portare alla luce quelle esperienze che esprimono il
noi nell’arte.

Per iscriverti puoi scrivere al responsabile dell’area Simone Casu, simone@desideriocrea.org

Per le info sul FORUM e iscriversi anche sul sito istituzionale www.humanistforum.org/it/

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