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Bonifacio viii fu eletto papa dopo il pontificato di celestino V.

Bonifacio VIII fece in modo di esaltare


il potere temporale del Papa intromettendosi nella vita politica.

Bonifacio VIII si scontro con il re di Francia Filippo il bello, dato che dopo una disputa tra il re e il
vescovo di pamiers sui diritti di alcuni beni quest ultimo venne accusato di alto tradimento.
Per questo il papa annullo un accordo che permetteva al re di tassare il clero senza un accordo
diretto.
Il conflitto tra Bonifacio e Filippo era molto più rilevante della causa scatenante, da un lato c era il
diritto del re di esercitare la sovranità, dall altro il principio dell autonomia assoluta della chiesa.
Filippo convoco gli stati generali ovvero un assemblea composta dai rappresentanti dei tre stati.
Bonifacio emana la bolla unam sanctam con la quale rivendica la supremazia religiosa. Filippo
convoca un concilio nel quale si accusa Bonifacio di simonia e vengono mandati degli agenti per
portarlo in Francia e arrestarlo. Il Papa scappa ma muore pochi mesi dopo.

Viene eletto clemente V il quale sposta la sede papale ad avignone, questo creo molte critiche
riguardo alla eccessiva mondanizzazione della chiesa negli anni trascorsi ad avignone durante
questi divennero papi solo vescovi francesi che riorganizzarono la curia papale sul modello
francese.

Fu in questi anni che lo stato della chiesa divennne una delle maggiori potenze economiche dell
epoca. Il fatto di essere diventato un centro politico costo al papato molte critiche e al crearsi di
molti movimenti religiosi dissidenti che vennero repressi dall inquisizione.

Il profondo malessere verso la chiesa dell epoca era rappresentata dallla quantità di movimenti
percorsi da attese di natura apocalittica
Per esempio il movimento degli apostolici che venne represso duramente.
Io dissenso verso la chiesa si sviluppò anche in un ordine riconosciuto quello dei francescani.
Tra le conseguenze di queste repressioni ci fu l avvicinamento di alcuni francescani perseguitati all
imperatore Ludovico il bavaro che si era opposto al papato.
Lollardi avevano elaborato un interpretazione del cristianesimo per molti versi antitetica rispetto a
quella canonica. Sostenevano la centralità delle sacre scritture
Hussiti criticavano la mondanizzazione dell alto clero, questo movimento favori lo sviluppo di una
coscienza nazionale cieca.
Dopo vent'anni di scontri il movimento ottenne il riconoscimento dell autonomia della chiesa
boema.

Il ritorno del papato a Roma non pose fine alla crisi che da anni stava investendo il papato e la
chiesa di Roma. Alla morte del pontefice venne eletto urbano VI, i francesi dicendo di essere stati
costretti a votare un papà italiano fecero un altro conclave dal quale venne eletto Roberto di
Ginevra che si fece chiamare clemente VII, questo fu l inizio dello scisma d occidente, la chiesa
ebbe due papi, uno che risiedeva a Roma e l altro ad Avignone.
Il primo era sostenuto da impero Inghilterra e Italia.
L altro da Francia, scozia, regno di Napoli.
Da questo si capisce come l autorità papale fosse dipendente dalle monarchie europee.
A gusto della volontà del re di Germania di riunificare la chiesa venne convocato un concilio a
costanza nel quale venne eletto un papà ecumenico, la scelta ricade su Martino V.
Anche l impero stava perdendo la sua concezione universalistica dei poteri. Alcuni imperatori
cercarono di ristabilire il potere imperiale come Enrico VII che scese in Italia per pacificare le
regioni, il suo progetto falli a causa della divisione tra guelfi e ghibellini.

Ludovico il bavaro cerco di ripristinare la sovranità in Italia, Giovanni XXII aveva nominato vicario
imperiale Roberto d Angiò, per questo Ludovico nomino antipapa Niccolò V.
Il rilancio del primato papale portò i principi tedeschi a proporrre norme che togliessero il al Papa
qualsiasi diritto sull elezione imperiale, e venne stabilito che il re di Germania fosse di diritto
imperatore.
Questo portò alla rinuncia dell universalità del potere imperiale.
Le conseguenze emersero quando Carlo IV emano la bolla d oro un documento con cui si stabiliva
che per diventare imperatore e re di Germania bisognasse avere l approvazione dei 7 principi
territoriali 3 ecclesiastici e 4 Laici.
Questo poneva l impero come germanico ed estrometteva il Papa dall inconorazione.

Con la crisi dell universalismo imperiale si ebbe una presa di importanza da parte delle monarchie
nazionali.

Questo procedimento fu caratterizzato in ogni stato da fasi alternate di conflitti e negoziazione.

In Inghilterra dopo la scomunica di Giovanni senza terra da parte del Papa innocenzo III fu
costretto a emanare la magna charta libertatum nella quale rinunciava ad alcuni poteri, questo
portò alla sottomissione del re alle leggi.
In Francia con Filippo il bello si rafforzo la monarchia francese enfatizzando la componente sacra e
favorendo atti volti a consolidare l organizzazione amministrativa e militare.

In Italia ci sono molti stati territoriali autonomi che fu possibile grazie alla assenza del potere
imperiale. Con la fine degli svevi tramonto il ruolo universale dell impero, si ebbe una definitiva
separazione tra impero e chiesa, questo portò l imperatore a disinteressarsi dei territori italiani.
L affermazione della signoria poteva avvenire con il consenso del popolo o perché imposta da una
delle fazioni cittadine. I signori cittadini cercarono di legittimare il ruolo e renderlo dinastico, ciò
avvenne attraverso la carica di vicario imperiale o papale, che implicava una formale
subordinazione a imperatore o papa, ma rendeva i poteri legittimi.
Per esempio i Visconti a Milano.
Per legittimare il proprio potere si usava l autocelebrazione e la spettacolarizzazione del potere
attraverso la costruzione di corti sfarzose e opere d arte.

Si verificò un accentramento dei poteri sia nei regimi signorili che nelle repubbliche.
A Venezia solo chi aveva affiancato il doge e i loro eredi avrebbero potuto continuare a far parte
del consiglio, questo porta a una chiusura di tipo oligarchico.

Il rafforzamento signorile fu accompagnato da un espansione di tipo militare, dato che gli antichi
eserciti non erano più adatti ad affrontare campagne militari su scala sempre più ampia e per
adeguarsi alle nuove tecniche militari.
Per questo si assoldarono le compagnie di ventura che erano guidate da un solo condottiero.
Erano costituite da mercenari stranieri.
L espansione militare rese necessaria una nuova organizzazione politico-amministrativo
Gli stati regionali italiani si dotarono di apparati burocratici complessi ed effettuarono prelievi fiscali
sempre più elevati.
Per le corti e le opere d arte erano necessari molti soldi e per ottenerli si uso il debito pubblico che
portò all organizzazione di istituzioni stabili che si occupavano di gestire in modo attento i soldi
acquisiti.

Dopo lunghi scontri militare si arrivò ad avere 5 grandi stati:


- il ducato di Milano
- La repubblica di Venezia
- La repubblica di Firenze
- Lo stato pontificio
- il regno di Napoli

A Milano tutti i poteri cittadini furono assunti da Martino della torre ma alla sua morte scoppiarono
dei conflitti, allora il vescovo ottone Visconti si presentò come mediatore favorendo l ascesa del
nipote Matteo Visconti.
Fu il nipote di Matteo, Azzone, a compiere il passo decisivo ottenendo il titolo di signore della città
reso ereditario
Con Gian Galeazzo si raggiunse la massima espansione territoriale viscontea.
Dopo la morte di Gian Galeazzo gli stati da lui conquistati riottennero la loro autonomia anche se il
successore Filippo Maria Visconti provo a conquistarli, alla sua morte avvenuta senza lasciare
eredi maschi. Allora prese il potere Francesco sforza marito di Bianca Maria Visconti imponendosi
sugli altri pretendenti.

La repubblica di Venezia non divenne mai una signoria perché poteva contare su un ceto dirigente
unito per la supremazia sul mediterraneo orientale si scontro con Genova e per questo dovette
limitare la sua influenza sul mediterraneo. Si allea con Firenze per contrastare l espansione del
ducato di Milano.

Firenze fu retta da un alleanza tra i popolani e i magnati, i fiorentini riuscirono a conquistare


importanti città tra cui Pisa.
La guida del governo cittadino fu assegnato a Cosimo dei medici a quel tempo in esilio. Riuscì a
stabilire una criptosignoria perché non modifico l ordinamento comunale e non assunse cariche a
vita.

Nel sud erano saliti al potere gli angioni guidati da Carlo I d Angiò, sposto la capitale da palermo a
Napoli
I vespri siciliani portarono alla costruzione di un regno autonomo sotto la guida di pietro III d
Aragona, tra queste due dinastie si aprì uno scontro che termino con la pace di caltabelotta che
stabili che la Sicilia sarebbe rimasta nelle mani di Federico III d Aragona fino alla sua morte e poi
sarebbero tornati nelle mani degli angioini. Il meridione si ricompose in un unico regno sotto
Alfonso V d Aragona assumendo il titolo di re delle due Sicilie.

Con la fine dell impero bizantino i principali stati italiani stipularono la pace di Lodi con la quale
vennero sanciti i confini tra queste

La guerra dei cent'anni prese il via quando Edoardo III rivendico il trono di Francia essendo nipote
di Filippo il bello che però era stato assegnato a Filippo VI
Edoardo III cerco di indebolire politicamente il re di Francia sfruttando il sentimento antifrancese di
gran parte delle città fiamminghe gli inglesi sconfissero i francesi prima in mare e poi anche sulla
terraferma e il nuovo re di Francia Giovanni II venne catturato
Con la pace di Bret... il re venne liberato e furono riconosciute le conquiste inglesi, ma questa
tregua duro poco infatti il nuovo re Carlo V sconfisse gli inglesi e portò a una nuova pace gli inglesi
dovettero abbandonare molti possedimenti.
La guerra riprese quando i Borgogni chiesero al re d Inghilterra Enrico V
Dopo una serie di sconfitte di stipulò la pace finale di troyes nella quale si stabilì che alla morte del
re Carlo VI il regno francese si sarebbe unito a quello d Inghilterra sotto il re inglese
L opposizione francese a Enrico VI trovò una figura carismatica in Giovanna d arco grazie alla
quale Carlo VII fu incoronato re

La sconfitta subita dagli inglesi nella guerra dei cent'anni indebolì il potere dei re e molti nobili si
ribellarono all attuale re Enrico VI che apparteneva al ramo dei Lancaster, egli si scontro con gli
York nella guerra delle due rose dalla quale prevalse una nuova casata quella dei tudor che era
imparentata con quella dei Lancaster e venne nominato Enrico VII tudor come re.

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