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Orlando Ragnisco
Dipartimento di Fisica, Università di Roma TRE
Via della Vasca Navale 84, I-00146-Roma, Italy
1 Trasformata di Laplace: definizione e proprietà
di analiticità
La trasformata di Laplace di una funzione assegnata f (t) è definita dall’integrale:
Z ∞
L(s) := dt exp(−st)f (t) (1)
0
Se |f (t)| ≤ C exp(mt) (m > 0) l’integrale (1) converge assolutamente per Res > m
e, anzi, definisce una funzione analitica nel semipiano Res > m, in quanto (1)
converge uniformemente in ogni compatto contenuto in quel semipiano.
Infatti, la successione di funzioni
Z N
LN (s) := dt exp(−st)f (t)
0
Si ha invero:
Z ∞
|(L(s) − LN (s) ≤ C dt exp(m − Res)t
N
N
exp(−ht) − 1
Z
| dt exp(−st)f (t)[t+ ]| ≤ N 2 C exp(mN )(1−exp(−hR N )+|hI N |) → 0(h → 0)
0 t
2
Z ∞
n
L[t ](s) := dt exp(−st)tn =
0
∞
dn
Z
n
(−1) dt n exp(−st) =
0 ds
n Z ∞
d
(−1)n n dt exp(−st) =
ds 0
dn 1 n!
(−1)n n = n+1 (2)
ds s s
Per trattare il caso di potenze non intere, ricordiamo anzitutto la rappresentazione
integrale della funzione Gamma di Eulero:
Z ∞
Γ(z) = dx exp(−x)xz−1 (Rez > 0)
0
Ponendo x = ts otteniamo:
Z ∞
z
Γ(z) = s dt exp(−ts)tz−1 (Rez > 0)
0
Ne deduciamo che la trasformata di Laplace di tα :
Z ∞
dt exp(−ts)tα
0
vale:
Γ(α + 1)
L[tα ](s) =
sα+1
L’integrale precedente converge per Re(s−α) > 0; il risultato che si ottiene definisce
però una funzione analitica in tutto il piano complesso privato del punto s = α: si
tratta di un semplice esempio di prolungamento analitico di ua rappresentazione
integrale.
Dagli esempi svolti ricaviamo la trasformata di Laplace del prodotto di una potenza
per un esponenziale:
3
dn n!
L[tn exp(αt)](s) = n
L[exp(αt)](s) =
dα (s − α)n+1
Trasformando si ottiene:
n
X
al L[f (l) ] =
l=0
n
X n−1−1
X n
X
( al sl )L[f ] − sk al f (l−1−k) (0)] = L[g]
l=0 k=0 l=k+1
da cui
L[g] + Q(n−1) (s)
L[f ] = (6)
P (n) (s)
con:
n
X
(n)
P (s) := al s l
l=0
n−1
X n
X
Q(n−1) (s) := sk al f (l−1−k) (0)
k l=k+1
4
1.4 Prodotto di convoluzione
Siano f e g due funzioni definite entrambe per t ≥ 0. Si definisce prodotto di convoluzione
f ∗ g la funzione:
Z t
F (t) := (f ∗ g)(t) = dτ f (t − τ )g(τ ) (7)
0
Si ha:
Z ∞ Z t
L[f + g] = dt exp(−st) dτ f (t − τ )g(τ ) =
0 0
Z ∞ Z t
dt dτ exp(−s(t − τ ))f (t − τ ) exp(−sτ ))g(τ ) =
0 0
Z ∞ Z ∞
(u := t − τ ) dτ exp(−sτ )g(τ ) du exp(−su)f (u) = L[f ]L[g] (8)
0 0
2 L’antitrasformata di Laplace
Dall’ analisi svolta nella sezione precedente, siamo indotti a interpretare la trasfor-
mata di Laplace come un opportuno prolungamento analitico della trasformata di
Fourier di funzioni definite su una semiretta. La trasformazione inversa, la cosid-
detta ”Antitrasformata di Laplace” , va pero’ considerata con una certa attenzione.
Cerchiamo comunque di seguire il piu’ possibile il procedimento usato per definire
l’antitrasformata di Fourier. Ammettiamo che la nostra funzione f (t) diverga espo-
nenzialmente per t → ∞, e scegliamo il numero reale γ in modo tale che la funzione
g(t) := f (t) exp(−γt) sia assolutamente integrabile sulla semiretta positiva. Defini-
amo:
G(t) = θ(t)g(t)
Z ∞
Ĝ(ω) = exp(−iωt)g(t)
0
Z ∞ Z ∞
exp(−iωt) exp(−γt)f (t) = exp(−(γ + iω)t)f (t)
0 0
cioè:
Z ∞
1
G(t) = dω exp(iωt)L(γ + iω)
2π −∞
5
e quindi:
Z ∞
1
f (t) = dω exp((γ + iω)t)L(γ + iω)
2π −∞
ovvero:
Z γ+i∞
1
f (t) = ds exp(st)L(s) (9)
2π γ−i∞
In (9) l’integrale è fatto lungo una parallela all’asse immaginario scelta in modo da
lasciare a sinistra tutte le singolarità di L(s) (che per costruzione è analitica per
Re s > γ). Tale retta prende il nome di cammino di Bromwich.
Consideriamo due casi semplici in cui è possibile calcolare l’antitrasformata con le
usuali tecniche di integrazione nel campo complesso.
Z γ+i∞
1
f (t) = ds exp(st)L(s) =
2π γ−i∞
I
dz exp(zt)L(z) =
C
N
X
i Res exp(zt)L(z)|z=zk
k=1
2. Un caso più generale è quello in cui si assume che L(z) possa avere un punto
di diramazione in z = 0, in cui però risulti:
6
N Z
X 1
f (t) = i Res exp(zt)L(z)|z=zk + exp(tz)L(z)
k=1
2π H