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Modulo 03 Schemimotorieposturali
Modulo 03 Schemimotorieposturali
ATTEGGIAMENTI
ATTITUDINI
Schemi posturali
Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base, sono gli elementi strutturali pi semplici del
movimento volontario e finalizzato o unit motorie di base.
Sono statici / statico-dinamici e tridimensionali, si collocano cio nelle tre dimensioni spaziali (lunghezza -
larghezza - altezza).
I diversi segmenti corporei conservano un rapporto fra di loro.
E di STABILITA
Locomotori: sono legati alla capacit di muoversi dinamicamente nellambiente con tutto il corpo
(camminare, correre....)
Si sviluppano secondo un processo ben definito di stadi nel corso del quale ogni stadio include quello
precedente e lo schema motorio diventa sempre pi intenzionale, pi complesso, pi controllato.
Anche nuotare, avanzare nellacqua e scivolare su superfici diverse in ambiente naturale o al coperto
ROTOLARE E STRISCIARE
Si sviluppano nei bambini con una certa precocit e costituiscono uno dei primi mezzi di movimento
prima dellacquisizione della stazione eretta.
Generano divertimento, piacere cinestesico se inseriti in un contesto di gioco.
In et scolare possono costituire schemi non usuali e, specialmente per il rotolare, sono fonte di paure,
apprensioni e inibizioni. Fondamentale la vigile e assidua presenza dellinsegnante durante le attivit.
Il rotolare legato a tutti quei processi percettivi che stimolano le sensazioni vestibolari, tattili e
cinestesiche.
Non tutti i bambini sono portati spontaneamente ad attuare tali schemi motori: perci rotolamenti
semplici, per esempio attorno allasse longitudinale del corpo, devono precedere quelli pi complessi come
la capovolta avanti.
CAMMINARE
E il primo degli schemi motori che il bambino esegue dopo aver conseguito la stazione eretta, ed una
delle pi naturali espressioni del comportamento motorio.
Lesecuzione di questo schema e la sua osservazione pu aiutare leducatore a comprendere meglio i vari
livelli della motricit individuale: dagli eventuali ritardi nello sviluppo al profilo di personalit.
Al termine della scuola dellinfanzia il bambino acquisisce una buona padronanza di questo schema che
costituisce la base di partenza delle prime esperienze motorie.
NEL CAMMINO SULLA TERRA SI USA IL MECCANISMO PENDOLARE QUESTO MECCANISMO E PRESENTE NEL
BAMBINO CHE MUOVE I PRIMI PASSI? LASSENZA DEL MECCANISMO PENDOLARE DURANTE I PRIMI PASSI
RIFLETTE IMMATURITA DI BASE DEGLI ASPETTI COORDINATIVI (Cheron et al. Exp. Brain Research, 2001).
Nelle cosiddette condotte primitive motorie il maggior controllo avviene con i piedi e la percezione del
terreno fondamentale. (Dominici N. et al. J. Neurophysiology, 2007).
I piccoli messi per la prima volta davanti a degli ostacoli da superare hanno bisogno di sostenersi (mentre
possono camminare anche senza dare la mano).
Il meccanismo pendolare non sembra essere presente allinizio del cammino indipendente e il peso
corporeo implicato nel consolidamento dello schema.( Yuri Ivanenko, 2007).
CORRERE
Il modo di correre del bambino di 5-6 anni caratterizzato in genere da sbandamenti laterali, dai piedi
sventolanti in diverse direzioni, da unandatura poco armonica e scarsamente economica, fatta di passi
irregolari, molto frequenti e di limitata ampiezza.
I bambini in questa fascia di et tendono a correre sempre al massimo delle loro possibilit, per una
tendenza competitiva quasi fisiologica.
Nel bambino normodotato verso i 9-10 anni si affina tale schema motorio in quanto migliorano le
capacit coordinative speciali (differenziazione cinestesica, equilibrio e orientamento spazio-temporale), e
si sviluppano le capacit condizionali.
SALTARE
Lacquisizione di questo schema presuppone acquisizione un certo livello di coordinazione dinamica e di
controllo.
A 7-8 anni i movimenti degli arti risultano poco coordinati, specialmente nei momenti, anche se brevi, di
volo.
Occorre dapprima utilizzare unattivit ludica che preveda il saltare in basso, prima del saltare in alto o in
lungo. Questo permette ai bambini di superare eventuali blocchi psicologici presenti sia nella fase di volo
che nella fase di atterraggio (altro schema motorio di base).
In presenza di tali difficolt i momenti aerei devono essere brevi e assistiti dallinsegnante attentamente.
Giochi che prevedano il saltare in basso sul materassino o altre superfici morbide sono utili per attenuare
limpatto sulla superficie pi dura.
La corretta combinazione del correre con il saltare risulta generalmente carente tra i 6 e gli 8 anni, dopo i
9 anni questa capacit migliora notevolmente, consentendo al bambino di misurarsi con se stesso e con i
compagni in attivit ludiche in cui sia presente il salto e la rincorsa in successione. Salto in basso.
COLPIRE
E LA CAPACITA DI PRODURRE UN IMPATTO BREVISSIMO CON UNO DEI DUE ARTI SUPERIORI O INFERIORI
PER ALLONTANARE DA SE UN ATTREZZO.
ATTACCARE DIFENDERE
SCAVALCARE SUPERARE
Abilit di superare un ostacolo senza effettuare tempo di volo e con possibilit di contatto con esso (dai 3
anni).
TRASLOCARE IN QUADRUPEDIA
(PRONA-SUPINA-LATERALE) A PARTIRE DAL 9-12MESE
ARRAMPICARSI
Come il rotolare e lo strisciare, larrampicarsi uno schema che nella prima infanzia precede la conquista
della stazione eretta.
Se esercitato nel corso della crescita esso pu costituire per il bambino un mezzo di rafforzamento
psichico, di miglioramento del senso di coraggio e di sfida, che facilita il superamento di eventuali situazioni
inibenti.
Lacquisizione delle tecniche di arrampicata rappresenta molto spesso una scoperta e conquista
personale del bambino.
Nelle fasi iniziali di insegnamento, lallievo deve essere assecondato nei suoi movimenti e tranquillizzato
dallassistenza diretta dellinsegnante.
Laffinamento di tale schema pu essere realizzato utilizzando panche, spalliere, scale, sempre con
lausilio di materassi per le cadute.