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Ugo Capeto di Francia

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Ugo Capeto di Francia

Ugo Capeto di Francia


Re di Francia

987 –
In carica
996
Predecessore Luigi V
Successore Roberto II
Marchese di Neustria demarcus
956 –
In carica
987
Predecessore Ugo il Grande
Successore carica soppressa

Nascita Dourdan, 940


Morte Prasville, 24 ottobre 996
Luogo di sepoltura Basilica di Saint-Denis, Parigi
Casa reale Capetingi
Dinastia Robertingi
Padre Ugo il Grande
Madre Edvige di Sassonia
Consorte Adelaide d'Aquitania
Roberto
Gisèle
Figli
Adele
Edvige

Ugo Capeto, in francese Hugues Capet (Dourdan, 940 circa – Prasville, 24 ottobre 996[1]), fu prima
duca dei Franchi e conte di Parigi poi incoronato re di Francia a Noyon dal 987 alla sua morte.

Re di Francia - Capetingi

Ugo Capeto (~940-996)


Figli
Roberto II (972-1031)
Figli
Enrico I (1008/1010-1060)
Figli
Filippo I (1052-1108)
Figli
Luigi VI (1081-1137)
Figli
Luigi VII (1120-1180)
Figli
Filippo II (1165-1223)
Figli
Luigi VIII (1187-1226)
Figli
Luigi IX (1214-1270)
Figli
Filippo III (1245-1285)
Figli
Filippo IV (1268-1314)
Figli
Luigi X (1289-1316)
Figli
Giovanni I (1316-1316)
Filippo V (1293-1322)
Figli

Carlo IV (1294-1328)
Con il suo regno ebbe inizio il casato dei Capetingi, il quale, comprendendo anche i rami cadetti dei
Valois e dei Borbone, regnò sul trono francese fino al XIX secolo: infatti tutti i sovrani di Francia
suoi successori, esclusi i Bonaparte, erano suoi discendenti diretti in linea maschile.

Indice
• 1 Origine
• 2 Biografia
o 2.1 L'eredità
o 2.2 Il marchese di Neustria
o 2.3 Regno e morte
• 3 Il contesto e il significato del suo regno
• 4 Citazioni
• 5 Matrimonio e discendenza
• 6 Albero genealogico ascendente per quarti
• 7 Note
• 8 Bibliografia
• 9 Voci correlate
• 10 Altri progetti

Origine
Ugo Capeto era il figlio maschio maggiore del duca dei Franchi e conte di Parigi, Ugo il Grande e
di Edvige di Sassonia. I suoi nonni paterni erano il marchese di Neustria e re di Francia, Roberto I e
Beatrice di Vermandois, quelli materni il re di Germania, Enrico I l'Uccellatore e Matilde di
Ringelheim. Suo zio era il re di Germania e imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone I. Fu
quindi l'erede dei potenti Robertingi, la linea dinastica in competizione per il potere con le grandi
famiglie aristocratiche di Francia tra il IX e l'XI secolo.

Biografia
L'eredità

Alla morte del padre il 16 giugno 956, il giovane Ugo ereditò il titolo di conte d'Orléans e di abate
nelle abbazie di Saint-Denis, di Marmoutier e di Saint-Germain-des-Prés e il titolo di duca
d'Aquitania[2], mentre per i restanti titoli e domini[3] venne in dissidio col fratello, Oddone[4].

Nel 960, il re Lotario IV, suo cugino da parte di madre, gli concesse anche i titoli, già avuti da Ugo
il Grande, di Duca dei Franchi e Marchese di Neustria e lo confermò anche nel titolo di duca
d'Aquitania, divenendo così uno dei più potenti nobili di quel tempo; mentre il fratello
secondogenito, Oddone, fu ufficialmente investito del titolo di duca di Borgogna e conte di
Auxerre. Oddone morì nel 965, lasciando il titolo di duca di Borgogna al fratello, Enrico Ottone il
Grande.

Il marchese di Neustria

In quel periodo il marchese di Neustria, pur essendo rispettato dai suoi vassalli, vedeva molto
ridotta la sua autorità diretta sui vari feudi, con l'eccezione della contea d'Angiò; vari feudatari
come i conti di Blois, i duchi di Normandia e altri si rivolgevano direttamente al re di Francia e non
al loro signore, il marchese di Neustria. Ugo in un primo tempo fu fedele al re di Francia, Lotario;
poi però fu conquistato alla causa imperiale, si alleò con l'imperatore Ottone I, suo zio, e dopo la
morte di questi, nel 983, con il cugino Ottone II, che nel 984 riuscì a respingere l'attacco di Lotario
in Lorena, anche grazie ai problemi che Ugo, unitamente all'arcivescovo di Reims Adalberone, creò
al re di Francia.

All'assemblea annuale, tenutasi l'11 maggio 986 a Compiègne, Adalberone fu convocato con
l'accusa di tradimento; Ugo, per contrastare il re di Francia Lotario suo cugino, riunì un esercito e
disperse l'assemblea. Il 2 marzo 986, Lotario morì improvvisamente, molto probabilmente per un
colpo di freddo; gli successe, senza incontrare opposizioni, il figlio Luigi come Luigi V, che
seguendo la politica paterna aveva riconvocato Adalberone davanti a un'assemblea che si sarebbe
dovuta tenere, sempre a Compiègne, nel 987. Ma, per una caduta da cavallo, Luigi morì senza
discendenti tra il 21 e il 22 maggio 987.

Carlo, duca della Bassa Lorena e fratello di Lotario, avanzò pretese per la successione al trono, ma
il clero - inclusi l'arcivescovo di Reims Adalberone e Gerberto di Aurillac (più tardi divenuto papa
col nome di Silvestro II) - favorì la successione al trono di Francia di Ugo Capeto. Carlo col suo
comportamento si era reso non degno a salire al trono[5].

L'assemblea convocata da Luigi V si tenne sotto la presidenza di Ugo Capeto e le accuse contro
Adalberone caddero in quanto infondate; fu decisa una nuova riunione a Senlis per eleggere il
nuovo re. Adalberone attaccò Carlo, perché al servizio di un re straniero e perché aveva sposato una
donna di rango inferiore, che non poteva quindi diventare regina, mentre il duca dei franchi Ugo era
senz'altro più adatto a ricoprire la carica di re. Ugo venne proclamato e incoronato re a Noyon il 3
luglio 987. Con l'incoronazione di Ugo Capeto a re di Francia, l'autorità del marchesato di Neustria
era scomparsa del tutto, per cui il titolo scomparve.

Regno e morte

In quello stesso anno, il 30 dicembre, Ugo Capeto fece incoronare come suo successore il figlio
Roberto II. Questa mossa era stata compiuta per prevenire eventuali cambi di dinastia e
contestazioni, come già era successo in precedenza, ad esempio tra Lotario e Luigi V. Nel maggio
988, Carlo aveva attaccato e conquistato Laon.

Allora Ugo e Roberto assediarono la città, ma, con una sortita, Carlo incendiò il campo reale e le
macchine d'assedio, allora il re dovette ritirarsi e Carlo avanzò sino a Reims, dove Adalberone il 23
gennaio 989, morì. Ugo, per ingraziarsi la parte carolingia, nominò come nuovo arcivescovo,
Arnolfo, figlio illegittimo di Lotario, quindi nipote di Carlo, ma appena insediato, nel marzo-aprile
del 989, Arnolfo passò dalla parte di Carlo e gli aprì le porte della città. Furono tentati degli
approcci diplomatici, senza successo e con la forza nessuno dei due contendenti riusciva a
prevalere. La situazione di stallo fu risolta dopo circa due anni, nel marzo 991: l'arcivescovo di
Laon, Adalbertone detto Asselino, che favorevole ai capetingi dichiarò di passare nel campo
carolingio e invitò Carlo e Arnolfo a Laon, dove, nella torre della città, dopo aver pranzato, giurò
fedeltà a Carlo.

Ma, nella notte fece arrestare e imprigionare i carolingi. Carlo di Lorena fu segregato a Orléans,
dove morì l'anno dopo, mentre il nipote, Arnolfo dovette rinunciare a tutti i benefici e al titolo di
arcivescovo di Reims. Ugo in accordo coi papi, Giovanni XV e poi Gregorio V si oppose al
matrimonio del figlio, Roberto con Berta di Borgogna, dal marzo del 996, vedova del conte Oddone
I di Blois, in quanto erano cugini di terzo grado. Ugo Capeto, ammalatosi di vaiolo, morì nel 996, il
24 ottobre, forse a Prasville (Eure-et-Loir). Gli successe il figlio, Roberto.
Il contesto e il significato del suo regno
La fine del IX secolo vide l'inizio della rivoluzione economica e sociale che avrebbe raggiunto il
proprio apogeo verso il 1100. I progressi dell'agricoltura, l'adozione del dissodamento dei campi, e
l'aumento della capacità dei cambi determinata dall'introduzione del denaro d'argento dai primi
Carolingi portarono alla comparsa di una ripresa economica ancora timida ma reale. Allo stesso
tempo, la fine delle invasioni e la continuazione delle guerre personali portano alla costruzione di
primi castelli privati nei quali, all'occorrenza, potevano trovare rifugio i contadini. Parallelamente,
la nuova élite guerriera, i cavalieri, entrò in competizione con l'antica aristocrazia terriera
carolingia. Allo scopo di canalizzare questi nuovi venuti e per assicurare la protezione dei loro beni,
l'aristocrazia e la Chiesa sostennero e sfruttarono il movimento della pace di Dio. È in questo
contesto che Ugo Capeto poté instaurare la dinastia capetingia.

Egli beneficiò subito dell'opera politica del padre che giunse a contenere le ambizioni di Erberto II
di Vermandois, poi a neutralizzarne la linea dinastica. Tuttavia, questo non poteva essere realizzato
se non con l'aiuto dei Carolingi, anche se totalmente esclusi dalla corsa alla corona dopo la
deposizione di Carlo il Semplice. Nel 960, Ugo Capeto ereditò il titolo di duca dei Franchi ottenuto
dal padre in cambio della concessione della corona a Luigi IV d'Oltremare. Ma, prima di arrivare al
potere, egli dovette liberarsi della tutela degli Ottoni e eliminare gli ultimi Carolingi. È con il
sostegno della Chiesa, e in particolare del vescovo Adalberone di Laon e di Gerberto d'Aurillac,
entrambi vicini alla corona imperiale degli Ottoni, che venne alla fine eletto e consacrato re dei
Franchi nel 987.

La relativa debolezza di Ugo Capeto è paradossalmente un asso nella manica per la sua elezione da
parte delle altre grandi famiglie con il sostegno degli Ottoni, perché apparve poco minaccioso agli
occhi dei grandi vassalli e per le ambizioni imperiali. Tuttavia, se effettivamente il nuovo re non
arrivò a sottomettere i suoi vassalli indisciplinati, il suo regno vide una modificazione della
concezione del regno e del re. Così, Ugo Capeto riallacciò i rapporti con la Chiesa circondandosi
sistematicamente dei principali vescovi e riavvicinandosi all'aristocrazia alleandosi con i grandi
principi territoriali (il duca di Normandia o il conte d'Angiò), il che gli permise di rafforzare il suo
trono.

La storia del primo re dei Capetingi ci è pervenuta grazia alle cronache del monaco letterato
Richerio di Reims. La Francia occidentalis si trovò definitivamente separata dall'impero e il primo
Capetingio, come i suoi successori, impegnò tutta la propria energia per creare una dinastia
continua consolidando il suo potere sui propri domini e coinvolgendo il proprio figlio Roberto il Pio
il giorno di Natale dell'anno 987[6]. La corona venne effettivamente trasmessa al figlio alla sua
morte avvenuta nel 996. La dinastia capetingia che egli fondò durò più di otto secoli dando vita a
delle linee dinastiche di sovrani in Spagna, in Portogallo e in Brasile[7].

Citazioni
Robertingi

Roberto (770-807)
Figli
Roberto III (781/790-834)
Figli
Roberto (~820-866)
Figli
Oddone (860/865-898)
Figli
Roberto I (860/866-923)
Figli
Ugo (~898-956)
Figli
Oddone (944/945-965)
Enrico I (946/948-1002)
Figli
Ugo Capeto (~940-996)
Figli

Dante colloca Ugo Capeto (chiamandolo Ugo Ciappetta) nel XX canto del Purgatorio, tra gli avari
del V girone. Il poeta compie in verità alcuni errori storici di attribuzione (lo confonde ad esempio
in un punto con il padre, Ugo il Grande), ma ne ricorda il ruolo di capostipite della dinastia dei re di
Francia: "Chiamato fui di là Ugo Ciappetta; di me son nati i Filippi e i Luigi per cui novellamente è
Francia retta." (Purg. XX, 49-51). Il centro dell'episodio è,infatti non il peccato personale del
capostipite ma la cupidigia della dinastia e soprattutto degli ultimi discendenti.

Matrimonio e discendenza
Ugo aveva sposato Adelaide d'Aquitania, figlia di Guglielmo III di Aquitania e di Gerloc (917-962,
ribattezzata Adele) di Normandia, figlia del duca di Normandia, Rollone (870-927) e avevano avuto
quattro figli:

• Edvige (970 ca - dopo il 1013), moglie del conte di Hainaut, Reginardo IV di Mons;
• Gisèle (971 ca - 1002), moglie di Ugo I di Ponthieu;
• Roberto (972 - 1031), futuro Roberto II, che fu re di Francia associato a suo padre prima
della morte di quest'ultimo;

Domini e vassalli di Ugo Capeto di Francia


Denier di Ugo Capeto di Francia per Beauvais

Albero genealogico ascendente per quarti


Trisnonno
paterno:
Roberto III di
Bisnonno paterno: Worms???
Roberto il Forte
Trisnonna
paterna:
Nonno paterno: Wiltrude
Roberto I di Francia
Trisnonno
paterno:
Bisnonna paterna: Ugo di Tours
Adelaide d'Alsazia Trisnonna
Padre: paterna:
Ugo il Grande Ava o Bava
Trisnonno
paterno:
Bisnonno paterno: Pipino I di
Erberto I di Vermandois
Nonna paterna: Vermandois Trisnonna
Beatrice di paterna:
Vermandois Cunegonda
Trisnonno
Ugo Capeto di Bisnonna paterna: paterno:
Francia Liutgarda o Berta de
Morvois Trisnonna
paterna:
Trisnonno
materno:
Liudolfo di
Bisnonno materno: Sassonia
Ottone I di Sassonia
Trisnonna
materna:
Oda di Billung
Nonno materno:
Enrico I di Sassonia Trisnonno
Madre: materno:
Edvige di Enrico di
Bisnonna materna: Babenberg
Sassonia
Hedwige di
Babenberg Trisnonna
materna:
Ingeltrude del
Friuli
Trisnonno
Nonna materna: Bisnonno materno: materno:
Santa Matilde di Teodorico di
Ringelheim Ringelheim Trisnonna
materna:
Trisnonno
Bisnonna materna: materno:
Rainilde di Frisia Trisnonna
materna:

Note
1. ^ Le cronache non ci danno la data di decesso del re. Tuttavia, i registri delle morti
dell'abbazia di Saint-Denis registrano la sua morte al « IX Kal Nov », cioè al 9 calende di
novembre, cioè il 24 ottobre 996. Obituaires de Sens, Tome I.1, Abbaye de Saint-Denis, p.
329. [1]. Y. Sassier propone tra il 22 e il 25 novembre 996. Y. Sassier, Hugues Capet,
Fayard, Paris, 1987, p. 265.
2. ^ Il titolo di duca d'Aquitania era solo nominale; Ugo Capeto non ebbe mai l'autorità in
Aquitania.
3. ^ Ugo il Grande, poco prima di morire si era impossessato di tutti i beni e i titoli del suocero
di suo figlio, Oddone, Gilberto di Châlon, conte di Châlon, d'Autun, di Digione, di Beaune,
di Troyes e d'Avalon e duca di Borgogna.
4. ^ Il terzo figlio di Ugo il Grande, Enrico, aveva abbracciato la carriera ecclesiastica.
5. ^ Per la verità Carlo, al tempo del regno di suo fratello Lotario si era alleato all'imperatore
Ottone II, che gli aveva concesso il ducato della Bassa Lorena, quindi era diventato suddito
dell'imperatore e lo era tuttora con Ottone III.
6. ^ C. Beaune, « roi », Dictionnaire du Moyen Âge, PUF, Paris, 2002, p. 1232.
7. ^ M. Parisse, « Qu'est-ce que la France de l'an Mil ? », La France de l'an Mil, Seuil, Paris,
1990, p. 29-30.

Bibliografia
• Louis Halphen, "Francia:gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)", cap. XX,
vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del mondo
medieval, 1979, pp. 636–661
• Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la
nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1979, pp. 770–806.
• Austin Lane Poole, "Ottone II e Ottone III", cap. V, vol. IV (La riforma della chiesa e la
lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1979, pp. 112–125.

Voci correlate
• Conti della Franca Contea di Borgogna
• Duchi di Borgogna
• Sovrani di Francia
• Re di Borgogna
• Regno di Arles
• Imperatori del Sacro Romano Impero

Altri progetti
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Predecessore Re di Francia Successore
Luigi V 987–996 Roberto II
Predecessore Marchese di Neustria demarcus Successore
Ugo il Grande 956– 987 Carica soppressa

Predecessore Abate di Saint Denis Successore


Ugo il Grande 926-? Gérard
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